Notizie di spettacolo nelle Marche
È questo il lancio del concorso promosso da don Luca Ferro, parroco di San Severino Vescovo, col patrocinio di Rise Again, associazione fondata dallo stesso sacerdote, dedicato agli studenti delle scuole superiori della provincia di Macerata. E’ vero, ci si muove poco, ma possiamo navigare e immaginare - sono le parole del trailer -. Se desideri partecipare al concorso sul tema ‘Dopo il terremoto una nuova sfida: il Coronavirus’ basta inviare l’adesione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.".

Un’idea per tenere impegnati i giovani e per riflettere, al contempo, su ciò che sta accadendo in tutto il mondo. Il tutto, con uno sguardo anche rivolto all’altra emergenza subita dal territorio, quella del sisma. “Sono previsti anche dei primi in denaro - precisa Ferro -. Ho pensato che potesse essere un’attività utile per i ragazzi, un modo per farli esprimere”
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Tolentino piange la scomparsa dell'imprenditore Ivano Lancioni.
Malato da tempo, il 62enne si è spento questa mattina all'ospedale di Macerata, dove si trovava ricoverato.
Lancioni lascia la moglie Lida e tre figli, Leonardo, Luis e Lorenzo.
Una notizia che ha lasciato attonita la città dove ha sede la sua azienda Elle Imballaggi.
Viste le restrizioni per il Coronavirus, i funerali si terranno in forma privata, solo per la famiglia.
Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ricorda commosso l'imprenditore e l'amico: "Ivano – scrive il sindaco – era leale, un grande uomo coraggioso che ha combattuto fino all’ultimo, con dignità, contro una malattia che non gli ha lasciato scampo, che si distingueva per le sue alti doti morali e umane. Un uomo forte che ha saputo rischiare per crescere con la sua azienda e per creare occupazione. Aveva un eccezionale senso della famiglia che lo ha reso un grande marito e padre esemplare. Con la sua morte perdo un vero amico e scompare una persona molto importante per la nostra Comunità.
Ai suoi cari il cordoglio mio personale, dell’Amministrazione comunale e di tutta la Città. Noi tutti ed io in particolare, porteremo il suo ricordo per sempre nelle nostre menti e nel nostro cuore".

GS

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Nascosti nel ripostiglio di un bar a farsi di cocaina. Denunciate due persone e chiuso un bar. A scoprirli sono stati i carabinieri della stazione di Corridonia, nell'ambito dei servizi connessi all'emergenza virus. Il controllo è avvenuto nella tarda serata di ieri e, all'interno di un bar, precisamente in un ripostiglio, sono stati beccati il gestore la convivente sorpresi a consumare cocaina.

La droga era stata posizionata su un vassoio di metallo pronta per essere sniffata dai due.

I militari hanno immediatamente effettuato una perquisizione personale e del locale e, nascosti in una scatola di cartone, sono state trovate altre sei dosi sigillate della stessa sostanza. 

Per questo ai due, oltre alla denuncia in stato di libertà per la detenzione di sostanza stupefacente,è stata immediatamente contestata anche l'apertura del locale che è stato provvisoriamente chiuso per 5 giorni in attesa delle ulteriori sanzioni che verranno comminate dalla Prefettura di Macerata su segnalazione dei Carabinieri.

g.g.

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Sono ben 500 le mascherine che un donatore anonimo, che attraverso la sezione ADMO Monti Azzurri di San Ginesio, ha voluto offrire alla comunità ginesina.

A comunicarlo al sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, è stata la Presidente dell’Associazione Alessandra Spurio che, in questo difficile momento, non poteva non accogliere con entusiasmo un gesto di tale magnanimità e soprattutto necessità.

Le mascherine sono in tessuto trilaminato, interamente lavabili a 60° in lavatrice e quindi riutilizzabili.

L’Associazione, grazie alla preziosa collaborazione del Comune di San Ginesio e dei volontari della Protezione civile, ha già iniziato la distribuzione. Per espressa richiesta del donatore, le mascherine, consegnate in bustina trasparente sigillata, saranno recapitate a ciascuna famiglia residente dentro e fuori le mura.

GS

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Quando l'unione fa la forza. Avranno pensato questo i componenti della comunità cinese residente a Tolentino che questo pomeriggio hanno distribuito mascherine protettive in contrada Le Grazie.
Una piacevole sorpresa per i tolentinati che si sono ritrovati questo dono nella cassetta delle lettere.
"Forza Cina e Italia" la scritta che compare nella chiusura delle confezioni.
Un messaggio di speranza e di vicinanza da parte di una popolazione colpita prima dell'Italia dal Coronavirus e che ora non sembra tirarsi indietro nei confronti del Paese che li ha accolti.
Lo dimostrano con l'ospedale che realizzaranno con i propri medici ad Ancona e lo dimostrano con i piccoli gesti, ma colmi di un grande cuore, come quelli fatti a Tolentino.

GS

Unknown 3

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La struttura di terapia intensiva da 100 posti letto nelle Marche avrà sede nella zona fieristica di Civitanova Marche. Dopo che i sopralluoghi effettuati al Palaindoor di Ancona hanno dato esito negativo, la scelta ricade sulla città rivierasca all'interno del territorio dell'Area Vasta 3. "Una scelta legata soprattutto alla velocità di esecuzione, che ora è la cosa più importante, urgente e necessaria per la salute di chi purtroppo ha contratto questo virus - il commento del direttore Alessandro Maccioni - Una località, Civitanova Marche, baricentrica rispetto alla regione e alle principali vie di comunicazione, ma ritengo tale scelta sia anche un riconoscimento all'impegno e alla velocità profusa dalla nostra Area Vasta nella lotta contro questa malattia. Abbiamo, infatti, due ospedali Covid pienamente funzionanti, stiamo allestendo 45 posti letto all'ex palazzina malattie infettive dell'ospedale di Macerata e così, al di là dei 100 posti di terapia intensiva previsti supereremo i 200 posti riservati ai malati da Covid 19".  


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Non è un arcobaleno qualsiasi quello apparso da un balcone di via Martin Luther King a Tolentino.
Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, infatti, siamo abituati a vedere le finestre e i balconi avvolti dai colori dell'arcobaleno per sperare e ricordarci che #andràtuttobene.
Non sono solo i bambini a realizzarli: a Tolentino i
l pittore Enzo Grassettini ha esposto una sua bella opera originale dove un arcobaleno campeggia sul disegno centrale, sopra la Torre degli Orologi, uno dei simboli della città, che viene abbracciata e baciata da un bambino.
Significativo anche lo slogan: “Abbracciando Tolentino ce la faremo”.
Un bel messaggio di speranza abbellito e reso ancora più importante da un dipinto molto bello, opera di un pittore di grande talento e sensibilità come Enzo Grassettini.

GS
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Una mascherina a famiglia, per permettere ad un componente di ognuna di uscire protetto.
Sarà possibile a Ripe San Ginesio dove tutte le associazioni del paese hanno deciso, visto che è quasi impossibile reperirle, di acquistare una mascherina per ogni famiglia così da permettere ad almeno un componente di poter uscire in relativa sicurezza.
Avis, Pro Loco, Confraternità, Carabinieri in congedo, Gruppo dialettale Leonina e Polisportiva le hanno acquistate dalla Pelletteria Corona Rita che ne ave agià donate 50 al Comune.
"I presidi in questione - si legge in una nota comunale - possono essere sanificati e riutilizzati: spruzzando direttamente su entrambe le superfici del semplice alcol etilico denaturato a 90 gradi (spirito); immergendola per almeno 10 secondi in acqua a 30 gradi più Napisan o disinfettante similare, tenendo però fuori dall’acqua l’asticella che si accosta al naso, dopo di che si deve mettere ad asciugare su una superficie piana.
Di fatto - spiegano - ipotizzando un utilizzo giornaliero di 8 ore la mascherina può essere riutilizzata fino ad un massimo di 10 volte (naturalmente ad un utilizzo ridotto nell’orario corrisponderebbe un aumento delle volte da poterla riutilizzare)".

GS

*Immagine di repertorio
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Vicine a coloro che combattono in prima linea contro il Coronavirus non solo con la preghiera, ma anche attraverso gesti concreti come il produrre mascherine. E' quanto stanno realizzando a San Severino Marche le suore dello SMAC, le Sorelle Missionarie dell'Amore di Cristo, dalla loro casa di via Madonna dei Lumi. "Abbiamo voluto renderci utili concretamente in questa situazione di grave emergenza - le parole di suor Daniela Buraschi - Così, visto che in questi giorni come tutti non possiamo uscire, abbiamo pensato di confezionare queste mascherine ad uso di chi ne ha bisogno. Il materiale, che ci è stato donato dal sindaco di San Severino, purtroppo sta terminando e per continuare avremo bisogno di altro materiale. In ogni caso coloro che ne avessero bisogno possono contattarci telefonicamente prenotando le mascherine già pronte". Dunque produzione di mascherine e preghiera, visto che le suore hanno posizionato altoparlanti sui balconi della casa da cui ogni giorno, alle ore 17, pregano il rosario per e con la città settempedana.
Gaia Gennaretti 
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Interruzione di pubblico servizio o addirittura vera e propria truffa. Così i sindaci di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, Sefro, Pietro tapanelli, Pioraco, Matteo Cicconi, definiscono l’ormai cronica situazione della scarsa ricezione nei propri comuni dei segnali di telefonia mobile e dei segnali televisivi. I primi cittadini addirittura minacciano di ricorrere all’autorità giudiziaria per cercare di risolvere un problema che sussiste ormai da tempo. Al riguardo interviene anche Paolo Todini, amministratore delegato della NewTec, che sottolinea l’attenzione al territorio fornita, a cominciare dal periodo post terremoto, dalla propria azienda.
“Pur convenendo con quanto chiedono i sindaci dei comuni citati che sostanzialmente invocano più attenzione da parte dello Stato [ricostruzione in primis] – le parole di Todini - vengono alla ribalta, anche nazionale, stupendi esempi di laboriosità e dedizione tutta italiana [piccole aziende che si mettono a fare mascherine, a stampare in 3D respiratori, camici per gli addetti sanità e via dicendo]. Mi sembra, così, opportuno rimarcare che nelle nostre piccole zone – e non da adesso – qualcuno si muove per il benessere delle popolazioni montane, lo ha fatto durante il terremoto del 2016 e continua a farlo anche oggi, in piena emergenza sanitaria. Se infatti il servizio Rai, grandi gestori telefonia come Vodafone, gestori di banda internet wi-fi che hanno avuto accesso a milioni di Euro di finanziamento nazionali e regionali risultano praticamente assenti nel servizio alle piccole comunità del nostro entroterra, l’azienda che mi pregio di aver fondato e di mandare avanti, non ha mai lasciato sole queste realtà! Sefro, nel paese e perfino nelle frazioni di Agolla, Sorti e parte di contrada Valle, è interamente coperto da servizio internet (una nota azienda, solo per fare un esempio, sta usufruendo di una connessione da 100Mb/100Mb da diverso tempo). Pioraco fruisce di copertura totale, anche con servizi da 50Mb e perfino il comune naviga con la nostra connessione.
Per cui – pur sostenendo a pieno le richieste ‘sacrosante’ dei sindaci di una maggiore e dovuta attenzione all’entroterra – mi piacerebbe che venisse dato spazio anche alle “cose belle”, all’impegno produttivo, al lavoro quotidiano di chi, senza alcun aiuto pubblico e investendo in prima persona perché nato e cresciuto in mezzo a queste stupende montagne, continua a potenziare le infrastrutture per portare internet e telefono in tutte le frazioni con velocità di almeno 20Mb e fino a 50Mb".


f.u.
 
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