Notizie di spettacolo nelle Marche
Nel periodo in cui per rispondere ad un dubbio o ad una curiosità non ci si rivolge più alla libreria del nostro studio, bensì a quella del nostro telefono, anche nel periodo della quarantena per il Coronavirus non potevano che nascere siti e applicazioni per rispondere alle esigenze più disparate. Un po' per divertimento, un po' per utilità.
Sono davvero tante, infatti, le applicazioni che appaiono nello store dello smartphone se nello strumento di ricerca si digita "Coronavirus". Alcune app, addirittura, sarebbero nate per 'mappare' nel mondo il numero di contagi e di decessi avvenuti fino ad ora. 
In quanto a divertimento, spopolano le app che forniscono le ricette e ne favoriscono lo scambio come una community. A quelle si affiancono, poi, le applicazioni che ti permettono di fare attività fisica direttamente da casa, sperando di smaltire ciò che si è accumulato mangiando le prelibatezze preparate.
Per l'utilità è tornata in voga una app che esisteva da tempo ma che in molti hanno deciso di scaricare sul proprio smartphone solo ora per restare aggiornati sulle comunicazioni del Governo, della propria Regione o, addirittura, del proprio Comune. Si chiama Telegram e permette appunto di avere in tempo reale gli aggiornamenti dai canali istituzionali, senza incorrere nelle fake news.
E se il problema è quello di andare a fare la spesa evitando di trovare la fila davanti al supermercato per via delle norme imposte dal decreto, basta andare sul sito Dovefila.it. Molti l'hanno presentata come app, ma è difficile trovarla nello store del proprio smartphone. Si può utilizzare dal sito, ma per chi vive nei piccoli centri o nelle città del Maceratese compaiono solo i loghi dei supermercati che rassicurano di fornire presto quel servizio al momento non disponibili. Da noi, quindi, per il momento, l'unico modo per evitare la fila è recarsi a fare la spesa il minor numero di volte possibile, acquistando in un solo viaggio ciò che serve.
Infine, i siti che sorprendono, nati soprattutto per goliardia ma che, anche solo per curiosità, catturano gli utenti. Stiamo parlando di www.blitzresults.com/it/carta-igienica/
Avete la carta igienica in casa ma non sapete se vi basterà per tutta la durata della quarantena? Questo sito fa al caso vostro: basterà confidargli quanti rotoli vi sono rimasti e quante volte andate in bagno quotidianamente ed il sistema saprà rispondere alla vostra domanda.
Se c'è ancora chi sperava che la quarantena avrebbe riportato tutti alla 'normalità' ed alla riscoperta dei veri valori di un tempo, forse è il caso di attendere prima di essere così ottimisti.

GS

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Bar-tavola calda aperto grazie ad una porta secondaria. I carabinieri fanno chiudere l'esercizio per 5 giorni, la Prefettura comminerà le sanzioni previste per legge. Succede a Cingoli dove ieri mattina i militari della locale stazione sono intervenuti dopo che la Centrale Operativa della Compagnia di Macerata ha ricevuto alcune segnalazioni anonime. L'esercizio commerciale in questione è composto da una tabaccheria che è collegata, tramite porta secondaria, ad un bar e a una tavola calda. Una volta accertato che la porta era aperta, i Carabinieri sono entrati e hanno constato non solo la presenza del titolare e del padre, ma anche di un cliente che pare fosse lì per prendere un primo piatto da asporto. In questo modo, il cingolano aveva contravvenuto alle disposizioni vigenti in materia di contrasto del virus. Infatti, non è vietato, per i ristoranti e simili, rimanere aperti, ma sono soltanto autorizzati al confezionamento dei pasti che poi vanno consegnati a domicilio. Pertanto, sia il cliente che il titolare sono stati denunciati e l'esercizio commerciale è stato chiuso provvisoriamente per 5 giorni, fino a tutto il 30 marzo, in attesa delle ulteriori sanzioni che verranno comminate dalla Prefettura di Macerata.
g.g.


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Atti di generosità da parte della popolazione e delle imprese del territorio nei confronti del personale sanitario che opera all'interno dell'ospedale di Camerino riconvertito in Covid Hospital. Li ha evidenziati ringraziandone gli artefici il sindaco di Camerino nel corso del suo consueto video comunicato quotidiano  rivolto alla cittadinanza. Per facilitare logisticamente il difficile operato di medici e infermieri e operatori della sanità, alcuni privati cittadini hanno messo a disposizione appartamenti di loro proprietà a Camerino, Castelraimondo e Matelica.
" Si tratta -ha detto il sindaco Sandro Sborgia-  di tre appartamenti che consentiranno di soddisfare credo quasi completamente il fabbisogno dei sanitari impegnati  all'interno dell'ospedale e che avevano necessità di avere un punto di appoggio per evitare il ritorno a casa e per altre problematiche".
 Un grazie particolare è stato rivolto dal primo cittadino anche ad alcune ditte di Camerino che hanno deciso di mettere a disposizione del Covid Hospital  delle utili strumentazioni e, ricordando in particolare, le ditte E-Lios che nello specifico donerà all'ospedale un monitor multiparametrico e Pop Informatica che recapiterà  4 tablet per far sì che le persone ricoverate possano dialogare e salutare i propri parenti.
"Un grande  gesto di generosità- ha sottolineato Sborgia- e dunque una comunità che in qualche modo si unisce e lotta insieme per cercare di uscire da questa difficile situazione".

Carla Campetella
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La differenza di avere i contagi in un piccolo paese o in una grande città sta soprattutto nel fatto che i cittadini dei piccoli centri si conoscono tutti e, per molti, poter sapere di chi si tratta, significa avere maggiore attenzione alla diffusione del virus.
Un tema che nell'ultimo periodo ha infuocato soprattutto il dibattito sui social network, ancora di più dopo i contagi emersi a Belforte del Chienti e Camporotondo di Fiastrone, paesi che non contano certo gli abitanti di una grande città e che sono molto legati a Caldarola, Serrapetrona e Cessapalombo, tanto da diventare insieme I Cinque Comuni.
Un unico territorio, dunque, dove il sospetto e la "caccia all'untore" si sono fatti più insistenti e che davvero pongono l'opinione pubblica davanti ad un quesito: "Perchè non uscire allo scoperto e proclamarsi contagiato?".
Un tema che tocca da vicino anche Visso, con il primo contagio, ed insieme Ussita e Castelsantangelo sul Nera, dove, anche se ancora non sono stati registrati i contagi, la preoccupazione è comunque molta.
A ribadirla è il sindaco Mauro Falcucci: "Siamo un'unica raltà - dice - , le poche attività commerciali che esistono sono integrate: per la farmacia o la frutta bisogna arrivare a Visso, così come per il pane. Ussita, Visso e Castelsantangelo sono da sempre un'unica realtà. Ognuno di noi, laddove vedesse oggi di avere una linea di febbre o un colpo di tosse, oltre ad avvertire chi di dovere, dovrebbe essere veloce nel dirlo a tutte le persone che recentemente ha incontrato. Fare una ricognizione. Solo così, stando attenti, proattivi e rispettosi l'uno dell'altro potremmo riuscire a contenere il virus.
Visto che siamo pochi e che siamo comunque già in difficoltà, potremmo aiutarci a non farlo arrivare da noi.
Bisogna che tutti comprendano che se si viene colpiti dal virus non è una colpa. Rendiamolo noto perchè poi a sua volta ognuno possa stare attento".

GS
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“Per preservare la salute degli anziani e degli operatori si facciano i tamponi a tutti”. La richiesta arriva dal Comune di Matelica, memore di quanto accaduto alla struttura per anziani di Cingoli colpita da un focolaio di Coronavirus. 

All’interno della casa di riposo matelicese ci sono 90 anziani oltre che il personale di servizio e benché siano state prese tutte le dovute precauzioni per evitare contagi, ci sono alcuni ospiti che sono da poco rientrati da ospedali in cui si sono registrati casi di positività al virus. È per questo che, come forma di precauzione, l’amministrazione (come anche accaduto a San Severino) ha deciso di chiedere all’Asur che venga effettuato il tampone su tutti.

“Come ha già fatto anche il sindaco Rosa Piermattei a San Severino - dice il primo cittadino Massimo Baldini - abbiamo ritenuto fosse una cosa utile. Per quanto riguarda la casa di riposo della nostra città, tutti i dipendenti stanno svolgendo un servizio eccezionale, fanno turni di sette giorni senza uscire mai dalla struttura per evitare contagi. Quindi per aiutare anche loro, che in fin dei conti fanno un lavoro pesante, abbiamo presentato la richiesta per precauzione e non perché ci siano casi particolari”. La richiesta è pervenuta dal presidente del Cda della Rsa e l’amministrazione l’ha fatta propria. fortunatamente, dice il sindaco, al momento non c’è carenza di dispositivi di protezione individuale, grazie anche all’interessamento del responsabile dell’ambito territoriale Valerio Valeriani: “Tutti hanno i Dpi e addirittura il dottor Valeriani ha fatto richiesta e ottenuto altre mascherine e tute e domani mattina le andremo a ritirare. Se eventualmente ce ne fosse bisogno cercheremo ovviamente di reperirlo”.
g.g.
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"Bene i pagamenti alle imprese per i lavori svolti nell'ambito della ricostruzione post sisma, ma siano pagati anche i dipendenti". E' quanto dichiarato da Massimo De Luca, segretario di Fillea Cgil Macerata in merito all'assicurazione fornita dal Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini. "Apprendiamo positivamente - ha dichiarato De Luca - la notizia che la struttura commissariale, pur in questo momento difficile, dedichi tanta attenzione ai territori terremotati. Ben venga l'ordinanza che prevede il pagamento per le imprese che finora hanno lavorato nei cantieri della ricostruzione, ma auspico che se le imprese vengono pagate le stesse provvedano al pagamento dei lavoratori che ne costituiscono l'asse portante. Come organizzazione sindacale, infatti, stiamo registrando che in questi primi giorni di stop alla produzione sono centinaia le richieste di cassa integrazione. La norma giustamente prevede che si accorcino i tempi anche per la consultazione sindacale, ma purtroppo registriamo che molte aziende richiedono il pagamento diretto all'Inps e ciò significa che, se tutto va bene, i lavoratori riceveranno i soldi non prima di 2-3 mesi, qualora non ci siano anticipazioni da parte delle aziende".

f.u.
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Dodici persone denunciate per inosservanza delle prescrizioni del Governo e tre per detenzione ai fini di spaccio. Il bilancio è dei Carabinieri della Compagnia di Civitanova in relazione ai controlli svolti nei pressi dell'Hotel House. Anche lì il monitoraggio è costante e puntuale nei confronti di quanti si spostano per svariati motivi dal condominio, non escludendo dalle verifiche anche chi era lì per procacciarsi sostanze stupefacenti.

L’ultimo accertamento risale al pomeriggio di ieri quando un 58enne osimano è stato notato aggirarsi nei pressi del palazzone e non ha saputo dare una giustificazione adeguata della sua presenza. Inoltre, è apparso agitato e quindi i militari hanno effettuato controlli più approfonditi e infatti il soggetto è risultato in possesso di due dosi di eroina. E' stato denunciato alla Procura per detenzione ai fini di spaccio, oltre che per l'evidente inosservanza del provvedimento dell’autorità in relazione alle misure di contenimento del Covid-19.

I militari della stazione di Porto Recanati, coadiuvati dai reparti limitrofi e dal Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno anche svolto numerosi servizi dedicati al condominio multietnico: sono state fermate e controllate nel solo periodo di quarantena 28 autovetture, 65 persone, 12 delle quali denunciate per inosservanza delle prescrizioni, 3 denunciate per detenzione ai fini di spaccio.
g.g.
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C'è un nuovo modulo da compilare per l'autocertificazione degli spostamenti della persona durante l'emergenza Coronavirus. Ad annunciare la novità di aggiornamento alle nuove disposizioni legislative era stato il Capo della Polizia Franco Gabrielli. Si tratta della quarta modifica all'autodichiarazione e il nuovo modulo da stampare è già disponibile.
A spiegarci i motivi di questo ulteriore cambiamento, è il Comandante della Polizia municipale di Camerino Andrea Isidori.

" E' stato necessario approntare un nuovo modulo proprio per aggiornarlo al nuovo Decreto che è stato approvato ieri sera. Un cambiamento dettato dalla modifica delle modalità delle sanzioni in capo ai cittadini inossservanti - specifica il Comandante Isidori-. Mentre prima le sanzioni erano sostanzialmente penali e in base all'art.650 del Codice penale legate all'inosservanza di un provvedimento emesso da un'autorità, oggi la sanzione è divenuta amministrativa e quindi l'autocertificazione prodotta dal singolo è diversa da quella prodotta fino a ieri. Tutto è pertanto legato all'evolversi della modifica normativa e l'autocertificazione non poteva che adeguarsi alla norma originaria diversa. Il quarto modulo in sostanza è solo aggiornato alla variazione di norme ma il suo principio di fondo resta sempre lo stesso - continua Isidori- . Vale pertanto sempre la regola già conosciuta che è necessario restare a casa ed è l'invito che sempre facciamo, salvo comprovate esigenze e motivi veramente eccezionali che tra l'altro sono pochissimi. Debbo dire- aggiunge - che nel territorio comunale di Camerino le persone fermate sono state parecchie ma tutte avevano un giustificato motivo legato al lavoro o all'esigenza locale di andare banalmente a fare la spesa. Prima era solo un invito ma ormai è un obbligo andare a fare la spesa uno per famiglia per evitare assembramenti; siamo intervenuti anche nei pressi dei punti vendita per ricordare l'importanza di ingressi centellinati per evitare appunto assembramenti e rispettare la distanza interpersonale di un metro, ma debbo dire che Camerino in questo ha risposto bene. Ultimamente- conclude il Comandante Isidori- notiamo che il traffico è molto molto limitato e questo non può che essere considerato un fatto del tutto positivo. Certo, nei giorni passati qualche denuncia è uscita, ma siamo sicuramente sulla buona strada".

Carla Campetella

Sotto  il nuovo modello di autocertificazione appena introdotto: 

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AUTODICHIARAZIONE AI SENSI DEGLI ARTT. 46 E 47 D.P.R. N. 445/2000 

Il sottoscritto __________________________________________________________________, nato il ___.___.______ a ______________________________________________________ (___), residente in ____________________ (___), via _________________________________________, e domiciliato in ____________________ (___), via _____________________________________, identificato a mezzo __________________________________ nr. __________________________ rilasciato da __________________________________________________ in data ___.___.______ utenza telefonica ____________________, consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) 

DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ 

➢ di non essere sottoposto alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato 

positivo al COVID-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie); ➢ che lo spostamento è iniziato da _________________________________________________ 

(indicare l’indirizzo da cui è iniziato) con destinazione _______________________________; ➢ di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna ed adottate ai sensi degli artt. 1 e 2 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, concernenti le limitazioni alle possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale; ➢ di essere a conoscenza delle ulteriori limitazioni disposte con provvedimenti del Presidente della Regione ____________________ (indicare la Regione di partenza) e del Presidente della Regione ____________________ (indicare la Regione di arrivo) e che lo spostamento rientra in uno dei casi consentiti dai medesimi provvedimenti _____________ __________________________________________________ (indicare quale); ➢ di essere a conoscenza delle sanzioni previste dall’art. 4 del decreto legge 25 marzo 2020, 

n. 19; ➢ che lo spostamento è determinato da: 

o comprovate esigenze lavorative; o assoluta urgenza (“per trasferimenti in comune diverso”, come previsto dall’art. 1, comma 1, lettera b) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020); o situazione di necessità (per spostamenti all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere); o motivi di salute. 

A questo riguardo, dichiara che ___________________________________________________ _________________________________________________________________ (lavoro presso ..., devo effettuare una visita medica, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, o esecuzioni di interventi assistenziali in favore di persone in grave stato di necessità, obblighi di affidamento di minori, denunce di reati, rientro dall’estero, altri motivi particolari, etc....). 

__________________________ Data, ora e luogo del controllo 

Firma del dichiarante L’Operatore di Polizia 




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Una guerra arrivata improvvisa quando ancora se ne stava combattendo un'altra, quella legata al sisma del 2016, nei territori dell'entroterra maceratese. Problematiche ancora irrisolte per quanto riguarda le zone del cratere che il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, ha rappresentato nel colloquio avuto in videoconferenza con il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini dal quale ha ricevuto importanti rassicurazioni. "Al Commissario, che sta iniziando il suo lavoro, ho rappresentato le urgenze immediate dell'intero territorio - le parole del sindaco Falcucci - che il combinato disposto delle due emergenze rischia di far morire dopo una lunga agonia. L'aspetto più importante riguarda il personale nei comuni prossimo alla scadenza, riguardo al quale ci potrebbe essere una specifica norma nel Decreto di prossima emanazione da parte del Governo che ne prolunghi la permanenza". Altro problema la pianta organica dei comuni, soprattutto di quelli più piccoli. "Al riguardo - continua Falcucci - ho proposto di imitare quanto avvenuto con il Decreto genova che ha previsto anche l'assunzione di personale a tempo indeterminato. Similmente per alcuni comuni, la cui ricostruzione richiederà almeno altri 20 anni, sarebbe opportuno prevedere l'ampliamento degli organici con i relativi costi a carico dello Stato per garantire la continuità operativa, perchè gli amministratori cambiano ma la struttura rimane. Inutile parlare di snellimento se non abbiamo chi concretamente opera. Per combattere una guerra, quella del terremoto, servono prima i soldati e solo in seguito si può pensare alla strategia". L'ultima richiesta quella, ormai nota, relativa alla rivisitazione del cratere. "Il Commissario Legnini - conclude il primo cittadino di Castelsantangelo sul nera - si è dimostrato uomo pratico, assicurando interventi al riguardo una volta sconfitto il virus".  

f.u.
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La definisco una interruzione di pubblico servizio. Addirittura, il sindaco Vincenzo Felicioli la definisce una truffa. I piccoli comuni, come Sefro, Fiuminata ma anche Pioraco, non solo devono combattere come tutti per la ricostruzione post sisma, per l’emergenza virus e, in questi giorni, anche con la neve. No, da loro, non c’è nemmeno la garanzia di poter fare una telefonata, in talune zone dei territori comunali la linea non c’è, tantomeno internet, e la televisione non sempre funziona. 

Il problema per la verità esiste da diversi anni ma i sindaci Pietro Tapanelli e Vincenzo Felicioli, che fanno da portavoce anche a quello di Pioraco, Matteo Cicconi, non sono più disposti a tollerare: “Le nostre comunità sono piccole - dice Tapanelli - ma meritano rispetto al pari di quelle più grandi. I telefoni e almeno i servizi della Rai, che è la tv di Stato, devono essere garantiti a tutti in egual modo. Se funziona un giorno sì e sei giorni no, è chiaro che non va bene. Equivale ad una mancata erogazione del servizio stesso. Le attività produttive che insistono sul territorio hanno necessità di avere collegamenti telefonici e internet e devono essere tutelate perché altrimenti vanno in difficoltà anche le poche attività che ci sono sul territorio. Non siamo più disposti a tollerare questa situazione e siamo pronti a portare le nostre proteste in tutte le sedi, anche quelle dell’autorità giudiziaria”.

Felicioli sottolinea l’inaccettabilità, da parte della Rai, di non porre rimedio alla situazione, anche in considerazione che sul territorio ci sono molti anziani che non sono in grado di usare tecnologie alternative o che non hanno disponibilità economiche: “Devo dire che nell’ultimo mese non abbiamo avuto grossi problemi ma di media, il problema si pone almeno 5 volte all’anno.A mio parere è una truffa perché paghiamo un canone ma non riceviamo i servizi per cui abbiamo pagato.  A proposito della telefonia - aggiunge - per 24 ore questo paese, in piena emergenza neve e Covid, la linea Vodafone non ha funzionato e questo si sta ripetendo in maniera importante. Da quando mi sono insediato, è già la terza volta che la linea non funziona. Non ci sono segnalazioni per altri gestori al momento, ma tenere questi paesi piccoli senza collegamenti telefonici è grave. Inoltre, più di metà del mio territorio, che conta 23 frazioni, non è servito affatto dalla telefonia mobile, quindi neanche da internet”. inoltre, Felicioli torna anche a parlare del problema delle Poste Italiane, in relazione all’ufficio del comune di Fiuminata, aperto solo tre giorni a settimana: “Le ordinanze del Governo danno indicazioni precise sui servizi che sono essenziali e che devono rimanere attivi. Tra questi, l’informazione e le Poste. Eppure qua, con una popolazione anziana come la nostra, questi servizi non vengano comunque erogati. Faccio un appello a Poste Italiane, ribadendo il concetto che siamo molto arrabbiati e delusi ma che combatteremo. Chiedo che venga attivato un servizio giornaliero, magari per sole tre ore (tre ore a Fiuminata e tre ore a Pioraco) perché un impiegato può fare la breve distanza tra questi due comuni. Non è possibile - conclude - trovare file davanti agli uffici postali, in questi giorni”.
g.g.


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