Castelraimondo, entra nel vivo lo studio epidemiologico
La priorità è stata data in questa prima fase ai cittadini che per ragioni lavorative o famigliari potrebbero essere stati più a contatto con il virus. In particolare alle forze dell’ordine e a tutti gli operatori sanitari di ogni genere, la protezione civile cittadina, tutti coloro che svolgono attività lavorative in pubblico e chi presta servizio in associazioni attive durante il periodo pandemico, e tutte le persone che potrebbero essere entrate in contatto nei mesi passati con familiari o altri congiunti poi risultati positivi. “Si tratta di un progetto di sorveglianza epidemiologica attiva. Abbiamo riproposto sostanzialmente lo studio effettuato a Vò Euganeo, con la supervisione del professor Andrea Crisanti – ha spiegato il prof. Guido Favia – selezionando le persone che abbiamo ritenuto essere più esposti e che possono risultare come asintomatici. Questo studio serve in particolar modo ad affrontare questa fase 2 ed accompagnare la ripartenza della comunità”. Ora i tamponi saranno trasferiti, tramite la Croce Rossa, nei laboratori seguiti dal professor Crisanti a Padova dove inizierà la fase di analisi. “I cittadini di Castelraimondo hanno risposto con entusiasmo a questa iniziativa – ha affermato il sindaco, Renzo Marinelli – ricordiamo infatti che la partecipazione è in ogni caso su base volontaria. Ci tengo particolarmente a ringraziare il professor Andrea Crisanti, l’università di Camerino con il professor Favia, l’Asur, la Croce Rossa, la Protezione Civile e tutti coloro che hanno collaborato nell’attivazione del progetto, compresi tutti i consiglieri comunali perché questa è stata una decisione unanime”.
Fiastra, prorogata la chiusura del sentiero delle Lame Rosse
Nel frattempo si è riunita per la prima volta la Commissione consiliare temporanea istituita dal Comune per la gestione dell’emergenza Covid-19. La Commissione, composta dal Sindaco, dal vicesindaco e da tre consiglieri, si è dotata di un regolamento interno e ha esaminato una serie di possibili provvedimenti e di proposte avanzate anche dalla minoranza. Si è deciso di spostare il mercato settimanale estivo nell’ampio parcheggio di San Lorenzo al Lago, riportandolo, quindi, dove è stato fino all’estate 2018 ma prevedendo la presenza dei soli generi alimentari e sospendendo, per il momento, la vendita di tutti gli altri prodotti. Questo al fine di garantire il rispetto delle distanze di sicurezza interpersonali che, nella precedente localizzazione, non era assicurato.
Altri provvedimenti sono al vaglio degli uffici comunali che in queste ore ne stanno attentamente valutando la fattibilità. Tra le misure di sicurezza straordinarie da adottare, la Commissione ha proposto di procedere alla riapertura dei bagni pubblici prevedendo una loro santificazione periodica; si è deciso poi di adottare misure di sicurezza idonee durante le fasi di manutenzione ordinaria e straordinaria del depuratore delle acque di San Lorenzo al Lago. Si sta valutando anche la possibilità di offrire gratuitamente alla popolazione residente la possibilità di effettuare il test rapido diagnostico su base volontaria. Questa azione risulterebbe strategica anche per la definizione di adeguate strategie turistiche in vista dell’imminente stagione estiva.
Tra gli altri provvedimenti discussi, su cui c’è totale accordo in seno al consiglio, c’è la proposta di ampliare il Gruppo comunale di Protezione Civile - azione in parte già intrapresa ma bloccata sul nascere proprio a causa del diffondersi dell’epidemia - e il rafforzamento del corpo di Polizia Municipale con l’aggiunta di due unità tempo determinato al fine di garantire un’adeguata sorveglianza territoriale durante il periodo estivo.
f.u.
Riaprono le palestre: "Non vediamo l'ora di ricominciare"
“Stiamo procedendo con l’igienizzazione di locali e attrezzature e alla sanificazione dei bagni spogliatoi - dice Gheri Rachkcova della palestra Meeting Action di Tolentino-. Abbiamo già distanziato tutte le macchine ed è in fase di predisposizione anche uno spazio all’aperto. Differenziati gli ingressi in entrata e in uscita, abbiamo installato barriere di plexiglass in segreteria e, nel frattempo, tutti gli istruttori si stanno aggiornando su come gestire i corsi e, grazie alla disponibilità dello spazio all’aperto, meteo permettendo, vi svolgeremo anche la maggior parte delle attività”.
Alla struttura esistente si sta anche valutando di aggiungere un’altra sala che, finora utilizzata come magazzino, andrà ad aumentare gli spazi in cui potersi allenare in sicurezza.
“Con gli istruttori muniti di mascherine, siamo dunque pronti a partire per la nuova sfida, desiderosi di riprendere la normalità- afferma la titolare -. La palestra di 1000 metri quadrati e il vasto spazio della sala, senza grossi problemi, ci hanno consentito di adottare delle funzionali modifiche. L’eliminazione di alcune postazioni prima dedicate al corpo libero ha consentito il posizionamento delle attrezzature alla distanza di sicurezza richiesta. grazie alla disponibilità di due sale che andranno ad aggiungersi alle attività della sala pesi, magari con un numero ridotto di partecipanti, continueremo anche i corsi fitness e pilates”.
Nel periodo di chiusura forzata, molto seguite e apprezzate sono state le lezioni online di Meeting Action che hanno mantenuto il filo con i clienti. “Nel nostro piccolo abbiamo cercato di fare compagnia alle persone da casa, collegandoci con loro e tenendole in movimento. Due mesi di dirette virtuali, seppure variando le nostre attività, ci hanno permesso di sentirci comunque vicini ed essere d’aiuto a chi aveva voglia di continuare a svolgere un’attività fisica che significa salute e benessere psicofisico”.
Riorganizzazione in corso anche per la palestra Alberto Sporting Center di Camerino che già all’indomani della chiusura al pubblico del 10 marzo, aveva iniziato a far muovere le persone da casa, con connessioni quotidiane che hanno ricevuto accoglienza e adesione entusiaste.
“Ci stiamo preparando in base ai protocolli diramati finora e predisponendo percorsi segnalati e differenziati per l’ingresso e l’uscita, in modo da garantire sicurezza e distanziamento di un metro delle persone- dice Alberto Montecchia-. Distanziate di circa due metri anche le postazioni di lavoro che saranno fisse e disposte in maniera tale che chi si allena non incroci l’altro che sta eseguendo un esercizio. Non sappiamo ancora se i corsi di gruppo saranno autorizzati in quanto la normativa non specifica bene come organizzare in questo caso la distanza, ma- spiega Montecchia- se saranno possibili è chiaro che, rispetto a prima, avremo un numero più limitato di persone. Secondo quanto sappiamo non sarà possibile fare la doccia in palestra, bisognerà arrivare da casa completamente vestiti e ridurre il cambio alle sole scarpe da un’ apposita stanza che impedisca il contatto tra una persona e l’altra”. Le conseguenze della mancanza d’introito dei tre mesi di chiusura, per ora si riescono a sopportare. “Il risvolto economico è innegabile- afferma Montecchia- ma per il momento riusciamo a far fronte alle nuove esigenze. Certo, la riduzione degli ingressi un po’ preoccupa, ma la salute deve essere sempre al primo posto. La visione è comunque positiva e c’è la voglia di cercare di rispondere nel migliore dei modi a quello che ci viene richiesto, anche avvantaggiati dal disporre di un’ampia struttura che ce lo consente e tenendo in conto che andando verso l’estate il numero delle utenze subisce comunque un calo. Noi ci siamo e ci auguriamo che per settembre la situazione possa dirsi migliorata, così da riprendere la normalità del nostro lavoro”.
Ambienti tutti già sanificati alla Palestra My Gim e Box Cross Fit di San Severino Marche che sta mettendo a punto le ultime organizzazioni.
“Staremo dietro alle regole e non vediamo l’ora di ripartire- commenta il trainer Michele Meschini-. Abbiamo spazio a sufficienza e, per quel che riguarda la sala pesi non dovremo limitare di molto il numero delle utenze; inoltre, pur essendo stati costretti a ridurre della metà il numero dei partecipanti alle classi di Cross Fit, l’aver adottato la misura delle più classi durante la giornata, ci consentirà di far allenare l’intero numero di atleti che avevamo prima.
La cosa più importante in questo periodo- sottolinea l’istruttore- sarà venirsi incontro tra atleti e trainers: credo che solo così potremo uscirne vincenti. E’ pur vero che in questo lungo periodo anche noi non abbiamo smesso di stare vicini ai nostri clienti, attraverso le classi virtuali su Zoom che hanno permesso l’allenamento continuo”. Per l’attività fisica in palestra, chi si allena è obbligato al solo utilizzo dei guanti, mentre l’obbligo delle mascherine riguarda gli istruttori.
“ Noi siamo ottimisti- conclude Michele Meschini-. E’ dura ma bisogna guardare avanti pensando al bicchiere mezzo pieno, perché sicuramente ce la faremo; le persone ci sono state vicine e ce lo dimostrano tuttora con i telefoni intasati di chiamate di chi non vede l’ora di ritornare in palestra e, sotto questo punto di vista, troveranno la nostra organizzazione puntuale. Stiamo predisponendo anche noi uno spazio all’aperto e, sempre nel rispetto della sicurezza, riusciremo a far allenare anche più persone. Faccio il mio in bocca al lupo a tutti i miei colleghi perché quella dei centri sportivi frequentati solitamente da tante persone, è una delle attività più messe in ginocchio dalla pandemia. Le restrizioni renderanno il percorso solo un po’ più complicato ma dobbiamo essere ottimisti, soprattutto dobbiamo continuare a lavorare perché con l’allenamento e l’attività forniamo una medicina fondamentale per il benessere fisico e mentale delle persone”.
C.C.
Nella foto sotto, la sanificazione degli spogliatoti alla Palestra Meeting Action di Tolentino
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Banconote false spese a Matelica, nei guai un giovane
g.g.
San Severino, tornano in piazza le bancarelle del mercato
g.g.
Maltempo, intere coltivazioni rase al suolo
"Purtroppo le tanto attese piogge si sono in alucne zone della provincia trasformate in eventi estremi - segnala il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili - La grandine, caduta copiosamente, ha causato numerosi danni alle colture in atto, principalmente cereali, grano duro, orzo, foraggi, ma anche alle colture orticole. Un danno ancora da quantificare in una zona particolarmente estesa, ma purtroppo in alcuni casi è stato completamente vanificato il lavoro di un intero anno".
"Timore fra i clienti. State tranquilli, garantiamo sicurezza”
Sembra esserci ancora timore da parte dei settempedani (e non solo) e anche poca chiarezza sulle regole e i comportamenti da tenere all’interno delle varie attività. Questo non è certo d’aiuto per la fase 2 ed è per tale motivo che alcuni negozianti e gestori di bar e ristoranti di San Severino si sono uniti per fornire alcune indicazioni utili e per lanciare un messaggio di speranza.
“Sicuramente ci vorrà un po’ di tempo - riflette Leonardo Piccioni titolare di Pino’s Bar - perché la paura è stata tanta e anche per ripartire dovremo usare nuovi modi di vivere e avremo delle nuove situazioni. Notiamo però che le persone sono molto disorientate e quindi vogliamo dare informazioni giuste e positive. Ad esempio nel nostro bar i clienti possono sedersi all’esterno, tutti i tavoli e le sedie sono a una distanza di un metro o 1,5 metri dagli altri, si può prendere il caffè al balcone entrando con mascherina e il barista, dopo averlo preparato lo lascerà sul bancone e si allontanerà. L’unica cosa fondamentale è mantenere le distanze e igienizzare le mani e se si vorrà utilizzare la toilette, si dovrà igienizzarle di nuovo prima di accedervi ma questa è un’abitudine che dovremo prendere in ogni caso. Ogni volta che un cliente si alzerà sanificheremo con i prodotti adatti”. Ripartono anche gli aperitivi con maggiori accortezze in merito agli stuzzichini che saranno serviti insieme alle bevande: “Troviamo sia giusto attenerci alle regole, siamo consapevoli di ciò che dobbiamo fare e siamo pronti a ripartire meglio di prima e più forti perché siamo un popolo pronto ad affrontare le difficoltà. Non ci siamo arresi col terremoto e non lo faremo ora”.
All’iniziativa hanno deciso di aderire anche i gemelli Luca e Luciano Bonifazi del bar Centrale: “All’esterno abbiamo distanziato i tavoli ad 1,5 metri di distanza e le sedie a un metro. I bagni saranno sanificati ogni mezz’ora e totale ogni volta che un cliente se andrà. Si potrà entrare con le mascherine e dopo aver igienizzato le mani nei punti che abbiamo allestito, e distanziamento di un metro anche tra clienti e personale del bancone. Cerchiamo di ripartire più forti di prima e con coraggio. Siamo convinti che piano piano ritorneremo alla normalità, l’importante è venirsi incontro in modo che sia noi che il cliente potremo giovarne. Da questa fase 2 - aggiungono poi - ci aspettiamo solo che le persone ricomincino ad uscire e soprattutto a pensare positivo. Il bar è anche un luogo di socialità, di relax e di svago e questo è proprio ciò che desideriamo. Che le persone si riapproprino di queste cose e a giugno partiremo con un progetto che abbiamo denominato Bar Centrale Love ma questa sarà una sorpresa”.
Anche nei negozi di abbigliamento si può accedere con tranquillità purché nel rispetto delle consuete regole: ovvero uso della mascherina e igienizzazione delle mani. All’interno, anche il personale sarà munito di mascherina e provvederà a sanificare i camerini qualora il cliente voglia misurare degli indumenti: “Nei negozi i clienti sono i benvenuti - dice Elisabetta Mandorlo di Madame Chic - non c’è bisogno di alcun appuntamento, le norme da seguire sono il mantenimento della distanza di un metro, la mascherina, le mani igienizzate e l’uso dei guanti che metteremo noi a disposizione o di quelli personali. Sarà possibile provare la merce e sarà nostro compito sanificare i camerini prima e dopo l’ingresso del cliente”.
Riparte anche la ristorazione e le prenotazioni fioccano già. Simone Cavallini, del conosciutissimo ristorante Cavallini, ha diminuito il numero dei tavoli per aumentare le distanze da 18 a 12. "Qualche cliente ha già chiamato, ci sono già delle prenotazioni, qualcuno non vede l'ora di tornare. Proprio oggi con il tecnico stiamo igienizzando l'aria condizionata e poi abbiamo sfruttato il nostro generatore di ozono che avevamo già, per tutti gli ambienti. Riapriremo giovedì sera, avevamo delle idee - continua - speriamo che il tempo assista i pescatori. Siamo curiosi di vedere le reazioni ma ci aspettiamo di ripartire con calma". La direzione del ristorante ha deciso di restare aperti solo a cena a eccezione della domenica in cui Cavallini sarà aperto anche a pranzo. "In giro - torna a dire - vediamo ancora poco movimento ma il fine settimana sarà sicuramente diverso. Siamo anche molto contenti per come è andato il servizio di consegna a domicili, abbiamo avuto un'ottima risposta anche nei comuni limitrofi e abbiamo deciso che proseguiremo".
Gaia Gennaretti
Entro il 30 giugno la decisione sulla "Corsa alla Spada"
Il tutto è evidentemente condizionato dalla predisposizione da parte degli organismi governativi, sanitari e sportivi competenti,di un regolamento e di linee guida per lo svolgimento in salute ed in sicurezza delle gare di corsa.
"Con la Commissione Corsa, che è composta da atleti e allenatori - ha dichiarato la presidente delll'Associazione Stefania Scuri- stiamo valutando l'eventualità che proprio nel rispetto delle norme sportive nazionali, vi siano i presupposti per uno svolgimento della Corsa. Altrimenti, come sempre abbiamo detto, si andrà al prossimo anno. Confidiamo nel Ministero della salute e nel Coni, affinchè delle linee guida si possano applicare per permettere la nostra Corsa".
Intanto domenica prossima 24 maggio, durante la Messa delle 11.30 nella Basilica di San Venanzio, una rappresentanza degli atleti offrirà una spada, realizzata dall'artista Augusto Caciorgna, che resterà a testimonianza dell’impossibilità di correre la gara secondo le modalità tradizionali.
La LUCE il tema che sarebbe stato scelto per l'edizione numero 39 della Corsa alla Spada, rivelatoci dalla presidente Stefania Scuri proprio nell'occasione della ricorrenza della festività del patrono "L'avevamo tenuto nascosto e protetto ma, con l'immagine davanti agli occhi dei tre ceri accesi la sera della vigilia davanti all'altare e che sono rimasti attorno alla reliquia del Santo, la speranza è che questa 'luce' ci permetta di affrontare e superare anche questa seconda sfida e di trasmetterci il senso e la centralità di questa devozione nei confronti di San Venanzio. In questo momento così difficile e così essenziale, l'augurio è che possiamo sentirci davvero uniti, in pace e in comunità e che il prossimo anno, coincidente tra l'altro con il 40.mo della Corsa alla Spada, rappresenti per noi l'occasione di testimoniare un ritrovato spirito di comunità, di volontariato e di solidarietà fraterna"
C.C.
Caciorgna, la sua lettera letta in diretta da Mara Venier
Di recente Caciorgna è più volte intervenuto per parlare e far parlare delle problematiche che il Coronavirus ha provocato agli imprenditori del settore musicale e dell'intrattenimento che potranno riaprire solo dopo che sarà fruibile il vaccino. Perché i loro locali, in cui si danza, si ascolta buona musica e si fa sano divertimento oltre al fatto che rappresentano luoghi di socialità, prevedono inevitabilmente un contatto con gli altri. Ma di questo ambiente, che pure contribuisce con importanti entrate nelle casse dello Stato, nessuno al momento parla: "E' stata una vera fortuna per il nostro amato padre - scrivono Massimiliano e Cristiana Caciorgna - la sua uscita di scena dal mondo con una morte fulminea, giusto un anno e mezzo fa, quando il nostro locale aveva vento in poppa. La costernazione lasciata da chi lo conobbe fu testimoniata da una cerimonia funebre con una partecipazione inimmaginabile. Ma è stato un bene immenso per lui non aver conosciuto la morte della sua creatura sulla quale aveva concentrato ogni sforzo organizzativo. Se oggidì fosse stato ancora vivo, ogni battito sarebbe stata come la punta di un chiodo arroventato conficcato nel suo cuore. Oggi siamo tutti fermi: quasi come di fronte alla salma di nostro padre. Questa serrata, per colpa del morbo improvviso, è stata come se il nostro locale, Il Faro, fosse morto all’improvviso, come il suo fondatore nostro padre. Il Faro non è morto però - proseguono - ma costretto ad un sonno del cui risveglio nessuno sa dire il come e il quando: così come nessuno sa dire del grave danno per lo Stato causato dalla perdita dell’importante contributo fiscale detraibile dal gran numero di affezionati ballerini".
Infine l'appello alla Venier, che oggi Caciorgna ringrazia con tutto il cuore per aver dato voce ad uno dei tanti imprenditori di questo settore che soffrono e soffriranno per molti mesi ancora e anche per aver dato la possibilità di ricordare Gianni Caciorgna, papà di Massimiliano, fondatore del locale da ballo e vera e propria istituzione della fisarmonica: "Cara Mara, tu che non puoi non amare la fisarmonica che, nel nostro locale da ballo liscio, è stata l’incontrastata regina, dacci una mano a ripartire: tu che sei la donna più dolce ed amata dagli italiani amanti della Rai, dacci almeno il tuo conforto. Non te lo chiediamo a nome solo de “il Faro” - concludono - ma a quello di tutte le strutture del divertimento sano, lieto e pulito che altro non sono i locali del ballo liscio che abbondano in Italia".
(Sul nostro settimanale Appennino Camerte della prossima settimana, torverete ilo servizio completo)
g.g.
I danni del maltempo a Camerino
Ancora questa mattina i vigili del fuoco sono impegnati nel liberare alcune cantine allagate.
A Polverina gravi danni nel centro abitato, con allagamenti anche dentro alle abitazioni. Smottamenti sulla strada Caselle-Ponte della Cerasa, che porta alla caserma dei vigili del fuoco, così come sulla strada comunale Pontelatrave. Smottamenti nei pressi delle Sae della frazione Arcofiato. Fango in strada anche in località Le Calvie. Grandine paragonabile a una nevicata alle Mosse.
Al termine della discesa della Madonna delle Carceri, un tombino non ha retto alla pressione dell'acqua ed è stato divelto.
Stesso problema anche davanti all'Archivio di Stato, in via Viviano Venanzi, dove è saltato un altro tombino e questa mattina gli operai del Comune sono al lavoro per delimitare l'area e fare il ripristino.
GS
Zona Sottocorte Village
foto dal Comune di Camerino
foto dal Comune di Camerino