Notizie di spettacolo nelle Marche
Nasce il marchio “Coroncinus”, che identifica l’olio coroncina dei 5 comuni, che è stato ufficialmente presentato a Camporotondo di Fiastrone alla presenza, oltre che dei titolari delle 10 aziende produttrici che aderiscono al marchio, anche dei sindaci dei 5 comuni dove viene prodotta l’oliva coroncina.

i sindaci dei 5 comuni

Un brand che si costituisce, dopo una lunga gestazione, grazie un episodio avvenuto in Francia dove viveva per lavoro Stefano Carlini. “Avevo portato con me una bottiglia di olio fatto in casa dalla mia famiglia in un ristorante 3 stelle Michelin – racconta – Un prodotto molto apprezzato, ma che purtroppo non poteva soddisfare le numerose richieste dei clienti per una non sufficiente commercializzazione. Così l’idea di fare questo passo importante grazie alla comunità di produttori che si è creata per merito dell’Associazione Coroncina e così è sorta l’idea di creare questo marchio”.

nuovo marchio Coroncina

Emozionato il presidente dell’Associazione Livio Giovenali. “Dopo tanti anni finalmente siamo riusciti a metterci d’accordo e a promuovere questo marchio – le sue parole – Una spinta marketing che è venuta principalmente dai produttori che hanno creduto in questa iniziativa spingendo a commercializzare questo prodotto di nicchia”.

“Da tempo lavoravamo a questo progetto – a parlare Valentino Lampa – addirittura dal settembre 1997. Oggi finalmente, con questi giovani che hanno ereditato la passione per la coltivazione di questa oliva, il sogno diventa realtà”.

A spiegare il marchio Stefano Marchi (nella foto insieme al presidente Giovenali), già assessore al comune di Camporotondo, che ne svela il significato.. “Il ramo di ulivo è stato da sempre accostato all’idea di pace e di benessere. Un albero di basso costo, ma un prodotto di valore immenso che come tale deve essere visto. Ecco perché il marchio consiste in un ramo di ulivo inserito in una moneta, proprio per rappresentarne la valorizzazione”.

Stefano Marchi e Livio Giovenali

f.u.
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Il dono di papa Francesco per Ussita. Con l'inaugurazione del Centro di Comunità la volontà espressa dal pontefice all'arcivescovo Francesco Massara nel corso della sua visita a Camerino il 16 giugno 2019 è divenuta realtà.

La struttura è stata intitolata a papa Francesco, che non ha voluto mancare di far pervenire un messaggio agli abitanti di Ussita scritto di proprio pugno e consegnato personalmente all'arcivescovo ricevuto in vaticano.
"In occasione dell'apertura del Centro di Comunità di Ussita - si legge nello scritto - vi invio un affettuoso saluto e la mia benedizione. Spero che possa diventare il luogo dell'accoglienza, dell'ascolto e della solidarietà. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me".


lettera papa


(Mons. Massara mostra il messaggio del papa)


messaggio

“La ricostruzione materiale non può prescindere dalla ricostruzione dei cuori delle persone – sottolinea Monsignor Francesco Massara nel ringraziare per il nobile gesto Sua Santità e tutti i benefattori che hanno contribuito alla sua realizzazione - . Credo che l’inaugurazione di questo spazio rappresenti un’occasione di gioia e di rinascita per l’intera popolazione. E’ un atto di generosità che accende una luce su un tessuto sociale profondamente ferito, con l’obiettivo di rinsaldare le relazioni umane e consolidare lo spirito di comunità. Una struttura che diventa strumento per favorire il ritrovarsi delle persone, affinché dall’incontro possano nascere momenti di serenità, di gioia, di preghiera”.

"Un tassello importante sulla via della ricostruzione, sia pure nella provvisorietà - le parole del Commissario prefettizio Giuseppe Fraticelli - Un segnale di speranza affinchè i cittadini di ussita possano dire che qualcosa si sta muovendo".

ussita vescovo commissario


Realizzata in località Fiuminata, vicino al parco Ruggeri, la struttura è stata resa possibile grazie ai cospicui contributi dell’arcidiocesi di Bologna, attraverso i proventi della ditta FAAC Spa, della Fondazione Saint-Gobain Initiatives ed Evolvere Spa Società Benefit.

A seguirne la realizzazione l'ingegnere Carlo Morosi, che ne evidenzia le caratteristiche. "una struttura prefabbricata realizzata in legno in classe A4, la classe maggiore di isolamento termico, nella quale è stata anche prevista una ricarica per auto elettriche. Nella fattispecie servirà a breve per la ricarica del pulmino che il comune intende acquistare per il trasporto degli studenti a Visso. Inoltre il centro è dotato di un impianto fotovoltaico di 6 Kilowatt e l'immobile è perfettamente coimbentato e isolato in modo tale che, nei freddi inverni di Ussita, non sarà necessario neppure accendere il riscaldamento".

vescovo morosi

La struttura, che svolgerà la funzione di luogo di incontro, si propone come ‘casa comune’ con lo scopo di cementare all’interno della comunità l’unione e la condivisione, valori indispensabili per lasciarsi alle spalle i segni della distruzione e le difficoltà di una ricostruzione che fa ancora fatica a decollare.

“La Responsabilità Sociale è parte integrante della nostra cultura, e la Solidarietà tra i nostri principi più importanti – ha commentato Gaetano Terrasini, CEO del Gruppo in Italia. – L’obiettivo principale di Saint-Gobain è creare spazi abitativi d’eccellenza per migliorare la qualità della vita quotidiana, in termini di sicurezza e di comfort abitativo. Siamo quindi contenti di dare un contributo positivo al benessere delle comunità nelle quali siamo inseriti, sensibilizzando le persone, in particolare le nuove generazioni, e avvicinandole ai valori di Saint-Gobain. Ecco perché abbiamo immediatamente accettato, con immenso piacere, di partecipare alla costruzione del Centro di Comunità Papa Francesco di Ussita. Sono fiero che la Fondazione Saint-Gobain abbia contribuito con noi alla realizzazione di questo progetto di solidarietà.”

f.u.

centro ussita
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Una elisuperfice adibita per il volo notturno anche nel comune di Castelraimondo, dove è stata inaugurata la nuova pista, che ora permetterà agli elicotteri del servizio sanitario regionale di atterrare anche con il buio. Un punto di riferimento importante non solo per il comune, ma anche per la totalità del servizio nell'intero territorio.

"Nel nostro comune già avevamo l'elisuperfice - commenta il vice sindaco Esperia Gregori - che, come amministrazione, abbiamo voluto fosse adibita anche al volo notturno per una maggiore tutela della vita e della salute delle persone. Siamo, così, riuciti a completare questo progetto con l'inaugurazione della pista rinnovata".

f.u.


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Il "percorso delle acque", un nuovo tratto di pista ciclabile che va ad ampliare la già ricca offerta dedicata agli appassionati delle due ruote nel territorio di Pieve Torina.
Inaugurato ufficialmente dal sindaco Alessandro Gentilucci, alla presenza del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, dell'assessore Angelo Sciapichetti, dell'arcivescovo Francesco Massara, del presidente di Contram spa Stefano Belardinelli, di alcuni sindaci dei comuni limitrofi, il percorso che si snoda da Pieve Torina fino alla località Fiume lungo il torrente Sant’Angelo, per un totale di 4 km.

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"Il nostro Comune - ha dichiarato il sindaco Alessandro Gentilucci - porta a compimento un progetto immaginato ed avviato anni fa, quando ad indossare la fascia di primo cittadino era mio padre Luigi. Allora era un sogno, la cui realizzazione è stata resa più complicata a seguito del sisma del 2016, ma oggi diventa realtà. Con grande orgoglio, mettiamo a disposizione di tutti un'opera che apre Pieve Torina alle infinite opportunità di un turismo lento, sostenibile e assolutamente green, volano di sviluppo per l'intero territorio dei Sibillini. E la dedico a mio padre, che per primo ha avuto questa intuizione”.

"Siamo immersi in uno scrigno di bellezza - le parole del Governatore Ceriscioli - Un progetto fatto di servizi che si integrano tra loro dando la possibilità a tutta la regione di raggiungere con il trasporto pubblico questi splendidi luoghi. E' il messaggio della regione che parla di aree interne e premia chi realizza queste opere per rendere più agevole la visita del territorio".

"La natura aiuta lo spirito e questo posto si trova lungo la Via Francescana - così l'arcivescovo Massara - Coloro che verranno in questi luoghi avranno la possibilità di respirare a pieno la spiritualità di San Francesco.



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Grazie ad un accordo tra il comune e la Contram SpA verrà installata una rastrelliera con alcune bici a noleggio che saranno messe a disposizione degli utenti. Da qui, cinque sono i possibili itinerari da scegliere, ma il percorso che conduce alla frazione Fiume rappresenta indubbiamente un'esperienza di immersione totale nella natura, percorrendo un tratto sterrato di facile fruizione. Lungo i 4 chilometri di pista ciclabile si scoprirà un ambiente ricco di fascino, storia e luoghi suggestivi, come il ponte romano, deviazione dell'antica via Flaminia, l'Eremo dei Santi, costruito nel XII secolo intorno ad una grotta usata per riti pagani fin dall'epoca preromana, luogo di grande spiritualità intorno al quale ruotano numerose leggende, o ancora il vecchio mulino ad acqua a cavallo del torrente Sant'Angelo. Non mancheranno poi sorprendenti incontri con gli animali che popolano i boschi ombrosi che il percorso attraversa e si potrà camminare o pedalare ascoltando il fluire armonioso delle acque.

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"Se è vero che la montagna rappresenta la meta privilegiata per le vacanze di questo periodo post Covid - sottolinea Gentilucci - scegliendo di scoprire questo territorio si potrà godere di mille e più opportunità. Il contatto diretto con la natura, l'esperienza della biodiversità che caratterizza il Parco e l’intero territorio dei Sibillini, la possibilità di praticare attività sportiva in un luogo ideale sotto tanti punti di vista”.

f.u.

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Detenzione ai fini di spaccio, 23enne in manette a Porto recanati.
Continuano i controlli della Stazione Carabinieri della città rivierasca che, collaborati dai militari di rinforzo della Squadra di Intervento Operativo del 6° Battaglione Carabinieri Toscana, hanno fermato al tramonto di ieri una Skoda Fabia con a bordo cinque giovani del posto, due dei quali sono stati sorpresi con sostanza stupefacente.

L’attività di ricerca sul posto e la successiva perquisizione domiciliare ha consentito di trovare nella disponibilità di uno di loro numerose dosi di droga: quaranta grammi di marijuana, due di cocaina e due di hashish, oltre ad un bilancino di precisione e  strumenti per il confezionamento delle sostanze.

Sono scattate  quindi le manette per un 23enne portorecanatese per le ipotesi accertate nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e portato agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina dinanzi al Tribunale di Macerata.

L’altro giovane, un suo coetaneo del posto, è stato invece segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo della Prefettura di Macerata come assuntore di stupefacenti, poiché deteneva una dose di cocaina di circa mezzo grammo appena acquistata per uso personale.

GS
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Grave incidente questa mattina alle 10 lungo la superstrada Valdichienti. Per cause in corso di accertamento un motociclista avrebbe perso il controllo dello scooter su cui viaggiava, finendo fuori strada.
L'incidente è avvenuto all'altezza del lago di Caccamo, in direzione monti.
Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 che, viste le condizioni della motociclista hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza per trasportare la donna all'ospedale di Torrette ad Ancona.
Le forze dell'ordine si sono occupate della gestione del traffico. Quel tratto di strada è stato chiuso durante i rilievi.



GS

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“Non ci piace stare dietro ad uno schermo. Abbiamo bisogno che i giovani vengano a Camerino per usufruire degli spazi che ci hanno donato”. Con queste parole il rettore dell’università di Camerino Claudio Pettinari ha aperto la cerimonia di inaugurazione dei nuovi alloggi per studenti realizzati al Campus universitario grazie alle donazioni di Croce Rossa Italiana, della Croce Rossa e del Governo del Canada, del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi – regione del Quebec e di Poste Italiane. Alloggi che allargano l’offerta ricettiva di Unicam con ulteriori 13 appartamenti per un totale di 47 posti letto. “E’ una giornata straordinaria che ci rende felici e che ci unisce – continua il rettore Pettinari – Quando nel maggio 2017 incontrando i vertici della Croce Rossa raccontai loro l’esperienza drammatica che stavamo vivendo dopo il terremoto mi diedero la loro parola che avremo raggiunto questo risultato importante, l’ampliamento del Campus. Avremo così spazi per i nostri studenti, ciò di cui abbiamo bisogno perché questo è il loro posto e noi siamo il loro posto”.

"i giovani sono non solo il futuro, ma anche il nostro presente - ha fatto eco l'arcivescovo Francesco Massara - Per questo dobbiamo sostenerli e fare in modo di creare tutte
 le condizioni per un'accoglienza bella, di solidarietà e di gioia per la loro giovinezza".


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Al centro l'Arcivescovo Francesco Massara e a destra il rettore Claudio Pettinari

“Tanti i progetti realizzati in favore delle popolazioni terremotate che stiamo uno alla volta inaugurando – a parlare Barbara Contini, già collaboratrice per 4 anni nelle vesti di sottosegretario generale di Croce Rossa Italiana del presidente Francesco Rocca e pronta ad assumere incarichi a livello internazionale – Abbiamo messo in campo tanta passione e soprattutto un grande amore per la nostra gente che, già dalla stessa sera in cui c’è stato il terremoto, abbiamo subito iniziato ad aiutare.

“Camerino ha bisogno della presenza di studenti e questi alloggi permettono all’università di ampliare la propria offerta – così il sindaco Sandro Sborgia – Il nostro grazie va a Croce che ha realizzato questo studentato nel quale i giovani potranno vivere in tranquillità e assoluta sicurezza, ma è un grazie che si estende anche per quello che sarà realizzato in futuro, vale a dire la struttura che ospiterà gli anziani della nostra casa di riposo”.

F.U.

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Al centro l'assessore Angelo Sciapichetti e il sindaco Sandro Sborgia

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Rischiava di precipitare da 1.900 metri di quota, ma i vigili del fuoco l’hanno rimossa. La grossa croce metallica che si ergeva sulla cima settentrionale del monte Bove non è più lì dove fu posta 38 anni fa.

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Rimasta appoggiata all’estremità di uno sperone roccioso, dopo aver perso l’ancoraggio al terreno a causa delle intemperie e dei terremoti che si sono susseguiti nel corso degli anni, era diventata un pericolo per gli abitanti di Ussita. Raggiunta in volo a bordo del Drago VF 114 del nucleo elicotteri di Pescara, con a bordo il personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) del reparto volo e Macerata, la squadra ha sezionato l’imponente struttura in ferro, dal peso di oltre 800 chili per 8 metri di altezza, e l’ha portata a valle.

f.u.


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Nasce l’alleanza tecnico-scientifica per la sicurezza di ponti e viadotti italiani.
A pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera a Genova, anche l’Università di Camerino, insieme ad altre realtà italiane, ha dato vita al Consorzio FABRE (Consorzio di ricerca per la valutazione e monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) che metterà in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro Paese, promuovendo e coordinando le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale.

In particolare, i consorziati valuteranno i vari rischi (statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e promuoveranno la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture, oltre a sviluppare e utilizzare tecniche innovative negli interventi di riparazione e/o miglioramento di ponti, viadotti e altre strutture esistenti.

“Il Consorzio è un’importante occasione per mettere a disposizione della collettività le esperienze teoriche e sperimentali dei maggiori centri di ricerca nazionali che si occupano di infrastrutture - dice Andrea Dall’Asta, docente di Ingegneria Strutturale della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che rappresenta l’Ateneo nel consorzio, insieme al collega Alessandro Zona -  , con l’obiettivo di dare il nostro contributo alla soluzione di un problema sempre più attuale che richiede con urgenza soluzioni innovative ed efficaci".

GS








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Incidente stradale nella tarda serata lungo la strada statale "Cingolana", all'incrocio per Appignano, con due auto che si sono scontrate frontalmente. Per cause in corso di accertamento, infatti, una Alfa 147 di colore grigio che viaggiava in direzione Chiesanuova si è scontrata con una Q 5 a bordo della quale viaggiavano una donna insieme al figlio. Un impatto violentissimo con i 3 occupanti delle due vetture che sono trasportati al pronto soccorso di Macerata dove si trovano ricoverate. Ad aver la peggio mamma e figlio che fortunatamente non sono in pericolo di vita. Sul posto oltre ai sanitari del 118 i vigili del fuoco che hanno provveduto ad estrarre i feriti dalle lamiere e alla messa in sicurezza dell'area.
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