Notizie di spettacolo nelle Marche
Approvato dal Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari il progetto di fattibilità tecnica economica per i lavori di consolidamento, miglioramento sismico, restauro e riparazione del palazzo centrale, in corso della Repubblica a Macerata.

La sede principale era, infatti, stata danneggiata dal terremoto del 2016 che aveva reso inagibile una parte dell’edificio. Con i lavori effettuati nel 2020 è stato possibile mettere in sicurezza la porzione dello stabile e rendere tra l’altro di nuovo agibile la sala della presidenza in cui, oltre alle opere strutturali, si è intervenuto con il restauro e la ripresa degli stucchi e dei dipinti delle pareti e del soffitto dove sono ritratti gli stemmi di dodici Comuni del territorio (Macerata, Cingoli, Pausula (l’attuale Corridonia), San Ginesio, San Severino Marche, Tolentino, Civitanova Marche, Treia, Recanati, Potenza Picena, Matelica, Camerino).

Dopo questo primo stralcio di un importo di 260 mila euro, ora la Provincia di Macerata passa alla seconda fase, molto più corposa, con un progetto del valore complessivo di quasi, 3,5 milioni di euro. L’intervento ha ricevuto dall’Ufficio Speciale Ricostruzione l’esito positivo per quanto riguarda la verifica della congruità dell’importo richiesto e viene finanziato con i fondi del terremoto.

Il lavoro di consolidamento, miglioramento sismico, restauro e riparazione sarà complesso, in quanto l’edificio per la sua varietà tipologica e singolarità costruttiva, dovuta anche alle notevoli trasformazioni subite nel corso della storia, non consente di utilizzare un intervento standard, ma una serie di sistemazioni di opere locali su porzioni distinte del fabbricato, studiate caso per caso, al fine di garantire le esigenze di conservazione del bene, preservarlo dai danni sismici e assicurare i requisiti di sicurezza necessari in relazione alla fruizione e alla funzione svolta.

“Lo scorso agosto abbiamo concluso con un notevole anticipo rispetto al termine previsto dal contratto il primo stralcio - afferma il Presidente Antonio Pettinari - e di fatto tutto l’edificio è tornato agibile. Ora proseguiamo con questo nuovo intervento che rende necessario un attento e puntuale studio del fabbricato per definire un lavoro non invasivo data la complessità di questo Palazzo, la cui origine risale alla costruzione dei Padri Filippini tra il ‘600 e il ‘700”.
c.c.
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"Mi associo al grido di allarme del collega di Camerino Sandro Sborgia sull’attuale situazione e sul futuro dell’Ospedale di Camerino".  Lo dice Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, nell'affidare ad un comunicato stampa a sua firma, la condivisione dell'appello gridato a risolvere la situazione del Reparto Ortopedia  dove resta al lavoro un solo medico.
"Attendiamo, e di ciò ne sono certo- prosegue la nota- un’immediata risposta della Regione Marche volta ad assicurare e
a porre in essere tempestive misure tese a ripristinare l’immediata efficienza del reparto di Ortopedia,un’eccellenza da tutti riconosciuta, e dell’importantissimo ruolo che rivesta una storica e preziosa struttura sanitaria per l’entroterra maceratese.
Vogliamo una pari attenzione, giustamente riconosciute ad altre aree omologhe quali Amandola,Urbino e Fabriano, per tutte le popolazioni montane che da sempre vivono una serie di disagi sotto il profilo viario, sanitario, scolastico, sociale ed economico.
Senza queste necessarie e oggettive garanzie- sottolinea Falcucci- la stessa ricostruzione post sisma 2016, che tenta di partire quanto prima, verrebbe fortemente compromessa.
Garantire un minimo livello di qualità della vita, sotto gli aspetti sopra richiamati e con particolare riguardo a quelli sanitari e sociali, è essenziale e condizionate per un futuro antropico in questi territori.
Sono altresì certo che nella imminente rivisitazione del Piano Socio Sanitario della Regione, questi delicatissimi aspetti verranno affrontati e individuate le soluzioni più idonee per lenire le sofferenze che le popolazioni montane dell’intera regione vivono da troppo tempo"- conclude il sindaco Mauro Falcucci

c.c.
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A Macerata l’amministrazione comunale ha scoperto ai Giardini Diaz  la targa installata in ricordo di Pamela Mastropietro, in occasione della ricorrenza del terzo anniversario dalla morte della 18enne.

Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco Francesca D’Alessandro, gli assessori, il vescovo Sua Eccellenza Nazzareno Marconi, il prefetto Flavio Ferdani e tutte le autorità.
Collegati, in videochiamata da Roma, i familiari di Pamela Mastropietro che hanno condiviso l’iniziativa del Comune. Dopo l’intervento e la benedizione del vescovo Marconi si è proceduto con la scopertura della targa e con gli interventi del sindaco e del vice sindaco.
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«La città di Macerata è stata protagonista, suo malgrado, di questa vicenda di sofferenza e di violenza e ha subìto delle forti lacerazioni – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Oggi, a distanza di tre anni, la volontà non è affatto quella di dimenticare ma di far sì che quanto accaduto il 30 gennaio del 2018 rappresenti un monito per una forte presa di coscienza».

«L’Amministrazione comunale ha deciso di installare vicino a una panchina appositamente riqualificata una targa in ricordo di Pamela Mastropietro che, in terra, non ha trovato la pace che ora ci auguriamo abbia trovato in cielo – ha continuato il primo cittadino -. Un pensiero di forte vicinanza va alla sua famiglia che ho sentito telefonicamente e che ha condiviso, insieme a tutta l’Amministrazione, l’iniziativa. Abbiamo deciso di installare qui la targa per celebrare, cercando di superare la sofferenza della tragedia, la giovinezza di Pamela e la sua rinascita».

«Quanto successo a lei deve rappresentare un monito per far riflettere tutti noi e capire come intervenire in situazioni di difficoltà e di fragilità. Come Amministrazione ci impegniamo, per quanto di nostra competenza, per far sì che la sensibilizzazione e la vicinanza delle istituzioni siano massime in un percorso di comprensione, ascolto e aiuto» ha concluso il sindaco Parcaroli.

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«A Pamela è stata spezzata la vita nel momento in cui stava cercando un senso alla sua vita – ha detto il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Il suo breve percorso terreno non è stato privo di difficoltà e avrebbe avuto tutto il diritto di trovare un approdo sereno, la possibilità i realizzare quel desiderio di bellezza e di pienezza che tutti i ragazzi e le ragazze della sua età cercano naturalmente e talvolta disperatamente».

«È per questo che abbiamo voluto porre una targa ai giardini Diaz, luogo della città simbolo dell'infanzia e della gioventù – ha concluso il vice sindaco -. Vogliamo ricordarti Pamela come una giovane donna vittima di una violenza cieca e brutale ma vogliamo anche proiettarti nel nostro cuore perché tu possa rimanervi in modo indelebile. Macerata ti abbraccia e con te abbraccia la tua famiglia».

Infine Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, è intervenuta ringraziando «tutti voi per iniziative come queste che ricordano nostra figlia. A causa del divieto di spostamento tra regioni non potevamo essere presenti a Macerata ma siamo molto legati a questa città e speriamo di tornare lì il prima possibile. Grazie di cuore».

c.c.

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Definito dall’Ufficio scolastico regionale il piano per l’educazione fisica e sportiva nelle scuole relativo a progetti che verranno attuati nell’anno scolastico in corso per promuovere la salute, attraverso l’educazione a stili di vita attivi, e le competenze motorio sportive degli alunni, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 2° grado.

La programmazione ha tenuto conto della pandemia che ha portato a "forti limitazioni per le attività sportive scolastiche territoriali, attualmente impossibili, che verranno organizzate, nei prossimi mesi, secondo le indicazioni dei Ministeri dell’Istruzione e della Salute. Per questo motivo è previsto - si legge nella nota - soprattutto un forte incremento delle iniziative di formazione e supporto per i docenti, che hanno già avuto inizio a partire dal mese di settembre con l’organizzazione di dieci webinar, particolarmente rivolti al tema della didattica digitale integrata dell’educazione fisica, che hanno visto quasi 2.500 presenze, con il coinvolgimento di oltre 500 docenti di 198 scuole secondarie e di oltre 200 insegnanti di scuola primaria di 143 plessi".

Uno dei principali obiettivi del piano, che prevede dieci progetti rivolti alle scuole di ogni ordine e grado della regione è di coinvolgere il più alto numero possibile di alunni, con particolare attenzione alle prassi di inclusione.

GS
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Questione di colori.
In queste ore c'è chi esulta per il giallo, che da lunedì tornerà a tingere l'intera regione allentando le restrizioni per il Covid, e chi si indigna per il blu, da ieri colore in voga sui parcheggi di Tolentino.
Dall'ironia sui social alla rassegnazione, ma anche alla rabbia per l'attuazione di un piano che aveva fatto il suo ingresso nel dibattito pubblico già nel 2015 quando l'allora presidente del consiglio comunale Mauro Sclavi si dimise per difendere le tasche dei cittadini.
Si comprese da subito che il tema dei parcheggi sarebbe stato duro da affrontare da lì in avanti, ma nonostante questo e nonostante i tempi si siano allungati anche per l'emergenza sisma, la maggioranza non ha mai abbandonato l'idea di un nuovo piano che ora, diversamente dalla prima proposta, è stato messo in atto dall'Assm e da giorni ha visto diventare blu anche i parcheggi di cinta.
Inutile dire che anche i cittadini più miti sono diventati leoni da tastiera, difendendo un centro già ferito dallo spopolamento, dal sisma e dai centri commerciali che hanno spostato l'interesse in periferia.

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Ora, secondo la maggior parte dei cittadini, ad aggiungersi alle difficoltà di residenti, lavoratori e commercianti, anche i parcheggi diventati a pagamento in tutta la città.
Per rendere più dolce la pillola era intervenuto anche il Pd, chiedendo almeno tariffe ridotte per i residenti del centro e per i lavoratori di quella zona costretti a lasciare l'auto parcheggiata sulle strisce blu per tutta la giornata, condividendo però l'idea della turnazione.
Femro l'intervento del sindaco Giuseppe Pezzanesi che risponde: "Il piano parcheggi ha fatto discutere troppo. Prima la minoranza chiedeva la gestione pubblica, ora che è stata data all'Assm sembra essere comunque un problema. Il centro storico si è depauperato, anche nella residenza, negli ultimi 40 anni e vorrei far notare che io governo da soli 10 anni. Quando ho preso le redini di Tolentino i negozi del centro avevano già problemi a sopravvivere. Chiedere la gratuità quando concediamo la prima mezz'ora gratuita e agevolazioni ai residenti, è davvero utopia. Significa non avere il concetto dell'organizzazione aziendale e non comprendere che quel sistema, per potersi reggere, ha bisogno di un piano finanziario".

GS 

L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de l'Appennino Camerte.



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Venerdì, 29 Gennaio 2021 19:16

Covid, da domenica le Marche tornano gialle

"Il Ministro Speranza mi ha appena comunicato che le Marche da domenica torneranno in zona gialla".
Con un post su Facebook il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha annunciato che le Marche torneranno di nuovo in zona gialla, precisando poi che l'ordinanza attuale resterà in vigore fino alle 23.59 di domenica e l'effettivo passaggio a zona gialla comincerà da lunedì 1 febbraio.
Un sospiro di sollievo da parte delle attività commerciali che da tanto attendevano che le restrizioni venissero diminuite.
Nei giorni scorsi il governatore aveva inviato una lettera al ministro Speranza, per chiedere che nella valutazione sulla fascia di colore che si apprestavano a fare nei confronti della Regione, si tenesse conto che l'indice Rt nelle Marche è sotto ad 1 dal 15 novembre.
"L'accoglimento di questa richiesta - aveva detto Acquaroli - , oltre a riconoscere il miglioramento tendenziale della situazione epidemiologica, è importante anche per far fronte alla crisi di molteplici settori ed attività economiche che stanno pagando un prezzo altissimo in questa pandemia".

GS

Di seguito le regole da seguire

AREE decreto 05112020
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Ripristinare subito le autonomie scolastiche. Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha scritto al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Ugo Filisetti, al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e diritto allo studio Giorgia Latini per chiedere quanto prima di attuare le nuove norme previste dalla Finanziaria riguardo alla programmazione regionale della rete scolastica ed offerta formativa per l’anno scolastico 2021-22.

Infatti la legge di bilancio per il 2021 dà un aiuto alle scuole e modifica i limiti dimensionali delle autonomie scolastiche, comportando per la nostra provincia una riduzione da 400 a 300 studenti per le istituzioni situate nei Comuni montani e da 600 a 500 per quelle dei Comuni del restante territorio provinciale.

Quindi solo gli istituti al di sotto di tali nuovi limiti perderanno l’autonomia e saranno annessi ad un altro istituto scolastico, facendo scattare la reggenza per i ruoli direzionali.

“Questo significa - dichiara Pettinari - che le scuole rientranti nei nuovi parametri potranno riavere le figure stabili a tempo indeterminato di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi, figure fondamentali per ogni istituto, sia per l’organizzazione della didattica che per lo sviluppo di una scuola legata al suo territorio e alle sue esigenze. Abbiamo pertanto chiesto agli uffici competenti, interessando anche le varie istituzioni locali, di avere una risposta in tempi brevi, per esaminare così le delicate questioni della programmazione scolastica sulla base del quadro aggiornato delle autonomie. La nuova norma è importantissima per il nostro territorio, specie per le zone montane che in questi anni hanno vissuto il fenomeno dello spopolamento, aggravato anche a causa del terremoto, e che oggi si ritrovano pure a subire l’emergenza Covid”.

c.c.

La legge di bilancio per il 2021 inoltre prevede l’incremento degli organici di sostegno, degli assistenti tecnici e di personale per il potenziamento dell’offerta formativa della scuola dell’infanzia.



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Da Simancas a Fabriano per ricostruire “le vie della carta” nel Mare Nostrum, da sempre crocevia di popoli e idee. Dopo il primo workshop lo scorso gennaio a Simancas in Spagna, il gruppo di lavoro “Paper in Motion” della COST Action PIMo (People in Motion) fa tappa a Fabriano, la città della carta per eccellenza.

Studiosi provenienti da prestigiose università italiane ed europee si riuniranno virtualmente venerdì 12 febbraio 2021 dalle 9.30 alle 17.30 per ricostruire la storia della diffusione delle tecnologie di produzione della carta nel sud dell'Europa attraverso il Mediterraneo.
In particolare, verranno analizzate le condizioni materiali in cui è iniziata la produzione di carta e alcune delle conseguenze sociali, culturali, politiche ed economiche di più ampia portata ad essa collegate, all’interno di un più ampio progetto che considera l’intera circolazione dei popoli e delle idee.

Il workshop, inizialmente programmato negli spazi del Fabriano Paper Pavilion, a causa dell’emergenza sanitaria si svolgerà interamente online e sarà trasmesso in diretta streaming. Per maggiori informazioni www.fondazionefedrigoni.it.

Coordinato dal Professor José María Pérez Fernández dell’Università di Granada (Spagna), “Paper in Motion” è uno dei quattro gruppi di lavoro che compongono la COST Action “People in Motion: Entangled Histories of Displacement across the Mediterranean, 1492–1923” (PIMo), diretta dal Professor Giovanni Tarantino dell’Università degli Studi di Firenze e finanziata dalla COST Association (European Cooperation in Science and Technology).

Oggetto di studio del network interdisciplinare, che coinvolge per quattro anni un centinaio di ricercatori provenienti da 41 Paesi, sono le implicazioni emozionali delle migrazioni, dell’esilio, dei naufragi, delle dinamiche di inclusione ed esclusione tra comunità ospiti e migranti, così come il movimento di idee, persone, carte e merci attraverso il Mediterraneo dal tardo Medioevo all'epoca moderna.

Il workshop, promosso congiuntamente con la Fondazione Fedrigoni Fabriano, sarà un “mirror worshop”, cioè un complemento dell’evento successivo che si terrà nel luglio 2021 a Istanbul (Biblioteca di Süleymaniye), luogo storicamente simbolico al confine orientale del Mediterraneo, porta di accesso strategica per la circolazione e lo scambio di persone, idee, oggetti e carta “in movimento” tra l'Asia e il Mediterraneo.

Interverranno (nell’ordine): Chiara Medioli (Presidente Fondazione Fedrigoni Fabriano), Giovanni Tarantino (Università di Firenze, Direttore PIMo COST Action), José María Pérez Fernández (Universidad de Granada, Coordinatore PIMo “Paper in Motion”), Giovanni Luzi (Fondazione Fedrigoni Fabriano), Marianna Astore (Università Politecnica delle Marche, Paris School of Economics), Livia Faggioni (Coordinatore Fondazione Fedrigoni Fabriano), Mauro Mussolin (Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti - Pescara), Emanuela Di Stefano (Fondazione Fedrigoni Fabriano - Università degli Studi di Camerino), Renzo Sabbatini (Fondazione Fedrigoni Fabriano - Università degli Studi di Siena), Alessandra Chessa (Royal College of Art, London), Orietta da Rold (Cambridge University), Benito Rial Costas (Universidad Complutense de Madrid), Maria Giuseppina Muzzarelli (Università degli Studi di Bologna), Angelo Cattaneo e Gaetano Sabatini (CNR - ISEM).

Nel prossimo biennio seguiranno altri due workshop: a Prato, per il suo ruolo emblematico nelle transazioni economiche e finanziarie (Fondazione Datini, 2022), e a Malta, luogo iconico per il ruolo della carta come veicolo e mediatore materiale e semiotico tra le diversità delle culture mediterranee (Archivi Nazionali, 2023).
Con questi cinque avamposti (Simancas, Fabriano, Istanbul, Prato, Malta) negli spazi geo-culturali, politici ed economici del Mediterraneo, “Paper in Motion” aspira a coprire la cartografia sulla quale la carta circolò e si diffuse in tutto il Mare Nostrum, dalle sue remote origini in Cina al suo arrivo in Europa grazie alla mediazione della cultura musulmana.
c.c.


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Oltre 11 milioni per l’agricoltura marchigiana per investimenti in aree sisma, zootecnia e castagneti. Sono notizie positive, secondo Coldiretti Marche, quelle che emergono dal tavolo strategico convocato dall’assessore regionale Mirco Carloni con le associazioni degli agricoltori.

“Frutto – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – delle numerose osservazioni e suggerimenti che abbiamo portato come elemento di discussione ai tavoli di confronto. Siamo soddisfatti per l’accoglimento di queste richieste”.

In particolare saranno fatte scorrere le graduatorie di bandi già chiusi per investimenti su aree terremotate (9,5 milioni), investimenti sulla zootecnia (1,5 milioni) e sui castagneti per ulteriori 300mila euro.

Risorse aggiuntive – aggiunge la presidente Gardoni – ma abbiamo ricordato che per far ripartire al meglio queste zone in difficoltà ne servirebbero di ulteriori per arrivare a comprendere tutte le aziende che ne hanno fatto richiesta”.

Novità in arrivo anche per quanto riguarda la coltivazione della barbabietola da zucchero per la quale l’assessore Carloni ha annunciato contributi per il 2021 e il 2022.
“Siamo in attesa del passaggio in giunta di questo provvedimento ma siamo fiduciosi sul fatto che il governo regionale possa comprendere questa enorme possibilità per le Marche – conclude la presidente Gardoni – La barbabietola è una delle coltivazioni di punta delle nostra regione e siamo stati i primi a credere nel suo ritorno collaborando con le aziende e con la Coprob, l’unico produttore cooperativo di zucchero con una filiera tutta italiana. Non dimentichiamoci la barbabietola oltre a rappresentare un'ottima coltura di rotazione, è anche uno strumento economico  importante per l'indotto tra trasporti e manifattura”.
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Il caso Assem a San Severino continua a portare scompiglio in consiglio.
Dopo che Tarcisio Antognozzi aveva rimesso le deleghe, ieri ha anunciato di lasciare la maggioranza anche la maggioranza e di entrare a far parte del gruppo misto: "Ho perduto la speranza che l'amministrazione potesse rivedere la posizione di diniego rispetto al progetto di contratto di rete così importante per la nostra partecipata Assem spa - dice - . Ero rimasto in maggioranza convinto che ci fossero i tempi per un ravvedimento operoso e quindi ero ottimista per una nuova fase di revisione del progetto. Purtroppo ho saputo, dopo le dimissioni del Cda di Assem, che era arrivata una lettera formale di diniego del sindaco su tale progetto e ho pensato che, per evitare imbarazzi in consiglio comunale, fosse più opportuno che io fossi libero di manifestare le mie perplessità sulla decisione.
Resta - spiega Antognozzi - la stima per il sindaco e per i colleghi di maggioranza con cui ho lavorato bene per più di quattro anni e non disconosco nulla di quanto deciso in questo perido, ma questa divergenza su un argomento strategico per la comunità deve proseguire con un dibattito in cui ciascuno abbia la propria libertà di espressione. Credo che sia un gesto che rassereni gli animi - conclude - e crei le condizioni per portare il tema all'attenzione di tutto il consiglio, come richiesto anche da altri colleghi".

Antognozzi ribadisce quindi la prosecuzione del suo impegno per la città: "Ho deciso di far parte del gruppo misto per non tradire i miei elettori, rispettando di chi mi ha dato fiucia".

GS
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