Notizie di spettacolo nelle Marche
Gli agenti della squadra mobile di Macerata hanno arrestato in flagranza del reato di estorsione due persone, un uomo e una donna rispettivamente di 42 e 40 anni, entrambi domiciliati in provincia e già noti alle forze dell’ordine.

Nel corso di indagini nel mondo dello spaccio di stupefacenti i poliziotti hanno rivolto la loro attenzione ad un consumatore abituale di cocaina che era stato minacciato e malmenato dai due arrestati per costringerlo a pagare debiti per l’acquisto di stupefacenti.

L’operazione è scattata davanti ad un bar in una zona semicentrale di Macerata, dove i due complici avevano dato appuntamento alla vittima per la consegna della somma di denaro. All’atto del pagamento gli agenti sono intervenuti facendo scattare le manette ai polsi dei due.

La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire la pistola con la quale la vittima era stata minacciata, risultata essere una scacciacani, identica per forma a quelle in uso alle Forze di Polizia, un coltello lungo 32 cm, alcune cartucce calibro 9, un porta-distintivo con placca in metallo con scritta “Polizia Privata”, un cacciavite, un’asta in metallo e un telefono cellulare, oltre a materiale atto al confezionamento degli stupefacenti.

droga


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f.u.
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Un importo di 6 milioni di euro per la demolizione, ricostruzione e riqualificazione dell'edificio adibito all'imbottigliamento delle acque minerali alle Terme di Santa Lucia. Il progetto ha preso il via alcuni giorni fa e entro il termine previsto di un anno andranno a rimodernare completamente la struttura termale.

"Si tratta di un progetto molto importante per le nostre Terme - dichiara il presidente dell'ASSM, l'Azienda Multiservizi di Tolentino, Stefano Gobbi - L'edificio, infatti, ospiterà su due piani la parte del front office, la riabilitazione con percorsi vascolari e vasche per la riabilitazione in acqua, gli studi medici e una nuova area wellness dedicata al benessere della persona".

f.u.
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Una gigantesca caccia al tesoro nel centro storico di Camerino alla scoperta delle sue bellezze. È l’iniziativa che si svolgerà domenica 3 ottobre nella città ducale, organizzata all’interno del programma di promozione dei Paesi Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano, in collaborazione con il Comune di Camerino. Si tratta di un nuovo e divertente modo per scoprire l'antica bellezza dei centri storici, alla ricerca delle bellezze paesaggistiche.

La manifestazione prevede che ciascuna squadra riceva degli indizi attraverso i quali andare alla scoperta in modo giocoso e divertente non solo di luoghi, ma anche di persone, tradizioni e sapori di Camerino. L'avventurosa caccia al tesoro avrà inizio alle 15 davanti alla sede dell'associazione Pro Camerino al SottocorteVillage in via Ottaviani. Per accedere ad alcuni luoghi di cultura al chiuso tappa della caccia al tesoro, servirà il green pass, come previsto dalla normativa. Protagonista sarà anche la musica, con l'attività collaterale Caccia alle note: musica negli angoli del centro storico a cura dell'Istituto musicale Nelio Biondi di Camerino.

Ogni squadra che completerà il percorso riceverà un piccolo dono del territorio, che sarà consegnato al termine del percorso, ritornando al punto di partenza. La manifestazione si apre alla condivisione sui social, durante la giornata di domenica e soprattutto al termine della manifestazione, si potranno condividere foto ed immagini sui social con i tag @bandiere.arancioni e @touringclub e usando gli hashtag ufficiali: #tesoriarancioni #touringclubitaliano #bandierearancioni. La caccia al tesoro si svolgerà in contemporanea nei cento Borghi arancioni d'Italia, di cui fa parte anche Camerino.


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"Dobbiamo ripensare cosa le aree delle quattro regioni colpite dal sisma saranno nei prossimi decenni per consentire di fermare lo spopolamento e la desertificazione, ma anche di attirare nuove persone e imprese a viverci. Legnini ha colto in pieno questazione”. Con queste parole Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, ha commentato lannuncio dellinvestimento di 1,78 miliardi per rivitalizzare leconomia e il sociale dei territori del cratere.

Mercoledì infatti, il presidente del consiglio Mario Draghi e il commissario straordinario Giovanni Legnini, a LAquila, hanno annunciato la nuova misura e per ieri mattina era convocata la cabina di coordinamento sisma 2016, integrata dalla struttura di missione e dai rappresentanti del cratere dellAquila 2009 e dal Dipartimento Casa Italia per definire i programmi unitari per i due crateri da finanziare con le risorse aggiuntive. entro la fine dellanno, insieme a regioni e comuni, saranno individuati i progetti sui territori e saranno definiti i bandi per il sostegno alle imprese.

La notizia è stata ben accolta da Bussone: “Voglio ringraziare il Commissario Giovanni Legnini per il lavoro che ha avviato finalizzato alla rigenerazione sociale ed economica delle aree del cratere sismico del 2016. Non vi è infatti solo la ricostruzione pubblica e quella privata che devono essere realizzate. Si sta andando avanti, proprio grazie a Legnini, con una buona spinta. Abbiamo bisogno di ripensare cosa Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria, saranno nei prossimi decenni, per consentire di fermare spopolamento e desertificazione, ma anche di attirare nuove persone, famiglie e imprese a viverci. Legnini ha colto in pieno questa azione - ha aggiunto - e con il Presidente del Consiglio Draghi a L'Aquila è stato annunciato l'investimento di 1,78 miliardi per la rivitalizzazione economica e sociale dei territori. Al piano ha lavorato intensamente Fondazione Symbola, con molti sindaci e amministratori locali. Ringrazio Fabio Renzi ed Ermete Realacci con i quali ci siamo confrontati  negli ultimi mesi in particolare su innovazione tecnologica, economia circolare, filiere forestali, riorganizzazione dei trasporti e della mobilità, inclusione sociale. Ora saranno i diversi livelli istituzionali delle aree del cratere del 2016, con quelli del cratere del 2009, a dare efficace attuazione a queste misure del Piano complementare. Uncem farà la sua parte".


Gaia Gennaretti
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Presentato nella sala convegni del rettorato di Unicam il progetto Purple, finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del Por Fse e tra quelli volti al reinserimento nella vita sociale e lavorativa delle donne con pregresso carcinoma mammario.

Il progetto, unico del genere ad essere finanziato in provincia di Macerata, vede l’Università di Camerino nel ruolo di capofila in collaborazione di partenariato con l’associazione Le orchidee,Cooss Marche onlus e Asur Area vasta 3.

Alla conferenza stampa sono intervenuti il rettore dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari, la prorettrice alle Pari opportunità Unicam Barbara Re, la direttrice dell’Area Vasta 3 dott. Daniela Corsi collegata in streaming, la coordinatrice dei servizi formativi di Cooss Marche Susy Sartini, la presidente dell’associazione Le Orchidee Maria Baio e il dott. Nicola Battelli, direttore del reparto Oncologia dell'Ospedale di Macerata    

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"Una iniziativa importante per tutto il territorio di riferimento" - così ha definito il progetto il rettore Claudio Pettinari: “Dare risposte chiare, positive e di prospettiva è grande  compito degli atenei essere attori importanti nella vita di tutti i giorni. Lo facciamo con una progettualità condivisa con l’Area Vasta 3 e con i partner Coos Marche e  Le orchidee”. Prima di cedere la parola a Barbara Re Pettinari ha voluto ricordare che l’università di Camerino, attraverso i registri dei tumori, monitora da anni la situazione provinciale e regionale, evidenziando l’incidenza negativa dei casi di  tumori al seno il cui dato, solo nelle annualità dal 2010 al 2012, registrava 3880 donne colpite e di queste almeno2000 in età lavorativa. “Quando parliamo di età lavorativa- ha osservato Pettinari- parliamo di persone che invece hanno capacità di continuare a dare un  contribuito alla società col proprio lavoro e che, grazie alla possibilità di lavorare, possono sentirsi veramente bene. Ed è estremamente importante che ognuno di noi si senta bene e che, anche a seguito di una malattia, possa essere in grado di esprimere se stessa  e continuare a darsi agli altri. Come università  e con le nostre competenze possiamo dare un contributo innovativo a tutto il progetto”. Il percorso di Purple è stato quindi illustrato dalla prorettrice Barbara Re: ”Un progetto che ci accompagnerà per ii prossimi 12 mesi e che già da tempo ci ha visti metterci in gioco per trasferirvi competenze in vari ambiti, dai profili giuridici del mercato del lavoro della scuoladi Giurisprudenza,  alla comunicazione digitale del corso di Informatica al Teatro sociale in collaborazione con l’Accademia di arti sceniche e visive ETRA. Competenze che abbiamo poi voluto combinare con quelle proprie  degli altri partner del progetto e soprattutto con il supporto dell’Asur“. 
Destinatarie di Purple saranno 32 donne e nello specifico 12 disoccupate e 20 occupate. Il budget a disposizione è di circa 150mila euro che per più dell’80 per cento avrà per destinatarie le donne coinvolte nel progetto stesso.  Articolato in due macro-fasi di attuazione Purple prevede una prima macro-fase di formazione della quale è previsto l’avvio nel mese di ottobre e che avrà per base l’informazione con seminari tematici, la formazione e, una prima consulenza orientativa “perché vorremmo far sì che la formazione non sia qualcosa di preconfezionato ma sia adeguata per queste donne individuando le competenze più calzanti per loro  - ha spiegato Barbara Re- . Nella seconda fase le disoccupate e occupate si divideranno in due gruppi;  avremo quindi la possibilità di coinvolgere le donne disoccupate  in borse lavoro nelle aziende che hanno già espresso la volontà di partecipare e in quelle che vorranno unirsi. Per le donne occupate continuerà invece  la formazione e moduli di approfondimento. Nel vivo dei corsi di formazione avremo da un lato competenze di leader-ship e dall’altro l’informatica e il  percorso di orientamento di counseling specifico”. La collaborazione con ETRA favorirà poi una nuova modalità di condivisione e sperimentazione formativa. In aggiunta alle aziende della regione Marche che hanno già dimostrato interesse al percorso, disponibilità è stata assicurata anche dai  Centri per l’impiego e dagli Ambiti  Territoriali.
" Accolgo questo progetto con grande entusiasmo, sia come donna e sia come medico  - ha dichiarato la dott. Daniela Corsi -. Trovo che sia la dimostrazione fattiva di come dal gioco di squadra si possano attivare delle bellissime finalità. Una squadra che unisce l'aspetto sanitario, l'università, associazioni di volontariato che sono sempre stati enti fondamentali e di supporto per una finalità che è davvero molto interessante e dall'impatto sociale di grande rilievo. In un momento storico nel quale un po' tutti, vuoi per la pandemia, vuoi per altri motivi, ci siamo un po' sentiti soli, riprendere in mano quel segmento delle persone che si sono trovate colpite da questa patologia, trovo che sia di alto valore. I numeri delle persone affette sono tristemente alti e noi dobbiamo ringraziare tutto il lavoro di screening che c'è dietro e che permette di individuarle. Debbo fare un elogio ai servizi di oncologia di questa Area Vasta che, nonostante le difficoltà del periodo pandemico, hanno portato a termine comunque questo fondamentale lavoro di screening". Concludendo il suo saluto, Corsi si è augurata che il progetto  Purple possa essere solo l'inizio di tante progettualità e di una sempre più proficua collaborazione con l'Università di Camerino.
Felici di dare il proprio apporto, testimoniato dalle parole delle rispettive rappresentanti, dott.ssa Susy Sartini e dott.ssa Maria Baio, sia la Cooperativa Cooss Marche che da tempo collabora con Unicam, sia l'associazione Le orchidee . "Ci siamo resi conto che le tematiche affrontate in questo progetto allargavano la nostra mission di supporto alle persone - ha detto Susy Sartini- . Un progetto  quello di Purple che non ha un fine  assistenzialistico, ma che mira ad accompagnare le donne che hanno incontrato la difficoltà della malattia a riprendersi il proprio percorso di vita". 

L'importanza del reinserimento lavorativo e sociale delle donne operate di tumore al seno è stata infine evidenziata dal dott. Nicola Battelli direttore del reparto Oncologia dell'Ospedale di Macerata, il quale ha riferito che oggi in Italia il carcinoma al seno colpisce una donna su otto e spesso non si capiscono le cause. " Cosa chiedono le donnne operate al seno?  - ha detto Battelli -Intanto ci chiedono di guarire e poi di tornare ad essere donne. E tornare ad essere donne significa recuerare la vita che avevano prima di questo incidente di percorso, ovvero ritornare nell'ambiente in cui si vive, ritornare donne dal punto di vista psicologico e sociale".   
c.c.


nella foto il dott. Nicola Battelli 

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c.c.
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Gli incantevoli luoghi dei monti Sibillini ora possono essere ammirati anche all'interno del municipio di Cessapalombo. L'associazione "L'occhio nascosto dei Sibillini" ha, infatti, donato al comune opere fotografiche per decorare gli ambineti del municipio con le bellezze del territorio.

"Ringrazio l'associazione per questo dono - le parole del sindaco Giuseppina Feliciotti - che ci consente di rendere più belle le stanze del comune. Si tratta di foto, alcune delle quali riproduzioni della mostra "Terra Viva" di Villa di Montalto, che rappresentano sia scorci caratteristici del nostro territorio sia flora e fauna presente sui Sibillini. Un modo per permettere ai cittadini che vengono in comune di ammirare anche all'interno delle stanze comunali ciò che l'occhio vede all'esterno".

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f.u. 
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Castelraimondo e tutta la provincia piangono il re della porchetta. L’entroterra maceratese si è svegliato stamattina con una notizia che non avrebbe mai voluto sentire: Alberto Grasselli, conosciuto in tutte le Marche come “Alberto Lu Porchettà”, è venuto a mancare nella mattinata di oggi a causa di un infarto che non gli ha lasciato scampo. Aveva 74 anni.
Dal luglio del 1993 gestiva il “Ristoro da Alberto”, un’istituzione per gli appassionati dello street food nella zona, ma anche per coloro che passavano per caso da quelle parti e non potevano fare a meno di tornare. Negli ultimi 28 anni, Alberto “Lu Porchettà” è diventato una tappa obbligatoria per motociclisti, avventori e lavoratori in pausa pranzo che raggiungevano il suo camion-ristorante a Castelraimondo, lungo la statale 361.

L’idea di un furgone attrezzato alla preparazione di panini è nata quando Alberto lavorava in un altro settore. Una scommessa che nacque “per necessità e per passione” raccontava qualche anno fa. La partenza in solitaria, seguita da una crescita graduale che ha portato tutta la famiglia a lavorare al Ristoro. Prima la moglie Fiorella, poi i figli Emanuele e Cesare. Non solo, anche qualche dipendente pronto a dare una mano nelle giornate più affollate. La posizione strategica unita alla qualità dei panini amati da tutti, lo ha consacrato e reso famoso, rendendolo negli anni un punto di riferimento per tutti gli amanti del buon cibo, grazie anche all’atmosfera e alla socialità che si è sempre respirata nella sua veranda e che lui, con il suo atteggiamento cordiale ha saputo regalare.

Domani i funerali nella chiesa della Sacra Famiglia a Castelraimondo, alle 15 e 30.

l.c.
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In occasione della prossima completa riapertura dell'Unità operativa di ortopedia dell'ospedale di Camerino, l'associazione "A Cuore Aperto" ha voluto offrire un concreto segnale di speranza.
Il gesto si è materializzato nella donazione al reparto di 14 televisori, uno per ogni stanza di degenza, più una barella di ultimissima generazione per il trasferimento dei pazienti in sala operatoria. La donazione è stata fatta in ricordo della signora Francesca, moglie dell'emerito primario prof. Francesco Testiccioli il quale, dopo il prof. Suglia, ha contribuito con la sua professionalità e grande preparazione a rendere sempre più eccellente l'Ortopedia di Camerino.
In memoria della sua adorata consorte, il prof. Testiccioli aveva voluto fare una ricca donazione. Raccolta quella cospicua somma, l'associazione "A cuore aperto" ha inteso a sua volta sugggellare questo ricordo concretizzandolo in un regalo utile proprio a quel reparto dove per anni si è potuta esprimere la competenza e la serietà operativa del dott. Testiccioli. Un ennesimo gesto attraverso il quale l'associazione, nata per supportare l'attività sanitaria e sostenere persone indigenti ricoverate nel nosocomio, testimonia ancora una volta tutto il suo affetto e supporto nei confronti dell'ospedale di Camerino.
Solo lo scorso anno, la stessa associazione aveva donato letti dotati di materassi antidecubito a tutti i reparti del nosocomio. Oggi l'auspicio ulteriore  dell'ennesimo atto solidale è a che l'ospedale di Camerino possa essere potenziato e ripartire nella sua migliore efficienza, a servizio delle comunità e a garanzia del diritto alla salute dell'intero vasto territorio di riferimento. 
c.c.
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