Notizie di spettacolo nelle Marche
Il bilancio della regione Marche, approvato in un lunghissimo rush notturno tra il 29 e il 30 dicembre, delude sul versante socio-sanitario e della lotta alle povertà: a fare il punto è la consigliera regionale Simona Lupini, che con la collega Marta Ruggeri e gli altri esponenti dell’opposizione ha visto bocciare tutti gli emendamenti presentati.

“I miei emendamenti sono stati bocciati senza mediazione – dichiara - Si trattava di proposte che venivano da richieste concrete della società marchigiana: più risorse ai comuni per progetti e interventi sulle disabilità, fondi per l’integrazione scolastica dei disabili, per l’invecchiamento attivo - racconta la consigliera regionale - Lo stesso destino è toccato a qualsiasi proposta proveniente dall’opposizione: la maggioranza ha scelto di chiudersi a riccio”.

Deludente secondo la vice presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali il risultato conseguito.

“Un bilancio che non parla alle fragilità della società marchigiana. Nell’anno in cui dobbiamo gestire le conseguenze della pandemia e dello sblocco dei licenziamenti, ci saremmo tutti aspettati sia maggiore attenzione al settore socio-sanitario e alla lotta alle povertà, sia maggiore disponibilità a confrontarsi” .

Da ultimo la consigliera pentastellata annuncia nuove battaglie in seno all’assise regionale.

“Continueremo a batterci perchè sul sociale e sulla sanità si torni ad investire: se non vorranno ascoltare noi, prima o poi dovranno ascoltare la realtà, che busserà alle loro porte”.



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Intensificati in occasione delle festività di fine anno i controlli e i servizi di prevenzione da parte della polizia stradale.

A Piediripa di Macerata una pattuglia è intervenuta nei pressi di un autolavaggio dove si trovava una vettura di piccola cilindrata rimasta coinvolta in un incidente. L’auto, dopo essere uscita di strada, aveva finito la sua corsa in un campo adiacente la carreggiata.

Alla guida del mezzo un giovane di 30 anni che, sottoposto ad alcool test, è risultato positivo e pertanto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro ai fini della successiva confisca.

f.u.

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Circa 526 chili di pesce sequestrato e sanzioni per 23mila euro in poco più di 20 giorni  nelle Marche. 
Sono i risultati dell’operazione “Atlantide” condotta a livello nazionale, dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto per il controllo sulla filiera ittica in occasione delle festività natalizie e, nello svolgimento della quale, la Direzione Marittima delle Marche - Comando Regionale della Guardia Costiera - ha coordinato, in ambito regionale, una serie di attività di controllo finalizzate alla tutela del consumatore finale e alla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, nonché della salvaguardia degli stock ittici.
Nel periodo tra il 6 ed il 29 dicembre 2021, sono state effettuate 109 ispezioni, che hanno riguardato 29 pescherecci, 33 pescherie, 25 ristoranti, 19 venditori ambulanti e 3 tra grossisti, piattaforme logistiche e mercati ittici. 
I controlli hanno portato all’elevazione di 13 sanzioni amministrative per un totale di  23mila euro,  7 sequestri di prodotto ittico di diversa tipologia e specie, per un totale di circa 526 chilogrammi.
Le violazioni più ricorrenti sono state l’errata o omessa indicazione di informazioni al consumatore e la mancanza di tracciabilità del prodotto.
L’attività di controllo ha anche permesso di deferire alla competente Autorità Giudiziaria un esercente dell’ascolano per frode in commercio.
Nello specifico, si segnalano i controlli relativi al prelievo ed alla commercializzazione delle vongole nel pesarese e a San Benedetto del Tronto; le succitate attività hanno comportato ingenti sequestri di vongole, rispettivamente per 270 kg nel pesarese e 155 kg nel sanbenedettese, con sanzioni per un totale di 5mila cinquecento euro.
Le violazioni riscontrate, oltre a costituire un pericolo per il consumatore finale e a contribuire a depauperare la risorsa ittica, penalizzano gli stessi addetti del settore che operano con onestà e nel rispetto delle regole.
c.c.







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Dramma a Macerata  in seguito all'incendio che ha riguardato un appartamento posto al secondo piano di uno stabile di via Severini, nei pressi dell'ospedale. Per cause in corso d'accertamento, le fiamme sono divampate poco dopo le 7 di questa mattina. Subito si sono  attivati i soccorsi con l'intervento sul posto dei vigili del fuoco e del personale del 118 che, una volta entrato nell'abitazione, non ha potuto far altro che constatare il decesso delle due persone che erano all'interno. Si tratterebbe di fratello e sorella che giacevano senza vita, l'una in camera da letto e l'altra in cucina.
L'incendio non ha lasciato scampo neppure ai piccoli animali domestici che erano in casa, un cane e un gatto. La squadra dei Vigili del fuoco ha provveduto a mettere in sicurezza lo stabile. Sul posto, oltre al personale dell'emergenza sanitaria, gli agenti della Polizia di Stato. Le autorità competenti hanno posto sotto sequestro l'abitazione.
c.c. 
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Scontro frontale tra due auto, lungo la superstrada 77 nel territorio comunale di Serrvalle di Chienti. L'incidente, avvenuto ieri sera poco dopo le ore 20, ha coinvolto una Alfa Romeo Giulietta e una Volkswagen Passat. 
Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri occupatisi dei rilievi, i due veicoli si sono scontrati frontalmente in una semicurva. Un impatto di particolare violenza in seguito al quale i due mezzi sono andati paraticamente distrutti.
Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del fuoco del Distaccamento di Camerino che ha provveduto ad estrarre dall'abitacolo dell'auto uno dei conducenti, coadiuvando le operazioni di soccorso del personale del 118. I vigili del fuoco hanno poi provveduto a mettere in sicurezza i mezzi coinvolti e l'area dell'incidente
c.c.
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In consiglio comunale hanno votato a favore sull’utilizzo dei fondi del Pnrr destinati a Camerino “seppure le scelte non siano state condivise”, ma i consiglieri Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi non nascondono il loro rammarico per come è stata gestita la questione.

Non siamo mai stati coinvolti veramente sulla gestione di questi fondi, a partire dagli incontri preliminari convocati dal Commissario e dalla Regione, al quale il Sindaco veniva invitato. Non siamo stati mai portati a conoscenza di quanto veniva detto – dichiarano gli esponenti del gruppo “per Camerino” - Ci è stato chiesto un parere solo in ultimo circa gli interventi sulla viabilità (a Camerino spettavano poco meno di 400 mila euro) e per la rigenerazione urbana nella sottomisura A3.3 per la quale ci venivano assegnati 1.160.000 euro. Anche in questo caso però la nostra proposta che prevedeva di spostare una richiesta di finanziamento, quello del centro sportivo delle Calvie (550.000 euro), sulla linea dello Sport, non è stata accolta e così con una scelta unilaterale sono rimasti senza finanziamento l’ammodernamento e la sistemazione dei parchi delle Mosse e di Montagnano, la risistemazione della zona verde avanti il centro Urbani a Capolapiaggia, la realizzazione di una pista da skate, la realizzazione di uno sgambatoio per cani in località montagnano su un terreno di proprietà Comunale, la sistemazione dei sottoservizi e del Fontanile a Polverina,etc”.

I tre esponenti della maggioranza pongono l’accento sulla “gestione accentrata” del primo cittadino che, a loro dire, ha determinato l’assegnazione a Camerino di finanziamenti inferiori rispetto a quelli ottenuti da altri comuni.

“È proprio per cercare di arginare questo modo di lavorare, che non porta mai grandi risultati, che abbiamo costituito un nuovo gruppo consiliare, con la speranza che ciò avrebbe ripristinato equilibrio e compartecipazione – concludono Fanelli, Sartori e Pennesi - Impossibile non coinvolgere il Consiglio Comunale in queste scelte ed è impossibile che non ci sia il filo diretto con la Regione Marche considerando che del nostro consiglio comunale fa parte anche Gianluca Pasqui vice Presidente del Consiglio Regionale. È necessario coinvolgere tutti in questa partita fondamentale e portare a casa risultati importanti per la città. Così non va”.
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Via libera della Cabina di Coordinament al secondo pacchetto di interventi, da 700 milioni di euro, per il “Rilancio economico e sociale” delle aree sisma.

“Con le decisioni di oggi e le relative Ordinanze diamo avvio all’attuazione di tutte le misure del Fondo complementare al Pnrr destinate ad accompagnare la ricostruzione post sisma e favorire lo sviluppo del Centro Italia, nel pieno rispetto del cronoprogramma e dei criteri stabili dalla legge per l’uso di queste risorse – dichiara il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini - E’ il piano della speranza per la ripartenza del Centro Italia. E per la prima volta dopo un sisma si coniugano la ricostruzione materiale e lo sviluppo economico dei territori colpiti.”

Il pacchetto “Rilancio” del Fondo viene destinato in gran parte al sistema delle imprese, per favorire l’innovazione, lo sviluppo e la crescita dell’occupazione, interventi per favorire l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, ma anche l’economia circolare, partendo dal ciclo delle macerie e dalla filiera del legno. Ma vede, come fiore all’occhiello, la creazione di quattro centri di ricerca universitari specializzati nella sicurezza sismica, l’agroalimentare, l’economia circolare e la salute, la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale con il coinvolgimento di tutti gli Atenei e i principali centri di ricerca del territorio.

Ci saranno quattro “hub” che faranno capo alle Università di Camerino (sicurezza sismica), Perugia (cultura e ambiente), Teramo (agroalimentare) e Rieti (economia circolare), alle quali fanno capo i progetti di ricerca, e altri centri “spoke” realizzati dagli altri Atenei ed istituti della rete.

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Approvata dal consiglio regionale delle Marche la legge n. 91 sulle Unioni Montane che stabilisce, tra l’altro, che "i comuni che non hanno aderito all’Unione all’atto della costituzione non hanno il diritto di entrare per un periodo di 10 anni", introducendo anche il principio del silenzio diniego, in contrasto con il disposto della precedente legge regionale n. 35 del 2013, secondo il quale trascorsi 6 mesi dalla richiesta di adesione dei comuni che intendono entrare la mancata risposta formale equivale a rifiuto.

Una legge che ha provocato l’indignazione del consigliere regionale del partito democratico Romano Carancini che, con riferimento all’Unione Montana Marca di Camerino, parla di “killer aggio politico nei confronti dei comuni di Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo e Valfornace, costretti per i prossimi 10 anni a restare fuori dall’Unione Montana”.

I suddetti 3 comuni, che nel 2013 non avevano aderito all’Unione Montana Marca di Camerino, hanno successivamente e in tempi diversi formalizzato la richiesta di adesione alla quale ad oggi non è stato fornito parere favorevole.

“Tutte le pietre della montagna sanno che in quella terra c'è una guerra tra due cordate, incarnate dalla politica – incalza Carancini - Non entro e non ho interesse a entrare nel merito della ragione e del torto di queste fazioni o delle vicende personali. Non è tuttavia tollerabile che chi ha responsabilità legislative si presti ad essere attore e strumento di "killeraggio politico" - con mandanti ed esecutori - a danno non dei singoli "Sindaci soccombenti", quanto piuttosto della legalità e soprattutto delle popolazioni di quei 3 comuni, prima inginocchiate dal terremoto e ora anche oltraggiate dalla più alta Istituzione regionale. In questo passaggio il Presidente della Regione Francesco Acquaroli invece di contribuire a porre fine a questa incomprensibile guerra si mette al fianco di una delle due parti (ovviamente quella più forte nei numeri) e, come un direttore d'orchestra, con primo violino il consigliere Renzo Marinelli, decide le nefaste sorti di un pezzo di quel territorio”.

“Morale della favola: la legge ad personam approvata a notte fonda ed “orchestrata” con il chiaro intento di tenere fuori dall’Unione Montana specifici sindaci e di conseguenza alcune comunità di montagna che non avranno le stesse opportunità delle altre, miete non solo le vittime “prescelte” ma anche altri comuni (come ad esempio Visso e Bolognola) che non potranno entrare a far parte dell’Unione per i prossimi 10 anni”, conclude il consigliere dem.

f.u.



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Il consiglio comunale di Camerino ha approvato la variazione di bilancio per inserire i fondi del PNRR assegnati ai comuni nell’ambito della misura “Rigenerazione Urbana”, che prevedono per la città ducale lo stanziamento di 1.160.000 euro.

Al riguardo la minoranza consiliare “Radici al futuro” parla di occasione sprecata.

“L’amministrazione Sborgia ha presentato una serie di interventi che sanno poco di investimenti strategici e molto di manutenzione ordinaria, per di più ignorando totalmente le frazioni per le quali non è stato stanziato neanche un euro - si legge in una nota a firma dei consiglieri Pasqui, Lucarelli, Nalli e Falcioni - Salta all’occhio l’ingente spesa prevista per la manutenzione gli impianti sportivi de “Le Calvie” per 550.000 euro. Sarebbe una bella notizia se non fosse che l’amministrazione è stata costretta a forzare questo intervento – togliendo quindi risorse ad altri possibili investimenti – perché aveva perso l’occasione di presentare progetti per la misura dei PNRR relativa agli impianti sportivi.
Tale mancata presentazione di progetti si somma a quella nell’ambito dei CIS, facendo perdere a Camerino la possibilità di accedere ad un treno che difficilmente potrà tornare.
La miopia politica e l’incapacità organizzativa di questa amministrazione ormai non sono più teorie ma sono fatti, documentati dai soldi irrimediabilmente persi e confermati da alcuni degli stessi componenti della maggioranza che, attraverso l' assessore Fanelli, hanno denunciato anche la totale mancanza di collegialità nelle decisioni.
Il sindaco Sborgia prova a giocare a scaricabarile, puntando il dito contro la Regione ma è evidente come certi “non” risultati siano frutto del suo totale isolamento e della mancanza di visione nel programmare interventi importanti per la città. Mentre altri sindaci, di ogni colore politico, hanno messo in campo progetti ambiziosi e di ampio respiro, Sborgia si è chiuso in una gestione autonoma e nel suo splendido isolamento che hanno portato il solo risultato di essere uno dei comuni che otterrà meno risorse dal Pnrr.
Qui si parlava del futuro di Camerino e della sua gente, non di beghe politiche e ripicche,  e il sindaco si è lasciato scappare un treno che non passa due volte. Crediamo che a questo punto, viste anche le fondamentali e sostanziali divergenze emerse in consiglio nell’ambito della maggioranza che a quanto sembra non è più tale, una riflessione da parte di tutti sia necessaria e doverosa”.
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Il consiglio comunale di Sarnano ha deliberato l'acquisto con fondi di bilancio del complesso immobiliare sito in Viale della Rimembranza, noto come “ex-Enel”. Le strutture, realizzate alla fine degli anni '20 del secolo scorso per ospitare una centrale elettrica, sono state sede degli uffici Enel fino a qualche anno fa per poi essere dismesse e cedute ad un fondo immobiliare.

“Si tratta di una acquisizione al patrimonio comunale estremamente importante e strategica per i futuri sviluppi di Sarnano, trattandosi di edifici posti nell'area di ingresso del paese (zona “Pincio”) ed adiacenti alle ex scuole elementari di Largo Ricciardi – commenta il sindaco Luca Piergentili - Contestualmente a tale acquisizione il consiglio ha approvato una variazione al piano delle opere pubbliche ed una variazione al bilancio di previsione, prevedendo un intervento sul complesso “ex-Enel” di 1.100.000 euro. Tale progetto prevede la riqualificazione dell'ingresso nord del “Pincio”, il ripristino della scalinata storica, del parco e della palazzina servizi “ex-Enel”, che dovrà ospitare temporaneamente gli uffici comunali durante i lavori di miglioramento sismico del Municipio, per poi divenire centro culturale e di socializzazione a supporto dell’immobile ex scuola elementare, da riqualificare anch’essa per diventare la nuova biblioteca comunale, con due sale auditorium, spazi per associazioni e didattici a disposizione delle Università del territorio e centro aggregativo per bambini”.

L’assise comunale, inoltre, ha approvato una ulteriore variazione al piano delle opere pubbliche e conseguente variazione al bilancio di previsione, prevedendo un intervento per 330.000 euro, destinato al miglioramento dell'accessibilità del centro storico.

“Con tale progetto l'amministrazione comunale intende completare tutti i tratti residui delle vie del centro storico ove ancora non è presente la caratteristica pavimentazione in sampietrini, oltre a ripristinare l'antico percorso conosciuto come “la montagnola”, che dalla zona della Picassera saliva nella parte alta del centro storico, impraticabile ormai da decenni – conclude il primo cittadino - Tali interventi consentiranno così di completare il quadro di riqualificazione del centro storico a cui l’amministrazione sta lavorando da anni nell'ottica di rendere sempre più fruibile, da cittadini e turisti, quello che nel suo complesso è un autentico monumento architettonico medioevale.
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