Notizie di spettacolo nelle Marche
Il padel è il gioco del momento: più semplice organizzare una partita rispetto al classico calcetto del giovedì, visto che bastano soltanto quattro persone piuttosto che i canonici dieci. Sempre più persone si sono fatte attrarre da questo sport di derivazione tennistica e sempre più Comuni nel maceratese si stanno dotando di strutture adatte ad ospitarlo.

San Severino non fa eccezione e, dopo l’accordo nato con l’associazione dilettantistica del Tennis Club, ha dato via libera alla fattibilità per la costruzione di un nuovo campo in via Campo Fiera. L’amministrazione ha sposato il progetto dell’associazione e quindi a breve si giocherà a padel proprio nei pressi della struttura tennistica già esistente nella città settempedana.

L’area su cui sorgerà il campo è già nella disponibilità dell’ASD Tennis Club San Severino Marche che, avendo ricevuto parere positivo da parte del Comune, potrà ora procedere con la progettazione definitiva. Il campo resterà comunque proprietà del Comune.

l.c.
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Sono solo tredici le iscrizioni per la sezione Moda del’Ipsia Frau di Tolentino, non abbastanza per formare una classe, almeno secondo l’Ufficio scolastico regionale. Così una studentessa disabile dell’alto maceratese, all’alba del suo percorso di studi superiori, sarebbe costretta a 180 km al giorno per frequentare la scuola dei suoi sogni. L’istituto più vicino sarebbe infatti quello di Civitanova.

Una difficoltà, l’ennesima per chi vive nell’entroterra, quella che la giovanissima è costretta ora ad affrontare per trovare il modo di studiare quello che vorrebbe. Non ci stanno però gli amministratori locali. I sindaci di Tolentino e Castelsantangelo sul Nera (la giovane dovrebbe essere residente proprio a Castelsantangelo, ndr), Giuseppe Pezzanesi e Mauro Falcucci, si sono immediatamente attivati. Particolarmente dure proprio le parole di Pezzanesi nei confronti dell’Ufficio scolastico regionale: “È aberrante – afferma il primo cittadino di Tolentino, Comune che ospita l’istituto scelto dalla ragazza – . Non ci sono altre parole per descrivere l’atteggiamento e soprattutto il modo di affrontare il problema da parte di Filisetti (direttore dell’USR, ndr). Le norme parlano chiaro: sulla base del decreto Sostegni e delle deroghe previste per chi vive nel cratere sismico, non ci sarebbero ostacoli alla formazione di un primo superiore al netto delle iscrizioni. Questo testimonia ancora una volta l’inadeguatezza del Direttore dell’USR e la sua assoluta mancanza di rispetto per i territori fortemente colpiti dal sisma – sottolinea Pezzanesi – . Garantire il diritto allo studio è una priorità. Insieme a Falcucci (sindaco di Castelsantangelo sul Nera, ndr) e al Presidente della Regione andremo in fondo a questa storia”.

Immediato anche il commento dello stesso Governatore, Francesco Acquaroli, che in mattinata ha affidato queste parole alla sua pagina Facebook: “Insieme all'assessore Giorgia Latini, abbiamo scritto al Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi, per sottolineare una vicenda che racconta una problematica che vivono le Regioni con aree interne e montane – scrive Acquaroli sui social – . Comunità che annualmente vedono vacillare le scelte in materia scolastica e di diritto all'istruzione a causa di meri criteri matematici e numerici che non tengono conto delle particolarità dei nostri territori. […] Questa vicenda racconta una criticità che costantemente viviamo sui nostri territori, soprattutto quelli montani e colpiti dal sisma, dove ogni anno si lotta per garantire ai cittadini il minimo diritto allo studio e l'apertura delle classi. Abbiamo chiesto al ministro di verificare la possibilità di agire in deroga alla normativa, in attesa che si possa giungere a breve a un intervento legislativo che sia più aderente alle reali esigenze locali dei territori. È incredibile che nel 2021 non sia garantito a tutti il diritto allo studio e in particolare alle fasce di popolazione più fragili”.

l.c.
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70 nuovi loculi e 38 ossarine, oltre alla messa a norma e all’adeguamento degli impianti tecnologici – in particolare quelli elettrici e dello smaltimento delle acque piovane – e alla ristrutturazione dell’ala est. Sono questi gli interventi che il Comune di San Severino ha ultimato nel cimitero della frazione di Cesolo.

L’ampliamento ha interessato la parte nord, con una nuova colombaia in cemento armato, mentre per quanto che riguarda la parte più vecchia sono state rifatte le pavimentazioni, i percorsi pedonali e i collegamenti tra le diverse zone del cimitero. Oltre a questo anche la copertura è stata rinnovata.

L’importo stanziato dal Comune si aggira intorno ai 185mila euro.

l.c.
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Investito da un auto finisce a Torrette. Questo quanto successo intorno alle 10 di questa mattina a Sforzacosta, in provincia di Macerata, quando un uomo di mezza età è stato colpito da un'auto. Al vaglio degli inquirenti le dinamiche che hanno portato all'evento.

L'uomo, dopo l'intervento dei sanitari del 118, è stato elitrasportato all'ospedale regionale di Ancona Torrette. Le prime indiscrezioni dicono che dopo l'incidente sia comunque rimasto cosciente. Sul posto anche Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco e Anas per la gestione del traffico sulla ex statale 77, temporaneamente chiusa al traffico.

l.c.
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Grande spavento a Camerino per una turista di Modena che con la sua bici, insieme al marito, stava percorrendo un sentiero nella frazione di Campolarzo in  località Cascate di Statte.
Per cause in corso di accertamento, la donna di circa 60 anni, dopo  aver visitato le cascatelle, avrebbe ripreso il sentiero dal quale era arrivata, ma improvvisamente è scivolata ed è rimasta intrappolata nella boscaglia.
Il Marito ha subito lanciato l'allarme e sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Camerino con una squadra specializzata che utilizza tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali).
La donna è stata recupera e affidata alle cure dei sanitari del 118.
Trasportata all'ospedale di Camerino, i sanitari non hanno riscontrato fratture ma solo delle lesioni guaribili in pochi ghiorni.

M.S.

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Un pauroso incidente stradale si è verificato questa mattaina a Mogliano in via Vanni, intorno alle 10.30.
Impressionanti le immagini che si sono trovati davanti i primi soccorritori.
Due le auto coinvolte,
una Lancia Y guidata da una ragazza di 20 anni e una Mitsubishi Pajero con alla guida una coppia, marito e moglie.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del fuoco che hanno estratto la ragazza alla guida della Lancia Y, in collaborazione con il personale del 118, e messo in sicurezza i mezzi coinvolti.
Grave anche il conducente della Mitsubishi Pajero.
In totale sono tre le persone coinvolte nello scontro, tutte trasportate in eliambulanza all’ospedale di Torrette di Ancona.
La dinamica dell'incidente è al vaglio di Carabinieri che hanno effettuato tutti i rilievi.

M.S.
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Parchi acquatici a fondo. Lo ha fatto sapere l’Associazione Parchi Permanenti Italiani, che ha denunciato un calo degli ingressi prossimo al 50% nella prima settimana dall’entrata in vigore del Green Pass. Un comparto, quello dei parchi divertimento, che si rivolge per la maggiore a un pubblico di giovanissimi. Una categoria che risulta essere tra le meno vaccinate nel nostro Paese.

Alla denuncia generale dell’Associazione, hanno fatto eco anche diversi parchi acquatici marchigiani, tra cui spicca la questione legata all’Eldorado di Apiro. Difficoltà legate per la maggiore alla gestione della clientela, poco informata e spesso costretta a rivedere i propri piani di vacanza. A queste problematiche si è legata anche una questione prettamente concorrenziale. Negli scorsi giorni, infatti, proprio il Parco Acquatico Eldorado ha fatto sapere come gli affari siano stati danneggiati sia dalla disinformazione intorno al Green Pass, sia da quella che è stata definita sostanzialmente “concorrenza sleale” a causa dell’assetto normativo attuale.

In sostanza le differenze che hanno portato al solco tra i parchi Verdeazzurro e, appunto, Eldorado, sono presumibilmente legate ai diversi codici ATECO che li contraddistinguono. Il Verdeazzurro è infatti a ridosso di un villaggio turistico, e non richiede il Green Pass per l’accesso alle sue strutture. I clienti tendono quindi ad optare, per evitare le complicazioni legate alla certificazione verde, per la struttura del Verdeazzurro.

“Accettiamo le regole della concorrenza, sono il sale del nostro sistema economico – fa sapere la direzione dell’Eldorado – ma le regole devono essere uguali per tutti, non si possono penalizzare solo quelli che rispettano la legge”.

l.c.
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Mettere al riparo dal caldo gli anziani e le persone fragili. Per questo il Comune di Muccia ha deciso di mettere a disposizione della cittadinanza i locali climatizzati dell’ex mensa. Il problema dell’afa e della canicola, particolarmente fastidiose, è accentuato nella zona montana per chi vive nelle Soluzioni Abitative di Emergenza. Poco isolate, le SAE tendono a surriscaldarsi molto più velocemente delle normali abitazioni, rendendo difficile restare al loro interno.

Il Comune ha sottolineato come sia di fondamentale importanza preservare la sicurezza di chi dovesse decidere di accedere all’ex mensa per cercare una tregua dal caldo. Sarà infatti necessario esibire il Green Pass: “Muccia è un Comune Covid-free – ha sottolineato il sindaco, Mario Baroni – , ed è fondamentale che chi decidesse di usufruire di questi spazi sia vaccinato o abbia un tampone negativo. Gestire il Coronavirus e gli eventuali isolamenti, soprattutto in questo periodo in cui vivere nelle SAE è molto problematico, è della massima importanza. Dobbiamo fare di tutto per evitare di tornare ad avere casi di positività, a cominciare dal completare la campagna di vaccinazione. La nostra iniziativa nasce per offrire ai nostri cittadini più anziani una tregua dal caldo – conclude il primo cittadino muccese – , ma chi ne usufruisce deve poterlo fare nella massima sicurezza”.

l.c.

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Dopo i gravi fatti avvenuti nei giorni scorsi a Civitanova Marche nei confronti di una farmacia e di un bar, le forze dell’ordine hanno fatto scattare una serie di controlli nel territorio, ed è stata ulteriormente rafforzata la presenza delle Forze dell’ordine.

Le indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile di Macerata, del Commissariato della Polizia di Stato e della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche hanno chiuso il cerchio intorno alle due vicende che più avevano suscitato allarme nella cittadinanza civitanovese e fra i tanti villeggianti.

Le scritte e i messaggi minatori ai danni della farmacia Angelini nel centro cittadino, i fatti risalgono a venerdì e domenica scorsi, il danneggiamento perpetrato ai danni del bar “Infinity” nella notte tra sabato e domenica, avevano arrecato molti disagi.

La sinergia investigativa tra la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, sotto la direzione ed il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Macerata Dr. Claudio Rastrelli, hanno permesso di giungere in pochi giorni all’identificazione del responsabile di quegli atti vandalici e intimidatori.

L’uomo identificato è un cittadino straniero, di circa 35 anni, da tempo residente in città, con alcuni precedenti penali e già noto alle Forze dell’ordine.

I militari, dopo varie testimonianze, hanno fin da subito collegato i due episodi allo stesso personaggio che aveva era riconducibile all’episodio della Farmacia Angelini, per l’uomo scattava la perquisizione presso la sua abitazione, dove venivano recuperati tutti i capi di abbigliamento indossati durante la commissione dei fatti. Il vistoso orologio notato durante il danneggiamento alla vetrina del bar ed il coltello utilizzato per il danneggiamento della capote della Mercedes 220D cabrio.

L’uomo, ha confessato ed ammesso la sua responsabilità in ordine ai fatti delittuosi per i quali gli vengono contestati i reati di minacce, danneggiamento e tentata estorsione. Nell’abitazione del 35enne sono stati rinvenuti gli indumenti indossati negli episodi considerati, riconosciuti dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, oltre ad oggetti collegati a quelli e ad altri danneggiamenti commessi. I gesti sarebbero scaturiti da alcuni presunti “sgarbi” subiti dallo straniero da parte dei titolari delle attività danneggiate che lo avrebbero portato a “vendicarsi” con gesti eclatanti.

M.S.
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Non ci saranno proroghe al risarcimento nei confronti della famiglia Mannelli. Lo ha stabilito il Tar di Bologna, che ha respinto la trattativa che gli eredi di Pino Mannelli e il Comune di Fiuminata avevano intavolato. Sul piatto il pagamento di una somma prossima ai 230mila euro a titolo di risarcimento per una vicenda che si prolunga ormai da più di quarant’anni. La questione, nata negli anni settanta, riguarda l’acquisto di un terreno a Spindoli su cui la famiglia Mannelli edificò un capannone. L’affare non si perfezionò e iniziò l’iter che avrebbe dovuto portare al risarcimento dei Mannelli.

La giurisprudenza ha stabilito, dopo lunghi e tortuosi passaggi, che alla famiglia spetta una somma di 258mila euro. Consapevoli del fatto, le amministrazioni comunali di Fiuminata che si sono succedute negli anni, hanno provveduto a stanziare fondi che sarebbero stati destinati al pagamento. Una somma prossima ai 100mila euro quella che l’attuale governo comunale Felicioli ha avuto a disposizione per saldare la prima “rata” spettante ai Mannelli. L’accordo, nato tra le due parti, avrebbe previsto il pagamento di ulteriori 130mila euro, 100 dei quali reperiti attraverso l’accensione di un mutuo e da corrispondere entro dicembre, i restanti 30 dilazionati nei prossimi cinque anni. Il Tar ha detto no, visto che un accordo pattizio non può scavalcare quanto deliberato da una sentenza definitiva. In sintesi: il Comune di Fiuminata dovrà risarcire senza ulteriori passaggi la famiglia di Pino Mannelli per un ammontare totale, appunto, di 258mila euro.

“Un duro colpo per le casse del nostro Comune – sostiene il sindaco Vincenzo Felicioli – . Sapendo di dover adempiere a questo risarcimento, le amministrazioni hanno ‘risparmiato’ da anni le somme che sarebbero state necessarie: questa giunta è riuscita ad accumulare 30mila euro, che sommati agli oltre 60mila già in cassa hanno permesso di pagare la prima ‘rata’ alla fine di luglio. Attraverso l’accordo con la famiglia avremmo avuto, certamente, delle difficoltà, ma il risarcimento sarebbe stato, dilazionandolo, sostenibile. Ora questa sentenza è molto gravosa per le nostre casse: considerando che parliamo di un bilancio da circa 2 milioni e mezzo di euro, la somma da corrispondere è del 10%. Rischiamo di essere commissariati – conclude Felicioli – . Speriamo in un pronto intervento della Prefettura, in una loro intercessione, altrimenti è probabile che Fiuminata finisca in dissesto”.

l.c.
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