Notizie di spettacolo nelle Marche
È del 55enne Alfio Farabbi di Perugia, scomparso lo scorso 12 luglio il corpo senza vita rinvenuto, ieri mattina, da un escursionista, sulle montagne di Bolognola nell’area compresa tra il Pizzo Acuto e la Forcella del Fargno.
Lo hanno appurato gli accertamenti eseguiti subito dopo il recupero della salma.
Segnalato dall'escursionista, il cadavere dell’uomo si trovava all’interno di un sacco a pelo, in un’area difficilmente raggiungibile. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Camerino personale Saf (Speleo Alpino Fluviale) e, per facilitare il recupero della salma, è stato fatto intervenire anche l’elicottero Drago 52 del nucleo dei Vigili del fuoco di Pescara, con personale specializzato per gli interventi nelle zone impervie.


Appena l’Autorità giudiziaria ha concesso il necessario nulla osta, i Vigili del fuoco hanno provveduto al recupero ed al successivo trasporto della salma nel parcheggio di Pintura, di Bolognola, dove è stata posta a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Sono intervenuti sul posto anche i Carabinieri, il personale del 118, il medico legale, il sindaco di Bolognola e personale del Cai.

E’ stato poi accertato che il corpo senza vita era del cinquantacinquenne di Perugia, del quale non si avevano più notizie dal 12 luglio. L’auto dell’uomo, due giorni dopo la scomparsa, era stata trovata nel parcheggio di Pintura. Non avevano portato a risultati  le ricerche subito avviate. Tutta la vasta area intorno al parcheggio era stata perlustrata dalle squadre dei Vigili del fuoco di Visso e Camerino, anche con l’utilizzo di nuclei cinofili del personale Tas (Topografia Applicata al Soccorso). Vi avevano collaborato pure  squadre di Protezione civile, Croce Rossa, Soccorso Alpino e dei Carabinieri e, anche in quella occasione, era intervenuto l’elicottero del Nucleo dei Vigili del fuoco proveniente da Pescara.
c.c.
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Celebrato, nell'accogliente cornice di Villa Fornari, il 70° anniversario dalla fondazione del Motoclub Camerino. Alla presenza dei soci, dei collaboratori, dei supporter e del vicesindaco Lucia Jajani, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, si sono ripercorsi i fasti e le glorie di 70 anni di storia. Il circuito cittadino, ribattezzato il Tourist Trophy d’Italia, che ha visto la conquista del primo titolo italiano di Giacomo Agostini, che poi di titoli in carriera ne vincerà ben 15, la 6 Giorni Internazionale di Enduro del 1974 i cui fasti e ricordi ancora pervadono le vie e i garage della città, il mondiale di Trial con un indimenticato Diego Bosis sul gradino più alto del podio, per continuare con un giovanissimo, e ancora sconosciuto ai più, Valentino Rossi in pista con le minimoto.

vice sindaco

Nel corso della serata sono stati insigniti di un riconoscimento il presidente del CUS e di CON.TRAM, Stefano Belardinelli  per il supporto logistico e l’utilizzo degli spazi, il socio storico  Francesco Vannucci che con racconti e aneddoti ha intrattenuto i presenti con il lato goliardico dei retro gara, il giornalista Alberto Pistilli con le sue avventure da corrispondente per la rivista Motocross e autore di un’opera maestrale quale il libro sulla storia del motoclub la cui uscita è prevista per Natale, i direttori di gara Roberto Romoli e Danilo Irti, da sempre immancabili nelle manifestazioni di enduro il primo e trial il secondo, il Comune di Camerino storicamente primo sostenitore del sodalizio, la Croce Rossa di Camerino nella persona del suo presidente Gianfranco Broglia, Luigino Righetti della SISTAMA CLEANING e Silvano Mancinelli della FRA.MA. e il neo Segretario Romina Maccari. 

pistilli


In ultimo, ma non ultimo, il presidente pro tempore Stefano Ronconi che, unico nei 70 anni di storia, ha visto cadere il decennale della propria presidenza in concomitanza con un anniversario importante. Il tutto coordinato in maniera magistrale dal pilastro del motoclub, Micozzi Giulio (Luigino), memoria storica, fautore di mille iniziative e Presidente Onorario a vita.

Pietro e Romoli

Il motoclub ringrazia Rocchetti Rito della 2R CENTRO ASSISTENZA AUTO ospite della serata e i tanti Vigili del Fuoco della caserma di Camerino e tutte le forze di Pubblica Sicurezza sempre presenti in ogni manifestazione. Durante la serata si sono visti attimi di commozione, in particolare durante la proiezione del filmato “Anni Ruggenti” che ripercorre con immagini di repertorio una parte di quanto fatto in 70 anni di storia. Chicca della serata l’iniziativa del socio Carmelo Grasso, camerte di origine, romano di adozione, che ha deliziato il palato dei presenti con una degustazione di cioccolato “TRAPPISTA” di sua produzione.

torta luigino


Spente le luci su questo importante compleanno, festeggiato con un anno di ritardo causa pandemia, i soci sono pronti a ripartire già da domani con la preparazione in grande stile, ovvero in stile motoclub, del ritorno del Trial in terre ducali il prossimo 10 ottobre con la gara in calendario nazionale del Trofeo Centro Sud. Con il cuore gonfio di orgoglio per il passato, la testa e le braccia guardano ora avanti determinati a scrivere altri gloriosi capitoli nella storia del MOTOCLUB CAMERINO
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"Oggi è per me, e spero per tutti i tolentinati, un giorno molto felice perché finalmente, dopo molti anni che la città stava aspettando il restauro, essendo terminati i lavori di recupero iniziati nel mese di aprile 2021, dopo soli 130 giorni di lavori, riapriamo e riconsegniamo alla nostra comunità, la storica Porta Marina". Così il sindaco Giuseppe Pezzanesi, dopo il taglio del nastro e la benedizione, ha espresso tutta la sua soddisfazione per il termine dei lavori di restauro di una delle Porte medioevali più antiche, che consentivano l’accesso alla città.

"Grazie ad un lavoro di squadra - ha sottolineato Pezzanesi – che ho coordinato con molta attenzione, oggi, finalmente, possiamo dire conclusi i lavori che ci hanno consentito, in tempi molto rapidi, di dare nuova dignità ad un monumento cittadino che per anni è stato lasciato in stato di abbandono e che il sisma del 2016 aveva fortemente danneggiato. Come sindaco e assessore ai lavori pubblici sono riuscito ad ottenere i finanziamenti del Fondo per le Aree Terremotate e per questo ringraziamo il Commissario Legnini, che ci hanno permesso un approfondito quanto completo intervento di restauro, compreso un nuovo impianto di illuminazione che valorizza ulteriormente anche dal punto di vista architettonico la Porta che si integra sia in un tratto di mura medioevali che con il complesso del Politeama e che ricordo si trova sul percorso della Via Lauretana e che è stata attraversata, in varie epoche da tanti viaggiatori, personaggi illustri, papi, uomini d’arme, santi e pellegrini e che oggi unisce il popoloso Quartiere del Foro Boario al nostro centro storico. Un sentito ringraziamento – ha concluso il sindaco – lo rivolgo a quanti si sono adoperati con la loro professionalità, per la realizzazione di questo intervento di restauro".

porta marina inaugurazione 4

Alla cerimonia di inaugurazione e riconsegna alla città di Porta Marina hanno partecipato moltissime persone tra cui anche la delegazione del Comune sloveno, gemellato da quaranta anni con Tolentino, Isola d’Istria, guidata dal sindaco Danilo Markocic. Presenti anche i tecnici e le ditte che hanno progettato ed eseguito i lavori.

porta marina inaugurazione pezzanesi markocic
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Visita a Matelica nell’impianto produttivo della “Antonio Merloni” del Commissario Straordinario Giovanni Legnini, accompagnato dall’assessore regionale Guido Castelli, dal direttore dell’Usr Stefano Babini, dal dirigente Daniela Del Bello e dal sindaco della città Massimo Baldini. Una realtà storica che, dopo il terremoto, ha rischiato di chiudere i battenti a causa dei gravi danni, riportati, in particolare, da uno dei capannoni produttivi.   

La sua ricostruzione rappresenta un’iniezione di fiducia per tutto il cratere, un modello di ripartenza, 17.000 metri quadrati per oltre 200 lavoratori e una “burocrazia” che funziona: è così che un’azienda rinasce e ricostruisce, in quello che è uno dei cantieri più grandi del post sisma.

Tante difficoltà, che oggi sembrano un lontano ricordo grazie a un lavoro sinergico che coinvolge diverse e decisive componenti, tra cui la Regione, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e l’imprenditore Paolo Sparvoli, che ha rilevato l’azienda nel momento più duro e che ha illustrato i passi avanti fatti verso la piena operatività del sito, dove si produce anche serbatoi gpl e bombole per il gas.

matelica

«Siamo davanti al più grande intervento di ricostruzione su un immobile produttivo enorme, che dà lavoro a più di 200 persone - spiega l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli -Sappiamo che negli ultimi mesi è stato possibile imprimere un’accelerazione grazie all’Usr, capace di gestire con estrema flessibilità tutte le innumerevoli difficoltà amministrative, che sembravano inizialmente insormontabili. Si tratta dell’ennesima prova di come la ricostruzione sia partita, proprio perché la Regione, di intesa con l’Unità commissariale, ha saputo affrontare la situazione con un nuovo piglio ed una rinnovata interpretazione delle cose, diretta non tanto a garantire adempimenti quanto l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi».

«Data la dimensione e l’importanza della “Merloni” sul territorio, c’è stata sin da subito sinergia tra la parte più burocratica e amministrativa dell’Usr e le necessità della ditta – continua la dirigente Del Bello - Sono stati coniugati tutti gli interventi, dalla delocalizzazione temporanea (con un contributo di circa 1,5 milioni di euro) per consentire di non arrestare la produzione, fino all’intervento di ricostruzione, che peserà circa 22 milioni di euro. Il tutto si è inserito in un contesto di crisi della ditta di appartenenza, risolta maniera positiva tanto da avere evitato il conseguente fallimento proprio grazie alla collaborazione di tutto l’Usr. A tal proposito devo ringraziare la squadra dei collaboratori, che ci ha messo impegno e cuore, insieme alla “Merloni” e ai suoi tecnici che hanno avuto sempre interesse a dare continuità ad un’azienda che porta effetti benefici sul territorio e sulle famiglie che hanno proseguito ogni giorno ad esserci e lavorare: ci hanno creduto e lo abbiamo fatto anche noi».

f.u.
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L’Università di Camerino entra per la prima volta nella prestigiosa classifica internazionale THE-Times HigherEducation e lo fa egregiamente posizionandosi nella fascia 501-600 su 1662 Atenei inseriti nel ranking.

Qualità della didattica, qualità delle attività di ricerca e loro impatto, rapporti con le imprese e internazionalizzazione sono state le categorie su cui si è basata la valutazione e che rappresentano i principali punti di forza di Unicam.

La partecipazione alla classifica è su base volontaria e per la prima volta Unicam ha voluto sottoporsi alla valutazione, entrando dunque subito in buona posizione.

Il miglior punteggio ottenuto (73.5) è quello delle citazioni delle pubblicazioni scientifiche delle ricercatrici e dei ricercatori Unicam, a testimonianza della qualità di tali lavori apprezzati dalla comunità scientifica internazionale.

Buoni risultati anche per quanto riguarda l’internazionalizzazione con particolare attenzione alla presenza di studenti stranieri (45.2 punti) ed alla collaborazione con docenti internazionali per i lavori di ricerca (73.2 punti), così come per i finanziamenti alle attività di ricerca ottenuti da parte delle aziende, con ottengono un punteggio di 46,1.

“Siamo estremamente orgogliosi – sottolinea entusiasta il Rettore Claudio Pettinari – di questo importante risultato che ci riempie di soddisfazione e che ci ripaga degli sforzi e dell’impegno profuso da tutta la comunità universitaria nel mantenere sempre alta la qualità della didattica e della ricercache ottiene importanti riconosciemnti a livello internazionale e che rappresenta anche un volano per lo sviluppo del territorio attraverso le attività di trasferimento di conoscenze e di competenze alle imprese, che sostengono il nostro lavoro. Si tratta anche di una conferma della bontà della scelta di puntare sull’internazionalizzazione, una delle linee strategiche dell’Ateneo, come ribadito anche nella definizione del Piano Strategico 2018-2023, e che ne caratterizza fortemente la mission. La presenza e l’ottimo posizionamento nel rankingTimes HigherEducation rappresenta quindi un ulteriore stimolo a continuare di sicuro su questa strada”.
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Venerdì, 03 Settembre 2021 11:41

Scontro sulla Statale 16 "Adriatica". Un morto

Incidente mortale sulla strada statale 16 “Adriatica”in prossimità di Porto Recanati.
Per cause da accertare si sono scontrate quattro auto e una moto. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118. I pompieri si sono occupati di estrarre i feriti dalle lamiere che, successivamente, sono stati trasportati all'ospedale di Torrette ad Ancona.
Al vaglio delle forze dell'ordine intervenute per i rilievi la dinamica del sinistro costato la vita al conducente della moto. A causa dell'incidente il traffico è stato termporaneamente bloccato in entrambe le direzioni e debitamente deviato con indicazioni sul posto. Personale Anas è intervenuto per ripristinare la transitabilità non appena possibile.



(Servizio in aggiornamento) 

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Limitazioni temporanee e inevitabili disagi per gli automobilisti che percorreranno nei prossimi giorni la superstrada 77 della Valle di Chienti. L’Anas, infatti, ha comunicato l’effettuazione di interventi per consentire l’avanzamento dei lavori di pavimentazione. 

Pertanto, da domenica 5 e fino a martedì 21 settembre, per chi viaggia in direzione Civitanova Marche, sarà istituita la chiusura al traffico degli svincoli di Serrapetrona e di Caldarola sia in entrata che in uscita, mentre fino a sabato 11 settembre sarà chiuso, sempre sia in ingresso che in uscita, lo svincolo di Caccamo sempre in direzione Civitanova Marche.

Durante il periodo di effettuazione dei lavori il transito dei veicoli in direzione monti - mare tra i suddetti svincoli sarà consentito mediante l’istituzione del doppio senso di circolazione nella carreggiata opposta. 

f.u.

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Al via la più bella festa delle Marche, il Festival MArCHESTORIE promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche. Il primo fine settimana, in programma dal 2 al 5 settembre, a Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, prevede tra l’altro un ‘palinsesto’ che vuole esaltare la musica tradizionale marchigiana, le storie e l’arte popolare.

“Sarà una festa per tutto il bellissimo patrimonio delle Marche, per i nostri borghi a cui stiamo dedicando una grande azione di rilancio e di valorizzazione – così il presidente Francesco Acquaroli – con la consapevolezza che i borghi, i centri storici, le loro storie e le loro tradizioni possono essere un grande valore aggiunto non solo al settore del turismo. È un evento che ha una visione particolare, specifica e identitaria del nostro territorio con l’obiettivo di rilancio commerciale, urbanistico, sociale e turistico. Occorre ripartire dalla rete dei borghi, dei centri storici e valorizzarli come contenitori e contenuti in tutte le loro sfaccettature: l’artigianato, la manifattura, il turismo e molto altro. Questa prima edizione coinvolge ben 56 Comuni e ci dimostra la voglia di rilancio e di essere protagonisti di tutti i territori della nostra regione, a partire dai borghi delle aree interne e dell’area colpita dal sisma, e questa è l’occasione per scoprirli e viverli”.

“Non è un’iniziativa una tantum – spiega l’assessore alla Cultura Giorgia Latini - ma una strategia che proseguirà nel corso degli anni. La volontà che ci ha condotti a questo tipo di iniziativa è quella di valorizzare insieme ai borghi l’identità delle Marche a partire dai nuclei storici che caratterizzano la nostra regione. Cultura e turismo sono i due elementi di questa formula che servirà alla riscoperta, all’approfondimento delle nostre radici e al rilancio economico dei piccoli centri. Nei borghi ci sono i tratti salienti della nostra regione ed è qui che è custodito il segreto per elaborare progetti culturali e programmi per il turismo competitivi e di rete. E’ da qui che proveremo a ripartire dopo le chiusure dei mesi scorsi. Questo Festival ci permetterà di essere più riconoscibili e di fare sistema in ambiti dove spesso le iniziative sono scollegate fra loro. Volevamo lanciare una proposta corale, dei territori, e così è stato. Una cabina di regia unica e tanti registi che, insieme ai direttori artistici e al resto dello staff, potesse realizzare una serie di eventi collegati tra loro da un unico obiettivo e da un unico format".

f.u.
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Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia ha ricevuto nella sede del comune la visita del Tenente Colonnello dei Carabinieri Carmelo Grasso comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale delle Marche, che lascia il Reparto di Ancona per assumere il prestigioso incarico di Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Teramo.

Al Colonnello Carmelo Grasso e agli uomini da lui diretti, la città di Camerino deve il recupero delle tante opere d'arte portate in salvo in seguito al sisma del 2016 grazie a un meticoloso e lungo lavoro di recupero effettuato anche con l’aiuto del Corpo dei vigili del fuoco. Tra le più importanti opere d'arte poste in salvo non possiamo non ricordare: la Pala d'altare del Tiepolo già conservata nella Chiesa di San Filippo Neri e l’icona di Santa Maria in Via, entrambe oggi ammirabili grazie all'aiuto e alla collaborazione del Magnigico Rettore dell'Università di Camerino Claudio Pettinari che ha offerto le sale di Palazzo Castelli ove è allestita la mostra di Opere d'Arte "Camerino fuori le mura".

In seguito al sisma del 2016 la collaborazione tra il Nucleo guidato dal Ten. Col. Grasso e  l’Unità di Crisi e Coordinamento Regionale (UCCR) delle Marche ha portato al recupero e conservazione di oltre 7mila opere conservate in chiese e locali della Curia, danneggiati dal terremoto.

“Al Tenente Colonnello Carmelo Grasso - ha detto il sindaco Sborgia - al quale sono legato da profondi sentimenti di stima, colleganza e amicizia, rivolgo a nome dell'amministrazione comunale e dell'intera città i più sentiti e calorosi ringraziamenti per la generosità, la delicatezza, la sensibilità e la profonda umanità con le quali ha svolto la sua missione in territorio camerte e marchigiano. Auguriamo al Ten. Colonnello Carmelo Grasso più importanti successi personali e professionali nella certezza che il legame instaurato con la nostra comunità rimarrà saldo e duraturo nel tempo”.


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Sulla crisi che ha investito l’azienda Elica arrivano le prime schiarite, anche se la distanza tra le parti resta ancora ampia. L’azienda, infatti, avrebbe accettato di mantenere in Italia la produzione delle Tesla, riducendo il numero di produzioni d’alta gamma spostate all’estero, ma il numero di dipendenti che sarebbe tutelato dalle ultime schiarite della trattativa rimarebbe fermo intorno alle 150 persone, contro le 409 colpite dalla chiusura dello stabilimento di Cerreto d’Esi.

Per lo stabilimento dell’entroterra, nel corso dell’estate, si è affacciata anche la prospettiva di una possibile cessione al colosso agrifood Fileni, nell’ambito di un possibile piano di reindustrializzazione. Sulla questione azienda e sindacati saranno a breve nuovamente convocati al MISE.

Sul tema interviene la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Simona Lupini, che da subito ha sposato la causa degli operai: “Il mantenimento di produzioni di alta gamma è una buona notizia, ma la strada è ancora lunga. Ci sono ancora troppi esuberi da coprire, e Elica, con i conti e le quote di mercato che ha può e deve fare ancora molti passi in avanti.”

Sulla prospettiva di una cessione della fabbrica di Cerreto d’Esi, l’invito è alla chiarezza:Il destino del sito di Cerreto farà la differenza per la vita di centinaia di famiglie. La posta in gioco è il destino di un manifatturiero in un intero territorio: servirebbero meno ipotesi sui giornali, e più proposte concrete. I lavoratori fanno bene a mantenere alta la guardia, e dobbiamo tutti sostenerli in questa loro battaglia.”

La politica continuerà a vigilare:Come dimostra anche la proposta anti-delocalizzazioni lanciata insieme al Ministro Orlando, la viceministra dello Sviluppo Alessandra Todde sta lottando con tenacia per difendere i lavoratori e la produzione industriale. Se Elica si comporterà responsabilmente, si farà tutto il possibile presso il MISE e la Regione per favorire la competitività dei prodotti e la nascita di nuove attività industriali.”
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