Notizie di spettacolo nelle Marche
Incendio sull’autostrada Adriatica A14, nel tratto compreso fra i caselli di Senigallia e Montemarciano lungo la corsia sud. A prendere fuoco, per cause in corso di accertamento da parte della polizia stradale e dei tecnici dei vigili del fuoco, il rimorchio di un’autoarticolato che trasportava tessuti. Sul posto per domare le fiamme, che hanno completamente avvolto il rimorchio, sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno utilizzato anche liquido schiumogeno. Una volta domate le fiamme i pompieri hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area, con la polizia che ha provveduto alla regolazione del traffico. Fortunatamente nessuna conseguenza per l’autista del mezzo pesante, ma solo tanto spavento anche per quanti stavano percorrendo il tratto autostradale.

camion

f.u.
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Pubblicato dalla provincia di Macerata, quale stazione unica appaltante, il bando di gara per l’affidamento in concessione della gestione degli impianti sciistici di Frontignano. Soddisfazione è stata espressa al riguardo dal sindaco di Ussita Silvia Bernardini, che considera il bando un primo passo sulla strada del rilancio economico del territorio.

“Consideriamo la pubblicazione di questo bando un grande risultato – dichiara il primo cittadino – in quanto con la riapertura degli impianti di Frontignano, attraverso l’affidamento ad un privato, si vuole far sì che la ripresa sia effettiva. Il comune ha fatto un passo indietro nella convinzione che gli impianti siano troppo importanti per rimanere ancora chiusi e che debbano funzionare, sia pure parzialmente, per una ripresa economica non solo di Ussita, ma dell’intera vallata”.

Chiaro, quindi, l’intento anche dell’amministrazione comunale di dare nuovo impulso all’offerta turistica.

“Le nostre zone vivono di turismo e da sempre hanno puntato sulla forza attrattiva come volano per l’economia – conclude il sindaco Bernardini – Quello che stiamo cercando di fare è alzare l’asticella puntando su un turismo di qualità che porti anche investimenti privati e veda coinvolti tutti coloro che credono nelle enormi potenzialità di questi territori”.

f.u.
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Col primo incontro, in programma domani mercoledì 22 settembre, riprendono a Camerino le attività del "coro di voci bianche" bellissima realtà della città ducale, ormai da tanti anni  portata avanti con passione e grande professionalità dal Maestro di musica  Vincenzo Pierluca. L'appuntamento per tutti i bambini è all' Auditorium Accademia della Musica Franco Corelli. L'iniziativa è ad ingresso gratuito  " "Siamo felici di ripartire con questo corso molto apprezzato e che in effetti va avanti da molti anni- spiega il M° Pierluca-. Si tratta di una realtà cittadina del Comune di Camerino ma che raccoglie anche tanti ragazzi dei comuni limitrofi. Pronti a ripartire dunque con questa iniziativa gratuita del corso di orientamento musicale la cui specificità è proprio quella del coro e ripartiamo quest'anno con tutte le garanzie di sicurezza, in osservanza di tutte le norme previste dal protocollo anti covid come del resto abbiamo fatto anche nel 2020. Da sempre portiamo avanti questa attività con molto entusiasmo rivolgendoci alla formazione di bambini e ragazzi e principalmente a coloro che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado. Inizieremo subito con un'attività  di accoglienza e di conoscenza e- continua Pierluca- dato che ogni anno iaccanto ai bambini che riconfermano la loro partecipazione se ne aggiungono di nuovi, riformeremo un nuovo gruppo corale.  E tutto questo lavoro iniziale verterà poi nella preparazione di un bel concerto che faremo in occasione del Natale nella Basilica  di San Venanzio in collaborazione con la cappella musicale del Duomo di Camerino. Sarà proprio quella la prima significativa esibizione del coro di voci bianche,in concomitanza con una festività che tutti sentiamo in maniera così importante e forte".
c.c.
coro voci bianche
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Un nuovo anno scolastico tra partenze e improvvisi stop. Nelle Marche già si registrano le prime classi in quarantena, nonostante l’obbligo del "green pass" e dell’utilizzo dei dispositivi di protezione personali. Non a caso, lo squillo della prima campanella del 15 settembre scorso ha segnato il passaggio a una nuova fase dell’emergenza pandemica: gli istituti scolastici rappresentano un vero e proprio banco di prova nella gestione del contagio.

Il Direttore dell’Ufficio scolastico delle Marche, Marco Ugo Filisetti, fa chiarezza sul punto rispondendo alle incertezze delle famiglie circa la presenza di casi positivi nelle classi: “è del tutto prevedibile che vi sia qualche possibilità di contagio nelle scuole, per cui è fisiologico che, in caso di contatto stretto con un soggetto positivo, la classe vada in quarantena. Va osservato che il fenomeno riguarda un numero di scuole e di classi molto più basso rispetto allo scorso anno, per cui le possibilità di contagio sono molto diminuite”.

Nelle Marche, l’adesione alle nuove norme sanitarie è stata pressoché unanime, specialmente tra gli operatori scolastici. A tale proposito, sono attualmente in corso le convocazioni del personale con contratto a tempo determinato “Covid”, ossia organico aggiuntivo in servizio fino alla data del 30 dicembre 2021, con possibile proroga al 30 giugno 2022, come confermato dal Provveditore Filisetti: “è molto probabile che il personale ‘Covid’ vedrà estendere il proprio contratto fino al termine delle lezioni. A deciderlo, tuttavia, sarà il Parlamento, il quale dovrà dare il via libera all’ulteriore spesa necessaria a coprire gli oneri per i rinnovi contrattuali”.



Marco Morosini
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È partita dal porto di Civitanova Marche la navigazione operativa con a bordo il Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, il Procuratore della Repubblica della città, Claudio Rastrelli, e il Sostituto Procuratore, Enrico Riccioni, organizzata dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, in collaborazione con il Comando Provinciale.

Iniziativa che, in un’ottica di potenziali perfezionamenti in punto di indagini di polizia giudiziaria e di concorso all’ordine e alla sicurezza pubblica, ha avuto lo scopo di affrontare gli ambiti operativi in mare della componente aeronavale della Guardia di Finanza dorica, in ciò supportata dai Reparti territoriali di tutta la regione.
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Le diversificate competenze in mare assolte dal Corpo, sono state al centro della navigazione intrapresa a bordo del Guardacoste classe CorrubiaG.114 Puleo”, che ha visto imbarcati Prefetto e magistrati della Procura della Repubblica di Macerata, accompagnati a bordo dal Comandante Provinciale, Col. t. SFP Ferdinando Falco, e accolti, con gli onori di rito “marinaresco”, dal Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, Ten. Col. Rocco Nicola Savino.

Una presenza, quella delle massime Autorità locali di Pubblica Sicurezza e Giudiziaria, che ha costituito l’occasione per approfondire la conoscenza, dal mare, di tutto il tratto costiero maceratese, dove, non di rado, si sono verificati episodi che hanno visto l’intervento delle Fiamme Gialle, coniugando i poteri di polizia economico-finanziaria con quelli della polizia giudiziaria.
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È stato lo stesso Comandante del Reparto Operativo Aeronavale ad illustrare gli impegni quotidiani delle dipendenti Stazione Navale di Ancona e Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto, affrontando le principali tematiche del “controllo economico del territorio marittimo“, della polizia giudiziaria e dei nuovi compiti di pubblica sicurezza in mare, approfondendo con le due Autorità le metodologie d’indagine in materia di traffici illeciti di sostanze stupefacenti, immigrazione clandestina, contrabbando di tabacchi lavorati esteri, traffico di armi e rifiuti tossici.

Un’attività in mare che si estende dalle acque territoriali sino all’area di mare internazionalmente definita come “zona contigua” (24 miglia dalla costa) e che vede sovente il Corpo impegnato anche nelle iniziative di cooperazione internazionale con gli organi collaterali esteri, in uno dei bacini maggiormente interessati dai traffici commerciali e, perciò, veicolo di smistamento di varie tipologie di prodotti ad opera delle organizzazioni criminali.
c.c.

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Il Ministero della Difesa, con un recente decreto della Direzione Generale per il Personale Militare, ha conferito la qualifica di Carica Speciale ai Luogotenenti Andrea Petroselli e Federico Tavanti, rispettivamente Comandanti delle Stazioni Carabinieri di Macerata e di Montefano.

Oggi il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, Col. Nicola Candido, ha consegnato ai due Comandanti di stazione i nuovi gradi esprimendo loro le proprie felicitazioni per l’importante riconoscimento ottenuto attrraverso il quotidiano impegno e l’ottimo lavoro svolto sul territorio di rispettiva competenza.
c.c.
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“Il sistema agroalimentare italiano vivrà tempi duri e preoccupanti”. Non usa giri di parole Federico Maccari, Presidente della sezione agroalimentare e Vice Presidente di Confindustria Macerata.

Ai recenti aumenti dei costi energetici ovvero delle bollette di luce e gas di cui tanto si parla negli ultimi giorni, c’è un altro incremento ormai ineludibile, ma che per ora sembra riguardare e ricadere solo sui produttori, quello delle principali materie prime utili alla realizzazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari.

“Stiamo assistendo ad uno straordinario incremento di tante materie prime indispensabili per la realizzazione della maggior parte dei prodotti di prima necessità e con una velocità mai vista prima.

Un insieme di beni che sta coinvolgendo la maggior parte dei produttori italiani e che per le loro caratteristiche dimensionali e gestionali, per lo più di piccola dimensione e con attività artigianali, rischiano di non riuscire a compensare gli importanti aumenti dei costi con un adeguamento dei prezzi nei tempi utili al sostentamento e tutela delle proprie attività produttive.

Prendendo ad esempio i produttori di pasta (il primo piatto più consumato in Italia), solo nel corso dell’ultimo mese il costo del grano duro è raddoppiato rispetto a 6 mesi fa. La causa risiede nello scarso raccolto in Canada e Usa (appena 3,5 milioni di tonnellate contro i tradizionali 6,5), che comportando una sensibile riduzione dell’offerta mondiale, purtroppo ha portato conseguenze indirette anche sulla quotazione e sul costo del grano duro italiano, che quest’anno, confermandosi come un prodotto che rispetta regole di sicurezza alimentare ed ambientale superiore agli standard degli altri paesi, si è anche distinto per una ottima qualità complessiva del raccolto”.

Gli aumenti sono tali che i produttori da soli non riescono ad assorbire l’incredibile aggravio dei costi e per questo a breve assisteremo ad un inevitabile aumento dei prezzi al consumo.

“Come Confindustria – insiste Maccari – stiamo osservando ed analizzando lo scenario complessivo per comprendere l’impatto che l’impennata dei costi di produzione avrà nei confronti dei nostri associati e quindi sui consumatori, che per effetto di una importante evoluzione inflattiva ed in considerazione della maggiore propensione al risparmio a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni, potrebbero reagire con una preoccupante riduzione o riqualificazione dei consumi.

La lista dei beni coinvolta è lunga ed il rischio è quello di trovarci in una filiera strategica per il sistema economico italiano che si ritroverà progressivamente impoverita per effetto di una sicura riduzione dei margini economici di produzione e di un probabile calo della domanda causata da una diminuzione del potere di acquisto dei consumatori”.

A completare il quadro ci sono anche legno, acciaio, ferro, plastica, carta e tante altre materie prime indispensabili per il settore imballaggi.

“Come sistemaconfidustriale locale il confronto è costante ma la situazione è estremamente preoccupante, perché tante aziende del settore agroalimentare rischiano di andare seriamente in difficoltà e chiudere l’anno con bilanci in perdita e con tutte le conseguenze facilmente intuibili.

Per questo sarebbe opportuno che i vari livelli di governo prendessero coscienza della criticità e sostenessero questo settore con misure immediate”.

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La provinciale 136 Pian Perduto completamente rimessa a nuovo. Da martedì 21 fino a sabato 25 settembre viene chiuso il tratto a senso unico alternato, regolato da semaforo, dall’altezza del ristorante La Fiorita, al km 8, fino all’altopiano di Castelluccio, al confine con il territorio umbro, per eseguire i lavori di fresatura del piano viario.

Subito dopo, ovvero da lunedì 27 settembre al primo ottobre si procederà con i lavori di asfaltatura: prima sarà steso il binder e successivamente il tappetino. In questo caso, la strada che collega Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG) sarà chiusa. «Abbiamo programmato questi lavori a fine estate per creare meno disagi possibili al turismo nei mesi di giugno, luglio e agosto - afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari - L’Amministrazione provinciale ha adottato l’ordinanza per la chiusura del tratto per permettere, alla ditta che eseguirà l’intervento, di lavorare nel migliore dei modi e senza interruzioni. Consegneremo la provinciale Pian Perduto perfettamente asfaltata e a disposizione di tutta la comunità».

Si tratta dell’atto conclusivo di un programma complesso di consolidamento e messa in sicurezza resi necessari dopo il sisma del 2016, composto da ben quattro progetti con relativi quattro appalti, di cui quest’ultimo è il più corposo. «La strada è provinciale - prosegue Pettinari - e sulla base di accordi presi con il Soggetto Attuatore, i lavori sono stati progettati, appaltati e diretti dall’ANAS, tramite la direzione di Ancona con l’ingegnere Francesco Morbidoni».

La strada era stata riaperta già nell’estate 2020 per permettere a tutto il comprensorio e ai turisti di poter ammirare la fioritura delle lenticchie e il paesaggio del Parco dei Sibillini poi, nel seguente autunno furono completate le palificate nel breve tratto che conduce alla sommità.

«Si è trattato di un lavoro - conclude Pettinari - molto impegnativo che ha visto, oltre l’impegno dell’ANAS, anche la costante collaborazione del Comune di Castel Sant’Angelo e di tutti gli Enti interessati. C’è voluto tempo, è vero, per completare il lavoro, ma in alcuni tratti la strada non c’era più ed è stato necessario ricostruirla. Ora finalmente chiudiamo il cantiere e riconsegniamo questa preziosa arteria al territorio e ai suoi residenti».

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“Una vera e propria task force che operi per la ricostruzione di Visso”. E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli a margine del sopralluogo che ha visto impegnati, in particolare nella piazza principale e nelle zone circostanti, il direttore dell’Usr delle Marche Stefano Babini e i dirigenti dell’Usr Andrea Crocioni e Marco Trovarelli.

Sotto esame la situazione del comune tra i più colpiti dalle scosse di terremoto del 2016, che hanno causato l’inagibilità pressoché totale dell’intero centro storico. Secondo le relazioni dei tecnici, infatti, la percentuale di edifici inagibili è pari al 94,75% dell’esistente

L’ordinanza 26 prevede che l’Usr si occupi della demolizione e dello smontaggio di alcuni edifici, della creazione di aree per il deposito delle macerie, della cantierizzazione di alcune opere e dello spostamento provvisorio delle linee elettriche.

Tra le azioni per cui l’Ufficio Ricostruzione è stato designato come soggetto attuatore, previste dalla specifica ordinanza commissariale, vi sono quindi la realizzazione delle linee elettriche provvisorie delle frazioni limitrofe di Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio (importo previsionale di spesa, 756.500 euro); inoltre, la viabilità provvisoria di cantiere, la creazione di aree di stoccaggio e le occupazioni temporanee di suolo privato nel capoluogo Visso (649.000 euro).

Saranno competenza della Regione Marche, invece, le demolizioni e la messa in sicurezza degli edifici pericolanti di Visso, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio.

«Dal sopralluogo è emersa una situazione estremamente complessa – ha spiegato il direttore dell’Usr Babini -.  In sostanza si è visto che il sisma ha danneggiato nuovamente in maniera grave gli edifici su cui si era già intervenuto in occasione dei precedenti terremoti, su tutti quello del 1997, quindi la cosa importante è quella di non riutilizzare quelle stesse tecniche ma di cercare qualcosa di risolutivo. È molto importante che ci sia unità di vedute su questo aspetto, bisogna che proprietari siano disponibili a valutare anche tipologie di intervento da mettere in atto utilizzando tecnologie non tradizionali - conclude Babini - Fondamentale pure  che enti ed organismi collaborino con l’obiettivo di raggiungere questo nodale risultato: non si possono più adottare vie di mezzo ma è necessario pensare e poi mettere in pratica soluzioni definitive».

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Pioraco ha ricordato Fabrizio Gagliardi, il giovane 36enne prematuramente scomparso lo scorso mese di giugno in un tragico incidente stradale, con una cerimonia nel corso della quale gli è stato intitolato il campo di calcio a5 in località Piè di Gualdo.

“Fabrizio, oltre a far parte di diverse associazioni locali, aveva una grande passione per il calcio – ricorda il sindaco Matteo Cicconi – che lo ha visto impegnato nella Folgore Castelraimondo, nel Camerino e da ultimo nel Matelica dove svolgeva il ruolo di preparatore dei portieri nel settore giovanile biancorosso. Per questo motivo l’amministrazione comunale, con una decisione condivisa con i familiari e gli amici di Fabrizio, ha voluto dedicare alla sua memoria il campo di calcio a 5, disciplina che lo ha visto protagonista anche in campo”.

torneo

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, cui è seguito un torneo che ha visto la partecipazione di molti giovani, il sindaco ha anche letto una lettera scritta da uno dei ragazzi che ha avuto modo di apprezzare le doti di Fabrizio e che di seguito pubblichiamo:

Non ci sono abbastanza parole per descrivere Fabrizio, perché lui era troppo grande.

Lascio parlare i ricordi.

Ricordo Camerino, primo anno di università, primo giorno di lezione, pausa. "Scusa hai da accendere?"

"Sì"

"Piacere Matteo"

"Piacere Fabrizio".

Una parola tira l'altra, si ride e si scherza subito alla grande, poi finisce la lezione.

"Do' vai a pranzo?"

"Vado dal mio porchettaro di fiducia"

"Posso venire anch'io?"

"Ma certo!"

Castelraimondo, panino con la braciola.

Empatia totale, risate spensierate, dopo un giorno eravamo amici da una vita.

Ricordo le cene a casa mia, le partite di coppa, gli abbracci sinceri.

Ricordo diciottomila caffè.

Ricordo che quando sparavo una cazzata delle mie, lui se ne usciva con "dio caro, ma come stai?", con quella fantastica erre moscia, e poi scoppiava a ridere.

Non dimenticherò mai quel sorriso.

Ragazzo buono e limpido, con un cuore grande.

Vorrei abbracciare tutti i suoi cari.

gruppo



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