Notizie di spettacolo nelle Marche
Blitz antidroga dei militari della Guardia di Finanza della compagnia di Civitanova Marche.

L’operazione ha portato all’arresto di un uomo di nazionalità magrebina residente a Montecosaro, alla denuncia del complice e al sequestro di oltre 33 chili di hashish e di quasi 3mila euro in contanti.

Tutto ha preso il via dalla confisca di tre auto ad una persona indagata per reati tributari, nel corso della quale gli uomini delle Fiamme Gialle hanno focalizzato l’attenzione su un garage situato a Montecosaro.

La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire, stipate all’interno del garage, in numerose borse termiche per isolamento ad uso alimentare e shopping bag, 58 confezioni di hashish, dal peso complessivo di 33,209 chilogrammi; la sostanza stupefacente, se venduta “al dettaglio”, avrebbe potuto fruttare oltre 300.000 Euro.

Dall'analisi del cellulare dell'uomoi i finanzieri hanno individuato il potenziale complice della persona arrestata, anch’egli di cittadinanza marocchina e residente a Portorecanati. Nella sua abitazione è stato scoperto e sequestrato materiale di confezionamento (una macchina sigillatrice per sottovuoto e numerosi rotoli di cellophane e scotch), 2.290 euro in contanti, ritenuti proventi del reato di spaccio, e 18 calzature recanti il marchio Louis Vuitton contraffatto.




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Multe per complessivi 33mila euro e sequestro di circa 425 chili di pesce sono il risultato dei controlli compiuti nelle acque marchigiane dagli agenti della Guardia Costiera..

In particolare sono stati sequestrati e rigettati in mare 3 esemplari di tonno rosso sottomisura non dichiarati allo sbarco. Al comandante del peschereccio è stata comminata una multa di oltre 5.500 euro.

Sequestrati, inoltre, 170 chili di vongole per superamento dei limiti di pesca giornalieri consentiti con sanzioni complessive pari a 7.500 euro.

guardia costiera
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Ulteriore finanziamento per la ricerca di Unicam con la concessione da parte del Ministero della Transizione Ecologica di 250mila euro destinati al progetto “Recupero di materiali critici da rifiuti elettronici” che vede come capofila l’univesrsità di Camerino con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Gabriele Giuli della sezione di Geologia in collaborazione con il gruppo del prof. Mario Berrettoni della sezione di Chimicadella Scuola di Scienze e Tecnologie, e con le aziende Orim Spa e Rimel Srl.

Obiettivo del progetto è quello di recuperare materiali critici come metalli preziosi e Terre Rare, ossia elementi chimici non comuni e difficili da reperire, da rifiuti elettronicicon lo scopo di sviluppare materie prime seconde, frutto cioè della circolarità nella gestione dei rifiuti, da immettere nei cicli produttivi in sostituzione delle materie prime vergini, a tutto beneficio dell’ambiente.

“Nella prima fase – ha sottolineato il prof. Giuli – studieremo nel dettaglio tramite analisi microchimiche e strutturali le tipologie di rifiuti elettronici già disponibili presso le aziende di smaltimento e trattamento rifiuti coinvolte nel progetto, testando nuove procedure per l’estrazione di metalli da rifiuti elettronici, e successivamente analizzeremo i prodotti ottenuti al fine di validare l’efficacia di queste procedure e di ottimizzarne la resa. Si passerà poi ad una fase di sviluppo sperimentale che prevede di combinare insieme le conoscenze acquisite durante la prima fase e le competenze tecniche delle due aziende coinvolte, per produrre un nuovo piano di trattamento di rifiuti che attualmente non sono ancora in grado di utilizzare per l’estrazione dei metalli di interesse".

Il progetto avrà quindi la finalità di sviluppare a livello industriale tecnologie innovative e sostenibili peril trattamento di materiali compositi, incrementando il trasferimento tecnologico delle competenze provenienti dalla ricerca scientifica universitaria a beneficio della competitività delle aziende.

“Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato il Rettore Claudio Pettinari – di questo ulteriore importante finanziamento ottenuto dalla ricerca Unicam. Da tempo l’Ateneo sta lavorando su un ambito di ricerca estremamente attuale quale è quello del recupero dei materiali con tecnologie innovative, con diversi progetti. Le competenze scientifiche di Unicam, quindi, vengono ancora una volta messe a disposizione del territorio, con benefici sia per l’attività e lo sviluppo dell’impresa che per l’ambiente”.

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Al via la Spesa sospesa per l’Ucraina, con la possibilità per tutti i cittadini di fare offerte per acquistare prodotti nei mercati contadini di Campagna Amica, da inviare ai civili del martoriato paese dove iniziano a scarseggiare le scorte alimentari o da donare alle migliaia di profughi che stanno arrivando in Italia.L’appuntamento con l’iniziativa della Coldiretti domani, sabato 5 marzo dalle 8 alle 13, nei Mercati coperti di Campagna Amica di Ancona (via Martiri della Resistenza), Macerata (via Morbudicci), Fermo (piazza Dante) e Ascoli Piceno (via Tranquilli).

Un’iniziativa di solidarietà che interesserà tutti i farmers market delle varie regioni d’Italia.
Per tutto il week end i consumatori avranno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore della popolazione ucraina, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.
In questo caso si tratta di generi alimentari Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica con il supporto dei giovani e delle donne della Coldiretti
La Spesa Sospesa è un'iniziativa che Coldiretti ha portato avanti in questi anni di pandemia per sostenere le famiglie in difficoltà per la strette economica della pandemia. Negli ultimi due anni sono stati consegnati nelle case dei marchigiani oltre 48 tonnellate di cibo.
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I militari della Tenenza di Porto Recanati, in occasione del mercato settimanale, hanno posto in essere un piano coordinato di controllo economico del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti, con particolare riguardo al settore della contraffazione, dell’abusivismo commerciale e della sicurezza prodotti, a tutela dei consumatori e dei commercianti onesti.

In tale ambito l’attenzione dei militari si è focalizzata sulla merce esposta da un ambulante, residente a Recanati, esercente l’attività di commercio di tessuti, articoli tessili per la casa e articoli di abbigliamento, rilevando numerose anonime bustine trasparenti contenenti cerniere, bottoni e spille decorative, prive di qualsivoglia indicazione, sigillate con un semplice punto metallico, per un totale di 55mila 802 articoli.

Da un più approfondito esame dei prodotti posti in vendita, privi tra l’altro della documentazione attestante la loro provenienza, è stato appurato che il commerciante, a seguito di un ingente acquisto di merce sfusa, aveva provveduto autonomamente al confezionamento della stessa, utilizzando bustine di plastica trasparenti e una spillatrice.

Il materiale, non conforme agli standard di qualità e carente delle minime indicazioni previste dal “Codice di Consumo”, è stato posto sotto sequestro amministrativo e il responsabile è stato segnalato alla Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti di competenza.

A cura dei militari della Tenenza di Porto Recanati saranno esperiti ulteriori accertamenti per verificare eventuali profili di irregolarità dal punto di vista fiscale.
c.c.

 

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A Camerino, in vista dell'entrata in servizio per le opere di ristrutturazione post sisma del palazzo arcivescovile, è iniziato il montaggio della gru che occuperà il lato destro di piazza Cavour. La ditta incaricata sta da ieri procedendo al posizionamento del braccio meccanico che dovrebbe essere completato per il prossimo 12 marzo e, rappresenta uno dei passaggi fondamentali per l'avvio dei lavori di ripristino della storica sede arcivescovile.
Di lì a poco, alla presenza delle istituzioni, l'inaugurazione ufficiale del cantiere i cui lavori sono affidati all'impresa Saicam di Venezia.
Un intervento di ristrutturazione su diecimila metri quadrati di superficie, il cui contributo sisma da 22 milioni di euro lo fa essere il più grande cantiere privato delle Marche.
L'inizio concreto dei lavori, un simbolo per tutta la ricostruzione pesante di Camerino, tra i centri più colpiti dal terremoto del 2016.
"Un momento significativo per la diocesi e per l'intero territorio - commenta l'arcivescovo Francesco  Massara -. La partenza del cantiere in piazza, è segno di speranza e testimonianza reale che, con grande impegno e sacrificio, la ricostruzione  si può portare avanti. A metà marzo dunque daremo il via ufficiale alle opere alla presenza del commissario straordinario Giovanni Legnini che contestualmente inaugurerà anche altri cantieri dell'ammnistrazione comunale e dell'università di Camerino. Quindi- conclude Massara - insieme con le altre istituzioni si lavora per il bene del territorio".
A pochi passi dal palazzo arcivescovile sono inoltre in via di ultimazione le opere di ripristino del Collegio Bongiovanni  la cui struttura sarà consegnata nel prossimo autunno.
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Tornando alla sistemazione del palazzo arcivescovile, complessa si è rivelata la redazione del progetto che ha impegnato una squadra di 25 tra tecnici, ingegneri, architetti, termotecnici e responsabili della sicurezza, coordinata dall'ingegnere Carlo Morosi, responsabile per la progettazione dell'ufficio ricostruzione dell'arcidiocesi. Un progetto che  per essere adeguato ai nuovi costi dei materiali e alla reale stima del danno, ha richiesto una serie di modifiche e rimodulazioni. Gli interventi saranno di ristrutturazione e consolidamento fino ad ottenere un miglioramento sismico del 60 per cento, alla stregua di un palazzo di civile abitazione.
Ampio approfondimento della notizia sull'Appennino camerte di questa settimana.
c.c.
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“Il connubio fra Regione Marche e lo Sferisterio di Macerata è una sinergia che avanti da anni. Trova la sua enorme giustificazione nel fatto che lo Sferisterio rappresenti un’eccellenza del nostro territorio”. Lo ha affermato il presidente Francesco Acquaroli, intervenuto alla presentazione del programma 2022 del Macerata Opera Festival, presso la Biblioteca “Mozzi Borgetti”.

“Lo Sferisterio ha tutte le carte in regola per divenire uno dei grandi attrattori della nostra regione – ha proseguito Acquaroli - Su questo progetto stiamo lavorando insieme al Comune di Macerata e a tutte le altre città che possono vantare elementi di grande capacità attrattiva. Da questo punto di vista lo Sferisterio rappresenta già ora un’eccellenza delle Marche, nata e crescita a Macerata grazie alla caparbietà di tanti che hanno creduto nelle sue potenzialità anche nei momenti più difficili per le finanze degli Enti locali. Però lo Sferisterio è sempre riuscito nella sua storia a emergere e a rappresentare un valore aggiunto, su cui la Regione punta per qualificare l’offerta turistica e culturale marchigiana. Complimenti quindi al sindaco Sandro Parcaroli, all’amministrazione comunale e al Macerata Opera Festival per l’impegno profuso e il ricco cartellone proposto per il 2022, con l’auspicio che questa sia un’altra stagione di successo”.

Quello del 2022, secondo l’assessore Latini intervuta via web, “è cartellone di livello internazionale, che lascia ben sperare per un ritorno di pubblico ai livelli pre pandemici: già l’anno scorso i numeri sono stati alti, con 22 mila spettatori registrati; prima della pandemia si arrivava a quota 44 mila. Spero che questo sia l’anno giusto per ritornare a questi numeri perché c’è bisogno di far rinascere i luoghi della cultura. Lo Sferisterio è un simbolo per tutte le Marche che sta avendo sempre più visibilità internazionale”.


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La proposta fatta dal sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia e subito accolta dall’assemblea dei primi cittadini dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII. Dell’iniziativa a sostegno delle famiglie con minori in fuga dalla guerra si è fatto così promotore il presidente d’Ambito Alessandro Gentilucci.

“Il comitato dei sindaci ha accolto una proposta del sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, e insieme abbiamo definito, come prima e immediata decisione, l’impegno di un fondo pari a euro 10.000 a valere sul nostro bilancio, finalizzato al soddisfacimento di bisogni sociali e educativi per i profughi del conflitto in corso – dichiara Gentilucci - Una misura di pronto intervento sociale che è un segnale di vicinanza di tutto un territorio che ha sofferto e soffre ancora per il sisma, ma che intende esprimere, con questo atto concreto, tangibile, deciso insieme al coordinatore Valeriani, la solidarietà e la generosità della nostra popolazione verso tutti coloro che soffrono per la guerra e vivono grandi criticità. Stiamo valutando altre misure - conclude - sulla base delle problematiche future che dovessero evidenziarsi”.
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Simonelli Group sostiene e supporta la nuova sede di Ancona del Centro Clinico NeMO (Neuro Muscular Onmicenter), una struttura inaugurata questa mattina presso l’Ospedale Torrette del capoluogo marchigiano. Si tratta di un centro ad alta specializzazione pensato per rispondere in modo specifico alle necessità di chi è affetto da malattie neuromuscolari (es. SLA, SMA, ecc) e le distrofie muscolari. Lo scopo principale è migliorare la qualità della vita delle persone prese in carico, fornendo loro e alle famiglie un supporto clinico, assistenziale e psicologico che risponda ai bisogni globali.

“Ricerca, impresa e territorio sono asset tra i più preziosi su cui investe Simonelli Group, consapevole che il territorio è quell’ambito nel quale creare e diffondere benessere e crescita – ha dichiarato Maurizio Giuli Executive for Corporate Strategy in Simonelli Group - Anche per questo motivo abbiamo deciso di dare il nostro sostegno al Centro Clinico NeMO che investe in ricerca, collabora con le Università al fine di migliorare la qualità della vita delle persone affette da questo tipo di malattie”.

Per Simonelli Group sostenere il Centro NeMO è un modo concreto per fornire un supporto alla comunità del territorio marchigiano e individuare soluzioni innovative per il benessere di chi deve affrontare questo tipo di patologie.

“Siamo particolarmente felici di contribuire a questo importante progetto per la sua unicità nel fornire risposte concrete ai molteplici bisogni dei pazienti affetti dalle patologie neuromuscolari, proponendo loro un approccio innovativo, competente e adeguato”, ha specificato Manuela Feliziani, Sustainability Advisor Simonelli Group.

Il carattere innovativo del progetto, infatti, si sposa con la grande attenzione di Simonelli Group nell’investimento in ricerca e tecnologie volte a migliorare il risultato in tazza e ad elevare gli standard qualitativi del caffè in tutto il mondo.

“La cultura dell’innovazione, della tutela ambientale e della sostenibilità fanno parte del “dna” dell’azienda già da molti anni – spiega Nando Ottavi, Presidente Simonelli Group - La nostra è un’azienda votata al lungo periodo, alla crescita e all’innovazione; è per questo motivo che lo sviluppo di Simonelli Group non può prescindere dalla crescita e dal benessere del territorio in cui opera e in cui è rimasta anche in tempi in cui la delocalizzazione poteva sembrare la scelta più conveniente. Supportare associazioni che investono in soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita di persone con diverse patologie è sicuramente una scelta che contribuisce a creare valore aggiunto per il nostro territorio”.

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Il 2021 è stato un altro anno record per la ricostruzione privata, con l’approvazione di 5.200 decreti di contributo ed altrettanti cantieri, tanti quanti nei quattro anni precedenti. Una tendenza confermata dai primi dati del 2022: a gennaio, grazie alla definizione delle domande per i danni lievi presentate in forma semplificata, sono state approvate altre 900 richieste di contributo, portando il numero complessivo delle richieste approvate a 13 mila, per un importo di 3,8 miliardi di euro.

“La ricostruzione del centro Italia avanza, grazie alle semplificazioni e a un lavoro corale degli uffici regionali e comunali, che hanno migliorato la loro produttività, e grazie all’apporto dei professionisti e delle imprese” sottolinea il Commissario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini, che ha diffuso oggi il Rapporto sulle attività del 2021. 
“C’è ancora molto da fare per i cittadini che da troppo tempo – 
aggiunge il Commissario – attendono di avviare la ricostruzione delle loro case e per le imprese. Nel 2022 saremo tutti chiamati ad affrontare sfide ancora più impegnative, raccogliendo i frutti delle misure adottate per la ricostruzione pubblica, che pure ha registrato netti miglioramenti lo scorso anno, e superando le inattese e serie difficoltà derivanti dalla scarsa disponibilità di imprese e professionisti dovuta alla saturazione del mercato dell’edilizia.
Il 2022 sarà importante anche per l’attuazione delle misure per la rigenerazione territoriale e lo sviluppo finanziate con il Fondo complementare al PNRR. Sarà insomma un anno decisivo per il futuro dei territori dell’Appennino centrale colpiti dai terremoti, ed è per questo che sarà necessario l’impegno straordinario di tutti i protagonisti pubblici e privati”
 conclude il Commissario.

Anche sul fronte della ricostruzione pubblica, si legge nel Rapporto, nel 2021 si registrano avanzamenti importanti, con la spesa raddoppiata da 260 a 560 milioni di euro. Una spinta importante è stata data dalle nuove Ordinanze speciali in deroga per la ricostruzione dei centri più colpiti e delle opere pubbliche più urgenti. Gli interventi in deroga varati nel 2021 sono 762 e valgono nel complesso 1,3 miliardi. Tra questi vengono finanziati anche circa 200 nuovi interventi sulle scuole per 580 milioni di euro, che portano il totale degli istituti scolastici oggetto di interventi di riparazione e ricostruzione a 457 (per 1,3 miliardi complessivi).

Il 2021 è stato anche l’anno che ha permesso di avere un quadro definitivo e attendibile sia dei danni causati dalla sequenza sismica del 2016-2017, sia della spesa prevista per la loro riparazione, che è pari a 27,2 miliardi di euro dei quali 19,5 per la sola edilizia privata. Per la prima volta, inoltre, emerge il quadro dei danni a livello dei singoli comuni, che vede in testa Amatrice (Ri) con 1,2 miliardi all’edilizia privata, seguita da Tolentino (Mc) con 950 milioni di euro, Camerino (Mc) con 900 milioni di euro, Norcia con 830 milioni di euro. Rispetto a questa situazione, ad oggi le richieste di contributo per la ricostruzione privata già presentate coprono il 33% della spesa complessiva attesa.

Il nuovo quadro dei danni consente anche una programmazione più efficace delle scadenze per la presentazione delle richieste di contributo per i danni gravi. La prima è stata fissata al prossimo 30 giugno per i proprietari delle abitazioni inagibili che percepiscono il Contributo di autonoma sistemazione o usufruiscono di un alloggio nelle Soluzione abitative di emergenza e che non abbiano impedimenti oggettivi.

Il termine è stato fissato anche sulla base della ricognizione affidata ad Invitalia, d’intesa con la Protezione Civile, secondo la quale, ad oggi, sono 15.224 i nuclei familiari che ricevono il sostegno statale, tra i quali 7.368 non hanno ancora presentato la richiesta del contributo. Circa la metà di questi, secondo alcune stime, sarebbero in condizioni di presentare il progetto e la richiesta del contributo entro il termine del 30 giugno.

Nel 2021 alla ricostruzione materiale si è accompagnata anche una forte iniziativa per la ripresa e lo sviluppo economico dei territori colpiti dal sisma, ance nel 2009, con lo stanziamento di 1 miliardo e 780 milioni di euro del Fondo complementare al PNRR dedicato proprio alle Aree sisma. Le Ordinanze attuative sono state tutte varate a fine anno. In queste settimane l’attività è concentrata per delineare i bandi rivolti principalmente alle imprese che saranno pubblicati entro il mese di giugno.
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