Notizie di spettacolo nelle Marche
Arriva da Roma l'allarme dei focolai di peste suina africana sui cinghiali, come in Piemonte e in Liguria e ora anche il Centro Italia inizia a tremare. A richiedere la dovuta attenzione è Coldiretti Marche che ribadisce con forza quanto sia urgente e necessaria l’adozione di misure immediate per il contenimento massivo dei cinghiali. Il rischio è quello di uno tsunami economico per gli allevamenti suinicoli e conseguentemente per i prodotti trasformati.

“Oltre agli ormai inestimabili danni alle colture, all'ambiente, alla biodiversità e al rischio per le comunità provocati dall'abnorme numero di cinghiali che invadono le nostre campagne e le nostre città, dobbiamo registrare oggi questa emergenza sanitaria molto vicina ai nostri confini - ha precisato Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - Abbiamo più volte sollecitato l’impellente necessità della loro drastica riduzione numerica, attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo in base all’articolo 19 della legge 157/92 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. La peste suina si diffonde attraverso i cinghiali e anche se non è trasmissibile agli esseri umani, colpisce i maiali ed è altamente contagiosa e letale. Rischiamo oggi che l'emergenza si allarghi e metta a serio rischio l’intero comparto suinicolo marchigiano, le eccellenze che da esso derivano e la norcineria”. Una vera e propria emergenza che coinvolge anche altri settori. Di fronte a un caso conclamato di peste suina, come già avvenuto in Piemonte e in Liguria, le misure di contenimento arrivano a prevedere il divieto di raccogliere funghi e tartufi, le attività di pesca e perfino il trekking e le passeggiate in mountain bike e tutte le altre attività che potrebbero portare a un’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti. Un danno, quindi, non solo al settore zootecnico ma anche a tutta l’economia del bosco, delle delle aree interne e del turismo. Per questo Coldiretti Marche torna a chiedere l'attivazione immediata di tutte le forme di controllo per arginare innanzitutto la proliferazione incontrollata di questi ungulati. 

"In quest’ambito - commenta Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche - occorre mettere in campo ogni iniziativa utile a fermare il proliferare dei cinghiali e garantire la sicurezza degli allevamenti suinicoli, monitorando attentamente la situazione per evitare strumentalizzazioni e speculazioni a danno dell’intero comparto”.
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“Pagina di montagna”, un concorso emozionale dove chiunque lo voglia potrà scrivere messaggi riguardo le proprie esperienze relative alla montagna, apre domenica 15 maggio la serie di eventi con cui il comune di Bolognola intende celebrare l’ “Anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna”.

L’iniziativa è stata presentata dal sindaco Cristina Gentili, alla presenza del vice presidente nazionale di Unionturismo, nonché consigliere comunale a Bolognola, Barbara Cacciolari e del rettore dell’università di Camerino Claudio Pettinari.

Proprio la presenza del rettore ha rappresentato l’occasione per svelare l’accordo, unico nel suo genere, siglato tra Unicam e il comune di Bolognola, che lo stesso sindaco definisce «un sogno che si realizza».

Sulla base dell’accordo sarà realizzato un laboratorio di studio e di sviluppo della montagna proprio a Bolognola, con il comune che metterà a disposizione locali che saranno utilizzati da ricercatori, studenti e stagisti per lo studio del territorio montano che porterà a future strategie di sviluppo.

«Unicam è una università che vuole salire in alto, guardando al futuro attraverso luoghi sani come quelli della nostra montagna – precisa il rettore Pettinari – Sarà posta attenzione alla possibilità di sviluppo di un intero territorio attraverso le ricerche che possono essere condotte in discipline come la botanica, la biologia, la geologia, che sono patrimonio del nostro ateneo. Tanti i punti di contatto con un’amministrazione che sta mettendo le basi perché Bolognola, pur comune di piccole dimensioni, possa essere un unicum a livello nazionale e punto di riferimento per turisti che in queste terre potranno vivere una unicità».  
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Presentato nella sede dell’Unione Montana Marca di Camerino il progetto di fattibilità per la riqualificazione di borgo Ravaio (Fiastra), un insieme di edifici rurali di proprietà dell’Unione Montana che diverranno, nelle parole del presidente dell’ente, Alessandro Gentilucci, “una struttura ricettiva di qualità, funzionale a tutto il territorio dei Sibillini. Parliamo di un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro reperiti tramite il fondo PNRR Area Sisma per dare nuova vita a questo complesso edilizio trasformandolo in un’oasi di relax e benessere”. Il progetto, realizzato da Archistudio, è stato illustrato dagli architetti Enrico Frezzi e Andrea Pierigè e prevede la riqualificazione di quattro fabbricati, già oggetto di un precedente intervento di ristrutturazione a seguito del sisma del ’97, che potranno contenere fino a 45 posti letto, con servizi benessere sia singoli che comuni, e una attività di ristorazione. Il tutto realizzato secondo le più innovative soluzioni per il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili.

“Ravaio, posto all’inizio del percorso delle Lame Rosse e con una straordinaria vista sul lago, sarà un fiore all’occhiello per tutto il territorio” ha sottolineato Gentilucci, “ed è frutto di una fattiva collaborazione con il comune di Fiastra e con il sindaco Scaficchia”. Proprio Sauro Scaficchia, in collegamento telefonico, ha ringraziato Gentilucci per aver consentito, in qualità di presidente dell’Unione, il recupero di questo borgo: “riportare alla luce Ravaio è il compimento di un lavoro già avviato, ma interrotto. Perciò sono grato al presidente Gentilucci per aver sposato questo progetto che sarà a vantaggio di tutto il contesto dei Sibillini e non solo di Fiastra”.  A rinforzare l’apprezzamento dell’amministrazione di Fiastra anche il vicesindaco, Claudio Castelletti, che ha partecipato alla presentazione.

L’iter prevede che, una volta approvato il progetto e appaltata la gara, i lavori si concluderanno entro il 2024. “Siamo riusciti a garantire un futuro certo ad una struttura di grande valenza architettonica inserita in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza, con una progettualità che punta a realizzare qualità e servizi in ambito turistico. Una proposta esclusiva che, sono certo” ha concluso Gentilucci “saprà catturare l’interesse di tanti e che dedico, idealmente, a Luigi Gentilucci, mio padre che, quand’era in Comunità Montana, per primo pose le basi per il recupero del borgo di Ravaio”.
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In scadenza il prossimo 31 maggio, per i cittadini la cui abitazione è inagibile, il termine per dichiarare il possesso dei requisiti che permettono di continuare a percepire il contributo di autonoma sistemazione o rimanere nelle soluzioni abitative d’emergenza. Cambia tuttavia la modalità di dichiarazione che, diversamente da quanto avvenuto finora, non andrà più fatta in modalità cartacea da presentare al proprio comune di appartenenza, bensì esclusivamente con procedura online. Già preannunciata dalla regione Marche, la novità della piattaforma informatica che è in fase di predisposizione da parte della Protezione civile, sarà la via da utilizzare anche per la presentazione delle dichiarazioni annuali riguardanti il possesso dei requisiti per la fruizione dell’assistenza abitativa. Quindi, i cittadini terremotati che debbano confermare il diritto a percepire il contributo di autonoma sistemazione o a rimanere nelle Sae, per la compilazione del modulo online dovranno necessariamente essere in possesso dell’identità digitale (carta d’identità elettronica, Spid o carta nazionale dei servizi).

A poco più di 20 giorni dalla scadenza improrogabile del 31 maggio, seppure non ancora suffragata da ufficialità, tra i cittadini dei territori colpiti dal sisma questa nuova regolamentazione telematica sta già creando non poca preoccupazione. La maggior parte della popolazione che vive nelle aree Sae o percepisce il Cas è infatti composta da persone anziane e sole, senza alcuna confidenza con i sistemi informatici. «Ancora una volta abbiamo dimostrazione di quanto poco si conosca il tessuto sociale dei comuni colpiti dal sisma – denuncia il presidente dell’associazione “La terra trema noi no”, Diego Camillozzi –. Ma non ci stupisce visto che il capo di Protezione civile Curcio, non si è mai degnato di avere un confronto con chi invece conosce molto bene le problematiche del territorio. Stesso capo della Protezione civile che, nonostante i nostri appelli, ha deciso di ricorrere contro i terremotati nella causa sul Cas che ci vedeva in parte vincitori riguardo le gravi discriminazioni di trattamento. Per l’altra causa siamo ancora in attesa di fissazione dell’udienza. Queste persone si rendono minimamente conto di quanta popolazione anziana ha il nostro territorio? – rimarca Camillozzi – È già tanto chiedere una presentazione telematica, figuriamoci se dovrà essere fatta tramite Spid, la maggior parte delle persone non sa nemmeno cosa sia, assurdo. Ancora più assurdo è chiedere di far tutto in meno di venti giorni, visto che il modulo da presentare non esiste. A differenza del commissario Legnini, a differenza della Regione con l’assessore Castelli, di molti politici e del suo predecessore Borrelli, che si sono sempre dimostrati disponibili all’ascolto delle problematiche, il capo della Protezione civile Curcio, non è pervenuto. Chiederemo a "Chi l’ha visto"».

c.c.
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Colto da un malore mentre cerca di far ripartire la sua auto a spinta. Ha perso la vita così, intorno alle 10 e mezza di stamattina, un anziano di Pieve Torina di circa ottanta anni. Stando alle prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, l’auto della vittima dell’incidente si è fermata vicino all’area Sae di Pieve Torina. L’anziano è sceso, tentando di rimettere in moto a spinta. In quei momenti si è sentito male, cadendo a terra. L’auto a quel punto lo ha schiacciato. L’ottantenne, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, è morto sul colpo. È stato il malore a essergli fatale.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Camerino, i Vigili del fuoco di Macerata e i sanitari del 118. Allertata anche l’eliambulanza, che è successivamente rientrata alla base dopo che i medici hanno accertato che per l’anziano non ci fosse più nulla da fare.
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Oltre 300mila euro di IVA non versata, la Guardia di finanza gli sequestra 120mila euro e un’autovettura. È il bilancio di un’operazione dei finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche che, nell’ambito dei controlli a contrasto dell’evasione fiscale, ha punito con il sequestro preventivo dei beni a fini di confisca il titolare di un’impresa individuale attiva nel settore tessile a Morrovalle.

Le indagini sono partite grazie ad un controllo dell’Agenzia delle entrate di Macerata, che ha accertato la posizione fiscale del titolare della ditta, rilevando l’omesso versamento dell’IVA. L’importo evaso – circa 300mila euro - era superiore alla soglia di punibilità prevista dalla legge ed è quindi partita la segnalazione all’Autorità giudiziaria. La Procura della Repubblica ha instaurato il procedimento penale e ha ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari l’emissione di un decreto di sequestro preventivo di beni per un ammontare pari agli importi evasi, al fine di preservare il credito erariale.

I finanzieri di Civitanova Marche si sono occupati degli accertamenti sulle disponibilità patrimoniali dell’evasore, al termine dei quali è scattato il sequestro, appunto, di 120mila euro in liquidità dai suoi conti correnti e di un’automobile.
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Giovane, estroverso campione. Le Marche si affidano a Gianmarco Tamberi, Oro olimpico a Tokyo 2020 di salto in alto, per promuovere il territorio attraverso i canali social. È stato scelto dalla Regione per una nuova, mirata, campagna promozionale da sviluppare su alcuni temi specifici e sui canali social. Obiettivo è quello di allargare l’attrattività e la riconoscibilità del territorio marchigiano e delle sue peculiarità. 

“La volontà di coinvolgere Tamberi – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli – era nata sul palco della Giornata delle Marche. Gianmarco: un atleta marchigiano, cresciuto nelle Marche e che nelle Marche continua a vivere e ad allenarsi, per raggiungere nuovi traguardi sportivi. I suoi successi ci rendono orgogliosi, soprattutto per come sono stati conquistati, con il sacrificio e la determinazione, la forza di credere fino in fondo in un obiettivo così importante. Le Marche sono una terra di campioni che qui trovano gli stimoli e le motivazioni per crescere e migliorarsi. E non solo a livello sportivo. Le Marche sono una fucina di eccellenze che insieme dobbiamo riscoprire e rilanciare, per affermarci sui mercati nazionali e internazionali come una grande unica destinazione “tutta da scoprire”. Ringrazio Gianmarco per aver voluto far parte della ambiziosa sfida per il futuro della nostra regione. Sono certo che saprà raccontare le Marche a modo suo, con la sua vivacità e la sua inconfondibile impronta. Questa scelta non va in contrasto con altre, ma è stata dettata dalla volontà di focalizzarci su alcuni settori specifici e sui social, dove Gianmarco Tamberi si è rivelato un campione altrettanto affermato come in pedana. Dopo il lancio del nuovo brand della promozione “Scopri le Marche: terra di emozioni”, siamo al lavoro per la prossima imminente stagione turistica, già contraddistinta da segnali di ripresa delle presenze che speriamo possa raggiungere numeri importanti per tutto quel comparto che negli ultimi due anni ha visto precluse molte delle proprie attività”.

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“Esprimo grande soddisfazione per la risposta tempestiva e concreta arrivata dalla Regione Marche e dall’Area Vasta e in relazione alle esigenze della popolazione di Monte San Martino”.

Così il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Raffaele Anselmi, dopo aver avuto l’ufficializzazione del raddoppio delle giornate di presenza del medico di base nel suo paese.

Come si ricorderà, ad aprile Anselmi aveva denunciato una situazione inaccettabile per la popolazione di Monte San Martino a seguito del pensionamento del medico di famiglia.

I cittadini si sono trovati da un giorno all’altro ad avere a disposizione il medico che sostituisce quello andato in pensione, per appena una mezza giornata alla settimana, dalle 14 alle 19 del giovedì.

Una situazione che aveva causato non pochi problemi ai cittadini e per la quale Anselmi aveva lanciato un appello alle istituzioni.

Un appello che è stato subito raccolto. “La presidente della IV Commissione consiliare permanente Sanità e Politiche Sociali della Regione Marche, Elena Leonardi, mi ha comunicato che a seguito del suo interessamento tramite la direttrice dell’Area Vasta 3, dottoressa Daniela Corsi, la presenza del medico di famiglia a Monte San Martino sarà fin da subito raddoppiata, passando da una a due mezze giornate, il giovedì e il venerdì.

Inoltre” dice Anselmi “è stato emesso un avviso dalla Regione Marche per avere un medico aggiuntivo a Monte San Martino.

Quindi, abbiamo dato nell’immediato una risposta concreta alle esigenze dei cittadini, con l’obiettivo di poter incrementare ulteriormente il servizio nelle prossime settimane.

Sento, a tal proposito, di dover esprimere un sentito ringraziamento alla consigliera Elena Leonardi per il suo interessamento e alla dottoressa Daniela Corsi per la tempestività dell’intervento, grazie al quale i cittadini di Monte San Martino possono tornare a disporre del servizio sanitario in paese in tempi e modi certamente più dignitosi”.
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Inizia il conto alla rovescia per il ritorno del Premio Ugo Betti, a Camerino, in programma il 10 giugno.

Il premio letterario, che la città di Camerino dedica a uno dei suoi figli più illustri fin dal decennale della sua morte, a Roma il 9 giugno 1953, sarà la XVIII edizione e vedrà la finale quale culmine di un lungo percorso.

Sono 27 i partecipanti al “Premio nazionale Ugo Betti” per la drammaturgia mentre sono 21 i candidati per il “Premio Ugo Betti per i giovani”. La novità è stata, infatti, l’apertura alle scuole e questa fase si concluderà il 28 maggio con la premiazione dei vincitori all’Auditorium Benedetto XIII. Diverse le scuole di Camerino e della Provincia che hanno partecipato e proprio all’attenzione data alle scuole e i giovani teneva tanto il preside Maurizio Cavallaro, scomparso di recente.

Il direttore del Centro Studi, l’avvocato Giuseppe De Rosa si è detto: “Contento per il ritorno del prestigioso premio e soddisfatto della partecipazione dei giovani che hanno dimostrato interesse ed entusiasmo doveroso verso la figura di Ugo Betti, cittadino illustre e importante che ha portato la città di Camerino in giro per il mondo. Ciò che distingue questa edizione con quelle del passato sono i diversi linguaggi con cui si sono espressi gli elaborati, spesso con filmini o formati audiovisivi. In passato alcune edizioni sono state dedicate a forme letterarie diverse dal teatro, nelle quali Ugo Betti fu impegnato, come la novellistica, la letteratura per l’infanzia, la poesia”.

Questa edizione, come le ultime due precedenti, è stata invece incentrata sulla drammaturgia. Il tema prescelto è di strettissima attualità: «Teatro e giustizia: la responsabilità, la colpa, il perdono». Stante il tema, la giuria sarà composta da esponenti del mondo della cultura teatrale e da due eminenti giuristi noti anche per apprezzate «incursioni» nel mondo della letteratura e della cultura umanistica. Questi i nomi della giuria al completo: Marco De Marinis, già ordinario di Discipline teatrali nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna (presidente); Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Macerata; Vincenzo Luzi, magistrato a riposo, cultore di studi letterari; Massimo Marino, saggista, storico, giornalista e critico teatrale.

“I partecipanti al premio nazionale sono da Torino ad Agrigento, quindi un’attenzione davvero da tutta Italia” spiega l’avvocato De Rosa.

Dopo il momento clou con la premiazione del vincitore, il 10 giugno alle ore 17, lo stesso giorno alle ore 21 all’Auditorium Benedetto XIII si svolgerà la rappresentazione del dramma «Corruzione a Palazzo di giustizia», portato in scena dalla compagnia teatrale «Piccola Ribalta» di Civitanova Marche (ingresso gratuito con prenotazione alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Oltre al premio nazionale sarà assegnato anche un premio alla carriera legato alla divulgazione dell’opera bettiana.

Il 9 giugno è invece in programma il convegno: “Segni. Magdalo Mussio e Ugo Betti” alle 17 all’Auditorium Andrea Bocelli.
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Montecassiano è stato inserito nel circuito del Gran Tour delle Marche 2022. Quest’anno tra oltre venti tappe del viaggio tra i comuni e le realtà regionali che presentano proposte turistiche ritenute di particolare interesse, c’è anche il borgo di Montecassiano scelto dagli organizzatori per la sua Sagra dei sughitti (dal 30 settembre al 2 ottobre).

Il Grand tour parte a maggio e prosegue fino a dicembre e rappresenta un’esperienza unica (“senza fine” per citare il nome della kermesse) per il turista che decide di visitare le piccole o le grandi realtà della regione, con proposte diversificate e allettanti. Il Grand Tour delle Marche, infatti, è nato dalla collaborazione tra Tipicità e l’Anci (l’Associazione nazionale comuni italiani) Marche e raccoglie il contributo di Regione, numerosi Comuni e Unioni Montane, Università oltre a soggetti privati. E proprio il contributo di Tipicità consente di unire l’offerta paesaggista e le caratteristiche di ciascun comune con le proposte enogastronomiche tipiche delle singole realtà territoriali coinvolte. Nel sito www.tipicitaexperience.it si possono trovare tutte le informazioni e gli spunti per organizzare il prossimo viaggio.

Soddisfatto il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena (nella foto): «Siamo molto contenti che Montecassiano sia stato inserito in questo importante circuito che ci consente di valorizzare ulteriormente la Sagra dei sughitti. La sagraè cresciuta molto negli ultimi anni grazie al grande lavoro della Proloco e ad ogni edizione cerchiamo di migliorarla ancora per renderla più appetibile ai tanti visitatori che vengono nel nostro borgo. Lo sforzo compiuto negli ultimi anni sul sistema che ruota attorno al turismo– ha aggiunto il primo cittadino - è stato premiato dall’incremento significativo dei visitatori, un sistema che potrà crescere ulteriormente grazie alla collaborazione tra Comuni e Regione e con la partecipazione dei soggetti privati che operano nel settore dell’accoglienza e della ricettività».
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