Notizie di spettacolo nelle Marche
«E’ per me un grande onore, ma anche un onere, quello di poter guidare un gruppo fatto di donne e uomini competenti e capaci. Sono certo che insieme potremo rendere il nostro partito ancora più forte».

Con queste parole, nel corso di una conviviale che si è tenuta a Castte Verdini, il commissario per la provincia di Macerata di Forza Italia, Gianluca Pasqui, ha nominato il coordinamento provinciale del partito.

Ha portato il suo saluto da remoto anche l’on. Francesco Battistoni, commissario regionale Marche di Forza Italia. 

In un clima di grande entusiasmo, Pasqui ha personalmente consegnato ad ogni componente del coordinamento la lettera di nomina, auspicando un partito sempre più forte e unito, capace di fronteggiare con spirito di collaborazione le tante sfide che lo aspettano e di dare ai cittadini quelle risposte che spesso attendono da tempo.

«Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione, ma soprattutto ringrazio l’on. Francesco Battistoni per la fiducia riposta nella mia persona», ha detto Pasqui nel salutare i presenti alla conviviale.

Fanno parte del nuovo coordinamento provinciale di Forza Italia Macerata:

Corrado Perugini (vice coordinatore), Michele Bacchi, Paolo Giannoni, Edoardo Gallotta, Armando Battaglini, Alessia Carsetti, Valentina Salvucci, Samuele Grasselli, Andrea Manciola, Ivano Ponticiello, Roberto Scorcella, Guido Carioli, Antimo Flagiello, Emanuele Carloni e Sandro Montaguti.

Sono stati nominati responsabili dei dipartimenti: Gianni Menghi (Politica economica), Luigi Bartocci (Bilancio e Finanze), Nicoletta Governatori (Sanità), Francesco Turchi (Politiche dell’Unione Europea), Loretta Dichiara (Professioni), Sebastiano Grandoni (Diritti degli animali), Simone Torresi (Tutela dei consumatori), Carmelo Ceselli (Famiglia), Marco Bernabei (Ambiente e territorio), Riccardo Nardi (Casa, edilizia sociale e riqualificazione dell periferie), Rosella Ruani (Attività produttive e tutela delle imprese), Luca Scorcella (Sicurezza alimentare e difesa del cibo italiano nel mondo), Raffaele Delle Fave (Lavori Pubblici), Uliano Salvatori (Lavoro), Alver Torresi (Sport), Michele Palermo (Pesca e demanio), Pietro Ricci (Aree interne), Giulio Bischi (Politiche della montagna), Tiziano Siviglia (Attività di servizi alle imprese, istituzioni e cittadini), Stefano Maraviglia (Arti e mestieri), Luisa Paoloni (Volontariato).
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È nata una nuova collaborazione tra l’Ordine degli avvocati di Macerata e l’Università di Camerino.
Siglato un accordo tra la presidente dell’Ordine Maria Cristina Ottavianoni e il rettore Claudio Pettinari.
Da una visita ai laboratori Unicam da parte degli avvocati, del presidente del tribunale Paolo Vadalà e del procuratore Claudio Rastrelli, l’dea ha potuto concretizzarsi grazie all’impegno dell’avvocato Rosella Gaeta referente del progetto per conto dell’Ordine, insieme al professore Francesco Rizzo, coordinatore per Unicam.
In base all’accordo che avrà durata di cinque anni, l’ateneo metterà a disposizione i suoi professionisti e i suoi laboratori, per le analisi chimiche che possano rivelarsi utili alla professione forense in vari settori.
Nella foto Pettinari Ottavianoni Gaeta
«Il valore di un’iniziativa come questa – ha esordito il rettore Pettinari – è nell’impatto sociale che oggi un ateneo può produrre non solamente a vantaggio di un territorio ma anche nei confronti di diverse categorie di lavoratori. Il ruolo che l’università svolge non è solo significativo per la formazione e la preparazione dei professionisti, ma anche nell’ accompagnare il professionista formato e nel generare iniziative di cui il professionista stesso possa avvalersi. L’occasione di quella visita consentì di mostrare che le potenzialità di una struttura come il Chip, vanno ben oltre le classiche tematiche di ricerca che, in maniera autonoma, sviluppiamo su progetti nazionali e internazionali.. Da quell’incontro, è nata la possibilità di siglare un accordo che vale a rendere consapevoli l’ordine forense e i ricercatori della possibilità di un confronto e di una collaborazione tra le due parti. E in questo progetto di collaborazione, oltre alla chimica, potranno arrecare utilità anche i campi della genetica, della biologia e farmacologia. Non escludiamo poi di collaborare in maniera importante con la nostra Scuola di giurisprudenza. Oggi – ha tenuto a dire il rettore- siamo consapevoli che le università non sono più delle sedi distanti, arroccate e chiuse in se stesse, bensì delle strutture con le quali si può discutere, ragionare e guardare al futuro. E solo una collaborazione totale e completa potrà garantirci un futuro migliore di quello che purtroppo stiamo vivendo».
Sigla dellaccordo Pettinari Ottavianoni
Soddisfatta la presidente dell’Ordine Maria Cristina Ottavianoni secondo la quale l’accordo è una occasione di grande privilegio, sia dal punto di vista delle opportunità scientifiche e della formazione, sia sotto il profilo di crescita della professione, «Una opportunità capace di aprire nuovi orizzonti professionali per entrambi i settori del civile e del penale».
Come spiegato dall’avvocato Rosella Gaeta, alla disponibilità di Unicam per le analisi utili al lavoro forense sia in relazione all’attività difensiva degli avvocati che alle consulenze di parte, il protocollo d’intesa aggiungerà anche un contributo nella proposizione di progetti di ricerca e nella collaborazione tra i due enti su temi specifici, favorendo incontri scientifici e formativi per gli avvocati e gli studenti della Scuola di Giurisprudenza.
Ricordate anche le opportunità di stage delle quali potranno usufruire gli studenti di Unicam, presso gli studi legali degli avvocati dell’ordine di Macerata.
«Un accordo al quale tengo moltissimo» – ha dichiarato l’avvocato Rosella Gaeta, grata alla presidente Ottavianoni per averlo recepito e sottoscritto-.
«Chiude un mio ciclo personale come consigliera presso l’Ordine di Macerata, in vista delle imminenti elezioni che si terranno il 16-17 e 18 gennaio. Da parte mia, è questa l’occasione per ringraziare anche l’intero consiglio per aver fatta propria l’importanza dell’accordo».

Carla Campetella 



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Gli agenti del commissariato di Civitanova Marche hanno arrestato un giovane di 25 anni, già noto alle forze di polizia, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giovane è stato fermato da una pattuglia mentre si trovava alla guida della propria auto. Sottoposto a perquisizione personale e domiciliare il venticinquenne è stato trovato complessivamente in possesso di 100 grammi di hashish e 70 di marijuana.

Inoltre, all’interno dell’abitazione veniva rinvenuto un bilancino di precisione utilizzato per il confezionamento delle dosi. Pertanto, gli agenti procedevano all’arresto del giovane per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Al termine dell’udienza di convalida dell’arresto il giovane è stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e 6000 euro di multa. Inoltre, dovrà svolgere sei mesi di attività lavorativa in favore della collettività.

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Chiusa a Tolentino l’area 3 del villaggio container, lo spazio che ospitava “provvisoriamente” dal maggio 2022 gli sfollati a causa del terremoto del 2016. Resta, così, operativa una sola area del villaggio con il sindaco Mauro Sclavi che continua a lavorare insieme all’assessore alla ricostruzione Flavia Giombetti e all’assessore alle politiche sociali Elena Lucaroni per fare in modo che coloro che ne hanno diritto continuino a essere assistiti, “mentre per coloro che non hanno diritto dobbiamo prevedere il pagamento della loro quota parte perché quelle che sosteniamo sono spese a carico del Comune e quindi a carico di tutti i cittadini i quali sono tassati e questi soldi dobbiamo gestirli al meglio, mentre invece ci sembra che fino ad ora ci sia stata una gestione iniqua e quindi vogliamo far rispettare una reale equità sociale. Pertanto ne deriva che chi avrà diritto continuerà ad essere assistito al contrario di chi non ha alcun diritto che sarà chiamato a fare la sua parte – precisa in una nota il sindaco Sclavi che prosegue - Oggi abbiamo anche avuto un momento di difficoltà, facilmente comprensibile, anche perché i ragazzi che hanno dovuto lasciare l’area n. 3 e che occupavano i container da maggio 2022, erano stati informati preventivamente della chiusura così come il loro datore di lavoro, il Prefetto e il Questore. Nonostante abbiamo concesso proroghe in quanto ci è stato richiesto di aiutare chi era senza collocazione, venendo anche incontro alla ditta per cui lavorano queste persone, qualcuno ha fatto difficoltà per andarsene, però tutto ha un limite. Il termine ultimo era stato fissato per lunedì scorso 9 gennaio, abbiamo dato due giorni di proroga e oggi giovedì 12 gennaio abbiamo provveduto alla riconsegna dei beni personali e alla chiusura, come era stato stabilito e come era normale accadesse. Ringrazio per il loro operato gli agenti delle forze dell’ordine intervenuti. Come programmato dalla nostra Amministrazione comunale stiamo andando verso una progressiva chiusura dei container intesi come soluzioni abitative di emergenza, la quale sta volgendo al temine. L’area container ha tre moduli: il primo a servizio della Protezione Civile, il secondo dove sono allocate le persone e il terzo modulo è quello che è stato chiuso oggi. Un’area container che andrà ad essere adibita solo ed esclusivamente agli usi della Protezione Civile per le eventuali situazioni emergenziali e non più a disposizione dei terremotatiche non hanno un appartamento, limitando l’uso per situazioni di emergenza abitative, case che stiamo cercando di mettere a disposizione, malgrado le tante difficoltà incontrate”.
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Sono intervenuti anche alcuni rocciatori per mettere in sicurezza la parete rocciosa che si trova lungo la strada provinciale Sarnano-Sassotetto-Bolognola da cui lunedì si è staccato un grosso masso. Il blocco è precipitato sulla strada, in località Passo del lupo, ma non ci sono state conseguenze per eventuali auto in transito perché le reti già installate a sicurezza della parete hanno contenuto le parti che si erano staccate.

“Subito dopo il cedimento del masso, probabilmente a causa degli eventi meteorologici – spiega il presidente Sandro Parcaroli –, i tecnici della Provincia sono intervenuti per verificare la situazione e garantire la circolazione lungo la strada. E’ stata contattata una ditta specializzata che, anche con l’utilizzo di alcuni rocciatori, ha provveduto a mettere in sicurezza la parete e ora si sta lavorando per ripristinare le reti danneggiate dalla caduta del masso. Un intervento tempestivo per cercare di non creare disagi alla viabilità e ripristinare la piena sicurezza della zona”. La Provinciale è aperta regolarmente al transito.
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Un milione e 300 mila euro in arrivo per la Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” dell’Università di Camerino. La legge di Bilancio 2023, infatti, stabilisce un finanziamento straordinario volto al rafforzamento delle scuole universitarie superiori come previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di 3 milioni di euro per il 2023 e di 5 milioni di euro per il 2024 ed il 2025, ripartito in eguale misura tra le dieci scuole indicate.

La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” beneficerà, quindi, di 300 mila euro nel 2023 di 500 mila euro sia nel 2024 che nel 2025.

“Siamo estremamente soddisfatti – ha affermato la prof.ssa Loredana Cappellacci, Direttrice della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” – per questa ulteriore opportunità che viene assegnata alla nostra Scuola, riconoscendone la qualità dell’offerta didattica e formativa. Con i fondi che arriveranno implementeremo ancora le attività didattiche e formative nonché i servizi rivolti alle nostre studentesse ed ai nostri studenti”.

“La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – rappresenta una delle eccellenze del nostro Ateneo sulla quale abbiamo sempre investito. Si tratta di una opportunità che offriamo alle nostre studentesse ed ai nostri studenti migliori. L’interdisciplinarietà tra le aree scientifiche, giuridiche e sanitarie consente alle studentesse e agli studenti di apprendere dall’interazione tra di loro, così come seguire attività integrative ed iniziative sulle competenze trasversali consente loro di acquisire conoscenze anche al di là del proprio corso di studio. Il tutto per giungere ad un approccio critico al sapere e ad una apertura culturale necessaria per competere nelle migliori posizioni professionali”.

Attiva dal 2010, la Scuola di Studi Superiori ‘C. Urbani’ rappresenta un percorso di qualità con il quale UNICAM ha scelto di premiare il talento delle studentesse e degli studenti universitari per indirizzarli verso un eccellente futuro.



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Ha raccontato ai carabinieri di essere stato rapinato da due sconosciuti che gli hanno sottratto la somma di milletrecento euro e poi lo hanno picchiato procurandogli lesioni alla mano, alla testa e al volto. La storia è però risultata falsa e il giovane, un autotrasportatore residente in provincia di Pesaro, è stato denunciato per simulazione di reato. Lo scorso 5 dicembre, il ragazzo si era presentato in una stazione carabinieri della sua zona di residenza, denunciando appunto di essere rimasto vittima di una rapina pluriaggravata. Davanti ai militari, ha dunque ripercorso quanto, a suo dire, avvenuto il 2 dicembre, dettagliando il racconto dei movimenti eseguiti con il camion e delle consegne del materiale effettuate nei confronti di vari esercizi commerciali di San Severino Marche, territorio di competenza per il trasporto e consegna che, una volta terminato, lo hanno visto ripartire per dirigersi verso una frazione del comune di Cingoli. Poi, secondo quanto riferito dal giovane, tra le ore 12 e 58 e le ore 13 e 14, mentre percorreva una strada secondaria in località Cesolo, sarebbe stato fermato dalla richiesta di aiuto di un uomo messosi a sbracciare sulla strada per attirare attenzione. Il camionista sarebbe dunque sceso dal mezzo per dare una mano per cambiare una gomma ma è qui che sarebbe stato rapinato e colpito alla testa con una chiave inglese, cadendo a terra privo di sensi. Il giovane ha terminato il racconto dicendo di essere ripartito senza allertare le forze dell'ordine. 
Sulla scorta delle indicazioni fornite dal ragazzo, i militari della Stazione di San Severino, hanno svolto le indagini in collaborazione con i colleghi pesaresi che avevano raccolto il racconto dei fatti. Fondamentale è stato anche l'ausilio dei carabinieri delle stazioni di Castelraimondo, Pioraco, Treia e Potenza Picena, territori dove l'uomo ha riferito di aver fatto consegne di merce prima, e in seguito essere rimasto vittima della rapina.
Tuttavia, sulla base delle sommarie informazioni testimoniali e del'analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza,il percorso in concreto effettuato dal mezzo è risultato completamente incompatibile con il racconto fornito dal giovane. Ulteriori accertamenti e riscontri comparati con i dati riportati nel cronotachigrafo del mezzo di trasporto, hanno confermato che dopo la riferita consegna, in realtà il giovane camionista aveva preso una strada completamente opposta a quella del luogo dove sarebbe avvenuta la rapina.
Da qui la denuncia per simulazione di reato.
Restano da chiarire le motivazioni che hanno spinto il ragazzo a raccontare ai militari una storia completamente inventata e delle quali si occuperà ora la procura di Pesaro.
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Progetto "scuole sicure".  I carabinieri della compagnia di Macerata e, nello specifico,  una pattuglia della sezione radiomobile del Norm e delle stazioni di Macerata e Corridonia insieme a due unità cinofie del nucleo di Pesaro, sin dalle 7 di questa mattina hanno proceduto al controllo degli studenti che scendevano dai pullman del terminal di Macerata, nonché quelli che entravano al liceo artistico “Cantalamessa” e all’istituto Ipsia di Corridonia. Controlli sono stati eseguiti anche presso il monumento ai caduti  (luogo di ritrovo degli studenti). Identificati numerosi studenti. Nei pressi del terminal, i militari hanno rinvenuto a terra una busta di plastica contenente 14 grammi di hashish che è stato posto sotto sequestro, stupefacente del quale nel vedere i carabinieri in azione con tutta probabilità qualche studente si è voluto disfare. 
L'operazione "scuole sicure" sarà ripetuta, con la finalità di prevenire e reprimere ogni tipo di reato all’interno e all’esterno delle scuole e porre un freno al consumo di sostanze stupefacenti eall'attività di spaccio.

 
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Il consigliere provinciale della Lega con delega all'istruzione Laura Sestili prende posizione attraverso una nota sulle esternazioni offerte dagli esponenti del PD camerte e non solo in merito al piano scolastico provinciale che molto ha fatto discutere soprattutto nei comuni dell'entroterra maceratese. Posizioni che la stessa Sestili definisce "false e pretestuose, basate sulla cieca ostinazione e devastante attitudine di vivere permanentemente nell’immobilità, per preservare logiche clientelari e di potere, senza avere la benché minima idea di fare un’attenta e mirata programmazione". 

"La situazione di partenza è ben nota - prosegue la Sestili - A fronte del fondamentale principio di garantire a tutti il diritto all’istruzione in conformità al dettato costituzionale e al dovere morale di agire rispondendo ai numerosi bisogni in tal senso, il panorama della rete scolastica provinciale era ed è deprimente; a distanza di ben sei anni dal terremoto del 2016 poco, se non nulla, è stato fatto; frutto dell’inerzia delle istituzioni, composte proprio da quei personaggi che starnazzano senza avere ancora capito cosa è accaduto e cosa accadrà.

Questi sedicenti amministratori, che nulla conoscono del mondo scolastico, purtroppo non sanno o non vogliono avere una visione lungimirante della complessiva organizzazione scolastica e della sua corretta integrazione con le previsioni normative e le evoluzioni prossime future, pensando di protrarre la logica del conservatorismo e dell’emergenza e questuando, quando necessario, eccezioni normative o elargizioni economiche che, come dimostrato con i fatti, vanno a scapito della collettività e della comunità studentesca senza risolvere i mali presenti.

Il tutto incentrato su logiche localistiche, di gestione del potere e delle clientele, e per questo votato all’immobilismo.

Il piano della Provincia di Macerata, peraltro recepito a pieni voti dall’USR, dal comparto sindacale e dal consiglio provinciale avrebbe consentito di avere già dal prossimo anno un Dirigente scolastico e un Dirigente amministrativo a tempo pieno, invece di un reggente in condominio che non riesce a garantire efficacia e presenza, rimanendo peraltro totalmente invariata la situazione per personale docente e tecnico.

Nessuna scuola sarebbe stata soppressa, nessun taglio di personale si sarebbe effettuato, anzi si sarebbe garantito un futuro sereno e certo per tutti gli istituti dell’alto maceratese consentendo di avere corsi efficienti e minimizzando le necessità di spostamento degli studenti e dei docenti, il tutto in piena autonomia, ponendo fine all’economia dell’emergenzialità che, quando finirà, troverà tutti impreparati e arriveranno, in quel caso sì, dolorosi e traumatici tagli della filiera scolastica.

Questa è una logica che la Lega non può condividere o partecipare, dato che vuole programmazione e stabilità per i nostri figli e studenti".
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I carabinieri di Matelica hanno arrestato un giovane di 20 anni ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Il giovane è ritenuto responsabile di aver ceduto nel corso degli ultimi mesi circa 200 grammi tra hashish e cocaina per un valore economico complessivo pari a cinquemila euro.
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