Notizie di spettacolo nelle Marche
Lunedì, 20 Marzo 2023 16:15
Sorpresi dai finanzieri a spacciare, due tunisini finiscono nei guai
Due uomini di nazionalità tunisina denunciati a piede libero, altri due segnalati alla Prefettura e tre di essi espulsi dal territorio nazionale è il bilancio di un’operazione antidroga messa a segno dai militari della Guardia di Finanza di Civitanova Marche in un bar della città.
Nel corso di servizi specifici di controllo del territorio i militari hanno sorpreso i due tunisini in flagranza di reato mentre si scambiavano dosi di cocaina. Per loro è così scattata la denuncia oltre al decreto di espulsione perché già gravati da provvedimento del prefetto di Macerata.
Nell’ambito del suddetto servizio i finanzieri hanno controllato anche altri due uomini che si trovavano all’interno del bar, scoprendo che uno dei due nascondeva nel cavo orale 17 dosi di eroina, per un totale di 6.5 grammi, e aveva in tasca oltre un grammo di hashish, mentre l’altro, non in regola con il permesso di soggiorno era in possesso di 0.60 grammi di hashish.
Tutta la droga è stata così sequestrata.
Nel corso di servizi specifici di controllo del territorio i militari hanno sorpreso i due tunisini in flagranza di reato mentre si scambiavano dosi di cocaina. Per loro è così scattata la denuncia oltre al decreto di espulsione perché già gravati da provvedimento del prefetto di Macerata.
Nell’ambito del suddetto servizio i finanzieri hanno controllato anche altri due uomini che si trovavano all’interno del bar, scoprendo che uno dei due nascondeva nel cavo orale 17 dosi di eroina, per un totale di 6.5 grammi, e aveva in tasca oltre un grammo di hashish, mentre l’altro, non in regola con il permesso di soggiorno era in possesso di 0.60 grammi di hashish.
Tutta la droga è stata così sequestrata.
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Cronaca
Lunedì, 20 Marzo 2023 15:39
Convenzione tra Unicam e Macerata: strategie per città e beni culturali
Il sindaco Sandro Parcaroli e il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari hanno firmato la convenzione tra Comune di Macerata e Università degli Studi di Camerino.
Obiettivo della convenzione è promuovere una sempre migliore e maggiore collaborazione negli ambiti istituzionali per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione, ricerca e sviluppo tecnologico e approfondire, in modo sinergico, studi e ricerche riguardanti tutte le strategie di sviluppo urbano sostenibile definite dalle politiche nazionali ed europee.
L’Università di Camerino, infatti, anche attraverso la Scuola di Architettura e Design, nell’ambito della propria attività istituzionale, svolge studi e ricerche correlati alle attività che il Comune sviluppa o intende sviluppare in relazione alle diverse aree tematiche su cui focalizza l’attività amministrativa: dall’ambiente all’edilizia privata, dalle opere pubbliche al patrimonio e demanio, dall’urbanistica alla viabilità e mobilità.
“L’Università e il Comune contribuiranno, con scambi di esperienze, materiali archivistici, apparati documentali, prodotti scientifici, attività convegnistica, mostre, eventi culturali e iniziative comuni, alla conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico-urbanistico e ambientale, facendo leva sulle rispettive conoscenze e attività e con una particolare attenzione ai complessi monumentali cittadini di grande valore e interesse territoriale – ha detto il sindaco Parcaroli -. Macerata, nel suo ruolo di capoluogo, diventa polo di riferimento di una visione che si allarga a tutto il territorio”.
“L’Università di Camerino mette ancora a disposizione del territorio, le proprie conoscenze e competenze, questa volta in particolare quelle delle ricercatrici e dei ricercatori della Scuola di Architettura e Design – ha commentato il rettore Pettinari -. L’obiettivo dell’accordo è svolgere iniziative e attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione riguardanti il territorio nelle sue diverse articolazioni o aree tematiche, con particolare attenzione per il sostegno e accompagnamento allo sviluppo di studi, ricerche e utilizzo di nuove tecnologie smart nell’ambito della pianificazione, della rigenerazione urbana sostenibile, della valorizzazione dei beni comunali e del patrimonio culturale della città e del territorio”.
Obiettivo della convenzione è promuovere una sempre migliore e maggiore collaborazione negli ambiti istituzionali per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione, ricerca e sviluppo tecnologico e approfondire, in modo sinergico, studi e ricerche riguardanti tutte le strategie di sviluppo urbano sostenibile definite dalle politiche nazionali ed europee.
L’Università di Camerino, infatti, anche attraverso la Scuola di Architettura e Design, nell’ambito della propria attività istituzionale, svolge studi e ricerche correlati alle attività che il Comune sviluppa o intende sviluppare in relazione alle diverse aree tematiche su cui focalizza l’attività amministrativa: dall’ambiente all’edilizia privata, dalle opere pubbliche al patrimonio e demanio, dall’urbanistica alla viabilità e mobilità.
“L’Università e il Comune contribuiranno, con scambi di esperienze, materiali archivistici, apparati documentali, prodotti scientifici, attività convegnistica, mostre, eventi culturali e iniziative comuni, alla conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico-urbanistico e ambientale, facendo leva sulle rispettive conoscenze e attività e con una particolare attenzione ai complessi monumentali cittadini di grande valore e interesse territoriale – ha detto il sindaco Parcaroli -. Macerata, nel suo ruolo di capoluogo, diventa polo di riferimento di una visione che si allarga a tutto il territorio”.
“L’Università di Camerino mette ancora a disposizione del territorio, le proprie conoscenze e competenze, questa volta in particolare quelle delle ricercatrici e dei ricercatori della Scuola di Architettura e Design – ha commentato il rettore Pettinari -. L’obiettivo dell’accordo è svolgere iniziative e attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione riguardanti il territorio nelle sue diverse articolazioni o aree tematiche, con particolare attenzione per il sostegno e accompagnamento allo sviluppo di studi, ricerche e utilizzo di nuove tecnologie smart nell’ambito della pianificazione, della rigenerazione urbana sostenibile, della valorizzazione dei beni comunali e del patrimonio culturale della città e del territorio”.
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Lunedì, 20 Marzo 2023 14:15
Scatena una rissa dopo il rifiuto del barista di somministrare alcol, daspo urbano per un giovane
Tre persone sono state identificate dagli agenti del commissariato di Civitanova Marche e dai militari dell’Arma quali responsabili di una violenta lite scoppiata in un bar del centro rivierasco.
Per uno di loro, un uomo residente a San Benedetto del Tronto, è scattato il divieto di accesso e stazionamento nei pressi del locale pubblico per un anno. Per gli altri due è scattata la denuncia per ubriachezza molesta.
A scatenare la rissa il rifiuto del barista di somministrare ulteriormente alcolici a seguito del quale l’uomo aveva reagito con particolare violenza, proseguendo nel suoi comportamento anche all’arrivo dei poliziotti che erano stati aggrediti. Per questo anche la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
Per uno di loro, un uomo residente a San Benedetto del Tronto, è scattato il divieto di accesso e stazionamento nei pressi del locale pubblico per un anno. Per gli altri due è scattata la denuncia per ubriachezza molesta.
A scatenare la rissa il rifiuto del barista di somministrare ulteriormente alcolici a seguito del quale l’uomo aveva reagito con particolare violenza, proseguendo nel suoi comportamento anche all’arrivo dei poliziotti che erano stati aggrediti. Per questo anche la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
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Cronaca
Venerdì, 17 Marzo 2023 17:18
Casa di riposo rimane senza gestione, anziani costretti al trasloco nelle prossime settimane
Ospiti della casa di riposo “Agnese Mataloni” di Pioraco costretti al trasloco entro le prossime settimane. Questa la notizia che arriva in merito agli anziani della struttura socio-sanitaria oggi delocalizzata all’ospedale di Matelica. La convenzione della cooperativa che si occupa della gestione è in scadenza e i suoi vertici hanno già fatto sapere come questa non sarà rinnovata. Si apre così un vuoto nell’organizzazione, che obbligherà gli anziani a trovare una nuova sistemazione. «La convenzione con la cooperativa AssCoop che si è finora occupata della gestione della residenza per anziani scade il prossimo primo aprile - spiega il sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi -. Hanno deciso di non prolungare il contratto. A partire dalle prossime settimane prevediamo dunque un trasloco forzato per le quindici persone oggi residenti in una delle ali dell’ospedale di Matelica, che ospita la struttura per anziani dal 2016».
Il sindaco di Pioraco spiega i prossimi passi da compiere per garantire una continuità di servizio agli anziani. «Per quanto riguarda coloro che sono formalmente ospiti e convenzionati con la nostra casa di riposo - prosegue Cicconi -, questi verranno ospitati dalla casa di riposo di Matelica fino alla ristrutturazione della sede originale a Pioraco. Gli altri saranno costretti a traslocare in altre strutture simili del circondario. Non è una buona notizia, ma al momento non ci sono più le condizioni per continuare ad ospitare gli anziani all’interno dell’ospedale di Matelica, per motivi legati al benessere degli ospiti e, soprattutto, per l’assenza di una gestione nel prossimo futuro. Una volta che la sede di Pioraco sarà stata ristrutturata avvieremo delle nuove procedure per l’affidamento della gestione dei servizi, ma in questo momento siamo ancora alle fasi iniziali dei lavori».
Questo lo scenario in cui la ditta che si occuperà dei lavori ha aperto il cantiere dell'edificio sede della casa di riposo a Pioraco. Nei prossimi giorni sono infatti pronte a partire le opere di ristrutturazione post sismica. In attesa di intervento dall’immediato post terremoto del 2016, questa sarà migliorata dal punto di vista sismico e del risparmio energetico. Inoltre sono previsti lavori di adeguamento alle più recenti normative per le strutture socio-sanitarie. Opere da 2,3 milioni di euro, finanziate grazie ai fondi della ricostruzione, che «diventano più che mai urgenti - sottolinea ancora il sindaco di Pioraco Cicconi -. Siamo finalmente giunti al momento decisivo. I lavori sono pronti a partire. La parte più rilevante è senz’altro quella che riguarda l’adeguamento alle normative socio-sanitarie. Saranno effettuati lavori ai servizi e agli impianti in modo da garantire le giuste condizioni agli ospiti, oltre alla loro comodità e serenità. Parliamo di una struttura fondamentale per il territorio, visto il suo valore sociale e la sua rilevanza economica nella creazione di posti di lavoro nell’entroterra».
l.c.
Il sindaco di Pioraco spiega i prossimi passi da compiere per garantire una continuità di servizio agli anziani. «Per quanto riguarda coloro che sono formalmente ospiti e convenzionati con la nostra casa di riposo - prosegue Cicconi -, questi verranno ospitati dalla casa di riposo di Matelica fino alla ristrutturazione della sede originale a Pioraco. Gli altri saranno costretti a traslocare in altre strutture simili del circondario. Non è una buona notizia, ma al momento non ci sono più le condizioni per continuare ad ospitare gli anziani all’interno dell’ospedale di Matelica, per motivi legati al benessere degli ospiti e, soprattutto, per l’assenza di una gestione nel prossimo futuro. Una volta che la sede di Pioraco sarà stata ristrutturata avvieremo delle nuove procedure per l’affidamento della gestione dei servizi, ma in questo momento siamo ancora alle fasi iniziali dei lavori».
Questo lo scenario in cui la ditta che si occuperà dei lavori ha aperto il cantiere dell'edificio sede della casa di riposo a Pioraco. Nei prossimi giorni sono infatti pronte a partire le opere di ristrutturazione post sismica. In attesa di intervento dall’immediato post terremoto del 2016, questa sarà migliorata dal punto di vista sismico e del risparmio energetico. Inoltre sono previsti lavori di adeguamento alle più recenti normative per le strutture socio-sanitarie. Opere da 2,3 milioni di euro, finanziate grazie ai fondi della ricostruzione, che «diventano più che mai urgenti - sottolinea ancora il sindaco di Pioraco Cicconi -. Siamo finalmente giunti al momento decisivo. I lavori sono pronti a partire. La parte più rilevante è senz’altro quella che riguarda l’adeguamento alle normative socio-sanitarie. Saranno effettuati lavori ai servizi e agli impianti in modo da garantire le giuste condizioni agli ospiti, oltre alla loro comodità e serenità. Parliamo di una struttura fondamentale per il territorio, visto il suo valore sociale e la sua rilevanza economica nella creazione di posti di lavoro nell’entroterra».
l.c.
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Venerdì, 17 Marzo 2023 16:23
Camerino capitale dello sport universitario, presentata l'edizione 2023 dei Campionati nazionali
Presentata ufficialmente nella sede della regione Marche, alla presenza tra gli altri del sottosegretario al ministero dell'economia Lucia Albano, la 76à edizione dei Campionati nazionali universitari (Cnu) che si svolgeranno a Camerino dal 17 al 25 giugno, con il coinvolgimento di diversi comuni dell'entroterra.
Il Comitato organizzatore è il Centro universitario sportivo di Camerino che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi agonistici sia a livello locale che nazionale e internazionale. Tantissime saranno le discipline sportive interessate, a partire dall’atletica leggera, calcio a 11, judo, karate, lotta, pallacanestro, pallavolo, rugby, scherma, taekwondo, tennis e altre opzionali (beach volley, mountain bike, ciclismo, scacchi, tiro con l’arco, calcio balilla e tiro alla fune). I Cnu 2023 sono stati presentati oggi, ad Ancona, presso la sede della Regione Marche, a Palazzo Li Madou, alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia Lucia Albano.
La manifestazione, secondo il presidente Francesco Acquaroli, “è una vetrina nazionale per Camerino e per la regione Marche che, grazie allo sport, continua a parlare anche di turismo e di promozione del territorio. Un’opportunità di rilancio per il territorio colpito dal sisma, che riaccende la stagione turistica, aiuta la destagionalizzazione e, tramite lo sport, porta tanti giovani a conoscere le Marche. Sarà un’occasione di confronto, sviluppo, soprattutto, di promozione per il nostro territorio”.
Alle delegazioni e agli atleti partecipanti, ha detto il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, “offriremo una città che saprà accogliere le migliaia di persone previste, così come eravamo abituati a fare prima del sisma; una comunità che saprà mostrare il meglio di sé a un palcoscenico nazionale, grazie anche alla Regione che ha voluto fortemente sostenere questa manifestazione: un segnale importante per rilanciare la nostra città che è la più danneggiata dagli eventi sismici”.
I campionati universitari, ha evidenziato il rettore Unicam Claudio Pettinari, “sono l’evento 2023 più importante per le atlete e gli atleti delle università italiane. I nostri impianti sportivi rappresentano una eccellenza nel panorama italiano: nel corso degli anni abbiamo investito molte risorse perché riteniamo che lo sport costituisca un momento fondamentale per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Potremo ospitare, nei nostri innovativi e funzionali impianti, oltre 3000 atleti, che saranno accolti per tutta la durata dei campionati negli alloggi universitari messi a disposizione dall'Erdis. Potranno così comprendere come sport, scienza e comunità costituiscano un trinomio vincente”.
Il Comitato organizzatore è il Centro universitario sportivo di Camerino che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi agonistici sia a livello locale che nazionale e internazionale. Tantissime saranno le discipline sportive interessate, a partire dall’atletica leggera, calcio a 11, judo, karate, lotta, pallacanestro, pallavolo, rugby, scherma, taekwondo, tennis e altre opzionali (beach volley, mountain bike, ciclismo, scacchi, tiro con l’arco, calcio balilla e tiro alla fune). I Cnu 2023 sono stati presentati oggi, ad Ancona, presso la sede della Regione Marche, a Palazzo Li Madou, alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia Lucia Albano.
La manifestazione, secondo il presidente Francesco Acquaroli, “è una vetrina nazionale per Camerino e per la regione Marche che, grazie allo sport, continua a parlare anche di turismo e di promozione del territorio. Un’opportunità di rilancio per il territorio colpito dal sisma, che riaccende la stagione turistica, aiuta la destagionalizzazione e, tramite lo sport, porta tanti giovani a conoscere le Marche. Sarà un’occasione di confronto, sviluppo, soprattutto, di promozione per il nostro territorio”.
Alle delegazioni e agli atleti partecipanti, ha detto il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, “offriremo una città che saprà accogliere le migliaia di persone previste, così come eravamo abituati a fare prima del sisma; una comunità che saprà mostrare il meglio di sé a un palcoscenico nazionale, grazie anche alla Regione che ha voluto fortemente sostenere questa manifestazione: un segnale importante per rilanciare la nostra città che è la più danneggiata dagli eventi sismici”.
I campionati universitari, ha evidenziato il rettore Unicam Claudio Pettinari, “sono l’evento 2023 più importante per le atlete e gli atleti delle università italiane. I nostri impianti sportivi rappresentano una eccellenza nel panorama italiano: nel corso degli anni abbiamo investito molte risorse perché riteniamo che lo sport costituisca un momento fondamentale per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Potremo ospitare, nei nostri innovativi e funzionali impianti, oltre 3000 atleti, che saranno accolti per tutta la durata dei campionati negli alloggi universitari messi a disposizione dall'Erdis. Potranno così comprendere come sport, scienza e comunità costituiscano un trinomio vincente”.
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Venerdì, 17 Marzo 2023 14:17
"Decreto legna", gli agricoltori tornano a pulire i fiumi
La gestione del territorio e la pulizia degli ambienti fluviali torna nelle mani degli agricoltori che potranno raccogliere e utilizzare il legname depositato negli alvei o sulle sponde dei fiumi, la cui presenza è stata spesso responsabile di vere e proprie dighe che hanno impedito alle acque di defluire a valle.
“Una manutenzione del territorio che nel tempo era stata tolta dal quotidiano del mondo agricolo per essere affidata a costosi appalti esterni o, addirittura, abbandonata in ossequio a dannose posizioni ideologiche” commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche.
Ed era stata proprio Coldiretti Marche, dopo l’alluvione del 25 settembre, a tornare a battere per avere una legge che ripristinasse la possibilità delle aziende agricole di intervenire in questo senso. Istanza ascolta con l’arrivo del cosiddetto “Decreto Legna” presentato a Roma dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e dal presidente della Commissione Agricoltura della Camera, il marchigiano Mirco Carloni.
“La norma – spiega Carloni - permette agli agricoltori di raccogliere il legname depositato naturalmente – in seguito a eventi atmosferici o meteorologici - nell’alveo dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare. Si potrà così prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne oltre a contenere i consumi energetici grazie alla produzione di energia. Diminuirà, quindi, l’abbattimento di alberi da combustione. È importante semplificare queste procedure. Dietro alle catastrofi naturali non c’è solo il cambiamento climatico, ma anche l’eccessiva burocrazia. Impedire agli agricoltori di raccogliere il legname e di prendersi, quindi, cura del loro territorio, può causare accumuli torrenziali. Noi vogliamo che chi si impegna a mantenere pulito dal legname il fiume almeno non venga multato”. Sono previsti 500mila euro per i progetti che dovranno riguardare, per il momento, le aree colpite da eventi calamitosi e il materiale raccolto sarà destinato alla produzione di energia termica, per la vendita o l’autoconsumo. “Quella degli agricoltori è una storia di persone che producono il cibo ma che gestiscono anche il territorio – conclude la presidente Gardoni – Fa parte della nostra cultura: da sempre il mondo agricolo si è preso cura del territorio e degli ambienti fluviali. Questo decreto segna un ritorno alla normalità e la vittoria del confronto tra la politica e il settore nell’interesse di tutti i cittadini”.
“Una manutenzione del territorio che nel tempo era stata tolta dal quotidiano del mondo agricolo per essere affidata a costosi appalti esterni o, addirittura, abbandonata in ossequio a dannose posizioni ideologiche” commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche.
Ed era stata proprio Coldiretti Marche, dopo l’alluvione del 25 settembre, a tornare a battere per avere una legge che ripristinasse la possibilità delle aziende agricole di intervenire in questo senso. Istanza ascolta con l’arrivo del cosiddetto “Decreto Legna” presentato a Roma dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e dal presidente della Commissione Agricoltura della Camera, il marchigiano Mirco Carloni.
“La norma – spiega Carloni - permette agli agricoltori di raccogliere il legname depositato naturalmente – in seguito a eventi atmosferici o meteorologici - nell’alveo dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare. Si potrà così prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne oltre a contenere i consumi energetici grazie alla produzione di energia. Diminuirà, quindi, l’abbattimento di alberi da combustione. È importante semplificare queste procedure. Dietro alle catastrofi naturali non c’è solo il cambiamento climatico, ma anche l’eccessiva burocrazia. Impedire agli agricoltori di raccogliere il legname e di prendersi, quindi, cura del loro territorio, può causare accumuli torrenziali. Noi vogliamo che chi si impegna a mantenere pulito dal legname il fiume almeno non venga multato”. Sono previsti 500mila euro per i progetti che dovranno riguardare, per il momento, le aree colpite da eventi calamitosi e il materiale raccolto sarà destinato alla produzione di energia termica, per la vendita o l’autoconsumo. “Quella degli agricoltori è una storia di persone che producono il cibo ma che gestiscono anche il territorio – conclude la presidente Gardoni – Fa parte della nostra cultura: da sempre il mondo agricolo si è preso cura del territorio e degli ambienti fluviali. Questo decreto segna un ritorno alla normalità e la vittoria del confronto tra la politica e il settore nell’interesse di tutti i cittadini”.
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Venerdì, 17 Marzo 2023 12:45
Sisma 2016, Castelli: "Sbloccato il piano di ricostruzione di 228 scuole"
Sbloccato il piano per la ricostruzione delle 228 scuole che hanno aderito agli accordi quadro del Piano straordinario di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto del 2016.
Ne dà notizia la Struttura commissariale che fa capo al commissario Guido Castell,i al termine della videoconferenza con i 72 soggetti attuatori.
Gli interventi su edifici soggetti a tutela sono 47, quelli non vincolati sono 181. In totale il valore degli interventi è pari a 899 milioni di euro, di cui 643 milioni per i lavori, così ripartiti a livello regionale: 201 milioni in Abruzzo per 48 scuole; 93 milioni nel Lazio per 31 scuole; 319 milioni nelle Marche per 91 scuole; 284 milioni in Umbria per 58 scuole.
Imprese e professionisti che avevano risposto alla gara, gestita dalla centrale di committenza Invitalia, per la formazione degli elenchi ora potranno essere reclutati dai soggetti attuatori (Comuni e altri enti proprietari delle scuole) per le diverse fasi della ricostruzione: dalla progettazione al collaudo.
«Le scuole e il grande servizio che garantiscono per le famiglie e le comunità locali svolgono una funzione fondamentale anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, che contraddistingue le aree interne e in particolare i territori dell'Appennino centrale", ha detto Castelli. "L'obiettivo di tutti noi è fare presto e bene e questo significa anche assistere al meglio i Comuni e gli enti proprietari delle scuole nel delicato passaggio dai progetti ai cantieri veri e propri - ha aggiunto - Grazie al supporto di Invitalia, anche in fase di attuazione, sarà possibile la migliore e più veloce realizzazione degli interventi».
Per le scuole si rende possibile ora la partenza delle progettazioni mentre, per quelle che erano già dotate di progetto, potranno partire gli affidamenti dei lavori.
Gli accordi quadro aggiudicati sono due, su 43 aree territoriali e articolati in 4 sub lotti prestazionali: servizi tecnici, verifica, lavori e collaudo.
Gli operatori economici che hanno partecipato alla gara sono stati 533, per un totale di 165 offerte economiche.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le procedure e i prossimi interventi, che consentiranno di passare dagli accordi quadro ai contratti specifici per ciascun edificio scolastico. I soggetti attuatori avranno a disposizione il supporto della Struttura commissariale in tutte le fasi della procedura.
Ne dà notizia la Struttura commissariale che fa capo al commissario Guido Castell,i al termine della videoconferenza con i 72 soggetti attuatori.
Gli interventi su edifici soggetti a tutela sono 47, quelli non vincolati sono 181. In totale il valore degli interventi è pari a 899 milioni di euro, di cui 643 milioni per i lavori, così ripartiti a livello regionale: 201 milioni in Abruzzo per 48 scuole; 93 milioni nel Lazio per 31 scuole; 319 milioni nelle Marche per 91 scuole; 284 milioni in Umbria per 58 scuole.
Imprese e professionisti che avevano risposto alla gara, gestita dalla centrale di committenza Invitalia, per la formazione degli elenchi ora potranno essere reclutati dai soggetti attuatori (Comuni e altri enti proprietari delle scuole) per le diverse fasi della ricostruzione: dalla progettazione al collaudo.
«Le scuole e il grande servizio che garantiscono per le famiglie e le comunità locali svolgono una funzione fondamentale anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, che contraddistingue le aree interne e in particolare i territori dell'Appennino centrale", ha detto Castelli. "L'obiettivo di tutti noi è fare presto e bene e questo significa anche assistere al meglio i Comuni e gli enti proprietari delle scuole nel delicato passaggio dai progetti ai cantieri veri e propri - ha aggiunto - Grazie al supporto di Invitalia, anche in fase di attuazione, sarà possibile la migliore e più veloce realizzazione degli interventi».
Per le scuole si rende possibile ora la partenza delle progettazioni mentre, per quelle che erano già dotate di progetto, potranno partire gli affidamenti dei lavori.
Gli accordi quadro aggiudicati sono due, su 43 aree territoriali e articolati in 4 sub lotti prestazionali: servizi tecnici, verifica, lavori e collaudo.
Gli operatori economici che hanno partecipato alla gara sono stati 533, per un totale di 165 offerte economiche.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le procedure e i prossimi interventi, che consentiranno di passare dagli accordi quadro ai contratti specifici per ciascun edificio scolastico. I soggetti attuatori avranno a disposizione il supporto della Struttura commissariale in tutte le fasi della procedura.
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Giovedì, 16 Marzo 2023 15:34
"Passare dalle norme ai cantieri", accelera il processo della ricostruzione
Ricostruzione e riparazione si saldano, diventando le due direttrici principali di azione per gli interventi nell’area del Cratere del sisma 2016, con l’obiettivo di fare dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal terremoto un nuovo modello di sviluppo.
L'avvio di questo nuovo percorso è stato reso possibile dall'approvazione in via definitiva il 7 marzo, da parte della Camera dei deputati, del Decreto ricostruzione. Un provvedimento indispensabile per le zone terremotate, che contiene norme a lungo attese da amministrazioni locali e operatori economici, la cui finalità è stata anche quella di formalizzare la doppia funzione del Commissario: oltre a essere il promotore della ricostruzione fisica, diventa anche il soggetto delegato alla riparazione (intesa come rigenerazione socio-economica) dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Nel Decreto ricostruzione sono state varate misure particolarmente importanti, a lungo attese, come quella relativa alla stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione e altre azioni, volte alla semplificazione amministrativa. Inoltre, al fine di rafforzare l’aggregazione delle comunità locali, è stata introdotta la norma che deroga stabilmente al numero minimo degli alunni che sono richiesti per la formazione delle classi fino all'anno 2028-2029. Infine, il Decreto è intervenuto su alcuni meccanismi della ricostruzione delle attività economiche, come l’anticipazione dell’IVA per gli immobili destinati alle attività produttive.
L'avvio di questo nuovo percorso è stato reso possibile dall'approvazione in via definitiva il 7 marzo, da parte della Camera dei deputati, del Decreto ricostruzione. Un provvedimento indispensabile per le zone terremotate, che contiene norme a lungo attese da amministrazioni locali e operatori economici, la cui finalità è stata anche quella di formalizzare la doppia funzione del Commissario: oltre a essere il promotore della ricostruzione fisica, diventa anche il soggetto delegato alla riparazione (intesa come rigenerazione socio-economica) dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Nel Decreto ricostruzione sono state varate misure particolarmente importanti, a lungo attese, come quella relativa alla stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione e altre azioni, volte alla semplificazione amministrativa. Inoltre, al fine di rafforzare l’aggregazione delle comunità locali, è stata introdotta la norma che deroga stabilmente al numero minimo degli alunni che sono richiesti per la formazione delle classi fino all'anno 2028-2029. Infine, il Decreto è intervenuto su alcuni meccanismi della ricostruzione delle attività economiche, come l’anticipazione dell’IVA per gli immobili destinati alle attività produttive.
"Si parte a spron battuto nell’opera di ricostruzione post sisma 2016 del Centro Italia. Al Commissario Guido Castelli spetterà anche l'opera di risanamento, in termini socioeconomici. Abbiamo concordato che entro un decennio - spiega il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci - possa esaurirsi l'opera di ricostruzione con fondi pubblici, anche perché una attività celere e concreta scongiura il pericolo della sfiducia degli abitanti dei centri colpiti e quindi dello spopolamento e dell'abbandono dei territori. Al tempo stesso stiamo lavorando per predisporre un disegno di legge più articolato sulla ricostruzione post calamità che prevederà, fra le altre cose, un termine ultimo di nove anni per il completamento dei lavori. Non è possibile - conclude il ministro - che in Italia le macerie debbano restare al loro posto anche per cinquant'anni."
Il Commissario Castelli ha sottolineato: “Con il Decreto ricostruzione il Governo, in sinergia con la Struttura commissariale e il Parlamento, è andato a risolvere problemi di cui da tempo i territori colpiti dal sisma del 2016 chiedevano la soluzione. Un provvedimento inequivocabilmente dalla parte dei cittadini colpiti dal terremoto e dell’Appennino centrale. Il doppio ruolo del Commissario, incaricato sia della ricostruzione che della riparazione, è una intuizione del Governo Meloni che ha guidato la stesura degli emendamenti e i vari interventi migliorativi, componendo un provvedimento organico. Il DL è stato un passaggio indispensabile per avviare un sistema di interventi tesi a garantire la ripresa dell’Appennino centrale. Lavorando insieme al ministro Musumeci - ha concluso Castelli - sono certo che riusciremo a realizzare quella fase attuativa della ricostruzione che ci consentirà di passare dalle norme ai cantieri”.
Il Commissario Castelli ha sottolineato: “Con il Decreto ricostruzione il Governo, in sinergia con la Struttura commissariale e il Parlamento, è andato a risolvere problemi di cui da tempo i territori colpiti dal sisma del 2016 chiedevano la soluzione. Un provvedimento inequivocabilmente dalla parte dei cittadini colpiti dal terremoto e dell’Appennino centrale. Il doppio ruolo del Commissario, incaricato sia della ricostruzione che della riparazione, è una intuizione del Governo Meloni che ha guidato la stesura degli emendamenti e i vari interventi migliorativi, componendo un provvedimento organico. Il DL è stato un passaggio indispensabile per avviare un sistema di interventi tesi a garantire la ripresa dell’Appennino centrale. Lavorando insieme al ministro Musumeci - ha concluso Castelli - sono certo che riusciremo a realizzare quella fase attuativa della ricostruzione che ci consentirà di passare dalle norme ai cantieri”.
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Mercoledì, 15 Marzo 2023 08:56
Pioraco, in sella alla moto finisce contro un albero, denunciato 43enne
Sotto effetto di alcool e stupefacenti in sella al suo ciclomotore è finito contro un albero procurandosi gravi ferite. Denunciato dai carabinieri un quarantatreenne di Pioraco.
L'incidente è avvenuto nei giorni scorsi. I carabinieri della stazione di Pioraco, a seguito dei rilievi e degli accertamenti effettuati, hanno denunciato alla procura della repubblica il quarantatreenne del luogo che alla guida del suo ciclomotore nei giorni scorsi, ne ha perso il controllo finendo per impattare contro un albero a bordo strada, distruggendo il mezzo su cui viaggiava e provocandosi ferite tali da richiedere l’intervento di una eliambulanza.
Le circostanze del sinistro hanno spinto ad ulteriori accertamenti sanitari, al termine dei quali, l'uomo è risultato avere nel sangue un tasso alcolemico pari ad oltre tre volte il massimo consentito. Inoltre, è emerso che il quarantatrenne aveva anche fatto uso dii sostanze stupefacenti.
c.c.
L'incidente è avvenuto nei giorni scorsi. I carabinieri della stazione di Pioraco, a seguito dei rilievi e degli accertamenti effettuati, hanno denunciato alla procura della repubblica il quarantatreenne del luogo che alla guida del suo ciclomotore nei giorni scorsi, ne ha perso il controllo finendo per impattare contro un albero a bordo strada, distruggendo il mezzo su cui viaggiava e provocandosi ferite tali da richiedere l’intervento di una eliambulanza.
Le circostanze del sinistro hanno spinto ad ulteriori accertamenti sanitari, al termine dei quali, l'uomo è risultato avere nel sangue un tasso alcolemico pari ad oltre tre volte il massimo consentito. Inoltre, è emerso che il quarantatrenne aveva anche fatto uso dii sostanze stupefacenti.
c.c.
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Cronaca
Martedì, 14 Marzo 2023 15:16
"La SS77 del gusto", un progetto che unisce il mare alla montagna
“Le Terre del Tartufo” al festival Tipicità di Fermo. Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, ha presentato insieme al sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, un progetto di promozione turistica denominato “La SS77 del gusto” che ha nell’incontro del tartufo e dei prodotti della montagna con le specialità marinare il suo fulcro.
«È un’idea che mette insieme aree interne e costa adriatica, unite dalla SS77, una via di transito che ha un grande valore turistico poiché è la principale strada di comunicazione con l’Umbria” ha sottolineato Gentilucci. «Riuscire a creare un meccanismo virtuoso di scambio tra chi più ha in termini turistici, e chi, come le aree interne, ferite dal sisma, è rimasto indietro su questo fronte, è la scommessa che abbiamo deciso di giocare insieme con Civitanova Marche, affidandoci a dei singolari testimonial del territorio, “Il Doppiatore Marchigiano”, alias Riccardo Lombardelli e Alberto Barabucci. Le Terre del Tartufo sono un’eccellenza delle Marche che merita di essere conosciuta ed esplorata» ha concluso Gentilucci, «una risorsa per tutta la regione poiché propone un territorio ricco di storia, cultura, prodotti tipici, biodiversità… non a caso siamo la porta d’ingresso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini”.
«È un’idea che mette insieme aree interne e costa adriatica, unite dalla SS77, una via di transito che ha un grande valore turistico poiché è la principale strada di comunicazione con l’Umbria” ha sottolineato Gentilucci. «Riuscire a creare un meccanismo virtuoso di scambio tra chi più ha in termini turistici, e chi, come le aree interne, ferite dal sisma, è rimasto indietro su questo fronte, è la scommessa che abbiamo deciso di giocare insieme con Civitanova Marche, affidandoci a dei singolari testimonial del territorio, “Il Doppiatore Marchigiano”, alias Riccardo Lombardelli e Alberto Barabucci. Le Terre del Tartufo sono un’eccellenza delle Marche che merita di essere conosciuta ed esplorata» ha concluso Gentilucci, «una risorsa per tutta la regione poiché propone un territorio ricco di storia, cultura, prodotti tipici, biodiversità… non a caso siamo la porta d’ingresso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini”.
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