Credere nei cittadini di domani non è sempre scontato, ma quando lo si fa si vedono i frutti.
È quello che è accaduto a Belforte del Chienti dove l'impegno nei confronti della salvaguardia dell'ambiente ha portato a far comprendere ai più piccoli l'importanza dei gesti di ogni cittadino.
Lunedì scorso, infatti, un gruppo di ragazzi tra i 10 e i 12 anni si è amrato di guanti e sacchetti per ripulire la frazione Fornaci del paese.
Ad elogiarli su Facebook è stato il sindaco, Alessio Vita, che ha annunciato di premiarli con una merenda tutti insieme, ma ha anche sottolineato come il gesto dei più giovani dovrebbe essere da esempio per gli adulti che, invece, ancora non riescono a rispettare le regole.
"Lo hanno fatto di loro iniziativa - commenta Vita - hanno fatto il giro del quartiere armati di guanti e sacchetti ed hanno ripulito tutta la frazione. È stato un gesto davvero fantastico e ritengo che sia il frutto di tutti i messaggi che vengono veicolati grazie alla collaborazione tra Comune, scuola e famiglie. Credo che per i genitori sia un motivo di grande soddisfazione sapere che i propri figli sono un esempio per chi, più grande di loro, non si comporta come dovrebbe. Basti pensare che proprio durante la raccolta organizzata dai ragazzi è stata trovata una latta di olio che, con pazienza, hanno raccolto e gli operai comunali hanno ritirato.
I ragazzi si meritano un premio - ammette - e abbiamo deciso di fare tutti insieme una merenda a base di pizza come segno di ringraziamento e nella speranza che questo sia da monito per chi non ha a cuore l'ambiente". 

GS



Quando la sensibilità di un cantautore come Simone Cristicchi si unisce alla purezza di un bambino il risultato non può che arrivare dritto al cuore.
Ancora di più se, a suggellare quella luce, ci sono le Marche e l’entroterra maceratese.
La canzone vincitrice della 63esima edizione dello Zecchino D’Oro è come uno scrigno che racchiude tutti questi gioielli e, da quando è stato aperto, non riesce a smettere di sfavillare da Belforte del Chienti, paese della piccola Anita Bartolomei, su tutta la nazione.

Raramente una canzone dello Zecchino D’Oro è arrivata così tanto al cuore di chi la ascolta. Forse perché in una terra doppiamente ferita come questa, si è più predisposti ad accogliere messaggi di speranza; o perché Anita è riuscita a far arrivare le parole di Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi al cuore di ognuno e, saperla vicina a noi, la rende un po’ figlia, sorella e nipote di tutti.

Ma per appezzare ancora di più l’insegnamento che questo testo vuole dare basta conoscerne le origini e scoprire come la sensibilità dei più piccoli possa essere contagiosa e creare cose grandi: “'Custodi del mondo’ – dice Simone Cristicchi ai microfoni di RadioC1…inBlu - è una canzone speciale che nasce grazie ad un esperimento: un asilo nel bosco che si trova a Genazzano, nel Lazio, dove i bambini si prendono cura di loro stessi e dell’ambiente in cui vivono, facendo lezione a contatto con la natura.

Esistono diversi esperimenti di questo tipo che stanno prendendo piede negli ultimi anni e ‘Custodi del mondo’ vuole essere un seme per tante esperienze come quella dei custodi del bosco che potranno germogliare in futuro”.
Un germoglio che era già nato tra i più piccoli, tanto che prima della gara di domenica scorsa, la canzone cantata da Anita Bartolomei aveva già ricevuto il ‘Premio Chicco e Doretta’ assegnato da tutti i bambini della Galassia dell’Antoniano.

“Questo ci aveva riempito il cuore di gioia – prosegue Cristicchi – e, successivamente, la conquista del gusto e del parere positivo delle altre giurie, ha decretato la vittoria della canzone, grazie all’interpretazione bellissima di Anita”.

La piccola belfortese di 8 anni ha raccontato a tutti con grande emozione di aver parlato al telefono con uno degli autori della canzone: “Ho voluto chiamarla subito dopo la sua esibizione – racconta Simone Cristicchi - , prima ancora che sapessimo il verdetto. Era molto emozionata nel sentire la mia voce, ci siamo scambiati poche parole e per me è stata una emozione da batticuore.
È bellissimo vedere come questa canzone sia arrivata al cuore di tutti, grazie alla sua semplicità. Una grande emozione anche la commozione che è uscita fuori nel momento della proclamazione della vittoria”.

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Anita Bartolomei

Un momento in cui tutti, grandi e piccini, hanno compreso come sia giusto non perdere mai, crescendo, le caratteristiche dei bambini che Cristicchi definisce “superpoteri”.
“Essere su questo pianeta comporta delle responsabilità – ammette il cantautore -, ognuno di noi deve fare il proprio meglio per prendersi cura di questo pianeta meraviglioso e i bambini ci insegnano, con la loro purezza, intuizione e curiosità, la strada per avere cura di questo nostro mondo”.

La vittoria è stata data dalla potenza di un testo davvero significativo unita alla purezza della splendida Anita, ma il legame di Cristicchi con le Marche è sempre stato un valore aggiunto, da quando nel 2005 vinse Musicultura allo Sferisterio di Macerata.

Sono molto legato a questa regione – confida - perché mia madre ha origini marchigiane e tante sono le cose che in questi anni mi hanno legato a questa splendida regione. Spero di poter tornare presto, questa estate, con un concerto e poter godere dell’affetto del pubblico marchigiano che non mi ha mai abbandonato”.

A Camerino, poi, nessuno ha mai dimenticato il suo impegno per Casa Amica, con l’appello per la racconta fondi lanciato dal palco di Lunaria nel 2010: “Ricordo – dice - che in quella occasione cantai una canzone a cui sono molto legato ‘L’ultimo valzer’,  dedicandola proprio a questa casa per anziani che visitai il pomeriggio stesso del concerto.
Anche io porto nel cuore quella esperienza così toccante. I nostri anziani sono preziosi – conclude - dobbiamo sostenerli, avere cura di loro, perché sono la nostra memoria storica e ci possono insegnare davvero tanto”.

Giulia Sancricca
Pandemia e restrizioni, ma i Belfort Riders non si fermano. Il motoclub nato due anni fa a Belforte del Chienti, proprio all’alba della pandemia, ha attraversato il primo biennio della sua vita tra molte difficoltà, ma senza mai chiudere il gas.

Con il presidente, Andrea Buresta, e il suo vice, Massimiliano Porfiri, sono riusciti a portare a Belforte il secondo appuntamento del Campionato regionale di enduro: un evento che può segnare davvero la ripartenza per il movimento e per il club. “È stato un lavoro immenso – racconta Massimiliano – : la pista dove domani si disputa la prova è lunga 30 chilometri, ma la parte cronometrata soltanto 4. Abbiamo dovuto segnalarla e delimitarla (la parte in questione è un fettucciato, ovvero un tratto delimitato da paletti e nastri, ndr), e per farlo abbiamo piantato nel terreno quasi duemila paletti. Siamo felici che il tracciato stia piacendo molto ai corridori: abbiamo ricevuto molte recensioni positive. Ci avevamo già provato – confida –, due anni fa, ma la pandemia ci ha ostacolato e non ci siamo riusciti. Quest’anno, grazie al Comune di Belforte del Chienti abbiamo preparato la prova su un terreno che ci è stato concesso e che si addice davvero bene alla disciplina. Insieme ai grandi correranno anche i piccoli: in un tracciato di 2 chilometri avremo il mini-enduro con i bambini dai quattro anni in su che si daranno battaglia per portare a casa il trofeo del Belfort Riders. Speriamo che il tempo ci assista”.

La prova del Campionato non è però l’unica attività a cui si dedica l’associazione, molto impegnata in tutte le discipline che coinvolgono le due ruote. Agonistiche e ricreative, per adulti e giovanissimi: “Abbiamo iniziato con le moto-cavalcate con moto e quad – continua Massimiliano – : lunghi giri in montagna per stare insieme. Poi siamo riusciti a prendere questa data per il Campionato regionale di enduro 2021. Lavoriamo sempre nell’ottica di riuscire ad avvicinare gli amatori a questo sport: in collaborazione con altri ragazzi di Belforte abbiamo realizzato la pump track per i bambini che vogliono andare in bici. Abbiamo avuto molte adesioni e ne siamo felici. Oltre a questo – conclude – abbiamo anche la possibilità di girare con le moto d’acqua al lago di Caccamo: abbiamo tanti input e speriamo di riuscire a tradurli in iniziative positive”.

l.c.
Scuola materna ed ex mattatoio hanno bisogno di un finanziamento. Per questo la giunta comunale, giudata dal sindaco Alessio Vita, ha presentato due progetti e li ha sottoposti al Miur. L'obiettivo è quello di partecipare a due bandi che potranno permettere da un lato la ricostruzione della materna, dall'altro la ristrutturazione dell'ex mattatoio e la sua conversione in una struttura dedicata all'aggregazione per famiglie. Le opere vanno a caccia di fondi per un totale di circa 3 milioni di euro.

Il primo cittadino ha spiegato i dettagli delle opere, che spera possano ricevere parere positivo e dunque essere finanziate: “Queste opportunità di finanziamento sono di grande importanza per Belforte – ha spiegato Alessio Vita –. Per quanto riguarda la scuola materna, le opere prevedrebbero la demolizione e la successiva ricostruzione dello stabile, ovviamente ammodernandole e allineandole agli standard attuali in materia di sicurezza e di efficientamento energetico. Lavori che costerebbero circa 1 milione di euro. Sull’ex mattatoio invece parliamo di un’opera da 1 milione e 800mila euro, per poterlo ristrutturare e convertire a centro di aggregazione per famiglie. Non ci resta che incrociare le dita – conclude Vita – e sperare che incontrino un parere positivo per poi poter procedere”.

l.c.
Bullismo, cyberbullismo e violenza domestica. Sono questi i temi al centro di un progetto portato avanti dall'istituto De Magistris con le classi della scuola media di Caldarola e Belforte del Chienti.
Un lungo percorso partito dall'importanza di formare i cittadini di domani sulla gravità dei gesti offensivi a livello fisico e psicologico. Quale modo migliore, infatti, se non quello di coinvolgere le scuole e gli studenti.
Un progetto che ha portato poi alla partecipazione al concorso "PretenDiamo legalità" con la realizzazione di due elaborati, uno con la 2A di Caldarola legato ai cartoni animati ed uno con la 2C di Belforte del Chienti che ha realizzanto un video proclamato vincitore del primo premio.

"Una grande soddisfazione - commenta la dirigente scolastica Fabiola Scagnetti - che ci permette di toccare con mano i risultati di un percorso lungo ed impegnativo che ha visto coinvolti insegnanti, polizia postale, psicologo e soprattutto la partecipazione dei ragazzi che, non solo hanno riflettuto sulle problematiche del bullismo e del cyberbullismo per un uso corretto dei mezzi di comunicazione, ma hanno prodotto loro stessi dei materiali audiovisivi, nonostante le difficoltà della didattica a distanza.
Hanno potuto mettere a frutto le competenze acquisite negli anni con le attrezzature informatiche presenti a scuola ed esprimere il loro punto di vista sul tema".

Ad occuparsi della realizzazione dei due elaborati le insegnanti di Arte, Laura De Sanctis e Mariella Feliziani.

"Un riconoscimento che mi rende molto felice - confida la docente Laura De Sanctis - . Tra i due lavori che abbiamo realizzato ha vinto il video prodotto con gli studenti di Belforte del Chienti. Vorrei sottolineare che è stato girato tutto durante la didattica a distanza, quindi è stato necessario molto più impegno, ma alla fine il prodotto è risultato valido ed il premio ottenuto ne è la conferma. 
Oltre al bullismo ed al cyberbullismo abbiamo spostato l'attenzione sulla violenza domestica durante il lockdown - spiega - facendo luce sull'importanza di diffondere la conoscenza del gesto che le vittime di violenza possono fare per chiedere aiuto".

Non solo da insegnante, ma anche da regista, il tema della violenza di genere è sempre stato al centro dei lavori di Laura De Sanctis che non è nuova ai premi ottenuti con l'istituto De Magistris: diversi anni fa, sempre con gli studenti della scuola media di Belforte, ha ottenuto molti riconoscimenti con gli spettacoli realizzati durante il laboratorio teatrale.
"In questa scuola ho ottenuto sempre grandi soddisfazioni  - ammette - ed in questo caso il valore è più grande perchè ho realizzato il progetto con la collega Mariella Feliziani, mia compagna di scuola dall'asilo fino alle medie".

GS


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Continua la caccia a chi conferisce in maniera sbagliata i rifiuti.
A Belforte del Chienti le fototrappole sono servite a scovare due persona a cui sono state elevate altrettante sanzioni.
"Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di cittadini con elevato senso civico - dice il sindaco Alessio Vita - , la Polizia Locale ha provveduto ad installare una fototrappola a guardia di un cassonetto in una località di campagna poco distante dal centro abitato del paese.
Dopo qualche periodo di osservazione sono stati registrati due episodi di abbandono di rifiuti nella zona presidiata e sono stati notificati verbali da 108 euro.
Purtroppo - dice il primo cittadino ai microfoni di Eadio C1...inBlu - c'è ancora chi non comprende l'importanza del corretto conferimento dei rifiuti e continua a danneggiare l'ambiente.
Sarebbe più opportuno che, con tutte le campagne di sensibilizzazione che vengono fatte, si cominci a non commettere più questi errori.
Il Comune - spiega - sta investendo per aiutare i cittadini a non sbagliare: abbiamo aderito all'applicazione per smartphone di nome Junker, che permette di indirizzare gli utenti nella raccolta differenziata. Tra poche settimane sarà disponibile per tutti i cittadini del nostro Comune. Ma l'impegno della Polizia Locale non si fermerà qui - annuncia - , continueremo altri controlli, anche in altre zone del paese da cui ci arrivano notizie di uno smaltimento dei rifiuti non proprio in linea con quelle che sono le disposizioni. Sono tanti i cittadini che si lamentano di questo ed è nostro interesse porvi rimedio". 

GS
Nessun monumento alla Resistenza: Belforte del Chienti celebra il 25 aprile nella via dedicata ad un partigiano ucciso nel 1944, stesso luogo in cui sorgerà presto un'opera commemorativa.

Ad annunciarlo è il sindaco Alessio Vita: "Una scelta - spiega - che deriva dalla mancanza, nel nostro Comune, di un monumento dedicato alla Resistenza.
Abbiamo fatto una ricerca storica sui caduti per mano nazista del nostro territorio ed è emerso che il giovane belfortese Elio Fernanducci è caduto durante la strage di Capolapiaggia perchè ritenuto partigiano. Abbiamo così deciso di onorare questa perdita e tutte le altre avvenute in quegli anni nella via che porta il suo nome, a Borgo Santa Maria.
Di comune accordo con l'Anpi dei 5 Comuni - aggiunge - abbiamo deciso di realizzare, in quella zona, un monumento alla Resistenza".

Il tema delle celebrazioni del 25 aprile fu motivo di scontro lo scorso anno tra l'ex sindaco Roberto Paoloni e il suo successore.
Paoloni denunciò infatti la mancata deposizione di una corona d'alloro nel monumento dei caduti in guerra che si trova nel capoluogo, dove si recò lui stesso per la commemorazione.

"Dal momento che a Belforte non esiste un monumento dedicato alla Resistenza - ribadisce Vita, come fece presente anche lo scorso anno - non ritengo giusto snaturare monumenti nati per altro motivo. In questo modo ci siamo impegnati per sopperire a questa mancanza".

GS. 


Belforte del Chienti capofila nella lotta al Coronavirus attraverso l'arma del vaccino. Iniziata nel territorio comunale la somministrazione a domicilio dei vaccini effettuata dal dottor Pascolini, medico di medicina generale, ai propri assistiti, anziani over 80 che hanno effettuato la prenotazione.

Ben 11 sono stati i vaccini somministrati nella prima mattinata, con l'amministrazione comunale, in particolare il vice sindaco Carla Budassi, tra l'altro infermiera in pensione,che si è resa subito disponibile a supportare i medici di medicina generale nella campagna vaccinale fornendo mezzi e personale, ontribuendo così ad alimentare la speranza di un lento ritorno alla normalità.

L'attività proseguirà anche nelle prossime settimane e il supporto sarà fornito anche per raggiungere gli anziani, assistiti dal dottor Pascolini, che abitano fuori del territorio comunale.

f.u.

È stata venduta all'asta la struttura dell'ex albergo-discoteca Belvedere di Belforte del Chienti.
Un bene che era stato pignorato nel 2014 ed era partito da una base d'asta di 250 mila euro, per poi subire ulteriori ribassi fino alla cifra dell'offerente che il 24 febbraio scorso si è aggiudicato la struttura per 56 mila euro.
Si tratta di un immobile costruito nel 1971, che si trova in via Santa Lucia, nella parte alta del paese. Lo spazio più ampio del piano terra è quello allestito per ballare e che ultimamente era arredato con divanetti e tavolini anche a servizio del bar interno. Il primo piano era invece destinato al ristorante con la cucina ed i servizi annessi ed al secondo piano dodici camere con il bagno ed un appartamento che comprende ulteriori tre camere con i servizi in comune.
Il bene, che dovrà comunque essere ristrutturato, potrebbe dunque continuare a rispondere alla destinazione di uso commerciale o potrebbe cambiare la sua vocazione per diventare un complesso residenziale.

GS

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Chi avrebbe avuto la possibilità, questa mattina, sarebbe già stato sulle piste maceratesi per approfittare della neve scesa sabato scorso.
Invece sul più bello, è proprio il caso di dire, il governo ha fermato tutto.
Ha fermato una stagione che non aveva ancora fatto in tempo a decollare e, nonostante le perdite registrate dai gestori degli impianti, c'era comunque la volontà di approfittare degli ultimi weekend prima del bel tempo.
Giorni di speranze, investimenti e lavoro per preparare le piste, ma a 12 ore dall'apertura il ministro Speranza blocca tutto.
Comune la rabbia da parte dei gestori degli impianti di Sassotetto e Bolognola e anche dei sindaci.
"Le nostre attività non hanno un interruttore per accendere e spegnere in poco tempo - commenta Maurizio Tosoroni di Sarnanoneve - . Bisogna programmare, lavorare diversi giorni prima, battere le piste. Una situazione sempre molto difficile da gestire all'ultimo momento. Siamo rammaricati, ma prendiamo atto che debba prevalere la salute e la sicurezza dei clienti e dei collaboratori. A livello economico è stata una annata drammatica. Aspettiamo che ci siano degli interventi che ci permettano di guardare al futuro".

Stabilire la chiusura fino al 5 marzo significa, infatti, decretare la fine di una stagione mai iniziata, perchè sugli Appennini è difficile che le temeprature permettano di sciare dopo quella data.
Ma se chiudere gli impianti significa evitare i contagi e limitare la pericolosità della variante inglese, il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, si chiede quale differenza ci sia dal momento che ieri la sua città ha accolto comunque tante presenze: "Resto molto sorpreso da questa determinazione del governo - dice - . Noi abbiamo messo in campo tutte le forze per essere pronti a partire. La decisione sembra fuori luogo perchè ieri la montagna era comunque invasa da molte persone con chalet e ristoranti funzionanti. Che senso ha non aprire gli impianti - si chiede - . Questo è un danno a tutto l'indotto, non solo a chi cura la montagna, ma a tutta l'economia che lavora con lo sci e che coinvolge tutta la vallata". 

Amareggiato il direttore di Bolgnola Ski, Francesco Cangiotti, che su Facebook ha scritto: "Ci abbiamo creduto fino alla fine con le parole e con i fatti.
A 12 ore dal apertura, dopo giorni di lavoro e investimenti economici come la biglietteria elettronica, l’acquisto dei materiali di sicurezza covid, la battitura delle piste, l’innevamento artificiale, è imbarazzante tutto quello che sta accadendo.
Siamo di nuovo costretti ad annullare l’apertura della stazione e ormai decretare la fine della stagione sciistica mai iniziata.
Noi come tutti gli esercenti funiviari e con essi le professionalità del settore ci siamo visti imporre una chiusura totale, senza aver nemmeno un ristoro. Ci siamo accollati tutte le spese per garantire le varie apertura sempre vanificate, cercando di garantire sempre la massima sicurezza.
Ci riteniamo più seri del nostro governo, quindi nei prossimi giorni comunicheremo le modalità di rimborso degli skipass che sono stati acquistati online. Intanto avvieremo una azione legale nei confronti del governo per risarcimento danni".
Dura nei confronti del governo anche la sindaca di Bolognola, Cristina Gentili: "Un danno al paese e al morale. Mi viene da dire che forse è ora che al governo ci vada qualcun altro e che i ministri che ricoprono questo ruolo inizino a lavorare per capire cosa significa e quanti danni hanno creato.
Gli investimenti sono stati tanti e nessuno ha avuto ancora il coraggio di dire che li rimborseranno. Sono quasi cinque anni che, come sindaco, subisco le decisioni di chi è nelle alte sfere e che non conosce il territorio. Le emergenze vanno gestite a livello territoriale".

Sul tema, ha deciso di intervenire anche Roberto Poaloni, capogruppo di minoranza di Belforte del Chienti, con una nota a sostegno dei gestori degli impianti: "La trovo una scelta assurda - scrive - è  irrispettoso e incomprensibile. Pensare che il problema dei contagi siano gli sciatori significa non conoscere la realtà delle piste o aver visto un impianto di risalita nella propria vita.
I gestori degli impianti hanno investito e lavorato in questi giorni per la riapertura e ora con un preavviso ridicolo gli viene detto che non possono aprire.
Una vergogna - aggiunge - , è palese che chi decide non conosce la vita normale e non sa cosa significa avere una attività economica. Stavolta sono fortemente contrario per la scelta fatta dal governo e credo che si sia commesso un errore. Stiamo parlando di uno sport individuale che si pratica con guanti, occhiali, casco e sottocasco, nel quale il distanziamento è naturalmente garantito dalla lunghezza degli sci. Esprimo la mia vicinanza ai gestori degli impianti delle Marche e del resto d'Italia".

GS

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