Sabato 23 marzo 2024 nella suggestiva cornice dell’Eremo del Beato Rizzerio avrà luogo un appuntamento con l’arte contemporanea. I dipinti di Daniele Cristallini e Giancarlo Minen, autori agli opposti fra loro per tecnica e linguaggio, sono accomunati, oggi, da un unico denominatore: l’osservazione e l’ascolto di una terra straordinaria così ricca di odori e di silenzi che ci riportano verso antiche strade attraversate da secoli di grande storia. Qui il tentativo di dialogare con il paesaggio elevandosi con esso verso il mondo, evitando false centralità ma dimostrando che la cultura riesce sempre ad essere il vero catalizzatore per le migliori iniziative dell’uomo moderno.

Nell'immagine uno dei dipinti di Cristallini


“Quarant’anni fa, in una cittadina di provincia, è accaduto qualcosa di unico”.

Ada Borgiani fa riferimento all’intuizione vincente di Saverio Marconi ed altri esponenti della vita culturale cittadina, che diedero vita, 40 primavere or sono, al Centro Teatrale Sangallo di Tolentino.

La scuola, che porta il nome del palazzo di piazza della Libertà, dove ha sede, oggi riesce, con una mostra, a fermare i ricordi di tutti coloro che sono passati per quelle aule.

Come si raccontano le emozioni? Chi è cresciuto sulle tavole impolverate di un palcoscenico e dietro la tenda rossa del sipario lo sa. Ed è per questo che dal 6 al 22 giugno prossimi, il teatro Vaccaj di Tolentino sarà il contenitore di 40 anni di ricordi e di vite che si sono intrecciate dietro un’unica passione.

“Quarant’anni – dice Ada Borgiani, direttrice e responsabile della scuola - sono la tappa importante di una esperienza teatrale che a Tolentino ed in tutto il territorio circostante ha avuto un importante valore socioculturale.

Viverla per tutto questo tempo, portarla avanti, promuoverla e constatare il radicamento he ha avuto in tutta la provincia, ci hanno convinto a non celebrare in silenzio questa tappa”.

Un momento per ricordare, ma anche e soprattutto per continuare ad immaginare il futuro: “È un anniversario – prosegue l’anima della scuola – che ci impone di lavorare all’evoluzione di una situazione che tanto ha preso delle nostre passioni, degli insegnamenti, di tutto quello che ha rappresentato a livello popolare. Questo momento particolare è stata una spinta ulteriore a fermare la ricorrenza, proprio perché non ci lasciamo qualcosa indietro, ma vogliamo guardare avanti. Il nostro – precisa Ada Borgiani – vuole essere un invito alle istituzioni, ai cittadini, al volontariato, a tutte le persone di buona volontà che vorranno portare avanti l’attività teatrale appresa e cominciata in questa scuola”.

Come il ricordo degli allievi della scuola va sempre alle locandine degli spettacoli che si sono susseguiti nel tempo e di cui hanno fatto parte, così anche la mostra partirà da quelle testimonianze: “Già da tempo – confida la direttrice – pensavamo che sarebbe arrivato il momento di fermare un anniversario importante come questo ed avevamo cominciato a custodire le locandine di 40 anni di spettacoli. Durante la ricerca avviata per la mostra ci siamo accorti di aver messo insieme oltre 150 locandine dei saggi delle diverse discipline. Oltre a queste, anche tanti video e foto come testimonianza viva del coinvolgimento delle migliaia di persone che ci sono state in questi anni”.

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Ada Borgiani

Ad alcune di loro è stato chiesto un ricordo, un pensiero, una emozione, come simbolo di ciò che la scuola è stata per loro e per tutti gli allievi: “L’esposizione partirà dalla piazzetta del teatro – aggiunge Ada Borgiani - . Un luogo che non è stato scelto a caso, ma perché conosciamo il valore che assume per la città e per la scuola. Ci saranno i nomi di tutte le persone che hanno collaborato o sono stati allievi. Per noi sono tutti importanti e abbiamo voluto metterli insieme in questa testimonianza”.

Nomi che appartengono a periodi diversi e che, apparentemente, potrebbero non avere nulla in comune, ma condividono invece la “fucina di passioni” che a molti di loro ha permesso di intraprendere una strada lavorativa, mentre ad altri ha reso più vicino e reale il mondo dello spettacolo.

La mostra sarà aperta visitabile gratuitamente tutti i giorni dal 6 al 22 giugno, offrendo l’occasione di conoscere meglio anche il teatro Vaccaj. Dal lunedì al venerdì si potrà visitare senza prenotazione dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20; mentre per il sabato e la domenica è necessaria la prenotazione tramite una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o con una telefonata o un messaggio Whatsapp al numero 334/2458927.

“A guidare i visitatori – precisa la direttrice – saranno giovani formati al Centro Teatrale Sangallo che conoscono la vita della scuola e le informazioni sul teatro”.

Giulia Sancricca

L’argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L’Appennino Camerte
Ad un mese esatto dall'inaugurazione della mostra "Il volto di una città" nei locali commerciali di via Parisani a Tolentino arriva un motivo in più per visitare le bellezze esposte nel centro storico.
Lunedì prossimo, infatti, saranno esposte "Le Tre Grazie" di Giuseppe Lucatelli.
Lo ha annunciato l'assessore alla Cultura, Silvia Tatò, ai microfoni di Radio C1...inBlu: "La tela arriverà a Tolentino dopo il restauro - spiega l'assessore - . Precedentemente era esposta all'interno del palazzo comunale, ora avrà una posizione nella stanza dedicata alle opere del Lucatelli all'interno del museo. Ad un mese dall'apertura siamo molto soddisfatti perchè il museo ha avuto numerose visite, anche dai bambini del Campus estivo. Hanno lasciato bellissimi disegni che troveremo il modo di esporre e che riproducono alcune opere custodite all'interno dei nostri musei. In particolare - aggiunge - sono stati affascinati dal letto di Napoleone e dai meccanismi della torre dell'orologio di piazza della Libertà che molti hanno inserito nei loro disegni".

Ma l'arrivo della tela non passerà in sordina tanto che per giovedì è in programma una serata dedicata all'800. Un giorno che non è stato scelto a caso, ma che prosegue sulla scia delle serate di  shopping sotto le stelle a cui, giovedì prossimo, si aggiungeranno le idee messe in campo dall'associazione Tolentino Arte e Cultura, in collaborazione con Tolentino '815 ed il patrocinio del Comune.

"Abbiamo pensato ad un viaggio storico lungo via Parisani - dice Marina Sgamma dell'associazione Tolentino Arte e Cultura - che riporterà i visitatori indietro nel tempo. Sarà una sorta di piccola rievocazione con degustazione, costumi e balli del'800".

GS
Una visita gradita quella del poeta paesologo Franco Arminio che mercoledì scorso ha visitato la mostra "Terra Viva" a Villa di Montalto.
L'esposizione, inaugurata lo scorso anno nella frazione di Cessapalombo grazie all'idea di Stefano Ciocchetti e Matteo Vergari, continua ad avere successo e ha letteralmente affascinato il poeta che non si è tirato indietro nel dare suggerimenti ed opinioni per completare il progetto dei due giovani.
Quello della mostra, infatti, è stato solo un primo passo verso quella che presto diventerà una associazione con lo stesso nome dell'esposizione.
"Una sorpresa inaspettata - dice Stefano Ciocchetti sulla visita di Arminio - . Il poeta aveva già espresso la sua volontà di vedere la mostra e si è presentata l'occasione con la sua presenza a Sarnano così il giorno dopo ha visitato Montalto. L'esposizione gli è piaciuta molto e ci ha fornito diversi spunti per le evoluzioni future. Colpito dal paese e dal fatto che l'avessimo fatta noi giovani del posto.

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La sua attenzione - spiega Ciocchetti - è stata sempre rivolta ai paesi dell'Appennino che stanno scomparendo sia per lo spopolamento che per il sisma. Luoghi che sono la patria di tradizioni e storie importanti e hanno quindi bisogno di un nuovo umanesimo, di un ritorno alla vita semplice e alla montagna, a quella che un tempo era la vita dei nostri nonni".
Dopo questa soddisfazione Ciocchetti e Vergari sono quindi pronti a rimboccarsi le maniche e a lavorare per l'associazione e per nuovi progetti: "Le idee sono molte - conclude - poi continueremo a lavorare per il territorio e con le persone che credono in questi obiettivi e vogliono aiutarci".

GS

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Stefano Ciocchetti, Franco Arminio, Barbara Olmai, il sindaco Giuseppina Feliciotti, Matteo Vergari

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Che il centro storico di un paese sia da sempre il cuore pulsante di una comunità vale per qualsiasi cittadina, grande o piccola che sia.
Per i centri storici che dopo il sisma del 2016 sono diventati per lungo tempo zona rossa si nutre però un legame viscerale ed una nostalgia che solo chi ha vissuto quel paese può descrivere.
È così per il cuore di Caldarola e per le bellezze di un paese che custodiva i suoi tesori proprio in centro storico e proprio nella zona più colpita dal terremoto.
Per questo motivo, in uno dei momenti in cui la comunità ha dovuto affrontare un’altra distanza: quella delle persone stesse, la Pro Loco di Caldarola ha deciso che il collante, per i caldarolesi e per i turisti che hanno sempre apprezzato la terra dei Cardinali Pallotta, dovevano essere proprio le bellezze del paese. Le bellezze ferite, danneggiate, colpite nell’anima. Le bellezze per le quali tutti nutrono un grande amore e che tutti vorrebbero tornare a vedere. Da questo desiderio nasce “Caldarola a porte aperte”.

In attesa che gli occhi possano tornare a vedere dal vivo i luoghi più belli e più amati, la Pro Loco apre le porte ai ricordi di un borgo che, nonostante sia stato messo a dura prova e con evidenti 'ferite' ancora vive, trova le forze per continuare a raccontarsi parlando la propria lingua fatta di arte, storia e cultura.

Sarà inaugurata sabato 4 luglio alle 18, in piazza Vittorio Emanuele II, la mostra fotografica temporanea, allestita per le vie del centro di Caldarola, che porterà agli occhi dei visitatori le bellezze nascoste dal sisma.

Una esposizione che sarà visitabile fino al 30 settembre e che vanta il patrocinio del Comune di Caldarola e la collaborazione con i fotografici che hanno saputo immortalare quello che di bello offre il paese.
La mostra, che nasce per alzare il volume della storia e per non far smettere di ascoltarla, darà poi il via ad un’estate nuova che Caldarola si prepara a vivere. Quando molte delle manifestazioni estive sono state sospese a causa del Covid, infatti, la Pro Loco ha deciso di scendere in campo con un format tutto nuovo che animerà il paese dal 4 luglio al 30 agosto.

“Restart Festival” il titolo d un calendario che vede al suo interno diversi appuntamenti culturali nel segno della resilienza e della ripartenza, senza mai tralasciare l’arte e la bellezza.
Di fronte ad un altro momento difficile che Caldarola si trova ad affrontare non mancano quindi la voglia di fare, di accogliere e di credere che le bellezze di questo paese vadano valorizzate per permettere che siano proprio esse stesse a dar vita alla rinascita.
Proseguono a Camerino gli incontri di presentazione dei restauri di opere d'arte nell'ambito della mostra "Dalla polvere alla luce".
Questo pomeriggio, nella chiesa del seminario, sono stati presentati i lavori di restauro della Madonna di Valpovera che era esposta nel santuario dell'omonima frazione di Camerino fino al sisma del 26 ottobre 2016.
Un restauro reso possibile grazie al finanziamento dei Club Rotary dell'Area Toscana 1, rappresentato all'incontro dal presidente del Rotary di Scandicci, Flavio Bindi.
Presente anche Gabriele Barucca, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova che, nel periodo del 2016, si era occupato delle opere del territorio colpito dal sisma.
A spiegare gli interventi apportati all'opera, prima di vederla esposta nel Museo diocesa, la restauratrice Anna Fulimeni, introdotta dalla direttrice dei Museo diocesano, Barbara Mastrocola.

L'argomento sarà approfondito con foto e interviste nella possima edizione de L'Appennino Camerte.

GS


Taglio del nastro presso gli impianti sportivi del Cus Camerino per la mostra  “SEMINARE NUOVI SCIREA”, allestita nel palazzetto " Drago Gentili".  Le immagini di Salvatore Giglio, leggendario fotografo della Juventus, insieme alla riproduzione di alcune fra le più significative pagine di Tuttosport dedicate a Scirea, con le grandi firme del giornale da Vladimiro Caminiti a Darwin Pastorin, compongono la grande mostra che, 
dopo il successo della prima tappa a Serra de’ Conti,  giunge all’Università di Camerino.

Mostra Scirea Taglio del nastro

L' esposizione che si compone di 140 immagini , è stata inaugurata dal rettore di Unicam Claudio Pettinari e dal presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli, presenti  il prorettore vicario Graziano Leoni, il DG Vincenzo Tedesco, il prorettore alla didattica Luciano Barboni e le autorità militari.

Mostra Seminare nuovi Scirea

Fortemente voluta da Unicam e realizzata insieme all’associazione Bianconeri Legend, grazie al prezioso supporto del Cus Camerino, la mostra è dedicata al ricordo dell’indimenticabile Gaetano Scirea, Campione del Mondo in azzurro nel 1982 e bandiera della Juventus, con la quale ha vinto tutto ciò che era possibile vincere. Ai giovani del Liceo Sportivo numerosi in sala, le parole del presentatore Marco Moscatelli hanno da subito offerto l'esempio che il grande campione ha rappresentato, per le sue doti di lealtà ed onestà. In collegamento telefonico la vedova Scirea signora Mariella che ha tenuto a ringraziare di cuore per il significato profondo dell'iniziativa, congratulandosi con sostenitori e promotori, a nome di suo figlio e dell'intera famiglia, per un ricordo così intenso a 30 anni dalla morte di Gaetano

mostra scirea pubblico

Nel tratteggiare i caratteri salienti della personalità del grande campione,  la lettura dello scritto di Guido Vaciago, ha ricordato i quattro elementi  dell'impegno, umiltà, rispetto e giustizia, che hanno a che fare con lo sport e con la vita.  Lasciarsi ispirare dall'eroe Gaetano Scirea, può dunque essere "molto utile a chi ha il talento  per sognare un futuro da grande campione dello sport e, altrettanto importante per chi progetta di diventare un essere umano migliore".  Doti non comuni quelle del grande campione, professionista ed atleta, sottolineate nel suo intervento anche dallo stesso rettore Pettinari.  In concomitanza con la mostra che resterà aperta e visitabile presso il palazzetto "Drago. Gentili" e  sarà distrbuita  in tutti gli impianti sportivi del Cus , il rettore ha voluto lanciare anche un concorso riservato a tutte le scuole ad indirizzo sportivo della Regione Marche ma anche alle fasce d'età dei bambini. Un'apposita commissione valuterà igli elaborati che giungerannio e i migliori verranno premiati. I lavori verrano in seguito riuniti in un bel volume che verrà consegnato alla famiglia

" Per l'eleganza dei suoi gesti e per la sua grande lealtà - ha detto il presidente del Cus Belardinelli- Gaetano Scirea è l'esempio più forte che possiamo offrire alle nuove generazioni. Abbiamo deciso di far girare i totem che riportano le bellissime immagini della mostra  in tutti gli edifici sportivi. Vedere la mostra regala delle emozioni forti, vedere i nostri impianti ci permette di far conoscere questa nostra bellissima realtà vivace e sempre in crescita" . Il concorso che completa l'esposizione, verrà proposto ai più piccoli in forma di disegno e gioco, mentre, riservati ai ragazzi dei Licei Sportivi saranno elaborati più articolati, prevedendo anche incontri di approfondimento sui valori etici e morali dello sport. Da ultimo il presidente Belardinelli ha preannunciato che della mostra " SEMINARE NUOVI SCIREA" verrà realizzato anche un audio -video da poter postare in tutto il mondo corredata dagli scritti dell'autorevole firma di Guido Vaciago. Tanti i club Scirea disseminati in tutti Paesi del mondo, ai quali verrà offerto un ulteriore bel motivo per ricordarne le gesta e le doti umanità.  

Carla Campetella

mostra scirea pubblico

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