Tragedia a Camerino. Nella mattinata di oggi un giovane di circa vent’anni si è tolto la vita impiccandosi. È successo alla Rocca Borgesca, tra le 7 e le 8. A dare l’allarme un passante, che ha allertato i carabinieri della stazione camerte. Immediato l’intervento dei militari, giunti sul posto insieme ai sanitari del 118. Per il ragazzo non c’era però più nulla da fare.

I carabinieri indagano sul movente del gesto, mentre dai primi rilevamenti effettuati sul posto non emergono dubbi sulle dinamiche. Si tratta di un gesto volontario. Al momento del gesto il giovane non aveva con sé i documenti.
I giardini della Rocca Borgesca di Camerino possono vantare da oggi la presenza di un utile e molto atteso servizio. Inaugurato questa mattina il chioschetto -bar. Presenti a festeggiare il nuovo inizio di Serena Ceriscioli e del suo staff, il sindaco Sandro Sborgia, la vicesindaco e assessore alle attività produttive e bilancio Lucia Jajani e il consigliere comunale Riccardo Pennesi. Con un piccolo brindisi beneaugurante si è dato dunque il via ufficiale all'attività della doppia struttura in legno che è stata posizionata sulla piattaforma in cemento, a margine del grande prato, proprio di fronte all'ex convento di San Pietro in Muralto. Una bella novità che vale ad imprimere un ulteriore segnale di ripresa al commercio e alla valorizzazione di uno dei luoghi più amati e frequentati della città ducale.

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Con un'esperienza pluriennale nel settore bar-ristorazione, grazie al Pop Cafè, attività della quale è titolare in località Le Mosse, Serena Ceriscioli aggiunge dunque un capitolo nuovo al suo lavoro. 
"È un'idea che avevamo già maturato da tempo e in questo senso ci eravamo mossi con una richiesta al sindaco proprio con l'intenzione di offrire un servizio in più alle famiglie desiderose di stare all'aperto reduci dal lungo periodo segregate in casa - dichiara Serena-. Per varie vicissitudini il tutto non si era potuto concretizzare, ma oggi possiamo dire di avercela fatta. Saremo aperti il mattino dalle ore 10  e con la possibilità di trovare colazioni, aperitivi e qualcosa di fresco e veloce per il pranzo come panini, tramezzini, insalatone. Dopo una piccola pausa di chiusura, riapriremo nel pomeriggio alle ore 16.00 nell'ora in cui i giardini di solito si ripopolano di bambini e ragazzi ed è allora che troveranno al "chioschetto" gelati, pizza, merende e dolciumi. Continueremo dunque ad essere aperti fino a sera, accogliendo i clienti con aperitivi, long drinks e, condizioni meteo permettendo, musica dal vivo ed altre attrattive.
Spero che questo progetto possa essere ben gradito- conclude -. Noi ce la mettiamo sempre tutta per offrire qualcosa alla collettività, ai turisti, a chi rimane a Camerino e a coloro che sono semplicemente di passaggio". 
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Dalle difficoltà del sisma, dal peso ulteriore di un lungo periodo di fermo imposto dalla pandemia, si esce con la voglia di fare per la città: è questa la testimonianza della determinazione e del coraggio che animano la filosofia di lavoro di Serena Ceriscioli, giovane commerciante, sempre pronta a percorrere strade inesplorate e a cogliere stimoli nuovi.
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"Siamo contenti di essere riusciti finalmente a installare questo punto di ritrovo e ristoro, qui nel meravigioso spazio della Rocca- afferma il sindaco Sandro Sborgia-. Con questa novità, se ne avranno voglia, tutte le persone che verranno potranno trovare qualcosa da consumare. Una struttura che vale sicuramente ad abbellire e a rendere maggiormente accogliente un posto che noi tutti amiamo; famiglie con bambini al seguito potranno trovare una bibita o una piccola merenda da consumare e, siamo certi che un servizio come questo servirà a far sì che la Rocca risulti ancora più frequentata". 
Tavoli e attrezzature da esterno dalle quali comodamente sostare per la consumazione, completano i punti ristoro al banco delle due casette, E già nel primissimo  giorno di apertura,  in molti, hanno voluto da subito approfittare della novità.
 "Se questo progetto ha potuto realizzarsi - sottolinea Sborgia - è innanzitutto per merito dell'assessore e vice sindaco Lucia Jajani che si è tanto adoperata. A lei vanno i miei ringraziamenti, estesi al consigliere Pennesi e a quanti hanno prestato la loro opera e il loro materiale lavoro. Siamo davvero soddisfatti dell'esito raggiunto per un'iniziativa sulla quale abbiamo fortemente puntato. Come si ricorderà, si era anche provato a mettere a bando i locali del mastio, e, per via delle problematiche legate al Covid, quell'operazione è andata deserta. L'obiettivo era quello di riuscire a dare in qualche modo un segnale anche di tipo economico alla città. Finalmente ci siamo riusciti. Credo che questo progetto possa trovare il favore dei camerinesi e di quanti verranno a trovarci e a visitare questo meraviglioso posto la cui bellezza va conservata, curata e valorizzata- conclude il primo cittadino-. Complimentìi dunque a Serena che ha deciso di investire in questa direzione. A lei auguro che la nuova attività possa essere redditizia e l'auspicio è che altri commercianti possano magari essere invogliati a fare altrettanto un domani nei paraggi. Abbiamo una città bellissima e un territorio meraviglioso su cui noi tutti insieme dobbiamo assolutamente puntare". 

c.c.

Strati di storia della città di Camerino che riemergono. Nel corso dei lavori di scavo che si stanno eseguendo in questi giorni nell'area a verde della Rocca Borgesca, in vista della realizzazione della nuova scala di sicurezza, proprio in corrispondenza del Belvedere Maria Grazia Capulli è riaffiorata dalla terra la presenza di un'antica muratura.
Alla Rocca non è la prima volta che accade; anche in passato, operazioni di scavo eseguite per altro scopo, avevano fatto riemergere tracce significative di cunicoli e sotteranei in un luogo che, al di là dell'indiscusso fascino paesaggistico, evidentemente conserva insieme a molte delle radici antiche e nobili della città i segni di tanti passaggi succedutisi nelle più varie epoche. Ora l'amministrazione comunale si sta confrontando con i funzionari della Soprintendenza della Regione Marche, deputata ad approfondire le indagini per fare chiarezza sul rilievo di quanto riaffiorato. Bisognerà comprendere bene l'interesse e le implicazioni del rinvenimento, affinchè venga autorizzata la prosecuzione dei lavori.
c.c.
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Il prestigioso concorso per solisti jazz alla sua XXIII edizione in due giorni di concerti alla Rocca Borgesca. Oltre 150 giovani jazzisti partecipanti, tre tappe3500 km percorsi23 musicisti semifinalisti e solo 10 talenti ad accedere alle serate finali del 29 e 30 giugno a Camerino presso la splendida Rocca Borgesca
La 23^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani (PIMU), concorso per solisti jazz fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli, con la direzione artistica e organizzativa di Musicamdo Jazz, quest’anno gode della collaborazione del Comune di Camerino, della Regione Marche, dell’Università degli Studi di Camerino, di TAM – Tutta un’Altra Musica, di Marche Jazz Network, di I-JazzMIDJ, nonché del supporto di Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, Torino Jazz Club, Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Associazione Culturale OltreTromba Jazz Club di Poggiardo (LE). Dopo le tappe semifinali nelle città di Torino, Roma e Lecce (Poggiardo), il Premio Urbani giunge alle sue ultime battute nel weekend di fine giugno, quando torna nella città ducale, sede storica della competizione. I dieci finalisti a contendersi il titolo della XXIII edizione sono Andrea Cardone (sax alto), Federico Calcagno (clarinetto basso), David Stingaciu (sax alto), Antonio D’Agata (chitarra), Elias Lapia (sax alto), Vittorio Cuculo (sax alto), Matteo Zecchi (sax tenore), Mattia Parissi (pianoforte), Simona Trentacoste (voce) e Federica Lorusso (pianoforte) selezionata da Nuoro Jazz e finalista senza necessità di passaggio eliminatorio, così come previsto da regolamento.

presiedere la giuria tecnica della XXIII edizione il sassofonista Francesco Cafiso, già vincitore del Premio nel 2001, fiancheggiato anche dalla giuria critica formata dai giornalisti jazz delle maggiori testate nazionali di settore. Accanto al sassofonista Francesco Cafiso, presidente di giuria di questa edizione, anche il batterista Massimo Manzi, il contrabbassista Gabriele Pesaresi, il pianista Andrea Pozza, il sassofonista Maurizio Urbani, fratello di Massimo, Simone Graziano, musicista e presidente di MIDJ, Daniele Massimi, presidente di MusiCamDo Jazz, Enrico Moccia, direttore artistico Fara Music Festival.

Il concorso, che nasce con lo scopo di onorare la memoria del leggendario sassofonista romano e individuare giovani jazzisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica, vedrà sabato 29 alle ore 21 l’esibizione dei finalisti accompagnati da Andrea Pozza al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Domenica 30 alle 21 nvece, dopo il concerto del vincitore, alle 21.30 sul palco salirà il quartetto di Francesco Cafiso.

Francesco Cafiso presidente di giuria del Premio Urbani 2019
Francesco Cafiso presidente di giuria

I premi per i quali concorreranno i partecipanti sono: il Premio Internazionale Massimo Urbani, con la registrazione, il mixing e il mastering presso il Tube Recording Studio e la promozione e distribuzione di un album a cura della Emme Record Label; il Premio Nuovo IMAIE secondo il quale, in ottemperanza ai requisiti di assegnazione del contributo concesso all’organizzazione da Nuovo IMAIE, al musicista sarà organizzato un tour di 8 concerti nei 12 mesi successivi; il Premio della Critica, al musicista individuato da una giuria di giornalisti specializzati e direttori artistici; il Premio Social, al musicista più votato dal pubblico del web; le borse di studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Summer School.

Tante le attività in programma nella due giorni. Dal laboratorio per bambini sul tema dell’improvvisazione alle ore 17.30, all’apericena in musica alle 19 con i prodotti del territorio sino alle jam session di mezzanotte.

In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno presso l’Auditorium Benedetto XIII in via Le Mosse.
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