Lezioni sospese ormai da giorni nelle scuole a causa dell'emergenza Covid-19. Non si conosce ancora se il provvedimento della chiusura fino alla data del 3 aprile, potrà conservare validità o se in qualche modo la sospensione possa essere prorogata oltre. Tutto dipenderà  dall'evoluzione della situazione pandemica che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe far pensare a possibili cambiamenti per quel che concerne la data e lo stesso svolgimento degli esami di maturità. 

" Al momento non è possibile fare previsioni - spiega il dirigente dei Licei e reggente dell'Istituto Antinori di Camerino Francesco Rosati- Suppongo infatti che anche il Ministero dell'Istruzione stia un po' aspettando l'evoluzione dell'epidemia e il punto della situazione da parte dell'Istituto Superiore di Sanità e, conseguentemente, potrà riprogrammare eventualmente gli esami sia a livello di eventuali proroghe che appunto  di modalità di svolgimento. Per ora, avendolo già vissuto - continua Rosati- noi abbiamo solo come punto di riferimento  l'anno scolastico 2016/17 in cui si decise di fare gli esami con commissioni tutte interne, salvo la presenza del presidente esterno. Questo ad oggi è l'unico appiglio, come pure il fatto che in quell'occasione nella quale perdemmo quasi un mese e mezzo di lezioni, fu ritenuto valido legalmente l'anno scolastico seppure con un numero di lezioni  inferiore a 200 e seppure di fatto, non si fosse andati molto al di sotto di quel numero, grazie  anche alla dirigenza delle Scuole superiori della Provincia e dei comuni che, in tempi piuttosto rapidi, misero a disposizione edifici solo lievemente lesionati o altre strutture". 

Nella foto, il Polo scolastico provinciale sede dei Licei "Varano" e dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri" Antinori" di Camerino 
polo scolastico camerino 1
Intanto,  per studentesse e studenti dei Licei e dell'Istituto Antinori di Camerino così come avviene anche per altre scuole di ogni ordine e grado, il tempo della sospensione continua ad essere scandito da un collegamento continuo con i loro docenti in modalità telematica da casa. Una modalità informatica già sperimentata con grande successo, apprezzata da entrambi e che si sta rivelando molto utile in questo periodo d'emergenza

 "I sondaggi  più o meno ufficiali- afferma  Rosati-  dicono che c'è un'adesione del 90% però è naturale che i calcoli andranno fatti alla fine. Suppongo infatti, che nonostante la previsione  positiva di questa  statistica  e di questo dato numerico, vi saranno delle zone d'Italia in cui questa percentuale inevitabilmente sarà più bassa, quindi, quando si parla di media, c'è comunque da tenere in considerazione la presenza di  situazioni più complesse da tutelare.
Nel caso degli istituti che attualmente dirigo - prosegue Francesco Rosati-  c'è tuttavia un'ampia partecipazione degli studenti e nel senso sia della disponibilità di dispositivi sia di collegamento al web. Occorre però considerare che non tutte le situazioni all'interno delle scuole saranno tali e, ci saranno sicuramente delle situazioni critiche e, soprattutto,  debbo dire anche amplificate dal  fatto  che in questo periodo nelle case sono presenti magari anche i genitori che lavorano in Smart Working ed è evidente che dividere la connessione o dispositivi e computer tra più in persone potrebbe essere fonte di problema, un po' come il dover fare la fila davanti al bagno quando si esce di casa la mattina. Dovremmo pertanto tener conto anche di tutte queste vicende- osserva il dirigente- Noi come territorio siamo un po' avantaggiati perché abbiamo sperimentato la didattica a  distanza proprio nel periodo del terremoto. Sia nei Licei che all'Istituto Antinori , siamo pronti grazie anche alla propensione dei docenti  e alla loro curiosità nell'adottare queste tecnologie; per per le video lezioni e in maniera tale da uniformare un po' il tutto, abbiamo scelto la piattaforma unica del Google Meet.  Da qualche giorno siamo anche attivi con l'applicazione Class Room e con la Google Suite che si rivela piuttosto interessante in quanto permette di fare un lavoro anche cooperativo. In sostanza, adesso
quello che dovremmo fare come dirigenti, è forse addirittura calmare un po' l'ardore che c'è da parte dei docenti che stanno investendo impegno e delle qualità  davvero molto importanti, per cui, il rischio adesso è casomai l'opposto, cioè quello di caricare troppo gli studenti di compiti, mentre a mio avviso- conclude Rosati-  è opportuno che ci sia un momento per far coprire agli studenti la lettura, l'ascolto della musica classica, la visione  del museo virtuale, quindi dare spazio anche alla creatività e al far nascere nuovi interessi, e valutare quelle che sono un po' la Cenerentola delle abilità rappresentate dall'interesse, partecipazione impegno, la creatività  che invece in questo momento entrano prepotentemente in gioco, visto che le verifiche magari si fanno ma, come è facile intuire, hanno una attendibilità leggermente inferiore rispetto alle verifiche fatte in classe".  
C.C.

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