Presentato nel corso di una conferenza stampa congiunta, il progetto che vede insieme Unicam e Comune di Camerino quali due dei 15 partner coinvolti a livello europeo, con capofila un ente di ricerca tedesco. Finanziato per un totale di 6 milioni di euro dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon2020, (in particolare nel pilastro “Societal Challenges"), quale tema di studio e di lavoro avrà “ La capacità di resilienza delle aree storiche innanzi ad eventi climatici o comunque catastrofici”.

Al tavolo di presentazione, il rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e il coordinatore del progetto prof. Andrea Dall’Asta della Scuola di Architettura e design di Unicam. Al centro degli interventi l’illustrazione del percorso e delle azioni che coinvolgono in simbiosi i due enti, con l’obiettivo dei benefici che potranno scaturire soprattutto in riferimento alla prevenzione sulla capacità di resistenza e salvaguardia dei beni architettonici e culturali, patrimonio di ricchezza da preservare del territorio . Prendendo la parola per primo, il rettore Pettinari ha evidenziato come il vedersi riconosciuto un progetto del genere nell’ambito di Horizon 2020, proietti l’ateneo verso obiettivi che trascendono la pura sfera accademica ereferenziale, riverberando effetti sulla città e sul territorio circostante. Fondamentale in tutto il gruppo di ricerca, il ruolo svolto dalle Scuole di Architettura e delle Scienze e tecnologie di Unicam che, in sinergia con i professionisti tecnici del Comune di Camerino, hanno scritto il progetto e ne gestiranno tutte le attività di ricerca.

Il modello si avvale dunque dell’utilizzo di più competenze e più spunti interdisciplinari, atti a sperimentare una serie di tecnologie innovative per l’applicazione pratica degli interventi di miglioramento, al fine di una maggiore capacità di resilienza dei beni in caso di rischio sismico o di altri eventi naturali dalla forza distruttrice. L’essere riusciti a rientrare tra i beneficiari delle risorse da parte dell’Unione Europea, è stato possibile grazie all’apporto dell’ufficio di Ricerca di Unicam che, coordinato dal dott. Riccardo Strina, grazie all’intenso lavoro dei suoi collaboratori ha dettagliatamente individuato i vari tasselli necessari e mirati ad ottenere un importante punto di partenza che, come sottolineato dal rettore, assicurerà alla città di Camerino la fruizione dei beni culturali e la garanzia della loro conservazione.

“ Essere dentro questo progetto- ha detto il sindaco Pasqui- significa essere capaci di guardare al futuro. Lo dobbiamo al nostro ateneo che non è da considerarsi come proprietà esclusiva della città ma come patrimonio di tutto il territorio”. Il primo cittadino ha colto comunque l’occasione per ringraziare il rettore per la sua lungimiranza nel voler contestualizzare l’ateneo nella città, percorso che immette in uno sguardo diverso verso il domani e “ il lavorare insieme a vantaggio di un piccolo centro come Camerino, non potrà che significare futuro per i cittadini e per i giovani della comunità”.

In evidenza nell’intervento del prof. Andrea Dall’Asta, l’importanza di preservare la risorsa dei beni culturali, dal rischio dei sempre più frequenti disastri naturali. “ In questo campo – ha sottolineato- la ricerca richiede delle competenze specifiche che non possono essere improvvisate. Nel gruppo di lavoro che racchiude l’interazione tra diverse discipline, occorre trovare una sintesi e, nel nostro contributo come Scuola di Architettura al grande progetto, siamo stati individuati per le conoscenze specifiche che abbiamo sui materiali, sul restauro e sulle costruzioni in generale”. Più parti interconnesse della progettualità sono dunque volte a trovare una sintesi finale concreta e operativa, volta ad individuare, anzitutto strumenti di valutazione del rischio e sistemi innovativi per ottenere il miglioramento della resistenza dei beni ad eventi calamitosi.

Le risorse totali del finanziamento europeo ammontano a 6 milioni di euro, dei quali il 33% di spettanza italiana. Per il progetto congiunto Unicam – Comune di Camerino, la somma disponibile è di circa 500 mila euro, distribuite in risorse di personale e attività di studio. Nel progetto che avrà durata triennale, interessante sarà lo scambio di competenze e conoscenze e soprattutto, la condivisone di metodologie da mettere a fattore comune tra tutti i partner europei , collegando tra loro città eterogene, anche sotto il profilo del rischio.

C.C.

All'Università di Camerino, presentata nel corso di una conferenza stampa  l'iniziativa  “Il bravo studente guida in sicurezza”. Si terrà a Camerino il prossimo mercoledì 20 marzo grazie alla collaborazione con il Centro Internazionale di Guida sicura

Nella mattinata, presso l’aula Piantoni del Polo di Chimica con inizio alle ore 10 si terrà un seminario sulla guida sicura, mentre nel pomeriggio è previsto un test drive su strada con quattro Maserati messe a disposizione dalla Scuderia De Adamich riservato agli studenti Unicam. Il numero dei posti per il test drive è limitato ed è pertanto necessaria la prenotazione alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Da sempre attenta alla formazione completa delle proprie studentesse e dei propri studenti, affiancando alle attività curriculari, anche iniziative e progetti su quelle competenze trasversali che consentono di formare prima di tutto buoni cittadini, su proposta della Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Unicam ospiterà un evento che nasce appunto dalla sinergia con il Centro Internazionale di Guida sicura, nato nel 1991 dalla passione di un uomo di corse come Andrea de Adamich, ed operante nell’ambito della formazione alla sicurezza stradale, coniugando, ai più alti standard di professionalità, formazione e sicurezza. 

Alla conferenza di presentazione hanno preso parte il Rettore Unicam Claudio Pettinari, il Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam prof. Francesco Amenta, il dott. Enrico Lazzari della Scuderia De Adamich.

“Si tratta di un particolare momento di formazione – sottolinea il Rettore Unicam Claudio Pettinari – che abbiamo voluto fornire ai nostri studenti, su una tematica che coinvolge in modo particolare i giovani. L’obiettivo finale del percorso formativo universitario è quello di formare cittadine e cittadini che sappiano vivere in società responsabilmente, con senso civico e nel rispetto degli altri: anche questa iniziativa contribuisce a raggiungere questo obiettivo, nella speranza che possa essere un tassello per consentire di abbassare la terribile percentuale di morti sulla strada”.

Dall’11 al 17 marzo, torna anche quest'anno la “Settimana del Cervello (Brain Awareness Week 2019)”.Promossa dalla Dana Foundation (www.dana.org), l'iniziativa coinvolge in tutto il mondo studiosi del sistema nervoso, chiamati a sensibilizzare l’opinione pubblica sull'importanza della ricerca nell’ambito delle neuroscienze, per la prevenzione e la cura delle malattie neurologiche e psichiatriche. Diversamente da altri settori della ricerca biomedica, infatti, non c’è una reale cognizione del valore che la ricerca sul sistema nervoso dà al progresso della scienza. Limitazione che si riflette in un relativamente modesto investimento, anche da parte delle istituzioni, a supporto delle ricerche sul sistema nervoso.

L’Università di Camerino, presso la quale operano ricercatori particolarmente attivi nel settore delle neuroscienze, ha in programma iniziative di partecipazione a questo progetto di promozione e divulgazione scientifica.

In particolare, il gruppo di Anatomia Umana guidato dal prof. Francesco Amenta della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, proseguendo una tradizione di impegno pluriennale, organizza per il 13 marzo il seminario dal titolo “Rapporti fra stato delle gengive e malattie neurodegenerative: indicazioni per la prevenzione”, con il coinvolgimento degli studenti dei Licei e dell’IPSIA “Gilberto Ercoli” di Camerino.

La scelta della tematica si basa su recenti evidenze scientifiche di un potenziale ruolo del patogeno orale (Porphyromonas gingivalis), responsabile della paradontite cronica, nei processi neurodegenerativi e nella patogenesi della malattia di Alzheimer. La cura e l’igiene orale, quindi, risultano importanti anche per la prevenzione di patologie neurodegenerative.

L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Camerino, della Giunta e dal Consiglio Regionale, della Provincia di Macerata, dell’Unione dei Comuni della Marca di Camerino, della Pro-loco di Camerino e dell’A.C.L.I. Marche.

Come in passato, le iniziative, realizzate in collaborazione con le varie realtà del territorio, testimoniano l’impegno dell’Ateneo camerte nell’opera di divulgazione scientifica, al fine di avvicinare i giovani studenti alla ricerca nell’ambito delle neuroscienze, settore che riveste un ruolo di primario interesse nel campo della salute umana.

Grazie al contributo di 100.000 euro, erogato da Fondazione TIM attraverso apposito bando,  in avvio all'Università di Camerino un progetto che consentirà l’organizzazione dell’edizione 2019 della Python Summer School e l’allestimento di un laboratorio didattico  

Fondazione TIM sostiene l’Università di Camerino nelle attività di ripresa del post-sisma, rafforzandone il ruolo nella ricerca e nella didattica, tramite un’iniziativa che offre concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro al bacino di utenza di Unicam.

A promuovere il tutto è stato il gruppo di lavoro della sezione di Informatica di Unicam coordinato dal prof. Flavio Corradini, unitamente ai ricercatori di e-Lios, spin off di Unicam; l'avvio del progetto che permetterà l’organizzazione della 12.ma edizione della Python Summer School e l’allestimento di un laboratorio didattico, contribuirà ad arricchire in maniera stabile le dotazioni didattiche e di ricerca della sezione di Informatica dell’ateneo.

L' edizione 2019 della scuola estiva, sarà l’occasione per integrare all’interno dei corsi di Informatica già esistenti, le competenze in “Advanced Python for Big Data and Machine Learning” nell’anno accademico 2019/2020, valorizzando  i percorsi formativi attivi.

Python è un linguaggio di programmazione emergente in ambito accademico e sempre più utilizzato dal mercato. Le esigenze di programmatori sono infatti stimate in aumento del 30% entro il 2020 e Python è tra i linguaggi più richiesti.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari: “Ringrazio, a nome di tutta la comunità universitaria, la Fondazione TIM per aver voluto sostenere il nostro Ateneo attraverso il finanziamento di questo progetto che prevede azioni sia sull’offerta formativa che sulle strutture messe a disposizione dei nostri studenti, per poter fornire loro una formazione sempre più specifica e professionalizzante e spendibile nel mondo del lavoro. Unicam, in questi ultimi due anni, ha saputo trasformare le criticità sorte in seguito al sisma in opportunità e la progettualità emersa dai nostri docenti e ricercatori ha evidenziato come si possa trarre il meglio in ogni occasione e quanta competenza e creatività siano bagaglio necessario in ogni ambito”.

“Abbiamo fortemente voluto partecipare al bando della Fondazione TIM – ha dichiarato il prof. Flavio Corradinidal momento che, come sottolineato anche dal Rettore, il progetto è mirato in particolare ai nostri studenti ed al loro futuro. Esso contribuisce a sviluppare competenze specialistiche in ambito di programmazione software e consente di ripristinare ed arricchire le disponibilità tecnologiche di Unicam attraverso un laboratorio che sarà presto allestito nella nuova struttura in costruzione a Camerino accanto al Polo Informatico. La capacità di lavorare in gruppo e per progetto risulta fondamentale per l’informatico del futuro, che non può prescindere dalla capacità di confrontarsi con gli altri. La proposta di problemi concreti è favorita dalle molteplici collaborazioni attive con aziende che operano nel settore ICT, e non solo, da parte della sezione di Informatica Unicam”.

Python@Camerino nasce da un bando dedicato ai progetti segnalati da persone TIM, un’iniziativa con cui ogni anno la Fondazione dà spazio all’espressione delle migliori energie dei colleghi del gruppo TIM al servizio di cause socialmente utili”, spiega Loredana Grimaldi, Direttore Generale di Fondazione TIM. “Non ci sorprende che da questo appuntamento, sempre molto partecipato, sia emersa una proposta solida, in linea con la nostra mission e insieme con lo spirito del Bando, che intendeva dare un contributo concreto per la ripresa del territorio dopo il sisma del 2016. L’eccellenza della partnership con Unicam e la visione strategica di questo progetto sapranno dare agli studenti e all’ateneo una spinta che non si esaurirà con la summer school ma continuerà a generare impatto di medio e lungo termine, caratteristica dei nostri progetti migliori”.

Il laboratorio sarà dotato di 30 postazioni Thin Client, con architettura Virtual Desktop Infrastructure, e permetterà agli studenti di accedere al proprio ambiente di lavoro per approfondire le moderne piattaforme di programmazione e progettazione del software, gestione dei dati e sicurezza informatica. Saranno sperimentate, inoltre, innovazioni nella gestione degli spazi: strumenti innovativi e nuovi concept pedagogici consentiranno un maggiore coinvolgimento degli studenti nelle attività didattiche.

La Python Summer School, una scuola estiva oramai giunta alla dodicesima edizione, attrae a livello internazionale studenti da tutto il mondo, come testimoniato dall’edizione dello scorso anno che si è tenuta propria in Unicam e che ha visto la partecipazione di trenta giovani studenti universitari provenienti da Paesi quali Germania, Argentina, Polonia, Olanda, Messico, USA, Giappone, Canada e Italia. Si tratta di una settimana di formazione, nel mese di settembre, volta a consolidare le competenze di programmazione (utilizzo di git e GigHub, NumPy, decorator, context managers, generator e parallel programming, documentazione del software, testing, ecc) e gli skill sempre più necessari in ambito informatico come la programmazione in team. Vi parteciperanno in qualità di speaker e tutor della scuola docenti di livello internazionale, riconosciuti come esperti dalla comunità scientifica.

Otre 800 gli studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori che nella mattinata di oggi hanno invaso l’Università di Camerino in occasione di “Porte Aperte in UNICAM”, consueto appuntamento con l’iniziativa di orientamento alla scelta universitaria.

Provenienti non solo da tutte le province delle Marche, ma anche da altre regioni d’Italia quali Abruzzo, Sicilia, Puglia, Toscana, Lombardia, Calabria, Umbria, Veneto, Campania, Trentino, Basilicata, Emilia Romagna e Lazio, accompagnati dai loro insegnanti, ma anche da amici e familiari,i ragazzisono arivati per conoscere da vicino l’Università di Camerino.  A disposizione dei partecipanti per ogni approfondimento ed informazione, docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam. L'organizzazione dell'evento è stata curata dall’Ufficio Orientamento dell’Ateneo.

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“Siamo fermamente convinti – sottolinea la prof.ssa Valeria Polzonetti, Delegata del Rettore all’Orientamento – che questa giornata dedicata alla scelta del proprio percorso universitario rappresenti un appuntamento importante per conoscere da vicino il nostro Ateneo, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’Ateneo. I ragazzi che sono intervenuti hanno avuto anche l’opportunità di chiarire dubbi o aprire riflessioni, di assistere a dimostrazioni, piccoli esperimenti e simulazioni e soprattutto di iniziare a ‘costruire il proprio futuro’”.

“Vista la positiva esperienza dello scorso anno – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – abbiamo confermato la scelta del sabato mattina come giorno della manifestazione per dar modo anche ai genitori interessati di accompagnare i figli e poter visitare le nostre strutture e i nostri laboratori, toccando con mano la disponibilità e la professionalità di tutto il personale coinvolto, docente e tecnico amministrativo. Visto il successo di questa bellissima giornata di sole, possiamo dire che la scelta si è rivelata ancora giusta ed apprezzata”.

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Registratisi presso il Polo Didattico del Campus universitario in Via D’Accorso, i numerosi partecipanti  hanno poi seguito per l’intera mattinata tutte le attività previste dalle Scuole di Ateneo: seminari, incontri con docenti e studenti, laboratori, esperimenti.

Presso il Campus universitario è stato possibile incontrare docenti e studenti della Scuola di Giurisprudenza e della Scuola di Architettura e Design, nonché avere informazioni su tutti i servizi per gli studenti messi a disposizione dall’Ateneo. Seminari e  attività laboratoriali della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria e della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute si sono svolte invece  il Polo di Bioscienze e presso i laboratori didattici in Via Gentile III da Varano; il polo di Geologia ha ospitato i docenti e gli studenti dei corsi di laurea della Scuola di Scienze e Tecnologie.

In occasione della giornata mondiale delle malattie rare, un forte messaggio di speranza e di positività. Lo ha lanciato Ileana Speziale presentando il suo romanzo “Sedotta e sclerata” nella sala del rettorato dell’Università di Camerino. Protagonista del suo libro è la giovane Emily che, come lei sa fare, è riuscita a trasportare i presenti nel suo mondo passionale e a suscitare grandi emozioni.

Emily- - ha detto l’autrice- ha voluto non mancare all’invito dell’Ateneo, portando il suo contributo a favore della ricerca scientifica e contro i pregiudizi legati alla sclerosi multipla”.

A fare gli onori di casa il Pro Rettore Prof. Spaterna e il Direttore Generale Tedesco che hanno tratteggiato i contenuti del romanzo, usandoli come spunto per marcare l’importanza della prevenzione e soprattutto delle relazioni sociali necessarie per sostenere i soggetti colpiti da una patologia.

In rappresentanza delle istituzioni sono intervenuti l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Camerino Nalli ed il sindaco di Ascoli Piceno Castelli. Protagoniste della giornata le Associazioni di promozione sociale: IL CORTILE DI EDY, grazie alla Presidentessa Edy Renzetti; AISM, con la partecipazione di Francesca Persichini; ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale), con gli interventi del Presidente Marche dott. Quacquarini e del presidente della Consulta Nazionale dott. Iona,. 

Il convegno è stato moderato dal Dott. Berrettini, Primario di Cardiologia all’Ospedale di Camerino

Sala gremita da  studenti delle scuole superiori di Camerino e dei Licei di Macerata che hanno seguito con grande interesse  e partecipazione l'intero convegno, ricco di spunti di riflessione dal punto di vista sanitario, scientifico, normativo e soprattutto umano. 

Sedotta e sclerata pubblico

“Parto dalla mia esperienza personale – spiega la giornalista Ileana Speziale- Da sempre avevo un sogno nel cassetto e, ad un certo momento della mia vita, sembrerà strano, ma è stata proprio la sclerosi multipla a diventare la mia ispirazione. E quel sogno nel cassetto l’ho preso e l'ho fatto mio. “Sedotta e sclerata” è proprio un sogno che in realtà voglio dedicare agli altri, perché mi sento fortunata- continua l’autrice-.  Ho scoperto di avere la sclerosi multipla quando avevo vent'anni ma ho avuto gli elementi fondamentali che mi hanno aiutato a superarla: la famiglia e gli amici. Ecco che allora con questo mio romanzo voglio lanciare un messaggio forte e soprattutto ai giovani d'oggi perché la sclerosi è una patologia che colpisce soprattutto i giovani dai 20 ai 40 anni: la mia Emily che è la protagonista del romanzo, dimostra che non bisogna abbattersi, bisogna andare oltre gli ostacoli con grinta, con tenacia, con resilienza. Il che vuol dire - conclude Ileana Speziale- ascoltare la nostra forza interiore che non ci aiuta solamente ad affrontare un elemento negativo ma addirittura a trarne anche degli aspetti positivi. Questo è il messaggio che spero possa essere d'esempio per tanti giovani”.

In chiusura, l’autrice è stata omaggiata con un prezioso riconoscimento offerto dalla Ditta “DORA LOMBARDI GIOIELLI” ; a nome di Unicam anche il Pro Rettore Spaterna ha voluto consegnarle un dono a ricordo dell’evento.

C.C.

Sarà il prof Nando Dalla Chiesa a dare l'avvio al seminario del progetto formativo “Legalità, Diritti e Senso Civico”, prima attività del nuovo centro di ricerca e formazione dell’Università di Camerino proprio su queste tematiche.

L'incontro si terà lunedì 4 marzo alle ore 16.30,  presso la sala convegni del Rettorato dell'Università di Camerino. Ospite d’eccezione dunque   il prof. Nando Dalla Chiesa, che insieme ai suoi collaboratori dell’Università di Milano, in particolare Federica Cabras, Ilaria Meli e Thomas Aureliani, terrà i seminari dell’intero ciclo, in programma nei mesi di marzo e aprile.

“Vorrei ringraziare il prof. Nando Dalla Chiesa per la sua disponibilità – ha sottolineato il Rettore Pettinari – e per aver creduto in questo progetto quanto me. Abbiamo fortemente voluto avviare questa iniziativa così, dal momento che Unicam ha sempre ritenuto la legalità quale fondamento di qualsiasi attività e percorso che gli studenti si trovano e si troveranno ad affrontare”.

“Ho accettato con entusiasmo la proposta ed ho creduto fortemente in questo progetto – ha sottolineato Nando Dalla Chiesa in collegamento telefonico – non solo convincendo il mio rettore a sottoscrivere il protocollo che esprime solidarietà, attenzione ed amicizia verso l’Università di Camerino, ma ho impegnato anche i migliori ricercatori che ho e di cui mi fido molto. Penso che sia un’ottima occasione per contribuire altresì a trasferire risultati di ricerche riconosciute importanti, in sedi istituzionale e scientifica”.

Ad aprire l'incontro sarà il Presidente del Consiglio della Regione Marche Antonio Mastrovincenzo, cui seguiranno i saluti del Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, del Sindaco del Comune di Camerino Gianluca Pasqui, dell’Arcivescovo della Diocesi di Camerino-San Severino Marche Francesco Massara; seguiranno gli interventi del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del prof. Nando Dalla Chiesa e del prof. Marco Giovagnoli, docente Unicam e coordinatore del progetto.

Il ciclo di seminari, è il primo progetto che il Centro avvierà; sono previsti sei seminari nei mesi di marzo e aprile, che verteranno sul tema delle mafie e antimafia. Il ciclo si concluderà l’11 aprile con la presentazione del libro di Nando Dalla ChiesaPer fortuna faccio il prof”, al quale oltre all’autore, parteciperanno il Rettore Pettinari ed il giornalista e scrittore Saverio Tommasi.

Tutti gli incontri, che si terranno presso la sala convegni del Rettorato, sono aperti a quanti interessati. Agli studenti della Scuola di Giurisprudenza Unicam che seguiranno l’intero ciclo saranno assegnati 3 CFU.

Tutto pronto per "Porte Aperte in UNICAM". L'ateneo si prepara ad accogliere le centinaia di studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori che sabato 2 marzo verranno a conoscere l’Università di Camerino grazie al consueto appuntamento di orientamento alla scelta dei corsi. 
 

Oltre 700 gli studenti che hanno già effettuato la registrazione provenienti da tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia, dall’Emilia Romagna alla Calabria, ed ovviamente dalla Regione Marche. Nel corso della manifestazione, curata nell'organizzazione dal Servizio Orientamento dell’Ateneo, docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per ogni approfondimento ed informazione.

“Siamo fermamente convinti – sottolinea la prof.ssa Valeria Polzonetti, Delegata del Rettore all’Orientamento – che questa giornata dedicata alla scelta del proprio percorso universitario rappresenti un appuntamento importante per conoscere da vicino il nostro Ateneo, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’Ateneo. I ragazzi che interverranno avranno quindi anche l’opportunità di chiarire dubbi o aprire riflessioni, di assistere a dimostrazioni, piccoli esperimenti e simulazioni e soprattutto di iniziare a ‘costruire il proprio futuro’”.

“Vista la positiva esperienza dello scorso anno – ha rimarcato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – abbiamo confermato la scelta del sabato mattina come giorno della manifestazione per dar modo anche ai genitori interessati di accompagnare i figli e poter visitare le nostre strutture, i nostri laboratori, toccando con mano la disponibilità e la professionalità di tutto il personale coinvolto, docente e tecnico amministrativo”.

Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00 presso il Polo Didattico del Campus universitario in Via D’Accorso, seguiranno poi fino alle ore 13.00 tutte le attività previste dalle Scuole di Ateneo. Presso il Campus universitario sarà possibile incontrare docenti e studenti della Scuola di Giurisprudenza e della Scuola di Architettura e Design. Per seguire invece i seminari e le attività laboratoriali della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria e della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute, gli studenti dovranno invece  raggiungere  rispettivamente  il Polo di Bioscienze e i laboratori didattici in Via Gentile III da Varano. Il polo di Geologia ospiterà invece i docenti e gli studenti dei corsi di laurea della Scuola di Scienze e Tecnologie.

 

L' Università di Camerino e la Toyo University di Tokyo, legate da un programma collaborativo di studio delle zone colpite dal terremoto del 2016 

Un team composto da esperti di gestione dei disastri, la scorsa settimana  ha effettuato un monitoraggio a Camerino, Pievetorina, Montecavallo, Castelsantangelo e Visso. I prof.ri Matsumaro e Kashiwazaki accompagnati dalla prof.ssa Lucia Ruggeri e dal dott. Roberto Garetto di Unicam, hanno incontrato i sindaci di questi comuni per verificare lo stato della ricostruzione.

Pur nella varietà delle situazioni è emerso un dato unitario: al momento dappertutto continuano le opere di messa in sicurezza oppure di demolizione, ma non sono stati riscontrati cantieri che possano definirsi di ricostruzione. Le cause sono state individuate in una moltiplicazione di passaggi istituzionali e burocratici, nelle carenze di organico, ma soprattutto nel permanere di una tempistica pensata per una gestione ordinaria dell’urbanistica, non adatta alla gestione di situazioni susseguenti a disastri.

Durante un partecipato seminario, organizzato dalla School of Advanced Studies UNICAM, i professori giapponesi, affiancati da due funzionari dell’organizzazione non governativa Platform Japan, hanno delineato il quadro regolamentare e operativo adottato dal Giappone in caso di disastri. Tra le più significative differenze la presenza di una legge nazionale a carattere generale dedicata ai disastri siano essi naturali o provocati da attività umane.

Seminario Toyo University

 

Con grafici e statistiche i professori giapponesi hanno illustrato quanto sia importante il fattore tempo: la possibilità di sviluppo economico della zona colpita decresce esponenzialmente al crescere degli anni impiegati per la ricostruzione. Molti dei dati e delle informazioni illustrate hanno fatto riferimento alla Carta dell’ONU sulla gestione dei disastri (Sendai Framework del 2015) quale fondamento di buone pratiche legislative.

La delegazione ha avuto modo di intervistare abitanti delle SAE e tecnici impegnati nella progettazione del recupero di edifici pubblici, visitando il Palazzo Ducale, la Cattedrale e il Palazzo Arcivescovile, il Palazzo Comunale e il Teatro di Camerino.

Nel corso di un incontro con il Rettore Claudio Pettinari e il Pro-Rettore Graziano Leoni, la delegazione ha anticipato che nel prossimo settembre sarà organizzato un programma di attività che coinvolgerà 40 studenti provenienti dalla Facoltà di Studi Globali e Regionali della Toyo University.

Unicam, unico ateneo d'Italia ad aver ottenuto un finanziamento dalla National Institute of Health americana per un progetto di ricerca internazionale legato alle strategie preventive e allo sviluppo di nuove terapie per la dipendenza da oppioidi. Per la ricerca dell’Università di Camerino,  nuovi successi giungono dunque dal settore della neurofarmacologia il cui gruppo di ricerca guidato dal prof. Roberto Ciccocioppo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha già condotto da anni, brillanti studi che hanno condotto ad eccellenti risultati e a prestigiosi riconoscimenti.

Il gruppo di ricerca dell’Università di Camerino è entrato a far parte di un progetto internazionale, nato dalla collaborazione tra Unicam, Medical University of South Carolina, University of California di San Diego, Queen’s University di Belfast, finanziato dal “National Institute of Drug Abuse” (NIDA), l’organismo governativo americano che guida le politiche di prevenzione della dipendenza da sostanze e coordina le attività scientifiche relative allo sviluppo di nuove terapie e allo studio delle basi neurobiologiche e genetiche di questo disturbo.

“ E’ un risultato assai prestigioso – ha sottolineato il prof. Ciccocioppo – poiché ci permetterà di lavorare in collaborazione con i migliori laboratori americani che si occupano di problematiche inerenti la dipendenza da sostanze. La soddisfazione è ancora maggiore se consideriamo che il nostro Ateneo è l’unico in Italia, non solo ad essere entrato a far parte di questo consorzio, ma anche a ricevere finanziamenti dal National Institute of Health, che comprende anche il NIDA”.

Negli ultimi anni, l’uso di sostanze oppioidi è aumentato esponenzialmente, tanto che si parla di “Opioid Epidemics”, non solo negli Stati Uniti, ma nell’ultimo periodo anche in Europa, interessando in particolar modo la popolazione giovanile; anche dal punto di vista sociale, dunque, è necessario provare a frenare questa crescita.

Il progetto, di durata quinquennale,  è stato finanziato per un totale di 2,5 milioni di dollari, 400 mila dei quali saranno a disposizione di Unicam.

Obiettivo, effettuare una analisi genetica su oltre mille campioni di DNA allo scopo di individuare i geni specifici che predispongono oppure proteggono dallo sviluppo di dipendenza da oppioidi, per poter avviare strategie preventive e sviluppare terapie innovative. Saranno, poi condotte analisi epigenetiche per identificare l’impatto dell’ambiente su questi geni.

“Dai dati raccolti – ha evidenziato il dott. Nazzareno Cannella, ricercatore presso la Scuola del Farmaco di Unicam e responsabile della conduzione dello studio – ci si aspetta di ottenere anche informazioni utili ad ottimizzare le terapie del dolore che utilizzano farmaci analgesici narcotici, quali ad esempio morfina e idrossicodone. Conoscere la vulnerabilità individuale all’eventuale sviluppo della dipendenza permetterà, infatti, al medico di scegliere più correttamente, personalizzandola, la terapia ed il farmaco da usare.”

C.C.

Nella foto sotto, il dott. Nazzareno Cannella

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