Vivono con apprensione in queste ore gli abitanti di Treia le notizie che riguardano don Giuseppe Branchesi, parroco 82enne della frazione di Santa Maria in Selva. Risultato positivo al Coronavirus, il sacerdote  è ricoverato in ospedale da  più di una settimana. Oltre che per la sua fervente attività presbiterale che svolge da ben 55 anni, il parroco  è conosciutissimo per essere il fondatore della celebre Sagra della Polenta e per essere membro onorario dell'Associazione Polentari d'Italia, della quale è stato presidente per ben 12 anni. Ha insegnato per anni nelle scuole della provincia ed è tuttora Consigliere regionale di Coldiretti.
" La notizia della sua positività al virus ci ha lasciati sconvolti - dice il presidente della Pro Loco di Treia Francesco Pucciarelli- Speriamo tutti che riesca a superare questo momento critico ma ci rincuora il fatto che le sue condizioni sembrano pian piano migliorare e - aggiunge - in un frangente così delicato non possiamo far altro che essergli vicino pregando per lui e per tutti i malati, stringendoci intorno agli operatori sanitari. Confidiamo nella forte corteccia e nella tempra di don Giuseppe augurandoci davvero che riesca a superare questa durissima prova".
C.C.

Incendio qualche minuto prima delle 14 in contrada San Carlo a Treia. Le fiamme sono divampate in una zona impervia, vicino ad una casa diroccata. A prendere fuoco delle sterpaglie. Sul posto i vigili del fuoco con ben cinque mezzi dal momento che le strade scoscese hanno reso difficoltoso l'arrivo dei soccorsi.
Sono state necessarie alcune ore prima che i pompieri riuscissero ad avere ragione dell'incendio, con la situazione tenuta sempre sotto controllo per evitare che il vento propagasse le fiamme, e per le necessarie operazioni di bonifica della zona.

GS
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Provincia di Macerata flagellata dal forte vento con la Protezione civile regionale che ha prolungato l’allerta meteo per ulteriori 24 ore. Poche le località risparmiate dalle raffiche che soffiano ormai da molte ore. Tra le zone maggiormente colpite quella di Treia, in particolare la frazione di Chiesanuova dove in mattinata un albero è caduto nei pressi della scuola elementare.
Danni anche alle strutture sportive del comunale Sandro Ultimi con oltre 100 metri di recinzione divelta e un pino caduto sui locali nei pressi della segreteria.

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Qualche problema anche per le panchine e per la zona biglietteria, situazioni che dovranno essere sistemate entro il prossimo fine settimana in quanto al comunale è in programma l’incontro del girone B di Promozione tra Chiesanuova e Loreto.

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"Sono stata presa in giro, i miei cittadini sono stati presi in giro. Ho confidato nella politica, e l’amarezza più grande è stato scoprire questo tradimento di nascosto, alle 23:40 del 31 dicembre 2019. Siamo arrivati ad aiutarci tra sindaci perché oggi è capitato a San Severino, ma domani potrà succedere anche agli altri. Non ci fermeremo fino al ritiro della determina 742 e finché non sarà ridata dignità ad un territorio già provato dal sisma e dalle tante difficoltà che lo caratterizzano". Con queste parole del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, si potrebbe sintetizzare quanto emerso ieri sera al consiglio comunale urgente che si è svolto al Cinema Teatro Italia. Presenti tantissimi primi cittadini della provincia ma non solo, della montagna ma anche della costa. E fra questi, qualcuno lo ha detto: "Finalmente". Finalmente i sindaci hanno capito che è l'unione a fare la forza, che da soli non si va da nessuna parte perché in politica sono i numeri che contano specie in questo delicato momento in cui si avvicinano le elezioni regionali. La sanità è materia regionale, anche se l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, a cui sono stati riservati fischi e parole di malumore, ha affermato che "ci sono norme nazionali che dobbiamo rispettare altrimenti ci tagliano le risorse e ci commissariano. Non si può dare colpa alla Regione". Però esistono degli emendamenti alle norme nazionali e delle peculiarità per le zone montane in cui i parametri nazionali e le leggi fanno delle eccezioni. Sta di fatto che tutti i primi cittadini presenti (ma moltissimi altri non hanno potuto partecipare alla serata pur aderendo alla 'protesta' democratica messa in atto dalla Piermattei) hanno fortemente e fermamente criticato non solo la determina 742 che colpisce l'ospedale di San Severino, ma anche il piano sanitario regionale che passerà in consiglio regionale il 4 febbraio, definito "vuoto, inconsistente" e soprattutto, come ha ricordato il vicesindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, "privo dell'approvazione della Conferenza dei Sindaci che sarebbe prevista per legge"
Anche il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, è stato fortemente criticato, in special modo dall'ex sindaco Manlio Rossi (tanto che il presidente del consiglio Sandro Granata ha dovuto richiedere l'intervento degli agenti della polizia locale per placare gli animi). Ha elencato tutti gli investimenti fatti fin ora a San Severino e non solo, i servizi attivati e affermato che "nulla cambia se una unità è definita semplice dipartimentale o solo semplice. Il modello organizzativo non ha nulla a che fare con i servizi e le prestazioni. La qualità la fa il medico, non il “grado” e su San Severino abbiamo investito circa 3milioni e 517mila euro". Però si è detta del tutto insoddisfatta il sindaco Piermattei che, in conclusione, ha ribattutto: "Non siamo mica stupidi, conosciamo la differenza fra unità semplice dipartimentale e unità semplice. Ci dovete dire qual è il futuro del nostro ospedale senza prenderci in giro, siamo stati colpiti dal sisma quindi vogliamo i servizi per un territorio già martoriato e soprattutto non mi fermerò finché la 742 non sarà annullata". 
I Comuni che hanno aderito all'iniziativa del sindaco Piermattei sono: Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Esanatoglia, Fiuminata, Fiastra, Gagliole, Matelica, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Sefro, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita, Valfornace, Visso, Fabriano, Arcevia, Genga, Frontone, Mergo, Sassoferrato, Serra San Quirico, Cupramontana, Pergola, Cagli.

(Sul prossimo numero di Appennino Camerte, in edicola giovedì, è previsto un servizio di approfondimento)

g.g. 


 




Apre con un tutto esaurito la quinta rassegna de Il Gusto del Teatro, a Caldarola.

La compagnia Il teatro dei Picari di Macerata ha portato in scena L’inganno in maschera, di autore ignoto del XVI secolo, per la regia di Laura Nocelli.

Il prossimo spettacolo andrà in scena domenica prossima alle 17.15; dunque, l’apericena sarà dopo lo spettacolo.

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Sarà la Cooperativa Ci Credo dell’Anffas di Macerata a portare in scena una commedia di Vincenzo Salemme dal titolo … E FUORI NEVICA. La regia è di Scilla Sticchi e Francesco Facciolli.

Protagonisti della vicenda sono i tre fratelli Righi, che si rincontrano dopo la morte della madre per la lettura del testamento: sono Francesco detto Cico, il fratello fragile che si rivela invece molto acuto, Enzo, un cantautore depresso andato via di casa a 18 anni e mai più tornato, e Stefano, un agente di cambio che è sempre stato vicino alla madre e a Cico, ma sta entrando in depressione per colpa della fidanzata, con la quale dovrebbe sposarsi a breve. Enzo e Stefano sono costretti dopo la morte della madre a prendersi cura di Cico, il loro compito si rivela tutt’altro che facile e la convivenza dei tre uomini è ricca di sorprese e malintesi a tratti esilaranti a tratti drammatici.

GS
I vigili del fuoco sono intervenuti in nottata a Treia per l'incendio di 4 autovetture che erano parcheggiate in Vicolo del Seminario. Sul posto impegnati a domare le fiamme, per cause sconosciute partite da una prima vettura e propagatesi poi alle altre auto vicine, tre mezzi e otto unità dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata. Danni ingenti ai veicoli ma nessuna conseguenza per le persone
cc
Bilancio positivo per la nona edizione di Dialettiamoci che sabato scorso, a Caldarola, ha archiviato con successo il cartellone 2019, tirando le somme di questo anno che ha visto salire sul palco quattro compagnie che, per motivi differenti, sono state tutte all’altezza delle aspettative.
Se da quella settempedana del Teatro Club Gubinelli, con l’opera Questa è la vita non poteva esservi sorpresa, essendo rodata e da lungo tempo ai vertici delle performance delle compagnie amatoriali, ha continuato adestare grande ammirazione quella proveniente da Potenza Picena, Li Sfiguranti de Montesanto, che, ancora autoctoni nella loro produzione, hanno fatto ridere di gusto il pubblico presente con la nuova commedia Come se non emo ditto gnè. Bella prestazione anche per l’Associazione Sipario di Jesi con l’opera Chi pe' riffe chi pe' raffe; la commedia è stata anche premiata dal pubblico come la migliore opera della rassegna col punteggio di 9.30.  Il gruppo dell’Arco Fermano è ritornato a Caldarola con l’opera Cento misure e un taju: una commedia divertente, con diversi spunti comici interessanti, ma decisamente differente da altreche avevano addirittura vinto la rassegna. 

È il sindaco di Caldarola che traccia il bilancio consuntivo: “Quattro serate magnifiche con la sala sempre gremita – commenta Luca Maria Giuseppetti  – che ci hanno fatto ritrovare momenti di serenità e di comunità; siamo veramente soddisfatti di come sia andata questa edizione e ci prepariamo a vivere con curiosa attesa la quinta rassegna de Il gusto del teatro, nel mese di gennaio; sono convinto che sarà un altro successo, stando anche al numero già molto elevato degli abbonamenti sottoscritti. Come al solito non lesineremo l’impegno sulla preparazione dell’aperitivo cena, come ormai è consuetudine acclarata”.

Applauditissimo, come sempre, il geniale cantastorie Adriano Marchi, ospite d’onore, che ha concluso la serata raccontando le sue esilaranti storie.

La rassegna è stata organizzata dalla compagnia teatrale Valenti, con la collaborazione dei 5Comuni (Caldarola, Belforte del Chienti, Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone e Serrapetrona) ed il sostegno di Banca di Macerata, Oro della Terra e ASSM-Terme di S. Luciadi Tolentino.

GS
Un uomo di 70 anni si è tolto la vita, questa mattina, a Treia, nella sua abitazione.
A trovarlo, intorno alle 11, sono stati i familiari che hanno chiamato subito i soccorsi.
Non si conoscono i motivi che hanno spinto l'anziano a togliersi la vita, impiccandosi.
Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto hanno provato a lungo a rianimare l'uomo per il quale, però, non c'è stato nulla da fare.

GS
A Treia ha avuto luogo un nuovo laboratorio di partecipazione, destinato all’avvio del Contratto di fiume Alto Potenza. Sottoscritto a marzo dello scorso anno da diversi sindaci del territorio, dai rappresentanti di alcune associazioni e da Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino Marche, il Contratto di fiume ha prodotto la predisposizione di una prima proposta di struttura organizzativa coordinata dall'architetto Carlo Brunelli. Si tratta del primo step che servirà a dare vita alla rigenerazione ambientale del bacino idrografico che fa riferimento a un territorio di oltre 400 chilometri quadrati, su cui insistono ben quattro siti Natura 2000 e due zone speciali di conservazione.
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Al centro dell'incontro che si è tenuto nella sala multimediale, la presentazione della prima fase della proposta di struttura organizzativa del Contratto da parte dell'architetto Brunelli, presenti David Buschittari, vice- sindaco facente funzioni del comune di Treia, gli assessori all'ambiente Luana Moretti, all'urbanistica e lavori pubblici Donato Massei e il funzionario regionale Franco Capponi. La riunione ha offerto lo spunto per recepire osservazioni e coniugarle produttivamente nel quadro conoscitivo d'insieme. 
Di interesse per il comune treiese dal punto di vista del dissesto idrogeologico, soprattutto la realta di Passo di Treia  zona a livello di rischio R4 vicina ad un campo sportivo e sull quale, allo scopo di proteggere le aree abitate dai danni delle piene, emerge uno dei progetti localizzati riferito ad aree di laminazione a difesa dal rischio idrogeologico e di miglioramento ecologico del corridoio fluviale ( così è per San Severino l'area del Ponte di Sant'Antonio e per Castelraimondo l'area a ridosso del centro storico) che, oltre al contenimento del rischio possono rappresentare anche nuovo elemento scenico e attrattore per il paese. Alla sottoscrizione  del protocollo d'intesa da parte di tutti i comuni e della Regione, sono seguiti infatti più incontri con le amministrazioni comunali volti a comprendere le problematiche da affrontare; diverse nel corso dei mesi anche le assemblee pubbliche localizzate e le riunioni aggiuntive, richieste da alcune categorie le cui attività hanno attinenza con il corso d'acqua del Potenza. 
Già dal maggio 2018, l'ascolto delle popolazioni del posto, ha offerto un primo contributo utile a conoscere diversi aspetti e criticità; ripreso l'iter dopo la pausa estiva, con l'avvio dei laboratori partecipati si sono definite alcune strutture. Ad ogni comune sono state date indicazioni di alcune situazioni puntuali e di problematicità latenti, sulle quali è stato suggerito di interloquire per capire come poter migliorare e collaborare. Dall'insieme di input, combinati con gli elementi derivanti dai quadri scientifici conoscitivi, un materiale che sarà poi da distillare in azioni e in una tabella finale. Quello di Treia era il penultimo incontro della prima fase di proposte che giunge a chiusura  col laboratorio partecipato previsto il prossimo martedì 26 novembre a Castelraimondo. A seguire, la sintesi strategica approntata e ancora in essere, verrà proposta alla Regione Marche nella giornata del 3 dicembre: l'ausipicio è che nell'arco di due- tre anni  si possa arrivare ad azioni calibrate e ad un impegno economico dell'ente regionale.
"Un lavoro impegnativo che proseguirà con nuovi incontri che consentano di dipanare ulteriori elementi - ha detto Brunelli- augurandoci di poter arrivare entro marzo 2020 ad un piano d'azione capace di raggiungere dei risultati depositati così da riuscire ad approntare azioni positive concrete, prima della tornata elettorale".
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Il parroco celebra la messa e i ladri gli entrano in casa.
E' accaduto ieri sera, a Chiesanuova di Treia, tra le 19 e le 19.30.
Mentre don Igino, nuovo parroco presente da appena un mese nella parrocchia di San Vito e Patrizio, celebrava la messa, i ladri si sono intrufolati nel suo appartamento.
Approfittando della calma di quell'ora, dal momento che ieri sera il Chiesanuova calcio non aveva gli allenamenti nel campo sportivo vicino alla chiesa, sono saliti su una tettoia e hanno forzato una persiana.
Una volta entrati nell'abitazione hanno portato via un computer, tre telefoni cellulari, denaro contante e le offerte dei fedeli.
Sul posto per le indagini i carabinieri di Appignano.

GS

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