Notizie religiose nelle Marche
Saranno gli artisti di Tolentino ad esibirsi davanti al grande pubblico del teatro Vaccaj  per dare il via alle festività natalizie.
Per una città votata allo spettacolo, dove il teatro è stato sempre uno dei luoghi di riferimento culturale, non poteva non essere il Vaccaj il posto dove domenica pomeriggio alle 17.30 ci si potranno scambiare gli auguri di Natale.
Grande attesa, infatti, per lo spettacolo “Natale in Teatro” in programma per domani. Un evento che nasce da una idea di Edoardo Mattioli e Luca Romagnoli per promuovere un pomeriggio di “arti varie”.
Protagonisti dello spettacolo giovani talenti, cantanti, attori, ballerine e performer capaci di emozionare.  Dalle coreografie presentate da Alchemy Dance Studio al teatro danza molto coinvolgente di Altra Scena, ai giovani talenti dell’Associazione Musicale “N. Gabrielli”, fino alle incursioni della Compagnia de Li Spiritusi capitanati dall'attore professionista Fabrizio Romagnoli, alle canzoni evergreen proposte dal Coro del Cantapiccolo; ma anche le cover  di Roberta Biagiola, le canzoni e ai video di Gianluca Buresta e le poesie interpretate da Laura Cannara e Giuseppe Gesuelli che proporranno liriche del poeta tolentinate Giovanni Sebastiani. Poi ancora, il soprano Agnese Gallenzi, le canzoni originali di Irida Nasic, la personale cover di “Last Christmas” cantata da Natalia
Schiavoni.
A presentare lo show natalizio ad ingresso gratuito, Ester De Troia e Luca Romagnoli.

GS
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Bilancio positivo per la nona edizione di Dialettiamoci che sabato scorso, a Caldarola, ha archiviato con successo il cartellone 2019, tirando le somme di questo anno che ha visto salire sul palco quattro compagnie che, per motivi differenti, sono state tutte all’altezza delle aspettative.
Se da quella settempedana del Teatro Club Gubinelli, con l’opera Questa è la vita non poteva esservi sorpresa, essendo rodata e da lungo tempo ai vertici delle performance delle compagnie amatoriali, ha continuato adestare grande ammirazione quella proveniente da Potenza Picena, Li Sfiguranti de Montesanto, che, ancora autoctoni nella loro produzione, hanno fatto ridere di gusto il pubblico presente con la nuova commedia Come se non emo ditto gnè. Bella prestazione anche per l’Associazione Sipario di Jesi con l’opera Chi pe' riffe chi pe' raffe; la commedia è stata anche premiata dal pubblico come la migliore opera della rassegna col punteggio di 9.30.  Il gruppo dell’Arco Fermano è ritornato a Caldarola con l’opera Cento misure e un taju: una commedia divertente, con diversi spunti comici interessanti, ma decisamente differente da altreche avevano addirittura vinto la rassegna. 

È il sindaco di Caldarola che traccia il bilancio consuntivo: “Quattro serate magnifiche con la sala sempre gremita – commenta Luca Maria Giuseppetti  – che ci hanno fatto ritrovare momenti di serenità e di comunità; siamo veramente soddisfatti di come sia andata questa edizione e ci prepariamo a vivere con curiosa attesa la quinta rassegna de Il gusto del teatro, nel mese di gennaio; sono convinto che sarà un altro successo, stando anche al numero già molto elevato degli abbonamenti sottoscritti. Come al solito non lesineremo l’impegno sulla preparazione dell’aperitivo cena, come ormai è consuetudine acclarata”.

Applauditissimo, come sempre, il geniale cantastorie Adriano Marchi, ospite d’onore, che ha concluso la serata raccontando le sue esilaranti storie.

La rassegna è stata organizzata dalla compagnia teatrale Valenti, con la collaborazione dei 5Comuni (Caldarola, Belforte del Chienti, Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone e Serrapetrona) ed il sostegno di Banca di Macerata, Oro della Terra e ASSM-Terme di S. Luciadi Tolentino.

GS
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Con il primo di una serie di eventi che si protrarranno per diversi mesi, celebrati i 50 anni dalla fondazione dell’Istituto Tecnico Commerciale “Antinori” di Matelica. 
Il felice traguardo è stato ricordato con un’intera mattinata di festa, voluta dalla dirigenza della scuola e dall’amministrazione comunale. Larga la partecipazione della cittadinanza nella sede di via Bellini, dove si sono riuniti per lì'occasione anche tanti ex allievi e docenti.
L'incontro si è aperto con i saluti istituzionali delle autorità che hanno visto susseguirsi gli interventi del dirigente scolastico Francesco Rosati, Massimo Baldini Sindaco di Matelica, Sandro Sborgia Sindaco di Camerino, Claudio Pettinari Rettore dell’Università degli Studi di Camerino. All'incontro ha partecipato il dott. Giancarlo Mariani della Segreteria del direttore dell'Ufficio Scolastico regionale.
All'orgoglio del primo cittadino di Matelica Baldini, per una istituzione scolastica che si è sempre contraddistinta per la qualità della sua formazione, si è aggiunto il compiacimento del sindaco di Camerino  Sborgia il quale ha espresso l'augurio che, come già avvenuto in passato,a partire dalla sede di Matelica i ragazzii possano continuare a trovare la loro strada per il futuro. 
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Dal Rettore di Unicam Pettinari l'auspicio che possa positivamente continuare  la filiera scuola- università- lavoro. "Bene che le università siano presenti nelle scuole e, bene il rapporto da mantenere con il territorio. Giovanni Antinori, cui l'istituto è dedicato, é stato un grande architetto e la nostra scuola di architettura potrebbe svolgere un ruolo importante per la ricostruzione". Poi una sottolineatura sui temi della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente temi che necessitano di sempre maggiore studio e formazione. Altri aspetti quelli legati all' accesso ad una economia diversa, sempre più legata a formazione e informazione digitale e che possono essere oggetto di studio nella sinergia  tra scuola e università. "Lunga vita all'istituto e Unicam- ha concluso il rettore- ben felice di continuare a collaborare con voi'.
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E' quindi seguito l’intervento a cura dell’avvocato Giuseppe De Rosa che ha proposto un excursus tra il passato e l'oggi, tracciando  una breve storia della scuola a partire dalla sua fondazione avvenuta a Camerino nel 1863, per passare all’apertura della sede di Matelica nell’anno scolastico 1969/ 70. Fu allora che il Ministro della Pubblica Istruzione, viste le istanze del Comune e considerato il numero elevato di studenti di scuola media, sotto la presidenza del prof. Libero Polzonetti, autorizzò l’apertura della sezione staccata camerte di Ragioneria dell’ Antinori. 
Ma De Rosa ha sottolineato che, per tante ragioni, è stato molto difficile ricostruire la storia dell"Istituto.  I terremoti hanno sconvolto totalmente gli archivi, pertanto è accaduto che, seppure solo per lo spazio di tempo di mezzo secolo, notizie  frammentarie abbiano comportato difficoltà maggiore del ricucire argomenti di 400 anni fa. Già dopo il sisma del 1997, per repentine necessità di trasferimenti, tanto materiale non è stato ben organizzato materialmente e tanto altro è stato difficile reperire. Periodo caratterizzato da forti tensioni sociali quello del 1969; diverse le realtà di Camerino e Matelica, prettamente votata agli studi e alla cultura la prima e a vocazione più industriale la seconda. Ricordato anche che nel '69 si consentì l'accesso agli atenei anche agli istituti tecnici, per cui quella sezione di scuola superiore in una cittadina come Matelica permise a tanti giovani di potersi confrontare con una preparazione anche universitaria. La prima sede a Matelica fu in piazza Mattei nel palazzo del Governo e, prima di occupare il nuovissimo edificio, altra sede è stata quella del palazzo dei Conventati. All'epoca della sua fondazione, era sindaco il maestro Carlo Boccaccini e con l'assessore Pettinelli furono i più grandi sostenitori della richiesta presso il Ministero. L'allora preside Polzonetti, si impose accondiscendendo all'istanza che permise dunque l'apertura a Matelica della sede distaccata di Camerino. 'La promessa - ha concluso De Rosa- é che se si riuscirà a reperire ulteriore materiale, scriveremo senz'altro una storia più dettagliata dei vari anni dell'istituto".
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Il prof. Enzo Fusari ha quindi illustrato la figura dell’architetto camerte Giovanni Antinori a cui è dedicato l'istituto. Maggiore di dieci figli Giovanni Antinori ha lasciato molti segni della sua arte soprattutto a Roma con i tre obelischi presenti nella capitale ma poi anche nella sua terra con la mirabile sala degli specchi del Castello di Lanciano. Grande ingegnere stutturista più che architetto, ha evidenziato Fusari, nonchè grande paesaggista come testimonia lo spettacolare allestimento della corte esterna e dei giardini di Villa Pamphili, sempre nella Capitale.
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I lavori sono quindi proseguiti con gli interventi del dott. Carlo Cipriani, responsabile del servizio Formazione e Scuola di Confindustria Macerata e del prof. Gabriele Micozzi, docente presso l’Università Politecnica delle Marche, i quali hanno parlato del valore formativo degli indirizzi tecnico economici e dell’attualità di questa scelta per i giovani. La prima giornata di celebrazioni è proseguita con la consegna di una targa ricordo ai primi alunni della scuola, che nell’anno scolastico 1969/70 furono ben 25, oltre che ai Docenti, al personale ATA e ai Dirigenti che hanno fatto la storia del glorioso Istituto trai quali erano presenti i professori  Enzo Bonacucina preside per oltre 25 anni e, l'ultimo dirigente Giancarlo Marcelli che, proprio quest'anno, ha lasciato le redini al reggente Francesco Rosati che ha la titolarità dei Licei di Camerino.
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Altro momento importante, l’istituzione della borsa di studioHalley Informatica” per il miglior diplomato agli Esami di Stato dell’anno 2019/20, donata dal titolare dell’azienda Giovanni Ciccolini. A rappresentare "Halley informatica" era presente la dott.ssa Lucia Traballoni.
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 Infine, lo scoprimento di una targa in ricordo dei 50 anni e la benedizione a cura di Mons. Lorenzo Paglioni parroco della Concattedrale di S. Maria in Matelica. 
Nei prossimi mesi gli eventi celebrativi proseguiranno con una serie di manifestazioni che culmineranno in una pubblicazione, fatta di ricordi ed esperienze vissute tra i banchi di scuola. Per il mese di maggio è stato già preannunciato un seminario di studi riservato ai docenti degli Istituti Tecnici ad indirizzo economico della Regione Marche, per discutere delle peculiarità e caratteristiche di una scuola molto richiesta oggi dal mercato dal lavoro, come testimoniano la continua domanda proveniente dalle piccole e medie imprese, oggi più che mai alla ricerca di figure professionali specializzate.
c.c.
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Sabato, 21 Dicembre 2019 08:08

Deciso il futuro della scuola Luzio

Dopo aver valutato ogni aspetto l’amministrazione di San Severino ha preso la propria decisione in merito al la tanto discussa scuola Luzio.

Si è infatti svolto un incontro tra maggioranza e minoranza (Gabriela Lampa e Francesco Borioni) del consiglio comunale insieme al funzionario della soprintendenza, architetto Pierluigi Salvati e alla fine è stata presa una decisione, “non facile“, come ha affermato Rosa Piermattei. Le opzioni erano due: Mantenere la scuola nella sede attuale della Luzio, con tutti i nuovi standard di sicurezza antisismica previsti dalla normativa oppure realizzare un nuovo istituto a Cesolo, Dove era stata ipotizzata un’area di massima idonea. “Abbiamo scelto di intervenire sull’edificio esistente e abbandonare l’idea di un nuovo plesso - fa sapere il sindaco -. Questo perché innanzitutto il nuovo decreto sisma impone di ripristinare e ricostruire nel medesimo sito gli edifici scolastici ubicati nei centri storici. Ovviamente però, già prima di tale norma, avevamo svolto altre valutazioni che ci avevano condotto verso questa scelta”. Tante le motivazioni addotte, tra le quali che l’area ipotizzata a Cesolo È sottoposta a vincolo archeologico e inoltre l’amministrazione ha ricevuto garanzie per quanto attiene alla sicurezza dell’edificio preesistente, Che dovrà subire interventi mirati che prevedono l’abbattimento del terzo piano della Luzio e delle superfetazioni esterne. Saranno applicate tutte le più recenti tecniche costruttive tra le quali l’isolamento tramite isolatori sismici, “è potrà raggiungere un grado di sicurezza pari a quello di un edificio nuovo con funzioni strategiche”. Non sono mancate motivazioni politiche e logistiche, queste ultime legata alla necessità di riorganizzare la viabilità qualora la scuola fosse stata realizzata a Cesolo. 


G.G.

(Approfondimento sul prossimo numero di Appennino Camerte)
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In centinaia per l'ultimo saluto a Leonardo Sacchi. "Sei sempre con noi", "Ci manchi Sach". Tanti i lenzuoli bianchi e gli striscioni per dire addio ad un figlio, un fratello, un amico, un compagno di scuola e di squadra. Tutto questo era Leonardo Sacchi, il 18enne deceduto a seguito di un incidente stradale giovedì notte, lungo la strada Treia - Chiesanuova, di ritorno da una cena. È finito fuori strada e nonostante il rapido intervento del 118 e la corsa in ospedale, non c'è stato nulla da fare. Leonardo aveva 18 anni e da dieci giorni aveva preso la patente. 
"Ti appassionava scoprire come erano fatte le cose - sono le parole del cugino, Davide Marchionne - le smontavi e rimontavi. Andavi oltre ogni cliché, il posto a capotavola in cui ti sedevi ai pranzi domenicali rimarrà vuoto ma tu ci sarai sempre".
Dopo il ricordo dei suoi compagni di classe, anche quello della professoressa di italiano che lo ha definito un ragazzo "amabile, posato e cordiale".
Tutte le iniziative della città di Treia previste per il weekend sono state annullate in segno di rispetto. 
g.g.

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L'architetto Mario Cucinella in collaborazione con Ascolto Attivo è tornato nella città ducale per continuare il percorso avviato dal progetto WSR Camerino con il supporto del Comune di Camerino, UNICAM e Arcidiocesi di Camerino - S. Severino Marche.
Giornata di workshop oggi tra gli architetti dello studio MCA, con la partecipazione del sindaco Sandro Sborgia e di alcuni Consiglieri dell'amministrazione. Presenti anche il rettore di Unicam Claudio Pettinari e rappresentanti dell'Arcidiocesi.
Lincontro con larchittto Cucinella
Nel corso dell'incontro, Mario Cucinella ha illustrato uno studio sullo stato delle trasformazioni che ha subìto la città negli ultimi tre anni e sulle opportunità della ricostruzione. Un lavoro che l'architetto ha deciso di restituire alla città di Camerino, programmando una serie di soluzioni sulla base dei diversi incontri avvenuti nei mesi scorsi con l'amministrazione e l'Università, volti ad aggiornare la prima fase di stesura improntata nei mesi immediatamente successivi al terremoto, con la volontà di trovare insieme dei presupposti per ripartire, nonostante il territorio abbia nel frattempo subito modifiche.
Negli anni del post sisma, la città di Camerino ha registrato lo sviluppo di una nuova centralità urbana di servizi e di residenze ai piedi del centro storico, interventi definiti come “temporanei”  ma che, ad oggi, hanno segnato in modo irreversibile il paesaggio e cambiato le stesse abitudini di vita della comunità. A partire da queste condizioni, risulta però evidente che il centro storico debba rimanere protagonista anche come luogo attivatore di un intervento strategico nella città: il suo “ripopolamento”, per il progetto WSR Camerino, rappresenta l’occasione  di ripartire.

"È stato un incontro molto interessante - ha detto Luca Marassi, Capogruppo di maggioranza e consigliere con delega alla ricostruzione –. Un'opportunità unica per continuare a progettare il futuro insieme alle altre principali istituzioni della città. Soltanto un lavoro in sinergia e coesione d’intenti tra i pilastri del territorio sarà infatti in grado di dare vita ad opportunità reali e positive per la Ricostruzione e lo sviluppo. Tutto va naturalmente considerato con grande attenzione, ma da parte dell'Architetto c'è massima collaborazione ". Riparte dunque una nuova fase progettuale sulla base del confronto con le dinamiche ad oggi in atto nella città e che dovrà inevitabilmente proseguire grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini.
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Venerdì, 20 Dicembre 2019 18:17

Elezioni regionali, l'Udc si riorganizza

L'Udc si riorganizza con il contributo del senatore Antonio Saccone in vista delle prossime elezioni regionali e comunali.
“Abbiamo avviato una lunga campagna di ascolto dei nostri militanti e dirigenti marchigiani al fine di delineare un programma politico che aiuti le Marche a rilanciare un tema per noi centrale: il lavoro - ha dichiarato il sen. Antonio Saccone, commissario regionale delle Marche - Insieme al nostro capogruppo in regione, Luca Marconi, vogliamo coinvolgere tutte le persone che si riconoscono nei valori del popolarismo di Don Luigi Sturzo affinché, uniti si presenti una proposta politica omogenea sui nostri principi di cattolici e liberali. E’ evidente - continua il senatore Saccone - che nell’attuale quadro politico nazionale affermato dal nostro segretario nazionale, Lorenzo Cesa, e con l’ aggiunta dicitura dell’Udc nel gruppo al senato di Forza Italia, siamo impegnati nella alveo del centro destra per riaffermare con orgoglio, senza il bisogno di scimiottare i sovranisti di turno, la nostre radici e la nostra visione di una Italia forte in una Europa".
Stiamo lavorando in stretta collaborazione con i tanti amministratori locali aderenti all'Udc, a cominciare dal presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari - spiega il capogruppo in regione Marche, Luca Marconi - per mettere in sinergia le tante realtà che fanno riferimento ad esempio al Popolo delle famiglia, alle tante iniziative civiche e personalità che hanno a cuore il rilancio della nostra regione”.pa dei Popoli” conclude il senatore.
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E' Francesco Acquaroli il candidato del centrodestra per le regionali Marche 2020. Ufficializzata la scelta di Giorgia Meloni per le Marche, una delle regioni che il tavolo nazionale del centrodestra ha assegnato a Fratelli d'Italia.  Il deputato, ex sindaco di Potenza Picena è riuscito dunque a spuntarla su Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli Piceno tra i favoriti per la candidatura a governatore fino a qualche settimana fa. 
" Annunciamo le candidature del copresidente del gruppo dei conservatori europei Raffaele Fitto per la Puglia e del deputato Francesco Acquaroli per le Marche", recita la nota del partito  nella quale viene ribadito nel rispetto degli accordi assunti con gli alleati di centrodestra, il suo appoggio alle candidature della senatrice della Lega Lucia Borgonzoni a presidente della Regione Emilia-Romagna e alla candidatura della deputata di Forza Italia Jole Santelli alla presidenza della Regione Calabria. "Come sempre- conclude la nota- Fratelli d’Italia sarà coerente e leale rispetto agli impegni presi con gli alleati del centrodestra, e siamo certi che anche loro sapranno fare altrettanto. Lavoreremo insieme, con convinzione ed entusiasmo, per vincere in tutte le Regioni e garantire ai cittadini dei governi alternativi alla sinistra".
c.c
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Il Comitato Sapienza per Camerino ha consegnato al Rettore Unicam Claudio Pettinari, l'assegno ricavato dal concerto di beneficenza, tenutosi lo scorso 3 ottobre. La consegna è avvenuta al termine della riunione della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, tenutasi ieri a Roma .
Consegna assegno
Lo  scorso 3 ottobre l’aula Magna della Sapienza Università di Roma era infatti gremita da quanti hanno voluto partecipare alla magnifica serata di musica e solidarietà . Per loro l’opportunità di ascoltare le meravigliose note della Fidelio Orchestra diretta dal maestro Raffaello Morales e della pianista di fama internazionale Gloria Campaner nonchè di sostenere l’Università di Camerino. L’intento del comitato organizzatore era infatti quello di raccogliere fondi da destinare al restauro dell’antica biblioteca Giuridica di Unicam nonché all’allestimento di un’aula informatica.
"Ringrazio veramente di cuore a nome dell'intera comunità universitaria – dichiara il Rettore Unicam Claudio Pettinari – tutti coloro che hanno voluto sostenerci acquistando i biglietti per assistere al concerto. Il ringraziamento più grande va al Comitato che ha curato tutta l'organizzazione, alle Università La Sapienza e Tor Vergata e a tutti i colleghi, per aver reso possibile tutto ciò. L'evento ha rappresentato anche una importante opportunità per sottolineare come la bellezza dell’arte possa essere anche strumento di speranza e rinascita. Ringrazio anche la CRUI che ha patrocinato l’evento e che ritiene fondamentale la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di Unicam”.
cc

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Trasformati i soldi del sisma in lingotti di oro puro. Ben 51, per 13 chili e un valore di 500mila euro. Nel mirino della guardia di finanza di Camerino l'Hotel 77 di Tolentino. 

“Il sisma ha creato tanti problemi - ha affermato il colonnello Amedeo Gravina - e qualcuno ne ha approfittato. Al 30 novembre sono state segnalate 190 persone per Cas illecitamente percepiti in provincia, per un 1 milione e 126mila euro. I sequestri fin ora effettuati sono stati per 450mila euro circa. Parliamo quindi di somme importanti e nel caso di specie si tratta di qualcosa di leggermente diverso. Una struttura ricettiva usata fin da subito per alloggiare gli sfollati ha approfittato della situazione”. 

Giovanni Giorgio ha rivelato che la struttura in questione sarebbe l’Hotel 77 di Tolentino: “È stato accertato non solo l’indebito percepimento di fondi, ma ha poi dichiarato bancarotta e convertito il denaro in lingotti d’oro. Sono stati sequestrati anche 60mila euro rispetto ad un profitto illecito di 1 milione e 500mila euro”. I lingotti sarebbero stati rinvenuti in una botola sotto al letto di alcuni indagati che nel frattempo erano andati in vacanza a San Francisco. 

“Tutto sommato qualcosa di importante l’abbiamo fatto - è tornato a dire Giorgio - sforzandoci di lavorare in un contesto di importanti carenze di personale”.

L’attività descritta dal capitano Alessandro Tomei è stata particolare e dinamica, iniziata con un settore di intervento e poi sfociata in altri: “Siamo impegnati nella tutela e salvaguardia dei contributi del post sisma e la nostra attenzione è ricaduta sull’Hotel 77, chiuso a inizio 2018. Era molto capiente e sin da subito ha fornito assistenza e alloggio agli sfollati. Sono tre le ragioni che ci hanno spinto a vederci più chiaro: era una delle poche strutture che aveva fornito servizi e che aveva dichiarato per più di un anno sempre il trattamento di pensione completa per gli sfollati. E ci siamo chiesti come fosse possibile che il 100 per cento delle persone fossero tutti i giorni a pensione completa. Inoltre era un evasore totale, non c’erano dichiarazioni né per il 2016 né per il 2017. Poi ci ha fatto definitivamente dubitare della scorretta gestione dei fondi percepiti - ha aggiunto - la bancarotta a dicembre 2018”. Come poteva aver ricevuto 1,5milioni dalla Regione e dalla Prefettura e fallire? Ne è così scaturita una informativa di reato e sono partite le indagini seguite dal Pm Carusi. 

Sono stati svolti accertamenti e indagini su un nucleo familiare di cinque persone nonché l'escussione anche di ex dipendenti. 

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“La direzione ha distratto un milione di euro di cui 500mila in lingotti d’oro puro del peso complessivo di 13 chili. L’acquisto di questi lingotti - ha precisato Tomei - sono stati contestuali alla percezione dei bonifici da parte della Regione. Peraltro gli indagati avevano creato una nuova società e avevano un tenore di vita molto alto”.

Il procuratore Giorgio ha sottolineato il problema della concezione dei reati fallimentari come reati di serie B. “Vengono ritenuti degli incidenti di percorso ma chi si rende responsabile di bancarotta fraudolenta fa qualcosa di molto grave ed è discutibile il trattamento sanzionatorio che viene applicato per queste persone”. 

L’attività continuerà poiché pare che un’ulteriore società riconducibile alla proprietà dell’Hotel 77 risulti essere evasore totale.
g.g.

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