Notizie religiose nelle Marche
Quando la passione per il mare si trasforma in amore per la montagna e, in particolare, per Bolognola e, dopo il sisma, si decide di fare qualcosa per rilanciare quel posto bellissimo conosciuto soprattutto per lo sci.
Si può riassumere così la storia di Antonella De Santis, presidente della Pro Loco di Bolognola, e di suo marito. Camperisti che tanto sono rimasti affascinati da Bolognola da decidere di occuparsi della Pro Loco del paese, dando vita, tra le altre iniziative, all'albero più in alto delle Marche.
"Sono di Montegranaro - racconta al microfono di Mario Staffolani - , ma venivo sempre a Bolognola come turista. Mi sono innamorata di questo paese - dice Antonella De Santis - anche se odiavo la montagna, ma Bolognola mi ha affascinato. Sia io che mio marito volevamo fare qualcosa per questo paese durante l'emergenza del sisma. Ad emergenza finita non c'era più la Pro Loco e ci siamo presi questo impegno per organizzare qualcosa, con l'obiettivo di attirare i turisti che si concentrano soprattutto d'inverno. Abbiamo cominciato a organizzare eventi, abbiamo ideato l'abero più in alto delle Marche. Un'idea di mio marito che è elettricista e ha deciso di illuminare la montagna nel cuore dei Sibillini per dare una luce di speranza a questo paese".

Abbiamo conosciuto Antonella girando un servizio per la nostra rubrica "La realtà dei fatti", ma non potevamo attendere per raccontare questa bella storia. L'approfondimento sull'albero di Bolognola, invece, insieme a quello di Sassoferrato e alle SAE di Visso, sarà online da domani.

GS
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Venerdì, 20 Dicembre 2019 09:29

Sarnano. Vandali nella grotta di Soffiano

Vandali in azione, a Sarnano, nei pressi della grotta di Soffiano. Un fatto triste, scoperto nei giorni scorsi da un sarnanese che, in quella zona, si era impegnato per segnalare le stazioni della via crucis.
Sul sentiero che conduce alla grotta di Soffiano, infatti, l'estate scorsa, un devoto a San Liberato aveva installato delle croci per indicare le stazioni della via crucis; non semplici croci, ma lavorate in modo da ricordare la forma della croce di San Damiano. Croci in legno, fissate su ferri ricoperti con canne di bambù che, evidentemente, non sono piaciute a chi ha deciso di romperle, staccarle e buttarle via.
Inutile dire che, alla vista degli atti vandalici, il sarnanese è rimasto basito e amareggiato, ammettendo di aver versato anche qualche lacrima per il dispiacere.

Non è il primo atto vandalico che si verifica in quella zona. Qualche mese fa, sono stati rotti e buttati via due pannelli dove era incisa la storia della Valle di Rio Terro, dove si trova appunto la grotta. Ad indignare i cittadini è proprio il fatto che, ad essere preso di mira, sia un luogo di preghiera e meditazione, dove si narra sia passato San Francesco.

I sarnanesi legati alla grotta di Soffiano, comunque, non si arrendono, e per il 24 dicembre si ritroveranno per la tradizionale santa messa, alle 15.30, nella splendida cornice naturale dell'eremo, in attesa della notte di Natale.

GS

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una delle croci prima

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l'inizio della Via Crucis lungo il sentiero

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uno dei ferri di supporto delle croci piegato

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una delle canne di bambù che rivestiva il ferro buttata nel dirupo

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un momento della messa dello scorso anno



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Oggi per Treia è il giorno del dolore. Nella parrocchia di Chiesanuova di Treia si svolgeranno i funerali di Leonardo Sacchi, il 18enne deceduto ieri notte dopo un incidente stradale lungo la strada Treia - Chiesanuova. In segno di rispetto, diversi gli eventi annullati tra i quali anche l'inaugurazione che avrebbe dovuto svolgersi domani, della nuova struttura provvisoria del Santissimo Crocifisso. A comunicarlo è il vicesindaco David Buschittari: "L'amministrazione comunale e l'ente morale Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori delle Marche, visto il grtave lutto che ha colpito la comunità treiese, hanno deciso di rinviare l'inaugurazione della nuova struttura del SS Crocifisso prevista per domani alle 11".
g.g.
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Venerdì, 20 Dicembre 2019 09:02

C1 Notizie - 19 dicembre

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Approvate dal Commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini quattro nuove ordinanze. Riguardano personale Sblocca cantieri  anticipazione delle spese di progettazione ai professionisti,, proroghe danni lievi, linee guida per i collabenti

L’approvazione è avvenuta nella cabina di coordinamento di fine anno, la prima dopo il ripristino dell’intesa con le Regioni. “L’intesa non è mai stata in discussione con le regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria con le quali abbiamo sempre lavorato nella dialettica condivisione di metodo e obiettivo – ha detto al termine della cabina il Commissario Farabollini – Anche in questa occasione abbiamo condiviso fino all’ultimo strategie e decisioni che hanno portato all’approvazione all’unanimità di ordinanze che rappresentano la declinazione operativa delle leggi che si sono succedute per lo snellimento della ricostruzione, dal DL Sblocca Cantieri al DL 123 attualmente in corso di pubblicazione in Gazzetta. Vediamo crescere giorno per giorno i progressi nella ricostruzione che subiranno un’ulteriore accelerazione ora che sono stati ulteriormente potenziati gli strumenti grazie all’intensa collaborazione tra il Commissario e tutti gli attori della ricostruzione, in primis il Governo”. 

Nella nota diffusa dal Commissario Piero Farabollini vengono spiegate le nuove ordinanze 
"Licenziate le modalità di erogazione del 50% di anticipo sulle spese di progettazione ai professionisti. Su proposta del Commissario, è stata aggiunta la possibilità di erogare ai professionisti che si occupano di indagini specialistiche il 100% della parcella, anziché il previsto 80%, a SAL Zero, non essendo coinvolti nelle fasi di gestione del cantiere.

Definite ripartizione e modalità di arruolamento delle 200 unità di personale destinate dallo Sblocca Cantieri a quei Comuni che si occuperanno dell’intero iter procedurale della ricostruzione di immobili privati con danneggiamento B, C ed E-L4. Saranno 116 le unità in dotazione alle Marche, 27 l’ USR Lazio e altrettanti per l’ Umbria, 30 per l’Abruzzo".

Molto attese anche le proroghe: "Potranno essere presentate entro il 31 dicembre 2020 le schede Aedes ancora da periziare. I professionisti potranno farlo anche unitamente al progetto. Proroga a fine 2020 anche per i progetti delle attività produttive. Prevista inoltre un’anticipazione sull’erogazione del contributo laddove sia necessaria la delocalizzazione. Semplificate le procedure per alcune categorie di immobili non adibiti a residenza principale del beneficiario per i quali non sarà più necessaria, in caso di vendita, la delega notarile per parentele fino al quarto grado.

Infine, licenziate le linee guida per la gestione dei collabenti, ovvero gli edifici fortemente degradati la cui messa in sicurezza è essenziale.
cc
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Fronte comune delle aree interne da Ancona a Macerata fino a Pesaro, per convocare gli Stati Generali dei sindaci dell’entroterra e arrivare a redigere un documento unitario da sottoporre ai candidati alle prossime elezioni regionali.
L’idea che sta riscuotendo sempre più adesioni, è quella di stilare una serie di richieste intorno ai problemi che affliggono le aree montane, quali sanità, infrastrutture, spopolamento, sviluppo. Vivo interesse ha suscitato la via di confronto e dialogo che ha aperto il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, e che nella città della Carta ha già portato a riunirsi  i sindaci di Camerino, Fiuminata, Frontone, Genga, Matelica, Sassoferrato, Serra San Quirico e Serra Sant’Abbondio.
Convocato dal sindaco di Fabriano per discutere dell’ipotesi di istituzione di un’Area Vasta Montana e più in generale della necessità di invertire la rotta verso politiche regionali che tutelino il diritto alla Salute delle aree interne, l’incontro ha visto allargarsi la discussione su tanti argomenti  sui quali i comuni dell’interno richiedono maggiore considerazione ." Abbiamo condiviso la necessità di unirci come territorio interno per tutte le problematche che ci accomunano- spiega il primo cittadino di Fabriano-. L’occasione di incontro è stata la discussione dei gravi problemi che le comunità del territorio interno sono costrette a subire a causa del depauperamento dei servizi socio-sanitari e che sembra non trovino risposta nel nuovo Piano Socio Sanitario in discussione in Quarta Commissione e che presto approderà in aula per l’approvazione. Una situazione che attraversa e accomuna il territorio interno in maniera trasversale travalicando quelli che sono i confini amministrativi delle 3 Province e quindi delle 3 Aree Vaste di appartenenza". 
Infrastrutture, servizi, politiche in grado di far rimanere sui territori le giovani coppie, valorizzazione delle ricchezze dell’Appennino, interventi per favorire l’imprenditorialità, riconoscimento dei servizi ecosistemici che le popolazioni dell’entroterra garantiscono a favore di tutto il resto del territorio regionale, sono solo alcuni dei temi che verranno discussi all’appuntamento degli Stati Generali che si svolgeranno con tutta probabilità nel mese di marzo.
" Già a gennaio - dichiara Gabriele Santarelli- abbiamo lanciato l'idea di rivederci per poter coinvolgere anche altri comuni che sono interessati e organizzare per marzo questa sorte di Stati Generali dove condivideremo un documento da presentare ai prossimi candidati in Regione, in modo da essere protagonisti nella campagna elettorale che si avvierà e vedere chi sposerà i nostri progetti. E' chiaro che già in molti si sono accostati a questa idea e, cercheremo di far fruttare questo interessamento che c'è". Diversi gli incontri che saranno convocati fino a marzo per trovare una sintesi tra i sindaci già motivati e coloro che si uniranno per chiedere ai candidati 2020 degli impegni concreti.  
"C’è bisogno di ripensare la geografia della Regione e -continua Santarelli-  abbandonare l’idea di un territorio dove gli Ambiti Territoriali Ottimali sono organizzati per vallate dalla montagna al mare perché le peculiarità delle aree interne hanno poco in comune con quelle della costa. Da considerare è anche la valle trasversale all'interno dove condividere anche i servizi, il trasporto pubblico, la gestione dei rifiuti,il discorso delle risorse idriche, la valorizzazione delle ricchezze artistiche e culturali che molto sono concentrate nell'entroterra. Credo che siano davvero tante le tematiche che ci accomunano e sulle quali insieme chiedere ascolto. La Regione -conclude il sindaco di Fabriano-  dovrà attivare politiche che riconoscano le particolari esigenze del territorio interno e che sappiano farsi carico dello stato di difficoltà in cui lo stesso versa".
C.C.


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Otto Oss dell’hospice di San Severino a febbraio perderanno il lavoro. Stamattina il sit in davanti al reparto settempedano. Maccioni: “Non si può fare diversamente. Sono impiegate in una cooperativa sociale con la quale il contratto poteva durare al massimo 10 anni”.

Non sapevano nulla, nessuno le ha avvertite e la voce che col nuovo anno avrebbero perso il lavoro è iniziato a circolare a novembre. Amarezza per otto donne che per dieci anni hanno lavorato come operatrici socio sanitarie nel reparto hospice, una delle eccellenze dell’ospedale di San Severino. Hanno effettuato corsi di formazione, si sono preparate per lavorare nel migliore dei modi in un luogo che non è certo come gli altri: “Otto persone che lavorano qui da 11 anni - afferma Laura Raccosta, della Cisl - perderanno il lavoro a febbraio perché l’Asur, molto tardivamente vuole porre rimedio ad una situazione che forse non è completamente legittima. Secondo la Cisl Funzione Pubblica potevano essere adottate soluzioni estremamente diverse, in tempi diversi, e la cosa che lascia costernate le lavoratrici e noi che le rappresentiamo, è la totale e assoluta mancanza di rispetto nei loro confronti sia per la modalità con cui questa decisione non è mai stata loro comunicata ufficialmente e per il totale disinteresse che l’Asur sta mostrando nei loro confronti. A fronte di una richiesta della cisl del 29 novembre l’Asur non si è neanche degnata di dare una risposta”.

L’occasione del sit in non è stata scelta casualmente, di fatti stamane il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, ha visitato l’ospedale per portare gli auguri di Natale a medici e infermieri della struttura.

In poche parole, l’Asur aveva appaltato il servizio oss dell’hospice ad una cooperativa sociale la quale aveva un contratto di 5 anni rinnovabile per soli ulteriori 5 anni. Rinnovato nel 2014, quest’anno il contratto è in scadenza.

Maccioni non si è tirato indietro da un confronto con le donne e con Raccosta, durante il quale ha spiegato di aver “cercato di far andare le cose in un modo diverso, ho incontrato alcune oss che sono venute a trovarmi e ho detto loro che avrei cercato di trovare soluzioni legali, previste dalla normativa. Questo purtroppo non è stato possibile. Tutti sapevano che il 31 dicembre questo contratto sarebbe scaduto e forse queste signore sono state mal consigliate, avrebbero potuto partecipare a qualche concorso. Questo gli avrebbe consentito di poter continuare a lavorare. Noi - ha aggiunto - non possiamo fare avvisi per assunzioni a tempo determinato, abbiamo graduatorie di concorsi regionali e purtroppo la verità vera è che per otto persone che perderanno il lavoro, per altrettante persone si apre la possibilità di lavorare. Insieme al sindacato, comunque, e le cooperative che hanno alle dipendenze queste donne per poter trovare altre opportunità di lavoro nel territorio maceratese. Lo faccio molto volentieri. Internalizzare il servizio oss - conclude - credo vada nella direzione che tutti ci chiedono, ovvero una maggior presenza del pubblico all’interno della sanità”.
g.g.
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Più di un messaggio di speranza per il "Natale di luce" di Pieve Torina.  Così, dopo un buio durato troppo a lungo, l'amministrazione comunale ha voluto definire l'atmosfera delle festività, quest'anno sicuramente contraddistinta da tante luci di speranza. Se ne sono accese e altre se ne accenderanno giorno per giorno, illuminando di fiducia un percorso ancora faticoso. Di due giorni fa il ritorno a del calore di un Natale diverso dopo tanto disagio. 
"Credo che il Natale di luce sia proprio stato contraddistinto dalla volontà di questa amministrazione comunale di dare un segnale territoriale di ripartenza e di rinascita.- afferma il sindaco Alessandro Gentilucci- E' da qui che nasce la posa della prima pietra unita al messaggio della  capsula del tempo relativi alla nuova palestra-centro civico ma penso anche all'inaugurazione dei tre appartamenti che erano gravemente lesionati e che sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari. Da qui a una ventina di giorni inoltre inaugureremo la ricostruzione di altri 5 appartamenti in una frazione di Pieve Torina.  Tutti segnali che stanno tentando di dare un impulso e stanno dicendo alle istituzioni che noi ci siamo e che non possono dimenticarsi di noi. Questo- spiega Gentilucci-  è un po' il senso di un percorso che è iniziato ormai a maggio 2019 e che stiamo portando avanti con attenzione, con volontà e soprattutto con tanta abnegazione". Avere delle certezze è indispensabile per guardare al futuro e la determinazione e l'impegno del primo cittadino hanno costantemente inseguito il raggiungimento di tante tappe importanti per una popolazione decisa a restare.
" Il 7 gennaio - continua il sindaco- partiranno anche i lavori di installazione della nuova autorimessa comunale. Le opere di fondazione e di realizzazione delle platee sono già ultimate per cui possiamo andare avanti con quella che sarà un'opera tecnologicamente all'avanguardia e definitiva, nell'ottica di dare preminenza ai nostri operai, attori principali di un territorio e deputati alla manutenzione, alla gestione, alla riparazione.  Ho deciso che i nostri operai fossero i primi a rientrare in una struttura stabile.
Segnali di speranza che riguardano anche altre opere pubbliche: L'ANAC infatti ha già approvato 8 interventi  su opere pubbliche del comune di Pieve Torina e tutto questo è di buon auspicio- sottolinea il sindaco - Non ultima la donazione del pulmino per disabili: la donazione è un qualcosa che noi non possiamo dimenticare perché ha  consentito a questi territori di rinascere e ripartire.  E nella fattispecie del pullmino per disabili, il dono ha un valore immenso perché  rappresenta un punto di svolta per coloro che sono sventurati due volte: sfortunati perché terremotati, sfortunati perché vivono una condizione di disabilitàe dunque, meritano ancora più attenzione.  E'la ragione per cui da capo dell'amministrazione del comune di Pieve Torina, ho deciso di richiedere questo tipo di attrezzatura che poi, in un'ottica solidaristica, decideremo di mettere nella disponibilità di tutto il  territorio. Sulla scia del Natale di luce, si affianca a questo un altro percosro che è quelo della "strategia delle aree interne" e che porterà alla costruzione di una casa della salute di tipo A proprio qui a Pieve Torina, dietro agli  appartamenti che sono stati consegnati qualche giorno fa. La  delibera di giunta regionale  è già stata attivata e dunque la realizzazione potrà prendere il via a brevissimo.  Ecco- conclude Alessandro Gentilucci-  noi ci siamo e siamo resilienti.  La popolazione Montana che mi onoro di rappresentare è forte: ha voglia di ripartire e le istituzioni ci mettono nelle condizioni per poter essere cogenti". 
c c
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Operazione dei carabinieri di San Severino che hanno arrestato l'uomo che alcune settimane fa aveva colpito con un martello il direttore del Sert di Macerata Gianni Giuli. L'arrestato, cittadino settempedano, era sottoposto al regime degli arresti domiciliari e, una volta finito in manette, è stato tradotto al carcere di Montacuto a seguito dell'aggravamento della misura cautelare.
g.g.
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Ha mantenuto la promessa fatta Peppe Lu Mattu, autore della trasformazione del gioco da tavola Monopoli in Maceropoli, con i chiari riferimenti al sisma e alla ricostruzione.
Il primo giorno del 2020, infatti, Ussita ospiterà la prima giornata di "gioco antisismico" come lui stesso lo ha definito.
Peppe Lu Mattu, nome di fantasia di un vero personaggio che dopo il sisma ha creato questo profilo Facebook con fatti ed aneddoti legati a Castello, Ussita e Visso, ci aveva confidato l'intenzione di fare un vero e proprio torneo con il gioco da tavola più amato a cui lui aveva cambiato luoghi, imprevisti e probabilità. Così è stato: un gioco che ha cambiato nome e che è nato per tenere accesi i riflettori sui territori del sisma, ora riscopre anche il suo valore sociale, quello di far stare insieme le persone che negli ultimi tre anni vivono nelle Sae e nei paesi del cratere.
Accanto a Maceropoli, Peppe Lu Mattu ha dato vita anche a Mercalli in fiera, sempre riferendosi ad un altro famoso gioco da tavola e cambiando, anche in questo caso, i nomi ai fatti e ai personaggi.
L'appuntamento, quindi, al quale Peppe Lu Mattu sta lavorando da settimane, ha trovato l'appoggio delle Pro Loco di Castello, Ussita e Visso e si svolgerà nella nuova struttura sociale di Ussita dalle ore 15 del primo gennaio.
Peppe Lu Mattu ha preannunciato "premi per grandi e bambini - come ha scritto sulla sua pagina Facebook, ma carbone per la Regione.
Uscite da ste SAE - l'invito del personaggio misterioso ma tanto amato - e venite a giocare. Sarà un bel momento di coesione".

GS
Pubblicato in Cronaca

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