Notizie religiose nelle Marche
Era nato per ripensare alla Caldarola del futuro, ma ora è sceso in campo per l'emergenza del virus. E' il comitato Ri-viviamo Caldarola che ha donato al Comune 500 mascherine protettive da destinare agli abitanti delle SAE, ai commercianti che sono attualmente aperti ed ai servizi sociali locali, perché le utilizzino nei casi di particolare necessità.

Un gesto a tutela e protezione di quei cittadini che, purtroppo, sono ancora costretti dopo il sisma a convivere in spazi estremamente ristretti, come quelli imposti dalle Soluzioni Abitative di Emergenza, nonché i commercianti che anche in questa situazione di estrema criticità stanno assicurando al paese i servizi essenziali di cui necessita, correndo notevoli rischi per la propria incolumità.

"L'amministrazione comunale - scrive in una nota - a nome della cittadinanza ringrazia sentitamente il Comitato, apprezzando in modo particolare il gesto lodevole per la sensibilità dimostrata in questa ennesima situazione emergenziale nella quale nostro malgrado siamo coinvolti e che tutti speriamo possa risolversi per il meglio nei tempi più brevi, col comune sacrificio e senso di responsabilità". La distribuzione delle mascherine sarà effettuata dai volontari della protezione civile.

GS

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Martedì, 31 Marzo 2020 11:02

Ladri a caccia di cibo

Non soldi ma cibo, questo è ciò che cercavano i ladri che nei giorni scorsi hanno preso di mira ristoranti e chalet della costa, precisamente di Civitanova. Entrano e non cercano denaro ma bibite e cibo. Di recente hanno preso di mira lo chalet Da Rolando e il ristorante Varchetto.
Nel primo, si sono introdotti forzando la porta, hanno mangiato qualcosa e poi si sono portati a casa cibo e bibite. Nel secondo invece, oltre a far danni per introdursi all'interno, pare non abbiano arraffato nulla.
Sui fatti indagano i Carabinieri di Civitanova.
g.g.
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Aumentano i casi di positività al Coronavirus nei centri dell’entroterra colpiti dal sisma. Crescita minima, ma che nei piccoli comuni già colpiti dal sisma e con una popolazione costituita in prevalenza da persone anziane, pur rispettandosi tutte le prescrizioni, fagocita l'apprensione sulle possibilità di contagio.
Non passi in secondo piano che il restare a casa di queste piccole realtà di montagna equivale a rimanere nelle Sae, il che nella maggior parte dei casi, significa muoversi in spazi limitati. Tre i tamponi positivi registrati nelle ultime ore a Ussita, due dei quali riguardanti persone domiciliate nel piccolo centro sotto il Monte Bove. Otto invece i residenti in isolamento domiciliare, sette dei quali in paese. La comunicazione è venuta dal commissario straordinario Giuseppe Fraticelli il quale ha assicurato che “tutte le persone positive al Covid-19  sono seguite nel più rigoroso rispetto dei protocolli emanati dalle Autorità Sanitarie competenti”. Nel raccomandare a tutti di rispettare rigorosamente le disposizioni governative impartite in materia di mobilità, il commissario ribadisce la necessità di adempiere all’obbligo di “Restare a casa” eccetto che per i pochissimi casi consentiti, osservando al tempo stesso, anche le misure stabilite in materia di rispetto delle distanze, lavaggio delle mani e divieto di assembramento. Sacrifici che richiedono una modifica radicale di abitudini consolidate, ma unico modo per evitare la diffusione del contagio. Per rifuggire da inutili allarmismi, Fraticelli chiede anche di utilizzare come unico canale d’informazione le fonti ufficiali, limitando l’uso dei social al solo scopo ricreativo.
Aumentati a tre i casi di positività registrati a Visso e comunicati ieri dal sindaco Spiganti Maurizi che, proprio per scongiurare il rischio di un aumento dei casi di contagio, fa appello al senso di responsabilità degli abitanti “ Ora dipende solo da noi- scrive- Se cerchiamo di fare attenzione, di restare in casa e non andare tutti i giorni a fare la spesa, forse riusciamo a fermarlo”. Sin dall’emergere dei primi contagi, diversamente dalle grandi città dove si guarda ai numeri, dai piccoli comuni dove tutti ci si conosce in molti hanno evidenziato l’opportunità che, oltre ad avvertire chi di dovere, chi presenti sintomi esca allo scoperto in maniera tale da informare tutte le persone incontrate di recente.
Su questa linea ricognitiva di richiamo al rispetto sociale si è pronunciato anche il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci:
“Solo stando attenti, proattivi e rispettosi l'uno dell'altro potremmo riuscire a contenere il virus. Visto che siamo pochi e che siamo comunque già in difficoltà, potremmo aiutarci a non farlo arrivare da noi. Bisogna che tutti comprendano che se si viene colpiti dal virus, non è una colpa. Rendiamolo noto perchè poi a sua volta ognuno possa stare attento".
C.C.
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Lo descrivono come una persona assolutamente precisa, pignola, sempre alla ricerca del dettaglio e della curiosità. Era Gianni (affettuosamente chiamato Giannetto) Rossetti, per oltre 20 anni presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, ex direttore della Scuola di Giornalismo di Urbino, fortemente voluta e fondata da lui, e volto giornalistico del TgR Marche.

Ieri se n’è andato all’improvviso, per un infarto che lo ha colto nella sua casa di Jesi, all’età di 74 anni. 

L’ordine nazionale e quello regionale dei giornalisti coi consiglieri nazionali, hanno espresso profondo cordoglio per la scomparsa di questo uomo, ricordandolo come “protagonista da sempre dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, fin dalla sua nascita, nel 1986, quando si è staccato dall’Emilia-Romagna: subito segretario e poi per oltre vent’anni Presidente, un incarico interrotto solo da una parentesi come consigliere nazionale.

Gianni Rossetti era l’Ordine e l’Ordine nelle Marche era Gianni. Si è battuto per difenderne autorevolezza e importanza. Ha lasciato la presidenza solo per assumere la direzione della Scuola di Giornalismo di Urbino che ha fortemente voluto, fondato e sostenuto dal 2011 fino al 2017.

Infaticabile, tenace e creativo, ha iniziato la sua carriera professionale al Corriere Adriatico per poi passare al Resto del Carlino e alla Rai, Tgr Marche. Come presidente - continua il ricordo - è stato promotore di innumerevoli iniziative per la categoria dei giornalisti. E’ stato anche fiduciario per la Casagit e ha guidato l’Ordine in anni difficili, riuscendo a dargli una sede di proprietà, unico allora in Italia”. Nel messaggio dell’ordine nazionale e regionale, Rossetti viene ricordato anche come colui che ha saputo affrontare con forte determinazione ogni tipo di ostacolo, soprattutto economico ma non solo: “Ha coinvolto tutte le scuole delle Marche nell’iniziativa ‘Il Giornale delle scuole’ che anche quest’anno seguiva personalmente. Ha realizzato ‘Le Voci delle Marche’, un volume che raccoglieva tutte le testate della regione. Si è dedicato ai giovani, insegnando per anni giornalismo all’Università di Urbino. Un collega pieno di interessi, poliedrico, a cavallo della storia del giornalismo: ha visto la trasformazione dell’informazione, dal piombo al web, dalla televisione al multimediale. E’ con profondo dolore che i Consigli di ieri e di oggi hanno appreso la notizia della sua scomparsa. Ed è con profonda gratitudine per la sua straordinaria volontà di trasmettere momenti di esperienza e saggezza, che vogliamo ricordarlo. E quando lasceremo alle spalle questo momento cosi drammaticamente segnato dall’epidemia sanitaria, l’Ordine delle Marche con la partecipazione anche dell’Ordine nazionale, sarà promotore di un evento pubblico per salutarlo con un grande e caloroso abbraccio”.

Un ricordo anche da parte di un tecnico Rai oggi residente in provincia, a San Severino, prima della rete nazionale, a Uno Mattina dove ha ricoperto il ruolo di Direttore di Produzione, e poi di quella regionale, al TgR insieme a Rossetti, dove era Coordinatore di montaggio: “Tante volte ho fatto con lui il Tg Itinerante - dice il settempedano - e al di là dei servizi di base, sulle informazioni relative ai comuni, lui era interessato alle cose più strane, particolari. Cercava che so, persone che facevano ancora antichi mestieri, curiosità di ogni genere e quando andavi a girare con lui, si partiva alle 9 e non potevi sperare di finire prima delle 18 del pomeriggio. Quando tornava in sede lui e il tecnico di montaggio, che si metteva con l’anima in pace, montavano non meno di 6 o 7 servizi. Quello che avanzava rimaneva come pezzi di repertorio da mandare in ordine in qualsiasi momento. Grazie a lui, nell’archivio di Ancona c’è materiale per andare avanti per anni. Era preciso, pignolo, professionista vero. Non solo scriveva i testi ma aveva grandi competenze anche di montaggio”.

Gaia Gennaretti
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Altro gran bel gesto di solidarietà a Matelica per l’emergenza Coronavirus: a rendersene autori sono stavolta il Comitato Feste Casette Rondinella Trinità, il Comitato Feste Regina Pacis ed il Comitato Feste San Rocco.
I tre Comitati Feste hanno, infatti, donato alla Croce Rossa Italiana Comitato di Matelica diverso materiale sanitario: mascherine, guanti chirurgici, prodotti liquidi igienizzanti ed anche un prezioso generatore di ozono, utilissimo nella sanificazione degli interni delle ambulanze, in particolare dei mezzi attualmente utilizzati dal personale impegnato nei trasporti sanitari COVID-19. Ancora una volta la comunità matelicese conferma la grande generosità che la anima ed il proprio attaccamento ad una associazione quale la Croce Rossa, in prima linea nella battaglia contro questo mostro invisibile.

Alessio Botticelli
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La risposta del Comune alle attività commerciali ed ai cittadini in difficoltà per via delle chiusure dovute alla quarantena arrivano dal primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi.
"I comuni italiani - spiega - per far fronte alle difficoltà che si sono venute a creare per questa difficile situazione hanno richiesto al Governo tramite l'ANCI la possibilità di una anticipazione nella erogazione dei trasferimenti statali a loro favore.
Per questo motivo abbiamo deciso di adottare delle disposizioni di nostra competenza per il differimento dei termini di versamento di alcune entrate comunali in forza rispetto a quanto previsto dai vari regolamenti".
Il primo cittadino, insieme agli assessori hanno elaborato, con agli uffici competenti, un atto di giunta per adottare le seguenti misure finalizzate alla mitigazione degli effetti dell’emergenza sul sistema economico e sociale del territorio comunale.

La scadenza della prima rata della TARI è stata prorogata al 16 giugno; p
er gli affitti attivi relativi ai locali ad uso di proprietà comunale non abitativo si dispone che per il periodo della chiusura delle attività, e fino al termine, salvo proroghe, è stata prevista l’esenzione dal pagamento dei relativi canoni; sospesa la retta degli asili nido e del  centro diurno CentroArancia. Nel caso in cui i contribuenti abbiano pagato anticipatamente gli importi, saranno portati a copertura di quanto dovuto per il primo periodo successivo alla fine dell’emergenza.

"Per quanto riguarda la tassa rifiuti – spiegano il sindaco Pezzanesi, il vicesindaco Luconi e l’assessore Colosi - in questa fase ci siamo sentiti di prorogare la scadenza al prossimo 16 giugno in quanto il fermo che c’è in queste settimane non garantisce la produttività né delle aziende, né delle famiglie. Allo stesso modo ci siamo sentiti di sospendere il pagamento delle rette degli asili nido e del CentroArancia in quanto le famiglie non usufruiscono dei questi servizi erogati dal Comune. Stesso discorso per gli affitti dei locali di proprietà comunale a partire, ad esempio, dai locali a piano terra di Palazzo Sangallo (ex Michelina) dove una nuova attività doveva aprire, dopo i lavori, proprio in questo periodo. A seguito delle disposizioni contro il Covid-19 viene tutto sospeso a data da destinarsi. Queste sono le misure che l’Amministrazione comunale può adottare e che abbiamo voluto subito intraprendere – concludono. Ci auguriamo possano essere di ausilio per famiglie e attività economiche per superare questo particolare momento".

GS
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L'Avis di Camerino in prima linea con azioni concrete per rispondere al forte richiamo solidale imposto dal periodo. Attivato un IBAN dove sono state convogliate delle donazioni giunte da alcuni sostenitori e il contributo donato dalla stessa associazione comunale camerte.
La somma raccolta è stata versata all’AREA VASTA 3 a sostegno dell’Ospedale di Camerino come DONAZIONE PER EMERGENZA COVID 19 PER PRESIDIO UNICO AV3.
I donatori dell’Avis Comunale di Camerino non si stanno sottraendo all’emergenza COVID-19. Il temporaneo spostamento dell’UdR all’Ospedale di San Severino Marche non ha inciso sulla volontà di chi vuole donare sangue, tanto che tutti i donatori in lista prima dell’emergenza e che stanno prenotando al momento, hanno preso piena coscienza della situazione a cominciare dall'osservanza della misura che impone la distanza.
Un esempio concreto viene dalle parole del giovane donatore, Michele Cavallaro: “Prendiamoci cura degli altri facendo qualcosa di semplice, ma preziosissimo: donare il sangue. È necessario l'aiuto di ognuno di noi per salvare la vita a qualcuno, non importa se non lo conosciamo! La scelta etica e periodica di donare sangue contribuisce a garantire autosufficienza e possibilità di curare migliaia di pazienti. In un momento così difficile siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo, facciamolo!!! In questi giorni è cruciale rimanere a casa, ma altrettanto cruciale è andare a donare il sangue”.
Positivo anche il riscontro delle sempre più numerose richieste provenienti da uomini e donne che vogliono entrare a far parte dell’AVIS per donare il sangue.
A tal proposito l'Avis Comunale di Camerino ribadisce quanto sia importante e necessario assicurare un numero sempre maggiore di donatori, per essere costantemente pronti ad affrontare ogni emergenza. Per informazioni chiunque può contattare l’Avis Comunale di Camerino attraverso i canali Facebook e mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
C.C.



Pubblicato in Cronaca
58.351,89 euro. È quanto è stato assegnato all’amministrazione comunale di Matelica alla luce dei recenti provvedimenti governativi in materia di distribuzione di buoni alimentari; l’assessore ai servizi sociali Rosanna Procaccini ha prontamente dichiarato che l’Ufficio Servizi Sociali sta già lavorando per la predisposizione di tali buoni, precisando inoltre che, “da una prima stima, la somma concessa non permetterà l’emissione di buoni spesa con cifre rilevanti, pertanto gli stessi saranno riservati solo ed esclusivamente a coloro che dimostreranno una difficoltà economica relativa all’acquisto di beni di prima necessità”.

Alessio Botticelli 
Pubblicato in Politica
Nell'ambito delle misure di sostegno alle famiglie che il governo ha approntato per far fronte a questo periodo di emergenza, il Comune di Camerino riceverà la somma di circa 37000 euro che fanno parte della dotazione dei 400 milioni che sono stati stanziati in base all'ordinanza del capo Dipartimento della Protezione Civile.
Lo ha annuncato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia nel corso del consueto appuntamento quotidiano d'informazione alla popolazione.
Sborgia ha poi precisato che si stanno individuando i criteri sulla base dei quali si potrà quindi procedere  all'assegnazione  che avverrà nel giro di brevissimo tempo. "Se ce la facciamo - ha detto-  entro questa settimana  sarà già possibile provvedere  alla consegna dei primi buoni per l'acquisto dei beni di prima necessità".  Poi un ringraziamento particolare il primo cittadino ha voluto rivolgerlo  al gruppo di amici del Veneto che in occasione del dramma del terremoto 2016 avevano prestato soccorso a Camerino: " Dobbiamo  ringraziarli perché hanno organizzato una raccolta fondi per il nostro ospedale e in particolare per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale in favore del personale sanitario, medici infermieri operatori socio sanitari; il nostro ringraziamento per loro deve essere doppio perché, nonostante anche loro stiano vivendo una situazione di difficoltà legata all'emergenza sanitaria, hanno avuto questo gesto di generosità nei confronti di chi soffre lo stesso problema ma ha vissuto e vive tuttora una condizione di disagio aggravata dal fatto che il terremoto, purtroppo per noi, ancora non vede risolti tanti problemi e l'avvio della Ricostruzione".
Infine  la raccomandazione a tenere duro senza abbassare la guardia nel rispettare scrupolosamente la regola del rimanere a casa  "Dobbiamo ancora stringere i denti e andare avanti".  
C.C.
Pubblicato in Politica
Un tema semplice ma allo stesso tempo complicato. In cui si potrebbe dire molto o anche niente perché lascia davvero la libertà di spaziare con la fantasia. Ma tutto dipende dalla profondità, dalla capacità di riflettere. Un tema in questo caso affidato da un’insegnante di scuola media ai suoi allievi della classe prima. E queste righe, scritte da Gabriella Lucarini, fanno veramente commuovere ma soprattutto fanno sperare che in fondo un futuro migliore sia davvero possibile, perché nelle mani di questi giovani. “Ci accorgeremo che il nostro tempo può essere infinito, perché lo riempiamo di cose preziose. I sentimenti, le emozioni, i sorrisi, il piacere di vivere”. E lei, Gabriella, decide di riempire quel suo tempo di una parola: “Grazie”. Non passa inosservato ad una bambina lo sforzo che in queste settimane stanno facendo medici, infermieri, insegnanti. Gabriella rivolge un grazie anche all'arcivescovo di Camerino-San Severino, Francesco Massara, per il concorso "Coronart" perché è un modo per riempire le vite dei bambini e per dare sfogo alla loro fantasia.
Poche righe, che vale la pena di leggere con attenzione.
Gaia Gennaretti

***

"Grazie"



Il tempo è un contenitore, un grande recipiente da riempire di vita. In fondo il tempo è importante solo se lo usiamo al massimo, riempiendolo con tutto quello che possiamo metterci dentro, allora non sarà tempo sprecato. 

Ci accorgeremo che il nostro tempo può essere infinito, perché lo riempiamo di cose preziose. I sentimenti, le emozioni, i sorrisi, il piacere di vivere. 

Le persone che amiamo, quelle a cui lasceremo le cose più preziose di noi, del nostro tempo. 

In questo momento voglio riempire il mio tempo con una parola preziosa, una parola che racchiude tutto, composta solo di sei lettere, una parola che ha, soprattutto in questi giorni tristi, un grande valore, una parola magnifica: “GRAZIE”. 

Grazie ai medici e agli infermieri che rinunciano al loro riposo per assistere chi ha bisogno, che rischiano la loro vita per non farla rischiare a chi dipende dalle loro cure, con generosità e amorevolezza, grazie ai professori che ce la mettono tutta per continuare ad insegnarci prendendosi cura di noi alunni dosando con sapienza e dedizione le loro parole, la luce dei pensieri, il calore di un sorriso e quando li vedo sullo schermo freddo del computer immagino a quanto gli mancano i nostri volti e le nostre voci, le corse per andare a prendere la pizza, a volte con qualche bugia, e il buongiorno con il sorriso. 

Grazie ai nostri parroci che si sono organizzati per entrare nelle nostre case confortandoci poiché tutti noi non possiamo entrare nelle Chiese. 

Grazie al nostro Vescovo Francesco che, come un padre ha pensato a noi bambini dandoci un “compito” molto bello, un concorso chiamato “coronart”. 

Grazie a mia mamma che mi ha insegnato, tra tante cose questa semplice ma importante parola: “GRAZIE”. 

Gabriella Lucarini
Pubblicato in Cronaca

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