Notizie religiose nelle Marche
I cittadini di Camerino rispondono presente all’appello delle autorità sanitarie sulla necessità di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid prendendo letteralmente d’assalto la postazione mobile presente nella zona del centro Ada al punto che si è reso necessario anche l’intervento del sindaco Sandro Sborgia per sovrintendere alle operazioni organizzative.

“Si è registrato un grande afflusso di persone che necessitava di essere regolato, considerate anche le avverse condizioni meteo – dichiara il primo cittadino – Molti soggetti anziani e appartenenti al personale scolastico e sanitario si sono riversati al centro vaccinale rendendo difficoltose le operazioni di regolazione dell’afflusso. Siamo comunque riusciti a garantire a tutti la possibilità di sottoporsi al vaccino”.

Per far fronte alla mole di soggetti che intendono vaccinarsi e proprio in considerazione del fatto che sulla città ducale è caduta la prima neve, il comune ha deciso che a partire da questo martedì le vaccinazioni saranno effettuati nei container presenti nel quartiere Valliccelle.

“Con questa scelta – conclude il sindaco Sborgia – mettiamo a disposizione della popolazione spazi più ampi che consentono di regolare al meglio l’afflusso e di garantire la copertura di un tetto ad un numero maggiore di persone considerata la rigidità del clima. Non è facile, ma in questo modo vogliamo ridurre al massimo i disagi”.
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Puntuale come da previsioni meteo la neve è arrivata. Pochi centimetri imbiancano questa mattina la città di Camerino le cui strade dì accesso sono tutte percorribili senza problemi. Fiocchi più copiosi hanno interessato da ieri i centri dell'entroterra tra i monti Sibillini. Disagi in montagna per automobilisti che ieri sono stati colti di sorpresa dalla nevicata senza che i loro automezzi fossero adeguatamente attrezzati. I Vigili del fuoco sono dovuti intervenire per liberare una ventina di automobilisti rimasti bloccati sulle strade. In particolare problemi si sono verificati sulla strada provinciale 120 tra Pintura di Bolognola e Sassotetto. Intervento dei vigili del fuoco anche sulla provinciale che da Matelica conduce a Monte San Vicino per un'auto che è precipitata in un dirupo. Il conducente del veicolo era sceso per montare le catene ai primi fiocchi di neve, mentre mamma e figlia erano rimaste a bordo del mezzo. L'auto si è improvvisamente sfrenata finendo nella scarpata. Sul posto si è subito attivata la macchina dei soccorsi con l'intervento degli operatori del 118 che hanno provveduto al trasporto in ambulanza di entrambe le donne all'ospedale di Torrette. Date le condizioni meteo infatti l'elisoccorso non avrebbe potuto attivarsi. Recuperata dai vigili del fuoco la vettura. 

c.c.
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Tolentino riavrà presto il suo ospedale, nuovo, sicuro e all'avanguardia, grazie all’accelerazione impressa dalla Regione Marche che ha sbloccato le procedure di realizzazione della nuova struttura dopo che la vecchia era stata resa inagibile dal sisma del 2016.

“L'approvazione in Conferenza dei servizi del progetto esecutivo di demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale – annuncia l’assessore all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli – è il disco verde per predisporre il bando di gara ed avviare velocemente i lavori. Ringrazio l'Usr che ha riconosciuto la bontà del progetto. Con gli ulteriori 7 milioni di euro ottenuti, infatti, abbiamo a disposizione una proposta all’avanguardia nel settore dell’edilizia sanitaria e ospedaliera”.

Il bando di gara sarà pubblicato entro l’anno al fine di decretare l’aggiudicazione già la prossima primavera, mentre i tempi di esecuzione dei lavori saranno di circa due anni come da cronoprogramma.


“Tempi rapidi – aggiunge l’assessore Baldelli – per una struttura che, con gli ulteriori 7 milioni, raggiunge il valore di circa 22,8 milioni di euro e sarà progettata con i più alti standard qualitativi, sia sotto l’aspetto sismico che energetico, e anche nel rispetto delle più recenti direttive sul Covid”.

I circa 8.500 mq complessivi del nuovo ospedale di Tolentino si sviluppano su tre piani e creano un ambiente progettato “a misura d’uomo”.

Al piano terra saranno previsti servizi territoriali, commissioni mediche, assistenza domiciliare, punto prelievi e radiologia. Inoltre, saranno realizzati 16 posti di dialisi, di cui 4 con la possibilità di operare in condizioni di pressione negativa rispetto al restante reparto, con accesso direttamente dall’esterno, garantendo così la possibilità di usufruire dei trattamenti anche in condizioni di pandemia. Sempre al piano terra saranno previsti altresì un bar e un luogo di culto, sempre con possibilità di accesso anche dall’esterno così da premetterne la fruizione a tutta la comunità.

Il piano primo, invece, oltre agli ambulatori, ospiterà 49 posti letto di cure intermedie suddivisi in due ali distinte. Le degenze saranno autonome in termini di servizi e ventilazione forzata garantendo una flessibilità di utilizzo in caso di emergenza e/o pandemia.

Al piano seminterrato saranno destinati i locali accessori, la sala di osmosi, la morgue e gli spogliatoi per i dipendenti: nel progetto esecutivo è stato anche completato lo spazio interrato con la realizzazione in un’autorimessa di circa 1500 mq in grado di garantire circa 35 posti auto per i dipendenti e la sosta delle ambulanze.

È previsto, infine, un isolamento alla base dal punto di vista sismico, garantendo quindi, anche a seguito dei terremoti più importanti, la continuità dei servizi ospedalieri.



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Il philoshow fa “Rumore”, serata adrenalinica dedicata a Raffaella Carrà. Teatro Vaccaj pieno per la prima serata di Popsophia nell'ambito di Biumor che si è svolta a Tolentino. Il mito e la leggenda di Raffaella Carrà è stato raccontato in un'ora e mezzo di musica dal vivo con la band Factory e con due danzatrici del liceo coreutico che hanno portato fatto ripiombare il teatro per una serata nell'atmosfera di Canzonissima.

A raccontare il percorso della Carrà Lucrezia Ercoli direttrice artistica di Popsophia che ha spiegato perché la showgirl non è stata solo un fenomeno televisivo, ma culturale in senso ampio. Dagli esordi fino alle “trovate” rivoluzionarie dell'ombelico nudo, del caschetto biondo sempre uguale a se stesso, del vestito come travestimento e maschera. Eterna e immutabile, perturbante e sensuale, ma giocosa e “più amata dagli italiani”.

La band di Popsophia Factory ha eseguito dal vivo alcuni dei brani più noti: da Rumore a Ballo ballo, da Tanti auguri a testi meno noti come Luca sull'omosessualità o Taboo che Gianni Boncompagni scrive per la showgirl. Lo spettacolo è una nuova produzione di Popsophia e nella sua data zero ha registrato il tutto esaurito. Ma il pomeriggio di Biumor si era aperto al Politeama con uno zoom sulla realtà tolentinate grazie all'associazione Zagreus che ha presentato l'inchiesta sull'invidia fra i cittadini: dopo aver selezionato alcune figure di cittadini archetipi, dal tassista alla barista, dalla docente all'imprenditrice Sofia Baldoni, Michele Polisano, Edoardo Costantini e Giorgio Epifani hanno posto domande sul fenomeno dell'Invidia mettendo in luce le contraddizioni e le superstizioni che ancora sopravvivono pur in chi se ne dichiara immune.

Hermas Ercoli Ilenia Ciarrocchi e i ragazzi dellassociazione Zagreus

Fiato sospeso e attenzione altissima della platea per l'intervento dello scrittore e critico Filippo La Porta che ha invece tenuto una lectio sui peccati capitali nella Divina Commedia proponendo laclassifica dei peccati che Dante riconosce come più gravi, ponendo sopra tutti la superbia. “Per me il peccato più diffuso oggi invece è l'accidia – afferma lo scrittore - un peccato di omissione, rappresenta tutto ciò che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto. Oggi poniamo attenzione alla correttezza, ma questo codice formale della correttezza è pericoloso, non basta per l'etica, serve uno slancio in più. Da un esperimento sui giovani è emerso invece che per loro il peccato più grave è l'ira, un segnale importante che deve far pensare quanto i ragazzini di oggi siano spaventati dall'aggressività che minaccia la convivenza civile”.

Filippo La Porta e Hermas Ercoli
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Ultimo Consiglio provinciale all’insegna della commozione e della gratitudine espressa dai consiglieri al presidente Antonio Pettinari per l’esperienza che ha saputo trasmettere in questi anni.

All’ordine del giorno le variazioni del bilancio di previsione, il piano di revisione periodica delle partecipazioni societarie detenute dalla Provincia di Macerata e lo schema di regolamento per il conferimento degli incarichi legali esterni. Tutti i punti sono stati approvati all’unanimità.



Conclusa la parte istituzionale, Pettinari ha quindi voluto salutare i consiglieri, ricordando i punti salienti della sua esperienza amministrativa.

«Quando, nel 1985, sono entrato in quest’aula consiliare, provai sentimenti straordinari: grande emozione da una parte e senso di responsabilità dall’altra, perché rappresentavo chi mi aveva votato. Certo che oggi è completamente diverso, per colpa della riforma: è inaccettabile che i cittadini non possano più votare direttamente il presidente e i consiglieri provinciali. Ho iniziato la mia attività amministrativa seguendo chi era più esperto di me, per apprendere al meglio, capire e crescere: ecco, l’augurio che faccio a chi si candiderà alle prossime elezioni è che provino quelle stesse emozioni. Ho potuto portare a termine numerosi progetti e sono dispiaciuto di non riuscire a concludere i tanti programmi che si stanno concretizzando sul nostro territorio. Se guardo al lavoro svolto, ci sono 14 anni di minoranza fatti con attenzione, umiltà e intelligenza, partecipando a quasi tutti i consigli provinciali in modo attivo, confrontandosi sempre per il bene della comunità.

Poi ho ricevuto incarichi importanti: a partire dall’assessorato ai Lavori Pubblici nel 1990, quindi sono stato vicepresidente e poi, per 10 anni, presidente. In questo arco di tempo è accaduto di tutto: dalla stagione riformista caratterizzata dalla legge 142/90, dalla 81/93 sull’elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia e relativi consigli, e dal Testo Unico degli enti locali del Duemila, si è passati a pseudo riforme come quella proposta da Monti per l’accorpamento delle province, fino ad arrivare a quella pessima di Delrio. Abbiamo attraversato la complicata fase con il patto della stabilità, in cui avevamo soldi in cassa ma non potevamo spenderli; poi due terremoti, il primo nel 1997 e quello del 2016, quindi la pandemia. Nel 2010 c’è stato pure l’annullamento delle elezioni che avevamo vinto.

Che cosa mi è rimasto? Aver risolto numerose questioni: penso allo Sferisterio, alle scuole, alle strade e alla grande viabilità. Tutto quello che si è realizzato e che si realizzerà nei prossimi anni per le infrastrutture è frutto di un lavoro costante svolto negli anni, con condivisione e unione di intenti. E poi la sorprendente generosità della nostra comunità che va esaltata, in ogni settore. Successi fondati su tre pilastri principali: la programmazione che è il metodo di governo; la disponibilità del personale della struttura provinciale e poi il sostegno del Consiglio provinciale, cometestimoniato dal fatto che in cinque anni non è stato espresso un voto contrario. Unico rammarico è quello relativo ai rifiuti, in cui il risultato non è ancora arrivato, nonostante tutto l’impegno profuso».

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I carabinieri di San Severino hanno arrestato un giovane residente in città, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante servizi di controllo del territorio i militari hanno notato un continuo andirivieni di ragazzi nelle vicinanze dell’abitazione del giovane, che è stato fermato e sottoposto a perquisizione personale e domiciliare.

Le operazioni hanno condotto al rinvenimento all’interno dell’abitazione, al di sotto del gradino di una scala, di una scatola portasigarette con disegnata una banconota da 200 euro, che conteneva un pezzo di hashish da 30 grammi; analoga scatoletta metallica (con disegnata una banconota da 500 euro) è stata consegnata dal giovane con il suo contenuto, ovvero un altro pezzo di sostanza del peso di circa 60 grammi.

Sempre nel sottoscala che porta ad un seminterrato i carabinieri hanno trovato anche due dosi da 1,20 grammi già confezionate per lo spaccio e due bilancini di precisione con i piatti sporchi di stupefacente, oltre al cellophane utilizzato per il confezionamento all’interno di un mobiletto.

Il ragazzo, già arrestato per spaccio di stupefacenti nello scorso mese di aprile dai carabinieri di Pioraco, era attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

f.u.

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In occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le città si sono tinte di arancione, il colore simbolico scelto dall’ONU eUNWomen (organismo dell’ONU) e dal Soroptimist International in tutto il mondo per denunciare l’impegno a sostegno della donna.

Sul territorio nazionale si colorano di arancione le vetrine, i monumenti simbolici, le strade e, da quest’ anno, anche le oltre 190 caserme dei carabinieri che ospitano la “Stanza tutta per sé”, un progetto coraggioso, fortemente voluto dal Soroptimist a difesa delle donne. Consiste nella realizzazione di uno spazio protetto, all’interno delle caserme, in cui la donna può essere accolta e aiutata a denunciare soprusi e maltrattamenti subiti con un forte aiuto morale.

Nel maceratese, accanto allo Sferisterio, si sono illuminate di arancione le caserme dei carabinieri di Macerata e Tolentino, grazie all’opera della TEC (Tecnologie Elettriche Combinate) di Caldarola, dove tali stanze sono state realizzate dal Soroptimist Club di Macerata.

Quest’anno la campagna Orange The Word promossa dall’ONU e dal Soroptimist ha voluto avere un taglio più pragmatico e concreto perché, oltre al simbolico colore arancione, c’è l’invito alle donne a non accettare nessuna forma di violenza e a chiamare il 1522.

«Lo Sferisterio si colora di rosso e arancione in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne; in occasione di questa giornata l’Amministrazione comunale ha voluto esprime la propria vicinanza a tutte le donne vittime di violenza – hanno commentato all’unisono il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e il vice sindaco Francesca D’Alessandro -. Dobbiamo ancora lavorare molto per evitare questi soprusi che purtroppo non sono solo fisici ma anche psicologici. Occorre fare prevenzione e lavorare sulla capacità di instaurare relazioni positive già dall’infanzia; lavoreremo molto nelle scuole per promuovere una cultura delle buone pratiche relazionali».

“Il 25 novembre è la giornata-simbolo della lotta alla violenza contro le donne”, commenta la Presidente del Soroptimist Club di Macerata Maria Leonori, “ma l’impegno del Cluba sostegno delle donne in difficoltà e in generale a tutela delle categorie più deboli è per tutto l’anno e in tutti i campi, e si è attivata con azioni concrete in molte occasioni. Crediamo fortemente nella parità di genere e siamo molto felici che il Comune di Macerata abbia accettato di illuminare di arancione lo Sferisterioanche il 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, che per la prima volta nella storia sancisce proprio la parità di genere e proprio per questo motivo scelto dal Soroptimist International come Soroptimist Day.”
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E’ di 159 persone, 7 delle quali sottoposte a misure restrittive della libertà personale, e di 92 veicoli controllati il bilancio dei servizi effettuati dalla polizia nei pressi dell’Hotel House di Portorecanati.

Impiegati sul campo agenti del commissariato, unità cinofile della questura di Ancona e uomini del Reparto Prevenzione Umbria Marche per contrastare il fenomeno della criminalità diffusa e dei reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti soprattutto nelle zone maggiormente a rischio.

L’attività si inquadra nell’ambito dei servizi effettuati secondo l’ordinanza di servizio del Questore, a seguito di quanto definito in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

f.u.



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Castelraimondo compie un enorme passo avanti nell’organizzazione generale del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. A partire dal prossimo 10 gennaio saranno operative nel territorio comunale le nuove isole ecologiche informatizzate denominate “Green Point”.

Una novità che introduce miglioramenti nella raccolta, primo fra tutti l’eliminazione dei vecchi cassonetti attualmente in uso nel territorio per il conferimento solo di umido, vetro, pannolini, sfalci e potature, a vantaggio sia del decoro urbano, che della contabilizzazione dei rifiuti. Inoltre ogni isola ecologica Green Point sarà inoltre dotata di telecamera di sorveglianza per evitare abbandoni e atti di vandalismo.

Per accedere al servizio è necessario avere la nuova tessera che va ritirata presso il comune, riconsegnando quella attualmente in uso. Si seleziona il contenitore di cui ci si vuole servire, in base al rifiuto da buttare, si preme il relativo tasto, si passa la tessera, si preme il tasto che consente l’accesso e subito dopo si apre il coperchio per gettare i rifiuti. La novità, come anticipato, riguarderà esclusivamente i rifiuti organici, i pannolini/pannoloni e il vetro. Resta invariato il conferimento porta a porta di tutto il resto.

conferimento


I nuovi Green Point sono stati presentati in un incontro, che si è svolto nella sala consiliare del comune, cui hanno preso parte il sindaco Patrizio Leonelli, il direttore e vicepresidente del Cosmari Giuseppe Giampaoli e l’assessore all’Ambiente Elisabetta Torregiani.


f.u.
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“Ora basta davvero. Basta con le ambiguità, basta con le irresponsabili bugie, ma basta soprattutto con una disinformazione che, questa volta vogliamo essere estremamente chiari, mette a rischio la vita dei nostri concittadini. È tempo che il presidente Acquaroli inizi a comportarsi da presidente della Regione, invece di fare da megafono alla linea politica della Meloni, e prenda provvedimenti nei confronti dell’assessora Giorgia Latini, la quale, ormai completamente fuori controllo, continua a rappresentare nella giunta regionale la quinta colonna dei movimenti No Vax”.

Un duro attacco quello portato dal gruppo assembleare del Partito Democratico, che chiede al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli di prendere le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dall’assessora Giorgia Latini contro il Super Green Pass e a favore dei tamponi per i vaccinati.

“Mentre l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – attacca il gruppo dem – su pressione della struttura sanitaria cerca di spingere sulla terza dose, la Latini non perde occasione di propagandare ogni genere di assurdità, creando confusione tra i cittadini e intralciando l’efficacia della campagna vaccinale. L’ultima uscita sui tamponi ai vaccinati per denigrare le nuove norme sull’impiego del Green Pass rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso. Basti dire che se a ispirare il governo nazionale fosse stato il suo pensiero, oggi avremmo solamente 16 milioni di vaccinati, ovvero gli over 60, anziché gli attuali 42”.

“Del resto – concludono i consiglieri del Pd – la cosa non ci sorprende più di tanto. Se la politica sanitaria regionale è guidata dall’unico presidente che in Conferenza Stato Regioni si è detto contrario all’introduzione del Super Green Pass, isolandosi perfino da tanti governatori di centrodestra invece favorevoli, e da un’assessora come la Latini, che anziché dare il buon esempio, come dovrebbe fare chiunque ricopra un incarico istituzionale, si trincera dietro il rispetto della privacy per non far conoscere se si è sottoposta a profilassi o no, i risultati non possono che essere questi: una regione con un numero di contagi in crescita e tra i più alti d’Italia. Tanta incoscienza, è bene che sia chiaro, rischiamo di pagarla tutti a caro prezzo con nuovi malati, nuovi lutti, ospedali sovraffollati e l’incombente rischio di ulteriori restrizioni per le attività economiche”.
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