Una giornata dedicata ad una speciale visita di tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo “Ugo Betti” per portare gli auguri di Buon Natale da parte dell’amministrazione comunale di Camerino.
Nella mattinata di mercoledì il sindaco Roberto Lucarelli, insieme all’assessore all’Istruzione Silvia Piscini, ha visitato le Scuole dell'Infanzia “L'Aquilone” e “D.Ortolani”, le Scuole Primarie “U.Betti” e “S.D'Acquisto”, la Scuola Secondaria Primo Grado "G.Boccati" e la Scuola dell'Infanzia “Maria Ausiliatrice”.
Nella mattinata di mercoledì il sindaco Roberto Lucarelli, insieme all’assessore all’Istruzione Silvia Piscini, ha visitato le Scuole dell'Infanzia “L'Aquilone” e “D.Ortolani”, le Scuole Primarie “U.Betti” e “S.D'Acquisto”, la Scuola Secondaria Primo Grado "G.Boccati" e la Scuola dell'Infanzia “Maria Ausiliatrice”.
Il primo cittadino e l’assessore hanno fatto personalmente agli alunni, ai dirigenti e a tutti i collaboratori scolastici i migliori auguri di Buon Natale, per il 2024 e per il prosieguo dell’anno scolastico. Inoltre, a tutti gli studenti è stato consegnato un simpatico omaggio natalizio, un astuccio rosso con stampato il logo ufficiale della Città di Camerino. Un regalo molto apprezzato a partire dai piccoli fino ai più grandi.
“Voglio inviare, da parte dell’amministrazione comunale, gli auguri di Buon Natale a tutte le alunne ed alunni, oltre che a tutte le famiglie – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Un grazie e buone feste anche agli insegnanti e ai dirigenti scolastici che compiono quotidianamente il loro lavoro. La mattinata è stata un'occasione per scambiarci di persona gli auguri di Natale e per manifestare l'intenzione e la volontà che il prossimo anno ci sarà la nuova scuola: appuntamento al prossimo Natale 2024 nella nuova struttura”
“Voglio inviare, da parte dell’amministrazione comunale, gli auguri di Buon Natale a tutte le alunne ed alunni, oltre che a tutte le famiglie – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Un grazie e buone feste anche agli insegnanti e ai dirigenti scolastici che compiono quotidianamente il loro lavoro. La mattinata è stata un'occasione per scambiarci di persona gli auguri di Natale e per manifestare l'intenzione e la volontà che il prossimo anno ci sarà la nuova scuola: appuntamento al prossimo Natale 2024 nella nuova struttura”
Prosegue la scia di luce e speranza cominciata domenica scorsa con la riapertura di San Venanzio.
Questa mattina sono stati i bambini, coloro che quando il sisma ha tolto molto a queste terre erano così piccoli da non poter ricordare come fossero i luoghi simbolo, a rientrare nella basilica di Camerino.
Alla santa messa fortemente voluta dall’arcivescovo Francesco Massara che l’ha celebrata, erano presenti gli studenti e gli insegnanti dell’istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino, con i distaccamenti di Fiastra e Serravalle di Chienti
“ Offriamo i canti che abbiamo preparato – dice il dirigente Maurizio Cavallaro - . Siamo molto uniti e si lavora per il bene di questa gioventù. Qualcuno delle scuole medie dice che si ricorda della chiesa prima del sisma: è importante tirare fuori la memoria. Io coniato l’acronimo di CAS con Custodire il passato, Abitare il presente e Sognare il futuro. Questo deve essere lo spirito che ci muove per andare avanti”.
Il dirigente Cavallaro al piano
Uno spirito che i bambini vivono in prima persona, come Cesare, che durante la funzione si è avvicinato all’arcivescovo per esprimere il suo pensiero: “Cesare ci ha invitato a pensare – ha detto Massara - , che davvero ognuno possa pensare alle cose belle della vita. L’invito, agli insegnati che passano tante ore con loro, è quello di seguirli e aiutarli a diventare uomini e donne con i veri valori della vita”.
“ Abbiamo un compito enorme – dice la maestra Lorella - , sarebbe importante che anche la famiglia fosse da supporto al nostro grande lavoro. Ce la mettiamo tutta perché i nostri alunni sono la cosa più bella che abbiamo”.
la maestra Lorella
Grande lo stupore negli occhi dei bambini nel vedere la basilica; stupore che ha acceso il cuore del parroco don Marco Gentilucci: “Un momento bellissimo – ha detto - perché ci fa sentire una comunità viva. Quando ci dicono che le nostre comunità non hanno più giovani, non è vero, bisogna trovare il modo che questi giovani possano vivere l’esperienza cristiana. Un Natale che profuma di passato quello che ci apprestiamo a vivere: siamo ritornati in un luogo che parla della storia e della vita di tante persone. Sentiamo il bisogno di normalità, abbiamo sofferto per aver perso la semplicità di vita e penso che questa porta aperta dia tanta serenità a molti”.
l'Assessore Stefano Sfascia con i ragazzi
Investire sul futuro di coloro che saranno i cittadini di domani è, dunque, il messaggio che è emerso anche dall’assessore Stefano Sfascia: “Un giorno di gioia per tanti motivi – ha spiegato -. Perché vediamo restituita alla città la chiesa più bella e significativa della nostra comunità. La gioia è anche nel vedere tanti bambini che rappresentano il futuro di questa città. Tutti ci dobbiamo impegnare affinchè possano restare dove sono nati ad esprimere le loro capacità e aspirazioni”.
GS
l'alunno Cesare e l'arcivescovo Francesco
Questa mattina sono stati i bambini, coloro che quando il sisma ha tolto molto a queste terre erano così piccoli da non poter ricordare come fossero i luoghi simbolo, a rientrare nella basilica di Camerino.
Alla santa messa fortemente voluta dall’arcivescovo Francesco Massara che l’ha celebrata, erano presenti gli studenti e gli insegnanti dell’istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino, con i distaccamenti di Fiastra e Serravalle di Chienti
“ Offriamo i canti che abbiamo preparato – dice il dirigente Maurizio Cavallaro - . Siamo molto uniti e si lavora per il bene di questa gioventù. Qualcuno delle scuole medie dice che si ricorda della chiesa prima del sisma: è importante tirare fuori la memoria. Io coniato l’acronimo di CAS con Custodire il passato, Abitare il presente e Sognare il futuro. Questo deve essere lo spirito che ci muove per andare avanti”.
Il dirigente Cavallaro al piano
Uno spirito che i bambini vivono in prima persona, come Cesare, che durante la funzione si è avvicinato all’arcivescovo per esprimere il suo pensiero: “Cesare ci ha invitato a pensare – ha detto Massara - , che davvero ognuno possa pensare alle cose belle della vita. L’invito, agli insegnati che passano tante ore con loro, è quello di seguirli e aiutarli a diventare uomini e donne con i veri valori della vita”.
“ Abbiamo un compito enorme – dice la maestra Lorella - , sarebbe importante che anche la famiglia fosse da supporto al nostro grande lavoro. Ce la mettiamo tutta perché i nostri alunni sono la cosa più bella che abbiamo”.
la maestra Lorella
Grande lo stupore negli occhi dei bambini nel vedere la basilica; stupore che ha acceso il cuore del parroco don Marco Gentilucci: “Un momento bellissimo – ha detto - perché ci fa sentire una comunità viva. Quando ci dicono che le nostre comunità non hanno più giovani, non è vero, bisogna trovare il modo che questi giovani possano vivere l’esperienza cristiana. Un Natale che profuma di passato quello che ci apprestiamo a vivere: siamo ritornati in un luogo che parla della storia e della vita di tante persone. Sentiamo il bisogno di normalità, abbiamo sofferto per aver perso la semplicità di vita e penso che questa porta aperta dia tanta serenità a molti”.
l'Assessore Stefano Sfascia con i ragazzi
Investire sul futuro di coloro che saranno i cittadini di domani è, dunque, il messaggio che è emerso anche dall’assessore Stefano Sfascia: “Un giorno di gioia per tanti motivi – ha spiegato -. Perché vediamo restituita alla città la chiesa più bella e significativa della nostra comunità. La gioia è anche nel vedere tanti bambini che rappresentano il futuro di questa città. Tutti ci dobbiamo impegnare affinchè possano restare dove sono nati ad esprimere le loro capacità e aspirazioni”.
GS
l'alunno Cesare e l'arcivescovo Francesco