Disagi alla circolazione a causa del vento a San Severino Marche. Nelle prime ore della mattinata di oggi, infatti, le forti raffiche che spirano dalla scorsa notte hanno causato la caduta di una quercia in via del Vallato. Intorno alle 7.45 le forze dell'ordine locali sono state chiamate all'intervento insieme all'ufficio manutenzioni, in quanto la caduta dell'albero aveva reso impossibile il transito delle auto. Traffico deviato per qualche ora, fino alle 10 circa, quando gli operai del comune hanno ripristinato la fruibilità della strada. La viabilità è ora tornata normale.

Sono 360 i cantieri della ricostruzione chiusi nella Città di San Severino Marche a seguito del sisma del 2016. Il dato è stato fornito, nelle comunicazioni che hanno aperto l’ultima seduta del Consiglio comunale, dal sindaco Rosa Piermattei.

“Il finanziamento delle pratiche private, di quelle che fanno riferimento agli edifici pubblici e ai luoghi di culto – ha spiegato il primo cittadino settempedano - è di quasi 225 milioni di euro, esattamente 224 milioni 625 mila 467 euro. Solo per la ricostruzione privata la cifra già stanziata è di 218 milioni 652 mila 633 euro. La somma andrà per il recupero di 533 edifici, di cui 270 interessati da interventi di ricostruzione leggera. Altri 100 edifici saranno invece interessati dalla ricostruzione pesante per un importo di 92.321.865,63 euro, 160 dall’ordinanza 100 per un importo di 83.170.312,41 euro e 3 dall’ordinanza 13/2017 per un importo di 1milione76,689,45 euro. In totale sono 1.152 le istruttorie presentate all’ufficio sisma. Di queste, 383 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 394 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes. Ulteriori 362 pratiche sono quelle relative alla Ordinanza 100 emanata dal commissario straordinario sisma per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse. Con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 13 le pratiche presentate. Ulteriori 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro”.

Dei 360 cantieri già chiusi, 314 sono relativi alla ricostruzione privata, altri 3 alla ricostruzione pubblica e 43 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al Sisma Bonus. È di circa 5 milioni di euro, infine, la cifra destinata agli interventi che riguardano gli edifici pubblici. Il comune in questi giorni ha liquidato anche il Cas, il contributo  autonoma sistemazione di dicembre. Lo hanno percepito 356 nuclei familiari per un importo di 258mila 970,97 euro.






E’ la pioggia che sta facendo scattare l’allerta in queste ore nel vastissimo territorio del Comune di San Severino Marche, uno dei più grandi per estensione dell’intera regione.

A causa delle precipitazioni intense si registrano frane sulle strade per le frazioni di Orpiana e Serrone Valle. In mattinata ostruito, dalla caduta di un albero sulla sede stradale, il collegamento con la frazione di Gaglianvecchio.
Per raggiungere l’abitato ci si è dovuti servire di una strada bianca.
Diverse le chiamate all’ufficio manutenzioni del comune che sta intervenendo con operai e mezzi ma anche con l’ausilio di alcune imprese private.

Fango e acqua su diverse strade, in particolare sulla provinciale 127 per Tolentino, all’altezza dell’abitato di Colotto, e sulla statale 361 “Septempedana”, tra Santa Maria della Pieve e Taccoli.

Verrà infine ripristinato molto probabilmente in giornata il guasto all’acquedotto comunale che nella giornata di domenica ha tenuto impegnati tecnici e operai della municipalizzata Assem Spa. A causa delle forti piogge si sono verificati dei movimenti importanti di terreno che hanno danneggiato un tubo all’interno di un pozzetto nei pressi del palazzetto dello sport di viale Mazzini. L’improvvisa perdita d’acqua ha fatto registrare un calo di pressione nella zona alta del rione Uvaiolo. L’Assem ha poi provveduto ad isolare il guasto e a ripristinare temporaneamente la situazione senza disagi particolari per le utenze.

Intanto il fiume Potenza resta osservato speciale. La Protezione Civile, grazie all’opera dei volontari del gruppo comunale settempedano, sta monitorando la situazione anche se per il momento il livello delle acque è sotto quello di guardia.























Dal fondo nazionale per lo sviluppo delle montagne italiane, il Fosmit, in arrivo i fondi per il miglioramento della stabilità della parete rocciosa soprastante il sentiero dell’abbazia di Sant’Eustachio in Domora, nel Comune di San Severino Marche.

Lo stanziamento, per un importo complessivo di 282mila 874,57 euro, permetterà di stabilizzare un versante in frana al di sopra dell’eremo di San Michele Arcangelo, lungo la valle dei Grilli.

A causa del pericolo che incombe su quello che in passato fu un luogo di accoglienza dei viandanti lungo il percorso della via Romano – Lauretana, dal settembre 2019 il percorso verde che passa accanto all’abbazia è stato sbarrato.

Tutta l’area, in gestione all’Unione Montana Potenza Esino Musone, potrà così tornare ad essere frequentata da pellegrini, turisti e appassionati delle camminate all’aria aperta.
Realizzato nell’XI secolo ad opera dei Benedettini, il monastero di Sant’Eustachio in Domora, come detto, fungeva da luogo di accoglienza dei viandanti. La struttura muraria, quasi completamente lapidea, si innesta al masso roccioso che scavato costituisce, con le sue grotte artificiali, l’altra metà della spazialità interna sia della chiesa superiore, sia dei locali sotterranei.

Il fondo nazionale per lo sviluppo delle montagne italiane ha inoltre messo a disposizione dell’Unione Montana Potenza Esino Musone i fondi, per un importo pari a 180mila euro, per il miglioramento della stabilità di un versante sulla strada comunale Colferraio – Poggeto, in località Colletenuto nel Comune di Matelica.

Il Centro Medico BluGallery con la sua unica sede a San Severino Marche, da anni è il punto di riferimento per una vasta tipologia di esami diagnostici e per le visite specialistiche, grazie a una strumentazione di ultima generazione e un’equipe medica altamente formata. Con il dottor Federico Crusco, medico radiologo consulente della struttura e con il dottor Umberto Negro, medico chirurgo specialista in radiodiagnostica, approfondiamo due tipologie di esami cardiaci che siamo in grado di effettuare nel nostro centro: la risonanza magnetica cardiaca e la coronaro TC.

La risonanza magnetica cardiaca

«Nota anche come Cardio RM, è una procedura diagnostica cardiaca di II livello focalizzata sul cuore e sui grossi vasi sanguigni. Il nostro Centro si è recentemente dotato di un magnete 1.5 T di ultima generazione, con tecnologia allo stato dell’arte, con software di studio dedicati appositamente per le patologie cardiache. L’esame viene condotto dal medico radiologo, con il supporto del tecnico di radiologia, su indicazione clinica del medico cardiologo, con l’ausilio, durante la somministrazione del Mdc (mezzo di contrasto), del medico anestesista e dell’infermiere professionale».

Dott Federico Crusco

Il dottor Federico Crusco

Il principio di funzionamento della risonanza magnetica

«Questa tecnica diagnostica consente di ottenere immagini ad alta risoluzione di organi e tessuti tramite campi di induzione magnetica e onde a radiofrequenza, senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti in modo assolutamente non invasivo».

A cosa serve la risonanza magnetica cardiaca

«Grazie a questo tipo di risonanza magnetica, il cuore risulta visibile in ogni parte della sua struttura, con una precisione maggiore rispetto ad altre tipologie di esame, come ad esempio l’ecocardiogramma. Con la metodica si studiano la massa, il volume e la funzionalità del cuore, nonché la motilità delle sue pareti (cinesi cardiaca), la distribuzione del sangue nei suoi tessuti (perfusione) e la sua vitalità, con un’affidabilità elevatissima nei risultati. In particolare, la RMN cardiaca offre un vantaggio prezioso per la diagnosi e il successivo trattamento di una serie di malattie che colpiscono il muscolo cardiaco, consentendo lo studio dell’infarto (acuto / cronico), della fibrosi cardiaca, della pericardite, della miocardite, delle cardiomiopatie (dilatative, ipertrofiche, infiltrative). La RM cardiaca è ad oggi l’unica metodica strumentale che permette di fare una caratterizzazione tissutale delle diverse patologie del miocardio, sostanzialmente tramite la ricerca dell’edema del miocardio e l’enhancement post-Mdc (LGE). Oltre alle patologie del muscolo cardiaco, si ricorre alla Cardio RM per verificare la presenza di: aritmie, malformazioni, masse anomale, trombosi endocavitaria, tumori cardiaci. Inoltre, la RM consente di valutare lo stato delle valvole cardiache, dell’aorta e dei vasi sanguigni polmonari».

Per sapere come si svolge l’esame e cosa bisogna fare prima di una risonanza magnetica cardiaca, se esistono controindicazioni, sarà importante avere una valutazione da uno specialista.

La coronaro TC

«La coronaro TC è un esame tac mirato al cuore. Si effettua esclusivamente dopo la somministrazione del mezzo di contrasto e serve principalmente per lo studio e la valutazione delle arterie coronarie. Viene solitamente prescritto dal cardiologo o dal medico di medicina sportiva ma può essere ovviamente prescritto da tutti i medici, incluso il medico di base. E’ rivolto ai pazienti che hanno avuto un test da sforzo dubbio o debolmente positivo (elettrocardiogramma da sforzo sotto stress) o per controllo di pregressi interventi chirurgici coronarici, persone che hanno effettuato interventi di bypass o hanno posizionato degli stent nelle coronarie, per vedere se sono ancora pervie, o anche in alcuni casi in pazienti che hanno una familiarità molto alta per malattie coronariche. La valutazione è immediata. Prima che i dati acquisiti vengano letti e interpretati, devono essere elaborati in una console con software dedicati, quindi deve essere svolto un rendering. Essendo un esame con mezzo di contrasto, per poterlo effettuare il paziente deve essere a digiuno e deve fare la stessa preparazione di un semplice esame TC con mezzo di contrasto. L'esame è molto veloce, l’acquisizione delle immagini ha una durata di circa 8-10 secondi. Ovviamente per poter effettuare la coronaro TC, è indispensabile un macchinario TC di ultima generazione, soprattutto per ottenere un’alta qualità delle immagini e anche per avere una bassa dose radiante. E’ indispensabile anche la preparazione del personale che deve essere molto qualificato per questo tipo di esame. L'interpretazione delle immagini deve essere valutata da un medico radiologo con molta esperienza. La specificità della coronaro TC è ormai sovrapponibile alla coronarografia, con la differenza che quest’ultimo è un esame assai invasivo per il quale occorre l’ospedalizzazione».

Dott. Umberto Negro

Il dottor Umberto Negro

Abbiamo predisposto degli speciali pacchetti cardiologici. Chiamaci o contattaci per mail per prenotare il tuo percorso. Questi sono alcuni dei nostri servizi medici specialistici.Se vuoi saperne di più sulla tipologia di esami che si possono effettuare nel nostro Centro, i nostri operatori saranno pronti a rispondere alle tue domande.

(+39) 0733 639051

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Siamo a San Severino Marche in Via F. Ferranti, 41, Zona Industriale Taccoli
Fiamme in due fienili a San Severino. Durante la notte scorsa le fiamme hanno inghiottito due depositi agricoli che contenevano fieno in località Isola. Erano circa le ore 1 e 30 del mattino. L’incendio si è propagato su una superficie complessiva di circa 400 metri quadrati. Sono andati in fumo circa quattromila quintali di fieno. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Tolentino. Con loro anche i volontari di Apiro e i colleghi della centrale di Macerata. I pompieri hanno messo in sicurezza la zona del rogo, contenendo le fiamme ed evitando che raggiungessero un vicino deposito di attrezzature e macchinari agricoli.
«Mi trovo costretto a ritornare sulla questione degli accorpamenti degli istituti scolastici presenti sul nostro territorio, dopo aver letto le considerazioni del sindaco di San Severino Marche, considerazioni che ritengo alquanto scomposte e del tutto incomprensibili, soprattutto quando si parla della difesa delle aree interne».

Così il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli , in risposta alle dichiarazioni del primo cittadino di San Severino Marche Rosa Piermattei.
 
«Giova precisare che l’esigenza di andare a modificare gli istituti scolastici presenti sul territorio, in dissonanza con le linee guida deliberate dall’assemblea legislativa della Regione Marche con atto n. 39 del 4 ottobre 2022 che testualmente riporta: “Il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dell’offerta formativa deve essere derogato e non deve applicarsi ai Comuni colpiti dal sisma del 2016 e compresi nell’articolo 1 dell’ordinanza del commissario straordinario n. 101/2020”, il quale individua i comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici, deriva prevalentemente dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche che vuole accorpare le due realtà scolastiche presenti nel suo territorio: l’Ipsia “Ercole Rosa” (attualmente sede associata dell’Ipia “Pocognoni” di Matelica) e l’Itis “E. Divini”.

Detto accorpamento - continua Lucarelli - colpisce automaticamente il comune di Matelica il quale, per un mero discorso di numeri, con il distacco dell’istituto “Ercole Rosa” verrebbe a perdere la dirigenza dell’Ipia “Pocognoni”.

Ed ecco che viene tirato in ballo il comune di Camerino con il suo Itcg“Antinori”: al fine di rimediare alla mancanza di numeri derivanti dalla proposta di accorpamento del comune di San Severino Marche, la provincia di Macerata propone la fusione dell’istituto “Antinori” di Camerino con l’Ipia “Pocognoni” di Matelica.

L’accorpamento dell’istituto “Ercole Rosa” con il “Divini”, che viene fatto passare dal sindaco di San Severino Marche come una risposta al territorio (non si sa a quale domanda!), nella sostanza di territori ne va ad indebolire due specifici, quello di Camerino e quello Matelica. Camerino perché perderebbe l’autonomia dell’ITCG “Antinori”, scuola in forte crescita, basti pensare che negli ultimi tre anni ha registrato un incremento di circa il 30 per cento di iscrizioni, e Matelica perché perderebbe un bacino importante di studenti che provengono dalla vallata del Potenza.

Vorrei chiedere al sindaco di San Severino Marche per quale motivo la sua proposta, definita “intelligente e lungimirante”, ha trovato il parere contrario di quasi tutta l’assise dei sindaci presenti alla conferenza provinciale delle autonomie, di gran parte delle sigle sindacali (che evidenziano come questa fusione comporterebbe la riduzione del personale ata, già oggi fortemente ridimensionato), della scuola Itcg “Antinori”, Ipia “Pocognoni” e anche dello stesso Itis “Divini”.

Il dirigente scolastico dell’Itis “Divini”, nella riunione del 21 settembre 2022, dichiara espressamente che l’accorpamento proposto non deriva da esigenze didattiche e scolastiche bensì da una mera volontà del comune, mettendo poi in evidenza come il vero problema dell’Itis sia la mancanza della sede. Quindi l’invito che rivolgo alla mia collega Piermattei è di impegnarsi per risolvere il problema degli spazi nel Comune che amministra, senza fare scelte che vanno a ledere altri territori.

E’ indispensabile rimarcare che la città di Camerino è da sempre il punto di riferimento della formazione scolastica, di ogni ordine e grado, nell’area montana e non solo e che questa è la sua vocazione anche per la presenza di un’antica Università degli Studi.

Quindi se il nobile intento del Sindaco di San Severino Marche fosse stato quello di tutelare le aree interne, l’unica proposta che doveva fare era quella di potenziare gli istituti scolastici della montagna, quindi anche di Camerino, sia per vicinanza territoriale che per vocazione storica.

Il sindaco di San Severino Marche si chiede come mai non mi abbia mai incontrato - evidenzia Lucarelli - . Questa è l’unica cosa che mi lascia veramente confuso, poiché sono io a non averla mai vista, e da quello che mi risulta, il sindaco Piermattei non ha mai partecipato ad incontri ufficiali sulle scuole. Forse i suoi collaboratori non l’hanno informata di quando sono stato presente.

Inoltre, riunioni che hanno il solo scopo di creare acredine tra territori già duramente provati non andrebbero convocate, quando c’è una legge superiore che va a garantire lo status quo.

Volendo condividere la visione futuristica del sindaco di San Severino Marche - conclude la nota firmata da sindaco di Camerino Roberto Lucarelli - per quello che riguarda la riorganizzazione dei servizi fondamentali del territorio, la invito ad estendere il suo stesso ragionamento illuminato alla sanità dove potremmo proporre insieme di accorpare l’ospedale di San Severino Marche a quello di Camerino per “fare il bene comune dei territori e dei cittadini che vi abitano”.


Forse il sindaco di Camerino è un po’ confuso. Sono sorpresa ed allibita dalle sue affermazioni in merito agli annunciati accorpamenti di alcune scuole”.

Così il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, risponde al collega camerte in una nota in cui si chiede: “Dov’era Lucarelli quando, ai tavoli istituzionali, si parlava di certi argomenti? Mi sembra assurdo che oggi mi tiri in ballo per una questione che segue, peraltro, la normativa nazionale. Vorrei solo ricordargli che negli ultimi anni l’amministrazione comunale settempedana ha realizzato una serie di investimenti sul plesso dell’Ipsia “Ercole Rosa” investendo molto su questa struttura e che l’aggregazione tra il Professionale e l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”, proposta dalla città di San Severino Marche alla provincia di Macerata, va solo nell’ottica unidirezionale di dare una risposta al territorio.
Essa permetterebbe, infatti, la creazione di un nuovo polo scolastico, un istituto di istruzione superiore tecnico-professionale per le aree interne, di cui le stesse sono sprovviste, speculare all’istituto di istruzione superiore di Recanati per l’area costiera. Operando le due scuole sullo stesso territorio si garantirebbe peraltro, e questo ci tengo a sottolinearlo – spiega ancora il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei - la qualità di un servizio rispondente alle stesse esigenze e alla stessa realtà locale. Questa proposta di aggregazione permetterebbe poi, al bisogno, un riorientamento degli studenti di entrambe le scuole per contrastare la dispersione scolastica cui le zone interne rischiano di andare incontro”.

Ma la risposta della Piermattei al collega sindaco di Camerino è ancora più articolata e dettagliata: “Quello che mi domando è dove Lucarelli si trovasse quando è iniziato questo percorso – riprende il primo cittadino settempedano, che sottolinea - Mi sembra assurdo che oggi sia proprio lui ad alzare la voce senza conoscere minimamente ciò che è stato fatto per salvaguardare il territorio, mettendo in discussione, senza cognizione di causa, il lavoro che è stato portato avanti da tanti attori e non dalla sola Piermattei. Vorrei ricordare a Lucarelli che la Città di San Severino Marche, anche se rientra nei Comuni presenti nell’ Ordinanza n.101 del Commissario straordinario Ricostruzione sisma 2016, ha richiesto formalmente all’amministrazione provinciale, con Delibera n. 250 del 17.10.2022, di scorporare la sede dell’Ipsia “E.Rosa” di San Severino Marche dall’ Ipsia “Pocognoni” di Matelica, proprio perché fosse accorpata all’Istituto Divini di San Severino Marche. E che il Comune di Matelica, con Delibera n.226 del 19.10.2022, ha chiesto alla Provincia di inserire nel Piano provinciale della rete scolastica per il 2023-2024, l’accorpamento dell’Istituto  Antinori” all’Istituto professionale "Pocognoni".
La duplice proposta a me sembra intelligente e lungimirante: si andrebbero così a creare tre poli in tre diverse realtà dando a tutte un’autonomia scolastica e un’offerta formativa che risponde alle esigenze di un territorio ampio per una crescita dinamica dello stesso rispetto anche alle intese tra scuola ed imprese.
Da ultimo voglio solo ricordare al collega Lucarelli – conclude la Piermattei - che il compito dei sindaci è anche quello di fare il bene comune dei territori e dei cittadini che vi abitano e che la propolsta che l’amministrazione comunale di San Severino Marche ha elaborato, e che è stata presentata dalla sottoscritta, è il frutto di confronto tra tanti attori e in più sedi dove, lo ribadisco, tutti ho incontrato tranne chi oggi finisce per tirarmi in ballo con strampalate ricostruzioni”.

Una cerimonia al teatro Feronia per celebrare la medaglia d’oro al merito civile. San Severino Marche è ormai pronta a festeggiare il conferimento dell’onorificenza, attesa per quasi ottant’anni. È la prima città delle Marche a riceverla.

«Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati. Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche». Queste le ragioni dietro al decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, lo scorso 20 aprile, ha accettato la proposta della città. Una notizia che il sindaco Rosa Piermattei aveva comunicato all’assise comunale nel corso della seduta del 29 aprile.

Sarà il prefetto Flavio Ferdani, insieme al sindaco Piermattei, il prossimo 28 novembre, a presiedere una cerimonia fortemente voluta dal comune, dalla stessa Prefettura e dall’Anpi, sezione “Capitano Salvatore Valerio”. Attesa la presenza delle massime cariche regionali, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni e delle scuole cittadine.
Riqualificazione dei borghi, rilancio del territorio, valorizzazione dei propri tesori. I comuni dell’entroterra si affidano ai fondi del piano complementare al Pnrr per trovare nuove opportunità. Un tema valido anche per San Severino Marche, che si appresta a pigiare il piede sull’acceleratore per due opere molto sentite dalla cittadinanza. Da un lato il castello di Pitino, dall’altro i giardini Giuseppe Coletti.

Per quanto riguarda la torre, il comune ha lanciato le procedure di gara per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori. Un milione e duecentomila euro: questo l’importo finanziato per riqualificare il castello e l’area di Pitino. La zona si inserisce anche all’interno del percorso tracciato dalla ciclovia del Potenza e rappresenta una grande attrattiva per i molti cicloturisti e appassionati che battono spesso le strade a cavallo tra Treia, San Severino e Cingoli.

Sono invece 740mila gli euro destinati alla rigenerazione e alla valorizzazione dei giardini storici Giuseppe Coletti in centro. Anche in questo caso progettazione esecutiva e lavori saranno affidati in maniera congiunta. Già al centro della bagarre politica e capace di dividere l’opinione pubblica sui pro e i contro dell’abbattimento e la ricostruzione del chiosco, ora per i giardini arriva un altro importante investimento. I lavori riguarderanno in questo caso tutta la parte botanica, oltre agli allestimenti come le panchine, i percorsi e i giochi dedicati ai bambini.

l.c.

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