Legnini emana 3 nuove ordinanze. Massara:"Vera svolta"

Sabato, 22 Agosto 2020 18:29 | Letto 2500 volte   Clicca per ascolare il testo Legnini emana 3 nuove ordinanze. Massara:"Vera svolta" A quattro anni dalle prime scosse del 24 agosto 2016 che hanno seminato morte e distruzione ad Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto, il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini lancia la sfida delle nuove regole  pronte ad entrare a pieno regime, per imprimere un segnale di vera partenza nei lavori di ricostruzione. Emanate oggi 3 nuove ordinanze per i Programmi Straordinari di ricostruzione nei comuni più colpiti, per la semplificazione nella ricostruzione delle Chiese, per la riorganizzazione interna della struttura commissariale. Ne ha informato lo stesso Commissario Giovanni Legnini nel corso di una conferenza stampa, occasione per diffondere un Rapporto sullo Stato di avanzamento della ricostruzione privata e pubblica nel centro Italia, attraverso la pubblicazione di dati che tracciano un bilancio di 5325 progetti approvati nei quattro anni trascorsi, di cui 2544 già realizzati e 2758 cantieri di ricostruzione privata in corso. Le opere pubbliche finanziate sono 1405, delle quali concluse solo 86 e i cantieri aperti attualmente sono 85. Il nostro obiettivo- ha detto Legnini- è di incrementare in misura sempre maggiore nei prossimi 6 mesi e di vedere aperti almeno 5000 cantieri privati e pubblici per la prossima primavera, con un ritmo crescente nei mesi e negli anni successivi.  Nel primo semestre 2020 la ricostruzione, che già procedeva molto lentamente, è stata pesantemente condizionata dal blocco delle attività causato dallemergenza Covid; solo il 6,5 per cento delle case danneggiate è stato ricostruito e su 80 mila edifici lesionati sono state presentate allincirca 14 mila richieste di contributo per la ricostruzione. Di queste, 5.325 sono state accolte, 678 respinte e 7.945 risultano in fase di lavorazione secondo la vecchia procedura, che prevede tempi medi di istruttoria di circa un anno, e che è stata radicalmente modificata dall’Ordinanza 100 del 9 maggio scorso.  A distanza di 4 anni dal primo dei distruttivi fenomeni sismici - ha sottolineato il Commissario- il processo di ricostruzione sin qui caratterizzato da una lentezza non più sostenibile, è ad un punto di svolta. Con questo Rapporto intendevo assolvere innanzitutto al dovere della trasparenza e della corretta e completa informazione. A ciò seguirà, nei prossimi mesi la puntuale definizione di strumenti e metodi di monitoraggio, allaltezzam della sfida che abbiamo di fronte. Programmare, fornire dati  e monitorare, costituiscono preziosi strumenti di lavoro e soddisfano le esigenze di limpidezza e controllo da parte dei cittadini. Dopo una disamina di quanto fatto nei sei mesi da Commissario, Legnini ha lanciato un accorato appello a tutti gli attori della ricostruzione e, in particolare ai professionisti, richiamando ad una maggiore responsabilità e speditezza.  Le tre nuove ordinanze  fresche di emanazione  sono la 105, 106 e 107 e contengono le norme e le linee guida per l’attuazione dei Programmi straordinari di ricostruzione (Psr) nei comuni più colpiti, per il recupero delle vecchie pratiche e per la ricostruzione delle chiese.  Su di esse è stata raggiunta lintesa  “all’unanimità” nella riunione di due giorni fa della Cabina di coordinamento con i governatori e i sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016. Un segnale fortissimo che dà finalmente una svolta alla ricostruzione, quello impresso dal Commissario. Noi tutti dobbiamo essere profondamente grati a Legnini per quello che ha fatto e continuerà a fare per il territorio. A parlare è Mons. Francesco Massara: Questa volta, siamo davvero nelle condizioni di far partire la ricostruzione degli immobili privati e pubblici e delle chiese. La svolta data dalle normative fatte dal Commissario - ha aggiunto Mons. Massara- ci mette nelle condizioni di iniziare; adesso sta a noi fare la nostra parte. Come diocesi noi siamo già partiti con il Collegio Betti  ma continueremo con le chiese e tante opere da risistemare; tra queste ultime infatti abbiamo anche diverse strutture private che potranno essere funzionali al ritrovo sociale delle nostre comunità. Credo che proprio grazie a questi positivi segnali che vengono dal Commissario, tra componenti delle istituzioni, potremo collaborare affinchè la partenza vi sia come fatto reale e non come un mero desiderio. Come spiegato da Legnini,  con queste ordinanze che sfruttano le possibilità sulla semplificazione ed il rilancio offerte dai decreti governativi, sono state rivoluzionate e sburocratizzate le procedure della ricostruzione, dando tempi certi a tutti gli attori della ricostruzione, cittadini, professionisti, imprese, comuni, diocesi. “Chiuso il cantiere normativo – ha sottolineato  – è indispensabile che tutti ora si adoperino per far aprire i cantieri della ricostruzione, che non può più attendere. Occorre far ripartire il Centro Italia, messo a dura prova dall’emergenza sisma e da quella indotta dal Covid-19”. Nello specifico, l’ordinanza 107 “definisce i contenuti dei Programmi straordinari di ricostruzione che possono essere attuati nei comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione, tra cui le deroghe alla normativa urbanistica che sono indicate sia nel decreto sisma del dicembre 2019 che nel Decreto sulle semplificazioni varato a fine luglio dal governo”. Nel provvedimento è inoltre prevista “la facoltà per i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura, con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’ordinanza 100”.Con l’ordinanza 106 sulle chiese, ha spiegato il commissario “si attua la norma contenuta nel decreto semplificazione di luglio, si disciplina ‘ex novo’ l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. Il complesso delle norme introduce una disciplina che consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese”.Infine, l’ordinanza 105 “provvede alla necessaria riorganizzazione della struttura commissariale ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il funzionamento, affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario e ciò con l’intento di rendere più efficace l’azione della struttura commissariale”. Ritenendo necessario che alle misure previste dalle nuove ordinanze faccia seguito laumento delle unità lavorative anche in previsione di un flusso crescente di procedimenti sia per la ricostruzione privata che pubblica,  Legnini ha anche annunciato di aver ottenuto dal Governo “la proroga per tutto il personale tecnico ed amministrativo in servizio e l’avvio di un processo di stabilizzazione, disposte con il decreto ‘rilancio 2’ di metà agosto. Tra le sottolineature del Commissario anche quella riguardante la necessità di disporre di un quadro più evoluto e completo di strumenti finanziari e normativi per sostenere lo sviluppo dei territori colpiti da una doppia emergenza, che si aggiunge ai fenomeni di crisi risalenti nel tempo che caratterizzano le aree interne e montane della dorsale appenninica”. c.c.
A quattro anni dalle prime scosse del 24 agosto 2016 che hanno seminato morte e distruzione ad Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto, il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini lancia la sfida delle nuove regole  pronte ad entrare a pieno regime, per imprimere un segnale di vera partenza nei lavori di ricostruzione. Emanate oggi 3 nuove ordinanze per i Programmi Straordinari di ricostruzione nei comuni più colpiti, per la semplificazione nella ricostruzione delle Chiese, per la riorganizzazione interna della struttura commissariale. Ne ha informato lo stesso Commissario Giovanni Legnini nel corso di una conferenza stampa, occasione per diffondere un Rapporto sullo Stato di avanzamento della ricostruzione privata e pubblica nel centro Italia, attraverso la pubblicazione di dati che tracciano un bilancio di 5325 progetti approvati nei quattro anni trascorsi, di cui 2544 già realizzati e 2758 cantieri di ricostruzione privata in corso. "Le opere pubbliche finanziate sono 1405, delle quali concluse solo 86 e i cantieri aperti attualmente sono 85. Il nostro obiettivo- ha detto Legnini- è di incrementare in misura sempre maggiore nei prossimi 6 mesi e di vedere aperti almeno 5000 cantieri privati e pubblici per la prossima primavera, con un ritmo crescente nei mesi e negli anni successivi".  Nel primo semestre 2020 la ricostruzione, che già procedeva molto lentamente, è stata pesantemente condizionata dal blocco delle attività causato dall'emergenza Covid; solo il 6,5 per cento delle case danneggiate è stato ricostruito e su 80 mila edifici lesionati sono state presentate all'incirca 14 mila richieste di contributo per la ricostruzione. Di queste, 5.325 sono state accolte, 678 respinte e 7.945 risultano in fase di lavorazione secondo la vecchia procedura, che prevede tempi medi di istruttoria di circa un anno, e che è stata radicalmente modificata dall’Ordinanza 100 del 9 maggio scorso.  " A distanza di 4 anni dal primo dei distruttivi fenomeni sismici - ha sottolineato il Commissario- il processo di ricostruzione sin qui caratterizzato da una lentezza non più sostenibile, è ad un punto di svolta. Con questo Rapporto intendevo assolvere innanzitutto al dovere della trasparenza e della corretta e completa informazione. A ciò seguirà, nei prossimi mesi la puntuale definizione di strumenti e metodi di monitoraggio, all'altezzam della sfida che abbiamo di fronte. Programmare, fornire dati  e monitorare, costituiscono preziosi strumenti di lavoro e soddisfano le esigenze di limpidezza e controllo da parte dei cittadini". Dopo una disamina di quanto fatto nei sei mesi da Commissario, Legnini ha lanciato un accorato appello a tutti gli attori della ricostruzione e, in particolare ai professionisti, richiamando ad una "maggiore responsabilità e speditezza". 
Le tre nuove ordinanze  fresche di emanazione  sono la 105, 106 e 107 e contengono le norme e le linee guida per l’attuazione dei Programmi straordinari di ricostruzione (Psr) nei comuni più colpiti, per il recupero delle vecchie pratiche e per la ricostruzione delle chiese.  Su di esse è stata raggiunta l'intesa  “all’unanimità” nella riunione di due giorni fa della Cabina di coordinamento con i governatori e i sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
"Un segnale fortissimo che dà finalmente una svolta alla ricostruzione, quello impresso dal Commissario. Noi tutti dobbiamo essere profondamente grati a Legnini per quello che ha fatto e continuerà a fare per il territorio". A parlare è Mons. Francesco Massara:" Questa volta, siamo davvero nelle condizioni di far partire la ricostruzione degli immobili privati e pubblici e delle chiese. La svolta data dalle normative fatte dal Commissario - ha aggiunto Mons. Massara- ci mette nelle condizioni di iniziare; adesso sta a noi fare la nostra parte. Come diocesi noi siamo già partiti con il Collegio Betti  ma continueremo con le chiese e tante opere da risistemare; tra queste ultime infatti abbiamo anche diverse strutture private che potranno essere funzionali al ritrovo sociale delle nostre comunità. Credo che proprio grazie a questi positivi segnali che vengono dal Commissario, tra componenti delle istituzioni, potremo collaborare affinchè la partenza vi sia come fatto reale e non come un mero desiderio". 

Come spiegato da Legnini,  con queste ordinanze che sfruttano le possibilità sulla semplificazione ed il rilancio offerte dai decreti governativi, sono state rivoluzionate e sburocratizzate le procedure della ricostruzione, dando tempi certi a tutti gli attori della ricostruzione, cittadini, professionisti, imprese, comuni, diocesi. “Chiuso il cantiere normativo – ha sottolineato  – è indispensabile che tutti ora si adoperino per far aprire i cantieri della ricostruzione, che non può più attendere. Occorre far ripartire il Centro Italia, messo a dura prova dall’emergenza sisma e da quella indotta dal Covid-19”.

Nello specifico, l’ordinanza 107 “definisce i contenuti dei Programmi straordinari di ricostruzione che possono essere attuati nei comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione, tra cui le deroghe alla normativa urbanistica che sono indicate sia nel decreto sisma del dicembre 2019 che nel Decreto sulle semplificazioni varato a fine luglio dal governo”. Nel provvedimento è inoltre prevista “la facoltà per i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura, con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’ordinanza 100”.
Con l’ordinanza 106 sulle chiese, ha spiegato il commissario “si attua la norma contenuta nel decreto semplificazione di luglio, si disciplina ‘ex novo’ l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. Il complesso delle norme introduce una disciplina che consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese”.
Infine, l’ordinanza 105 “provvede alla necessaria riorganizzazione della struttura commissariale ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il funzionamento, affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario e ciò con l’intento di rendere più efficace l’azione della struttura commissariale”. Ritenendo necessario che alle misure previste dalle nuove ordinanze faccia seguito l'aumento delle unità lavorative anche in previsione di un flusso crescente di procedimenti sia per la ricostruzione privata che pubblica,  Legnini ha anche annunciato di aver ottenuto dal Governo “la proroga per tutto il personale tecnico ed amministrativo in servizio e l’avvio di un processo di stabilizzazione, disposte con il decreto ‘rilancio 2’ di metà agosto. Tra le sottolineature del Commissario anche quella riguardante la necessità di "disporre di un quadro più evoluto e completo di strumenti finanziari e normativi per sostenere lo sviluppo dei territori colpiti da una doppia emergenza, che si aggiunge ai fenomeni di crisi risalenti nel tempo che caratterizzano le aree interne e montane della dorsale appenninica”. 
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