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Cerimonie religiose. Innalzato a 350 numero massimo dei partecipanti

Mercoledì, 26 Agosto 2020 18:48 | Letto 685 volte   Clicca per ascolare il testo Cerimonie religiose. Innalzato a 350 numero massimo dei partecipanti Sottoscritto dal presidente della giunta regionale delle Marche un decreto che, in aderenza al  DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 agosto 2020, ridetermina il numero massimo dei partecipanti alle cerimonie religiose, innalzandolo da 200 a 350, in ragione delle dimensioni e delle caratteristiche degli edifici, in omogeneità con quanto già disposto per i cinema, i teatri e i luoghi dedicati agli spettacoli. Il decreto attesta dunque che per le celebrazioni che si svolgono all’interno degli immobili destinati al culto religioso, il numero di partecipanti è determinato dal numero di posti utilizzabili al fine di garantire la distanza minima di sicurezza, pari ad almeno un metro laterale e frontale tra i partecipanti, in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, nel rispetto del limite di 350 persone.E’ possibile derogare al limite di 350 persone, previa relazione di un tecnico abilitato che attesti una superiore capienza della struttura compatibile con il rispetto del distanziamento interpersonale.Il provvedimento potrà essere revocato qualora l’indice di contagio risalga a valori uguali o maggiori di 1 e tali da arrecare pregiudizio alla salute pubblica.Il decreto entra in vigore alla mezzanotte del 28 agosto 2020.c.c.
Sottoscritto dal presidente della giunta regionale delle Marche un decreto che, in aderenza al  DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 agosto 2020, ridetermina il numero massimo dei partecipanti alle cerimonie religiose, innalzandolo da 200 a 350, in ragione delle dimensioni e delle caratteristiche degli edifici, in omogeneità con quanto già disposto per i cinema, i teatri e i luoghi dedicati agli spettacoli. 

Il decreto attesta dunque che per le celebrazioni che si svolgono all’interno degli immobili destinati al culto religioso, il numero di partecipanti è determinato dal numero di posti utilizzabili al fine di garantire la distanza minima di sicurezza, pari ad almeno un metro laterale e frontale tra i partecipanti, in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, nel rispetto del limite di 350 persone.

E’ possibile derogare al limite di 350 persone, previa relazione di un tecnico abilitato che attesti una superiore capienza della struttura compatibile con il rispetto del distanziamento interpersonale.

Il provvedimento potrà essere revocato qualora l’indice di contagio risalga a valori uguali o maggiori di 1 e tali da arrecare pregiudizio alla salute pubblica.

Il decreto entra in vigore alla mezzanotte del 28 agosto 2020.
c.c.

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