Ricostruzione, incontro ad Ascoli Piceno con il ministro Mara Carfagna

Giovedì, 24 Giugno 2021 08:23 | Letto 577 volte   Clicca per ascolare il testo Ricostruzione, incontro ad Ascoli Piceno con il ministro Mara Carfagna Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e lassessore alla Ricostruzione Guido Castelli hanno incontrato ieri nella splendida cornice del Teatro “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno il ministro Mara Carfagna insieme ai sindaci dei Comuni terremotati, prima della riunione del Tavolo Istituzionale del CIS Sisma. “Ringrazio il ministro Mara Carfagna per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nel mettere sin da subito a disposizione i suoi uffici nell’interloquire con la Regione e i sindaci marchigiani sul tema del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) e della Zes (Zona economica speciale). Dobbiamo superare l’impatto della ricostruzione appesantito anche dalla pandemia in un territorio che già soffriva in termini infrastrutturali e di abbandono delle aree interne. Oggi ci troviamo davanti a un bivio che è quello di restituire alla nostra regione una visione e affermare un sistema competitivo attraverso il rilancio dell’occupazione per essere centrali nelle dinamiche nazionali. Non possiamo sprecare questa opportunità e queste risorse perché ci troviamo di fronte a sfide determinanti per i territori delle Marche, ha riferito Acquaroli.“Le Marche – ha aggiunto Castelli – rappresentano il 62% dell’area del cratere colpito dal sisma e il 40% della nostra regione è stato lesionato. Ci troviamo in una regione che ha subito un doppio stress che è quello del sisma, ma anche del ritardo dello sviluppo tanto è vero che dalla prossima programmazione comunitaria le Marche saranno inserite nella regione di transizione”. Il Cis Sisma – spiega il ministro Carfagna – è uno strumento molto valido perché consente di accelerare gli investimenti e di concentrarli su territori bisognosi, è il primo tavolo che ho voluto avviare dopo essere stata nominata ministro. Vogliamo ribaltare lo stereotipo dei territori che non sanno spendere bene i soldi e con il Cis sima dimostreremo l’esatto contrario ovvero che i sindaci sanno spendere bene i soldi che vengono messi a disposizione. I 160 milioni di euro disponibili saranno distribuiti nelle regioni colpite dal sisma attraverso criteri di riparto che tengono in considerazione l’estensione delle aree che hanno subito danni maggiori”. Al centro del confronto la possibilità di riconoscere la Zes (zona economica speciale) per le Marche a sostegno delle aree industriali che insistono nelle zone colpite dal sisma del 2016 per garantire un rilancio economico ed occupazionale attraverso l’introduzione della franchigia fiscale e tramite dei provvedimenti per favorire la sburocratizzazione. Nelloccasione, il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha annunciato larrivo di altre ordinanze speciali. Superata la quota 10 mila decreti di concessione contributi in tutto il cratere del terremoto del 2016.Marco Morosini
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l'assessore alla Ricostruzione Guido Castelli hanno incontrato ieri nella splendida cornice del Teatro “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno il ministro Mara Carfagna insieme ai sindaci dei Comuni terremotati, prima della riunione del Tavolo Istituzionale del CIS Sisma.

“Ringrazio il ministro Mara Carfagna per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nel mettere sin da subito a disposizione i suoi uffici nell’interloquire con la Regione e i sindaci marchigiani sul tema del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) e della Zes (Zona economica speciale). Dobbiamo superare l’impatto della ricostruzione appesantito anche dalla pandemia in un territorio che già soffriva in termini infrastrutturali e di abbandono delle aree interne. Oggi ci troviamo davanti a un bivio che è quello di restituire alla nostra regione una visione e affermare un sistema competitivo attraverso il rilancio dell’occupazione per essere centrali nelle dinamiche nazionali. Non possiamo sprecare questa opportunità e queste risorse perché ci troviamo di fronte a sfide determinanti per i territori delle Marche", ha riferito Acquaroli.

Le Marche – ha aggiunto Castelli – rappresentano il 62% dell’area del cratere colpito dal sisma e il 40% della nostra regione è stato lesionato. Ci troviamo in una regione che ha subito un doppio stress che è quello del sisma, ma anche del ritardo dello sviluppo tanto è vero che dalla prossima programmazione comunitaria le Marche saranno inserite nella regione di transizione”.

Il Cis Sisma – spiega il ministro Carfagna – è uno strumento molto valido perché consente di accelerare gli investimenti e di concentrarli su territori bisognosi, è il primo tavolo che ho voluto avviare dopo essere stata nominata ministro. Vogliamo ribaltare lo stereotipo dei territori che non sanno spendere bene i soldi e con il Cis sima dimostreremo l’esatto contrario ovvero che i sindaci sanno spendere bene i soldi che vengono messi a disposizione. I 160 milioni di euro disponibili saranno distribuiti nelle regioni colpite dal sisma attraverso criteri di riparto che tengono in considerazione l’estensione delle aree che hanno subito danni maggiori”.

Al centro del confronto la possibilità di riconoscere la Zes (zona economica speciale) per le Marche a sostegno delle aree industriali che insistono nelle zone colpite dal sisma del 2016 per garantire un rilancio economico ed occupazionale attraverso l’introduzione della franchigia fiscale e tramite dei provvedimenti per favorire la sburocratizzazione. 

Nell'occasione, il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha annunciato l'arrivo di altre ordinanze speciali. Superata la quota 10 mila decreti di concessione contributi in tutto il cratere del terremoto del 2016.


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