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Consorzi di bonifica: arriva in aula la proposta di riforma del Movimento 5 Stelle

Lunedì, 04 Ottobre 2021 15:45 | Letto 585 volte   Clicca per ascolare il testo Consorzi di bonifica: arriva in aula la proposta di riforma del Movimento 5 Stelle Presentata ad inizio marzo, arriva nellaula del Consiglio Regionale la proposta di legge, promossa dal Movimento 5 Stelle, per la riforma dei consorzi di bonifica. Un tema caldissimo nell’entroterra marchigiano e non solo, da sempre al centro di polemiche sulla loro rappresentatività e sugli effettivi servizi resi in cambio di contributi sempre più alti.“Siamo felici di constatare che in Consiglio ci sia condivisione del principio per cui le funzioni di un consorzio e il contributo vanno commisurati agli effettivi benefici ottenuti dai proprietari degli immobili: i consorzi chiedono contributi anche in assenza di un piano delle bonifiche - commenta il consigliere Simona Lupini, facendo riferimento ad un’analoga proposta presentata dal consigliere di centrodestra Giacomo Rossi - Il contributo consortile deve essere commisurato alle opere e per i benefici che ogni proprietario dei terreni ottiene dallattività del consorzio.”A garanzia dei proprietari, i pentastellati chiedono anche la riforma delle nomine negli organi: “Chiediamo numeri più bassi per avanzare la candidatura e che solo i membri del consorzio possano candidarsi. In questo modo, potremo garantire più facilmente che le scelte siano trasparenti, partecipative e fatte in favore dei membri consorzio.”Un approccio costruttivo quello del Movimento 5 Stelle, che chiede però di accelerare: “La nostra PDL è del 9 marzo, quella presentata da Giacomo Rossi è arrivata il 24 marzo: le due proposte hanno molto in comune, ma è fondamentale accelerare. Votiamo insieme una buona legge, che riformi finalmente in maniera organica il funzionamento dei consorzi di bonifica”, conclude la Lupini. f.u.
Presentata ad inizio marzo, arriva nell'aula del Consiglio Regionale la proposta di legge, promossa dal Movimento 5 Stelle, per la riforma dei consorzi di bonifica. Un tema caldissimo nell’entroterra marchigiano e non solo, da sempre al centro di polemiche sulla loro rappresentatività e sugli effettivi servizi resi in cambio di contributi sempre più alti.

“Siamo felici di constatare che in Consiglio ci sia condivisione del principio per cui le funzioni di un consorzio e il contributo vanno commisurati agli effettivi benefici ottenuti dai proprietari degli immobili: i consorzi chiedono contributi anche in assenza di un piano delle bonifiche - commenta il consigliere Simona Lupini, facendo riferimento ad un’analoga proposta presentata dal consigliere di centrodestra Giacomo Rossi - Il contributo consortile deve essere commisurato alle opere e per i benefici che ogni proprietario dei terreni ottiene dall'attività del consorzio.”

A garanzia dei proprietari, i pentastellati chiedono anche la riforma delle nomine negli organi: “Chiediamo numeri più bassi per avanzare la candidatura e che solo i membri del consorzio possano candidarsi. In questo modo, potremo garantire più facilmente che le scelte siano trasparenti, partecipative e fatte in favore dei membri consorzio.”

Un approccio costruttivo quello del Movimento 5 Stelle, che chiede però di accelerare: “La nostra PDL è del 9 marzo, quella presentata da Giacomo Rossi è arrivata il 24 marzo: le due proposte hanno molto in comune, ma è fondamentale accelerare. Votiamo insieme una buona legge, che riformi finalmente in maniera organica il funzionamento dei consorzi di bonifica”, conclude la Lupini.

f.u.

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