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Camerino, "Ripartiamo" interviene sulla seduta segreta del Consiglio comunale

Sabato, 29 Aprile 2023 13:52 | Letto 1011 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino, "Ripartiamo" interviene sulla seduta segreta del Consiglio comunale «Giovedì 27 aprile 2023 l’amministrazione comunale Lucarelli ha scritto una delle pagine più buie della storia politica della Città. Il Consiglio Comunale era stato convocato per discutere, tra le altre cose, la mozione presentata dal gruppo di minoranza “Ripartiamo” riguardante il comportamento del consigliere Pierdominici, autore di un volgare commento dai contenuti velatamente sessisti e razzisti, pubblicato sui social con il quale irrideva le caratteristiche fisiche di due personaggi della vita sportiva e politica del nostro Paese. Con la mozione si era inteso chiedere ai componenti la maggioranza consiliare una presa di distanza netta e ferma da quel comportamento ritenuto gravemente lesivo dell’immagine della Città di Camerino, che non rappresenta, né può rappresentare in alcun modo, il pensiero dei cittadini camerti». Inizia così la nota diffusa dal gruppo di minoranza Ripartiamo a commento di quanto accaduto nellultima seduta del consiglio comunale di Camerino.  «Nel corso della seduta consiliare il sindaco Lucarelli insieme agli altri consiglieri della maggioranza hanno deciso che la discussione si svolgesse in “seduta segreta”. I cittadini intervenuti, sono stati invitati a lasciare persino la sede comunale accompagnati dagli uomini della polizia municipale,  per l’occasione stranamente presenti in aula e, ai consiglieri di minoranza l’invito a spegnere e depositare i telefoni cellulari. Si è svolta così la discussione dell’argomento - prosegue il comunicato della minoranza consiliare -,  durante la quale né il sindaco né tantomeno gli altri componenti della maggioranza hanno osato prendere la parola per entrare nel merito della vicenda e dichiarare il loro pensiero a riguardo. E dire che tra di essi siedono un capogruppo che ricopre anche il ruolo di vice presidente della Regione Marche e rappresentante di una forza politica che si dichiara moderata; assessori e consiglieri appartenenti al mondo cattolico e associazionistico della Città, dai quali era lecito attendersi il ripudio fermo e assoluto di certe considerazioni. Nemmeno quando, al termine della discussione, la minoranza è stata fatta oggetto da parte del Pierdominici, del lancio di un farmaco per il trattamento del “prurito anale” con tanto di indicazioni verbali relative al suo utilizzo. Un episodio squallido che potevamo anche risparmiare di raccontare alla Città, visti i problemi e le difficoltà che la comunità vive ormai da anni, ma che abbiamo ritenuto fosse giusto e necessario riferire in virtù di quella responsabilità che ci è stata attribuita con il mandato conferitoci.L’accaduto, di per se grottesco, - concludono i consiglieri di Ripartiamo -,  evidenzia in tutta la sua gravità il tragico imbarazzo di un’amministrazione incapace di un confronto aperto su temi che incidono sulla cultura e l’educazione di una collettività e delle giovani generazioni. Un comportamento che ha posto in tutta la sua drammatica evidenza la debolezza di un sindaco e di una maggioranza che, anziché avere il coraggio delle proprie azioni sceglie la via del silenzio e del segreto piuttosto che quella della trasparenza e della chiarezza. Ci si chiede con quale spirito si possa governare una Città complessa come la nostra quando non si ha il coraggio di affrontare le proprie responsabilità e rendere conto ai cittadini delle proprie azioni. Sarebbe stato molto più onorevole e rispettoso ammettere apertamente la condivisione di quelle posizioni piuttosto che dimostrarne la propria accondiscendenza con il silenzio e la seduta segreta.Qualcuno dirà che questa è la politica! Ci sia consentito dissentire da tale asserzione. Preferiamo far parte di quella minoranza, magari ingenua e sognatrice, che crede ancora nei valori della correttezza e della trasparenza nei comportamenti e nella politica come servizio al cittadino».
«Giovedì 27 aprile 2023 l’amministrazione comunale Lucarelli ha scritto una delle pagine più buie della storia politica della Città.
Il Consiglio Comunale era stato convocato per discutere, tra le altre cose, la mozione presentata dal gruppo di minoranza “Ripartiamo” riguardante il comportamento del consigliere Pierdominici, autore di un volgare commento dai contenuti velatamente sessisti e razzisti, pubblicato sui social con il quale irrideva le caratteristiche fisiche di due personaggi della vita sportiva e politica del nostro Paese. Con la mozione si era inteso chiedere ai componenti la maggioranza consiliare una presa di distanza netta e ferma da quel comportamento ritenuto gravemente lesivo dell’immagine della Città di Camerino, che non rappresenta, né può rappresentare in alcun modo, il pensiero dei cittadini camerti».
Inizia così la nota diffusa dal gruppo di minoranza "Ripartiamo" a commento di quanto accaduto nell'ultima seduta del consiglio comunale di Camerino. 

«Nel corso della seduta consiliare il sindaco Lucarelli insieme agli altri consiglieri della maggioranza hanno deciso che la discussione si svolgesse in “seduta segreta”. I cittadini intervenuti, sono stati invitati a lasciare persino la sede comunale accompagnati dagli uomini della polizia municipale,  per l’occasione stranamente presenti in aula e, ai consiglieri di minoranza l’invito a spegnere e depositare i telefoni cellulari.

Si è svolta così la discussione dell’argomento - prosegue il comunicato della minoranza consiliare -,  durante la quale né il sindaco né tantomeno gli altri componenti della maggioranza hanno osato prendere la parola per entrare nel merito della vicenda e dichiarare il loro pensiero a riguardo.

E dire che tra di essi siedono un capogruppo che ricopre anche il ruolo di vice presidente della Regione Marche e rappresentante di una forza politica che si dichiara moderata; assessori e consiglieri appartenenti al mondo cattolico e associazionistico della Città, dai quali era lecito attendersi il ripudio fermo e assoluto di certe considerazioni.
Nemmeno quando, al termine della discussione, la minoranza è stata fatta oggetto da parte del Pierdominici, del lancio di un farmaco per il trattamento del “prurito anale” con tanto di indicazioni verbali relative al suo utilizzo. Un episodio squallido che potevamo anche risparmiare di raccontare alla Città, visti i problemi e le difficoltà che la comunità vive ormai da anni, ma che abbiamo ritenuto fosse giusto e necessario riferire in virtù di quella responsabilità che ci è stata attribuita con il mandato conferitoci.
L’accaduto, di per se grottesco, - concludono i consiglieri di "Ripartiamo" -,  evidenzia in tutta la sua gravità il tragico imbarazzo di un’amministrazione incapace di un confronto aperto su temi che incidono sulla cultura e l’educazione di una collettività e delle giovani generazioni.
Un comportamento che ha posto in tutta la sua drammatica evidenza la debolezza di un sindaco e di una maggioranza che, anziché avere il coraggio delle proprie azioni sceglie la via del silenzio e del segreto piuttosto che quella della trasparenza e della chiarezza.
Ci si chiede con quale spirito si possa governare una Città complessa come la nostra quando non si ha il coraggio di affrontare le proprie responsabilità e rendere conto ai cittadini delle proprie azioni. Sarebbe stato molto più onorevole e rispettoso ammettere apertamente la condivisione di quelle posizioni piuttosto che dimostrarne la propria accondiscendenza con il silenzio e la seduta segreta.
Qualcuno dirà che questa è la politica!
Ci sia consentito dissentire da tale asserzione. Preferiamo far parte di quella minoranza, magari ingenua e sognatrice, che crede ancora nei valori della correttezza e della trasparenza nei comportamenti e nella politica come servizio al cittadino».

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