Un territorio che non interessa a nessuno

Mercoledì, 30 Dicembre 2015 18:33 | Letto 2319 volte   Clicca per ascolare il testo Un territorio che non interessa a nessuno Mentre a Roma (ed anche ad Ancona) si dicute, Sagunto viene conquistata. Ancora una volta prendiamo in prestito la massima delle storie di Tito Livio per riflettere su quanto accade nei territori dellentroterra maceratese. Lo spunto da un fatto di cronaca accaduto a Pieve Torina (ma sarebbe potuto capitare in qualunque altro paese) dove una giovane donna colta da infarto acuto al miocardio non ha trovato posto negli ospedali di Macerata e Ancona, ma neppure in quelli di Ascoli e Pesaro (unici presidi in cui è presente il reparto di emodinamica, necessario per curare la patologia) ed è stata salvata grazie alla disponibilità dellospedale di Foligno. Tutto è bene quel che finisce bene si dirà, ma lepisodio impone alcune necessarie considerazioni. Anzitutto la costatazione, ormai arcinota, che i continui tagli alla sanità, in nome di un non sempre correttamente identificato risparmio, causano enormi disagi alla popolazione che vive nelle zone montane fino a mettere seriamente a rischio i beni più preziosi della vita e della salute, diritti tra laltro costituzionalmente tutelati. In secondo luogo il fatto che ormai da tali zone diventa sempre più semplice usufruire dei servizi e delle strutture presenti nella vicina Umbria, pur continuando a pagare tasse alla regione Marche. Ma qui si apre un altro problema. LUmbria sarebbe davvero vicina se fossero stati completati i lavori della superstrada 77 Valdichienti, opera che vide la luce (chi percorre di notte la vecchia statale 77 può, infatti, notare come tutte le gallerie siano illuminate) circa 35 anni fa e il cui termine viene continuamente rinviato per motivi che risultano ai più sconosciuti. allora, nella speranza che non abbia mai a scapparci il morto, non ci resta che tornare alla frase iniziale. Quando termineranno le discussioni e si opererà realmente nellinteresse dei cittadini di questi luoghi, scontenti e abbandonati, anche coloro che vivono in zone apparentemente svantaggiate, povere di voti, ma in realtà ricche di risorse, che evidentemente non interessano?   

"Mentre a Roma (ed anche ad Ancona) si dicute, Sagunto viene conquistata". Ancora una volta prendiamo in prestito la massima delle storie di Tito Livio per riflettere su quanto accade nei territori dell'entroterra maceratese. Lo spunto da un fatto di cronaca accaduto a Pieve Torina (ma sarebbe potuto capitare in qualunque altro paese) dove una giovane donna colta da infarto acuto al miocardio non ha trovato posto negli ospedali di Macerata e Ancona, ma neppure in quelli di Ascoli e Pesaro (unici presidi in cui è presente il reparto di emodinamica, necessario per curare la patologia) ed è stata salvata grazie alla disponibilità dell'ospedale di Foligno. Tutto è bene quel che finisce bene si dirà, ma l'episodio impone alcune necessarie considerazioni. Anzitutto la costatazione, ormai arcinota, che i continui tagli alla sanità, in nome di un non sempre correttamente identificato risparmio, causano enormi disagi alla popolazione che vive nelle zone montane fino a mettere seriamente a rischio i beni più preziosi della vita e della salute, diritti tra l'altro costituzionalmente tutelati. In secondo luogo il fatto che ormai da tali zone diventa sempre più semplice usufruire dei servizi e delle strutture presenti nella vicina Umbria, pur continuando a pagare tasse alla regione Marche. Ma qui si apre un altro problema. L'Umbria sarebbe davvero vicina se fossero stati completati i lavori della superstrada 77 Valdichienti, opera che vide la luce (chi percorre di notte la vecchia statale 77 può, infatti, notare come tutte le gallerie siano illuminate) circa 35 anni fa e il cui termine viene continuamente rinviato per motivi che risultano ai più sconosciuti. allora, nella speranza che non abbia mai a "scapparci il morto", non ci resta che tornare alla frase iniziale. Quando termineranno le discussioni e si opererà realmente nell'interesse dei cittadini di questi luoghi, "scontenti" e abbandonati, anche coloro che vivono in zone apparentemente svantaggiate, povere di voti, ma in realtà ricche di risorse, che evidentemente non interessano?   

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