Brugnaro: '' La Benedizione non ha nulla di magico, ma frutto della terra e del lavoro dell'uomo.. ''

Sabato, 06 Agosto 2016 18:18 | Letto 3877 volte   Clicca per ascolare il testo Brugnaro: '' La Benedizione non ha nulla di magico, ma frutto della terra e del lavoro dell'uomo.. '' La nuova superstrada 77 è stata inaugurata senza alcuna benedizione e il fatto non è passato inosservato, suscitando anche qualche amaro commento. Una cerimonia prettamente laica dunque quella di fine luglio e, sembra, su suggerimento della Presidenza del Consiglio. C’è chi ha osservato che l’acqua santa non ha mai fatto male a nessuno, chi ha voluto sottolineare un gesto laico come più opportuno, e chi, seppur nel silenzio, come il vescovo di Foligno Mons. Sigismondi , ha comunque benedetto quella strada. “ La benedizione in realtà non è qualcosa di magico”- ha osservato l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro- “Avevo già avvisato della mia assenza alla cerimonia, in quanto impegnato alla Giornata Mondiale della Gioventù, mandando comunque il vicario don Nello Tranzocchi. In verità- prosegue Mons. Brugnaro- per le altre due esperienze che ho vissuto nella benedizione, debbo dire di aver visto tantissima gente, quali lavoratori, maestranze, responsabili politici e organizzatori, condividere tutti un atto, che non è da vedere come essere costretti, in quanto non credenti, ad esprimere un atto di fede. ( la foto del taglio del nastro a Serravalle di Chienti nel gennaio 2015, con il ministro Lupi e tante autorità civili, religiose e militari ) Al di là della decisione che può aver preso motivatamente la presidenza del Consiglio- sottolinea il presule- ritengo che la tradizione e la fede cristina, non hanno nulla di magico. Si pensi alle parole dellEucaristia che è il fulcro della vita cristiana e si dice, frutto della terra e del lavoro delluomo. Siccome luomo è un essere limitato e finito, il credente sa che esiste anche linfinito, che esiste colui che crea il mondo. ( nella foto il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi e il vicario Mons. Nello Tranzocchi durante linaugurazione della superstrada 77, defilati nelle retrovie ) In questo senso allora cè un appello, un ritorno alla propria coscienza, alla responsabilità che abbiamo tutti, gli uni verso gli altri e, dunque, a far bene le gallerie e a lavorare bene. Credo che la benedizione non sia tanto una fedeltà pura alla tradizione in quanto tradizione, ma certamente è un riferimento alto e nobile, in questo caso alla tradizione cristiana, che invita tutti a rientrare nella interiorità della propria coscienza, a scoprire come anche questi manufatti così importanti, possano nascondere dolori, sofferenze, neghittosità e anche rischi di corruzione, senza produrre quel bene che dovrebbero immediatamente produrre. ( foro galleria La Palude, allinterno è avvenuta linaugurazione senza il taglio del nastro e la benedizione )   Pensiamo anche alla quantità di tempo che si è persa a costruire finalmente una strada di collegamento fondamentale. Ecco allora che il cristiano credente è uno che chiama in causa Dio, per impegnarsi ad essere ancora più uomo e quindi, la benedizione non è unimposizione a nessuno e non è neanche mancanza di rispetto a chi cristiano non è, perché la fede cristiana, non impone nulla ed è rispettosa di ogni altra tradizione che riporti luomo alla sua pienezza, alla sua libertà, alla sua responsabilità nella storia”. “Secondariamente- aggiunge Mons. Brugnaro- credo che sia importante ricordarci che la fede cristiana e la fede ebraica sono fedi storiche, cioè il Signore Iddio si rivela nella storia, non al di là della storia, e propone a noi cristiani di avere la cura delluomo e sappiamo anche essere contrario al disegno di Dio, tutto ciò che impedisce alla cultura, alla civiltà umana e alle singole persone, di sviluppare la loro umanità, la loro libertà nella giustizia, nella pace e nella concordia o nella giusta distribuzione dei beni. ( il presidente del Consigli Matteo Renzi, durante linetrvento dellinaugurazione storica della superstrada 77 ) Quindi lacqua santa può anche non esserci - conclude l’arcivescovo- ma quella riflessione, quell’interiorità, quel ritorno alla responsabilità profonda che rende la libertà delluomo ancora più carica di responsabilità, nei riguardi del bene, nei riguardi della società e dello sviluppo buono della storia, questo credo che sia un appello da non perdere”.  ( nella foto Viadotto Muccia e Galleria Rocchetta )

La nuova superstrada 77 è stata inaugurata senza alcuna benedizione e il fatto non è passato inosservato, suscitando anche qualche amaro commento. Una cerimonia prettamente laica dunque quella di fine luglio e, sembra, su suggerimento della Presidenza del Consiglio. C’è chi ha osservato che l’acqua santa non ha mai fatto male a nessuno, chi ha voluto sottolineare un gesto laico come più opportuno, e chi, seppur nel silenzio, come il vescovo di Foligno Mons. Sigismondi , ha comunque benedetto quella strada.

“ La benedizione in realtà non è qualcosa di magico”- ha osservato l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro- “Avevo già avvisato della mia assenza alla cerimonia, in quanto impegnato alla Giornata Mondiale della Gioventù, mandando comunque il vicario don Nello Tranzocchi. In verità- prosegue Mons. Brugnaro- per le altre due esperienze che ho vissuto nella benedizione, debbo dire di aver visto tantissima gente, quali lavoratori, maestranze, responsabili politici e organizzatori, condividere tutti un atto, che non è da vedere come essere costretti, in quanto non credenti, ad esprimere un atto di fede.

( la foto del taglio del nastro a Serravalle di Chienti nel gennaio 2015, con il ministro Lupi e tante autorità civili, religiose e militari )

foto inaugurazione serravalle gennaio 2015

Al di là della decisione che può aver preso motivatamente la presidenza del Consiglio- sottolinea il presule- ritengo che la tradizione e la fede cristina, non hanno nulla di magico. Si pensi alle parole dell'Eucaristia che è il fulcro della vita cristiana e si dice, frutto della terra e del lavoro dell'uomo. Siccome l'uomo è un essere limitato e finito, il credente sa che esiste anche l'infinito, che esiste colui che crea il mondo.

( nella foto il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi e il vicario Mons. Nello Tranzocchi durante l'inaugurazione della superstrada 77, defilati nelle retrovie )

Gualtiero Sigismondi e nello tranzocchi

In questo senso allora c'è un appello, un ritorno alla propria coscienza, alla responsabilità che abbiamo tutti, gli uni verso gli altri e, dunque, a far bene le gallerie e a lavorare bene. Credo che la benedizione non sia tanto una fedeltà pura alla tradizione in quanto tradizione, ma certamente è un riferimento alto e nobile, in questo caso alla tradizione cristiana, che invita tutti a rientrare nella interiorità della propria coscienza, a scoprire come anche questi manufatti così importanti, possano nascondere dolori, sofferenze, neghittosità e anche rischi di corruzione, senza produrre quel bene che dovrebbero immediatamente produrre.

( foro galleria La Palude, all'interno è avvenuta l'inaugurazione senza il taglio del nastro e la benedizione )

 

galleria la palude versante umbro

Pensiamo anche alla quantità di tempo che si è persa a costruire finalmente una strada di collegamento fondamentale. Ecco allora che il cristiano credente è uno che chiama in causa Dio, per impegnarsi ad essere ancora più uomo e quindi, la benedizione non è un'imposizione a nessuno e non è neanche mancanza di rispetto a chi cristiano non è, perché la fede cristiana, non impone nulla ed è rispettosa di ogni altra tradizione che riporti l'uomo alla sua pienezza, alla sua libertà, alla sua responsabilità nella storia”. “Secondariamente- aggiunge Mons. Brugnaro- credo che sia importante ricordarci che la fede cristiana e la fede ebraica sono fedi storiche, cioè il Signore Iddio si rivela nella storia, non al di là della storia, e propone a noi cristiani di avere la cura dell'uomo e sappiamo anche essere contrario al disegno di Dio, tutto ciò che impedisce alla cultura, alla civiltà umana e alle singole persone, di sviluppare la loro umanità, la loro libertà nella giustizia, nella pace e nella concordia o nella giusta distribuzione dei beni.

( il presidente del Consigli Matteo Renzi, durante l'inetrvento dell'inaugurazione storica della superstrada 77 )

renzi inaugurazione superstrada 77

Quindi l'acqua santa può anche non esserci - conclude l’arcivescovo- ma quella riflessione, quell’interiorità, quel ritorno alla responsabilità profonda che rende la libertà dell'uomo ancora più carica di responsabilità, nei riguardi del bene, nei riguardi della società e dello sviluppo buono della storia, questo credo che sia un appello da non perdere”. 

( nella foto Viadotto Muccia e Galleria Rocchetta )

Viadotto Muccia e Galleria Rocchetta

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