Claudio Boccaccini: "Come D'Acquisto salvò mio padre"

Venerdì, 01 Marzo 2019 14:21 | Letto 1183 volte   Clicca per ascolare il testo Claudio Boccaccini: "Come D'Acquisto salvò mio padre" La foto del carabiniere. È questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena domani sera al teatro Vaccaj di Tolentino. Scritto e interpretato da Claudio Boccaccini, è proprio lattore stesso che racconta a i microfoni di RadioC1 InBlu come è nato il suo spettacolo. Lo spettacolo nasce da una storia familiare - spiega - perché il 23 settembre 1943, 22 persone a Torre in Pietra vengono prese dai soldati tedeschi perché c’era stata una esplosione che aveva fatto morire alcuni di loro e per ritorsione vengono portati davanti al mare per essere uccisi. Tra questi 22 c’era mio padre. Stavano per essere uccisi quando arrivò Salvo D’Acquisto, un giovane napoletano, brigadiere dei carabinieri, che decide di autoaccusars, pur essendo innocente, facendosi uccidere al posto loro. Nel 1960, alletà di sette anni, scopro che mio padre aveva nella sua patente la foto di un giovane carabiniere, questo mi turba perché era uno sconosciuto. È di questa scoperta che parla il mio spettacolo: una lunga narrazione dal 1960 al 1943. Uno spettacolo che fa ridere a lungo perché nella prima parte si racconta la vita degli anni ‘60 e poi si arriva al racconto tragico. Un modo, per me, di raccontare un fatto storico molto conosciuto, accanto alla mia vicenda familiare. GS

"La foto del carabiniere". È questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena domani sera al teatro Vaccaj di Tolentino.

Scritto e interpretato da Claudio Boccaccini, è proprio l'attore stesso che racconta a i microfoni di RadioC1 InBlu come è nato il suo spettacolo.

"Lo spettacolo nasce da una storia familiare - spiega - perché il 23 settembre 1943, 22 persone a Torre in Pietra vengono prese dai soldati tedeschi perché c’era stata una esplosione che aveva fatto morire alcuni di loro e per ritorsione vengono portati davanti al mare per essere uccisi. Tra questi 22 c’era mio padre. Stavano per essere uccisi quando arrivò Salvo D’Acquisto, un giovane napoletano, brigadiere dei carabinieri, che decide di autoaccusars, pur essendo innocente, facendosi uccidere al posto loro.

Nel 1960, all'età di sette anni, scopro che mio padre aveva nella sua patente la foto di un giovane carabiniere, questo mi turba perché era uno sconosciuto.

È di questa scoperta che parla il mio spettacolo: una lunga narrazione dal 1960 al 1943. Uno spettacolo che fa ridere a lungo perché nella prima parte si racconta la vita degli anni ‘60 e poi si arriva al racconto tragico.

Un modo, per me, di raccontare un fatto storico molto conosciuto, accanto alla mia vicenda familiare".

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