“Si ricordano il 24 di agosto che ancora esistiamo; per tre o quattro giorni siamo stati sommersi da telecamere e interviste, passati i quali, torniamo nel più squallido anonimato”. E’ l’amara considerazione del sindaco di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi che auspicherebbe una costante e concreta attenzione nel rappresentare le problematiche, tuttora gravi, che accomunano Visso, Camerino, Muccia, Pieve Torina, Ussita.
“ Se si spengono i riflettori, per noi è finita. Il problema dei problemi, è che finora non c’è stata un’adeguata considerazione e -sottolinea il sindaco- il governo che verrà dovrà darsi una mossa, perché qui non sappiamo più come doverci comportare. Abbiamo le mani legate, siamo soffocati dalla burocrazia; anche per spostare solo una penna, sono necessari cento passaggi. Se andiamo avanti così, quando potremo mettere mano alla vera ricostruzione? Questioni che suonano ormai come dette e ridette, col risultato che tutto quello che diciamo non fa che sbattere contro un muro di gomma e rimbalzarci addosso: nessuno che prenda un’ iniziativa concreta per sbrogliare questa gigantesca matassa o cambiare le cose che non vanno. Ci siamo sempre augurati che accadesse, ma per adesso, la situazione è ancora quella di sempre".
Tra le note positive c’è che in un comune come Visso, il cui centro storico è totalmente devastato, nei fine settimana e durante tutto il periodo estivo, le presenze turistiche non si sono mai arrestate. “ Nel mese di agosto abbiamo registrato arrivi quasi tutti i giorni- dice il sindaco- Nei fine settimana, gente di passaggio da Ussita e Castelsantangelo si è vista, anche se si tratta di un turismo mordi e fuggi di chi arriva la mattina per ripartire la sera. Di certo- continua Spiganti Maurizi-, se qui non si mettono in testa di far realizzare qualche struttura ricettiva, persone che potrebbero fermarsi in zona una settimana o 15 giorni, restano impossibilitate a farlo. E’ vero che siamo devastati ma la montagna ha molto da offrire in fatto di paesaggio, ambiente e natura. Penso agli impianti sciistici di Frontignano anche lì c’è il problema grosso di ripartire e voglio dire che se c’è qualcosa da fare come amministrazione per aiutare Ussita in questa ripartenza, siamo disponibilissimi a farlo. A tal proposito ho intenzione di parlare col Commissario prefettizio per rappresentargli che siamo prontissimi a collaborare per la nostra parte, per una felice soluzione di questo problema. E’ interesse di tuti i comuni della montagna maceratese l’essere collaborativi, in special modo nei confronti di centri come Ussita che più hanno risentito dello sfacelo. Siamo in diversi ad essere stati distrutti, a non avere più niente e, non sapendo come i nostri centri verranno ricostruiti e soprattutto, quando verranno ricostruiti, dobbiamo fare in modo almeno di salvaguardare il turismo naturalistico e dell’ambiente. Ci vuole un’attenzione diversa che finora non c’è mai stata: grandi cose in tre anni non si sono viste, prova ne sia che il poco realizzato proviene da donazioni private. Si poteva fare molto meglio; doveva essere una ricostruzione con sistema straordinario. L’ordinarietà di tutte le azioni comporta tanti passaggi da seguire dai vincoli paesaggistici a tutta una serie di limitazioni che, data la straordinarietà della situazione che viviamo, non ci permettono purtroppo un consistente margine d’azione ”.
C.C.