Tre anni dal sisma. Terre in Moto affigge Autocertificazioni

Sabato, 26 Ottobre 2019 12:19 | Letto 892 volte   Clicca per ascolare il testo Tre anni dal sisma. Terre in Moto affigge Autocertificazioni A tre anni dal sisma del 2016, cartelli sono stati affissi nella notte ad Ancona. La città dorica ospita oggi il Premier Conte che partecipa allassemblea nazionale della Cna. Ha la forma di una  autocertificazione quella scelta dalla rete Terre in Moto Marche per denunciare lo stato della ricostruzione post sisma. Autocertifico: 3 anni di nulla e macerie. Sappiamo chi è stato, la scritta che campeggia sui cartelli. Il 26 ottobre - si legge nel documento- è un giorno simbolico per chi ha vissuto sulla propria pelle il sisma 2016/2017 perché proprio oggi, tre anni fa, fortissime scosse colpirono l’Appennino. Oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà ad Ancona e noi questa notte abbiamo voluto dargli il benvenuto nelle Marche  affiggendo dei messaggi chiari, in città con in altri comuni dell’Appennino, in cui “certifichiamo” - anzi autocertifichiamo – lo stato delle cose in quello che chiamano cratere. D’altra parte nel recente (ennesimo) Decreto Sisma varato proprio in settimana è stata introdotto lo strumento dell’autocertificazione. Noi non abbiamo voluto perdere tempo e abbiamo utilizzato immediatamente questa utile semplificazione per dire alcune coseNata nel territorio colpito dal sisma 201672017,  la Rete Terre in Moto Marche nel suo atto specifica che  in merito alle problematiche relative alla gestione paradossale del post terremoto, alla ricostruzione assente e ai molti tentativi speculativi tutt’ora in corso di progettazione e consapevole che è stato di recente emanato il Decreto Legge n.123,   intende avvalersi dello strumento dell’autocertificazione ivi inserita e pertanto dichiara che lo stato in cui versa il territorio colpito dal sisma è inammissibile; i quattro governi che si sono succeduti fino ad ora (e tutti i partiti politici che ne hanno fatto parte) hanno creato una serie di strumenti completamente inadatti alla gestione della situazione. Non accettiamo che a fronte della ricostruzione assente vengano avallati, progettati, realizzati, interventi speculativi che danneggiano ulteriormente il territorio già in ginocchio. I terremotati non possono essere usati solo come strumento di campagna elettorale o come termine di paragone per speculazioni politiche al fine di attaccare altre fasce più deboli della popolazione.La Rete Terre in Moto Marche , non accetta l’applicazione delle Leggi Sicurezza (votate anche da parte dell’attuale maggioranza e tutt’ora in vigore) che colpiscono proprio chi vorrebbe far valere i propri diritti protestando legittimamente contro lo stato in cui versa il territorio. L’ennesima proroga dello stato di emergenza certifica il fallimento di quanto fatto fino ad ora. Sappiamo chi è Stato.Sotto le autocerificazioni affisse ad Ancona 
A tre anni dal sisma del 2016, cartelli sono stati affissi nella notte ad Ancona. La città dorica ospita oggi il Premier Conte che partecipa all'assemblea nazionale della Cna. Ha la forma di una  "autocertificazione" quella scelta dalla rete Terre in Moto Marche per denunciare lo stato della ricostruzione post sisma. Autocertifico: 3 anni di nulla e macerie. Sappiamo chi è stato, la scritta che campeggia sui cartelli.
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"Il 26 ottobre - si legge nel documento- è un giorno simbolico per chi ha vissuto sulla propria pelle il sisma 2016/2017 perché proprio oggi, tre anni fa, fortissime scosse colpirono l’Appennino. Oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà ad Ancona e noi questa notte abbiamo voluto dargli il benvenuto nelle Marche  affiggendo dei messaggi chiari, in città con in altri comuni dell’Appennino, in cui “certifichiamo” - anzi autocertifichiamo – lo stato delle cose in quello che chiamano cratere. D’altra parte nel recente (ennesimo) Decreto Sisma varato proprio in settimana è stata introdotto lo strumento dell’autocertificazione. Noi non abbiamo voluto perdere tempo e abbiamo utilizzato immediatamente questa utile semplificazione per dire alcune cose"
Nata nel territorio colpito dal sisma 201672017,  la Rete Terre in Moto Marche nel suo atto specifica che " in merito alle problematiche relative alla gestione paradossale del post terremoto, alla ricostruzione assente e ai molti tentativi speculativi tutt’ora in corso di progettazione" e consapevole che è stato di recente emanato il Decreto Legge n.123,  " intende avvalersi dello strumento dell’autocertificazione ivi inserita e pertanto dichiara che lo stato in cui versa il territorio colpito dal sisma " è inammissibile"; i quattro governi che si sono succeduti fino ad ora (e tutti i partiti politici che ne hanno fatto parte) hanno creato una serie di strumenti completamente inadatti alla gestione della situazione. Non accettiamo che a fronte della ricostruzione assente vengano avallati, progettati, realizzati, interventi speculativi che danneggiano ulteriormente il territorio già in ginocchio. I terremotati non possono essere usati solo come strumento di campagna elettorale o come termine di paragone per speculazioni politiche al fine di attaccare altre fasce più deboli della popolazione.
La Rete Terre in Moto Marche , "non accetta l’applicazione delle Leggi Sicurezza (votate anche da parte dell’attuale maggioranza e tutt’ora in vigore) che colpiscono proprio chi vorrebbe far valere i propri diritti protestando legittimamente contro lo stato in cui versa il territorio. L’ennesima proroga dello stato di emergenza certifica il fallimento di quanto fatto fino ad ora. Sappiamo chi è Stato".

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