Notizie di politica nelle Marche
Venerdì, 30 Novembre 2018 14:12

Riunito il consiglio Comunale di Camerino

Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Camerino, presieduta dal sindaco Gianluca Pasqui con il vicesindaco Roberto Lucarelli, presenti assessori e consiglieri di maggioranza e i consiglieri di minoranza Fabio Trojani e Marco Fanelli, tra i punti all’ordine del giorno che sono stati esaminati e discussi, l’approvazione all’unanimità è avvenuta in merito alla convenzione con la Parrocchia di San Venanzio per la gestione della Scuola paritaria d’infanzia Maria Ausiliatrice e Nido “Felice Cambriani”, e sul protocollo d’intesa pluriennale 2019/2023 con la Consulta permanente per lo sviluppo locale che, nata nel 2013 e coordinata dal prorettore Andrea Spaterna dell’università di Camerino, racchiude ad oggi 57 comuni rappresentati da enti, Unioni Montane, Fondazioni ecc. Il protocollo d’intesa approvato è finalizzato ad interventi a favore dello sviluppo locale, attraverso progetti di coerenza territoriale e di area vasta. All’unanimità è passata anche l’approvazione dello schema di convenzione relativa alla piattaforma GT-SUAM sviluppata dalla Regione Marche, che consentirà di adempiere agli obblighi per lo svolgimento delle procedure di aggiudicazione lavori, servizi e forniture. Approvata a maggioranza, con il voto contrario della minoranza, la settima variazione di competenza al bilancio di previsione 2018/2020, con la quale l’amministrazione comunale ha inteso sistemare l’annosa controversia relativa agli Swap o derivati, che gravano il bilancio e che, come sottolineato da Lucarelli, se non risolta con la transazione, avrebbe comportato grosse difficoltà per l’ente ,costringendo al pagamento di importi di molto superiori al milione di euro. La variazione di bilancio verte soprattutto sulla definizione del contenzioso con Unicredit legato alla vicenda degli Swap e renderebbe possibile una transazione a €250000 più le spese legali. La criticità evidenziata dall’opposizione è che l’ eventuale esborso in caso di transazione, venga coperto dal comune applicando l'avanzo che non potrebbe essere applicato in quanto il comune è in disavanzo di amministrazione conseguente al riaccertamento straordinario dei residui spalmati su 30 anni. Motivando il voto contrario, il consigliere Trojani aveva chiesto che il punto potesse essere rinviato anche a successiva valutazione e discussione, vista l’eventualità di una prossima modifica di questo limite. Altro punto approvato a maggioranza con l’astensione dell’opposizione, quello relativo all’accettazione, individuazione dell’area e approvazione dello schema di convenzione per la donazione da parte della Fondazione Area di una struttura che potrà essere adibita ad attività scolastiche e anche ricreative. E’ dal Consiglio d'Istituto del Betti e dall'attenzione della presidente Gisella Claudi che è nata la volontà di donare alla città un luogo da dedicare ai più giovani, sia nell'orario scolastico che per attività extrascolastiche a vantaggio della popolazione; Alla raccolta fondi per raggiungere l’obiettivo, ha provveduto l’Associazione Raffaello. L’area individuata per la realizzazione della struttura è lo spazio di 15 mila metri quadrati a San Paolo, dove sorgerà anche la nuova sede dell’Istituto Betti. Su questo punto la minoranza si è espressa con l’astensione, sottolineandone aspetti tecnici di criticità. In particolare, pur favorevolissima all’accettazione della donazione, per la quale i consiglieri Trojani e Fanelli hanno ringraziato pubblicamente l'organismo che se ne è fatto promotore, l’ opposizione ha inteso evidenziare quella che sarebbe una sorta di contraddizione tecnica ravvisata a lor avviso nel fatto che per la realizzazione della struttura, viene ad essere utilizzata una disposizione normativa e un'ordinanza che fa riferimento all'occupazione temporanea di uno spazio destinato a strutture emergenziali e temporanee, per potervi costruire invece una struttura definitiva. La discussione ha appunto riguardato tale aspetto e la motivazione della successiva astensione della minoranza al momento della votazione.

 

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Avevano deciso di non continuare a far parte dell'Unione Montana di Camerino i sindaci dei comuni di Monte Cavallo, Valfornace, Bolognola, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera. Divergenze di vedute, soprattutto di carattere economico riguardo ai costi e personale, avevano determinato la decisione "separatista" che ora, invece, è stata rivista con la scelta dei primi cittadini di tornare a far parte dell'ente. Ciò anche in un'ottica di collaborazione, dopo che il terremoto del 2016 ha sconvolto vita e gestione dell'intero territorio, nella convinzione che l'unione faccia la forza.

Sicuramente una decisione che deriva anche dalla forza che danno le unioni - così il primo cittadino di Monte Cavallo Pietro Cecoli - . Noi sindaci dei sei Comuni rimasti fuori dall’Unione avevamo pensato di formare una realtà simile, ma ci siamo resi conto che più enti ci sono e più le energie si disperdono nel territorio. Così c’è stata questa decisione comune. Inizialmente c’era stato un muro contro muro perché non vedevamo le Unioni Montane dallo stesso punto di vista di altri sindaci. Noi al tempo non siamo entrati nell’Unione solo per un discorso di carattere economico. Mentre le altre Unioni investivano e crescevano, la nostra perdeva risorse e personale. Ora bisogna rivedere tutta la questione economica, rivedere i vincoli che abbiamo per il fatto di aver perso unità di personale e vedremo, perchè ancora non è chiaro, se potremmo assumere qualcuno. Però ce la metteremo tutta perché l’Unione funzioni bene e questo vada a vantaggio del territorio e di chi lo abita”.

 "Avevamo una posizione che abbiamo mantenuto, cioè quella che i costi eccessivi vanno sicuramente rimossi – il parere del sindaco di Castelsantengelo sul Nera Mauro Falcucci – In realtà noi siamo stati sempre uniti ed ora abbiamo ritenuto opportuno formalizzare l'unione, votandola in consiglio comunale. Occorreva, a nostro avviso, anche un atto formale per dire che siamo più comuni aggregati sotto un'istituzione. Le nostre perplessità permangono e abbiamo anche rivolto l'invito a rivedere lo statuto dell'ente. L'obiettivo è che il nostro territorio alzi la voce per essere ascoltato e perchè l'evento sismico non rpoduca come effetto ultimo quello dello spopolamento del territorio montano".

 

 

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Gli uffici del Parco dei Sibillini, sono di nuovo a Visso. Operativi da oggi, gli uffici sono stati collocati all'interno di alcuni container in località Il Piano, utilizzati nella fase dell'emergenza come alloggi per ospitare la chiesa e la mensa a servizio della comunità.  L'inagibilità della sede originaria del Parco nella zona rossa di Visso, costrinse a dislocare gli uffici in altre sedi, come  l'istituto Zooprofilattico di Marche e Umbria a Tolentino o la sede di Protezione civile regionale a Foligno mentre, un presidio rimase a Visso presso il Centro Operativo Comunale. La speranza resta quella di riuscire a recuperare anche la struttura originaria nel cuore di Visso, sede istituzionale del Parco sin dalla sua fondazione nel 1993 ma il ritorno degli uffici 'a casa ' è un bel segnale per tutto il territorio.Ne è fermamente convinto il presidente del Parco dei Sibillini Alessandro Gentilucci: " Mi fa molto piacere l'essere riuscito a portare a casa questo risultato, non solo nei confronti dei cittadini ma soprattutto in funzione dell'ente. Primo obiettivo che mi sono dato non appena sono subentrato nelle funzioni di presidente- ha detto Gentilucci- proprio quello di riportare gli uffici all'interno del vero cratere sismico. Credo che il ritorno dell'operatività a Visso sia di fondamentale importanza anche in funzione della micoroeconomia che i 30 dipendenti del Parco riescono a creare nel territorio. Tutto quello che sta a monte- ha aggiunto il presidente- ricade a valle mentre così non è per quello che sta a valle e che difficilmente raggiunge il monte. La politica sinergica e l'accordo raggiunto tra il sindaco di Visso, il presidente della Regione Marche, il capo dipartimento della Protezione Civile -ha concluso  Gentilucci- ha prodotto questo risultato.C'è stata grande perseveranza, ma si è potuta raggiungere una tappa pressochè storica". 

Carla Campetella

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Il Consiglio dei Ministri si appresta a conferire a Vito Crimi la delega per gestire tutte le aree terremotate degli ultimi anni. L’annuncio è venuto dal vicepremier Luigi Di Maio, in visita a L’Aquila in occasione del Restituition day. Di Maio ha aggiunto che  l’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio , sarà “il punto di riferimento del governo per gli amministratori locali”. A Vito Crimi, già impegnato nella gestione dei rapporti con l’editoria, saranno sottoposte immediatamente tutte le questioni più urgenti. 

"Esprimo soddisfazione per aver contribuito a mettere un altro tassello per favorire la ricostruzione nel mio territorio e nelle altre aree dell'Appennino colpite dal sisma del 2016".  E' il commento dell' On. Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, sulla delega del Governo a Vito Crimi nella gestione della ricostruzione delle aree colpite dal sisma. "Conosce nei dettagli le problematiche di queste aree e ha la giusta esperienza e l'equilibrio per dare un grande contributo alla risoluzione delle criticità che permangono nelle zone terremotate -continua Patrizia Terzoni-.  Ho avuto il piacere di lavorare al suo fianco sia nella passata legislatura ma soprattutto nell'attuale. Abbiamo seguito insieme tutti i procedimenti legislativi sul sisma del centro Italia dal decreto sisma di luglio al decreto Emergenze di novembre. Ora stiamo seguendo in stretto contatto la legge di bilancio. Sono sicura che la nostra collaborazione continuerà proficuamente anche in questo nuovo ruolo e anche più efficacemente, insieme al Commissario Piero Farabollini e a tutte le comunità dell’Italia centrale. Il Governo e il M5S- conclude la vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera-  continueranno, come promesso, a tenere costantemente acceso il faro sulle aree così duramente colpite". 

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Martedì, 27 Novembre 2018 12:52

Tavoli tecnici con i cittadini a Caldarola

Continua il ciclo di incontri dedicati al centro storico e frazioni di Caldarola in previsione della ricostruzione post sisma.

L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Architetto Giovanni Marinelli dell’Università Politecnica di Ancona, ha predisposto una serie di appuntamenti con tutti i residenti di Caldarola per valutare ogni minimo dettaglio al fine di ottimizzare la vivibilità delle case dal momento in cui inizierà la ricostruzione.

Come già detto sono stati calendarizzati diversi incontri con i residenti, divisi per zone di pertinenza, per conoscere le criticità che le abitazioni presentavano prima del sisma e tentare di superarle, ove possibile singolarmente e, se necessario e con l’accordo di tutti i diretti interessati, con soluzioni in comune che risolvano i disagi e superino gli ostacoli.

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L’appuntamento di venerdì scorso, sempre presso la sala polifunzionale “A. Tonelli”, ha visto una partecipazione ancora più massiccia della precedente. Erano presenti quasi tutti i proprietari degli immobili e diversi tecnici incaricati dai privati che negli appuntamenti precedenti avevano già preso contatti con l’amministrazione e i responsabili dell’Università Politecnica.

Il fine ultimo è la condivisione di idee e progetti per attivare azioni sinergiche volte a migliorare la qualità della vita dopo un evento così traumatico come il terremoto.

I prossimi incontri saranno venerdì 30 novembre, lunedì 3 dicembre e l’ultimo il venerdì 6 dicembre.

Altri due appuntamenti sono già in calendario per l’anno prossimo, il primo prevede una nuova riunione con i tecnici, l’altro servirà per fare il punto della situazione con tutti i cittadini alla luce dei dati che sono emersi durante le precedenti sedute.

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Missione ufficiale per la Commissione Ambiente,  territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, presieduta dalla vice presidente Patrizia Terzoni (M5S) e composta dagli onorevoli Patassini (Lega), Trancassini (FdI), Mazzetti (FI) e Morgoni (PD), nelle aree terremotate. Una visita definita importante dalla stessa commissione e  necessaria per parlare direttamente con i territori e soprattutto con i sindaci dopo l’approvazione del decreto “Emergenze” ed in vista della legge di bilancio.

Giornata dedicata a Marche ed Umbria con la visita dei deputati a CamerinoMucciaPieve TorinaCastelsantangelo sul Nera  prima di spostarsi in Umbria a Norcia, e l'incontro con i sindaci ed il commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini. Effettuati anche sopralluoghi in alcune zone rosse e nei villaggi SAE per conoscere da vicino la situazione trascorsi ormai oltre due anni dal terremoto. 

 

pasqui onorevoli

 

spuri

 

visita camerino

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Lunedì, 19 Novembre 2018 19:37

Finanziato l'asilo nido di Pieve Torina

Arriva il finanziamento per l'asilo nido di Pieve Torina . "Anche se in questa ricostruzione sembra non funzionare niente- afferma il sindaco Alessandro Gentilucci-  , c'è chi non smette di credere in questo territorio. Sono felice di poter annunciare il finanziamento al nostro progetto per la realizzazione di un asilo nido a Pieve Torina. Era un sogno in cui abbiamo creduto e che diverrà realtà- continua il primo cittadino - Lo avevo annunciato la scorsa estate, perché sono convinto che per ricostruire la comunità bisogna prima di tutto dare servizi alla popolazione e dove possibile fare di tutto per ampliarne l'offerta, con lungimiranza e determinazione"

progetto 1.

Dopo la ricostruzione della scuola elementare e media Mons. Paoletti, la prima scuola ricostruita in tutto il cratere, e l'ultimazione della scuola materna, che sarà inaugurata nelle prossime settimane, frutto entrambe della solidarietà privata degli italiani, realizzeremo anche un asilo nido nel nostro Comune, in accordo con la Regione Marche e l'AIC, Associazione Italiana Calciatori. Una sinergia- conclude Gentilucci-  nata dalla volontà di adoperarsi per rendere concreta l'idea di dotare Pieve Torina di un asilo nido, che sarà realizzato nell'area di fronte alla scuola materna. Perché non possiamo immaginare il futuro senza mettere al primo posto i nostri figli e le nuove generazioni".

progetto 2

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Siglato questa mattina nella sede comunale provvisoria del palazzo del Contram, un protocollo d'intesa tra l'amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali,  per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni che riguardano il centro commerciale temporaneo di Camerino. L'accordo è stato sottoscritto dal comune di Camerino, rappresentato dal vicesindaco e assesore ai lavori pubblici Roberto Lucarelli, e, i rappresentanti  dei sindacati di FILLEA CGIL,  Federazione italiana Lavoratori Legno Edili industrie Affini ed Estrattive; FILCACISL,  Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini; FENEAL UIL  Federazione Nazionale Lavoratori Edili Affini e del Legno; Comitato Paritetico Territoriale; le ditte Eredi Paci Gerardo;Crucianelli Restedile  S.R.L; Grime S.R.L e SCS di Saltari Ivo e Contigiani Ermanno.  Condividendo la necessità di emanare misure urgenti che assicurino il rispetto della legalità per gli interventi pubblici e privati della situazione contingente al dopo sisma, nonchè la necessità di potenziare l''attività di controllo dei cantieri edili e di ingegneria civile con la verifica dei requisiti dell'intera filiera delle imprese interessate ai lavori ( affidatarie,subappaltatrici e subfornitrici) obiettivo che si sono prefissi i sottoscrittori dell'accordo, prendendo ad esempio il cantiere del " Centro commerciale Temporaneo" che si appresta ad essere inaugurato,quello di redigere una base di partenza  e l'istituzione di un metodo di lavoro per i futuri cantieri.  Rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e del contratto di edilizia nazionale al centro dell'accordo siglato tra le parti. Il protocollo d'intesa in questione è anche il primo che viene firmato tra organizzazioni sindacali e un' amministrazione comunale. Il fatto, è stato evidenziato dagli stessi rappresentanti sindacali, come un punto d'arrivo significativo.

Firma 1

 

 "L'accordo - ha sottolineato il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Lucarelli- riguarda   il nuovo centro commerciale come punto di partenza- ha detto il vice sindaco Lucarelli-  in quanto quella realtà è uno dei cantieri più grandi che il comune sta  realizzando. L'accordo nasce dalla volontà  di realizzare opere edilizie,  in questo caso di emergenza, nel rispetto delle regole e con il rispetto di quelle che sono le esigenze dei tempi di realizzazione di un'opera di qualità.  Come amministrazione  e come assessorato ai lavori pubblici- spiega Lucarelli- per noi il centro commerciale  riveste un ruolo fondamentale.  Riteniamo infatti che, dopo essere riusciti a sistemare i cittadini nelle abitazioni di emergenza, sia fondamentale  ridare quello spirito commerciale che una città come Camerino deve avere e che, da troppo tempo è mancato.  Debbo  riconoscere la sensibilità dei sindacati  nel comprendere le esigenze dell’amministrazione e quella dei tempi di realizzazione dell'opera, secondo la cronologia che ci eravamo dati; in materia di lavori pubblici e di edilizia, molto spesso accade che il rispetto dei tempi  sia un optional.  Questa volta,  pur essendosi verificato un piccolo slittamento, credo che possiamo considerarlo fisiologico; c'è da considerare che è stato realizzato un qualcosa che ha il valore di 3 milioni di euro in 4 mesi, quindi il lavoro c'è stato ". Il vicesindaco ha voluto ringraziare  le imprese che stanno realizzando le costruzioni della nuova area dekl commercio, sia quelle del Lotto 1 sia quelle del Lotto 2.  La firma del protocollo in mattinata è avvenuta  con le imprese del Lotto 2; quelle del Lotto 1 infatti hanno già terminato i lavori e restano solo opere di finitura.  Lucarelli ha voluto anche confermare che le imprese impegnate sono tutte imprese locali serie,  che capiscono le esigenze del territorio e  lavorano con uno spirito di vicinanza, non solo nei confronti delle amministrazioni  ma soprattutto nel rispetto delle esigenze dei cittadiniì e , l'ottemperanza dei tempi di esecuzione, va in questa direzione.  "La verità-ha sottolineato -  è che sui cantieri del comune dove abbiamo avuto il lavoro di imprese locali, non si è verificato nessun tipo di problematica. Il prossimo 8 dicembre, salvo imprevisti imprevedibili, siamo pronti ad  inaugurare la nuova area economica;  i commercianti sono ormai al lavoro per i traslochi, quindi, stiamo andando avanti in maniera sinergica tutti insieme. L'obiettivo raggiunto con la sigla di oggi-ha concluso - mi fa veramente felice e, tanto più piacere quale assessore di riferimento. Grazie davvero a tutte le rappresentanze sindacali e grazie alle imprese che stanno lavorando". 

Carla Campetella 

firma 2

 

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A chiusura della seduta straordinaria del consiglio comunale aperto, durato quasi sei ore, è arrivato l'intervento del primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi che, con molta calma e pacatezza ha risposto ai quesiti e alle polemiche sollevate dagli interventi precedenti.

La prima risposta è andata al terremotato che vive nei container. La presidente del Comitato 30 ottobre, Flavia Giombetti, aveva fatto notare come il sindaco non avesse applaudito all'intervento del tolentinate e il sindaco ha detto: "Non l'ho fatto perchè con Michelini ci sentiamo quasi quotidianamente e conosco bene il suo problema come quello degli altri terremotati che attendono risposte sugli appartamenti pignorati. Insieme ai consiglieri Cicconetti e Ceselli ci siamo recati alla Banca Intesa Sanpaolo per risolvere la questione e nelle prossime ore potremmo avere le risposte e le soluzioni che aspettavamo. Pare anche che ci siano dei privati ad effettuare dei lavori".

Pezzanesi ha risposto anche in merito alle situazioni degli altri appartamenti. Gli unici per cui ancora si sta cercando di risolvere il problema sarebbero quelli di via Roma.

Nel ringraziare Mary Zampera, rappresentante dell'istituto Filelfo che ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione nel trovare subito dopo il sisma una sede per le scuole superiori, Pezzanesi ha annunciato il completamento del progetto per il nuovo campus da parte della Provincia.

Ferma anche la risposta all'ex presidente del consiglio, Mauro Sclavi che suggeriva di utilizzare l'Hotel Marche al posto dello stabile in contrada Rancia: "Oltre ad essere una struttura fatiscente da sitemare - ha detto il sindaco - a Santa Lucia è in corso un progetto di riqualificazione delle Terme e non è il caso di usufruire di una struttura che rientra nell'obiettivo di rilanciare il turismo termale".

Stesse motivazioni per la proposta del consigliere dem Gianni Corvatta di installare le Sae nella zona Le Grazie: "L'emergenza è iniziata due anni fa - ha risposto il sindaco - ma non finirà domani. Mettere le Sae in quella zona significava fermare la riqualificazione di un punto della città in epsansione".

Sulle dimissioni e sulle elezioni anticipate il sindaco ha concluso: "Non si andrà a votare prima del 2022. Se lo si farà non sarà colpa del sindaco ma di qualche assessore o consigliere che sarà venuto meno alla promessa fatta alla cittadinanza".

L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte

Giulia Sancricca

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Ridotto il numero delle perimetrazioni del centro storico di Camerino. E' quanto hanno concordato USR, Unicam, Arcidiocesi e Comune di Camerino, nel corso della prima riunione 'operativa' del tavolo permanente della Ricostruzione, presenti il sindaco Pasqui e il vicesindaco Lucarelli.  Una scelta che permetterà di snellire i tempi e di intervenire sulle specificità di un'area con caratteristiche particolari. Previste inizialmente nel numero di sei, le perimetrazioni del cuore della città, sono state ridotte a quattro. Come richiesto dall’arcidiocesi, rappresentata al tavolo dall’ing. Carlo Morosi e dall’università di Camerino che era rappresentata dal prorettore vicario Leoni e dal prorettore Spaterna, nell'ottica di una più veloce restituzione alla comunità della piazza e dei suoi edifici più rappresentativi (Palazzo Ducale, Cattedrale e Palazzo Arcivescovile, Palazzo Comunale e teatro Marchetti), la scelta condivisa, prevede l’esclusione dalle perimetrazioni dell'area di Piazza Cavour che ricomprende anche Palazzo Bongiovanni.

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“ Credo che possiamo dire di aver raggiunto un ottimo risultato – dichiara l’ing. Morosi- . Quella progettualità che era stata proposta dall’allora arcivescovo Brugnaro e che il nuovo vescovo Massara ha condiviso e sollecitato, in realtà è stata  approvata all’unanimità, trovando concorde anche l’USR. Lo stesso ingegnere Cesare Spuri, è arrivato al tavolo presentando una proposta che ricalcava un po’ il progetto da me redatto, per pervenire celermente alla riapertura di piazza Cavour. Il progetto- continua Morosi- prevede appunto l'esclusione dalla perimetrazione della parte prospiciente la piazza e delle vie sottostanti la cattedrale. La nuova conformazione della perimetrazione è stata pertanto consegnata e proposta al tavolo dall’USR; insieme l’abbiamo discussa per la necessità di verificare che vengano e che verranno fatte anche in futuro delle salvaguardie statiche sui palazzi, considerato che comunque si trovano ad insistere su delle vie di esodo e su una piazza dove la gente si riunisce. Ci si è dunque accertati che nulla cambiasse rispetto ai parametri di sicurezza richiesti all’interno delle perimetrazioni e, una volta accertato che nulla differiva rispetto alla normativa sismica, si è condivisa l’uscita di quell’area dalla perimetrazione, tenuto conto che quella zona ha comunque sufficienti e larghe vie di fuga e doppi sensi che garantiscono l’entrata e l’uscita. Tutto questo-spiega l’ing. Morosi- permetterà in futuro di poter iniziare subito le progettazioni dei palazzi, sia di proprietà pubblica che privata in quell’area della piazza, quindi, di poter dar luogo successivamente, riaperta piazza del duomo, anche ai cantieri per la ricostruzione. E’ bene precisare tuttavia che quelle del tavolo permanente della ricostruzione condivise dagli enti, sono comunque delle proposte e delle consultazioni che dovranno poi seguire il regolare iter burocratico, fatto delle necessarie delibere e decreti da parte del Comune, con la presa visione e il diritto di osservazioni da parte dei cittadini. In pochi giorni – osserva ancora Morosi- siamo riusciti insieme a raggiungere un buon risultato: la riunione del primo tavolo aveva prodotto solo la presa d’atto della progettualità e , il successivo summit ’operativo’ è approdato all’accettazione alla quale , manca soltanto ormai l’atto formale burocratico che la ufficializza”.

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In piazza Cavour, procedono intanto i lavori di nuova messa in sicurezza dei campanili della cattedrale che avevano subito un aggravamento in seguito alla forte scossa dell’aprile scorso e di quelle parti che non erano state mai interessate da alcun puntellamento. “ L’operazione- spiega il direttore dell’ufficio ricostruzione dell’arcidiocesi - è indispensabile proprio al fine della successiva riapertura della piazza dove comunque tutti gli altri palazzi sono già stati messi in sicurezza e puntellati. Una volta che l’impresa avrà completato la messa in sicurezza, sarà necessario un atto ufficiale del comune che attesti l’avvenuta messa in sicurezza della piazza per dare modo, sia ai cittadini di potervi accedere liberamente, sia ai tecnici di poter iniziare le progettazioni dei palazzi che, come concordato, non verranno più interessati dalla perimetrazione”.

C.C.

piazza chiesa

 

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