Notizie di politica nelle Marche

Le voci che circolavano da tempo non hanno trovato conferma e così Gianluca Pasqui non sarà candidato alle prossime elezioni del 4 marzo. Il sindaco preferisce occuparsi della sua Camerino.

Sindaco, lei era stato accusato di non prendere posizioni sulle questioni legate al terremoto per cercare un poltrona per Roma.

Intanto partirei dalla campagna elettorale che mi ha portato ad essere eletto sindaco di Camerino. In quella sede dissi chiaramente che non rinnego e non rinnegherò mai la mia tessera di partito e che l'avrei messa in un cassetto per il bene della nostra città e della nostra comunità. E così mi pare di aver fatto. Questo era un segnale che dimostrava il voler avere un percorso assolutamente da amministratore. Credo di aver condotto fino ad oggi questo percorso quantomeno con onestà intellettuale. Poi è normale che gli errori si commettono, però l'onestà intellettuale e aver mantenuto le promesse fatte me le voglio riconoscere da solo. Per quanto riguarda la candidatura alle Politiche, devo dire che ho sempre risposto, a chi mi chiedeva quale scelta avrei fatto, che di certo mi sarei ricandidato a sindaco di Camerino. L'ipotesi era nata da un principio, cioè che la mia era una candidatura di territorio con la consapevolezza di riuscire a portare a casa un risultato importante per il territorio, per la città capofila di un territorio terremotato e con tanti bisogni. Quando questa possibilità non poteva più esserci, perchè addirittura non c'era il seggio, che era stato assegnato alla Lega, non ho accettato altre candidature perchè la mia collocazione al proporzionale avrebbe sottratto dei consensi a chi oggi per questo territorio può ottenere risultati importanti e può rappresentare nelle sedi opportune la nostra terra”.

In Forza Italia il malcontento è di tutt'altro genere. La vicecoordinatore regionale di Forza Italia, Barbara Cacciolari, esclusa dalla competizione, sbatte la porta e lascia gli incarichi di partito.

Sono state disattese le aspettative del territorio, che ho curato negli anni prendendomi cura delle persone, della situazione post sisma e, in chiave politica, facendo opposizione al Partito Democratico che sinceramente ha distrutto la nostra provincia e che sta distruggendo la nostra regione. Per quanto riguarda il partito, ho già dichiarato che ho cessato l'attività politica perchè non ho condiviso le scelte che sono state fatte. Subito dopo le dimissioni del coordinatore regionale Ceroni, legittime, sono pervenute le mie da vicecoordinatore perché mi sono assunta la responsabilità di mettere un veto e uno stop a un tipo di politica che non ritengo giusto nell'ottica di rappresentanza dei territori, soprattutto il Maceratese”.

Sauro Ciarapica

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Il dado è tratto. I partiti hanno calato il velo e reso noti i nomi dei candidati alle elezioni del 4 marzo.

La scelta degli aspiranti parlamentari nei collegi marchigiani ha lasciato profonde ferite nel Partito Democratico. Polemiche e veleni di cui c'è stato qualche antipasto lo scorso fine settimana: protagonisti il sindaco di Pesaro e responsabile nazionale enti locali del Pd Matteo Ricci e il governatore delle Marche Luca Ceriscioli.

La resa dei conti sarà rimandata a dopo le elezioni. Intanto il partito di Renzi per i collegi maceratesi ha scelto Flavio Corradini, ex rettore Unicam, alla Camera uninominale, dirottando il segretario regionale Francesco Comi nel collegio proporzionale della Camera Marche Nord, dietro alla fedelissima renziana Alessia Morani. La maceratese, deputato uscente, Irene Manzi è stata dirottata al Senato, collegio proporzionale unico, dientro al Giovane turco, area Orfini, Francesco Verducci. Ripescato all'ultimo momento Mario Morgoni, inserito al terzo posto del listino per la Camera Marche Sud, dietro a due “paracadutati” di lusso, il marchigianissio presidente del consiglio Paolo Gentiloni e il ministro Marianna Madia. Esclusa dalla competizione Sara Giannini.

A sistemare le ulime pedine nello scacchiere marchigiano mancavano Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e Udc, confluito nel movimento Idea di Quagliarello e Lupi. Iniziamo da Forza Italia, soffermandoci in modo particolare ai collegi in cui è inclusa la provincia di Macerata. Scarsa la presenza e la rappresentanza maceratese, con solo il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, già senatore nella legislatura 2008-2013, e Debora Pantana, consigliere comunale a Macerata, rispettivamente al terzo e quarto posto del listino per il collegio Marche 1 al proporzionale della Camera dei Deputati.

Lega Nord. Il partito di Salvini ha scelto, per il collegio uninominale della Camera Macetata-Osimo, Tullio Patassini, ex assessore del Comune di Treia, e per quello dove è inclusa Civitanova Giuseppe Cognigni, assessore alla Sicurezza del Comune di Civitanova Marche. Per il Senato, sempre quota uninominale, la scelta è caduta, come già annunciato da tempo, sul sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini.

Passiamo al proporzionale. Per il collegio Marche 1 della Camera (Ascoli, Macerata, Civitanova), il listino è formato da Giorgia Latini, Mauro Lucentini, Laura Allevi, Andrea Lattanzi. Per il Senato, capolista del listino unico regionale (al Senato, quota proporzionale, il collegio racchiude tutta la regione), capolista blindatissimo è Giuliano Pazzaglini.

Fratelli d'Italia. Per la quota proporzionale alla Camera, collegio Marche 1, espressione del partito di Giorgia Meloni sono Francesco Acquaroli, sindaco di Potenza Picena, e Romina Tortolini, consigliere comunale a Monte San Giusto. Al Senato, le candidate maceratese sono Paola Pantanetti, medico, consigliere comunale a Montecosaro, e il consigliere regionale Elena Leonardi.

Movimento 5 Stelle. Dopo aver annunciato la scorsa settimana i candidati nei collegi plurinominali del proporzionale, i pentastellati hanno scelto anche quelli per quelli uninominali. Mirella Emiliozzi, già consigliere comunale a Civitanova nella passata legisluatura, se la giocherà nel collegio Civitanova-Fermo. A Daniela Tisi toccherà quello di Macerata-Osimo. 

Sauro Ciarapica

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Con il segno dell’ufficialita impresso dal segretario nazionale Matteo Renzi, Flavio Corradini è candidato del Partito Democratico  alle prossime elezioni politiche

L’Ex rettore e docente d’informatica, rappresenterà il collegio uninominale Macerata- Osimo alla Camera.dei deputati Nella stesura delle liste la cronaca degli ultimi giorni ha evidenziato segni di tensioni Alla fine ci ha pensato Renzi a sciogliere il nodo; escluso dalla corsa il nome di Sara Giannini, data per favorita fino all’ultimo.

E’ un’altra tappa importante della mia vita che vivo con determinazione, tanta vogliia di fare e passione- dichiara l’ex rettore di Unicam- Vedrete che non mancheranno in questa fase e, auspicabilmente, per il futruro. Sono un uomo di queste terre- prosegue Flavio Corradini-, lavoro per questi territori e l’ ho sempre fatto anche ricoprendo importanti ruoli, in questi ultimi anni e nel passato. Mi piace valorizzare la persona e sarò attento alla questione del lavoro, all’innesto della ricerca e dell’innovazione, al rapporto con i sistemi produttivi. Un capitolo che mi sta particolarmente a cuore- aggiunge- è ovviamente quello dei territori colpiti dal sisma, avendolo vissuto in maniera personale da rettore dell’Università di Camerino. Sono davvero positivo e molto determinato; adesso ci aspetta una campagna elettorale breve ma intensa; sto lavorando per organizzare un’agenda fitta di impegni e, a breve, fisserò delle date per l’incontro con le persone, anche per poter approfondire quelli che saranno i punti di un programma che mi piacerebbe svolgere insieme alle comunità”.

Voluto dal segretario nazionale Renzi come "uomo della società civile", lo stesso Corradini conferma che alla base della sua candidatura c’è un impegno trasversale e innovativo che supera le correnti.

“ Le correnti non sempre hanno agevolato dei percorsi che invece, in riferimento a progetti, idee e grandi riflessioni, debbono essere principalmente basati sul confronto, anche dialettico e forte. Questo è l’obiettivo e questo credo che debba essere la mia caratterizzazione; così ho fatto in altre situazioni che ho gestito, così mi rapporto con le situazioni che tuttora gestisco e coordino in sintonia con grandi istituzioni e tante persone. La discussione è il cuore pulsante di ogni iniziativa politica e va fatta sgomberando la mente e la discussione stessa, da questioni che non siano idee, progetti, riflessioni sui territori capaci di avere slancio nazionale e internazionale. E’ in questo senso che interpreto la definizione di “ uomo della società civile “che mi ha dato l’attuale segretario PD Matteo Renzi; anche indipendentemente dalle forze politiche, sento il dovere di lavorare ed essere a disposizione dei territori e delle comunità, valorizzandole entrambe, insieme a progetti che siano di interesse per la società. Su questo mi impegno con la forza e la determinazione che tutti voi conoscete. Portare lo slancio sulla discussione e sulle scelte, vale ad innovare anche la politica- conclude Flavio Corradini-  E’una forma di progresso che deve entrare nel Dna; come è entrato nel Dna dell’università e dello stesso rapporto dell’ateneo con il territorio, ritengo che in brevissimo tempo, entrerà in ciascuno di noi. In questo senso sono molto fiducioso”.

 

Carla Campetella

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Lunedì, 29 Gennaio 2018 13:37

Politiche, Pasqui rinuncia alla candidatura

Dopo la candidatura dell'ex rettore di Unicam Flavio Corradini da parte del Partito Democratico nel collegio di Macerata all'uninominale per la Camera dei Deputati c'era attesa, soprattutto a Camerino e nei paesi del cratere sismico, per conoscere le decisioni del centro destra riguardo la candidatura del sindaco della città ducale Gianluca Pasqui. Ipotesi suggestiva quella che avrebbe visto confrontarsi, in una sfida all'ultimo voto, due tra i protagonisti della vita camerte degli ultimi anni. Il sindaco Pasqui ha, però, rinunciato a correre per un seggio a Montecitorio, visto che le logiche di coalizione assegnano alla Lega il candidato all'uninominale. Disponibile sarebbe stato un posto nel proporzionale cui il primo cittadino ha rinunciato per occuparsi dei problemi della città che amministra, soprattutto in ottica ricostruzione. Così Corradini avrà come competitor, oltre al candidato dei Cinque Stella, il consigliere del comune di Treia Tullio Patassini, voluto da Matteo Salvini nel collegio uninominale maceratese, con il primo cittadino di Visso, anche lui uno dei simboli del terremoto, dirottato a "correre" per Palazzo Madama. Terminate, dunque, le schermaglie per la scelta dei candidati, tutti ai blocchi di partenza per la lunga campagna elettorale prima del voto del prossimo 4 marzo.

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Consegnate questa mattina nella frazione di Selvalagli di Gagliole  4 casette. A un anno e mezzo dal sisma, sotto un bel sole splendente, il sindaco Mauro Riccioni  ha distribuito le chiavi ad altrettanti nuclei familiari .  “ Giornata dalla temperatura ideale, quasi primaverile- ha commentato il primo cittadino di Gagliole- che fa pensare ad una sorta di resurrezione della città , a partire dalla consegna delle Sae  alla quale,sempre a Selvalagli, si aggiungerà presto l’inaugurazione di un parco giochi, seguita tra un mese e mezzo circa, dal taglio del nastro della nuova biblioteca comunale che ci è stata donata. In mezzo- continua Riccioni- ci sono tante piccole cose perché, non si può attendere una ricostruzione che durerà 8-10 anni, senza fare. Faremo da soli, con gli aiuti dei benefattori, seppure dopo un anno e mezzo ne arrivino sempre di meno. Oggi è una bella giornata perché ridare casa ad alcune famiglie, è un bel segnale; le Sae erano già pronte un mese fa, ma ne abbiamo ritardata la consegna, per risolvere qualche piccola problematica.  Volevamo essere certissimi, dopo tre collaudi, che tutto fosse a posto”.

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L’area è stata dotata di un piccolo regolamento per la gestione degli spazi comuni degli affidatari.

Nel suo discorso inaugurale, il sindaco  Mauro Riccioni ha inteso sottolineare alcune tematiche ritenute fondamentali per una reale ripresa del territorio, insistendo in primo luogo sulla Zona Franca “ In riferimento all’anno e mezzo passato, c’è bisogno di  una riduzione di almeno un 30 per cento su quanto si deve restituire, tra tasse, bollette e tributi e, da qui al 2020, di una  riduzione del 50 per cento. No alla restituzione della busta pesante, altrimenti l’economia crolla”.

Secondo il primo cittadino sarebbe inoltre da ripristinare la differenziazione tra prime e seconde case, prevista nella legge relativa al sisma del 1997. “ Non è possibile che chi ha la trentaduesima casa e vive di speculazione, possa avere lo stesso diritto a vederne la sistemazione, al pari di chi è proprietario di soli 30 metri quadrati con scheda Aedes E, il quale dovrà aspettare 8-9 anni per ricostruire. Diamo la priorità alle prime case, affinché le persone possano rientrare, non dico subito ma almeno tra 4-5 anni. E’ giusto che prima rientrino i proprietari di prime case e successivamente pensiamo alle seconde, terze abitazioni. Senza gli strumenti della Zona Franca e di una differenziazione tra prime e seconde case- ha concluso Riccioni-, per il nostro territorio, rischiamo lo spopolamento e la fine”.  

C.C.

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Fumata bianca in casa Pd. I Dem hanno sciolto le riserve: questa notte alle 3 l'assemblea nazionale, riunita a Roma, ha votato il documento con cui si dà il via libera ai candidati alle elezioni Politiche del 4 marzo.

Alcune conferme, qualche sorpresa, ma l'elemento più certo è che le certezze per chi punta ad un seggio romano non sono poi molte.

Iniziamo dal Senato. Nel collegio uninominale maggioritario di Macerata-Ancona, correrà il parlamentare uscente Piergiorgio Carrescia (area Renzi), in quello di Ascoli-Fermo-Civitanova Antimo Di Francesco, in quello di Fano-Senigallia-Pesaro Camilla Fabbri (area Orlando), anch'essa parlamentare uscente.

Nel collegio plurinominale proporzionale, unico per tutte le Marche, capolista è il senatore uscente Francesco Verducci, riferimento marchigiano del leader del Giovani Turchi Orfini: a seguire la maceratese, deputato uscente, Irene Manzi (area Martina), Piergiogio Carrescia (parlamentare uscente) e Donatella Paganelli.

Passiamo alla Camera dei Deputati. Per l'uninominale maggioritario, il partito di Renzi ha scelto Emanuela Di Cinto per Ascoli (area Renzi), per Civitanova-Fermo Paolo Petrini (uscente), a Macerata-Osimo l'ha spuntata l'ex rettore di Unicam Flavio Corradini, Emanuele Lodolini, area Renzi, su Ancona, per Fano-Senigallia Bonelli (Verdi), e a Pesaro, come annunciato, Marco Minniti, minstro dell'Interno.

Al plurinominale proporzionale, secondo cui le Marche sono state divise in due zone, il Pd si presenta con il presidente del consiglio, marchigiano doc, Paolo Gentiloni, Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione, Mario Morgoni, ex sindaco di Potenza Picena, senatore uscente, in un primo momento escluso dalla lista dei candidati, e Margherita Sorge (collegio Marche Nord, che include le zone di Ascoli, Civitanova, Fermo e Macerata); nel collegio Marche Sud, che comprende Ancona-Fano-Senigallia-Pesaro, saranno della partita Alessia Morani, il tolentinate Franceco Comi, segretario regionale del Pd, Sabrina Sartini, Cristian Fanesi. 

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Prende il via il cantiere per la ricostruzione della nuova scuola di Caldarola abbattuta dal sisma, grazie al contributo dei soci Coop e di 13 cooperative di consumatori. Ne usufruiranno dal prossimo anno scolastico circa 500 bambini. Si tratta di un complesso scolastico fra i 108 da ricostruire nel cratere. L’intervento, le caratteristiche del nuovo edificio della "Simone De Magistris", la situazione del comprensorio saranno illustrate venerdì 2 febbraio, alle 14.30, nella Sala polifunzionale "Annalena Tonelli" di Caldarola. All'incontro interverranno Paola De Micheli, commissario straordinario per la Ricostruzione, Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, Luca Maria Giuseppetti, sindaco di Caldarola, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, Stefano Bassi, presidente Ancc-Coop, Dora Iacobelli, vicepresidente Legacoop nazionale, Adriano Turrini, presidente Coop Alleanza 3.0, e Adriana Zagarese, vicepresidente Consorzio Integra.

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Il lungo iter per la ricostruzione dell’Istituto tecnico tecnologico Eustachio Divini”fa un altro passo avanti, stavolta fondamentale”.

A dare l’annuncio della pubblicazione della procedura di gara per i lavori all’Itts di viale Mazzini è il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei.

La stazione appaltante Invitalia Spa ha infatti pubblicato, proprio in queste ore, il bando per il rifacimento dell’edificio, di proprietà della Provincia, abbattuto dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016.

L’opera, che dovrà essere realizzata ex novo, è stata finanziata con l’Ordinanza n.14/2017 del Commissario straordinario della Ricostruzione e con la successiva Ordinanza n. 18/2017 con le quali per l’affidamento dei lavori si prevede la procedura dell’appalto integrato. Le imprese selezionate da Invitalia Spa dovranno presentate le loro offerte entro il prossimo 8 febbraio.

La ditta affidataria dal giorno dell’aggiudicazione delle opere avrà quindici giorni per redigere il progetto esecutivo, l’auspicio è che il cantiere possa essere avviato per primavera.

Per quanto riguarda invece la ricostruzione dei laboratori, opere già appaltate prima del sisma dalla Provincia ma mai iniziate, il Commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli, ha firmato il decreto per lo stanziamento di una ulteriore somma, di circa 270mila euro, necessaria per realizzare opere necessarie per l’adeguamento della struttura in base ai nuovi coefficienti di calcolo. Attualmente è in fase di approvazione la variante.

Ci auguriamo – sottolinea il sindaco Piermattei – che anche per questo corpo a breve abbiano inizio i lavori”.

g.g.

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Oltre 50 mila visualizzazioni per la diretta facebook sulla pagina di Radio C1inblu – L'Appennino camerte dell'incontro tra il sindaco Gianluca Pasqui e i cittadini di Camerino per parlare delle problematiche relative al terremoto. Un'aula magna del Polo Scolastico di via Madonna delle Carceri gremita in ogni ordine di posti per confrontarsi sui temi più caldi dell'emergenza sisma e sui progetti futuri per la città ducale. Tante le domande e le questioni sollevate dai presenti in sala e altrettante giunte attraverso la pagina facebook di radio C1inblu – L'Appennino camerte. Soprattutto, però, il sindaco Pasqui ha bucato lo schermo con la diretta video su facebook curata da Fabio Cardona. Picchi di ascolto mai così alti per Radio C1inblu, che ha anche seguito l'evento in diretta radiofonica, con visualizzazioni e commenti dai luoghi più disparati. E' proprio il caso di dire che come Berlusconi anche Pasqui quando appare in video ottiene grandi risultati, almeno in termini di audience. Da parte nostra la soddisfazione di aver dato un servizio ai tanti anziani che hanno seguito la diretta radiofonica e agli altrettanti abitanti di Camerino e non solo costretti a vivere da tempo lontani da casa. 

MONTARULI PASQUI LUCARELLI GAMBERONI

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Partecipatissimo a Camerino il primo degli appuntamenti “Il sindaco incontra la città”, tenutosi presso l'aula magna del polo scolastico di via Madonna delle Carceri, dove la giunta Pasqui ha voluto incontrare i cittadini per parlare delle problematiche relative al sisma dopo oltre 15 mesi dall'evento tellurico. "Dopo le trasmissioni suRadio C1inBlu, seguite da altre riunioni tenutesi nei locali del Contram, a dire il vero non molto partecipate, si era pensato che non ci fosse molto interesse per questo tipo di incontri – così il sindaco Pasqui evidentemente ho sbagliato a pensarlo, dal momento che mi sono giunte invece diverse richieste affinché il filo diretto con l’amministrazione riprendesse.Da parte mia- ha proseguito il primo cittadino - mi metto in una posizione soprattutto di ascolto;vorrei che arrivassero dai miei concittadini anche richieste di spiegazioni su qualcosa che non è chiaro, o su attività svolte che meritino approfondimento",

Il dibattito ha subito avuto inizio con una domanda relativa alla zona rossa nella città ducale che tarda ancora ad essere ridotta contrariamente a quanto avvenuto nella vicina Umbria.

sala gremita

"Nessuna volontà di mantenere la zona rossa – ha risposto il sindaco Pasqui – anche se quella della nostra città è la più estesa del cratere. Vogliamo ridurla ed eliminarla quanto prima e per questo necessitano le opere di messa in sicurezza. E' chiaro che la sopportazione non solo della popolazione, ma anche di noi amministratori ha raggiunto il limite. Purtroppo, questa è la verità, non ci vengono garantite dagli organi preposti le coperture finanziarie necessarie per procedere che ammontano a circa 6 milioni di euro".

Dopo un breve dibattito sulle schede Fast e Aedes, il discorso si è spostato sui tempi di riapertura del centro storico e su quale sarà la futura destinazione della zona storica di Camerino alla luce del piano presentato dall'architetto Cucinella.

 

"Tempi non riesco più a darne - ha continuato il primo cittadino - perchè non so come possa essere puntellata una città se, come sopra detto, non vengono dati i soldi. Circa il piano Cucinella ricordo che siamo ancora in periodo di emergenza e le questioni riguardanti la ricostruzione saranno affrontate una volta terminato lo stato emergenziale. Ho scritto al Commissario De Micheli chiedendo come si debba procedere per rinnovare in deroga un incarico che a norma di legge non ho il potere di conferire. Se ciò non sarà possibile come sindaco potrò soltanto mettere a bando la successiva fase della ricostruzione".

Il sindaco Pasqui poi si lascia andare ad un lungo sfogo contro la gestione dell'emergenza terremoto, ripetendo ancora una volta la necessità di rivere il cratere sismico. "Non si possono curare tutti con la stessa medicina - non si stanca di ripetere - e fino a quando ciò non avverrà le comunità realmente ferite nel loro tessuto sociale non riusciranno a riprendersi".

 

pasqui e i numeri

 

 

sala e pubblico

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