Notizie di politica nelle Marche
Mercoledì, 30 Ottobre 2019 11:23

Sisma. 5 Stelle Tolentino: "Cosa fa Borrelli?"

Nel giorno in cui si celebra il triste anniversario del terremoto che ha colpito il centro Italia e quindi anche Tolentino, i consiglieri pentastellati della città, Gianni Mercorelli e Martina Cicconetti, hanno voluto fare il punto della situazione sulla gestione dell’emergenza da parte dell’amministrazione Pezzanesi.

“Vogliamo dire la nostra - ha esordito Mercorelli - su quello che Pezzanesi avrebbe dovuto fare in questi tre anni e raccontare quello che invece non ha fatto.

Parliamo delle case, delle persone, della comunità tolentinate”.

In principio il punto sugli appartamenti per i terremotati: “A Tolentino abbiamo richieste per circa 220 abitazioni e oggi le case che abbiamo dato sono solo 4.

La domanda che facciamo su Borrelli nasce dalla delusione che ci ha lasciato quando ad aprile è venuto in città. Quando noi andammo a Roma a parlare con lui per presentargli la situazione degli appartamenti di Tolentino, lui ci diede ragione puntualizzando che Tolentino aveva preso 20 milioni di euro per gli appartamenti, perché l’amministrazione aveva promesso di completare i lavori entro agosto 2019.

Era ovvio che queste scadenze sarebbero state disattese dal momento che già durante la sua visita i lavori in contrada Rancia non erano cominciati.

Allora Borrelli, oltre ad aver spalleggiato Pezzanesi nell’assise pubblica, comunque qualcosa sul piatto lo ha buttato: la richiesta di un cronoprogramma con scadenze certe.

A metà maggio viene quindi consegnato il cronoprogramma, ma ad oggi non c’è una delle scadenze presenti che sia stata rispettata”. 

È Martina Cicconetti a fare il punto sulle date di inizio dei lavori che registrerebbero almeno due mesi di ritardo: “In contrada Paterno dovevano cominciare il 3 settembre, in Piazzale Battaglia il 29 agosto, in via 8 marzo il 19 giugno e in contrada Pace il 21 ottobre. 

In contrada Sant’Angelo, struttura già rimessa a posto, su cui mancavano le finiture, i 4 appartamenti dovevano essere consegnati oggi, ma ci sarà una settimana di ritardo”.

A questi ritardi si aggiunge la decisione di non acquistare gli appartamenti di via Filelfo “gli stessi di cui Pezzanesi disse di aver consegnato le chiavi con i terremotati che commossi abbracciavano i dipendenti comunali”. Questi potrebbero ora portare dei problemi alle tre graduatorie non integrabili far loro ed è per questo che i grillini chiedono al sindaco le strategie che metterà in campo per risolvere questo problema.

“La poca serietà della giunta Pezzanesi - prosegue Mercorelli - si racconta quindi in sintesi nel cronoprogramma. Un fallimento totale, una incapacità di prevedere e integrare informazioni assoluta.

Quello che dovrebbe fare oggi Borrelli è togliere a Tolentino la possibilità di realizzare queste case, stando a quanto detto al momento in cui ha dato l’ultimatum.

Borrelli dovrebbe essere determinato a tener fede alla parola che aveva dato precedentemente.

Forse è stato troppo indulgente? Non vorremmo che questa amicizia con Pezzanesi che tanto ha voluto rimarcare lo avesse portato a chiudere gli occhi su questi ritardi”.

GS


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A Monte san Martino 10 ragazzi della Repubblica democratica del Congo hanno appena iniziato il corso di formazione Agri- Food– Quality, grazie alla proposta operativa che vede in sinergia l’azienda Self Globe- Università di Camerino, Istituto Italiano “Fernando Santi” e Unione Montana Monti Azzurri.
La presentazione della proposta operativa è avvenuta nella chiesa delle Grazie di Monte San Martino. Presenti il ministro dell’industria del Congo che ha finanziato il progetto, l’ambasciatore, il prof.Carlo Renieri della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, il titolare di Self globe Tarcisio Senzacqua, rappresentanti della Regione Marche, il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti e le autorità militari. 
Il corso mira a formare dei professionisti qualificati e capaci di favorire lo sviluppo dell’industria agroalimentare nella Repubblica democratica del Congo.
L' obiettivo è infatti quello di fornire agli studenti le conoscenze e competenze relative alla qualità dei prodotti alimentari in tutta la filiera di produzione. Ad influire negativamente sulla qualità dei prodotti agricoli sono diversi fattori: crescita demografica globale, riduzione progressiva di spazi dedicati e disponibili all’agricoltura, cambiamenti climatici e globalizzazione dei modelli agricoli
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"E’ veramente una bella soddisfazione per il territorio ma soprattutto per Monte San Martino- ha dichiarato il presidente dell'Unione Monti Azzurri Giampiero Feliciotti- Già prima del sisma del 2016, avevamo ospitato ben 18 Ambasciatori dell'Africa centrale che avevano interesse a presentarci dei giovani, allo scopo di formarli sul mantenimento dei generi alimentari. Nel loro Paese infatti non è usuale in quanto c'è un alternarsi di stagioni molto lunghe e, grazie alla società Self Globe che fa capo a Tarcisio Senzacqua, questo loro desiderio si è potuto concretizzare. La ditta - spiega Feliciotti- costruisce una serie di prefabbricati container che vengono esportati in tutto il mondo e che possono ospitare dai mattatoi ad uffici di vario genere, compresi quelli  per la selezione di semenze. L'azienda nel post-sisma aveva subito un rallentamento e si era un po' fermata. Oggi siamo stati felici di ospitare il Ministro dell'industria del Congo insieme al'ambasciatore e ai dirigenti del proprio ufficio. Sono loro stessi ad aver finanziato questo corso di formazione che coinvolge 10 ragazzi che resteranno sul nostro territorio per tre mesi,faranno degli stage nelle aziende, il tutto curato dall'università di Camerino sotto la supervisione del professor Renieri. Da noi- continua-  metteranno a.punto la formazione per avere poi la possibilità in Congo di sviluppare queste attività con le tecnologie della ditta di Monte San Martino.
E'  solo l'inizio ma tutto questo serve per fornire agli studenti le competenze relative alla qualità dei prodotti agroalimentari in tutte le fasi della filiera e della produzione. Credo sia un bell' esempio e un bellissimo inizio di collaborazione- conclude Feliciotti-  Siamo anche stati invitati dal ministro nel loro Paese per andare a vedere con alcune nostre imprese, quali possibilità di sviluppo si possano creare. Nei mesi di aprile-maggio vedremo se sarà possibile concretizzare questo viaggio e l' Unione Montana, si farà carico anche di esportare questo nostro know how".
cc
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A tre anni dal sisma, Pieve Torina  mette un segno sulla data della scossa più forte, quella del 30 ottobre. Sarà una passeggiata all'interno della zona rossa a far riflettere ma anche a lanciare un messaggio per dire che per ricostruire e restituire un'anima al paese, c'è ancora molto da fare. Aperta a tutti, la  manifestazione vuole onorare l’impegno di un’intera comunità resiliente che ha lottato con ogni forza contro il dramma del sisma. Una popolazione che nella sua terra vuole continuare a vivere e a trovare prospettive. 
" Ci ritroveremo alle 18.30 davanti alla sede del vecchio municipio- spiega il sindaco Alessandro Gentilucci- Partiremo da li e dopo la lettura di alcuni pensieri scritti dai bambini, verranno consegnate simbolicamente delle candele. Accompagnati dalla musica di un violino, procederemo a piedi lungo la zona rossa facendo sosta per un'altra riflessione davanti alla chiesa, per raggiungere infine la scuola “Mons. Paoletti". Da qui un appello al Presidente della Repubblica e i cittadini saranno invitati a sottoscrivere una lettera da inviare a Mattarella, affinché non si spengano i riflettori ma si mantenga vivo l'impegno di tutte  le istituzioni
Il messaggio di fondo- continua Gentilucci-  è che nonostante tutto, siamo vivi: la comunità dell'entroterra maceratese vuole continuare a vivere qui, a trovarvi una prospettiva di sviluppo. Qui ci sono persone che non hanno voluto piegarsi al triste destino dell'abbandono, c'è un popolo che ha voluto e ha deciso di rimboccarsi le maniche, determinato a fare di tutto per dare un futuro al proprio territorio. Ma questo non basta. Serve l'attenzione e l'impegno, serve  la perseveranza da parte di tutte le istituzioni.
Ecco il perché di questa fiaccolata per le vie della zona rossa di Pieve Torina che non era mai stata aperta. Noi stessi, noi cittadini di questo territorio martoriato, siamo invitati a parteciparvi proprio per dare consapevolezza di quello che abbiamo vissuto e desideriamo. Sarà una sfida difficile e lunga ma la dobbiamo vincere insieme. E insieme, possiamo farcela".
cc
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Un fiume di persone ha preso parte alla toccante cerimonia voluta dalla città di Camerino nella ricorrenza dei tre anni dal sisma. All'ingresso del Sottocorte Village è stato inaugurato l''Albero della Speranza. Opera dell'artista Nazzareno Rocchetti, la bellissima scultura bronzea, raffigura in tutta la sua 'umanità' un albero che protende le sue 'braccia' al cielo.
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" In questo tunnel interminabile di sofferenza- ha detto Nazzareno Rocchetti- io vedo una luce. L'ho rappresentata in questo mio albero che ho voluto donare, non al sindaco attuale nè a quelli che lo hanno preceduto e nemmeno a quelli che verranno, ma alla città camerte che tanto ha sofferto. Un dono che è la mia testimonianza di vicinanza; a loro in special modo e a tutti gli uomini che abitano questo mondo meraviglioso, il mio messaggio è che l'aver sempre saldi i piedi nelle radici ci permette anche di volare in alto ma mai dobbiamo scordarci della nostra madre terra".
A precedere il disvelamento della scultura, l'inno d'Italia suonato dalla Banda città di Camerino.
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" Quella del 26 ottobre - ha detto il sindaco Sandro Sborgia- è per noi una ricorrenza carica di emozioni, di sentimenti e di ricordi ma non vogliamo legarla alla tristezza. Siamo qui sì per ricordare, ma vogliamo guardare a quello che ci aspetta domani. Da questa nuova realtà del post sisma che è simbolo di ripartenza, col pensiero siamo comunque e costantemente rivolti alla nostra città che è lassù che ci aspetta e che rappresenta il nostro obiettivo. Il monumento inaugurato è la testimonianza che la speranza mai deve venir meno, mai deve lasciare spazio alla rassegnazione, anzi, deve essere da stimolo a farci ritrovare la serenità e la tranquillità quotidiana che tre anni fa abbiamo dovuto un po' mettere da parte. La speranza - ha aggiunto il sindaco- è che possiamo ricostruire una città che conserva le radici storiche ma che guarda avanti. Una città più sicura, certamente accogliente e aperta alla cultura, alla musica, alla storia, aperta alla vita come è sempre stata. Quello che vogliamo celebrare da qui- ha concluso- è il nostro "monumento alla speranza" di ritrovare appieno la nostra quotidianità". Il primo cittadino ha poi ricordato tutte le istituzioni che svolgono un servizio a favore delle persone 24 ore su 24 e specialmente nelle situazioni di difficoltà. Ad esse, già destinatarie della cittadinanza onoraria è stato dedicato il monumento: Dipartimento della Protezione Civile, Esercito italiano, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo di Polizia Penitenziaria, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Associazioni Nazionali Carabinieri e Alpini, Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, A.G.E.S.C.I Associazione nazionale Guide e Scout Cattolici Italiana.
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Seguendo le note della Banda cittadina ci si è poi spostati nel luogo di ritrovo centrale del Sottocorte village. Qui, introdotti dal personale ricordo di Sante Elisei, si sono succeduti una serie di interventi che hanno fatto memoria della statura umana e politica del compianto ex sindaco Dario Conti, visceralmente legato a Camerino e a tutto il territorio. Ostinato, caparbio, perfino scontroso seppure sempre in buona fede, caratteristica saliente della personalità di Dario Conti la sua infinita bontà.
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Tra i presenti all'intera manifestazione il rettore di Unicam Claudio Pettinari, l'assesore regionale Moreno Pieroni, il Senatore Giuliano Pazzaglini, il consigliere provinciale Francesco Acquaroli, il segretario provinciale del Psi Ivo Costamagna, l'ex rettore Flavio Corradini, la sorella di Dario Conti Mirella e i nipoti. Un filmato realizzato per l'occasione dal fotografo e nipote Roberto Conti, ha ripercorso tutta le tappe della sua vita politica e amministrativa, dal locale alla provincia, dalla Regione fino agli incarichi nazionali ricoperti come punto di riferimento del socialismo. Dell'uomo che si è battuto a tutti i livelli istituzionali "esempio di vita e fratello maggiore" come sottolineato da Costamagna, la piazza del Sottocorte village porterà per sempre il nome. 
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Nella targa affissa all'ingresso di Piazza Dario Conti è racchiuso tutto quello che la sua figura  ha rappresentato per la città, per la comunità intera dell'entroterra e non solo: " Uomo giusto e amministratore pubblico retto, ha dedicato l'intera vita per il bene di Camerino e del territorio montano".
cc
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Non si è fatto attendere il commento del Commissario alla ricostruzione, Piero Farabollini, su quanto affermato dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, in merito alla norma che regola la ricostruzione delle scuole nei centri storici colpiti dal sisma.
“Il sindaco Pezzanesi - contraobatte Farabollini - , preso nelle maglie delle diatribe politiche cittadine, cerca di trascinarci dentro il Commissario alla Ricostruzione, ma fa un doppio errore. Primo perché l’attitudine personale la mission e l’enorme mole di problemi della ricostruzione che affronta quotidianamente negano al Commissario il modo e il tempo di avercela con chicchessia. Secondo perché, con tutto il rispetto per una città così importante e storicamente prestigiosa come Tolentino, la strategia della ricostruzione riguarda quattro regioni il che esclude che si possano o si vogliano fare figli e figliastri nel merito del singolo intervento. Le pressioni quotidiane sull’argomento - aggiunge il commissario - devono aver indotto il sindaco Pezzanesi ad essere precipitoso. L’articolo 2 del decreto recita che le scuole dei centri storici non siano delocalizzate salvo che per ragioni oggettive la ricostruzione in situ non sia possibile – aggiunge Farabollini – . Non ho motivo di pensare che le motivazioni della giunta tolentinate non rientrino in questi parametri e sono certo che, passata l’immotivata delusione, il sindaco Pezzanesi sarà il primo a riconoscere che il suo commento fuori dalle righe non aveva ragione di essere”.

GS


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A tre anni dal sisma del 2016, cartelli sono stati affissi nella notte ad Ancona. La città dorica ospita oggi il Premier Conte che partecipa all'assemblea nazionale della Cna. Ha la forma di una  "autocertificazione" quella scelta dalla rete Terre in Moto Marche per denunciare lo stato della ricostruzione post sisma. Autocertifico: 3 anni di nulla e macerie. Sappiamo chi è stato, la scritta che campeggia sui cartelli.
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"Il 26 ottobre - si legge nel documento- è un giorno simbolico per chi ha vissuto sulla propria pelle il sisma 2016/2017 perché proprio oggi, tre anni fa, fortissime scosse colpirono l’Appennino. Oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà ad Ancona e noi questa notte abbiamo voluto dargli il benvenuto nelle Marche  affiggendo dei messaggi chiari, in città con in altri comuni dell’Appennino, in cui “certifichiamo” - anzi autocertifichiamo – lo stato delle cose in quello che chiamano cratere. D’altra parte nel recente (ennesimo) Decreto Sisma varato proprio in settimana è stata introdotto lo strumento dell’autocertificazione. Noi non abbiamo voluto perdere tempo e abbiamo utilizzato immediatamente questa utile semplificazione per dire alcune cose"
Nata nel territorio colpito dal sisma 201672017,  la Rete Terre in Moto Marche nel suo atto specifica che " in merito alle problematiche relative alla gestione paradossale del post terremoto, alla ricostruzione assente e ai molti tentativi speculativi tutt’ora in corso di progettazione" e consapevole che è stato di recente emanato il Decreto Legge n.123,  " intende avvalersi dello strumento dell’autocertificazione ivi inserita e pertanto dichiara che lo stato in cui versa il territorio colpito dal sisma " è inammissibile"; i quattro governi che si sono succeduti fino ad ora (e tutti i partiti politici che ne hanno fatto parte) hanno creato una serie di strumenti completamente inadatti alla gestione della situazione. Non accettiamo che a fronte della ricostruzione assente vengano avallati, progettati, realizzati, interventi speculativi che danneggiano ulteriormente il territorio già in ginocchio. I terremotati non possono essere usati solo come strumento di campagna elettorale o come termine di paragone per speculazioni politiche al fine di attaccare altre fasce più deboli della popolazione.
La Rete Terre in Moto Marche , "non accetta l’applicazione delle Leggi Sicurezza (votate anche da parte dell’attuale maggioranza e tutt’ora in vigore) che colpiscono proprio chi vorrebbe far valere i propri diritti protestando legittimamente contro lo stato in cui versa il territorio. L’ennesima proroga dello stato di emergenza certifica il fallimento di quanto fatto fino ad ora. Sappiamo chi è Stato".

Sotto le autocerificazioni affisse ad Ancona

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Venerdì, 25 Ottobre 2019 10:43

PD Tolentino su decreto sisma: "E' la svolta"

Se da un lato il Decreto sul terremoto , approvato dal Consiglio dei Ministri, ha fatto discutere, dall’altro trova l’approvazione del Partito Democratico di Tolentino che in una nota scrive: “potrebbe essere davvero la svolta per la ricostruzione. Sei i punti principali del Decreto: ridotti al 60% gli importi da restituire in relazione alla "busta paga pesante", ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall'agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40% in 10 anni; la misura prevista per gli imprenditori Under 46, nota come "Resto al Sud", viene estesa anche ai giovani imprenditori dei Comuni che fanno parte del cratere del terremoto. L'aiuto consiste in un finanziamento sugli investimenti sostenuti pari al 35% a fondo perduto e per il restante 65% in un prestito bancario a interesso zero”.

Poi lo sguardo alle imprese con “i contributi a fondo perduto in favore delle imprese agricole nei comuni del cratere. Due milioni nel 2019 e altrettanti nel 2020; l’anticipazioni del 50% dei compensi dei professionisti che fino ad oggi hanno lavorato gratuitamente”:

Per la ricostruzione, “L’accelerazione delle pratiche per la ricostruzione privata attraverso autocertificazione. L’avvio dei lavori sarà basato sulla certificazione redatta dai professionisti. Il controllo non verrà più realizzato più a monte sul 100% dei richiedenti, come avviene oggi, ma solo a campione sul 20% ed infine la proroga dei mutui degli enti locali. Si allungano, infatti, i tempi dal 2018 al 2020 con i quali i Comuni possono pagare i mutui concessi da CdP”.

GS
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Si è tenuto a Macerata l’incontro in Prefettura con tutti gli attori che hanno a che fare con la risoluzione della problematica della nuova Caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino. Convocati dal Prefetto Iolanda Rolli al tavolo erano presenti il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il comandante Legione Carabinieri Marche Generale di Brigata Fernando Nazzaro, il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata Tenente colonnello Michele Roberti, il Comndante della Compagnia Carabinieri di Camerino Roberto Nicola Cara, il direttore regionale dell'agenzia del Demanio Giuseppe Tancredi, il presidente dell’Unione Montana Alessandro Gentilucci rappresentata anche dalla ex direttrice Rosalba Catarini e dal neo segretario dott. Angelo Montaruli.
Come noto, era attesa una decisione risolutiva in ordine alla delocalizzazione degli uffici e sede operativa della Compagnia Carabinieri nello stabile dell’Unione Montana in via Venanzio Varano.
“Un incontro molto positivo” lo ha definito il presidente dell’Unione Montana Gentilucci: ” Avevo già sollecitato il fatto che saremmo dovuti tornare tutti in consiglio per cercare di trovare una soluzione in ordine alle problematiche tecniche e oggi, il prefetto Iolanda Rolli ha fatto un'opera incredibile di mediazione. Dopodiché evidente che siamo voluti addivenire a questa soluzione proprio in funzione di garantire una sede alla Caserma della compagnia Carabinieri di Camerino; prossimo passo sarà l'atto di delibera che dovrà essere fatto da ciascun consiglio comunale. Nell'accordo – continua Gentilucci- abbiamo sostanziato che lo stabile resterà funzionale alle esigenze della compagnia Carabinieri di Camerino e nella disponibilità dell'agenzia del Demanio per circa 60 anni. Ci siamo dunque dati dei tempi per realizzare questi passaggi che di fatto sottendono a una questione meramente di ordine tecnico ma, credo che i primi di dicembre si possa dare il via alla progettazione da parte dell'Agenzia del demanio e noi di fatto usciremo di scena”.
In seno al proprio Consiglio comunale,ogni ente dunque delibererà la cessione a titolo gratuito dell’immobile dell’Unione per le necessità dell’Arma; sullo stabile l’Agenzia del demanio effettuerà investimenti fino a 5 milioni di euro per l’adeguamento della struttura alle esigenze della Compagnia Carabinieri di Camerino.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “ Finalmente si è arrivati alla definizione degli atti necessari che condurranno alla formalizzazione dell’accordo che vede appunto lo stabile dell’Unione Montana da utilizzarsi per le esigenze dell’Arma dei Carabinieri, patrimonio di tutto il territorio su cui si estende la sua competenza,  da Castelsantangelo sul Nera a Matelica. C’è soddisfazione- sottolinea Sborgia- in quanto attraverso questa premessa e allorché si arriverà alla definizione dell’atto, l’Unione Montana sta dando prova che , quando è necessario, sa anche dimostrarsi unita nell’interesse della comunità. Il termine per la sottoscrizione della firma dell’accordo è stato fissato per il 20 novembre, vigilia della ricorrenza della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, proprio in segno di omaggio e di festa per la felice risoluzione della problematica e- conclude Sborgia- nella difficoltà della contingenza del post sisma, il segno di positività viene dalla certezza che quello stabile sarà a breve sistemato e adeguato per le necessità dell’Arma restituendole condizioni dignitose e di efficienza”.
cc
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Giovedì, 24 Ottobre 2019 16:19

Pezzanesi: "Farabollini è contro di noi"

“La sicurezza delle scuole e dei ragazzi innanzitutto. Se poi qualcuno, dall’alto, ci imponesse soluzioni diverse dovrebbe firmarci anche le pratiche che tolgono la responsabilità in capo a noi sindaci”. Commenta così il primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi l’inserimento nel Decreto Sisma della norma che, se tramutata in legge, andrebbe ad incidere sulle scuole situate nei centri storici e lesionate dal sisma. La questione riguarda anche la scuola Don Bosco che nelle intenzioni dell’amministrazione tolentinate dovrebbe essere ricostruita ex novo e delocalizzata. In base al decreto, invece, la scuola, situata nel centro storico, andrebbe rimessa in sicurezza e frequentata nel suo sito originario.
Una norma che Pezzanesi contesta senza sé e senza ma, parlando di “disposizione inserita per volontà del commissario Farabollini che, colpendo Tolentino, finisce per intralciare l’opera di quanti costruirebbero nuovi edifici scolastici senza aggravio di costi. Il fatto che le scuole nei centri storici devono rimanere dove sono, ricostruite o adeguate simicamente, anche se il luogo non risponde a criteri di sicurezza, traffico, raggiungibilità, funzionalità ai numeri del territorio lo ritengo a dir poco assurdo”.
Non manca neppure una stoccata all’ex assessore Alessandro Massi, da tempo paladino del far rimanere la scuola Don Bosco nel centro cittadino. “Ognuno è libero di fare politica secondo le sue convinzioni – conclude Pezzanesi – ma chi oggi canta vittoria nel voler rattoppare una scuola vecchia invece che accettare la costruzione di un nuovo istituto non fa un favore ai cittadini ne ai ragazzi che dovranno frequentarla. Chi si pone in contraddizione su un tema come questo ritengo stia giocando solo una partita molto personale che poco inquadra la problematica nel suo insieme”.
Gaia Gennaretti 
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Camerino figura tra i tredici i comuni terremotati che vedranno finanziati i primi interventi per dotare le aree Sae di fermate a servizio dei nuovi collegamenti del Trasporto Pubblico locale.
Con la finanziaria 2019 la Regione Marche ha stanziato una somma complessiva di un milione di euro che serviranno a finanziare entro il 2021, le prime 68 fermate in graduatoria in base alle manifestazione di interesse al finanziamento pervenute entro fine agosto da amministrazioni e unioni di comuni al di fuori del cratere; alla somma stanziata si aggiungono poi 230 mila euro che raggiungeranno invece i comuni che hanno analogamente manifestato interesse tra quelli colpiti dal sisma. In entrambe le tipologie di Comuni, le opere verranno finanziate al 100 per cento della spesa ammissibile e nella misura massima di 20 mila euro. Nella città di Camerino saranno dieci le postazioni che potranno avvantaggiarsi di questo tipo di interventi che serviranno a dotare dei servizi necessari parti della città che, a seguito del terremoto, hanno subito una variazione dei percorsi. A Visso la risoluzione di criticità  riguarderà invece due postazioni. 
" Una misura questa che è stata fortemente voluta dalle forze sociali e anche dai rappresentanti dei cittadini- afferma l'assessore al Trasporto della Regione Marche Angelo Sciapichetti-. In alcuni comuni e in alcune zone sono state infatti costruite delle nuove aree urbanizzate nelle cui soluzioni abitative di emergenza, vivono centinaia di persone. E in quelle zone, anche per la stessa sicurezza dei cittadini e dei pedoni, bisognava intervenire con postazioni di fermata. I fondi stanziati vanno proprio in questa direzione. C'è ovviamente in tutta la Regione - continua Sciapichetti- un problema generale che riguarda la sicurezza dei passeggeri e che gli stessi autisti delle linee del trasporto pubblico ogni giorno ci segnalano ma prioritario doveva essere l'aspetto delle nuove criticità emerse a seguito dei percorsi urbani modificati dal post sisma. La serie di interventi dunque si appresta a partire - conclude l'assessore- ma nei prossimi anni avrà ulteriori sviluppi". Gli interventi che verranno realizzati riguarderanno la sicurezza pedonale per raggiungere le fermate, il miglioramento degli spazi di attesa, l’allestimento di attrezzature adeguate. Gli altri progetti in graduatoria, potranno essere finanziati con economie o nuove risorse disponibili.
Tra i 68 comuni altri comuni interessati e in graduatoria per i primi interventi (anche con più fermate): Falconara Marittima, Fano, Pesaro, Cingoli, Treia, Monte Roberto, Sant’Angelo in Pontano, Monte San Giusto, Magliano di Tenna, San Ginesio, Porto Sant’Elpidio, Poggio San Vicino, Chiaravalle, Cartoceto, Piobbico, Castelleone di Suasa, Lunano, Carpegna, Acquasanta Terme, Mondolfo, Apiro, Grottazzolina, Monte Vidon Combatte.
cc




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