Notizie di politica nelle Marche
A Pieve Torina, nell'area attigua alla scuola materna di Via Betti, proseguono i lavori per la realizzazione del nuovo asilo nido che si avvia  ad essere completato per la prossima primavera. A circa un anno di distanza dall'ottenimento del finanziamento, al quale hanno contribuito Regione Marche e Associazione Italiana Calciatori, quello che sembrava solo un sogno si appresta a diventare realtà. Con le sue pareti colorate e le sue grandi finestre aperte sulla natura,il nuovo asilo, accoglierà i bambini da 0 a 3 anni, già dal prossimo anno
" Un'altra risposta concreta in funzione del rilancio del paese e dell'intero territorio- afferma il sindaco Alessandro Gentilucci- Con l'asilo andiamo a completare un'altra parte del Polo scolastico di Pieve Torina, nel cuore storico del paese e a due passi dal campanile della nostra chiesa. Una struttura importante, antisismica ed ecosostenibile che abbiamo fortemente voluta per dare un servizio in più a coloro che vivono nel territorio e nei comuni limitrofi e che risponderà all'esigenza delle famiglie ". Una delle peculiarità dell'edificio, che si avvarrà di tutte le più innovative soluzioni green, è rappresentata dal fatto che gli alberi già presenti nel terreno saranno inglobati nella stessa costruzione. " Una volta realizzata,l'opera rappresenterà sicuramente un'eccellenza del centro Italia. Credo che in questi momenti storici occorra essere al passo con i tempi- conclude il sindaco-essere innovativi,lungimiranti e dare prospettive per il futuro. Se poi riusciamo a farlo nel rispetto della biodiversità e del nostro paesaggio, vuol dire che l'obiettivo è perfettamente centrato". 
cc

nella foto sotto, l'attigua costruzione della scuola dell'infanzia
lattigua costruzione della scuola dellinfanzia
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Il 26 ottobre non sarà mai una data come le altre per tutti noi – ha detto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia nell'evidenziare  la scelta di eleggere la ricorrenza a " simbolo di rinascita della nostra città nonostante i danni causati dal terremoto". 
Il simbolo sarà l'intitolazione della piazza del Sottocorte village a Dario Conti, l' amato e stimato ex sindaco scomparso il 1 maggio 2018 e che, fino all'ultimo tanto si è battuto per mettere in primo piano le esigenze della città ducale e del territorio. Altro significativo simbolo legato al triste terzo anniversario del dramma e all'augurio di una ripresa, l'inaugurazione della scultura commemorativaAlbero della speranza” realizzata dall’artista Nazzareno Rocchetti a ricordo dei cittadini onorari che sono stati vicini alla popolazione dopo il terremoto.
Dal Sottocorte Village, tutta la cerimonia avrà inizio alle ore 16.00 con l'accompagnamento musicale della Banda città di Camerino.
  "L’Albero della speranza per noi sta a simboleggiare il forte senso di appartenenza al nostro territorio- ha sottolineato il sindaco Sborgia - ma anche la speranza che mai verrà meno in ognuno di noi per un ritorno alle abitudini che il terremoto ha purtroppo modificato. Contestualmente sarà intitolata la piazza a Dario Conti, una figura che tanto si è spesa per tuttala montagna e per Camerino, e, che tanto bene ha fatto per la nostra terra”.
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È emergenza al reparto di Ortopedia dell'ospedale di Fabriano dove due mesi fa il primario è andato in pensione e non si ha nessuna notizia ufficiale riguardo il concorso per ricoprire l'incarico.
Ad accendere i riflettori sul problema è il senatore Sergio Romagnoli, componente del Gruppo Parlamentare "Movimento 5 Stelle" in Senato.

“Ho scritto una nota formale al Direttore dell'Area Vasta 2,  Giovanni Guidi - dice Romagnoli - , per evidenziare la grave problematica e soprattutto per richiedere di porre fine immediatamente a questa situazione che peraltro è ancora più scandalosa considerando che il pensionamento del precedente primario era un fatto assolutamente prevedibile da anni.

A questo, si aggiunge, sempre relativamente al reparto di Ortopedia, una grave carenza di personale; allo stato, infatti sono operativi soltanto quattro medici rispetto agli otto previsti dalla pianta organica, con eventuali forti difficoltà a rispondere alle richieste dei pazienti, anche in caso di necessità di interventi in sala operatoria.

Continua così il processo di smantellamento dell'ospedale di Fabriano da parte della Regione Marche - denuncia - , dopo la chiusura del Punto Nascita e il costante sottodimensionamento di tutti i reparti".

GS







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E' bufera a Tolentino, in consiglio comunale, dopo che la minoranza ha disertato l'ultima seduta, comunicando in una nota le motivazioni.
E la maggioranza non ci sta: a rispondere alle accuse è in primis il presidente del consiglio, Carmelo Ceselli, chiamato in causa dalle dichiarazioni dei grillini, ma anche il consigliere Ivano Serraggiotto.
"Ricordo - scrive Serraggiotto - che tempo fa il consigliere Cicconetti del Movimento 5 Stelle, in sede di Consiglio comunale, fece un intervento chiedendo che tra Consiglieri ci fosse maggior rispetto, considerazione, educazione. 
Lo ricordo bene perchè in quella occasione ho condiviso il contenuto dell'intervento pienamente, in quanto trovavo che i toni fossero scivolati nell'inaccettabile. 
Ultimamente leggo che quella stessa area ci definisce un “banda di incapaci”, e allora mi chiedo dove sia finito il rispetto, la considerazione, l'educazione che loro stessi chiedevano".
Poi commenta la decisione dell'assenza: "Il sindaco durante l'ultimo Consiglio comunale ha riassunto dettagliatamente l'attivo di questi 7 anni, ma voi (i capaci) eravate tutti assenti, così come pure in Commissione Bilancio e non è una novità". 

A non digerire le accuse della minoranza anche il presidente del consiglio, Carmelo Ceselli, che decide di rispondere punto per punto a quanto scritto nella nota di Pd e 5 stelle dopo l'assenza al consiglio dello scorso 9 ottobre.
Di seguito la cronologia di quanto accaduto secondo il presidente: "Il 24 settembre, in previsione del Consiglio comunale fissato per il 30 settembre, ai consiglieri arriva tutta la documentazione relativa al bilancio, priva soltanto della relazione dei Revisori dei Conti. 
In sede di Consiglio, ho spiegato chiaramente che questo era il motivo per cui non si sarebbe discusso il punto relativo al Bilancio in data 30 settembre. 
La documentazione dei Revisori dei Conti viene inviata in data 4 ottobre e a quel punto convoco il Consiglio comunale per il successivo 9 ottobre, data che avevo già informalmente comunicato nel corso della seduta del 30 settembre.
Faccio presente anche che il giorno 7 ottobre era stata convocata la Commissione Bilancio a cui nessun Consigliere di Minoranza si è presentato". 

Poi la risposta a quanto chiesto dalla minoranza: “E' giunta l'ora di rispettare i regolamenti comunali”. 

E allora Ceselli dice: "Non so verso chi, dato che questa Presidenza non ha mai mancato di ottemperare a quanto previsto proprio dallo Statuto comunale e dalle norme che regolano lo svolgimento del Consiglio comunale.
Infatti, i Consiglieri di minoranza dovrebbero ben sapere che proprio il regolamento prevede il deposito degli atti in discussione cinque giorni prima della data di svolgimento delCconsiglio comunale. La cronologia sopra esposta parla chiaro.
Talvolta, ma non per regola, può capitare che durante una discussione consiliare si possa derogare al dettato stretto e freddo del regolamento comunale e si conceda di applicare quello, magari meno formale ma più adeguato, del buon senso.
Ma quando si parla di regolamento in senso stretto e istituzionale, non accetto lezioni da chicchessia né tantomeno posso accettare di essere definito “l'uomo del non sento, non vedo e non parlo” o il capofila dopo il sindaco di “una banda di incapaci”.
Queste dichiarazioni si rivelano inutili e sterili e non idonee a comportamenti responsabili e costruttivi che dovrebbero essere l'essenza della politica orientata al bene comune".


GS


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"A poche ore dall'approvazione del nuovo Decreto Terremoto da parte del Consiglio dei Ministri, la sensazione è che davvero nulla sia cambiato". Critico sulle "nuove misure" il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, uno dei comuni dell'entroterra piàù pesantemente colpiti. Popolazioni, comuni e regioni, visto l'ampio dibattito su tante questioni e i molteplici aspetti da sanare più e più volte ripetuti. auspicavano risposte diverse, risolutive e più puntuali. 
"Con l'emanazione del nuovo decreto- dice il sindaco Mauro Falcucci- il Presidente Conte ha  solo onorato l'impegno che si era assunto nei confronti  del Parlamento e dell'Italia.  Sotto il profilo formale sicuramente ha ottemperato, ma sotto il profilo sostanziale per quello che è il mio pensiero la delusione è totale. Di quello che noi abbiamo chiesto - continua Falcucci- non leggo nulla e peraltro, se non ho letto e ho ascoltato male,  credo che anche lo stesso Presidente abbia detto che la tematica dovrà essere approfondita, essendo stata appena toccata.  Io non credo che le misure che sono riportate nel decreto servano per la ricostruzione: al di là di un accogliere le istanze dei cittadini per la "busta pesante", di concreto non vedo nulla. Quanto all'autocertificazione, non voglio azzardare alcuna ipotesi e ce lo diranno i tecnici, ma credo che  il discorso sia molto da approfondire perchè secondo me  rischia ulteriormente di penalizzare la ricostruzione.  Per il resto, nulla è stato toccato, come  l'importantissimo aspetto del personale tecnico da assumere a tempo determinato nei comuni e negli uffici USR  e nulla si legge anche su molti altri argomenti che a noi interessano come la parte pubblica e la sburocratizzazione. Non è questione di vedere il bicchiere mezzo vuoto - prosegue Falcucci-  è che non c'è nulla veramente e che tutto quello che già conoscono ampiamente, dovrà essere affrontato con la trasformazione del decreto.
Siamo alla solita fase dei 60 giorni in cui tutti dovranno riscrivere quanto è noto a tutti, perché ci sono migliaia di righe e di fiumi di inchiostro che hanno fatto notare ampiamente quali sono i problemi.  Lo scorso 13 settembre a Castelsantangelo, il Presidente del Consiglio accennò che c'era una possibilità di vedere una zona franca e un'area di tutela fiscale, qui invece mi sembra che la misura sia stata estesa e calato il progetto di "Resto al Sud" che  è importante ma non è quello che salvaguarda  tutto quanto il territorio; la misura mi sembra che sia stata allargata comprendendo anche l'Aquila, quindi non è più misura per il Centro Italia ma è del sisma in generale, per cui, credo vi siano aspetti che vadano immediatamente corretti se vogliamo che ci sia una risposta; diversamente, mi sembra che proprio nulla sia cambiato, e. lo dico con amarezza perchè c'erano le nostre speranze: è stato soltanto ottemperato al decreto e, a questo punto, confidiamo che le forze politiche tutte intervengano perchè ormai c'è poco da scrivere: abbiamo già scritto tutto e tutti, tra l'altro mi sembra che anche il presidente della Regione non abbia manifestato una soddisfazione nonostante magari in questo momento il Governo sia vicino a qualche colore partitico. Sul terremoto ormai sono passati tutti i colori dei partiti e nulla si è visto anche per quel che riguarda una legge nazionale sull' emergenza, questione pur dibattuta ampiamente e peraltro condivisa dal Presidente Conte anche nel corso della riunione di Castelsantangelo. Quando si parla di ricostruzione  purtroppo questa Italia è costretta ad affrontare le stesse  emergenze, da qui la necessità  di un testo unico o comunque una legge nazionale  che tratti il sisma e quant'altro di calamità possano accadere con procedure speditive, con conoscenza dei tecnici e, più che altro, che tratti gli aspetti socio-economici perché se non tocchiamo l'aspetto socio-economico della montagna italiana  se non si dà una forma di occupazione e una certezza per il futuro, almeno per alcune aree e in particolare quelle dell' entroterra, ho la sensazione che il rischio concreto è che non venga più ricostruito. La sensazione è che la desertificazione sia partita e purtroppo già esiste. Questa è la verità che tutti condividono, eppure paradossalmente si continua ancora a praticare terapie per tutto l'ospedale. Ebbene- conclude il sindaco Falcucci- l'ospedale è fatto di più piani: al primo piano troviamo le malattie leggere e poi a salire tutte quelle più gravi e, converrete con me che, per alcuni dei malati c'è bisogno di un trapianto e non si può intervenire con  un'aspirina. Allora, evitando di parlare  ancora di distinzioni di cratere o di perimetro, o applichiamo  terapie e medicine idonee per tutti, perchè siamo malati in ospedale, oppure, per qualcuno è  già segnato il destino".
cc
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Martedì, 22 Ottobre 2019 13:21

Ok al Decreto Sisma: ecco cosa significa

Approvato dal Governo il Decreto Sisma con la proroga dello stato di emergenza a tutto il 2020. Alla base c'è proprio questo, con lo stanziamento di 380milioni di euro per il 2019 che saranno attinti dal Fondo per le emergenze nazionali della Protezione Civile e ulteriori 345milioni per il prossimo anno nella disponbilità dell'ufficio commissariale. La priorità è sempre per la ricostruzione delle scuole un pilastro sin dai primi giorni successivi al sisma. E' da lì, dalla ricostruzione degli edifici scolastici, con tutto l'indotto e il movimento che creano, che si era deciso di far ripartire i territori del Centro Italia. La novità sono i paletti che il Decreto Sisma stabilisce: qualora le scuole si fossero trovate nei centri storici, lì dovranno essere ricostruite e comunque quelle aree non potranno subire cambi di destinazione urbanistica. Questo metterà sicuramente in difficoltà non poche amministrazioni del nostro territorio. Parole d'ordine per la ricostruzione privata sarà invece "velocità": con il Decreto si intende snellire gli iter sia per la ricostruzione cosiddetta leggera che per quella pesante. Viene anche ripreso l'argomento "rimozione macerie", procedura che in alcuni Comuni non è nemmeno stata avviata con degli obblighi per le Regioni. 
Ai comuni del cratere sarà possibile applicare le misure dedicate agli imprenditori del Sud sotto i 46 anni con risorse aggiuntive per 20 milioni di euro. Due milioni per il 2019 e ulteriori 2milioni per il prossimo anno sono previsti per le imprese agricole del cratere. 
Il Decreto è stato approvato questa notte e a comunicare le misure è stato il presidente del consiglio Giuseppe Conte.
g.g.
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“Crediamo che facendo fronte comune possiamo ottenere maggiori risultati”. La pensa così il vicepresidente del comitato per la difesa dell’ospedale di San Severino, Marco Massei, e i tre amministratori locali presenti ieri sera ad una riunione organizzata dal comitato: Sandro Sborgia, sindaco di Camerino, Rosa Piermattei, sindaco di San Severino e Filippo Saltamartini, vicesindaco di Treia. Presenti anche diversi membri dell’amministrazione settempedana e tutti i gruppi di minoranza nonché l’assessore di Camerino Sfascia. 

Il punto sarebbe l’inconsistenza del piano sanitario regionale al vaglio della commissione sanità e che presto approderà in consiglio regionale per l’approvazione definitiva. inoltre, i primi cittadini hanno lamentato il progressivo depauperamento delle rispettive strutture ospedaliere, mascherato dall’enfatizzazione degli investimenti o di quel poco che viene concesso.

“Avere la presenza di questi sindaci - ha detto Massei in apertura - ci fa capire che forse credere che tutti insieme possiamo fare di più sia la strada giusta e possiamo quindi gettare un seme, due o tre punti comuni da portare nelle sedi opportune. Poi vorremmo organizzare un’assemblea più estesa per informare i cittadini sul futuro della nostra sanità”. Massei ha poi velocemente analizzato la bozza del piano sanitario che ha definito “una scatola vuota con errori enormi di metodo. Ad esempio la legge prevede che i sindaci, le associazioni e i comitati vadano ascoltati ma ciò non è accaduto. E nel merito, è solo aria fritta, addirittura si demanda alla giunta regionale man mano. È assurdo”.

Quella di ieri è stata la prima riunione a cui dei primi cittadini hanno preso, segno forse che, benché si voglia far apparire altro, le scelte in materia di sanità che vengono portate avanti non stanno andando nella direzione più adeguata e necessaria al territorio. 

“Prima del mio insediamento - ha raccontato Piermattei - erano già stati tolti servizi importanti come il punto nascite. Siamo a conoscenza delle problematiche e delle potenzialità delle nostre strutture ma fin ora non è valso a nulla”. 

Quello di Camerino è un ospedale definito Dea di I livello, dipartimento di emergenza e accettazione, una struttura che dovrebbe assicurare funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza ma il nuovo sindaco Sborgia, appena eletto, si è trovato subito a fronteggiare una problematica: “Mi è subito arrivata una comunicazione con la quale mi si diceva che dall’1 luglio il reparto di cardiologia non avrebbe garantito il servizio h24 ma solo per 12 ore al giorno. Questo perché il reparto ha una situazione di grave deficit organico e quello era l’unico modo per permettere ai medici di andare in ferie”. Un punto fermo, secondo Sborgia, è che la politica dovrebbe garantire a tutti i cittadini, che siano sulla costa o in zona montana, lo stesso livello di prestazioni sanitarie, adattando le norme alle realtà territoriali: “Ti dicono che aggiungo macchinari, implementano servizi e quant’altro ma poi ti accorgi che manca sempre qualcosa, un pezzo alla volta viene tolto. Questo incontro è già un buon punto di partenza, è ora di iniziare a parlare di questi problemi, senza protestare in maniera scomposta ma bisogna che tutti conoscano il sistema”.

Da parte sua il vicesindaco Saltamartini ha illustrato la situazione dell’Area Vasta 2 di cui Cingoli fa parte annunciando le prossime iniziative che i sindaci metteranno in campo: “Il diritto alla salute va difeso, non dobbiamo più delegare la politica ma scendere in campo. L’Area Vasta 3 ha scelto di avere un ospedale unico, quindi questo va in contrasto con il concetto degli ospedali locali, l'Area Vasta 2 ha scelto invece di tenere tre strutture: Senigallia, Jesi e Fabriano. Il piano sanitario - ha sottolineato - per legge deve esse sottoposto ai sindaci che devono approvarlo e poi alla giunta. È importante che questo finalmente avvenga e che i sindaci rivendichino il loro diritto. La nostra Area Vasta intanto non approverà il piano e se non ripristineranno la situazione dell’ospedale di Cingoli a come era prima dell’estate andremo a protestare in Ancona e ricorreremo anche alle vie legali se necessario. Poi c’è da ragionare sul sistema: volete l’ospedale unico che ‘ammazza’ gli altri o meglio salvaguardare le specialità? I tagli sono ingiustificati anche perché la Regione ha avuto più soldi dal governo per la sanità e quindi anche le chiusure estive dei reparti non hanno alcuna ragion d’essere. Devono programmare”.

La riunione, in cui si è fatto un po’ il punto della situazione è servita da punto di partenza con l’impegno di trovarsi di nuovo per cercare una “cura” che sia condivisa a cui aggiungere ognuno le proprie peculiari necessità.
g.g.
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Si è svolta a Camporotondo una  assemblea del Contratto di Fiume (CdF) Fiastrone e Lago di Fiastra per presentare, alla presenza della Regione Marche e degli attori territoriali che hanno contribuito, il lavoro prodotto fino ad oggi. Hanno aperto i lavori Massimo Bastiani, esperto nazionale di CdF ed il presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti, che ha sottolineato l’importanza, per questo territorio colpito pesantemente dal terremoto, di "guardare alla tutela e alla valorizzazione ambientale come ad un obiettivo fondamentale per ripartire e come il Contratto di Fiume sia uno strumento di grande impatto sul piano della partecipazione e governance delle istituzioni". A seguire  Virna Venerucci di Ecoazioni ha presentato i due documenti del CdF elaborarti: il Quadro Conoscitivo e il Documento Strategico, quest’ultimo rappresenta lo scenario di medio lungo termine, redatto attraverso la partecipazione, per il territorio fluviale. 

"Da oggi - spiega Feliciotti - si apre una nuova fase per il CdF, con la raccolta attraverso schede progettuali di proposte e misure strutturali e non strutturali, si potrà attivamente contribuire alla costruzione del Programma d’azione del CdF. Le azioni da proporre dovranno individuare dei referenti responsabili e le risorse economiche necessarie ed essere realizzate nei prossimi tre anni".  Hanno portato il loro contributo alla discussione i sindaci dei Comuni dell’area, il rappresentante del Parco dei Sibillini e le numerose associazioni intervenute. Ha concluso i lavori l'assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha assicurato il supporto della regione alle attività del CdF Fiastrone e Lago di Fiastra. "Nell’attesa di predisporre il Programma d’Azione del CdF - conclude il presidente dell'Unione Montana - si partirà subito con l’anticipazione di due azioni che riguarderanno “l’educazione al fiume” nelle scuole locali e l’organizzazione di una passeggiata “esplorativa” lungo il Fiastrone, durante la quale giovani e famiglie potranno conoscere ed apprezzare ancora di più il proprio territorio e le produzioni locali". 

GS
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La ricostruzione è stata al centro dell'intervento dell'ex rettore Unicam, Flavio Corradini, alla decima Leopolda che si è tenuta ieri a Firenze.
"Dopo tre anni - ha detto ai microfoni di Radio C1 InBlu - , il nostro territorio e tutti quelli coinvolti non possono ancora trovarsi a sbrogliare la matassa per la ricostruzione. Ci dobbiamo ancora mettere d'accordo su come e quando iniziare la ricostruzione. Ho voluto fare un ragionamento serio con i presenti. Riprendere le sorti di questi territori significa restituire le terre a chi le abitava. Sono territori importanti, ricchi di tradizioni, di storia e di industrie e farli crescere significa far rinascere anche chi non ha avuto la sfortuna di vivere questa esperienza.
A tutti i livelli chiediamo l'accelerazione di un percorso che deve avvenire per tutti.
Naturalmente, parlando di esperienze, non potevo dimenticare quello che abbiamo fatto con la nostra università e con i territori. La partita dell'internazionalizzazione come processo di osmosi tra paesi".
Poi un focus sul nuovo partito di Matteo Renzi, Italia Viva: "Non è la prima volta che partecipo a questo evento - dice - . Devo ire che la decima edizione ha avuto un sapore diverso. Tutto era piuttosto concentrato su questa nuova realtà italiana, sul nuovo partito. Non ci sono ancora dettagli su come sarà strutturato il partito sui territori ma qualche linea guida è stata indicata. C'è stata la partecipazione congiunta in maniera paritetica di uomini e donne; nuove idee e progetti.  L'obiettivo è concentrarsi sul fare politica con la P maiuscola. Non sulle posizioni ma sulle strategie per i nostri territori".

GS
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Domenica, 20 Ottobre 2019 20:09

Ahmed Abdelwahed è il "Camerte dell'anno"

E’ Ahmed Abdelwahed  il “Camerte 2018”. Al giovane atleta del Cus Camerino attualmente tesserato Fiamme Gialle e studente di Unicam, il sindaco Sandro Sborgia e il presidente della Pro Camerino Renzo Riccioni hanno consegnato  il tradizionale busto di Giulio Cesare da Varano e la pergamena.
L’assegnazione del premio è avvenuta nel corso della kermesse  “Varietà nel ducato” che ha gremito in ogni ordine di posti l’Auditorium Benedetto XIII. Visibilmente emozionato il ventitreenne ha ascoltato la lettura della motivazione che suggella il giudizio unanime della commissione del Premio, giunta ad identificare il suo nominativo tra quelli pervenuti nelle segnalazioni.

“ Come atleta e studente Unicam, è stato sempre grato alla città universitaria di Camerino, non mancando mai in ogni intervista e dichiarazione di esaltarne il nome e di dimostrare il suo affetto per una terra ferita, contribuendo con le sue gesta a dare visibilità a tutto il territorio”.
Oro nella gara 3000 metri siepi ai Campionati italiani universitari ad Isernia, argento nella gara dei 1500 metri ai Campionati Italiani assoluti di Pescara, bronzo nei Giochi del Mediterraneo a Jesolo, il “ Camerte 2018” Ahmed Abdelwahed, ha gareggiato con la maglia del Cus Camerino alle Universiadi di Taipei classificandosi all’ottavo posto nella gara dei 3000 m. siepi e , nella stessa specialità, vestendo la maglia Nazionale  agli Europei di Berlino  ha conquistato il 13° posto. Lo scorso luglio si è inoltre aggiudicato  il Titolo di campione italiano nei 3000 siepi agli assoluti individuali di Bressanone. Per lui gli applausi scroscianti della platea che hanno subito raggiunto anche il suo allenatore Roberto Scalla, altra punta d’orgoglio della città camerte come atleta pluripremiato e come valente coach, sotto la cui guida preziosa e competente si sono formate tante giovani promesse dell’atletica. Il forte legame di amicizia che Amhed ha instaurato con la comunità camerte , si è fatto sentire nelle parole di ringraziamento pronunciate dal giovane atleta che vive nella città ducale dal 2016, orgoglioso di poter aggiungere ai tanti titoli conseguiti nello sport, un riconoscimento al quale attribuisce un valore profondo.   .   
Ahmed e Scalla

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