Notizie di politica nelle Marche

“Nessun intervento di Pezzanesi, come se a Tolentino andasse tutto bene”. E’ la consigliera del Movimento 5 stelle di Tolentino, Martina Cicconetti, a lamentare pubblicamente su Facebook il comportamento che il sindaco di Tolentino ha tenuto durante l’incontro con il Sottosegretario Crimi, con delega alla ricostruzione post-sisma. “Il sindaco non ha mai preso parola – scrive - , se non per il saluto iniziale. Evidentemente a Tolentino va tutto bene – sottolinea con sarcasmo la consigliera pentastellata - , non abbiamo alcun tipo di problema, la ricostruzione è partita, le SAE consegnate e le scuole costruite. Purtroppo non essendo questa la realtà, Pezzanesi avrebbe dovuto cogliere l’occasione per parlare al Sottosegretario di tutte quelle difficoltà che dice di affrontare e che gli hanno impedito in due anni e mezzo di consegnare gli appartenenti in sostituzione delle SAE, come ad esempio la troppa burocrazia. Avrebbe potuto raccontargli del problema legato alla San Giovanni Bosco Arpa Foundation, magari chiedendogli di aiutarlo nel raccogliere informazioni su questa Fondazione. Avrebbe potuto parlargli del problema dei ragazzi dei Licei e delle difficoltà che hanno ogni giorno, facendo lezione in una struttura non adatta per una scuola. Avrebbe potuto parlargli dei problemi delle 23 case dell’invenduto Erap ad oggi consegnate solo 4. Avrebbe potuto parlargli della situazione dei container e delle difficoltà che ormai da due anni affronta chi vive lì. Avrebbe potuto parlargli del nostro ospedale, per il quale ha “combattuto” durante la sua campagna elettorale”. Infine l’annuncio di aver consegnato al Sottosegretario la documentazione per approfondire la situazione tolentinate: “Più persone – dice - hanno provveduto ad informare il Sottosegretario della grave situazione in cui vive la città di Tolentino, consegnandogli tutto il materiale, anche cartaceo per poter approfondire la questione, come ha anche dichiarato di voler fare lui stesso durante l’incontro”. 

GS

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"Dopo  due giorni sui territori e diversi  incontri che si sono tenuti anche nelle altre regioni, me ne vado con una ricchezza di informazioni. E' una conferma delle impressioni che già avevo di quelle che sono le misure che devono essere prese per questi territori". Così il Sottosegretario Vito Crimi al termine della lunga giornata che lo ha visto prima al Politeama di Tolentino per ascoltare le esigenze e le questioni che gli hanno sottoposto i sindaci e successivamente a Camerino nella sede del rettorato dove sono state invece le associazioni di categoria e gli ordini professionali ad esternare le problematiche più urgenti e a consegnare le loro istanze sotto forma di documento. Come noto a Tolentino, per protesta, non si sono voluti presentare i sindaci di Camerino,Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Muccia, Pievetorina, Valfornace, Serravalle di Chienti,  Ussita Caldarola, Esanatoglia e Castelraimondo. A Camerino, presente il Commissario per la ricostruzione Piero Farabollini, oltre al rettore Claudio Pettinari e ai vari rappresentanti delle associazioni e degli ordini, è intervenuto anche il sindaco Pasqui.  

Sala Crimi

" Bisogna ricostituire un patto di fiducia tra Stato,  imprese, professionisti e cittadini- ha detto il Sottosegretario Crimi-  è necessario smontare un po' quell''idea che lo Stato deve mettere regole e paletti, per impedire che il cittadino o l'impresa  frodi lo Stato ma, attivare  misure di semplificazione, ricostituendo questo rapporto di fiducia perché qui  la situazione è talmente di emergenza che non ci sono neanche persone che possono approfittare, nel senso che sono tutte nella stessa condizione disastrata.  Ovviamente mi riferisco in particolare ad alcune aree che sono molto più colpite di altre, e pertanto hanno bisogno di un intervento più strategico e complessivo.  Quindi abbiamo valutato una serie di iniziative da mettere in campo per semplificare le procedure, per alleggerire gli Uffici  Speciali per la Ricostruzione,  per potenziare il personale e  tutto questo passa dalla responsabilità di tutti i soggetti coinvolti". 

Quanto alla mancata presenza dei sindaci dell'entroterra a Tolentino, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha commentato: "  A me dispiace ma non non dico nulla,  nel senso che non me la sento neanche di criticarli  perché le situazioni che vivono sono talmente tragiche talmente complesse e, immagino la sofferenza che hanno avuto in questi giorni ma dico subito che in tutti questi incontri con i sindaci, la prima cosa che ho fatto è stato chiedere scusa se per l'ennesima volta si sono trovati davanti a un'autorità politica a dover raccontare nuovamente i loro problemi e le loro  questioni Vi chiedo scusa ho detto, anche se  sono arrivato davvero da pochi giorni in questo ruolo di delegato per la ricostruzione e quindi potrei semplicemente dire che la colpa è di altri, però mi sento di dover chiedere scusa. Capisco le loro le loro posizioni e mi dispiace della loro mancata presenza:  è stata un'occasione persa, perché sono stati incontri che hanno portato a dei contenuti. Io naturalmente  non mancherò di incontrarli perché non è che mi tiro indietro,  non è che tutto questo significa una rottura, significa semplicemente che tornerò, non oggi, non orae probabilmente non prima di rimettere in piedi magari delle modifiche normative. Il che significa  che forse magari non riuscirò ad ascoltare le loro istanze prima che sia troppo tardi. Insomma è un peccato ma davvero,  non me la sento neanche di criticare i sindaci per questa scelta". 

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Il gruppo consiliare di minoranza "Comunità e territorio", attacca il sindaco Pasqui, accusandolo d'inerzia come coordinatore dell'Anci per le aree del cratere. " Solo ora avvicinandosi le elezioni - scrive l'opposizione- vengono organizzate fantomatiche marce su Roma, mentre per quasi due anni abbiamo assistito ad un silenzio totale come coordinatoreQuando Pasqui fu nominato coordinatore dei Sindaci dei Comuni del cratere, poco meno di due anni fa- dicono i consiglieri di minoranza-  tutto il consiglio Comunale si congratulò con lui, compresi noi . In quell’occasione lo invitammo ad implementare quegli strumenti formali (convocazioni periodiche di conferenze dei sindaci, istituzione tavoli permanenti, etc) che avrebbero permesso ai Sindaci di dialogare costantemente con i Governi, sollevando le difficoltà e avanzando nel contempo proposte serie e concrete da inserire nell’impianto normativo. In tutto questo tempo tuttavia non è stato fatto niente di tutto ciò. Il Sindaco di Camerino- continua il comunicato dell'opposizione-  ha preferito restare in silenzio e non coordinare in nessun modo né promuovere attività propositive o di protesta a favore dei territori colpiti dal sisma. Ciò nella speranza che potesse arrivare una candidatura in parlamento nelle scorse elezioni politiche di Marzo. Ambizione più che legittima aggiungiamo e un ruolo di rappresentanza, quello di parlamentare, dove non ci sono assunzioni di responsabilità dirette e nel quale magari Pasqui avrebbe potuto dare molto. Purtroppo questa candidatura non è arrivata, soprattutto per l’isolamento rispetto agli amministratori dei Comuni circostanti in cui ormai si è relegato Pasqui e ha dovuto ripiegare su una candidatura in Comune per non abbandonare la politica. Solo ora, avvicinandosi le elezioni cittadine, il Sindaco pertanto vuole cercare di apparire come il paladino dei terremotati". I consilgieri di opposizione parlano dunque di 'messa in scena ' per puri fini elettorali  " tanto è che nella riunione che ha convocato per mercoledì 17 ha aderito meno del 30 % dei Sindaci (molti dei quali provenienti da fuori regione). La maggior parte infatti (di ogni orientamento politico) ha preferito non lasciarsi strumentalizzare. Inoltre, alcuni di quelli che si sono presentati, ignari del secondo fine, sono rimasti allibiti quando hanno visto la schiera di giornalisti presenti alla convocazione che indicava chiaramente la portata pubblicitaria dell’evento e non la volontà di mettersi seduti a tavolino a lavorare. 

Invece di perdere tempo con questi teatrini ai quali ormai non crede più nessuno - conclude l'opposizione- sarebbe il caso di dedicare il tempo a risolvere e portare avanti tutti quegli aspetti dove il Comune di Camerino è tremendamente indietro, a partire dalle messe in sicurezza ed un progetto serio di recupero del centro storico e dei principali quartieri della città".

Gruppo consiliare di minoranza

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"Credo che sia nelle responsabilità di ogni parlamentare e di ogni eletto a livello nazionale,  farsi carico delle esigenze che un territorio colpito dal terremoto come questo pone ancora oggi". Così il senatore del PD Matteo Richetti in visita questa mattina alla zona rossa di Camerino, accompagnato dal suo staff.

Ad accoglierlo il sindaco Gianluca Pasqui e il segretario comunale Angelo Montaruli.  "Mi sembra un po' di rivivere ciò che la mia regione nel 2012 ha toccato con mano col terremoto dell'Emilia, sapendo che siamo di fronte ad una ricostruzione lunga e complessa- ha aggiunto il senatore modenese-  Chiaro che in centri storici come questo il tema della inagibilità indotta produce situazioni di lungo stallo e la politica nazionale deve assicurare procedure chiare e continuità di risorse perché, uno dei problemi che si verificano in situazioni come queste, è la continuità di finanziamenti rispetto sia al tema dell'intervento della messa in sicurezza di edifici storici pubblici, sia  della ricostruzione privata.  Quella di oggi, è dunque anche l'occasione per assumere in prima persona e direttamente le istanze di questo territorio".

richetti 3

Subito il primo cittadino ha fatte presenti tante delle problematiche e delle ferite ancora aperte e lungi dall'essere sanate con i tempi che si allungano a dismisura per ogni piccola pratica. In primo piano le specificità di una città ricca di storia, cultura, scrigno prezioso di un patrimonio artistico da preservare.

E poi la zona rossa, quello spazio  diventato vuoto e spettrale che, nonostante i varchi chiusi presidiati dall'esercito, sta facendo gola per riprovevoli azioni di sciacallaggio, ai danni dei cittadini.  " Il numero dei militari è ridotto e loro fanno quello che possono- ha detto Pasqui- ma in attesa che qualcuno si renda conto di quello che sta accadendo, se potrò sostenerlo con il bilancio comunale, l'idea mia è quella di dare incarico ad una ditta di vigilanza privata per garantire l'interno della zona interdetta dove se siamo riusciti a mantenere dei presidi militari, si deve solo all'attenzione e alla presa di posizione del Prefetto di Macerata, altrimenti il 31 dicembre 2018 ce li avrebbero tolti".

Richetti comune

Spirito collaborativo da parte del senatore della Repubblica, dalle cui parole è emersa la disponibilità a volersi calare nel problema reale che riguarda la città e dedicare un'attenzione anche al documento che un consistente numero di sindaci del cratere riuniti in Comitato, sta predisponendo per racchiudervi le problematiche riferite ai territori delle 4 regioni colpite dal sisma. Concreta e costruttiva, a detta del sindaco Gianluca Pasqui, l'occasione di incontro scaturita dalla visita : " Sono  convinto che è sempre utile confrontarsi e rapportarsi con le persone e, da parte mia -ha commentato -  quando si riesce ad ottenere dei punti di incontro collaborativi per la nostra gente, non posso che esserne contento".

richetti 2

Era stato lo stesso parlamentare del PD a chiedere al primo cittadino la possibilità di visitare la città per rendersi conto di persona della situazione in cui versa e comprendere di quali passaggi vi sia necessità, per riuscire finalmente a sbloccare una situazione di stasi che perdura da troppo tempo.

Come mi aspettavo, il lavoro da fare è moltissimo- ha dichiarato Richetti nel congedarsi-; da "mettere in sicurezza"  sono sia la parte di ricostruzione pubblica che quella di ricostruzione privata. Tra l'altro Camerino presenta una condizione straordinaria di arte, di cultura ed è un patrimonio che non può essere perduto. Si deve necessariamente tenere conto di questa specificità perché se questa città  non è messa in fretta nelle condizioni di ritornare ad essere centro vitale per i giovani, per le attività economiche, per la parte culturale e didattica, si rischia davvero di perdere un pezzo importante di storia e di opportunità anche per le nuove generazioni.  Ho dato al sindaco la mia totale disponibilità a fare un lavoro di rappresentanza delle istanze di questo territorio che, non sono solo le risorse economiche che sono indispensabili, ma sono anche risorse umane e competenza per tutta la parte di appalto e ricostruzione, per la parte  delle procedure di semplificazione.  Non  si può soffocare di burocrazia ciò che ha bisogno di tempi e di tempi certi, di procedure chiare e semplici. E poi - ha concluso il senatore Richetti- serve davvero accompagnare queste comunità che seppur di dimensioni a volte ridotte,  conservano un'importanza senza confini.  E da questo punto di vista, anche a livello nazionale faremo sin da subito dei primi provvedimenti e tutto quello che serve ad accompagnare questa ricostruzione".

  Carla Campetella

 

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"Questo è un nuovo modo di fare politica, col tramonto delle ideologie è più facile discutere di valori condivisi". Commenta così, soddisfatto, il vicepresidente del comitato per la difesa dell'ospedale di San Severino, Marco Massei, dopo l'incontro conviviale di ieri sera sul tema sanità. L'argomento non era circoscritto al solo ospedale settempedano ma ben più ampio: l'obiettivo infatti era trovare un modo condiviso per discutere di una sanità che possa rispondere alle esigenze del territorio maceratese. Presenti diversi parlamentari, come Giuliano Pazzaglini, Tullio Pattasini e Francesco Acquaroli, i consiglieri regionali Elena Leonardi, Luigi Zura-Puntaroni e Romina Pergolesi, il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e quello di San Severino Rosa Piermattei, alcuni consiglieri provinciali e comunali di città limitrofe e diversi comitati maceratesi.

L'idea comune emersa è che l'ospedale unico provinciale non sia la soluzione adatta se non viene affiancato da ospedali di rete funzionanti. Per qualcuno addirittura, l'ospedale unico sarebbe da escludere.

Il sindaco Saltamartini ha invitato i consiglieri regionali di minoranza (il Pd non pervenuto all'incontro) ad una attività più puntuale affinché la giunta regionale sia sempre messa di fronte alle proprie responsabilità. Inoltre, ha criticato l'assenza dei sindaci del territorio non solo all'incontro di ieri ma anche alle manifestazioni fatte negli ultimi anni. 

Anche il sindaco Piermattei, da parte sua, si è detta convinta della necessità di farsi sentire e di farlo in tanti.

"Con stasera - ha concluso Massei - abbiamo capito che si può fare molto e che i comitati hanno un ruolo importante: dobbiamo salvaguardare le strutture del territorio opponendoci strenuamente all’ospedale unico; abbiamo già tante eccellenze e non sono le strutture a mancare bensì il personale. Serve un turnover serio del personale che va in pensione. Il diritto alla salute è qualcosa che va condiviso in maniera politicamente trasversale. Questo è un nuovo modo di fare politica, col tramonto delle ideologie è più facile discutere di valori condivisi".

Potrete leggere l'articolo completo degli interventi nel prossimo numero de L'Appennino Camerte, in edicola giovedì prossimo.

g.g.

 

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I problemi ambientali ancora al centro dell’attenzione del Consigliere regionale, Sandro Bisonni. Questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento sono le macerie del terremoto situate nel deposito all'aperto presso il Cosmari, soprattutto in relazione all’eventuale presenza di amianto. Cinque i quesiti contenuti in una interrogazione e rivolti al Presidente della Giunta ed all’Assessore competente. Bisonni vuole sapere se l’Arpam era a conoscenza del deposito all’aperto ed eventualmente come sia intervenuta a riguardo; se il protocollo per la gestione corretta delle macerie preveda o meno questo stesso tipo di depositi, anche temporanei, presso il sito del Cosmari; per quale motivo non sono state trattate esclusivamente in opifici depressurizzati e se sono state, in forma preventiva, lavate e pretrattate al fine di eliminare le eventuali polveri di amianto. Infine, nell’atto si chiede se la gestione futura delle macerie nel sito in questione preveda o meno il loro trattamento negli opifici di cui si faceva cenno. “Sono ormai 25 anni – evidenzia Bisonni – che l’amianto è stato messo al bando eppure i dati del Ministero dell’ambiente sono allarmanti. I siti censiti sono 33.610, la cui massima concentrazione si registra nelle regioni Marche ed Abruzzo. Ad oggi le bonifiche eseguite sono poco più di 800 e quelli risanati, solo parzialmente, sono circa 340”. Il Consigliere ricorda, inoltre, che “la presenza di eternit o cemento amianto è ancora forte nelle scuole, negli ospedali, nelle residenze per anziani, così come nelle aree residenziali ed industriali, sia attive che dismesse. E’ noto che le fibre e le polveri dello stesso amianto, se inalate, sono cancerogene e responsabili di diverse e gravi patologie”. Detto questo, nell’interrogazione si fa presente che la potenza distruttiva del terremoto del 2016 ha prodotto tonnellate di macerie, che ora devono essere smaltite e che contengono frazioni disomogenee di materiali per la cui rimozione sono previste procedure particolari e definite. In base a notizie riportate anche a mezzo stampa, le autorità competenti in passato avrebbero riscontrato la presenza di amianto presso un deposto temporaneo. “Per la rimozione delle macerie - conclude Bisonni - il meccanismo pubblico individuato a livello nazionale prevede diverse e precise fasi d’intervento. La gestione delle materie, che potenzialmente potrebbero contenere amianto, anche sotto forma di polvere, dovrebbe avvenire, a mio avviso, in opifici posti in depressione. Vedere le macerie stoccate all'aperto lascia inevitabilmente perplessità e dubbi che mi auguro siano fugati dalla risposta dell'Assessore competente in materia”.
g.g.

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 Giornata memorabile per l’amministrazione e per la comunità di Muccia. Partiti da qualche giorno i lavori nell'area che ospitava il vecchio edificio "De Amicis", lo staff della Fondazione Bocelli è stato calorosamente accolto in paese.

"Non ci sono parole per descrivere la gioia che proviamo per quello che ci viene donato”. Così il sindaco Mario Baroni, nel dare il benvenuto al team della ABF,  la cui visita è servita ad  illustrare  dettagli e progetto della nuova scuola primaria e dell’infanzia che la Fondazione Bocelli regalerà a Muccia. Il pomeriggio si è aperto con la conferenza stampa nella sede comunale; quindi  l'incontro con i bambini dell’asilo e delle elementari, la passeggiata tra le ferite della zona rossa.e, tappa finale al cantiere che da qui ai prossimi mesi, vedrà crescere la nuova struttura.

Sono intervenuti la signora Veronica Berti Bocelli, la direttrice generale della ABF Laura Biancalani, l’ingegnere Paolo Bianchi, progettista e direttore dei lavori;  la pedagogista dott.ssa Sara Zengoni che ha aiutato a sviluppare la disposizione di spazi e arredi  e il progetto didattico di orientamento alla musica; l’ingegnere Umberto Pesce, presidente di PSC società incaricata di seguire i lavori; l’architetto Barberini che si è occupato del layout degli interni.

Per l'occasione erano presenti anche l’on. Tullio Patassini, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, l’assessore alla protezione Civile Angelo Sciapichetti e il direttore dell’USR ingegnere Cesare Spuri.

“Grazie al gesto di solidarietà della ABF - ha detto il primo cittadino- Muccia realizza il sogno di avere una scuola in tempi brevi. Per noi è’ il primo passo della ricostruzione e della ripartenza della stessa comunità - ha aggiunto-. La scuola è il primo tassello fondamentale che ci consente di dire a tutti che ci siamo, che ci stiamo riprendendo e rimettendo in moto, con soluzioni migliorative rispetto al passato. Le case da rifare, il nuovo edificio scolastico che ci viene generosamente donato, daranno un volto diverso, moderno e più funzionale, al nostro paese”.

dono a signora Bocelli

 Conosco queste zone fin da bambina e vedere le condizioni di distruzione in cui versano è davvero drammatico- ha detto Veronica Berti Bocelli - Sentirci dire grazie per quello che facciamo ci onora, ma è un ringraziamento che coinvolge tutta la sinergia di forze delle persone che ci sono vicine, ognuna delle quali offre il proprio lavoro la propria energia e capacità; noi come Fondazione abbiamo sposato la causa di renderci utili per una comunità. Lavoriamo tutti per rispettare i tempi e andare fino in fondo il più veloce possibile”. Come sottolineato da Laura Biancalani, tutto il lavoro è fatto in grande sinergia anche con le istituzioni a partire dalla struttura commissariale di Roma e dall’USR; da un lato ABF insieme a imprese private e professionisti e numerosi volontari che rappresentano i ponti che consentiranno al progetto di andare spedito. L’auspicio e la volontà, così come avvenuto a Sarnano lo scorso anno, è di realizzare la struttura in 150 giorni per poi consegnarla ai bambini.

 

nella foto la signora Veronica Berti Bocelli e l'ingegnere Paolo Bianchi

Veronica Berti e Paolo Bianchi

 “ Il primo aspetto curato è stato quello della sicurezza- ha detto l’ingegnere progettista Bianchi-;  la scelta è stata per una costruzione in legno utilizzando la tecnologia del "Platform Frame" che consente di raggiungere il più alto grado di sicurezza possibile”. L’edificio sarà di tipo strategico e utilizzabile anche nel caso di forti calamità per emergenze di Protezione civile. Un progetto unitariodestinato ad  ospitare sia i bambini della scuola dell’infanzia sia quelli della primaria, attraverso spazi uniti insieme da una sorta di "piazza" interna all'edificio,  pensata come nucleo centrale e punto d’aggregazione. All'esterno poi la piazza di collegamento con il vicino parco pubblico. La struttura, della superficie di circa 820 metri quadri, contornata da un grande portico, potrà accogliere fino a 30 bambini dell’asilo e fino a 70 alunni delle elementari. “ Al centro della "piazza interna" oltre alla sala mensa collegata con gli spazi della cucina – ha aggiunto Bianchi- verrà probabilmente collocato un pianoforte, a significare l’impronta e l’importanza della musica che vorremmo dare a tutta la struttura”. Un’aula di musica dotata di strumenti adatti ai bambini è prevista anche all’interno, insieme alla biblioteca e alle aule speciali che fungeranno da laboratori per le scienze e per l’artigianato. Dotata di impianto fotovoltaico e delle più moderne tecnologie,  la struttura è concepita per integrarsi perfettamente con il contesto del centro storico del paese.  Scavi e fondazioni sono già partiti i primi di gennaio; a febbraio si potrà già procedere con l’assemblaggio della struttura di legno che richiederà due o tre settimane per il montaggio e a marzo ci si occuperà dell’impiantistica. Dai più piccoli ai più grandi, anche i bambini hanno voluto intonare il loro grazie alla signora Veronica Bocelli e a tutto lo staff della fondazione, nel piccolo ricevimento tenutosi nei locali della mensa, presenti il dirigente Cavallaro e i docenti.

Carla Campetella

bambini in coro

 Berti cavallaro

Grazie elementari

Sotto, come sarà la nuova scuola di Muccia 

muccia entrata

interni scuola

 

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Incontro ieri a palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e il sottosegretario Vito Crimi con i presidenti delle quattro regioni colpite dal terremoto del 2016, Marche Umbria Lazio Abruzzo. I governatori hanno esposto al tavolo tutte le difficoltà che stanno impedendo una ricostruzione veloce e il ritorno dei cittadini nelle loro case. In primo piano nelle richieste dei presidenti di regione la necessità che i meccanismi decisionali tornino in capo ai governatori delle regioni e dei sindaci, invitando a fare un passo indietro sul decreto Genova. Conte e Crimi si sono detti propensi a valutare la richiesta di una modifica alla norma che esclude appunto l’intesa con i presidenti di Regione nella realizzazione delle opere, lasciando loro solo ‘funzioni consultive’. Lo ha definito un grande risultato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.” Sono state accolte le nostre istanze, a dimostrazione che quello che chiediamo è legittimo, necessario e imprescindibile”. Commenti positivi anche sull’apertura del Governo a favore di un Testo Unico che riorganizzi le norme ordinamentali e attuative per la ricostruzione nelle quattro regioni del Centro Italia. Attenzione e disponibilità di Conte e Crimi anche per la questione dell’aumento del personale incaricato alla gestione delle pratiche, sia negli uffici regionali che comunali, per velocizzare l’apertura dei cantieri. “Accelereremo la ricostruzione post sisma superando le criticità delle gestioni passate- ha dichiarato il premier Conte-. Al lavoro fianco a fianco con le istituzioni locali per raggiungere obiettivi condivisi nell’interesse delle popolazioni colpite”. “Siamo fiduciosi che il presidente del Consiglio dia seguito a questa disponibilità”- ha detto il presidente della Regione Lazio Zingaretti; “ La norma generale quadro è da tempo auspicata – ha detto il governatore d’Abruzzo Giovanni Lolli- altrimenti ad ogni terremoto si dovrà ricominciare daccapo”. Incontro definito importante anche dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini:“ Per la prima volta abbiamo potuto rappresentare al premier i problemi dei nostri territori e dei cittadini che sono stati colpiti dal sisma”.

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Riunione a Camerino per costituire un Comitato bipartisan dei sindaci del cratere che, entro dieci giorni, predisponga un documento da portare all’attenzione del GovernoQuaranta i sindaci dei comuni del cratere del sisma 2016, presenti all’incontro che, dopo due anni di tante parole dette, ha avuto l’obiettivo di individuare un percorso condiviso per ottenere finalmente l’ascolto del Governo e un cambio di marcia sulla ricostruzione. Lo ha ben spiegato il sindaco Gianluca Pasqui, sottolineando in apertura il senso della lettera spedita in precedenza ai colleghi dei 138 comuni ed evidenziando , a prescindere dalle bandiere politiche, la necessità di fare sinergia e trovare la sintesi su una serie di punti programmatici. Sono contenuti all’interno di una bozza suscettibile a stretto giro di essere integrata con i contributi dei sindaci, per renderla più aderente ai territori. Come rappresentanti dei comuni di quattro regioni, i primi cittadini hanno convenuto sulla necessità che il testo venga sottoposto al più presto nei suoi contenuti all’attenzione del Commissario per la Ricostruzione Farabollini e del sottosegretario Vito Crimi per arrivare ad una legge speciale per le aree di tutto il cratere sismico che non sia solo l'appendice di altri decreti.

Sal riunione sindaci

Stilato nella sua traccia dal sindaco di Amatrice Filippo Palombini,  il documento mette a fuoco la voce comune di sindaci su tanti temi. Nessun cambiamento per quel che concerne il cratere sismico del quale debbono continuare a far parte i 138 comuni con le norme e le agevolazioni approntate finora, ma il richiamo è all’individuazione di nuovi strumenti di intervento da applicarsi secondo un’intensità variabile, progressiva e preferenziale in base al livello effettivo di danno, in maniera tale da dare risposte non più rimandabili ai territori maggiormente danneggiati, molti dei quali si trovano a dover ripartire da zero.

Nella foto sotto il sindaco di Amatrice Filippo Palombini

Palombini

Altri punti del documento mirano ad un maggiore coinvolgimento dei comuni nel processo di ricostruzione ritenendo necessario il ruolo dei sindaci e delle amministrazioni nel processo decisionale. Comuni dunque che possano essere rappresentati in Cabina di regia, con la presenza di primi cittadini che potranno anche alternarsi e vengano nominati da altri sindaci e, soprattutto,  la costituzione di un “Comitato dei sindaci” che interloquisca direttamente col Commissario Straordinario e il Sottosegretario alla Ricostruzione. Tra i provvedimenti di sostegno economico vi è anche la proposta  per coloro che traevano reddito familiare dalla proprietà di immobili concessi in locazione, soprattutto alla popolazione studentesca e che non hanno avuto alcun tipo di sostegno economico pur avendo perduto in molti casi l’unica fonte di reddito. Proroga dell’indennità una tantum anche per il 2017 e 2018 per gli operatori economici che hanno avuto attività sospese e per coloro che non sono ancora riusciti a completare le pratiche di delocalizzazione. Politiche economiche a lungo termine e di ampio respiro e istituzione di una Zona Economica Speciale; applicazione di una 'fiscalità di vantaggio' di più ampio respiro territoriale per imprese e professionisti che svolgeranno attività nei comuni del cratere e anche ad intensità variabile secondo i diversi livelli di danno, per una durata non inferiore a 25-30 anni. Numerosi i punti da discutere anche con i sindaci che non erano presenti alla riunione e ai quali il documento verrà inviato per farli partecipi delle proposte; l'obiettivo, come è stato più volte rimarcato, è ottenere una risposta certa su ciò che non può più essere procrastinato. Tanti i sindaci marchigiani, insieme ad altri colleghi provenienti da più regioni che si sono trovati d’accordo e già pronti a sottoscrivere.  Il documento programmatico, una volta integrato e definitivo, rappresenterà la voce unica di chi ogni giorno si trova a dover affrontare problematiche che non possono più attendere, per territori altrimenti destinati allo spopolamento. A quel punto, se da parte del governo non ci saranno le esaurienti risposte che il Comitato dei sindaci reclama, gli stessi primi cittadini si dicono pronti alla tappa conclusiva, che sarà quella della manifestazione a Roma con i cittadini. 

C.C.

Sal 2riunione sindaci

 

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Taglio del nastro questa mattina per lo sportello "Family Point". Il punto d'ascolto è attivo nella struttura container dell'area del Vallicenter a Camerino. All'inaugurazione erano presenti il coordinatore degli Ambiti Sociali dr. Valerio Valeriani, il sindaco Gianluca Pasqui, la coordinatrice del Family Point dott.ssa Giorgia Pellegrini e i collaboratori del punto d'ascolto. Attivo oltre che nella città ducale anche presso i Centri per Famiglia di Matelica, Castelraimondo e San Severino Marche,  lo sportello,  come sottolineato dal dr. Valeriani, è un servizio di frontiera e di prossimità; uno spazio che consente di potenziare dei servizi di prima accoglienza nei confronti della popolazione e nel quale confluiscono più iniziative.  Due le tipologie di servizi che potranno essere offerti all'interno della postazione; oltre a quelli propri del "Family Point" è infatti presente anche l'operatore dello sportello ufficio di promozione sociale, punto di riferimento per  i cittadini della zona  in relazione a tutti i bisogni di  tipo sociale e  in particolare per l'area del disagio economico ( problematiche riguardanti reddito di cittadinanza, accesso ai servizi, assistenza domicilare, trasporti sociali ecc. ).  " Quanto all'importante iniziativa del Centro per famiglie "Family Point"  che abbiamo spinto in questi ultimi anni- ha spiegato Valeriani- si tratta di un servizio a bassa soglia che interviene prima che vi sia un'emergenza e  permette di mettere in atto prevenzione  e interventi precoci  più leggeri (non in luoghi sanitari) per  tutte  le situazioni iniziali di disagio legate a più fattori. Intorno ai Family Point sono poi creati più progetti che vanno dalle relazioni familiari al gioco d'azzardo, dalle dipendenze patologiche o ludopatie di vario tipo  al bullismo o al disagio psicologico provocato dalle difficoltà di chi vive il post sisma".

Il dottor Valerinai

 

Al  punto d'ascolto gratuito e su prenotazione, aperto al mattino per tre giorni a settimana, si potranno rivolgere adulti, anziani, single e coppie, neogenitori, famiglie e genitori separati. All'interno della postazione,  sarà adisposizione un'equipe fissa  formata da un sociologo, due psicologi e un'addetto alla comunicazione. L'equipe si occupa anche di strutturare  progetti su più livelli con interventi rivolti alle scuole e alle famiglie e, nei casi più gravi, collabora con i servizi sanitari per l'attivazione di interventi più complessi. Soddisfazione è stata espressa dalla coordinatrice Giorgia Pellegrini per essere riusciti, grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale,  a garantire di nuovo il servizio di prossimità,già attivo in precedenza a Camerino per diversi mesi nella postazione del piazzale del Contram. " Da qui un punto d'ascolto che ci consentirà di poter bloccare e trattare varie  situazioni di disagio. Un servizio complesso perchè siamo una famiglia noi come equipe e lavoriamo a favore di tutta l'età che include una famiglia, dai più piccoli ai più grandi e in ogni momento della vita delle persone". Anticipato dal dottor Valeriani anche un accordo con Anteas per favorire il trasporto sociale delle persone.  Ringraziamenti al coordinatore d'ambito sociale e a tutti gli operatori sono stati rivolti dal sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che nel suo intervento ha inteso evidenziare il ruolo fondamentale dei servizi sociali. " Un settore che oggi più che mai sentiamo la necessità di averlo stabile, concreto e competente su un territorio che vive tuttora grandissime difficoltà e, il fatto che non si riesca purtroppo ancora a vedere una ricostruzione delle case, ci fa pensare che questa necessità di assistenza sarà presente ancora per diversi anni a venire.  Il sociale è dunque una delle prime problematiche sulle quali dovremo lavorare  per aiutare le nostre comunità  dunque, non posso che ringraziare tutti voi operatori che pur nelle ristrettezze delle finanze economiche, mettete ogni giorno a disposizione le vostre competenze per offrire un utile supporto alle persone". 

C.C.

 Famili 2

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