Notizie di politica nelle Marche

Un grave incidente stradale si è verificato nella tarda mattina lungo la strada provinciale 361 Septempedana al km. 40 nel tratto compreso fra Villa Potenza e Passo di Treia. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia stradale intervenuta sul posto due vetture, una Fiat 500 e una Lancia Y, si sono scontrate frontalmente. Feriti entrambi i conducenti soccorsi dal personale del 118, che viste le condizioni di uno dei due ne hanno disposto il traporto in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette dove l'uomo si trova ricoverato in gravi condizioni. Sul posto anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza del luogo dell'incidente con la sede stradale che è rimasta chiusa fino al completamento delle operazioni di soccorso.
g.g.

 

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Lunedì, 25 Marzo 2019 12:28

Più di 8000 fedeli per Papa Francesco

Circa 8mila i fedeli presenti a Loreto per salutare l’arrivo del Santo Padre tra piazza della Madonna e via Sisto V. Durante la mattinata, dopo la Santa Messa tenuta all’interno della Santa Casa è stata firmata la lettera post-sinodale ai giovani, una lettera in spagnolo. La firma ha creato ancora maggior attesa da parte soprattutto dei giovani che attendono ormai la pubblicazione del documento. Il "Cristus Vivit”, così è stato intitolato, sarà reso pubblico il 2 aprile. Il documento è una esortazione che si rivolge anche a tutti i fedeli benché si tratti di un dialogo rivolti ai giovani. Attraverso loro il Papa vuole che si affrontino tutte le questioni di Dio. La firma avvenuta oggi è qualcosa di straordinario poiché solitamente fatti di questo genere avvengono in Vaticano.

Papa Francesco è il quattordicesimo pontefice in visita a Loreto ed il primo ad aver celebrato la messa all'interno della Santa Casa. Questo non avveniva da 162 anni. Legare Loreto, la basilica e la firma del documento del Sinodo sui giovani, ha un valore molto profondo.

Ad accompagnare in tutta la sua permanenza il Santo Padre, l'arcivescovo delegato pontificio Fabio Dal Cin: "Grazie - ha detto - di aver scelto la Santa Casa per firmare il documento post sinodale e per aver voluto che il Centro Giovanni Paolo II ne diventi luogo di concreta attuazione: e lì ogni giovane si senta a casa".

Papa Francesco ha esordito con l'ormai consueto "Buongiorno" rivolto a tutti i fedeli che hanno inonandato la piazza della Madonna: "In quest'oasi di silenzio e di pietà vengono tanti, dall'Italia e da ogni parte del mondo, per attingere forza e speranza. penso in particolare ai giovani, alle famiglie, ai malati. La Santa Casa è la casa dei giovani e per questo ho voluto firmare qui l'Esortazione apostolica frutto del sinodo dedicato ai giovani. la Santa Casa - ha detto - è anche la casa della famiglia e dei malati. ogni famiglia qui trova accoglienza, ispirazione a vivere la propria identità. E qui sono accolti anche coloro che soffrono nwl corpo e nello spirito. La casa e la famiglia sono la prima cura del malato nell'amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e prendersene cura".

Gaia Gennaretti 

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Presentata giovedì scorso al Politeama di Tolentino la docu-fiction sui teatri storici dei Monti Azzurri: una riflessione sulla resilienza degli operatori culturali nei piccoli comuni del maceratese colpiti dal sisma.
Prodotto da Teatro Valmisa e Unione Montana dei Monti Azzurri e realizzato dal collettivo di filmmaker marchigiani Lunastorta Produzioni, il documentario Tratti del crea-tere presentato giovedì 21 marzo al Politeama di Tolentino, ha ricevuto il sostegno di Regione Marche, Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission ed è stato finanziato grazie al “Bando per progetti ed iniziative cineaudiovisive – Zona Sisma”. L’idea è nata dall’attrice Lucia Bendia del Teatro Valmisa di Senigallia ed è stata sviluppata insieme a Stefano Monti, Fabio Michettoni e Stefano Merlini del collettivo Lunastorta Produzioni con la collaborazione di Isabella Tomassucci. Diverso dai numerosi documentari realizzati sul post sisma, Tratti del crea-tere si concentra su un aspetto poco trattato, ma di certo non secondario: la necessità di mantenere una vita culturale e sociale nelle aree colpite dal terremoto. Per raccontare la problematica questo documentario usa una lente di osservazione particolare: i teatri storici, largamente presenti in tutte le Marche anche nel più piccolo dei comuni. 
 
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teatro di San Ginesio
 
«Le Marche sono la regione dei Cento Teatri: soltanto nei piccoli comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri si trovano ben otto teatri storici, ma dopo il sisma del 2016 molti sono chiusi in attesa di ristrutturazione» raccontano Monti, Michettoni e Merlini di Lunastorta Produzioni.  «Di fronte ai numerosi problemi della ricostruzione, la sorte dei teatri storici può sembrare un fatto di secondaria importanza. In realtà essi sono spazi di aggregazione e di creatività: luoghi dell’anima e del cuore. Purtroppo, il terremoto non ha distrutto solo le case, ma anche la vita sociale e culturale di queste comunità, di cui i teatri erano uno dei simboli». Al centro della riflessione, quindi, non c’è soltanto il valore artistico e architettonico dei teatri storici, ma soprattutto il loro valore come spazi di aggregazione sociale e produzione culturale.  Durante la presentazione è intervenuta anche la dott.ssa Stefania Benatti, Direttrice della Fondazione Marche Cultura: «Di questo progetto abbiamo trovato molto interessante la commistione tra teatro e cinema e, soprattutto, la volontà di mettere in luce il valore del teatro come centro della cultura e della socialità» dichiara la Benatti. «Il teatro è una passione trasversale che interessa ogni comunità: mio nonno, ad esempio, era un fornaio, ma aveva un palchetto al Teatro delle Muse e frequentava il teatro regolarmente, con grande passione. Banalmente si usa dire che con la cultura non si mangia, ma questi progetti raccontano una realtà diversa». «Dai teatri di queste zone dell’entroterra marchigiano si è sviluppa un grande fermento culturale: io stessa ho iniziato a recitare in una compagnia amatoriale e ne sono orgogliosa» sottolinea la produttrice Lucia Bendia, attrice professionista. «Con il Teatro Valmisa ho portato avanti diversi progetti di promozione della cultura teatrale, in collaborazione con le realtà del territorio. È così che ho conosciuto Stefano Monti e gli altri membri di Lunastorta Produzioni, una realtà costituita da giovani filmmaker che vivono, si sono formati e lavorano sul territorio. La mia speranza è che a partire da progetti come questi possano nascere nuovi modelli di imprenditoria culturale in linea con le esperienze esistenti in Europa, esperienze basate su modelli di gestione sostenibile che vedano i giovani come protagonisti». Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, co-produttore del documentario ha sottolineato l’importanza di fare rete. «Questo progetto ci ha permesso di scoprire nuove e valide realtà del nostro territorio, ma ora è tempo di unirci per sostenere con più forte la crescita culturale delle nostre zone».  
 
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teatro di Caldarola
 
Tratti del crea-tere non è un documentario tradizionale ma una docu-fiction in cui le testimonianze degli operatori culturali dei Monti Azzurri si alternano ai monologhi di tre attori che si aggirano come fantasmi sui palcoscenici vuoti e polverosi dei teatri inagibili.  «Ormai siamo abituati a definire queste zone come cratere sismico, ma “cratere” è una parola amara» commenta il regista Stefano Monti del collettivo Lunastorta Produzioni. «Sembra suggerire che qui è rimasto solo il vuoto, quando invece l’aggregazione sociale e la vita culturale sono un bisogno e un diritto di tutti, in qualsiasi angolo della terra. Nel viaggio tra Caldarola, Sarnano, San Ginesio, Sant’Angelo e Monte San Martino abbiamo incontrato persone che nonostante le difficoltà continuano a portare avanti progetti e attività culturali nelle aeree dei Monti Azzurri, nel cuore del cratere sismico. Soltanto per fare un esempio, a Sarnano, nonostante da due anni e mezzo non ci siano né un teatro né uno spazio alternativo, ci sono 52 iscritti ai corsi teatrali, non solo bambini e ragazzi, ma anche moltissimi adulti. A Caldarola la rassegna Teatro e Sapori non si è mai interrotta e utilizza come teatro una tensostruttura allestita durante l’emergenza. Nonostante tutti questi sforzi, però, la gente del “cratere” si sente bloccata in un limbo. Per questo abbiamo deciso di inserire i monologhi dei tre attori che si aggirano come fantasmi sui palcoscenici vuoti e polverosi dei teatri inagibili.  Con le loro parole questi tre personaggi disegnano quei tratti di resilienza e ingegno che caratterizzano l’essere umano davanti alle difficoltà. Tratti che riempiono il vuoto del cratere con nuove idee, più forti e resistenti. Tratti del crea-tere».  Il documentario riporta le testimonianze di numerosi operatori culturali attivi nell’entroterra maceratese. Saverio Marconi, direttore artistico del Teatro Vaccaj di Tolentino, Francesco Facciolli, attore, regista, formatore teatrale e direttore di COT – Corridonia Officine Teatrali, Claudia Pasimeni, presidente dell’Associazione Il Circolo di Piazza Alta di Sarnano che da 27 anni gestisce le attività culturali e teatrali e organizza corsi di teatro, Simone Tardella, ex assessore alla cultura del Comune di San Ginesio, organizzatore di numerose stagioni di successo, Agostino Cavasassi, sindaco di Sant’Angelo in Pontano e custode di memorie d’altri tempi, Emanuele Peretti e i ragazzi dell’Associazione Arte Rubetana di Monte San Martino, impegnati da anni in numerose attività culturali. Gli attori coinvolti nel progetto sono Mirco Abbruzzetti, Rebecca Liberati e Iacopo Cicconofri, impegnati in campo teatrale e cinematografico.
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teatro San Ginesio
 
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Monti, Bendia, Feliciotti, Benatti
 
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È successo stanotte, intorno alle 2. Un ragazzo di Pescara, di 28 anni, era nel locale di Civitanova per festeggiare un addio al celibato. Prima di entrare però il gruppo era stato a cena e al momento dell’ingresso al Donoma l’aggressore era già molto ubriaco. All’interno del locale sarebbe nata una rissa e i buttafuori hanno fatto uscire il 28enne. Una volta all’esterno il giovane se la sarebbe presa con l’addetto alla sicurezza ed è stata un quell’occasione che il ragazzo avrebbe sfoderato il coltello colpendo il buttafuori in un fianco. Il ferito è stato soccorso e portato all’ospedale di Civitanova e il ragazzo al commissariato di Polizia.

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Domenica, 24 Marzo 2019 10:30

Motociclista 27enne portato a Torrette

È cadtuo dalla sella della sua moto da cross mentre girava sulla pista di Cingoli. È successo ieri pomeriggio e con la caduta pare abbia riportato un trauma cranico. I soccorsi hanno chiesto l’intervento dell’eliambulanza per il trasferimento all’ospedale Torrette di Ancona. Le sue condizioni comunque non desterebbero preoccupazione. 

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Con un comunicato a sua firma, Sandro Sborgia ufficializza la sua candidatura a sindaco di Camerino.

Sciolta dunque la riserva sulla discesa in campo del Comandante del Nas di Ancona,  alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio. Nativo di Pescara e vissuta la sua infanzia e adolescenza in un piccolo paese di montagna in provincia dell’Aquila, Sandro Sborgia ha poi deciso per la strada dell’Arma che lo ha portato a raggiungere il prestigioso incarico di guida del Nucleo Antisofisticazioni e sanità di Ancona con il quale si è distinto per innumerevoli inchieste e operazioni nel campo delle frodi alimentari, sofisticazioni farmacologiche e irregolarità amministrative. Il maggiore Sborgia si è laureato all’università di Camerino. Da 24 anni vive a Pioraco, dove è felicemente sposato con Patrizia. Sostenuto da tanti amici e da un bel numero di conoscenze maturate negli anni, Sborgia, si presenta alla guida di una lista di espressione civica, composta da donne e uomini di varie fasce d’età, che hanno a cuore il bene della città

Questo il testo del comunicato:

"Ho deciso di avanzare la mia candidatura a sindaco della città- scrive Sborgia - dopo aver ricevuto molte richieste da parte di tanti cittadini di Camerino, di ogni estrazione sociale e dalle diverse sensibilità politiche, tutti accomunati dal senso di insoddisfazione rispetto all’attuale situazione, ma tutt’altro che rassegnati alla speranza che un ritorno alla normalità, in tempi ragionevoli, sia ancora possibile.

L’attaccamento profondo a questa terra nobile e gloriosa, ormai divenuta la mia terra, quella nella quale ho scelto di vivere con la mia famiglia, insieme alle difficoltà che quotidianamente affronto per essere stato anch’io, come tutti, colpito dalla forza devastatrice del terremoto, mi hanno richiamato alla responsabilità di assumere una posizione chiara, decisa, senza tentennamenti di fronte all’alternativa: proseguire sulla strada che intrapresi trentuno anni fa di servire il mio Paese con disciplina e onore, ovvero accettare la sfida di impegnarmi in qualcosa di ancor più grande e onorevole e cioè quella di farmi carico, con umiltà, dei timori, delle ansie, delle speranze di quel popolo che venticinque anni fa mi ha accolto e mi ha fatto sentire a casa come fossi uno dei suoi figli, che mi ha insegnato  a essere un uomo migliore e che rimane ancora convinto, nonostante i quasi tre anni trascorsi, che una nuova primavera per Camerino sia ancora possibile; che siamo ancora in tempo per rialzarci con fierezza da una tragedia che ci ha feriti nel corpo, ma mai piegati nello spirito.

Ho deciso di candidarmi scegliendo, come spesso mi è capitato nella vita, la strada più difficile pur nella consapevolezza delle enormi difficoltà che essa presenta e dei tanti ostacoli e delle tante insidie che inevitabilmente costellano il percorso.

Il mio programma elettorale, che a breve verrà illustrato alla cittadinanza, è caratterizzato da un forte e risoluto cambio di marcia che avverrà a partire dal pieno coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni di categoria, dei tecnici, per affrontare al meglio la delicatissima fase della ricostruzione post-sisma, anche attraverso l’istituzione di commissioni speciali aperte a chiunque voglia costruttivamente collaborare. Esse saranno subito operative perché l’ascolto e la sintesi delle varie istanze costituiscono una priorità nel tempo della ricostruzione.

Il fulcro del programma sarà ovviamente la ricostruzione, anche se nulla potrà trascurarsi della vita dei cittadini anche nei settori apparentemente meno coinvolti del post sisma.

Quanto alla ricostruzione, la prima questione da affrontare è quella delle perimetrazioni, sulle quali occorrerà una profonda riflessione, soprattutto alla luce dei ritardi che sono stati accumulati dall’attuale amministrazione e che sicuramente hanno portato a sminuirne l’efficacia.

Ritengo le perimetrazioni uno strumento urbanistico a servizio della città, che tuttavia deve essere posto in essere solo se è chiara la vocazione che dovrà caratterizzare la Camerino futura. Per il resto dovrà essere immediatamente favorito il ripristino delle abitazioni private, a partire dai cosiddetti edifici con danno B, se necessario anche operando una profonda revisione dei tardivi disegni elaborati dall’attuale amministrazione. La priorità deve essere data affinché più persone possibili possano rientrare in tempi ragionevoli nelle loro case.

Sono assolutamente convinto che tutti insieme, uniti dall’amore per questa terra e dalla forza che essa ha sempre ispirato nei suoi figli, sapremo affrontare ciò che il futuro ci prospetta e riusciremo a superare con quella sana ostinazione, caparbietà e testardaggine che ci contraddistingue, tutte le difficoltà, le amarezze, le avversioni che questa condizione ci ha imposto.

Uniti abbiamo l’occasione di dimostrare ai fratelli italiani e al mondo intero che il popolo camerte non si è mai arreso, che non si è mai piegato, che il nostro spirito è ancora più forte e più saldo di sempre, che possiamo e vogliamo riappropriarci del ruolo che la storia ci ha affidato: di tornare a essere il fulcro della rinascita e dello sviluppo di tutto il territorio" .

Sandro Sborgia

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Al Lanciano Forum di Castelraimondo, con uno spazio dedicato ai prodotti tipici locali del territorio, è iniziata nel pomeriggio la  giornata di festa per l’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche Diversi gli stand di "Campagna Amica" presenti all'interno dei locali : l'azienda biologica " Campagna Magna"  di Stigliano di San Severino Marche, la Macelleria " Ciccia del Castello" di Castelraimondo, "Nero visciola " dell'azienda agricola Antinori di Cingoli, la Fattoria Fucili di  Agello  e l'Azienda agricola Annibaldi Cinzia  della Località Biagi di San Sevrerino Marche.

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Le azienede associate alla Coldiretti, hanno accolto numerosi visitatori e acquirenti. A salutare i presenti sono intervenuti il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli e il presidente dell'Unione Montana Matteo Cicconi. In serata, a partire dalle ore 21,30, lo spettacolo musicale “Febbre a 45 giri”, viaggio negli anni Sessanta, presentato da Marco Moscatelli.

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Rinviate invece a domenica 31 marzo la cerimonia di consegna di nuovi mezzi destinati al servizio di Taxi Sociale e il talk show condotto dal giornalista Maurizio Socci “Buonasera Marche Show”, al quale parteciperanno  i sindaci dei Comuni dell’Unione per parlare delle tantissime ricchezze del territorio

C.C.

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Durante un controllo operato dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretto dal Commissario Capo Gabriele Di Giuseppe, all’interno della Stazione ferroviaria di Macerata, gli agenti hanno notato movimenti sospetti nei pressi dei bagni dello scalo ferroviario. All'interno di quello riservato alle donne, è stato sorpreso un uomo di 35 anni nell’atto di iniettarsi dell’eroina attraverso una siringa. L'uomo ha riferito di essere tossicodipendente da diversi anni e che, dopo essere giunto in treno da una località dell’entroterra, aveva acquistato la dose che aveva tentato di iniettarsi. Sono in corso le indagini da parte della Squadra Mobile volte a ricostruire la rete dello spaccio che ruota intorno alla Stazione ferroviaria e a stabilire la provenienza della droga di cui era in possesso il ragazzo.
g.g.

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Una seconda vita agli oggetti che non si usano più, a vantaggio della cultura del riutilizzo e dell'ambiente. Regione Marche, Ata n.3, Unione Montana del Potenza, Esino e Musone, Cosmari e Comuni di Castelraimondo e Camerino hanno realizzato il quarto Centro del Riuso intercomunale in provincia di Macerata.

L'inaugurazione uffciale è avvenuta questa mattina alla presenza del sindaco Renzo Marinelli, dell' Assessore all'Ambiente della Regione Angelo Sciapichetti, del presidente della Provincia e di Ata n.3 Antonio Pettinari, di Matteo Cicconi, presidente dell'Unione Montana Alte Valli del Potenza e dell'Esino, di Elisabetta Torregiani, assessore all'ambiente Comune di Castelraimondo, del Direttore generale di Cosmari srl Giuseppe Giampaoli. Alla cerimonia sono intervenuti anche i primi cittadini di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci e di Gagliole, Sandro Botticelli. Dopo il taglio del nastro, ha avuto luogo la benedizione dei locali da parte di don Tarcisio,vice parroco di Castelraimondo. 

Del Centro di Raccolta e Centro del Riuso situato nell'Area Ecologica della località ELE,  potranno usufruire i cittadini dei comuni di Apiro, Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino, Sefro e Treia. L' apertura al pubblico è nei giorni di giovedì e sabato, con diverso orario secondo la stagione invernale ed estiva. D'inverno il Centro del Riuso sarà aperto il giovedì dalle ore 15.00 alle 17.00 e il sabato dalle 10.00 alle 12.00. L'orario estivo prevede l'apertura di giovedì pomeriggio dalle ore 17.00 alle 19.00  mentre, resta invariato anche d'estate l'orario del sabato mattino dalle 10.00 alle 12.00.  

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I vantaggi per l'ambiente e l'aiuto ad un'economia circolare e solidale, sono stati ricordati da tutti i presenti, a cominciare dal sindaco Renzo Marinelli il quale ha sottolineato la condivisione d'intenti per un grande progetto che consente di alleggerire le abitazioni di quel che non serve più, a vantaggio di chi ne ha bisogno e del rispetto dell'ambiente, evitando anche il riprovevole fenomeno degli abbandoni nei boschi o lungo le scarpate. Ringraziamenti sono stati rivolti a quanti hanno collaborato per la realizzazione e in particolare al Cosmari.

Il valore culturale, sociale ed etico del riutilizzo è stato evidenziato nel suo intervento dal presidente della Provincia e di Ata 3, Antonio Pettinari. " Quella del riuso degli oggetti ancora buoni - ha detto- è una cultura che deve passare in tutte le fasce d'età. Grazie a finanziamenti regionali, è stato possibile realizzare già quattro Centri intercomunali del Riuso ( Macerata, Civitanova, Montecassiano e Castelraimondo) in condivisione tra il Cosmari e le comunità".

Un sistema, quello dei rifiuti in provincia, di cui essere orgogliosi e che, grazie ad un percorso durato decenni, ha portato a grandi risultati, al punto da essere diventato da esempio. " Siamo consapevoli che c'è da fare di più e, insieme al Piano d'Ambito, al Cosmari e ai sindaci stiamo lavorando in questa direzione- ha ricordato Pettinari- Fin dall'intuizione di consorziare i comuni per organizzare l'impianto a Tolentino, è stato un progresso di tappe successive: dalla prima tappa della raccolta porta a porta si è assistito ad un crescendo della consapevolezza e dell'impegno delle istituzioni,dei sindaci e dei cittadini; altro passaggio importante l'acquisizione della Smea, unico soggetto pubblico che ha consentito l'affidamento a Cosmari di tutto il sistema dei rifiuti e la tutela di quello che gà funzionava e che poteva solo migliorare. Significativo anche il passaggio della realizzazione della discarica provinciale e dell'affidamento in house per 15 anni al Cosmari, operazione di tutela di centinaia di lavoratori  e conferma della validità di un sistema. Un processo nel quale hanno concorso in tanti, a cominciare da tutti i sindaci che sono stati bravi a sollecitare e sensibilizzare i cittadini. Un concorso e un'unione- ha sottolineato- che ci aiuterà ad affrontare anche il passaggio del Piano d'Ambito che ha visto l'Ata decidere all'unanimità il documento preliminare e, perseverare nella determinazione ad andare avanti". Da parte dell'amministrazione provinciale, Pettinari ha voluto ringraziare il Cosmari per aver accolto la sfida delle macerie, caricandosi di un lavoro delicato e importante, esprimendo solidarietà e vicinanza all'azienda che al momento ha sospeso le operazioni in quanto sottoposta ad indagine in ordine allo smaltimento dell'amianto.  

L'aspetto della forte sinergia che coinvolge 13 comuni e l'Unione Montana, è stato posto in evidenza dall'assessore Sciapichetti, sottolinenando la politica ambientale virtuosa della provincia di Macerata, prima nelle Marche per raccolta differenziata  e della stessa Regione,  tra le prime in Italia. Di successo anche la scelta di successo del consorzio di smaltimento rifiuti con i comuni protagonisti. " Abbiamo ottenuto ottimi risultati ma dobbiamo continuare ad andare avanti, perché le politiche ambientali, devono continuare a tenere impegnate tutte le amministrazioni. Su questo, la Regione Marche ha investito e sta investendo molto e, anche a livello legislativo si sta lavorando per affinare il sistema che giustamente permetta  al cittadino virtuoso di pagare di meno. Ma dobbiamo farlo insieme perchè, se la filiera istituzionale funziona e non ci si divide sulle cose importanti, i risultati si ottengono e se ne ottengono sempre di più". 

Del servizio fatto in maniera associata tra più comuni ha parlato Matteo Cicconi, rimarcando che, aldilà dei rifiuti, l'iniziativa potrebbe essere splittata anche su altri servizi a favore della popolazione: " L'augurio è che le Unioni Montane, Provincia e Regione, appoggino sempre di più queste iniziative che possono essere riprodotte in  tutti i servizi che ogni comune può fare. Insieme si riesce a realizzare molto di più di quello possibile ad un singolo comune; insieme si riesce a valorizzare un territorio nel suo complesso. Quello di oggi- ha aggiunto Cicconi- è un risultato significativo nell'ottica dell'ambiente e del riciclo dei rifiuti: ridare un'altra vita, un altro scopo al rifiuto,sarà sempre più fondamentale per proteggere e tutelare la nostra casa primaria che è l'ambiente e lasciare qualcosa anche alle nuove generazioni ". 

La logica del Centro di raccolta e del riuso intercomunale è nella possibilità di servire più comuni. Lo ha ricordato il direttore generale di Cosmari srl Giampaoli fornendo il dato tecnico della struttura, costata 120 mila euro e progettata dall'ingegnere Conti. " Strutture come queste- ha detto- rappresentano il completamento del ciclo del rifiuto. Molti degli oggetti che vengono conferiti ai Centri di raccolta, sono ancora validi, riutilizzabili  e recuperabili da chi ne ha bisogno. E' tutto rifiuto che non si produce e che invece viene recuperato in seconda vita e non va a generare ulteriori problematiche" . Dall'assessore Torregiani l'annuncio della partenza dela tariffa puntuale per Castelraimondo, comune  che rappresenta un'eccellenza nei risultati della raccolta differenziata. Tariffa puntuale che riconoscerà una premialità a chi rispetta le regole della raccolta, o una penalità, ai cittadini che non dovessero rispettarle. 

C.C.

Riuso Locali

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Motociclista si schianta contro una auto. È successo questa mattina intorno alle 10:30, lungo la strada 361 Septempedana, alle porte di Passo di Treia. Per il centauro, un macedone residente a Castelraimondo, è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza. Pare che il motociclista abbia allargato troppo prima di imboccare una curva e che questo sia il motivo per l’urto con la macchina che sopraggiungeva dal lato opposto, una Mercedes nera. Il macedone è poi finito a terra. Sul posto il 118 che ha disposto il trasferimento a Torrette di Ancona e per i rilievi è invece intervenuta la polizia stradale da Camerino. La strada è rimasta chiusa per diverso tempo al fine di consentire i soccorsi.
g.g.

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