Notizie di politica nelle Marche
Una causa milionaria quella intentata dal consorzio Arcale contro tu gli enti coinvolti nel terremoto del Centro Italia: Regione Marche, Erap, Presidenza del Consiglio e Protezione Civile.
Ben 65milioni è l’ammontare del risarcimento che Arcale chiederà per tutti i ritardi accumulati nella realizzazione e consegna di 1.600 Sae. 
"Non è una decisione presa a cuor leggero né, da parte dei proponenti, si è mai pensato alla ricerca di un qualsiasi pretesto per sottrarsi alle proprie responsabilità - sostengono in una nota i membri del Consorzio -. Responsabilità, va ricordato, che sono state assunte ogni volta senza riserve. Anche quando, come nel più recente caso dei pozzetti installati non ad opera d’arte, il Consorzio si è fatto carico delle responsabilità di altri soggetti. L’immagine del Consorzio Arcale ha ricevuto danni notevoli dalle decisioni dei soggetti istituzionali coinvolti nella gestione del post-sisma”. 
Arcale difende la sua storia fatta anche di casette realizzate in condizioni quanto mai avverse ma sempre apprezzate dai committenti ma la Regione ha rovinato tutto: “Questa immagine è stata ferita dalle iniziative di soggetti come la Regione Marche, nonostante la disponibilità incondizionata del Consorzio a risolvere le poche problematiche emerse, quasi tutte risolvibili e risolte con soddisfazione degli utenti. Alla nostra proposta di un accordo bonario - proseguono - la Regione ha replicato scegliendo lei stessa la via della contestazione legale chiudendo così la porta alla composizione pacifica della controversia. La causa civile da noi intrapresa è dunque un atto dovuto che ha fondate ragioni di fronte a interlocutori indisponibili che continuano a ledere la reputazione del Consorzio per ragioni che sfuggono al buon senso comune ma, forse, sono più comprensibili in chiave politica. La disponibilità del Consorzio per un accordo rimane intatta. Restiamo in attesa di un’interlocuzione sobria ed equilibrata".
g.g.
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E' in programma a Camerino domenica 24 marzo, alle ore 17:30 presso l’aula magna del polo scolastico provinciale,  l’ultimo appuntamento della 49^ Stagione Concertistica organizzata da Gioventù Musicale e MUSICAMDO. La Rassegna di concerti, che ha riscosso un importante riscontro di pubblico, ospiterà come ultima data il concerto jazz del giovanissimo trio capitanato dal pianista Tommaso Perazzo, vincitore nel 2018 del prestigioso Premio Internazionale Massimo Urbani, concorso per solisti jazz, che ogni anno si svolge a Camerino con l’organizzazione e la direzione artistica di Musicamdo Jazz.

Il Tommaso Perazzo Trio si forma durante gli studi e le esperienze artistiche del Conservatorio di Amsterdam, dove i componenti del gruppo attualmente studiano. Il Trio è formato da tre giovanissimi promettenti musicisti italiani e si sta facendo apprezzare nei maggiori palchi nazionali ed internazionali.

Tommaso Perazzo, classe 1996 è un giovane pianista genovese del Conservatorio di Amsterdam. Vincitore assoluto del Premio Internazionale Massimo Urbani 2018 – XXII edizione. Sempre nel 2018 partecipa al “Keep an Eye International Jazz Award” di Amsterdam, vincendo il secondo premio in trio e il primo premio come miglior solista. Marcello Cardillo classe 1997 è un giovane batterista di Napoli studente del Conservatorio di Amsterdam. Giuseppe Romagnoli, classe 1993 è un giovane contrabbassista romano diplomato al Conservatorio di Amsterdam.

Il repertorio presentato dal Tommaso Perazzo Trio è formato da composizioni originali, caratterizzate da temi melodici e incisivi e da arrangiamenti moderni di brani standard. L’impronta blues, il rispetto della tradizione riletta in chiave moderna, echi mediterranei e nord-europei sono elementi che contraddistinguono la musica del Trio. Nel 2018 il Tommaso Perazzo Trio si è esibito: al Macerata Jazz Festival, al Young Jazz di Foligno, al Bimhuis di Amsterdam.

In occasione del concerto verrà presentato il primo disco del Trio, appena uscito, dal titolo “What’s coming next?”.  

 

Dagli organizzatori

 

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Le Marche, con il 2,8% delle infrazioni sul totale nazionale, si posizionano al tredicesimo posto nella classifica delle illegalità ambientali con 986 denunce, 187 i sequestri e 2 arresti.

Alla vigilia della presentazione dei dati, in occasione della XXIV Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafie, Legambiente diffonde i primi numeri del Rapporto Ecomafia 2018. Numeri che dimostrano nella nostra regione, la crescita continua degli illeciti ambientali e del fatturato delle attività criminali contro l’ambiente. Se infatti nel 2016 le infrazioni accertate erano circa 700, nel 2017 sono state ben 845. 

I dati raccolti, la cui presentazione è prevista domani a Senigallia, sono il risultato dell’azione delle forze dell’ordine e delle autorità di controllo, che oggi si svolgono in un rinnovato e più efficace quadro normativo e con una rinnovata attività di controllo che vede per la prima volta fare sistema il lavoro dell’Ispra e quello della rete nazionale delle Arpa.

Il Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, scendendo nel dettaglio, mette in evidenza i seguenti temi:

REATI CONTRO LA BIODIVERSITÀ

Complessivamente sono 342 i reati contro la biodiversità nella nostra regione, che collocano le Marche all’8° posto nella classifica. A spiccare, in particolare, sono i dati relativi ai reati contro la fauna di mare, un business accumulato tra commercio di animali vivi o morti, oggetto di cattura a fini alimentari o allevatoriali o ornamentali, con 247 infrazioni accertate, il 5,5% sul totale a livello nazionale, di cui 128 solo in provincia di Ascoli Piceno. Non va meglio per quanto riguarda le infrazioni contro la fauna “sulla terraferma”, che collocano le Marche al 12° posto con 95 reati accertati, di cui 45 solo nella provincia di Ancona.

CICLO DEI RIFIUTI e DEL CEMENTO

Per quanto riguarda il ciclo illegale dei rifiuti, sono 193 le infrazioni accertate, 211 le denunce e 71 i sequestri, che valgono alla nostra regione il 14° posto nella classifica. Nella provincia di Ancona, in particolare, nel 2017 sono state accertate ben 62 infrazioni. Tra le tipologie di rifiuti predilette dai trafficanti troviamo i fanghi industriali, le polveri di abbattimento fumi, i Raee, i materiali plastici, gli scarti metallici (ferrosi e non), carta e cartone. Più che allo smaltimento vero e proprio è alle finte operazioni di trattamento e riciclo che in generale puntano i trafficanti, sia per ridurre i costi di gestione che per evadere il fisco. A ciò va aggiunto il fenomeno degli incendi dolosi o colposi, che nel 2017 nelle Marche sono stati 37, il più delle volte divampati proprio presso impianti di gestione e trattamento dei rifiuti. Guardando, invece, al ciclo del cemento, sono 93 le infrazioni accertate, pari al 2,4% del totale nazionale.

ARCHEOMAFIA

Accanto a un settore economico che “tira” come quello artistico, c’è il corrispettivo settore dell’ecomafia, che, come un’ombra, trova spazio nelle pieghe degli scambi ufficiali, ha clienti affezionati, e, a sua volta, produce ottimi affari per chi sceglie di muoversi nel solco dell’illegalità. Nelle Marche sono stati 10 i furti di opere d’arte accertati nel 2017, pari all’1,4% del totale nazionale. Numeri non di certo allarmanti, ma che sottolineano quanto la nostra regione non sia immune dal grave fenomeno del saccheggio del patrimonio artistico.

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Da un'idea dell'Associazione "Amore per Amore" di Camerino e del Prof. Giuseppe Capriotti dell'Università di Macerata, l’iniziativa di pellegrinaggi e incontri volti a favorire la conoscenza di una piccola parte della vita di Santa Camilla Battista Varano, dal punto di vista storico e religioso.

Il primo appuntamento “Sulle tracce di Santa Camilla Battista Varano nei luoghi della sua vita”, è previsto domenica 7 aprile 2019 con la visita di Urbino, del palazzo ducale, del museo, del centro storico e del monastero di Santa Chiara, quello stesso monastero in cui Camilla entrò per vivere la Regola di santa Chiara prendendo il nome di Suor Battista. La visita prevede anche un momento spirituale e la guida del prof. Giuseppe Capriotti, per gli aspetti storici e storico-artistici della città.

Fissata per domenica 5 maggio 2019 la data del successivo pellegrinaggio, che in un programma ancora da definirsi nei dettagli, toccherà la città di Atri, uno dei centri storicamente e artisticamente più significativi dell’Italia centro-meridionale, in provincia di Teramo.

In entrambi i casi, la partenza avverrà da Camerino alle 7.00 del mattino, con pranzo al sacco e rientro in città per le ore 20.00

A Camerino, lunedì 27 maggio 2019, all'interno della manifestazione Corsa alla Spada e palio, il prof. Giuseppe Capriotti terrà una relazione dal titolo "In guerra senza armi. La battaglia spirituale di sora Baptista negli stalli del coro delle clarisse di Camerino". L’incontro è in programma al Monastero di Santa Chiara.

Sempre nell’ambito  della manifestazione Corsa alla Spada e palio, l’associazione Amore per Amore sta definendo l’organizzazione di altre iniziative.

Le prenotazioni per la visita di Urbino si ricevono entro il 28 marzo 2019.

Per info : 3334908040

C.C.

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Dopo il quinto incontro con Lucia Tancredi a Pedaso, Matria va verso il prossimo appuntamento, il sesto, che avrá come protagonista una delle scrittrici piú impertinenti e controcorrente del panorama nazionale; stiamo parlando di Silvia Ballestra che, il 23 Marzo alle ore 17,30, presso La Sala del Consiglio, a Sarnano, presenterá un intervento su una donna, una grande scrittrice, una partigiana, una maestra, un intervento su una donna che visse una vita appassionata e contraddittoria, Joyce Lussu. Non bisogna dimenticare che Matria vuole essere un grido di adesione alla vita activa di harendtiana memoria e una ricerca di nuove identitá al di fuori dello ius sanguis e dello ius soli, ricerca di un modo di interpretare le proprie origini e il proprio presente in base a legami che vedono il loro centro nel femminile, nella sua capacitá di accoglienza e di cura per lo sviluppo della persona e della personalitá, a prescindere da sesso, origini e fortuna. Joyce Lussu, donna di nobili origini ma cosmopolita ed educata alla filosofia e alla dottrina politica liberale tra Inghilterra, Germania, Italia, Kenya e Tanganica, prese in mano la sua vita giovanissima e divenne un vero emblema della vita activa che anima la rassegna: dopo un matrimonio fallimentare con il giovane possidente fascista Aldo Belluigi, cominció battaglie con organizzazioni internazionali per la liberazione dal colonialismo/imperialismo dei paesi africani e asiatici. Nell‘impegno politico, conobbe e sposó Emilio Lussu e partecipó al suo progetto del Partito d‘Azione italiano.

Scrittrice e traduttrice di poesie, grande narratrice delle Marche in ogni loro aspetto e paese, Joyce Lussu é proprio l‘esempio di un modo incredibilmente innovativo di interpretare la propria identitá. Silvia Ballestra non é assolutamente da meno, e sembra la perfetta interprete per raccontare la vita di un‘outsider come Joyce Lussu: originaria di Porto San Giorgio, la Ballestra ha Studiato Lingue e Letterature Straniere a Bologna. Affamata di altri occhi con cui vedere il mondo, ha conosciuto, letto e tradotto autori statunitensi e francesi. La sua voglia di uscire dal guscio, simile a quella che spinse Joyce Lussu alla politica, l‘ha spinta a trasferirsi a Milano e fare esperienza non solo del vorticoso mondo policulturale milanese, ma anche delle sua abilitá scrittorie. I suoi oramai famosissimi romanzi, come Il Compleanno dell‘iguana, La guerra degli Antó, Nina, La Seconda Dora e Joyce L.-Una vita contro, raccontano attraverso tanti personaggi l‘ineluttabile voglia di conoscere il mondo, l‘Altro, e di lottare perché la bellezza del mondo, che forma e rende umani, venga (ri)conosciuta da tutti.         Due donne dunque ,a Sarnano, saranno il piccolo centro del mondo del sesto appuntamento di Matria. La Rassegna è promossa dalla Commissione Pari opportunità regionale, dal Consiglio Regionale delle Marche e da un Circuito di otto Comuni: Montegranaro, Amandola, Colmurano, Torre San Patrizio, Pedaso, Sarnano, Montecosaro, Urbisaglia. E' Patrocinata dal Soroptimist di Fermo e con il libero contributo di Stamperia Bonassi, Quota CS Sport, Estetica la Coccinella, Eros Manifatture, Galleria Giò, Cherry&Cream. La Rassegna è nata da una libera idea della presidente della Commissione Pari Opportunità Meri Marziali ed ha la direzione artistica di Oriana Salvucci.

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Una serata di musica, danza e spettacolo. È quella che è stata presentata questa mattina in conferenza stampa e che andrà in scena al teatro Vaccaj di Tolentino sabato prossimo alle 21.15.

"L’idea – ha ricordato il Vicesindaco Silvia Luconi – nasce a seguito di un concerto che la Corale della Bura ha tenuto a Monaco. In quella occasione abbiamo pensato di promuovere un evento anche a Tolentino da ospitare al Vaccaj. Un sogno divenuto realtà, anche grazie a tanti sponsor privati che hanno coperto le spese".

Il programma di “Teatro in…canto” prevede l’alternarsi delle corali sul palco con l’esecuzione di brani tratti dal proprio repertorio sia sacro che profano, anche in stile moderno. Lo scopo della manifestazione è divulgare l’arte canora e di far conoscere le realtà del nostro territorio che si adoperano per mantenere viva la tradizione della musica corale. Partecipano il Coro Giovanile dell’Istituto “F. Filelfo” di Tolentino diretto dal Maestro Fabiano Pippa, il Coro Crux Fidelis di Francavilla D’Ete diretto dal Maestro Morena Rinaldi e del Coro Santa Maria del Monte di Macerata che si esibirà insieme al Coro della Bura di Tolentino. A dirigere le due corali il Maestro Ugo Pio Migliozzi. Nella stessa serata il gruppo di danza “LesAdorables” della nuova Associazione “Altra Scena” di Tolentino, presenterà lo spettacolo “Nella borsa di una donna”, nato da una idea di Sofia Vitali e scritto da Giulia Sancricca che mette in luce la storia di quattro donne attraverso altrettanti monologhi in cui si fanno dei veri viaggi all’interno delle vicende della vita: l’amore, l’abbandono, la violenza, la trasgressione. Quattro attrici, grazie ai monologhi di Giulia Sancricca interpreteranno i quattro stati d’animo che tracciano il filo conduttore dello spettacolo e che quattro attrici si trovano ad interpretare e vivere. Ognuna di loro avrà la trasposizione coreografata. Infatti il racconto sarà arricchito da quadri coreografici su musiche di Noemi, Mina, Luigi Tenco, Vasco Rossi e da alcuni brani cantati. Sul palco Sofia Vitali, Alice Casadidio, Marika Gatti, Pamela Del Pupo, Rita Sgamma, Valeria Capponi, Sara Mercorelli, Elena Agostinelli, Andrea Persichini, Giacomo Gardini, Alessandro Ferracuti. Presentano lo spettacolo Genny Ceresani e Luca Romagnoli.

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“Sono molto soddisfatto  per il positivo esito dell'incontro, che testimonia ancora una volta quanto Unicam sia convinta e creda nella necessità della stretta collaborazione tra Atenei ed imprese"

Così il rettore dell'Università di Camerino prof. Claudio Pettinari, al termine del meeting avvenuto nella sede dell'azienda iGuzzini Illuminazione al quale, oltre alla delegazione Unicam composta da docenti  della Scuola di Scienze e Tecnologie, hanno partecipato i rappresentanti di alcune delle maggiori realtà imprenditoriali marchigiane, quali ICA, Clementoni, Tod's, Elantas ed Elica.

L'incontro ha permesso di delineare i principali aspetti di un Master universitario che Unicam sta organizzando per il prossimo anno accademico e che si avvarrà della collaborazione e delle professionalità delle sei prestigiose realtà industriali marchigiane.  Si tratta di una specializzazione altamente professionalizzante sul tema dei Materiali, la loro innovazione e la loro gestione su tutto il ciclo di vita. 

Il Master che sarà attivato, rappresenta un percorso di studi unico in Italia, che colma una lacuna nella preparazione specifica di metodo di approccio nel settore dei materiali e, nasce dalla proficua esperienza dell’Università di Camerino con diverse ed importanti realtà del mondo imprenditoriale.

Il processo di progressiva trasformazione dell'industria simbolizzato dalla dicitura “Industria 4.0” che interessa l'economia e la società, richiede proprio la formazione di nuove professionalità frutto della proficua sinergia tra atenei e aziende ed è in questa direzione che va il nuovo percorso formativo.

"Il futuro dei nostri giovani e dei nostri territori- ha detto il rettore -  passa anche per questa proficua e costante sinergia e collaborazione”.

L'incontro ha rappresentato anche la prima visita ufficiale del rettore Pettinari all’azienda recanatese ed il Presidente di iGuzzini Illuminazione, Adolfo Guzzini, ha avuto l’occasione di illustrargli l'azienda e la sua costante ricerca di eccellenza e innovazione.   

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Dopo lunga malattia, si è spento stamani all’età di 63 anni il dott.Alessandro Iacoboni, attuale presidente del Tribunale di Teramo. La notizia che le sue condizioni di salute erano sensibilmente peggiorate, si era già diffusa da alcune ore anche a Camerino, città nella quale il magistrato, nato a Roma il 23 febbraio 1956, ha vissuto per oltre 35 anni e dove ha ricoperto per lungo tempo i ruoli di Giudice Istruttore e Giudice Civile presso il Tribunale locale. Solo in seguito al terremoto, la sua famiglia aveva dovuto lasciare l’abitazione inagibile della città, dove sono cresciuti i suoi figli e dove ha continuato ad abitare fino al 2016. Magistrato di lunga esperienza e competenza, grande studioso del diritto, il dott. Iacoboni si era insediato a Teramo il 5 aprile del 2017, lasciando l’incarico di presidente del Tribunale di Macerata che aveva mantenuto per 7 anni. Da magistrato presso il Tribunale di Camerino dove era arrivato all'età di 26 anni nel 1982, a lui si deve la prima rogatoria internazionale riferita al giallo inglese del caso De Rothschild e alle misteriose morti dell’ex baronessa Janette May e della sua governante Gabriella Guerin;, scomparse da Sarnano alla fine del 1980,  i loro resti erano stati rinvenuti due anni dopo a Podalla di Fiastra. Nel 1988 il dottor Iacoboni si era trovato davanti ad un altro caso che lasciò il suo segno sulla tranquilla Camerino: quello dell’ efferato omicidio di Portaiano, nel quale persero la vita i due giovanissimi carabinieri Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto. Persona molto riservata e professionalmente preparatissima, lascia un ricordo di grande serietà, attaccamento al lavoro, stima incondizionata in tutta la classe forense. Parole d’affetto, gratitudine, rispetto e ammirazione, si rincorrono in ognuno degli avvocati e degli operatori dei palazzi di Giustizia in cui ha operato. Lascia i due figli Anna e Donato e la moglie professoressa Laura D'Ovidio, molto conosciuta a Camerino per essere stata per molti anni, docente di Storia e Filosofia al Liceo scientifico Varano. I funerali si svolgeranno domani nella cattedrale di Teramo alle ore 12.00. La redazione dell'Appennino Camerte, partecipando il dolore dei familiari, porge le più sentite condoglianze.

C.C.

Foto d'archivio dal settimanale Appennino Camerte del 24 giugno 2000

Foto darchivio dal settimanale Appennino Camerte

Archivio Appennino Camerte articolo apparso sul settimanale il 24 giugno 2000 a due mesi dal suo insediamento al Tribunale di Macerata

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Pediatri cercasi. Sì, ma intanto pediatria tagliasi. E' il paradosso messo in atto dalla Regione all'ospedale di Fabriano dove, dopo la chiusura definitiva del punto nascite, sono stati ridotti anche i servizi di Pediatria. Ad una nota della Regione che dichiara di essere alla costante ricerca di nuovi pediatri, la Cisl risponde con un affondo.

"Ogni giorno cerchiamo disponibilità per le pediatrie e i pronto soccorso di tutta la regione - dice la Regione -. Sono note le carenze di pediatri sia a livello regionale che nazionale e per far fronte a questa criticità è stato bandito l’ennesimo concorso per pediatri a tempo indeterminato compreso di medici in formazione per 10 professionisti. Il 19 aprile è previsto lo svolgimento del colloquio per pediatri già specializzati da poter inserire subito. Nell’attesa della riorganizzazione per garantire la sicurezza dei piccoli pazienti e del personale verrà assicurata l’attività diurna ambulatoriale. Qualora sia necessario il ricovero, i pazienti verranno trasferiti presso le altre pediatrie dell’area vasta 2". 

La Regione pare abbia messo in piedi tutti i percorsi e le azioni possibili, "ogni strumentalizzazione può creare solo allarmismo inutile nella parte più sensibile della popolazione, genitori e bambini". Dura però la risposta della Cisl FP e Cisl Fabriano: "Si era cominciato con il ritardo nel restituire agibilità a molte aree dell’ospedale di Fabriano colpite dal sisma, poi si è continuato con la vicenda del punto nascita, ora chiuso, e adesso si procede a ridurre al lumicino la Pediatria. Fino a dove arriverà il ridimensionamento dell’Ospedale di Fabriano? Ci sono gravi lacune nel processo di riduzione dei servizi offerti del nosocomio fabrianese. Tutti questi interventi stanno avvenendo senza il minimo coinvolgimento dei sindacati,  anche se implicano non solo l’erogazione dei servizi ma anche la collocazione lavorativa di molti operatori. - continuano  -  Vi è poi una evidente mancanza di visione politica in quanto sta avvenendo: a fronte delle riduzioni attuate, quali servizi si propongono ad un territorio interno e montuoso su cui gravano specifici problemi sanitari, infrastrutturali e sociali? Nessun piano di riorganizzazione è stato presentato ai sindacati, nessuna visione sanitaria o socio-sanitaria da proporre alla popolazione". Inaccettabile, per i sindacati, quello che definisco lo scientifico smantellamento delle strutture sanitarie di Fabriano aggravato dalla richiesta che era stata avanzata di tenere un occhio di riguardo per le strutture delle zone interne e montane. "Quanto sta accadendo a Fabriano è gravissimo, si tenta di far passare senza clamore il progressivo smantellamento di una struttura che con circa 150 posti letto assiste una popolazione di quasi 50 mila persone su 540 km quadrati di territorio. - concludono - E’ fondamentale che si apra una fase di confronto aperto tra Regione, Istituzioni e soggetti sociali ed economici del territorio che riporti l’attenzione sulla sanità fabrianese e che si inserisca nella vertenza sanità che le Organizzazioni sindacali, a livello unitario, stanno aprendo in queste ore nei confronti della Regione".

g.g.

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Vogliono incontrare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, o non sbloccheranno la ripresa dei lavori per la Quadrilatero. Sono le imprese creditrici di Astaldi, l'azienda che doveva occuparsi di concludere la Pedemontana e il raddoppio della SS76 che ha accumulato circa una 40ina di milioni di euro di debiti nei confronti delle subappaltatrici. Hanno inviato una richiesta formale per incontrare il premier Conte insieme al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e al vicepremier Luigi Di Maio. Ciò che le imprese vogliono, sarebbero delle misure straordinarie per districare la matassa relativa ai debiti senza le quali non sarebbe assolutamente possibile portare a termine l'opera. "L'Anas, la Quadrilatero, il Governo e le Regioni devono tutti assumersi delle responsabilità. Non è possibile che a pagarne siano solo le imprese e i lavoratori". Nei giorni scorsi i rappresentanti delle imprese crditrici hanno anche avuto modo di confrontarsi con alcuni parlamentari marchigiani: Patrizia Terzoni per il M5S, Francesco Acquaroli per FdI e Tullio Patassini per la Lega dai quali pare sia emersa la volontà di trovare tutte le soluzioni affinché si sblocchi la situazione. Dunque se prima la ripresa delle opere era prevista entro marzo e poi entro aprile, quel che è certo è che fintanto che non ci sarà una svolta seria per le imprese, nulla si muoverà.
g.g.

 

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