Notizie di politica nelle Marche

Due i candidati in corsa alle prossime elezioni amministrative; nel piccolo comune di Sefro; accanto alla lista civica guidata da Pietro Tapanelli che attende l'ufficializzazione, in campo è Giovannino Paladini, ex Istruttore Tecnico direttivo comunale in pensione dal 2017.

“A motivare la mia candidatura - afferma Paladini-sono state le ripetute sollecitazioni ricevute negli ultimi mesi dalla popolazione; finora avevo fatto un po’ di resistenza anche perché, dopo 43 anni di vita comunale ed essendo in pensione anche mia moglie, l’idea era quella di condurre una vita familiare un po’ più rilassata. I cittadini che mi hanno spinto su questa strada, probabilmente vedono in me una figura adatta che senza alcun tipo di chissà quale ambizione può mettere a disposizione una lunga esperienza svolta a servizio dell’amministrazione comunale”. Addirittura nove le amministrazioni di vario colore che nell’arco degli oltre 40 anni del suo incarico si sono susseguite nella casa comunale sefrana dove, oltre che dell’ufficio urbanistica e lavori pubblici, negli ultimi 10 anni, Paladini si è anche occupato dell’area amministrativa contabile dell’ente. Ad accompagnarlo nella sfida elettorale del 26 maggio, sarà una lista civica formata da persone del luogo, sia giovani che d’esperienza e più mature e, tra di esse, c’è chi ha già fatto parte dell’amministrazione uscente del sindaco Giancarlo Temperilli. Punti di forza del programma, ancora da rifinire nei dettagli, mantenimento, cura e valorizzazione delle risorse naturali ambientali esistenti, che fanno del piccolo comune accerchiato dagli Appennini e attraversato dal fiume, un piccolo gioiello.

“L’idea- dice Giovannino Paladini- è quella di difendere e salvaguardare la nostra bellezza e nel contempo cercare di potenziare alcune situazioni che la precedente amministrazione ha già contribuito a realizzare, quali il Bosco incantato che si è rivelata iniziativa che ha riscosso strepitoso successo nelle scolaresche e nelle famiglie dei paesi limitrofi. Puntiamo a migliorare tutti gli aspetti della vita quotidiana dei cittadini. Chiaro che non vi sono grossi investimenti da poter fare anche perché, in una vallata così ristretta e in un paesino piccolo che si trova tagliato fuori dalle infrastrutture viarie principali, non è che si possano avere grandi mire di programmazione. Di certo, - continua il candidato – possiamo quantomeno potenziare le strutture esistenti e sicuramente dotare il capoluogo della metanizzazione,ad oggi inesistente; altra questione da risolvere e che figura tra i punti del nostro programma, quella dell’approvvigionamento idrico per gli allevamenti in quota. Tanti altri aspetti, a breve verranno meglio definiti nel programma che renderemo pubblico insieme alla  lista. Inizialmente si era orientati per la discesa in campo di un’unica squadra, ma questa intenzione è purtroppo sfumata, per la difficoltà di riuscire a comporla ”.

C.C.

 

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“Raffaele Anselmi tra la gente”. E’ questo il nome scelto dal candidato sindaco di Monte San Martino, Raffaele Anselmi, che ufficializza la propria partecipazione, alla guida di una lista civica, alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio. “È il cambiamento quello che vogliamo proporre – commenta il candidato -. Un termine che in campagna elettorale può sembrare scontato, ma non lo è se si pensa che può essere accostato non solo al paese, ma anche agli amministratori e al modo di amministrare. È questo il principio alla base della nostra candidatura: un gruppo di persone che amano Monte San Martino e che decidono di scendere in campo per proporre l’alternativa. Non una squadra avversaria alle altre, ma una squadra per il paese”. Classe 1976, Anselmi sceglie di continuare un impegno politico cominciato fin da giovanissimo e maturato nel tempo. Operaio in una azienda agricola, sposato e padre di tre figli, l’unico interesse che lo muove in questa avventura è la consapevolezza di poter dare ancora molto al suo paese. Al paese che lo ha visto crescere e che vedrà crescere i cittadini del futuro. Le soddisfazioni nel campo amministrativo per Raffaele Anselmi sono già state tante e la decisione di candidarsi per Monte San Martino ha l’unico obiettivo di poter mettere al servizio dei suoi concittadini l’esperienza maturata nel tempo. Dal 2004 al 2009 è stato consigliere del Comune di Monte San Martino e dal 2009 al 2014 capogruppo di maggioranza del Comune. Nel 2007 ha ricevuto l’incarico di Assistenza e Consulenza Attività area tecnica del progettoPCN-SCC tutela ambientale del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, poi passato al progetto PST fino al 2010. Nel 2012 è stato nominato assessore comunale, mentre dal 2004 al 2009 è stato assessore della Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio. Tutte esperienze che hanno formato l’amministratore che oggi scende in campo per portare Monte San Martino verso la crescita e lo sviluppo di un paese votato al turismo, dimostrando quanto siano preziosi per l’intero territorio i piccoli centri dell’entroterra, con un occhio attento a tutte le peculiarità e le necessità delle diverse frazioni comunali.

GS

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Pare proprio che i cinghiali ormai siano di casa in città. Dopo essere stati avvistati per le vie di Fabriano, ora è stato il turno di alcuni cittadini che se li sono ritrovati sul prato del cimitero delle Cortine. È successo alcuni giorni fa, nel primo pomeriggio: erano in cinque e a notarli sono stati alcuni anziani che si stavano recando al cimitero per visitare i loro cari.
g.g.

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Lascia per la famiglia ma anche e soprattutto per stare a guardare cosa accadrà, cosa faranno coloro che lo hanno criticato, attaccato. È Francesco Pastorella, coordinatore dei comitati pro terremotati del centro Italia che ha deciso di tirare i remi in barca.

”Guardandomi indietro - dice - vedo tantissimo impegno, tanti sacrifici e troppo, troppo tempo sottratto alla mia famiglia, alle mie bambine, ai miei genitori. Negli ultimi due anni e mezzo, le mie cucciole mi sono cresciute sotto gli occhi e spesso, o non c’ero o ero impegnato al telefono, sui social, sul Pc a scrivere, elaborare, confrontarmi, ascoltare le mille grida di aiuto pervenute da terremotati in difficoltà alle quali ho sempre dato seguito; avevo ben chiaro che se un terremotato mi stava chiamando, necessitava quantomeno di una parola di conforto, di una informazione, di una speranza”. Così però Pastorella racconta di aver trascurato i familiari, di non essere stato abbastanza vicino a suo padre malato, e di non esserci stato quando se n’è andato. E poi lo studio, come ai tempi dell’Università, le battaglie e i discorsi anche dai toni forti contro chi aveva e ha il potere di decidere le sorti di un popolo.

“Ho bussato a moltissime porte per i terremotati che si sono aperte grazie al lavoro ed alla credibilità conquistata negli anni, ho organizzato eventi gratuitamente, coinvolto politici, rifiutato candidature sia alle scorse politiche che a queste europee. Ho ricevuto tantissime attestazioni di amicizia - continua - ma anche molte critiche, alcune costruttive ed importantissime per una mia crescita personale, ma molte, troppe, inconsistenti e maligne”.

Tante le ragioni che spingono Pastorella verso la decisione di lasciare ma soprattutto una: in un momento cruciale per iL futuro del territori, ha deciso di lasciare l’opportunità di riunire tutti i terremotati, di stare a guardare con la speranza che si riesca finalmente a dare quel cambio di rotta necessario alla ripartenza dell‘entroterra. 

“Non ci sono più scuse, la strada è libera, vediamo che succede. Son certo - aggiunge - che in questo modo ogni comitato e magari ogni singolo terremotato saranno responsabilizzati a battersi in prima persona per i diritti delle persone che rappresentano e per il proprio territorio, affinché non venga desertificato e colonizzato dai signorotti al potere. Continuerò comunque a sostenere ed a ritenere imprescindibile la scelta del coordinamento di organizzare prima delle elezioni la manifestazione sulla quale spero convergeranno tutti i terremotati ed i comitati. Devo riassegnare le priorità nella mia vita per cui - conclude - saluto con una solida certezza nel mio cuore: ho dato il massimo, forse anche di più”.

g.g. 

 

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Nel Piano triennale 2019 -2021 di manutenzione straordinaria delle strade di proprietà, in precedenza a carico delle Province e Anas, rientrano anche la Val di Chienti (Serravalle di Chienti, Muccia, Camerino, Tolentino, Pollenza, Macerata, Recanati – Loreto), Val Nerina (Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Visso) Variante ‘Santuario del Glorioso’ e del ‘Braccio Ospedale’ (San Severino Marche). Per esse e per numerose altre arterie, l’ente regionale ha stanziato finanziamenti per 24 milioni di euro. La gestione ordinaria e invernale è affidata, in convenzione, all’Anas, a fronte di un corrispettivo di 8 mila euro a chilometro. Anas cura anche quella straordinaria, con altri oneri a carico della Regione, anche se fino a ora aveva eseguito questi interventi utilizzando risorse statali di precedenti accordi di programma.

Nel prossimo triennio invece la Regione investirà fondi propri– si legge nel comunicato della Regione  Il governatore Ceriscioli parla di un vero e proprio ‘piano asfalti‘, sottolineando che si tratta di un impegno preso qualche anno fa, quando queste strade sono passate alla Regione in condizioni non proprio ottimali, dovute anche al fatto che, per anni, le Province non hanno avuto risorse sufficienti a garantire una gestione continua. Secondo Ceriscioli è un investimento significativo che accompagna quello assicurato, tutti gli anni, attraverso la manutenzione ordinaria. Il piano asfalti – conclude il presidente – restituisce a tutte le Marche, ma, in particolare, alle aree interne, strade di qualità che sosterranno gli spostamenti quotidiani delle famiglie, il turismo, la crescita economica. Gli interventi principali, previsti dal piano, riguardano il rifacimento della pavimentazione stradale compromessa.  Verranno comunque garantiti investimenti su ponti e viadotti, sulla segnaletica, sulle barriere di sicurezza e sugli impianti di illuminazione di galleria.

Altre arterie interessate , oltre a quelle sopra citate, la ‘Corridonia-Maceratese’ (Civitanova Marche, Montecosaro, Morrovalle, Corridonia, Macerata), la provinciale 502 di Cingoli (Jesi, San Paolo, Staffolo, oltre il versante maceratese da Cingoli a San Ginesio), la Septempedana (Ancona, Osimo – Montefano, Montecassiano). Nell’ascolano, il raccordo ‘Monticelli-Marino del Tronto’, inoltre, la statale del porto di Ancona, quella di Bocca Trabaria (Urbino), la provinciale Apecchiese (Acqualagna, Piobbico, Apecchio); la provinciale Arceviese (Senigallia, Ostra, Ostra Vetere, Barbara, Serra de’ Conti, Arcevia, Sassoferrato).

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“Da tempo i territori dell’entroterra marchigiano si caratterizzano per una popolazione dove il dato demografico riferibile agli anziani è, in percentuale, in costante crescita. Non solo: quella anziana è la popolazione resiliente per eccellenza”. A dirlo è il presidente Alessandro Gentilucci, anche sindaco di Pieve Torina, dopo l’esperienza terribile del terremoto e la diaspora che ne è seguita che ha portato tanti, soprattutto i più giovani, a considerare altre opportunità per costruire il proprio futuro lontano dai luoghi d’origine. Ecco perché, oltre ad impegnarsi per ricreare condizioni di crescita e sviluppo per le nuove generazioni nelle aree colpite dal sisma, è importante attivare tutte quelle azioni che possano aiutare gli anziani a mantenere un livello di vita qualitativamente dignitoso. “Tra queste vi è sicuramente il progetto Probiosenior - dice -. È un argomento che mi sta particolarmente a cuore quello della qualità di vita della popolazione anziana proprio perché i paesi dell’entroterra presentano una incidenza maggiore di persone in età avanzata rispetto ad altre realtà urbane”. Ed ecco allora che l’Ats 18 ha deciso di partecipare alla sperimentazione del progetto Probiosenior, che ha come capofila l’azienda Synbiotec, società di ricerca e sviluppo nata come spin off dall’Università di Camerino. Il progetto, finanziato grazie al FESR Regione Marche, prevede lo sviluppo di un set di nuovi alimenti funzionali e nutraceutici contenenti probiotici, realizzati con tecnologie innovative, in grado di migliorare parametri correlati con il processo di invecchiamento.

Complessivamente sono coinvolti circa 150 anziani, a domicilio o in residenze protette, ai quali saranno forniti, attraverso una dieta equilibrata, cibi nei quali è inserito il probiotico (sostanzialmente fermenti lattici vivi). Le persone coinvolte nel progetto verranno monitorate periodicamente con analisi cliniche e osservazione diretta, per valutare gli effetti sulla loro salute. La sperimentazione riguarderà anche il Centro Diurno Alzheimer di Camerino: il monitoraggio e l’accompagnamento al progetto sarà seguito dall’associazione AFAM promossa da familiari malati di Alzheimer che farà da supporto anche per i più complessi interventi previsti a livello domiciliare.

“Il progetto Probiosenior” conclude Gentilucci “oltre a promuovere e sperimentare azioni che tutelano la salute della popolazione anziana, favorisce l’innovazione e l’occupazione di aziende locali attive nel settore alimentare e nell'innovazione tecnologica. Una risposta intelligente ed efficace, sul piano sociale ed economico, che non può che far bene al territorio e alle comunità che lo vivono”.
g.g.

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Martedì, 23 Aprile 2019 16:21

Anziana cade dalle scale e muore

 È successo oggi pomeriggio a Tolentino, dove un’anziana  residente in via nazionale e stata ritrovata senza vita sul suo pianerottolo. Pare che ieri sera sia inciampata sui gradini mentre rientrava in casa ma il ritrovamento risale a questa mattina. A ritrovarla i familiari che hanno allertato i Carabinieri e il 118 che però non ha potuto far altro che constatarne il decesso. 
g.g.

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Martedì, 23 Aprile 2019 11:06

Il maltempo non rovina Pasquarola

Mancava il sole, ma la gente ha comunque scelto Caldarola per trascorrere la festa di Pasquetta con le attività organizzate dalla Pro Loco che hanno animato il paese da mattina fino al pomeriggio.
"Una bella risposta di tutto il paese, ma non solo – commenta il nuovo presidente della Pro Loco, Daniele Piani - . Viale Umberto I era gremito nonostante la temperatura non proprio primaverile.
Ad animarlo, le bancarelle, le stracciaporte, la musica "caliente" dei Los Maniáchi e da uno spettacolo divertente di Damiano Massaccesi, che ha richiamato l’attenzione dei presenti. 

A completare la manifestazione, la visita, per il secondo anno consecutivo, dei dieci Motoclub "Amici di Mimmo" che hanno pranzato con noi e trascorso il pomeriggio in nostra compagnia. 

Un legame nato lo scorso anno e che continua ancora. 

Il mio grazie – conclude Piani - va alla preziosa collaborazione del nuovo oratorio Cristo Re, alle ragazze della Caritas e a tutto il direttivo della Pro Loco che ha lavorato in modo serio, spensierato, e con entusiasmo”. 

L’argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.

GS

 
 
Pubblicato in Cultura e Spettacolo

Perde il controllo della macchina che si capovolge e finisce contro il limite della carreggiata. È successo ieri pomeriggio a Castelraimondo, lungo la provinciale 22. Non è chiara la dinamica del sinistro. Una Renault, guidata da un giovane 20enne è finita fuori strada e poi si è capovolta.

Il conducente pare non abbia riportato ferite.
g.g.

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Martedì, 23 Aprile 2019 07:59

Asfalto scivoloso, scontro a Tolentino

Scontro tra una Punto grigia e un mezzo per raccogliere l'immondizia, questa mattina intorno alle 7.45, a Tolentino, poco dopo l'uscita dalla superstrada Valdichienti Tolentino Ovest.

I mezzi, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrati in un tratto di strada che è solito vedere incidenti, soprattutto con il manto reso scivoloso dalla pioggia.

Proprio per questo motivo, infatti, l'asfalto era stato reso più ruvido negli ultimi anni, ma questo non è comunque servito a diminuire gli scontri tra mezzi.

(Servizio in aggiornamento)

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