Notizie di politica nelle Marche

Il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi rinnova il consiglio di Amministrazione dell’ASSM SpA di Tolentino per un solo anno e scatta la polemica da parte del Pd che in una nota scrive: “ Ovviamente appare impossibile verificare tra un anno i risultati delle attività messe in campo dall’azienda municipalizzata anche perché nessuno ha parlato dei traguardi che si intendono raggiungere, tranne la realizzazione di una misteriosa “prima tranche” del progetto delle Terme di Santa Lucia. Chissà che questa “prima tranche” sia riferita al fantomatico mega progetto presentato dalla maggioranza e dall’ASSM in campagna elettorale,che prevedeva la realizzazione di un mega resort a 5 stelle lusso con tanto di teleferica dalla stazione alle terme. A distanza di due anni dal roboante annuncio in campagna elettorale – commentano - non si è visto ancora nulla alle Terme di Santa Lucia e sicuramente non si vedrà nulla anche in futuro. Le vere ragioni per questo “mini-rinnovo” – aggiungono - hanno un significato molto chiaro: il commissariamento dell’ASSM da parte della maggioranza e quindi la resa dei conti. In barba all’indipendenza della società, necessaria per operare le scelte migliori per i cittadini, la maggioranza lancia un vero e proprio ultimatum ai vertici dell’azienda dal Presidente Stefano Gobbi, alla fedelissima Consigliera Rosalia Calcagnini (trasferita dal Comune alla ASSM con modalità a dir poco inusuali) fino all’Amministratore Delegato nonché Vice Presidente Graziano Natali. Come dire: “state attenti a fare quello che dico io altrimenti tra un anno tutti a casa!”.

GS

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“Radici per il futuro”. Si chiama così la lista civica numero 2 di Monte San Martino guidata da Massimiliano Anselmi. “Il nostro - dice il candidato - è un programma che nasce dopo l’ascolto dei nostri cittadini ed è stato sviluppato in sinergia con tutti i componenti della lista. Il simbolo che raffigura le tre generazioni sotto l’arco del Tornello simboleggiano proprio l’impegno rivolto sia alle radici storico-culturali che al futuro delle nuove generazioni, alle quali vogliamo assicurare le migliori condizioni per una formazione di qualità e una crescita all’interno del paese. Abbiamo costruito una squadra aperta al confronto e siamo convinti che amministrare la cosa pubblica possa tradursi in nuovo sviluppo della nostra comunità, focalizzando l’attenzione nella visione d’insieme e del futuro, generando una nuova fase politica che si rivolga a tutti i cittadini ed in particolare alle fasce di età più deboli, alla creazione di nuova occupazione, ad azioni di contrasto all’erosione demografica, al fine di operare un cambio di prospettiva che da troppo tempo si sta aspettando. L’idea fondante della nostra iniziativa - prosegue - nasce dal prendere atto delle qualità e delle caratteristiche del nostro territorio, invertendo la scala dei valori economico - sociali che ci ha visti marginali nel modello di sviluppo fino ad ora dominante. Siamo convinti che le nostre peculiarità possono essere le carte vincenti in un nuovo sistema di crescita basato su: paesaggio, cultura, istruzione, arte, turismo, agricoltura e sostenibilità ambientale delle attività economiche pubbliche e private”. Quattro le macro-aree che compongono il programma: “La principale - dice Massimiliano Anselmi - è quella relativa allo sviluppo socioeconomico perché noi crediamo che per non far morire un territorio sia necessario investirci. Per questo bisogna attrarre risorse da fondi europei, da investimenti pubblici e privati, per creare nuovi posti di lavoro. La seconda priorità è legata al turismo che porta all’incremento di altre attività e maggiori ingressi nelle casse del Comune che si possono investire nel sociale. Vorremmo incentivare le famiglie a restare nel territorio - aggiunge - . Attenzione particolare poi all’ambiente con una già funzionale e funzionante raccolta differenziata da ristrutturare per aumentare la percentuale di riciclo. Un occhio di riguardo sarà rivolto al risparmio energetico. Anch’esso, se fatto con investimenti mirati, porterà ad avere introiti sostanziali all’interno delle casse dell’ente. Vogliamo investire nelle associazioni, vera vetrina del nostro territorio. Per questo motivo le quattro macro-aree del nostro programma sono tutte legate fra loro. La viabilità - conclude - merita un punto particolare, legato al mantenimento delle strade per evitare i disagi che ogni giorno ognuno di noi è costretto a vivere”. A sostenere Massimiliano Anselmi, saranno Gabriele Anselmi, Domenico Barchetta, Marco Callegaro, Jacopo Ciarrocchi, Albino Frattari, Cristiano Mattiacci, Maria Cristina Millozzi e Paolo Paciaroni.

GS

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Serata affollatissima al D Quadro di Camerino per la presentazione della lista “ Ripartiamoper Sandro Sborgia sindaco. Tracciate le linee direttrici della squadra, composta da otto uomini e quattro donne le cui motivazioni sono state singolarmente esposte, di seguito all’introduzione del candidato. Scelta combattuta e a lungo ragionata quella di impegnarsi costruttivamente a favore della comunità per Sandro Sborgia che, nel ripercorrerne all’indietro i passi, ha rivelato come decisiva, una frase pronunciata da Don Lorenzo Milani: “A che serve avere le mani pulite, se si tengono in tasca”. Proveniente da una brillante carriera militare esercitata ai massimi livelli nell’Arma, con una vita dedicata alle istituzioni e al servizio del Paese e della collettività, Sandro Sborgia si è trovato a riflettere sulla possibilità di essere utile alle persone di un territorio in cui vive da 25 anni, da dove è partito il suo lavoro e che racchiude tutti i suoi più profondi affetti e le sue amicizie. “Qui ho costruito la mia vita; qui è la mia famiglia e penso che quando le persone che ti stanno attorno ti chiedono un impegno, credo sia doveroso restituire quello che si è ricevuto e che forse nemmeno meritavi; è per questi motivi che ho deciso di accettare questa candidatura. Ho accettato di incamminarmi in questo percorso, innanzitutto a condizione di essere sganciato da qualsiasi tipo di appartenenza politica e che le persone con le quali avrei dovuto affrontare la sfida fossero scelte da me”.

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In un periodo storico in cui l’impegno richiesto, è molto più gravoso rispetto ad una situazione ordinaria di partecipazione alla vita cittadina, Sborgia ha spiegato che non è stato semplice trovare persone disposte a seguirlo, sacrificando affetti, famiglia, interessi, per una sfida che richiederà l’assunzione di grandi responsabilità: “Quello che è successo nel 2016 è qualcosa di drammatico ed è proprio con la responsabilità che sentiamo, consapevoli che quello che ci aspetta è un lavoro difficile e pieno di complicazioni che abbiamo deciso di metterci al servizio della comunità. Tutti i componenti la mia squadra hanno scelto come me di impegnarsi in questa avventura, di mettersi in gioco per il bene di questa comunità, spinti da una sola motivazione quella di partecipare, di donare, il proprio contributo per la rinascita di questo territorio e di Camerino. Abbiamo voluto chiamarci “Ripartiamo”, perché come voi, veniamo da un momento difficile ed è necessario che da questo momento noi ci risolleviamo, che ci rimbocchiamo le maniche e cominciamo a ridare la speranza di una prospettiva che di sicuro, non sarà immediata e questo lo sappiamo tutti, però vogliamo donarvi qualcosa di noi, per fare in modo che le capacità della città e del territorio, comincino a riacquistare fiducia. Questo è il motivo che ci spinge, che sarà la guida e la forza che noi ci metteremo per poter restituire speranza alla città, al territorio, alla nostra gente, alle nostre famiglie. Oggi ognuno di noi si presenta qui con la sua storia, con caratteristiche proprie, fatte di pregi e difetti. Abbiamo delle idee e siamo pieni di orgoglio, di caparbietà e ostinazione, pieni di voglia di fare, consapevoli delle difficoltà e della responsabilità ma anche delle nostre capacità e della nostra determinazione. Questo è l'impegno che io prendo adesso formalmente con voi; nessuno ci potrà fermare nessuno ce lo impedirà; ognuno di noi si presenta con la sua competenza e la sua esperienza e insieme abbiamo la determinazione di poterci sedere ai tavoli che contano per far valere le nostre ragioni. Noi- ha ribadito Sborgia- non saremo assistiti da nessuno; ci presenteremo con le nostre caratteristiche e ci metteremo le nostre facce. E dovranno dialogare con noi perché rappresentiamo una comunità che non va ad elemosinare niente ad alcuno, ma che pretende il rispetto delle persone, il rispetto di una condizione drammatica che ci è caduta addosso e che pretende anche che sia riconosciuta la dignità delle persone normali che tranquillamente vivono con il loro lavoro con i loro problemi e lo pretendiamo. Ecco perché ho voluto dire che la parola d'ordine è “Discontinuità”. Dobbiamo uscire da un immobilismo che ha tante ragioni ma che purtroppo ha caratterizzato la vita di questi due anni e mezzo; dobbiamo uscire dall'improvvisazione e dalla mancanza di coraggio”. Come più volte annunciato, la ricostruzione è tra i primi obiettivi della lista “Ripartiamo”, non solo quella materiale degli edifici ma soprattutto quella sociale.” Occorre ristabilire un tessuto sociale, fatto di relazioni, di incontro, di condivisione. Ma per poter avviare una ricostruzione- ha sottolineato Sborgia- , a due anni e mezzo di distanza dal terremoto, non abbiamo ancora una situazione di quello che è il livello operativo del danno. Conosciamo  il livello del danno determinato dalle schede aedes che distingue in danno pesante o leggero ma, non sappiamo all'interno di questa categoria qual è il livello del danno in senso stretto.  Per poter far tornare ad abitare una casa, non sappiamo se l'abitazione necessita di essere abbattuta, di interventi pesanti o di interventi poco invasivi o magari di nulla.  Non lo sappiamo, perché per due anni e mezzo si è stati fermi a discutere se fosse meglio fare o non fare le perimetrazioni e credo che un’ amministrazione debba necessariamente prendersi la responsabilità di fare delle scelte, giuste o sbagliate che siano. Il dovere di un amministratore è quello di assumersi le responsabilità, avere il coraggio di rispondere delle proprie scelte davanti alla popolazione; non può delegare altri a prendere scelte che gli sono proprie. Un amministratore è scelto ed eletto perché si assuma delle responsabilità e noi ce le assumeremo e del coraggio delle nostre scelte, giuste o sbagliate che siano, ne risponderemo davanti a tutti voi, dal primo all'ultimo. Quello che è certo  è che ascolteremo la voce di tutti e soprattutto degli ultimi;  ritengo che compito di un'amministrazione comunale sia quello di rendere sempre partecipe tutta la propria comunità.   I cittadini hanno diritto di essere informati e conoscere le scelte che un'amministrazione fa perchè le ricadute dei provvedimenti riguardano la loro vitaNon si può giocare con la vita delle persone;  qui abbiamo scherzato anche troppo e solo chi vive la condizione di sfollato, chi ha dovuto lasciare  la propria abitazione o i propri affetti più cari, può capire quali sono le difficoltà e il dolore che si prova. Noi questi sentimenti li abbiamo vissuti e vogliamo che siano giustamente rappresentati e soprattutto vogliamo e pretendiamo che siano rispettati da chiunque ha la responsabilità di governo: ho parlato di rilevamento operativo del danno- ha continuato Sborgia-  perché solo se sapremo quali sono le condizioni degli edifici del centro storico e delle frazioni e quelli che devono essere abbattuti o necessitano di interventi leggerii o pesanti che siano, solo una volta apprese queste informazioni, potremo immaginare di programmare un intervento all'interno del centro storico e delle frazioni, che purtroppo sappiamo essere complesso Una situazione complicata che però necessita di essere affrontata e ragionata e ha bisogno del concorso di professionalità tecniche e giuridiche  ed è per questo che io e la mia squadra ci presentiamo a voi con delle capacità mettendole a disposizione della collettività. E se la ricostruzione è  priorità, non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con un altro problema che è quello dello spopolamento che non è iniziato con il terremoto del 2016, ma era già partito nel 2011; il terremoto costituisce un fattore di accelerazione di quel processo e noi dobbiamo fermarlo, dobbiamo invertire la rotta perché, altrimenti, ci troveremo tra qualche anno sicuramente una città ricostruita bellissima forse anche più bella di quella di prima, ma vuota e morta e questo, non ce lo possiamo permettere. Prima di tutto occorre fermare il processo di spopolamento e creare  le condizioni perché si interrompa; l'amministrazione comunale deve creare le condizioni perché le famiglie e i giovani  di Camerino trovino nel nostro territorio la possibilità di poter organizzare e costruire una famiglia e di poter vivere in maniera serena; occorre  poter offrire ai nostri figli la prospettiva di una vita serena e Camerino queste potenzialità ce le ha sempre avute ed è una città sicuramente privilegiata rispetto a tante altre parti d'Italia e noi dobbiamo sfruttare queste potenzialità.   Occorre  anche pensare al concetto di impresa che non è qualcosa che appartiene solo al proprietario e all'imprenditore; l'impresa è un bene sociale è il patrimonio di una comunità è patrimonio di tutti le imprese vanno salvaguardate vanno supportate e, l'amministrazione comunale ha il dovere di attivarsi perché chiunque abbia deciso di rischiare del proprio in questo territorio abbia però allo stesso tempo le condizioni per poterlo fare e le condizioni per poter restare.  Questo può ottenersi assicurando funzionalità dei servizi, sollecita definizione e snellimento delle attività burocratiche, ragionando sui tributi o operando una fiscalità di favore. Ma Camerino e questo territorio hanno anche l'università, il bene più prezioso, da salvaguardare con le unghie e con i denti.  L'università è Camerino e, Camerino è  l'università;  io non mi risparmierò mai nel dire che le due entità non sono e non debbono essere  due cose separate ma, sopravvivono l'una se sopravvive l'altra,  per questo  è necessario che coloro i quali hanno delle responsabilità, gli amministratori comunali e il magnifico rettore,  necessariamente si siedano attorno a un tavolo per  instaurare un dialogo;  devono pensare che il bene assoluto è la comunità e devono operare per la comunità. L'amministrazione comunale deve predisporre gli strumenti perché l'università sia attrattiva, creando le condizioni perché gli studenti, primi fruitori dell'ateneo, trovino nel territorio di Camerino la possibilità di poter venire a studiare,  per vivere appieno il loro ciclo di studi e perché no, anche fermarsi a vivere in città una volta completata la formazione. E'  necessario però che l'ateneo sia  più integrato con il tessuto economico di questo territorio e, a parer mio, deve entrare nelle aziende; l'università deve poter portare quel bagaglio di ricerca conoscenza e sviluppo di cui le aziende hanno bisogno per poter rimanere sul mercato e poi poter crescere. In  tutto questo, l' amministrazione  può  e deve giocare un ruolo principale da primo attore, non da solo da spettatore.  Mi riferisco in particolare ad esempio al settore agricolo, oggi uno dei settori trainanti in grado di offrire le maggiori possibilità e prospettive di sviluppo. Proprio attraverso l'università, noi abbiamo la possibilità  di entrare all'interno delle aziende, supportare e assicurare quel sostegno di cui le aziende hanno bisogno;  attraverso l'università è dunque possibile  esaltare i tratti distintivi dei nostri prodotti e poter cercare di innestare un circuito virtuoso che fa sì che i nostri prodotti possano ottenere anche dei riconoscimenti, come la tutela del marchio e, diventare sempre più  attrattivi sul mercato. Queste sono le principali direttrici sulle quali noi intendiamo muoverci".

Sono poi seguiti gli interventi stimolanti di tutti i candidati della squadra, presentatisi ufficialmente alla comunità, con l'entusiasmo delle loro proposte.

Di "Ripartiamo" fanno parte: Marco Fanelli, Lucia Jajani, Vincenzo Luzi, Luca Marassi, Marco Marsili, Anna Ortenzi, Maria Giulia Ortolani, Riccardo Pennesi, Giovanna Sartori, Roberto Scalla, Stefano Sfascia, Sauro Tromboni.  

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Sviluppo urbano, turismo e sanità sono i tre elementi alla base di un programma molto più ampio che il candidato sindaco di Monte San Martino, Raffaele Anselmi, ha pensato per il proprio paese.

Dopo aver reso noti i nomi del gruppo che sosterrà la lista civica numero 3 “Raffaele Anselmi tra la gente”, il candidato accende i riflettori sul programma che ha in mente per Monte San Martino, con un occhio di riguardo al benessere di chi ci vive e all’accoglienza di chi arriva in paese per le sue peculiarità. “Importante - commenta Raffaele Anselmi . per il decoro del paese e per l’accoglienza turistica, il mantenimento degli edifici pubblici e del verde pubblico. Maggiore attenzione sarà data nell’individuare nuove zone da destinare a spazi verdi e intervenire nel miglioramento di quelli già esistenti. Un intervento immediato sarà previsto nel campo sportivo Piergiorgio Stortini e successivamente ci occuperemo della ristrutturazione degli altri campi polivalenti esistenti.  Sarà implementata l’illuminazione e completata nei tratti dove ce n’è maggiore bisogno, con un occhio attento al risparmio energetico. Il risparmio sarà portato anche per l’illuminazione dei loculi del cimitero dove l’area sarà riqualificata e saranno installati dei pannelli fotovoltaici per permettere ai cittadini di risparmiare il 50% sulla tassa dell’illuminazione cimiteriale. Tutte le frazioni di Monte San Martino saranno inserite nei miglioramenti con lo stesso impegno”. Uno sguardo rivolto poi alla popolazione più anziana per la quale sono necessari dei servizi sanitari che facciano stare più tranquilli i malati e i loro familiari. “Sarà istituita una associazione di volontariato come distaccamento di realtà più grandi già esistenti - annuncia il candidato - . Acquisteremo,  grazie a donazioni di imprenditori che hanno già mostrato interesse per il progetto, una ambulanza a servizio del paese e del territorio circostante”.

Ed infine, ma non meno importante, l’impegno sul turismo: “È fondamentale che Monte San Martino si trasformi in un paese votato al turismo - dice Raffaele Anselmi - . Già oggi le nostre proposte artistiche e culturali di Carlo e Vittore Crivelli sono meta di tanti turisti che arrivano da fuori regione ma anche da altre nazioni. È per questo che sarà istituito un corso di lingua inglese a cui potranno partecipare cittadini e commercianti, pronti ad accogliere turisti nel modo adeguato. Sarà potenziato l’ufficio turismo con una persona qualificata che possa dare le giuste informazioni a chi arriva in paese per conoscere le peculiarità del territorio. Il turismo gastronomico - prosegue - che ha sempre guidato l’attività con il valore della mela rosa diventerebbe in questo modo un valore aggiunto per il visitatore che ci sceglie come meta turistica, culturale e paesaggistica, terminando poi la sua visita alla scoperta dei sapori enogastronomici del territorio. Per portare il nome del nostre paese anche fuori regione e quindi incentivare gli arrivi, punteremo alla collaborazione con enti e associazioni di altre città e nazioni, stringendo gemellaggi che possano collegarsi ai nostri tesori artistici”.

 

GS

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“Non vi chiedo il voto ma vi chiedo solo di riflettere bene, perché chi deve vincere, si chiama solo ed esclusivamente Camerino. Che vinca Camerino”. Così Il sindaco uscente Gianluca Pasqui ha concluso l’incontro di presentazione della sua lista “Radici al futuro”, tracciando anche alcuni punti essenziali del programma. Sala gremita presso l’Osteria della Spada di Morro per l’incontro, nel corso del quale si sono presentati uno ad uno tutti i membri della squadra, formata dai nomi nuovi di Barbara Bonifazi, Stefano Falcioni,Stefano Fattinanzi, Fabrizia Piccinini, Carlo Polidori, Corrado Remigi e Diego Serfaustini e, dagli uscenti assessori Erika Cervelli, Roberto Lucarelli, Antonella Nalli e dai consiglieri Leo Marucci e Alberto Pepe.

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Per tutti, la scelta di ricandidarsi è nel segno della continuità per portare avanti i progetti già iniziati e, primo fra tutti, la ricostruzione. In apertura Gianluca Pasqui ha spiegato le ragioni del nuovo nome “ Radici al futuro” dato alla lista, che racchiude nel logo l'immagine di  5 anni fa di Camerino protesa e aperta verso il territorio.  Pasqui ha detto di aver voluto cambiare  nome alla lista per ricordare le parole pronunciate da una persona a lui molto cara, recatasi nel suo uffcio subito dopo il terremoto:" Quella persona era intimorita come lo ero io, anche se non potevo farlo vedere perchè un sindaco non si può permettere di abbassare la guardia.  Il timone - ha detto- deve essere sempre ben fermo e saldo e, le idee mantenute chiare Quel mio caro amico che oggi non c'è più mi disse che  bisognava ridare radici al futuro".  Nella presentazione elettorale di cinque anni fa , Pasqui ha ricordato di aver utilizzato tre parole ancora attuali:  apprezzare, difendere, amare il nostro territorio.  Le stesse parole sono riportate nella lettera ai cittadini  che precede il programma.  "Apprezzare è un termine che abbiamo tutti dentro;  quanto all'amare, chi è nato qui capisce perfettamente cosa significhi amare questa terra e avere la fortuna di essere figlio di un territorio che ha grandi valori;  nello stesso tempo - ha aggiunto- questo territorio va difeso con tutte le nostre capacità, con la nostra forza e con quello che siamo; non è facile essere amministratori o cittadini di zone che non si trovano nè  in pianura, nè  al mare e neppure tanto in collina Questi sono territori ricchissimi di contenuto ma,  purtroppo piccoli di numeri e, oggi come ieri,  la politica nazionale e regionale che dettano le linee guida, continuano troppo spesso ad amministrare  esclusivamente guardandoai numeri.  In queste zone  è difficile fare l'amministratore ma noi abbiamo i valori e il grande contenuto".

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Proseguendo il suo intervento, Pasqui ha tenuto a sottolineare che mai avrebbe  pensato di riproporre un suo secondo mandato; se lo ha fatto  è per riconoscere l'onore e il privilegio conferitogli dalla gente di essere amministratore, di vestire la fascia tricolore e rappresentare la comunità "che io devo ringraziare tutta con grande forza per il dono che mi ha fatto, a prescindere dai risultati elettorali, a prescindere da quello che sarà, conferendomi  il privilegio di essere sindaco finora, vicesindaco prima e ancora assessore in precedenza, permettendomi  di fare quel che deve essere fatto per poter amministrare. E non è una cosa semplice. Non ci si sveglia la mattina e si va a fare i sindaci;  non ci si sveglia la mattina e si cerca di partire da posizioni apicali . Ecco perché sono qui: per offrire una continuità che sarete voi cittadini a scegliere se averla. Io mi propongo  con umiltà alla mia popolazione, mi metto realmente a disposizione dicendo: se volete vi do la continuità. La mia parola d'ordine non è discontinuità, che è il termine più brutto che si possa usare  nel momento più drammatico che la comunità sta attraversando. Sarete voi a scegliere tra continuità o discontinuità, quale è il termine da preferire ma, valutate bene quello che significa l'una e l'altra cosa. Non sono qui a chiedervi il voto  per amicizia o per simpatia. Io chiedo il voto a questa comunità in maniera ragionata: dovete votare Gianluca Pasqui perché è la cosa più giusta per la nostra Camerino e  il voto va ragionato, affinchè il risultato finale sia quello giusto per questa comunità ".

Nel chiedere scusa per le cose che sono state fatte ma potevano essere fatte anche in maniera migliore, il candidato Pasqui ha comunque tenuto a precisare di aver molto ben chiare le proposte e quello che farà.  "Siccome sono in continuità, non posso non fare qualche piccolo e breve passaggio chiedendo perdono per  qualche errore, anche se, non posso non disconoscere di essermi  trovato ad amministrare il momento storico più difficile della comunità dal dopoguerra. Per chi era  lì a decidere il futuro in pochi secondi mentre tutto intorno ballava non è stato semplice;  negli ultimi anni  noi abbiamo amministrato la disgrazia;, altra riflessione da fare insieme, è che  questa comunità indirettamente oggi ha formato una persona perché chi ha gestito l'emergenza, dopo tre anni di grande lavoro un po' di formazione  penso dovrebbe averla.  Per cui,  queste sono delle riflessioni che vanno fatte e,  prima delle amicizie, prima delle simpatie, prima delle parentele noi dobbiamo ragionare sul medio periodo di questa terra ".  Nel lavoro fatto, Pasqui ha posto in risalto l'aver cercato di mantenere la comunità il più possibile unita e in questro senso è andata la scelta della sistemazione delle sae nelle stesse frazioni, fatta per mantenere ben saldi tutti gli abitanti nei loro luoghi di residenza. Passando al programma, ha tenuto a precisare che quelli che vi sono racchiusi non sono sogni, ma progetti da fare decisi insieme dalla squadra e che verranno fatti; invitando ad andare a rivedere il vecchio programma di cinque anni fa, ha sottolineato che nei primi due anni è stato mantenuto tutto quello che era stato annunciato. Passando nello specifico ai primi punti che la lista "Radici al futuro" si propone di realizzare nel 2019, ha parlato dell'attivazione del "Cantiere  dell'esperienza,  del laboratorio delle idee e della Consulta dei giovani". "In questi anni -ha detto- mi sono reso conto  che il sindaco di Camerino e la sua squadra, chiunque esso sia, per riuscire a dare quella forza e quella competenza per portare questi territori in quelle stanze dove debbono andare per sperare in una ricostruzione che avvenga  il più veloce possibile, non può basarsi sulle commissioni consiliari che, a mio avviso, servono soltanto a rallentare i percorsi. E' invece necessario  essere snelli e, proprio per questo motivo, abbiamo  deciso per il  cantiere delle esperienze"  e "il laboratorio delle idee" ossia due organismi chiari che saranno  d'aiuto per gli amministratori, se voi ci sceglierete".  Per  il "cantiere dell'esperienza", il sindaco uscente ha detto di aver chiesto e ottenuto disponibilità  dal dottor Guido Bertolaso il quale ha assicurato che insieme al suo staff,verrà in città per lavorare con l'amministrazione comunale;  nel corso del mese di maggio, Bertolaso  dovrebbe anche arrivare a Camerino per un incontro con la popolazione.

Quanto al "Laboratorio delle idee", si è appreso che ne faranno parte alcuni dei consiglieri e assessori della passata ammnistrazione i quali, per motivi personali, hanno deciso di non ricandidarsi: si tratta di Tiziana Vitali, GianMarco Quacquarini e Roberto Mancinelli." Questo dimostra l'unità che abbiamo mantenuta tra noi in questi 5 anni e che continuiamo a portarci  dietro.  I nostri tre amici, bravissimi e seri consiglieri , continueranno a lavorare in questo laboratorio delle idee, insieme ad altri  12 cittadini di Camerino  che affiancheranno l'amministrazione comunale in un discorso trasparente ed unico." Tra i camerinesi scelti per le loro competenze  e che aiuteranno l'amministrazione  nei vari settori, oltre a Roberto Mancinelli, dottore commercialista e revisore dei conti già assessore al bilancio, a Gian Marco Quacquarini manager didattico di Unicam che continuerà a curare i rapporti con l'ateneo e, a Tiziana Vitali commerciante e già consigliere comunale, fanno parte del laboratorio delle idee, Ottavio Bottoni  tecnico biomedico e coordinatore Laboratorio Analisi;  Roberta Caprodossi architetto con Master di II livello in "Pianificazione e gestione delle aree protette";  Giovanni Fedeli, avvocato cassazionista specializzato in diritto civile; Paolo Grifantini con formazione in ingegneria informatica;  Stefano Maraviglia, giornalista sportivo e autore;  Silvia Piscini, laureata in Scienze Motorie; Alberto Riccioni, pensionato ex dipendente Anas; Tiberio Roscioni, docente certificatore delle aziende biologiche. Tra i nomi autorevoli  e le personalità di richiamo nazionale e internazionale che faranno da perno al Laboratorio delle idee, figurano l'architetto Francesco Karrer, ordinario di urbanistica presso l'università di Roma, autore di pubblicazioni scientifiche su temi di settore in Italia e all'estero e redattore di numerosi piani territoriali ed urbanistici per regioni, province e comuni e studi di impatto ambientale applicati. Ad affiancarlo l'ingegnere Fabrizio Averardi Ripari, membro della Commissione Strutture dell'Ordine degli Ingegneri, Membro del Comitato Direttivo dell'associazione italiana del cemento armato e precompresso e Direttore Generale  di Anas International. Infine il Senatore Adolfo Urso, chiamato a far parte del Governo Berlusconi II come viceministro alle Attività produttive, con delega al Commercio Estero. 

Del cd " manualino" contenente il programma, che non è stato possibile presentare per intero, Gianluca Pasqui ha evidenziato la suddivisione in 13 capitoli ognuno dei quali tratta di un argomento: prospettive, identità, concretezza, vocazione, crescita, opportunità, radici, futuro, rigenerazione, solidità, lavoro, ambiente, insieme. Lette in vericale le lettere che le compongono formano la parola in rosso "RICOSTRUZIONE" perchè tutte le parole indicano situazioni che rappresentano tasselli per condurre  ad essa.   L'intervento del sindaco uscente ha toccato tanti altri aspetti e tanto del lavoro compiuto dall'amministrazione negli anni difficili della gestione del dopo sisma.  Da ultimo è stato evidenziato che, se si risulterà eletti, vi sarà l'impegno di ascoltare le esigenze della popolazione, tramite incontri fissi al mercato settimanale e, altrettanti mensili, nelle frazioni del territorio comunale. 

C.C.

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"Realizzati progetti importanti? Curiosa affermazione dell’assessore ai lavori pubblici di Matelica, Massimo Montesi“. A definirla così il consigliere comunale Paolo Sparvoli, del gruppo Nuovo Progetto Matelica secondo cui i progetti “importanti” realizzati dall’amministrazione si limiterebbero a qualche paletto dissuasore su una via del centro storico, l’installazione di un distributore d’acqua potabile (progetto già preparato dalla vecchia amministrazione) e di un paio di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. “Un  poco - afferma- per un assessorato strategico come questo. L'assessore accenna alla situazione finanziaria dell’ente comunale ma è certo che hanno contribuito ad incrementare l’indebitamento sperperando molto in spesa corrente invece che investire in linea capitale. Certamente le mostre promosse dai diversi curatori erano importanti per il bene della comunità e per portare tanti turisti a Matelica: peccato però che ancora oggi non si hanno dati chiari e precisi, o quanto meno siamo certi che nel curriculum vitae del Sindaco le mostre sono ben elencate”. Poi Sparvoli parla dell’intervento al foyer per la valorizzazione del Teatro Piermarini. Un intervento finanziato in gran parte da un bando Gal ottenuto, secondo lui, dalle precedenti amministrazioni, e che non avrebbe fatto altro che sottrarre quello spazio in cui gli spettatori potevano sostare e interloquire: “il nostro teatro, per importanza storica e culturale, non aveva certo bisogno di essere “valorizzato” dalla mescita del vino. Lascia esterrefatti scoprire che la soprintendenza non abbia rilasciato all’epoca nessuna autorizzazione per la trasformazione del foyer del teatro in “enoteca”. Critico anche sul bando per la gestione del bar dei giardini e si interroga su dove siano finiti i soldi che erano rimasti accantonati per l’allargamento del ponte della strada delle Valche. “Poi c’è stato il terremoto - torna a dire - e la ricostruzione è ancora bloccata a causa di una disorganizzazione politica regionale mai vista fino ad ora e di una discutibile normativa in continua evoluzioneIl comune avrebbe potuto continuare la sua attività magari con interventi di manutenzione delle strade e marciapiedi ridotti ai minimi termini.  Ad esempio in Viale Martiri dove serve un intervento di rifacimento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. E per fortuna la bretella in località Trinità, la cui previsione urbanistica risale alla precedente amministrazione nonché  l’efficientamento della rete d’illuminazione pubblica e la realizzazione di altri impianti fotovoltaici, tutti interventi già avviati e previsti”. Delpriori nel corso della sua presentazione ha anche accennato, in un video, i lavori allo stadio che, ricorda Sparvoli, sono stati tutti realizzati da privati, mentre il grande assente di questa amministrazione sarebbe il palazzetto, promesso e mai realizzato. 

“Per chiudere ci piacerebbe sapere quanti dei 900 posti di lavoro promessi in campagna elettorale sono stati realizzati. Forse - conclud - in certi momenti sarebbe meglio tacere invece di sparar  promesse al vento mai realizzabili”.
Gaia Gennaretti 

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