Notizie di politica nelle Marche
Rimborsi Irpef e buste paga pesanti. Il ricorso collettivo presentato da CISL Marche è ormai vicino alle 2000 adesioni e vede in programma altre tre assemblee nei prossimi giorni: il 9 ottobre a Matelica, il 10 a Macerata e il 13 a San Ginesio. Rocco Gravina, responsabile CISL Camerino, ha parlato dell’azione sindacale in atto ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Abbiamo preparato le istanze per il rimborso di quanto pagato indebitamente. Nell’ultima modifica del decreto ‘busta paga pesante’ è stata esclusa, a nostro parere ingiustamente, una moltitudine di cittadini del cratere”.

Stando al decreto, il rimborso, pari al 70% dell’Irpef, spetterebbe soltanto a chi ha presentato richiesta, ai tempi del sisma, per la busta paga pesante, escludendo chi invece non aveva provveduto a richiederla.

“Le assemblee nascono per questo motivo, siamo già stati a San Severino, Tolentino e Cingoli proponendo un ricorso collettivo, con scadenza il 30 ottobre. Per noi è un trattamento discriminatorio e ingiusto, oltre che illegittimo e non costituzionale. Chiediamo che, visto che gli esclusi sono veramente molti, tutti ricevano lo stesso trattamento, anche coloro che nell’immediato dopo sisma, per vari motivi, non avevano fatto richieste ma risiedono comunque all’interno dei comuni del cratere”.

L’argomento sarà approfondito nel numero de “L’Appennino Camerte” della settimana prossima.

Red.
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Mercoledì, 07 Ottobre 2020 12:21

Disfatta Pd, Manzi: "Serve cambio di mentalità"

I risultati dell’ultima tornata elettorale hanno richiamato venti di cambiamento in casa Partito Democratico. Le disfatte alle regionali e alle amministrative maceratesi, a cui ha fatto eco il ballottaggio perdente di Senigallia, daranno il via a una stagione rivoluzionaria destinata a coinvolgere tutta la geografia interna del partito a livello regionale. Cambiamento che dovrà passare attraverso una proposta “politica, sociale, ma anche interna, di partito” dice ai microfoni di Radio C1 inBlu la responsabile del Dipartimento nazionale degli affari regionali del partito Irene Manzi.

“Lo scossone dovrà avviare e credo abbia già attivato una profonda riflessione a livello di partito – prosegue la Responsabile - L’obiettivo deve essere, non solo come dirigenti del partito, ma come iscritti, a livello regionale, provinciale e cittadino, quello di una severa autocritica e di un taglio netto ai personalismi che spesso hanno guidato le dinamiche di partito”.

Una stagione rivoluzionaria su tutti i livelli.

“Non sarà solo una questione di organigramma. La sconfitta di Mangialardi deve avviare una riflessione, ma basterebbe guardare i dati elettorali le percentuali per capire le tendenze degli ultimi cinque anni. È l’ora di una seria autocritica interna su quello che non ha funzionato. Un segnale forte che dovrà avviare la ricostruzione deve venire anche dalle dimissioni del quadro dirigente del partito, ma non è solo una questione di nomi e figure”.

Ma anche di cambio di rotta.

“Sarebbe in primo luogo una questione di cambio di mentalità, di analisi seria del come non si è interpretato il malessere sociale, dalla crisi, dal sisma e dai successivi balbettamenti sulla ricostruzione. Il PD è andato male a Macerata e provincia, ma anche in altri centri, quindi non può essere soltanto una questione legata alla ricostruzione, bisogna scavare e vanno trovate le motivazioni”.

La disfatta è un riflesso della posizione del partito a livello nazionale o è stato un voto puramente locale?

“Principalmente credo che sia un voto locale. Il partito è andato bene in altre realtà, come Toscana e Puglia. Le linee del governo hanno avviato un lavoro importante anche in sede di ricostruzione. Io credo che il risultato si spieghi a livello regionale e neanche tanto come giudizio sull’amministrazione uscente, quanto più sulle proposte che sono state avanzate all’elettorato, che evidentemente non sono state convincenti. Dovremo essere capaci di aprirci a un confronto verso le persone che, anche da non iscritte, hanno dato fiducia al partito. Sarà fondamentale non fare finta di nulla: servirà serietà, concretezza e buon senso per avviare un lungo lavoro di ristrutturazione”.

Red.
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Nella sede della Regione Marche, il Presidente Francesco Acquaroli si è collegato in videoconferenza con il Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini.

Uno scambio cordiale di saluti e da subito è stata espressa da entrambi una reciproca stima e volontà di collaborare per “la soluzione più rapida del problema più grande di questa regione – ha rimarcato Acquaroli – la più colpita dalla tragedia del 2016. Siamo in una fase importante che va al di là del cambio di fronte politico nel governo regionale, un momento fondamentale in cui le istituzioni tutte sono chiamate a dare una risposta concreta a questa grave situazione. Da parte nostra la ricostruzione sta al primo posto delle priorità e ringrazio il Commissario per il lavoro già fatto, riconosciuto da tutti, e per quanto farà nell’ottica di una condivisione di obiettivi e di risultati”.

“Il mio unico interesse – ha affermato Legnini – è far partire la ricostruzione ed avrà la mia più piena e leale collaborazione.”

Su un primo punto, su richiesta del presidente Acquaroli, è stato già concordato di convocare nei prossimi giorni un incontro con gli ordini professionali e le professioni tecniche, la Regione Marche e il Commissario Legnini per fare insieme il punto della situazione ed affrontare le questioni più urgenti. “È importante che tutti gli attori della ricostruzione abbiano in essere un dialogo proficuo – ha detto il Presidente – affinché vi sia la massima concertazione e, in questo caso, la massima chiarezza e accelerazione sulla progettazione della ricostruzione privata". 

 Altro tema toccato nel corso della videoconferenza, è stato quello della ricostruzione pubblica e le modifiche apportate con le ultime ordinanze commissariali. “La ricostruzione ha bisogno di una visione d'insieme e per questo è mia intenzione che sia condivisa con i sindaci e gli enti locali”, ha precisato Acquaroli. 

 Quindi il presidente Acquaroli ha chiesto al Commissario Legnini se nel Recovery Fund si possa prevedere una parte di fondi dedicata specificatamente ai territori da ricostruire nell’ottica di una ricostruzione materiale e immateriale. A questo proposito Legnini ha informato di aver già parlato con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, proprio su questo tema e di aver avuto conferma che sono già allo studio alcune misure specifiche. E tale tema sarà oggetto della prossima riunione della cabina di regia per valutare anche le proposte delle Regioni, come richiesto dal presidente Acquaroli. 

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Ennesimo anziano vittima di un furto adottando la "tecnica dell'abbraccio". Il fatto è accaduto questa mattina presto a Tolentino. Come riferito ai Carabinieri nello sporgere denuncia, il malcapitato settantenne residente in città sarebbe stato avvicinato da una giovane donna mentre era intento a fare una paseggiata nei pressi della propria abitazione.  La donna, con capelli biondi a caschetto e dall'apparente età di circa 30 anni , col pretesto di chiedere delle informazioni  gli si è avvicinata e nel tentativo di abbracciarlo  gli avrebbe sfilato la catenina d'oro che l'anziano portava al collo.
Furti del genere sono sempre più frequenti e a farne le spese sono soprattutto le persone anziane che, in quanto indifese e spesso sole, appaiono essere le vittime prescelte da questo tipo di malviventi senza scrupoli e abili nel raggiro.

Non è superfluo ribadire dunque le raccomandazioni che costantemente le Forze di Polizia e in special modo  l'Arma dei Carabinieri fanno ai cittadini, vista la sempre maggiore frequenza sul territorio di  tentativi di truffa e furti di questo genere, non esitando dunque a segnalare subito la presenza di individui sospetiti, prima che sia troppo tardi.
c.c.


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Il Comune di Pioraco continua nell’opera di valorizzazione delle proprie grandi risorse. La forza dell’acqua e il legame con le tradizioni, sono alla base del recupero del fontanile “Le Fonticelle” reso possibile dal supporto della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata che ha aderito al progetto Art Bonus del MiBact, Ministero per i Beni Attività culturali e Turismo.  

L’ inaugurazione del recupero è prevista per la prossima domenica 11 ottobre alle ore 10.30. Composta da due vasche di contenimento consecutive, la fonte di proprietà comunale è un manufatto in pietra e laterizio con copertura in legno a capriate sostenuta da pilastri in legno. Situata lungo il fiume Potenza in prossimità dell’ingresso delle Cartiere, la struttura  pubblica risale ai primi del ‘900; interventi manutentivi succedutisi nel tempo, ne avevano alterato l’originaria bellezza. Nelle parole del sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, la soddisfazione per essere riusciti a raggiungere un nuovo traguardo: “ Il merito e il ringraziamento assoluto per questa realizzazione va alla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata il cui supporto si è rivelato fondamentale per il finanziamento dell’opera vincolata dalla Soprintendenza. Per Pioraco- continua il primo cittadino- il significato di questo recupero ha una valenza sia sotto il profilo culturale, sia delle tradizioni da preservare. Ognuno di noi conserva un ricordo di famiglia di questa struttura situata a ridosso delle cartiere e che anticamente veniva utilizzata dalle donne del paese per andare a lavarvi i panni. Un manufatto che dunque mette insieme la forza delle tradizioni e dell’acqua, elemento fondamentale per Pioraco. Un paese che trova nell’acqua la sua forza con la tradizione cartaria dal punto di vista produttivo e sempre di più dal punto di vista turistico ed è per questo motivo che stiamo restaurando tutti i punti caratteristici che abbiano l’acqua come elemento incisivo.  Ora questo fontanile a due vasche è completamente ristrutturato- conclude il sindaco Matteo Cicconi-. Rimossa tutta la parte di copertura in amianto, sotto la sorveglianza e sotto la scrupolosa analisi della Soprintendenza, si è provveduto al restauro del tetto e al recupero delle finiture in legno. Dunque, un ulteriore  elemento che va a valorizzare le nostre tradizioni che potrà essere fruito da tutti i turisti che vengono a trovarci. Ci tengo a ringraziare dal profondo del cuore la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Rosaria Del Balzo Ruiti, una donna davvero speciale ed empatica che mette passione e impegno in ogni cosa che fa ”.
c.c.
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Obbligo di mascherina h24 anche all’aperto nel caso di assembramenti attivo delle 00.00 di stanotte; tamponi rapidi a disposizione delle scuole. È cominciato con una riunione operativa con i vertici della Sanità marchigiana il primo giorno del nuovo presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a Palazzo Raffaello.
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“Una delle priorità per tutti i cittadini marchigiani – ha esordito il Governatore - è tenere sotto controllo l’evoluzione del Covid senza creare allarmismi, ma pronti ad affrontare una ripresa della pandemia che sta interessando anche il nostro territorio.  È necessario esaminare i dati epidemiologici per capire quali provvedimenti prendere. Insieme alle autorità sanitarie, abbiamo valutato l’opportunità di una ordinanza che, a partire dalle ore 00 del 4 ottobre, renderà obbligatoria la mascherina, durante l’intera giornata su tutto il territorio regionale oltre che come già previsto nei luoghi pubblici al chiuso,  anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari, ecc) in caso di formazione di assembramenti anche di natura spontanea e o occasionali. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva.
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L’intento - ha proseguito Acquaroli-  non è quello sanzionatorio, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini: ognuno di noi può contribuire alla prevenzione sulla quale dobbiamo continuare a tenere alta la guardia. A questo scopo l’Asur si è dotata di tamponi rapidi che potranno essere utilizzati già dai prossimi giorni per eventuali casi sospetti anche nelle scuole per accorciare i tempi di risposta. L’attenzione è molto alta sul settore scolastico: il 18 ottobre è stato fissato come  termine entro cui valutare a livello nazionale e regionale le effettive conseguenze a seguito dell’inizio delle lezioni in classe. Per quanto riguarda il Covid Center a Civitanova Marche, nessuna pregiudiziale ideologica. Con gli operatori faremo una valutazione tecnica costante e stabiliremo i criteri in base ai quali valutare l’eventuale riapertura. Al momento la situazione resta sotto controllo: sono 4 i pazienti ricoverati in terapia intensiva e 2 in subintensiva. Abbiamo verificato, in ogni caso, che due moduli del Covid Center, con 28 posti letto, sono pronti all’utilizzo, il sistema di sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati costantemente. La struttura c’è, speriamo che non serva, ma se dovesse servire la utilizzeremo”.

Prima della riunione, incontrando i giornalisti il presidente ha elencato anche le altre priorità: “Le cose da fare sono tantissime – ha sottolineato - : dalla lotta alla pandemia alla ricostruzione post terremoto, dalle infrastrutture alla crisi del lavoro e delle attività produttive anche in conseguenza del Covid. I dati delle imprese marchigiane per il secondo trimestre sono molto allarmanti. Dobbiamo discutere subito le strategie da intraprendere anche intorno al Recovery Fund. Insomma i temi sono tanti e li affronteremo tutti a seconda delle priorità e dell’emergenza".
c.c.
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La Provincia di Macerata ha approvato il progetto esecutivo per l’ampliamento dell’autorimessa della caserma dei Vigili del Fuoco, situata in viale Indipendenza a Macerata.

L'intervento, dell’importo complessivo di 520 mila euro, rappresenta il primo stralcio di una serie di lavori, per un importo totale di 5,4 milioni di euro, interamente finanziati dall’Ufficio Speciale Ricostruzione.

Si avvia così un iter che restituirà ai Vigili del Fuoco un’area nuova, con spazi completamente ripensati per le esigenze attuali. In pratica, con esclusione dell’autorimessa esistente di 1000 mq e dell’edificio di 750 mq circa, già rinnovato nel 2008 a cura sempre della Provincia di Macerata, il resto del complesso immobiliare sarà interamente ricostruito.

Con questo primo lotto si procederà alla costruzione in ampliamento dell’autorimessa di circa 400 mq e alla demolizione del castello di manovra, ovvero la torre delle esercitazioni, che sarà ricostruito, nel secondo stralcio, in un’altra area per consentire la realizzazione dei nuovi edifici.

Inoltre, è in corso di progettazione da parte dell’ufficio tecnico provinciale, il secondo lotto dei lavori che comprenderanno la ricostruzione di un edificio “servizi”, posto all'ingresso dell'area, per circa 1100 mq (qui sono previste la nuova sala operativa, lo spazio le aule di formazione interna ed esterna condotta dai VVFF, la mensa e gli spazi accessori, l'ufficio di prevenzione per le pratiche esterne); la ricostruzione di un nuovo edificio “operativo” (autorimesse, uffici e camerate) per circa 1500 mq e il nuovo castello esercitazioni che, come nelle più recenti realizzazioni, verrà dotato anche di una parete di arrampicata per le specifiche esercitazioni dei gruppi speleologici.

Tutto questo comporterà superfici ricostruite, quindi adeguate alle più recenti norme in tema sismico e di efficientamento energetico, per circa 3.300 mq.

“Si tratta di un intervento molto importante - afferma il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari - per la tipologia di lavori progettati, ma soprattutto in relazione ai fondamentali compiti svolti dal Comando dei Vigili del Fuoco. Nello svolgimento dei lavori previsti saranno sempre garantiti e salvaguardati il funzionamento e l’operatività della caserma.

Un'operazione condivisa, fin dall’inizio, sia nelle scelte sia nelle singole operazioni con il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, con il quale sono stati rimodulati alcuni lavori, anche alla luce delle risultanze delle specifiche indagini geologiche effettuate sull’area. Tutti gli interventi programmati sono stati, infine, condivisi con l’Ufficio Speciale Ricostruzione, che ne ha garantito l’intero finanziamento”. 
c.c.

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Il presidente della Regione Francesco Acquaroli incontrerà oggi, alle ore 11.00 a Palazzo Raffaello, i vertici della sanità marchigiana per fare il punto sull’evoluzione pandemica da Covid-19. “La salvaguardia della salute e la sicurezza sanitaria sono le nostre priorità che vanno costruite assieme ai cittadini. Per questo invito tutti a mantenere un atteggiamento di consapevolezza e grande prudenza in modo da affrontare i prossimi mesi nel rispetto responsabile delle misure di prevenzione - ha dichiarato il presidente Acquaroli - Ogni soluzione che possiamo individuare, per contenere la diffusione del virus, presuppone comportamenti adeguati da parte di ciascuno di noi. La prima sicurezza da adottare è l’uso corretto e costante delle mascherine, insieme all’osservanza delle regole di distanziamento sociale”.
Alla riunione parteciperanno la dirigente del servizio Sanità Lucia Di Furia, il direttore Asur Marche Nadia Storti, i direttori generali delle Aziende Ospedaliere Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossi e Marche Nord Maria Capalbo, dell’Inrca Gianni Genga. Al presidente verranno presentati i dati aggiornati sull’andamento della curva epidemiologica per conoscere in maniera dettagliata la situazione relativa all’emergenza Covid e la sua evoluzione a livello regionale.
c.c.
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Lo aveva annunciato il segretario provinciale Francesco Vitali nell'immediatezza dei risultati elettorali, dopo che il Partito Democratico, pur rimanendo in termini percentuali il partito di maggioranza relativa nelle Marche, aveva visto sconfitto il candidato governatore Mangialardi e il candidato sindaco di Macerata Ricotta. Così la necessaria riflessione ha portato al momento alla remissione del mandato alla Direzione Provinciale del Partito per permettere l’avvio di un nuovo percorso, con l’obiettivo di rifondare e rinnovare profondamente il Partito Democratico provinciale.

Pur essendolo nella forma, e forse anche nella sostanza, tecnicamente, però, non sarebbero vere e proprie dimissioni, ma un restare alla finestra da parte della segreteria del Pd maceratese e dello stesso Vitali fino all'esito dei ballottaggi di domenica, come chiesto dallo stesso Mangialardi. Dopo di che sarà avviato un percorso comune in concertazione con gli altri organismi regionali  e locali del partito. Questo il motivo per cui non sono stati ancora convocati gli organi dirigenti provinciali.

Secondo Francesco Vitali, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali riservandosi di intervenire dopo i risultati dei ballottaggi, servirà un percorso comune identico fra tutte le Federazioni iniziando dai vertici regionali.

Un'analisi unitaria per intraprendere la giusta strada per un radicale cambiamento è quello che chiede il gruppo dirigente maceratese, con un confronto che abbia il coinvolgimento di tutti per aprire una nuova costituente locale che parta dal basso e non dai vertici.

Un segnale per evitare fughe in avanti, evitando una ulteriore lacerazione del partito, e avviare un percorso che conduca ad un congresso dal quale ripartire per nuove sfide politiche ed amministrative.
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Venerdì, 02 Ottobre 2020 12:41

Istruzione: 1600 posti per docenti e ATA

L’Ufficio scolastico regionale ha istituito altri 1600 posti circa, aggiuntivi, a tempo determinato, per ovviare all’esigenza di iniziare l’anno scolastico rispettando le disposizioni per la prevenzione del contagio da Coronavirus.
I nuovi posti riguardano sia il personale docente che il personale ATA.

Una decisione presa grazie al monitoraggio effettuato dall’Ufficio e dal confronto con gli attori coinvolti, tra cui sindacati e Regione.
Le nuove assunzioni andranno a coprire il fabbisogno di insegnanti nelle scuole dell’infanzia con sezioni particolarmente numerose e a integrare il personale docente curricolare sovraccaricato dalle attività straordinarie. Per quello che riguarda il personale ATA, le motivazione vanno ricercate in un aumento degli standard di pulizia e igiene richiesti dai protocolli.

Un impegno economico sui 9 mesi per oltre 32 milioni di euro, con la Regione pronta ad accogliere ulteriori situazioni emergenti.
Continua anche l’iter per le nomine annuali dei supplenti per 1300 posti ancora da coprire con personale di ruolo, operazioni rinviate per i ritardi dei concorsi dovuti all’emergenza sanitaria.

red.




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