Notizie di politica nelle Marche
Sembrerebbe scampata, almeno per il momento, la riconversione dell'ospedale di Camerino in Covid Hospital.
Il tema che ieri aveva messo in subbuglio la città ducale e l'Alto Maceratese, stando alle ultime indiscrezioni pare essersi sgonfiato e non sarà il Santa Maria della Pietà a dover rispondere per primo all'emergenza che avanza.

Dagli ultimi vertici regionali, infatti, sarebbe emerso che per sopperire alla richiesta di posti letto del momento sarà trasformato in ospedale misto quello di Civitanova, come accadde durante la prima ondata.

Una scelta che, secondo il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, sarebbe "più logica anche per via della stagione invernale in arrivo e dei problemi che potrebbe causare alla viabilità montana rispetto a quella della costa".

La decisione di non riconvertire subito l'ospedale di Camerino in Covid Hospital non escluderebbe comunque la possibilità di farlo in seguito qualora la curva dei contagi dovesse salire ancora.

GS

Pubblicato in Politica
La mancata attivazione del servizio Pre e Post Scuola sia per le elementari che per la scuola dell’infanzia ha fatto infuriare il gruppo di minoranza Per Matelica, in particolare Corinna Rotili, che in veste di capogruppo ha presentato nell’ultimo Consiglio comunale un’interrogazione sull’argomento: “Ho presentato tale interrogazione nel Consiglio comunale del 28 ottobre, in virtù di una lettera depositata al Protocollo del Comune lo scorso 15 settembre i cui firmatari erano genitori che lavorano, soprattutto madri, che non riescono a conciliare gli orari lavorativi con quelli della scuola: fortunatamente alcuni di loro mi hanno chiesto se l’avessimo ricevuta, perché nonostante fosse destinata anche ai Gruppi Consiliari non ci era stata fatta pervenire ed abbiamo dovuto chiederne l’accesso”.

All’interrogazione della consigliera Rotili, la quale chiedeva perché mai non fosse stato organizzato il servizio Pre e Post scuola, l’assessore ai servizi sociali, infanzia ed istruzione Rosanna Procaccini aveva così risposto: “Nel DPCM per la scuola dell’infanzia del 31 luglio 2020 si sconsigliava chiaramente il servizio poiché porta a creare una promiscuità di classi, favorendo possibilità di contagi: l’amministrazione ha così ritenuto opportuno di non metterlo a disposizione, ma prima di decidere ha avuto un colloquio con Dirigente ed insegnanti”.

L’assessore Procaccini ha poi aggiunto che “lascia perplesso il fatto che il Consiglio d’Istituto di cui Corinna Rotili fa parte abbia votato all’unanimità un documento redatto dal responsabile della sicurezza in cui si dice testualmente che fino all’effettiva somministrazione di un vaccino alla popolazione si sarebbe provveduto alla sospensione del Post scuola erogato dalla scuola materna: ma se tale principio è valido per la materna, non si capisce perché non si debba applicare alla scuola elementare data la limitata differenza di età. A ragione di quanto si sta verificando adesso – conclude la Procaccini - ritengo che l’amministrazione sia stata solerte e precisa nell’evitare ulteriori possibilità di contagio tra la popolazione.”

Alle risposte della Procaccini la replica della capogruppo Rotili: “Ci si nasconde, non dando risposta ai genitori sul fatto che un servizio non è stato dato, dicendo che il DPCM non prevede il servizio Pre e Post scuola e che i bambini debbano rimanere in gruppi separati: i gruppi non sono altro che le classi, quindi bastava far rimanere i bambini nelle proprie classi utilizzando il personale della cooperativa per controllarle, ciò avrebbe comportato un costo aggiuntivo quindi l’ostacolo credo sia l’assessore al bilancio Ciccardini, che nel Consiglio del 30 settembre 2019 si dichiarava contrario al servizio perchè i costi erano esorbitanti e rappresentava una rimessa per la struttura comunale; c’è stata poi tutta la questione Covid, che a me sembra essere stata presa al balzo per evitare questo servizio: avremmo potuto discuterne in un’apposita Commissione. Per quanto riguarda invece il documento votato all’unanimità dal Consiglio d’Istituto – conclude - esso parla di scuola dell’infanzia e non della primaria, in ogni caso può essere integrato in qualsiasi momento”.

Alessio Botticelli


Pubblicato in Politica
Il Governatore delle Marche Francesco Acquaroli ha firmato una nuova ordinanza, cosiddetta anti assembramenti, che contiene disposizioni atte ad impedire il diffondersi dei contagi da Covid 19.

Tra le nuove misure in vigore nella regione il divieto di assembramenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, l'obbligatorietà di indossare la mascherina all'aperto, con eccezione dei bambini al di sotto dei 6 anni, delle persone affette da patologie che ne impediscono l'utilizzo o che praticano attività sportiva, la sospensione delle lezioni di educazione fisica e, qualora non sia possibile mantenere la distanza di almeno 2 metri, delle lezioni di canto e musicali di strumenti a fiato per le scuole primarie e secondarie di primo grado.

Per quanto riguarda il commercio, ferma restando la possibilità dell'asporto anche senza prenotazione, è prevista la permanenza negli esercizi commerciali per il tempo strettamente necessario agli acquisiti e l'assoluto divieto di consumare bevande dopo le 16 nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Infine è sospesa fino al prossimo 31 gennaio l'attività di ispezione degli impianti termici.


Le principali disposizioni dell'ordinanza:

Uso della mascherina

L’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione è sempre obbligatorio, con eccezione dei bambini con età inferiore a sei anni, dei soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità; nel caso di momentaneo e motivato abbassamento della mascherina dovrà essere sempre assicurata una distanza interpersonale minima di un metro, salvo quanto disposto dai vigenti protocolli o da misure più restrittive.

 
Sospensione di alcune tipologie di insegnamento

In attesa di ulteriori e specifiche indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, nelle scuole di primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) sono sospese le seguenti tipologie di insegnamento a rischio elevato: educazione fisica al chiuso se non è possibile rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di due metri, lezioni di canto e lezioni di strumenti a fiato.

 
Disposizioni sul commercio

I clienti degli esercizi commerciali devono permanere il tempo minimo necessario per l’acquisto delle merci e devono essere sempre muniti di mascherina. È vietata dopo le ore 16 la consumazione di alimenti e bevande all’aperto su aree pubbliche o private aperte al pubblico. In ogni caso non è consentita la consumazione sul posto e nelle adiacenze dell’attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande. Gli esercenti delle grandi e medie strutture di vendita avranno cura di garantire un accesso della clientela ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, e tali da garantire ai clienti la possibilità di rispettare la distanza interpersonale minima di un metro. La vendita con consegna a domicilio è sempre consentita e fortemente raccomandata.

Commercio su aree pubbliche

Il mercato stabile e periodico che si tiene all’aperto è vietato solo nel caso in cui il Comune non applichi le disposizioni di cui al protocollo di sicurezza regionale, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali, del divieto di assembramento, dell’obbligo delle mascherine, nonché dell’accesso al banco da parte del cliente, che deve necessariamente avvenire uno alla volta e con il mantenimento della distanza di almeno un metro dall’altro cliente.

 
Distributori automatici

I distributori automatici h 24 di alimenti confezionati e bevande che affacciano sulla pubblica via, nonché quelli ubicati all’interno degli esercizi commerciali anche di tipo artigianale come definito dalle norme di settore, sono aperti dalle ore 5,00 fino alle ore 22,00 a condizione che si osservi il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina e che l’impresa provveda alla igienizzazione e alla sanificazione degli ambienti almeno due volte al giorno.

 
Vendita per asporto

La vendita da asporto è consentita anche senza prenotazione. L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti è consentito esclusivamente per il tempo strettamente necessario a scegliere e acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nei protocolli di sicurezza regionali. Resta fermo il divieto di assembramento e di consumo di alimenti e bevande in prossimità dei locali stessi.

 
Disposizioni sugli impianti termici

L’attività di ispezione degli impianti termici prevista dall'articolo 8 della l.r. 19/2015 è sospesa fino al 31 gennaio 2021, fatte salve eventuali situazioni di particolare pericolosità emerse dall’accertamento documentale dei rapporti di controllo dell’efficienza energetica. (Queste disposizioni producono effetti fino al termine previsto dal medesimo articolo e comunque cessano di avere efficacia al sopraggiungere di provvedimenti statali che stabiliscano disposizioni in materia per tutto il territorio nazionale).

 

 



f.u.
Pubblicato in Politica
"Difendere il territorio montano, ma prima ancora difendere la vita delle persone". Questo il parere del consigliere regionale di maggioranza della Lega Renzo Marinelli con riferimento all'ipotesi, sulla quale si sta ancora discutendo, della riconversio dell'ospedale di Camerino in presidio Covid.

"Le scelte vanno fatte sulla base dell'evolversi dell'emergenza - le parole dell'ex sindaco di Castelraimondo - Pertanto bisgona essere tutti responsabili e cercare le soluzioni migliori. Fino a quando è stato possibile si è riusciti a tenere libero l'ospedale di Camerino, ma se la situazione lo dovesse richiedere e non si riuscisse più a trovare una sistemazione per i malati Covid in altri ospedali bisognerà percorrere, sia pure malvolentieri, anche questa strada, come già avvenuto la scorsa primavera". 

Al di là dell'emergenza una delle preoccupazioni maggiori è che questa sia la strada per una futura chiusura del presidio ospedaliero camerte, ipotesi che il consigliere Marinelli respinge con assoluta decisione.

"Su tale ipotesi mi sento di dire che in consiglio regionale, dove abbiamo discusso anche di sanità, siamo stati tutti concordi nel prevedere il mantenimento delle strutture sanitarie periferiche, che dovremo anzi potenziare - risponde al riguardo il consigliere - Su questo vorrei rassicurare i cittadini che si procederà nella direzione opposta una volta superata l'emergenza. Nell'ottica di un piano sanitario generale l'ospedale di Camerino avrà sicuramente un punto di rilievo e per poter essere un'eccellenza avrà bisogno indubbiamente del potenziamento dei servizi che ne aumenti funzionalità e attrattività".

f.u.
Pubblicato in Politica
Emergenza coronavirus in regione: situazione di congestione nelle strutture sanitarie di Civitanova e Macerata. Potrebbero trovare conferma le voci continue che si sono succedute in questi giorni di una riconversione dell'ospedale di Camerino in Covid Hospital come già avvenuto lo scorso 8 marzo. 

"Ho letto sui giornali di questa probabilità- afferma il sindaco Sandro Sborgia- . Subito ho chiamato l'assessore regionale Saltamartini per capire quanto la notizia fosse fondata. Lo stesso assessore mi ha rappresentata tutta la situazione di emergenza che stanno vivendo il pronto soccorso delll'ospedale di Macerata e quello di Civitanova, comprese le difficoltà del Covid Hospital di Civitanova. Proprio in mattinata  ci sarebbe stato un incontro con la dottoressa Storti in Regione per concordare con l'Asur, il via al piano pandemico.  Non possiamo non rilevare - continua il primo cittadino di Camerino- come oramai da qualche settimana sempre più insistenti si siano  fatte le richieste della riconversione dell'ospedale di Camerino. Non possiamo non rilevare come questa decisione sia assolutamente fuori luogo e tra l'altro anche illogica.  E' stato creato un ospedale Covid a Civitanova perché si è detto che quella struttura era  baricentrica rispetto alla Regione- puntualizza Sborgia-. Ora mi si deve spiegare per quale motivo si deve tornare ad occupare l'ospedale di Camerino, vista la situazione non solo della collocazione geografica dell'ospedale, ma della realtà che sta vivendo la popolazione ormai da quattro anni e, oltretutto,con una pandemia ancora in corso. Non dimentichiamo che noi siamo stati i primi ad avere l'ospedale riconvertito per ospitare pazienti Covid; lo abbiamo fatto, lo abbiamo accettato e abbiamo anche vissuto la tragicità di quei momenti. Possibile che oggi ritocchi di nuovo all'ospedale di Camerino, quando un ospedale hanno Civitanova e Macerata, strutture che distano ben soli 20 minuti dall' ospedale di Torrette di Ancona e altri 20 minuti dall'ospedale di Fermo?  Non capisco come si possa tornare a prendere ancora da Camerino- rimarca il sindaco-.
Ci debbono spiegare se la politica sanitaria regionale è fatta sulla base delle spinte che vengono da giornali e da altri gruppi di soggetti, ovvero se dietro c'è invece una volontà precisa di affrontare le emergenze. Ci si deve spiegare qual è la logica che porta di nuovo alla scelta di Camerino come ospedale covid, quando l'ospedale di Camerino ha già fornito medici e infermieri per l'apertura del modulo di covid a Civitanova cosa che ha portato ad accorpare tutta una serie dei nostri reparti.  Questa scelta bisogna che ce la spieghino davvero.
Debbono chiarire se la scelta è quella di affrontare veramente la pandemia oppure di decidere in base alle spinte di giornali e di altri soggetti- sottolinea-. Non si capisce ancora per quale motivo non vengano precettate  le professionalità delle Cliniche delle strutture private, quelle convenzionate che quando intervengono per attività e interventi chirurgici sono pronte a pigliare e  beneficiare delle sovvenzioni pubbliche  e quando invece c'è da affrontare il problema grave di una pandemia e di un'emergenza, non mi pare che stiano facendo appieno la loro parte. Questo è il problema Ie torno a ripetere che una riconversione nuova dell'ospedale  Camerino la vedo come una scelta assolutamente illogica e non giustificata che merita puntuali spiegazioni. Il Covid di Civitanova, è stato fatto e creato perché situato in una posizione baricentrica rispetto alla regione e non capisco per quale motivo non si possa cominciare a riconvertire l'ospedale di Civitanova o quello di Macerata, visto che distano soli 20 minuti da Torrette e Fermo, DEA di secondo livello, ma si debba tornare a penalizzare la montagna e Camerino". 

C.C.
Pubblicato in Politica
Il Comitato 30 ottobre non resta con le mani in mano in attesa della consegna dei primi 21 appartamenti in contrada Rancia per i terremotati e si erge a tutela delle famiglie destinatarie delle case in sostituzione delle Sae.

"Il Natale è alle porte - scrive in una nota il gruppo presideduto da Flavia Giombetti - e si avvicina la consegna dei 21 appartamenti a Borgo La Rancia, come promesso dal sindaco Pezzanesi. Appartamenti per i terremotati che ricordiamo sarebbero dovuti essere pronti per agosto 2018 e ci vuole veramente tanto coraggio nel dichiarare che non è un ritardo catastrofico. I terremotati avranno le loro case di emergenza dopo 5 anni anni dal sisma, e come dovrebbe essere definito questo? - domandano provocatoriamente - Noi lo chiamiamo un fallimento. Il sindaco conferma che questi appartamenti faranno parte del patrimonio immobiliare del Comune - prosgue la nota - , ma questo viene fatto sopra le spalle dei terremotati che, prima di usufruirne, faranno ritorno nelle proprie case. Che senso ha avuto - continua la denuncia - spendere più di 6 milioni di euro tra Regione Marche e Protezione Civile solo per aumentare il patrimonio immobiliare del Comune di Tolentino?
Sono molteplici le domande a cui l’amministrazione non ha dato risposta, prima fra tutte chi sono le famiglie a cui saranno consegnati questi appartamenti. Forse all’amministrazione sfugge che potrebbero essere famiglie che sono in affitto e quindi sono obbligate a dare disdetta sei mesi prima pena il pagamento di una penale ai rispettivi proprietari delle case".

Per questo motivo il Comitato chiede se le famiglie siano già state avvisate e se "sia stata rispettata la graduatoria".
Poi la questione del mobilio: "Gli appartamenti saranno consegnati vuoti - conclude il Comitato - crediamo sia giusto dare modo ai destinatari di organizzarsi".

GS
Pubblicato in Politica
"Piano piano i decessi di questa ondata a Treia si avvicinano a quelli della prima ondata, cresce ancora il numero dei morti da coronavirus a Treia: è stato registrato infatti il quarto decesso di questa seconda ondata".

Commenta così il sindaco Franco Capponi l'ultimo decesso che lo coinvolge direttamente dal momento che Gina Capponi è sua zia.

La donna aveva 91 anni compiuti ma nessun altro problema di salute.

Si è ammalata di Covid una settimana fa e dopo un periodo di cure in casa martedì era stata ricoverata a Macerata per l’aggravarsi della situazione respiratoria e  ieri sera è deceduta.

“Avevo la speranza che ce l’avrebbe fatta – dice il sindaco - per la sua fibra robusta e perché, oltre ad essere in buona salute, era sempre positiva, grazie anche alle attenzioni che le prestava la famiglia e alla contentezza per l’arrivo di due Bis-nipoti Ambra e Alessandro, di pochi mesi, che letteralmente erano la sua vita”.

zia

Prosegue poi l'appello di sensibilizzazione che l'amministrazione rivolge ai cittadini dall'inizio dell'emergenza: "Invitiamo tutti a continuare a tenere alto il livello di attenzione, al rispetto delle distanze di sicurezza inter-personali  e ad  utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale.

Alla comunità treiese si chiede la massima collaborazione e responsabilità, perché solo tutti insieme e con un grande senso di responsabilità si può sconfiggere questa insidiosa malattia".

Treia oggi conta 165 persone in isolamento, di cui 101 positive al Covid.
Pubblicato in Politica
Nelle Marche si rafforza la collaborazione con le strutture private accreditate per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid 19: in questa direzione l’approvazione da parte della Giunta regionale di due accordi-quadro temporanei tra la Regione Marche, l’ASUR Marche e l’ARIS Marche, e un altro con l’AIOP Marche. A comunicarlo è l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che commenta: “Una solida sinergia che rafforziamo velocemente per il bene comune in questo momento così delicato”. 

Accordi dettati dalla necessità e urgenza di soddisfare celermente le richieste assistenziali del territorio regionale, spiega l’assessore, derivanti dall’emergenza sanitaria da Covid-19 e per consentire la decongestione e la liberazione di posti letto dei presidi ospedalieri pubblici per tutta la durata dell'emergenza epidemiologica.

L’accordo con l’Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari ARIS Marche riguarda complessivamente 163 posti letto per pazienti covid a media-bassa intensità assistenziale presso le strutture extraospedaliere private accreditate del Gruppo KOS Care s.r.l. di Campofilone (50 posti letto), Ancona (43 posti letto), Civitanova Marche (30 Posti letto), e Macerata Feltria (40 posti letto).

L’accordo con l’Associazione Italiana Ospedalità Privata AIOP Marche riguarda invece complessivamente 50 posti letto ospedalieri per pazienti Covid-19 positivi che saranno accolti presso “Villa Serena” a Jesi (20 posti letto) e presso l’Ospedale Celli di Cagli (30 posti letto) in Riabilitazione intensiva ospedaliera.

Tutti i posti letto dovranno essere attivati progressivamente, previa dimissione degli attuali assistiti dalle strutture, per ospitare pazienti covid a media-bassa intensità assistenziale liberando così le strutture pubbliche.

Le strutture private accreditate firmatarie dovranno rispettare tutte le vigenti misure di contrasto, contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, al fine di garantire la piena attuazione della tutela del diritto alla salute della popolazione e dei lavoratori; in particolare, dovranno garantire scrupolosamente percorsi separati tra gli stessi e i pazienti no-Covid, per escludere totalmente il rischio di diffusione del virus.

L’accordo ha validità temporanea, fino alla risoluzione delle criticità derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 così come definita dalla norma nazionale.

“Con soddisfazione comunico inoltre che l’Amministratore del Gruppo KOS Care ha garantito che al termine dell’emergenza il presidio di Macerata Feltria continuerà a svolgere le proprie attività ordinarie”, conclude l’assessore Saltamartini.
C.C.

Pubblicato in Politica
"Io sono convinto che i problemi si risolvano con coloro che li conoscono e con chi ha voglia di fare per il paese e non per sé stessi. Non con i critici per partito preso".
Replica così il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, alla consigliera pentastellata Martina Cicconetti che è intervenuta sull'atto di indirizzo che stanzia 125mila euro per il Premio Ravera 2021.
"Non una critica all'evento - aveva detto - ma la proposta che tale cifra poteva essere spalmata su più eventi dedicati a cittadini di ogni età per l'estate intera".

"Non sono mai mancati eventi - dice il sindaco - . Se abbiamo rinunciato a qualcosa lo abbiamo fatto per il sisma o per il Covid. Ci dispiace che alcuni non apprezzino ciò che il mondo apprezza, ma spiegare che il Premio Ravera è qualcosa che va oltre, a chi non lo comprende di suo, è materia difficile. Il tema che verrà trattato a Popsophia (la stupidità ndr) che la dice lunga su come siamo fatti nella vita".

Poi entra nel merito della cifra più alta rispetto agli altri anni: "Quella del 2021 sarà l'edizione finale - aggiunge - ed è per questo che le cifre sono più alte rispetto agli altri anni.
Tra l'altro i 125mila euro sono stati solo previsti e non ancora spesi e di questi, almeno 30 mila euro saranno sponsorizzazioni come gli altri anni, anche se l'obiettivo per l'ultima edizione è di raccoglierne anche di più. Le aziende, nonostante sia un momento difficile, hanno sempre deciso di aiutarci proprio perchè comprendono quanto l'amministrazione voglia esaltare il territorio con questi eventi".

Infine la stoccata a chi contesta non solo la spesa per il Premio Ravera ma anche quella della stella accesa con un mese di anticipo in piazza della Libertà: "Non sono quelle le cifre che in una città con 20mila abitanti possono risolvere le difficoltà delle famiglie, anzi, serviranno ad avvicinarli alle tradizioni e a mostrar loro la luce in fondo al tunnel di questo periodo triste. Non ci siamo mai tirati indietro nelle risorse dedicate al sociale e non saranno i fondi stanziati per il Premio a farlo".

GS
Pubblicato in Politica
Lo annunciò durante la sua visita a Caldarola lo scorso 4 luglio. Il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, nell'ascoltare gli amministratori caldarolesi che gli illustrarono il piano speciale della ricostruzione del paese (PSR) promise che avrebbe partecipato al consiglio comunale che ne vedeva la presentazione.
La seduta tanto attesa del consiglio comunale è ora stata programmata per sabato prossimo alle 17 e, viste le restrizioni Covid, si terrà in videoconferenza.
"Tempo fa - dice il sindaco Luca Maria Giuseppetti - , quando il Commissario venne a Caldarola, parlammo di come avevamo focalizzato i diversi interventi su più step, accordandoci anche su una sua presenza durante il consiglio comunale che avrebbe riguardato il PSR. Ho avuto la conferma della sua presenza proprio in questi giorni e ne sono felice perchè sabato si segnerà il futuro di questo paese. Avere l'opportunità di condividere queste scelte con il Commissario ci ripaga delle difficoltà che abbiamo affrontato per arrivare a questo punto. Cercheremo - conclude - con la sua presenza, di avere una sua opinione su come stiamo andando avanti per procedere alla ricostruzione del centro storico e non solo. È importante per capire se abbiamo imboccato la strada giusta".

GS


Pubblicato in Politica

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo