Notizie di politica nelle Marche
Un quarto del Territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini non ha una rappresentanza nel Consiglio Direttivo dell’Ente – Meglio fuori dal Parco”. E' quanto denuncia Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera. Questione che ha tenuto ad evidenziare anche nel corso della recente seduta Consiliare, sottolineando  che la mancanza di rappresentanza di un esponente dei comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso in seno al Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è dovuta a mere questioni politiche che hanno ingenerato l'ingiusta esclusione, nonostante gli stessi comuni detengano il 25% del territorio costituente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

"Dalla data di costituzione dell’Ente Parco, avvenuta con D.P.R. 6/8/1993- evidenzia la nota del primo cittadino -, la Comunità del Parco ha sempre di fatto e attuato il cd. “voto ponderato”, cioè ha riservato quell’oggettiva attenzione che devono avere i Sindaci di quelle popolazioni che si vedono completamente inserite nel perimetro del Parco.  È importante rilevare che il 100% del territorio che compone Castelsantangelo sul Nera e Ussita ricade completamente nel Parco, oltretutto -prosegue Mauro Falcucci- gli stessi vantano la presenza del Centro Faunistico (introduzione del Cervo e del lupo Appenninico), dell’Ecomuseo, del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), del Centro del Camoscio Appenninico sul Monte Bove e, infine, la Sede dell’Ente si trova a Visso".
Nell’occasione dell'ultima seduta della Comunità del Parco tenutasi il 13.10.2019, il sindaco di Castelsantangelo fa osservare che si è proceduto a nominare il Presidente e Vice Presidente dell’organo, oltre che alle elezioni dei quattro componenti del Consiglio Direttivo, senza che si avesse nomina alcuna di rappresentanti dei 3 Comuni dell’Alto Nera e, nonostante Falcucci abbia proposto di candidare il rappresentante del Comune di Visso. all’interno del Consiglio Direttivo. La rappresentanza  peraltro, risulta essere stata sempre garantita sin dall’istituzione del Parco (1993)e, quantomeno fino alle dimissioni del Sindaco di Ussita che ricopriva il ruolo di Vice Presidente del Parco.

 "È innegabile affermare che il PNMS rivesta un ruolo preminente per la rinascita dei territori colpiti dal sisma e pertanto  -continua Falcucci- la presenza, in seno al Consiglio dell’Ente di un rappresentante di questo particolare territorio e che conosca tali dinamiche, è di per se irrinunciabile, ai fini di proporre e promuovere  le iniziative più funzionali alla rinascita/crescita del territorio e riservando quella particolare attenzione per i territori che tra l'altro sono completamente compresi in Area Protetta.

 Di fronte all’incomprensibile prevaricazione che si è manifestata attraverso l’elezione quali Componenti del Consiglio Direttivo del Parco, dei Rappresentati di Comuni con percentuali di territorio nel Parco pari allo 0,29% Comune di Pieve Torina), al 2,91% (Comune di Cessapalombo) e al 7,33% (Comune di Montefortino), ad eccezione del 21,27% del Comune di Norcia (PG)- rileva la nota- il Consiglio Comunale di Castelsantangelo sul Nera nella seduta del 28/11/2019, sentita la relazione del Sindaco Falcucci e sulla scorta del conseguente dibattito, ha approvato una Delibera con la quale si dà ampio mandato al Sindaco, al fine di attivare tutte le iniziative che si renderanno necessarie per ristabilire quell’equilibrio di rappresentanza sempre esistito che viene ritenuto essenziale per rimanere nel Parco".

In data 19/12/2019, il Sindaco Falcucci ha scritto una lettera al Presidente della Comunità del Parco, allegando la relativa Delibera Consiliare, coinvolgendo della delicata questione anche il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Nella lettera, indirizzata  anche al Presidente dell’Ente Parco Monti Sibillini, al Presidente della Giunta Regionale Marche, all’Assessore Regionale all’Ambiente Marche, al Commissario Straordinario di Ussita e al Sindaco di Visso, si chiede di volere nuovamente sottoporre all'attenzione della Comunità del Parco le questioni e ragioni appena dette, "affinché si possa ristabilire quell’equilibrio e quelle attenzioni che sono state da sempre riservate a quei territori che hanno necessità e “diritto” di vedere rappresentate le esigenze di una popolazione che ha dato molto e che deve,in “forma diretta”, poter esprimere il proprio contributo". Al Ministro Costa si è inoltre cortesemente richiesto di attendere un ulteriore pronunciamento della Comunità del Parco, prima di Decretare le nomine dei nuovi Componenti il Consiglio Direttivo del PNMS.
Nel dire che l'ammnistrazione comunale di Castelsantangelo non può più sottacere il disagio provato, l'auspicio di Mauro Falcucci è che venga ristabilita la giusta e corretta rappresentanza in seno al Consiglio Direttivo.
" In caso contrario- conclude il Sindaco- non potremo che attivare le iniziative deliberate dal Consiglio comunale, ivi inclusa la richiesta di uscire dal perimetro del Parco, considerato anche che l’eventuale enclave che si verrebbe a realizzare, libera da vincoli, non nuocerebbe assolutamente alle qualità ambientali e al rilevante valore della endemica biodiversità, e quindi al complessivo valore naturalistico dell’intera Area Protetta"

C.C.

**** servizio di approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte.
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Non si ferma la gara di solidarietà a favore delle zone colpite dagli eventi sismici 2016/2017. Un nuovo progetto di ripartenza si avvia a prendere forma a Maddalena di Muccia, grazie alla donazione di una struttura polifunzionale che sorgerà di fronte alla sede della Distilleria Varnelli.
Il gesto di solidarietà concreta, destinato a far ritrovare fiducia e speranza ad uno dei centri più colpiti dal dramma del terremoto, è reso possibile dalla rete sinergica che ha riunito le parti sociali datoriali e Sindacali del settore dell’edilizia coordinato dalle Casse edili del sistema. Per il tramite della CNCE- Commissione Nazionale paritetica delle Casse Edili e col coinvolgimento delle sigle sindacali di categoria Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl, ANCE ( Associazione Nazionale Costruttori edili)e Anaepa Confartigianato edilizia, i contributi della raccolta fondi sono stati destinati alla realizzazione della nuova struttura, il cui progetto sarà presentato mercoledì 29 gennaio nella sala grande dell’Eremo del Beato Rizzerio di Muccia

“Un altro passo in avanti che vale a rafforzare lo spirito e la tenacia di una comunità determinata a riprendersi- commenta il sindaco di Muccia Mario Baroni- Un’azione concreta volta a valorizzare l’attività e le produzioni di chi ha continuato a lavorare sul territorio con incontrastato impegno . La struttura che sorgerà a Maddalena di Muccia, permetterà infatti l’organizzazione periodica di mostre e fiere allo scopo di far conoscere e apprezzare le produzioni della zona, ampliandone l’offerta”.
Artefice del progetto, coordinato dal professore Giuseppe Losco, è la Scuola di Architettura e Design “ E. Vittoria” dell’Università di Camerino. Sarà lo stesso prof. Losco ad illustrarne i particolari nel corso dell’incontro di presentazione che si aprirà con i saluti del sindaco Mario Baroni e del rettore di Unicam Claudio Pettinari. Seguiranno gli interventi di Carlo Triestini e Antonio Di Franco, rispettivamente presidente e vicepresidente della CNCE e, l’illustrazione del progetto da parte dell’architetto Giuseppe Losco, professore ordinario Scuola di Architettura e Design di Unicam. La chiusura dell’incontro è affidata al Prefetto di Macerata Iolanda Rolli.
“L’esigenza fin da subito avvertita dall’amministrazione comunale - spiega Baroni- è stata quella di riuscire a trovare una modalità che consentisse di incentivare una ripresa delle attività della zona; un messaggio pienamente raccolto da questa rete sinergica, vicina con i fatti alla nostra difficile realtà per stimolarci ad avere speranza. La struttura polifunzionale, potrà anche essere utilizzata per tante altre iniziative capaci di creare un motore di ripresa e sviluppo a servizio di tutto il territorio. Ripartire dalle difficoltà è un’esigenza di tutti e tutti dobbiamo essere uniti su questo. Su questo percorso non possono esserci due velocità: per avere risultati efficaci e duraturi, dobbiamo farlo tutti insieme”.

Carla Campetella
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La decisione di Luigi Di Maio di rassegnare le dimissioni da Capo politico dei Cinque stelle, segno di un dibattito interno al MoVimento del quale lo stesso Di Maio ha sottolineato la necessità di una rifondazione. Ci si chiede se e quanto questa sua scelta potrà ora incidere in vista delle prossime elezioni regionali delle Marche, dopo che da capo nazionale del M5s ,incontrando una settimana fa insieme a Danilo Toninelli i referenti regionali Gianni Maggi e Martina Parisse, decisione finale per le Marche era stata quella di correre da soli o con eventuali liste civiche, escludendo ogni possibilità di alleanza giallo –rossa.

“Mi auguro che le dimissioni di Di Maio siano comunque il primo passo verso una riorganizzazione del MoVimento 5 Stelle e soprattutto dei territori che sono stati trascurati – commenta il Capogruppo M5s in consiglio regionale Gianni Maggi- Questo atto e questo gesto coraggioso compiuto da Lugi Di Maio nel fare un passo indietro ,mi auguro  possa essere veramente un passo in avanti per riorganizzare il territorio e quindi arrivare alle regionali con un'organizzazione territoriale, con un dibattito più intenso e più costruttivo. Io ho una speranza segreta che tutto questo possa rimettere in discussione eventualmente un voto nella piattaforma Rousseau per quanto riguarda le Marche in merito all’andare da soli o invece, partecipare alla tornata elettorale cercando una coalizione- continua Maggi-.
Cercare l'alleanza è a mio avviso, l'unico modo per non lasciare al centrodestra il Governo della Regione. Mi auguro che questo possa essere comunque un passo verso un’operazione democratica che fino adesso non c'è stata e che, come conseguenza della decisione unilaterale di andare da soli, ci è stata negata.  L’auspicio è pertanto che questa decisione possa essere presa sulla piattaforma Rousseau col voto di tutti gli iscritti. Da parte mia – prosegue Gianni Maggi- ho sempre detto che per la scelta di andare da soli o eventualmente formare una coalizione intorno ad un programma condiviso, mi sarei adeguato comunque al voto degli iscritti e naturalmente,  che la maggioranza determini la linea di una forza politica è regola fondamentale della democrazia e spero che questo possa accadere. In effetti, la scelta di non far decidere gli iscritti delle Marche non mi è piaciuta affatto”. Prima che arrivasse il responso del capo politico nazionale e poteva ancora ventilarsi l’ipotesi di accordo giallorosso marchigiano, i consiglieri regionali Maggi, Giorgini e Pergolesi avevano espressamente manifestato il gradimento per la candidatura del prof. Sauro Longhi ex rettore della Politecnica delle Marche. “ Il nomedi Longhi- conclude Maggi- avrebbe potuto essere quello di un candidato civico in grado di raccogliere consensi tra le varie forze politiche. Vedremo adesso cosa succederà: con la divisione che è stata sancita, credo che ormai il PD propenda per decisioni diverse e magari ricorrerà alle primarie. Per quel che ci riguarda invece non lo sappiamo ancora, dovendo comunque avvicinarci alle elezioni regionali stabilendo una linea politica che ancora non è stata conclusa”.

Carla Campetella
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A Fabriano, ben venticinque i comuni rappresentati nella riunione d’esordio in preparazione degli Stati generali dell’entroterra delle Marche.
C’erano Arcevia, Cagli, Camerino, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Fabriano, Fiuminata, Frontone, Gagliole, Genga, Matelica, Mergo, Muccia, Pioraco, Rosora, Sassoferrato, Sefro, Serra San Quirico, Serra Sant’Abbondio, Poggio Sant’ Abbondio, Poggio San Vicino, Cupramontana, Pergola, San Severino Marche e Staffolo. Altri incontri sono previsti per arrivare alla stesura finale di un documento di sintesi unitario, da sottoporre all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni regionali. Affollato da sindaci e rappresentanti dei vari comuni, il momento di confronto su tante tematiche trasversali a tutto l’entroterra delle Marche, in preparazione di un documento unitario e condiviso per chiedere attenzione e politiche adeguate verso una parte della Regione che si sente inascoltata.
Partita già nel mese di novembre, la proposta unitaria ha raccolto sempre più adesioni in tuttol’entroterra regionale.
“Dopo i precedenti momenti di confronto -afferma il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli- la riunione dello scorso lunedì possiamo considerarla come il primo passo significativo verso l’organizzazione di quella che sarà la giornata finale degli Stati Generali dell’entroterra, in previsione della quale abbiamo già fissato altri due appuntamenti. Tengo a precisare che sebbene la convocazione sia venuta da me- continua il primo cittadino- in realtà è a nome di tutti che mi sono assunto l'onere di farlo. In questo percorso infatti non c'è un qualcuno che tira le fila, ma viene rappresentata la volontà comune di tutti quelli che hanno già partecipato e di quanti ancora vorranno partecipare.
La riunione ha registrato la presenza di 25 comuni e, facendo un po' i conti, in questo incontro abbiamo rappresentato circa il 20% del territorio regionale, pertanto una buona fetta a livello territoriale. L'obiettivo – spiega Santarelli- è quello di arrivare ad allargare la platea ad altri comuni, raggiungere il 25 -30% del territorio, per avere voce in capitolo soprattutto sulla programmazione della prossima giunta ma anche sulla prossima programmazione Europea e relativa destinazione di fondi comunitari che chiederemo possano essere indirizzati con priorità ai territori dell'entroterra”.
Positivo il fermento che, in un’ottica unitaria, via via sta registrando un crescendo d’interesse da parte degli amministratori, determinati a cercare insieme un ventaglio di possibili soluzioni atte a garantire vitalità, servizi e sviluppo alle zone più disagiate dell’interno e a pesare di più sulle politiche regionali.
“A memoria d’uomo,sottolinea Santarelli- personalmente non ricordo di un’occasione così partecipata da parte dei sindaci dell'entroterra; in realtà si tratta di un lavoro che è partito da lontano, nel senso che di momenti d’ incontro in altre occasioni comunque ce ne sono stati e abbiamo sempre parlato e sempre condiviso tematiche e problemi trasversali. Il fatto di esserci riuniti in maniera specifica per questo, trovo che sia un segnale importante, perché vedere un territorio così unito, fa ben sperare. Propedeutici alla sintesi finale che approderà agli Stati Generali – conclude il sindaco-, saranno i prossimi due incontri già fissati per febbraio e marzo mentre come giornata finale abbiamo individuato la prima settimana di aprile.
Nella prossima riunione abbiamo pensato di coinvolgere anche i sindacati, il presidente dell’Uncem Marche(Unione dei Comuni, Comunità e enti montani) e le due università di riferimento di Camerino e Urbino, perché l’intenzione è quella di arrivare alla data degli Stati Generali con qualcosa di pronto in maniera tale da sviluppare la discussione e poter uscire con un documento condiviso che consegneremo a chi si propone di guidare la regione per i prossimi 5 anni”.
Carla Campetella


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Per un investimento di 3 milioni e 830mila euro, approvato a Camerino il progetto relativo alla una nuova rete fognaria 
Pronte a partire le procedure per l’affidamento dei lavori di sistemazione idraulica e di regimazione delle acque bianche del bacino del fosso dello Scarico e del sistema di raccolta acque nere.
Saranno inoltre collettati tutti i reticoli fognari delle SAE dell'area Le Cortine e del quartiere San Paolo, delle vecchie e nuove strutture dell'area del Campus universitario, oltre a parte del quartiere residenziale di Montagnano. Il progetto prevede, inoltre, i lavori di regimazione del fosso “Lo scarico” per la messa in sicurezza delle case degli abitanti della località.
Dell'approvazione del progetto si dice molto soddisfatto l'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli:"Sono contento perché, grazie alla Protezione civile e al Consorzio di bonifica, siamo riusciti in breve tempo a reperire l'importante somma necessaria di quasi 4 milioni di euro e pertanto, è stato possibile modificare il progetto esecutivo che è stato poi approvato in conferenza dei servizi. Ora possono partire le procedure per l'affidamento dei lavori".
Approvato ad aprile 2019, il progetto definitivo non si era rivelato tecnicamente idoneo per il passaggio alla fase di progettazione esecutiva
Una serie di problematiche tecniche emerse nel corso dell'apposito incontro tenutosi a fine settembre, hanno costretto i progettisti a rivedere il progetto iniziale, apportandovi modifiche sostanziali con un conseguente aumento di spesa nell'ordine di circa 600mila euro, il che ha fatto salire a 3milioni 830mila euro l'importo totale dell’investimento.
Il reperimento dei fondi necessari alla realizzazione del progetto così modificato, si deve proprio all'intervento della Protezione civile e al Consorzio di bonifica, attivatisi nell'ultimo periodo.
" Il ringraziamento- aggiunge Fanelli- va anche all'Università di Camerino che ha messo a disposizione aree di sua proprietà, rendendosi disponibile a contribuire alla spesa laddove fosse necessario”.

Carla Campetella

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Mobilitazione di massa dei bambini delle scuole primarie di Matelica per sollecitare l’amministrazione comunale ad adottare provvedimenti plastic-free e azioni improntate ad uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e più sostenibile. L’iniziativa ha coinvolto all’incirca una novantina di alunni delle terze classi dell’Istituto comprensivo E. Mattei, decisi a richiamare attenzione su temi sempre più sentiti a livello nazionale e globale. 

Esaudita dall’amministrazione comunale la loro richiesta di colloquio, diretta ad approfondire problemi e stimolare proposte costruttive a favore della città, guidata dalla vice preside Grazia Spargiari e dalle insegnanti, una delegazione di bambini è stata ricevuta nella Casa comunale. Ad accogliere la pacifica e colorata invasione della sede, il sindaco Massimo Baldini, presenti anche il vice sindaco Denis Cingolani e l’assessore alle finanze Giovanni Ciccardini.

“Un bellissimo gesto che ci ha positivamente sorpresi - commenta il sindaco di Matelica Massimo Baldini-. I bambini avevano tante domande e proposte da fare, sollecitando informazioni su più aspetti con l’intento di migliorare il decoro e lo stile di vita della nostra città. Dato il numero elevato di alunni coinvolti, ben volentieri ci siamo spostati nella palestra della scuola e debbo dire che siamo rimasti davvero colpiti dal lavoro e dalla passione che hanno messo nel rendere più efficaci i messaggi che volevano indirizzarci. Attraverso volantini, bellissimi manifesti e allestimenti ad hoc, ci hanno chiesto una gestione più ecosostenibile e plastic-free del nostro comune e l’eliminazione dalla mensa scolastica di piatti, bicchieri e posate in materiale plastico . Una settantina le letterine che ci sono state recapitate, diverse delle quali abbiamo anche letto insieme, oltre che ascoltare con attenzione le loro richieste- prosegue il primo cittadino-. Ho detto loro che come Comune, abbiamo già adottato una delibera di Giunta per la richiesta di essere parte attiva dell’iniziativa Plastic –free ma che nel contempo, siamo decisi a tener conto delle loro richieste e che le loro letterine verranno inserite come documentazione nella stessa delibera di Giunta. E’ stata una bellissima esperienza – conclude il sindaco Baldini-. Non possiamo lasciare inascoltato un messaggio che ci viene dai più piccoli e, da parte nostra, ci auguriamo di aver lasciato una buona impressione. Siamo anche certi che la grande forza di volontà dei bambini, produrrà un positivo trasferimento nelle famiglie di tutte le informazioni utili per riuscire a migliorare la raccolta dei rifiuti nella nostra città”.

Carla Campetella
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E' il primo cittadino di Tolentino a rispondere in prima persona ai dubbi mossi dal Movimento 5 stelle su alcuni "rimborsi dubbi".

"Rispondo con grande serenità e fermezza  - dice Giuseppe Pezzanesi - . Queste iniziative sono fatte per buttare fango addosso ad una brillante amministrazione come quella di Tolentino che in questi anni ha valorizzato eventi di carattere nazionale ed internazionale.

Ridurre questi fenomeni di grande portata a questioni campate in aria come le spese per dieci pizze per l'ospitalità dell'artista di turno ritengo che dia la dimensione di un Movimento inadeguato a proporsi alla guida di una qualsiasi amministrazione, sia essa locale o nazionale.

Non abbiamo nulla di cui preoccupoarci, hanno fatto bene a denunciare la questione alle autorità competenti, perchè noi non abbiamo fatto nulla di sbagliato. Ricordo che dai nostri compensi già esigui, perchè io percepisco 1111 euro al mese, noi ci paghiamo il telefono, perchè nessuno di noi ha il telefono aziendale, viaggiamo con la nostra auto e paghiamo con la nostra carta di credito. Dedico 18 ore al giorno all'amministrazione pubblica.

Mi hanno contestato un biglietto del treno di 28 euro del 2016 per una missione che facevo per Tolentino, mi viene da sorridere - aggiunge - e bisogna domandarsi se questa gente sia adeguata anche al ruolo di minoranza.

Continueremo ad amministrare con serenità - annuncia il primo cittadino - poi a percorso chiuso faremo le nostre valutazioni per far stare al proprio posto chi ha buttato fango su questa amministrazione. Noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, ma quando c'è chi ti butta il fango addosso dovrà rispondere delle proprie responsabilità". 

La risposta anche alla questione dei 50 euro che il sindaco avrebbe anticipato ad un cittadino in difficoltà che si è rivolto a lui: "Il sindaco non deve annunciare quante cose fa durante il giorno - chiarisce - . Sono una persona sensibile e che quando i cittadini allo stremo si rivolgono a me nel periodo di chiusura delle casse comunali, posso anticipare un aiuto.
I servizi sociali erogano, in questi casi, buoni pasto o piccoli contributi. Se necessario lo farò altri miliardi di volte perchè poi il procedimento viene ricondotto all'interno dei servizi sociali. Evidentemente - conclude -  chi ha fatto queste osservazioni non ha la mia stessa sensibilità".

GS
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Buone notizie per la costruzione della scuola "Ugo Betti " di Camerino. E' stata infatti convocata la conferenza permanente per l’approvazione del suo progetto esecutivo, ricompreso nel programma di edilizia scolastica di cui all’ordinanza commissariale n. 14 del 16 gennaio 2017. .
Nella sede operativa del Commissario straordinario,giovedì prossimo si terrà la prima seduta della conferenza permanente, ex art. 16 del D.L. 189/2016. In discussione sarà  anche l’intervento per la costruzione dell’istituto camerte che comprende scuola materna, elementare e medie.
“Siamo contenti che finalmente si sia riuscita a sbloccare questa situazione rimasta in sospeso e statica per troppo tempo – commenta Marco Fanelli, assessore ai lavori pubblici del comune di Camerino – Ci siamo subito attivati in questi mesi contattando il Commissario straordinario Piero Farabollini per far muovere le pratiche riguardanti la costruzione del nuovo plesso scolastico, visto che trattasi di  necessità prioritaria che riguarda la città, le famiglie, nonché tanti bambini e ragazzi, oggi distribuiti in diverse strutture, a tutt'oggi in una situazione provvisoria e in spazi limitati.
Nel corso dei mesi - continua l'assessore- abbiamo avuto diversi incontri con gli addetti ai lavori proprio per cercar di avere delle risposte e giovedì a Roma sarà discussa l’approvazione del progetto esecutivo dopo la quale si potranno muovere finalmente i passi per dare il via ai lavori”.

Il luogo individuato, per la sua realizzazione è tra le vie  Madonna delle Carceri e Ottaviani. L'area di intervento ha una superficie di 8.902 metri quadri, a cui si aggiungono le superfici di pertinenza per il verde e i parcheggi, messe a disposizione dall’Amministrazione comunale per un totale complessivo di circa 15.000 metri quadri.
L’edificio di forma rettangolare, si svilupperà in parte mono piano, in parte su due piani e potrà ospitare 535 studenti (ampliabile fino a 660 studenti).
cc
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Violazioni gravissime. Denotano un modus operandi del primo cittadino di Camerino che deve assolutamente cambiare”. Così il Capogruppo di minoranza in Consiglio comunale Gianluca Pasqui nel denunciare il mancato rispetto dei termini di legge su richieste regolarmente avanzate dall'opposizione a sindaco e  maggioranza e delle quali vien denunciata l'assenza di risposte. Pasqui esprime anche il proprio disappunto, le dichiarazioni lette sulla stampa e provenienti dal sindaco Sandro Sborgia, definendole assolutamente fuori luogo.
 “La prima richiesta avanzata in data 6 settembre 2019 - affrma Gianluca Pasqui- che merita a norma di legge entro 30 giorni di avere una risposta positiva o negativa, è quella avente ad oggetto una postazione da cui poter svolgere l'attività istituzionale della minoranza. Non è un volere del capogruppo di opposizione- precisa- ma è possibilità prevista dall’ art. 36 del Regolamento del Consiglio comunale in base al qualel può concedersi ai gruppi consiliari, un luogo in cui potersi incontrare per lo svolgimento di un lavoro a vantaggio della comunità, oltre a poter usufruire del personale del Comune per lo svolgimento dell’attività istituzionale che, come consiglieri comunali, si è chiamati a fare. Ebbene- sottolinea Pasqui-, anziché apprezzare la bontà del gesto, da parte del sindaco non solo non ho ricevuto risposta, ma il primo cittadino mi ha recapitato uno scritto in cui mi si dice che dovrei chiedere scusa e addirittura vergognarmi per quanto ho richiesto, definendo il mio come un intervento che addirittura “grida vendetta e dicendosi meravigliato del fatto che alle nostre richieste senza risposta, sia seguita anche, senza alcuna polemica, una lettera al Prefetto. Lettera che non ho diffuso a mezzo stampa ma, in seguito alle esternazioni veramente fuori luogo di Sborgia, poi sugli organi d’informazione personalmente ho voluto chiarire che ci sono dei termini di legge da rispettare e che ad una richiesta inviata il 6 settembre 2019 si doveva rispondere”.
In evidenza nelle contestazioni del Capogruppo di “Radici al futuro” quali violazioni dei termini di legge, anche il mancato rispetto della richiesta regolarmente inviata in data 2 ottobre 2019 e avente ad oggetto la convocazione di un Consiglio comunale aperto sulla sanità: “ Anche lì - continua Pasqui- sono stati violati i termini: entro 30 giorni doveva essere convocato per legge. Una volta superati i termini il sindaco sollecitato da me verbalmente in diverse occasioni ha fatto la riunione dei capigruppo e, ho convenuto con Sborgia, sempre in uno spirito collaborativo da parte mia, sulla convocazione del Consiglio entro la prima decade di gennaio, accordo che però ad oggi non è stato rispettato . Infine l'8 dicembre 2019 avevo fatto richiesta dell’invio della corrispondenza intercorsa tra la sigla sindacale UGL, l'amministrazione e gli uffici comunali e, ad oggi anche per questa mia richiesta non c'è stata risposta alcuna e non sono stati rispettati i termini di legge.
E’ chiaro che- rimarca Pasqui-  con tutte queste violazioni il capogruppo di opposizione non può che scrivere al Prefetto affinché si faccia quel che si deve fare, quantomeno rispondere a questi interventi istituzionali dato che i termini sono violati. In queste ore sto pensando che probabilmente il sindaco si sta trovando in difficoltà; a farmelo pensare è soprattutto la notizia, della quale non ho ancora certezza, secondo la quale, contrariamente a quanto si era capito in campagna elettorale allorché da candidato diceva di voler fare il sindaco a tempo pieno, Sborgia sarebbe invece tornato ad indossare la divisa da carabiniere. Pur mantenendo dubbi sulla veridicità o meno della notizia, faccio comunque gli auguri di buon lavoro al Maggiore ma soprattutto faccio gli auguri a Camerino per avere avuto un sindaco a tempo pieno in campagna elettorale, ma part-time oggi nella ricostruzione.  Quanto alle mancanze e violazioni prima esposte - prosegue Pasqui- dal mio punto di vista sono gravissime che denotano un modus operandi del primo cittadino che deve assolutamente cambiare.  Poi ci si può confrontare sui temi e nel dialogo e nella democrazia si può discutere di tutto ma l'invito è ad usare terminologie diverse e soprattutto ad iniziare ad impegnarsi concretamente
Ad oggi infatti e, trascorsi più di 8 mesi dall'insediamento  - osserva  il Capogruppo della minoranza- tutte le azioni che ha svolto il sindaco Sborgia sono azioni iniziate dall'ex sindaco Pasqui.  Ecco, vorrei vedere un' azione, la prima che l'amministrazione  targata Sandro Sborgia porta avanti. Lo dico senza nessuna polemica e mettendomi ancora una volta a disposizione per cercare di portare, anche fossero pochissime, le mie competenze. Sono comunque il sindaco che ha gestito per 3 anni un'emergenza e credo  che potrei cercare di aiutare la mia città ad uscire da una situazione così grave. Dunque -conclude Pasqui- meno polemiche e più  fatti concreti, sempre che questa mia disponibilità e la disponibilità dei consiglieri che rappresento, non dia fastidio al sindaco e alla maggioranza". 
Carla Campetella



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E' prevista domani 20 gennaio a Fabriano la prima riunione dei sindaci di Camerino, Fabriano, Fiuminata, Frontone, Genga, Matelica, Sassoferrato, Serra San Quirico, Serra Sant'Abbondio, in preparazione degli Stati generali dell'entroterra. Su convocazione del primo cittadino di Fabriano Gabriele Santarelli,l'appuntamento si propone di tornare ad approfondire numerosi dei temi trasversali ai territori del Pesarese, Anconetano e Maceratese, problematiche legate alla sanità alle infrastrutture, ai servizi, che travalicano i confini comunali, provinciali e di Area Vasta coinvolgendo alla stessa maniera tanti centri dell'entroterra con comuni esigenze di rilanciare lo sviluppo e contrastare lo spopolamento. Finalità della riunione, mettere insieme una serie di stimoli  propedeutici agli Stati Generali dell'entroterra con l'obiettivo di arrivare alla stesura di un documento programmatico unitario da sottoscrivere e da sottoporre ai prossimi candidati alle elezioni regionali del 2020.
Già dal primo incontro, i sindaci hanno trovato condivisione su tanti aspetti, pienamente convinti della necesità di unirsi per fare massa critica e far sentire con forza la voce di una parte di Regione che si sente inascoltata e che chiede attenzione. 
" A mio parere- osserva il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia- tutto questo è molto importante. Per la prima volta, i sindaci dell'entroterra cominciano a riunirsi, a parlare di questioni comuni e, oltre il post sisma che è sicuramente una delle problematiche di primissimo piano, iniziano a dialogare con visione unitaria su numerosie delle tematiche che  riguardano i cittadini. Io stesso- continua Sborgia- sono stato tra i promotori dei primi incontri ed è già stabilito che dopo Fabriano ci riuniremo anche a Camerino. E' un'occasione da non perdere, anzi, è un'occasione da curare in quanto, ogni qual volta da amministratori affrontiamo i problemi della gente, diamo motivazione al nostro mandato. E' importante che a questi incontri seguano i fatti: le questioni sono tante e interessano dallla ricostruzione al lavoro, dallo sviluppo alla sanità, dalle infrastrutture  al diritto alla salute. Temi grandi che non solo debbono essere approfonditi ma che vanno affrontati ora e subito: i cittadini non possono più aspettare e noi sindaci siamo investiti della responsabilità di far sì che le comunità dei nostri territori, continuino a sceglierli e a decidere di rimanerci". 
C.C.
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