Notizie di politica nelle Marche


 “Emergenza nell’emergenza”. Così il  sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci definisce l'ulteriore situazione di disagio e difficoltà dell'emergenza Coronavirus che  il comune è attivamente impegnato a fronteggiare. “Un nemico, il covid 19, che si aggiunge ai problemi quotidiani di chi vive nelle SAE. È una situazione complicata ma stiamo cercando di far fronte anche a questa nuova circostanza” prosegue Gentilucci. “Abbiamo attivato presso la sede municipale un COC (centro operativo comunale) specifico, attivo 24 ore su 24, con operatori dotati di tutte le strumentazioni di prevenzione (mascherine, tute, occhiali, disinfettanti, etc…) necessarie per consentire, soprattutto alle persone anziane, di poter ricevere a domicilio la spesa per generi alimentari, beni di prima necessità e medicine, in perfetta sicurezza, per loro e per gli operatori. Non solo: possiamo garantire anche un servizio di accompagnamento per le visite mediche nella speranza che presto si possa tornare alla normalità”. Il numero di telefono per i contatti è quello del centralino del Comune, ossia 0737.518022. “Importante è attenersi alle indicazioni che ci provengono dalla Protezione Civile e dalle autorità sanitarie” conclude Gentilucci “Tutti dobbiamo limitare le nostre uscite e i nostri spostamenti allo stretto indispensabile. È un momento di coscienza civile collettiva che dobbiamo assolutamente implementare per poter, una volta superata l’emergenza, ritrovarci e riabbracciarci”.
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Il Camerte dell'anno va assegnato sin da subito ai medici e all'intero personale dell'ospedale di Camerino. E'la proposta lanciata da Roberto Lucarelli, ex vicesindaco e attuale consigliere comunale di minoranza di Camerino che dal suo profilo social ha espresso il desiderio che il premio, conferito annulamente dalla ProCamerino e dalla città a persone, enti, associazioni o organizzazioni che si sono distinte nelle loro attività, possa raggiungere con assegnazione immediata tutto il personale sanitario del presidio Covid -Hospital che nella gravità dell'attuale emergenza sta facendo l'inverosimile.  
“Nessuno lo merita di più – ha scritto Roberto Lucarelli nel suo post  - Stiamo a casa, ma c’è chi non può. Penso a chi deve comunque lavorare e tra questi penso, soprattutto, agli eroi che in questi giorni stanno combattendo al fronte. Un fronte che, oggi, è rappresentato dagli ospedali. A Camerino ne sappiamo qualcosa. So che è solo marzo, che la decisione su a chi assegnare il Camerte dell’Anno si prende più in là nel tempo e che in questo momento ci sono questioni contingenti e più importanti di cui occuparsi, ma vorrei lanciare una proposta che, appena possibile, formalizzerò alla Pro Camerino: il Camerte dell’Anno 2020 assegnato, sin da subito e “sul campo”, ai medici e al personale, tutto ma proprio tutto (chiunque in questi giorni e in ogni ruolo sta dando il proprio contributo professionale o volontario), del nostro Ospedale di Camerino. Nessuno lo merita più di loro, senza aspettare la fine dell’anno. E’ un piccolo simbolo, ma doveroso da parte di tutta la comunità verso madri, padri, donne e uomini che stanno dando l’anima per combattere questo nemico invisibile e maledetto chiamato Covid19. E’ un modo per dire loro GRAZIE, in attesa di veder mantenuta la promessa che il nostro ospedale tornerà pienamente operativo e ulteriormente potenziato”.
c.c.
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Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, ha appena firmata l’ordinanza numero 8 che, vista l'emergenza Coronavirus, ridimensiona le corse del Trasporto pubblico locale su gomma di aziende pubbliche e private. 
L'ordinanza impone che anche sulle direttrici potenzialmente utili allo spostamento di viaggiatori autorizzati, debbano essere ridotte le frequenze proporzionalmente alla riduzione dell’utenza presente nell’ultima settimana (riduzioni medie non inferiori al 40-50% per i servizi urbani e al 60-70% per quelli extraurbani). Sui mezzi che resteranno in circolazione saranno richiesti controlli da parte delle forze di pubblica sicurezza per la verifica delle certificazioni che richiedono lo spostamento.

Corse dunque drasticamente ridimensionate con rimodulazione degli orari, tenendo presente che il servizio di trasporto dovrà garantire il mantenimento dei servizi minimi essenziali e utili a soddisfare le esigenze di mobilità delle persone che siano autorizzate agli spostamenti per ragioni di lavoro, salute o necessità inderogabile. Tra i servizi minimi essenziali si ricomprendono quelli per raggiungere le strutture sanitarie, i servizi pubblici e istituzionali essenziali attivi, le strutture di vendita di generi alimentari e di prima necessità, le attività produttive operanti, i nodi di scambio del trasporto regionale.

Non potranno quindi essere effettuate corse bis di rinforzo, corse di trasporto scolastico.

Viene inoltre specificato che tutti i servizi andranno organizzati in modo da garantire le condizioni di sicurezza sanitaria, sia per gli operatori, sia per gli utenti. A questo scopo la salita e la discesa dovranno avvenire dalle porte posteriori, sarà sospesa la vendita a bordo dei titoli di viaggio, sarà vietato stazionare vicino all’autista (catenella o nastro di segnalazione bianco rosso posizionati dietro le due prime file di sedili), sarà sospesa l’attività di controllo. I mezzi ad unica porta potranno essere utilizzati solo se in condizione di consentire la protezione del posto di guida. Sugli autobus dovrà essere rispettata la distanza tra utenti di minimo un metro.

E’ richiesta alle aziende la massima diffusione del nuovo programma di esercizio valido a far data dal 14 marzo, attraverso comunicati, internet, altri canali digitali e con segnalazioni nei capolinea. 
La validità degli abbonamenti scolastici +è sospesa a far data dal primo giorno di chiusura delle scuole



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Il Commisssrio Straordinario Giovanni Legnini interviene sui cantieri della ricostruzione e sulla ventilata ipotesi di proroga dei termini a causa dell'emergenza Covid-19.
“Sono in costante contatto con il Governo e i Presidenti delle quattro Regioni interessate dal sisma 2016 per valutare i problemi riguardanti l’ipotizzata sospensione dei cantieri della ricostruzione e quella, conseguente, relativa ai termini degli adempimenti gravanti sulle imprese, i professionisti e i cittadini danneggiati dal sisma"- afferma - "I Ministri degli Affari Regionali, Francesco Boccia, e delle Infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, mi hanno confermato che il Governo sta considerando una direttiva nazionale su tale delicato tema. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ne sta valutando il contenuto con le parti sociali.
Relativamente alla sospensione dei termini previsti nelle ordinanze commissariali- aggiunge il Commissario alla Ricostruzione-  intendo rassicurare tutti i soggetti interessati che il tema è ben presente a me e ai direttori degli Uffici Speciali della Ricostruzione. Uno specifico atto di indirizzo al riguardo sarà emanato non appena saranno resi noti i provvedimenti del Governo, anche se posso sin d’ora affermare che tutti i termini che non potranno essere rispettati per effetto dell’emergenza Coronavirus, saranno sospesi, ovvero prorogati”.
c.c.
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L'Italia si ferma e lo stop coinvolge anche chi, solo pochi mesi fa, aveva lanciato un importante messaggio di speranza per il territorio come l'imprenditore Sandro Parcaroli.
È passato poco più di un mese dal taglio del nastro della nuova sede Med Group di Piediripa di Macerata dove l'imprenditore di origini camerinesi, che vive a Castelraimondo, aveva voluto dimostrare ancora una volta il proprio attaccamento alla terra che ha visto crescere lui e la sua azienda.
Parlando dei momenti del sisma si era commosso e oggi arriva per lui e per il suo gruppo, come per tutte le aziende della penisola, un'altra dura prova: quella dell'emergenza sanitaria.
"Fino a marcoledì - dice Parcaroli - c'era molta incertezza. Secondo il decreto noi possiamo stare aperti, ma ieri alle 13:00 abbiamo deciso di chiudere tutti i negozi perchè, anche se lavorare è importante, ora lo è molto di più la salute. Dobbiamo chiudere anche se garantiremo online solo i servizi essenziali".
Sandro Parcaroli fa parte anche della nuova squadra di Confindustria Macerata ed è per questo che si trova ad analizzare le ripercussioni che l'emergenza potrà avere sull'economia: "Le aziende sono sane possono, con i propri mezzi, sopperire a questi giorni difficili, ma le aziende già in difficoltà hanno bisogno dell'intervento dello Stato. Non sappiamo quanto tempo durerà quindi si arriverà ad un punto in cui lo Stato dovrà intervenire".

Scelte importanti che dovrebbe prendere l'Europa per fermare il contagio: "Dobbiamo essere tutti uniti - dice -, consapevoli che in Cina hanno isolato una regione grande come l'Europa ed il contagio è finito. Dobbiamo farlo in Europa senza far passare il messaggio sbagliato che il contagio è solo italiano".
Non si perde d'animo l'imprenditore che ha rassicurato i suoi duecento dipendenti e che vuole dimostrare la forza dei marchigiani: "Il territorio era già ferito e con questa emergenza la ferita si allarga, ma siamo marchigiani, siamo persone che pensano al futuro dei nostri figli. Certo - conclude -  se non abbiamo un aiuto lo sconforto può arrivare, ma spero che con la primavera torni la gioia di vivere e andare avanti. La storia insegna che dopo ogni difficoltà si può risorgere".

GS
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Anche la politica cambia ai tempi del Coronavirus. Non è stata, infatti, una seduta consiliare solita quella che ieri sera si è svolta a Pioraco. A darne notizia è proprio la pagina della lista Prolaqueum che ha pubblicato un post con la foto della video conferenza ed una parte degli intervenuti. Gli amministratori non si sono incontrati di persona, ma via Skype, consapevoli dell'importanza di andare avanti nelle riunioni, soprattutto in un periodo così difficile.
Pioraco è anche uno dei paesi della provincia ad aver contato il primo contagiato che si trova ricoverato all'ospedale di Camerino.
"Credo nella forza dei sorrisi - si legge nel post - , soprattutto in questo momento tanto difficile per tutti noi, e credo in questa amministrazione che, nonostante non si sia potuta riunire normalmente, lo ha fatto tramite videochiamata per non fermarsi, per Pioraco e per tutti voi.

Erano presenti anche Egidio Bonifazi, Luca Gagliardi e Luisella Tamagnini, solo che per piccoli motivi tecnici non siamo riusciti ad immortalarli nella foto".

GS

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Coronavirus e donazioni sicure. La Regione Marche ha aperto un conto corrente per destinare risorse al servizio sanitario regionale che si sta occupando dell'emergenza Covid19.

"Ringraziamo - ha detto il presidente Luca Ceriscioli - tutti coloro che hanno già donato fino a oggi con grande generosità e coloro che utilizzeranno questo conto per dare il loro contributo all'assistenza sanitaria marchigiana".

Gli estremi per effettuare le donazioni sono: 

numero di conto corrente postale: 001049330432

intestazione conto corrente postale: REGIONE MARCHE - EMERGENZA MARCHE CORONAVIRUS SERVIZIO TESORERIA

coordinate IBAN: IT43A0760102600001049330432

c.c.
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Coronavirus: Video messaggio del Presidente della Regione Luca Ceriscioli sulla restrizione delle attività economiche prevista dalla misure del nuovo decreto.
"Un provvedimento - ha spiegato il presidente Ceriscioli -che va con ulteriori misure  a restringere, in particolare quelle commerciali non essenziali, con l’obiettivo di arginare il Coronavirus, che sta assumendo anche nella nostra regione proporzioni importanti. Tra le novità ce ne è una particolarmente significativa che riguarda le attività produttive: le aziende possono restare aperte ma devono garantire ai lavoratori le distanze di sicurezza e tutti i presidi necessari per non essere contagiati. Il luogo di lavoro non può diventare un luogo di contagio. Quindi, se da una parte non viene prevista la chiusura-ha fatto notare il Governatore-  dall’altra, se il datore di lavoro non è in grado di garantire la sicurezza dei suoi dipendenti, è sostanzialmente invitato a sospendere l’attività e a rinviarla a quando questo periodo difficile terminerà. E’ una questione di salute e la salute, come abbiamo sempre detto, viene prima di tutto il resto. Per quanto riguarda l’economia- ha aggiunto Ceriscioli- , l’Europa ha dato il via libera a 25 miliardi di aiuto di cui 12 immediatamente disponibili.  Sono risorse che aiuteranno le imprese che in questo momento stanno facendo grandissimi sacrifici. Ma prioritario per noi è continuare a dare risposte sulla salute. Quindi- ha concluso il Presidente della Regione-  ora la palla passa alle imprese e al loro senso di responsabilità. Noi faremo i controlli, andremo a visitare gli stabilimenti per vigilare sull’applicazione del decreto, perché ci teniamo alla salute dei lavoratori e vogliamo che la nostra regione possa superare nel miglior modo possibile questo momento così difficile". 
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"Necessario adottare tutte le misure per tutelare i lavoratori e le lavoratrici in mancanza delle quali le attività produttive vanno sospese". Lo chiedono tutte le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil.  Le saracinesche dei negozi sono abbassate tranne poche eccezioni, ma le aziende possono continuare a lavorare ed è per questo che le sigle sindacali si fanno portavoci della assoluta necessità di tutelare salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori comunque chiamati a raggiungere i siti produttivi.

"I recenti interventi del Governo per contenere la diffusione del visus Covid-19, resi necessari dalla situazione sempre più drammatica, impongono a tutti quanti comportamenti rigorosi e coerenti con tale finalità. Questo vale nella vita privata di ognuno ma soprattutto nei luoghi di lavoro dove è necessario siano adottate tutte le misure necessarie a garantire la salvaguardia della salute e sicurezza di lavoratori e lavoratrici".  
Le Segreterie nazionali di CGIL CISL UIL hanno scritto alle associazioni datoriali, e per conoscenza al Governo, per concordare una riduzione dell’attività produttiva,proprio perché lavorare in sicurezza è la condizione necessaria per rilanciare l'economia e difendere l’occupazione, oltre ad essere una condizione imprescindibile per contenere al massimo la diffusione del virus. Azioni coerenti, quelle richieste dai sindacati che sottolineano la necessità di mandare messaggi chiari e univoci a lavoratori e lavoratrici. In particolare, vine evidenziata l'esigenza che le attività economico-produttive si adeguino subito al nuovo contesto e alle nuove necessità, derivanti dalle prescrizioni dei recenti DPCM e dalla necessità di contenere la diffusione del virus .

“ E’ una situazione del tutto eccezionale ed inedita – afferma Daniel Taddei, segretario generale  CGIL Macerata  - e tutti i soggetti debbono essere richiamati al massimo della responsabilità. Non è possibile dire giustamente“io resto a casa” perché bisogna abbassare il livello di contagio e allo stesso tempo i lavoratori debbano andare in luoghi di lavoro dove non sono garantite le misure minime di sicurezza.  Questo non è possibile- rimarca Taddei - quindi noi chiediamo che le misure di sicurezza siano tutte applicate oppure, qualora non fosse  possibile applicarle, che sia sospesa l'attività”.
Le strutture di CGIL CISL UIL, i delegati e le RSU/RSA sono disponibili a negoziare specifiche intese, a livello territoriale e nei luoghi di lavoro, per gestire la difficile e inedita situazione di emergenza.
 “Noi siamo a tutt'oggi ancora operativi- aggiunge Taddei- Alcune aperture sono state dilazionate, ma siamo presenti nel territorio e siamo a disposizione per qualsiasi tipo di formula ma – precisa- come hanno già richiesto altre regioni del nord Italia anche nelle Marche, visto che il contagio sta avanzando in maniera esponenziale, è assolutamente necessario mettere in sicurezza i nostri luoghi di lavoro e, su questo, bisogna adottare sia strumenti straordinari sia strumenti ordinari" .
CGIL CISL UIL monitoreranno la situazione nei luoghi di lavoro e nei casi in cui non dovesse esserci il rispetto delle norme e delle misure a tutela della salute, chiederanno la sospensione delle attività. " Da parte nostra- continua Daniel Taddei- vigileremo con la massima attenzione sul rispetto delle misure e norme dettate per la tutela della Salute; qualora vi fossero delle segnalazioni di vari lavoratori che si trovino in situazioni nelle quali le norme di sicurezza previste dai vari decreti e varie ordinanze non possano essere rispettate e, qualora per queste situazioni non si trovino soluzioni, chiederemo la sospensione dell'attività lavorativa e l'accesso agli ammortizzatori sociali, con l’impegno da parte delle imprese di mantenere tutta la forza lavoro".
c.c.





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Mentre il premier Conte, in diretta televisiva e social, annunciava che i servizi postali e bancari sarebbero stati garantiti, a San Ginesio il primo cittadino pubblicava l'annuncio con cui Poste Italiane ha deciso di chiudere gli uffici in centro storico.
"Ci siamo arrabiati - ha detto Giuliano Ciabocco - perchè la comunicazione è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri e non avremmo potuto vederla se non stamattina.
Io credo che uan decisione come questa, in una situazione di emergenza, debbano essere concertate almeno con l'amministrazione comunale.
Se dobbiamo evitare spostamenti - aggiunge - io credo che una turnazione anche al centro storico dove ci sono ancora cittadini, doveva e poteva essere mantenuta. Capisco il disagio all'interno di un container come quello degli uffici in centro, ma avrebbero potuto trovare soluzioni alternative e pagare l'affitto in altri locali.
Sono liberi di scegliere dove poter lavorare, ma credo che non debbano essere penalizzati i cittadini".

Il sindaco analizza la situazione anche sulla base degli accordi presi nel corso della riunione di qualche mese fa a Roma con i vertici di Poste Italiane e i sindaci del territorio: "Dissero che non solo gli uffici dei piccoli centri non sarebbero stati chiusi, ma che anzi sarebbero stati potenziati.
Ho trovato fuori luogo, ora, questa scelta, soprattutto perchè non concertata, e che costringe chi vive a San Ginesio a spostarsi con l'auto e creare disagio in un altro ufficio".

Il primo cittadino ha già mobilitato il legale dell'ente per valutare gli estremi di "Interruzione di pubblico servizio".

GS
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