Notizie di politica nelle Marche
I meccanismi di funzionamento della nuova procedura semplificata prevista dall’Ordinanza 100 per ottenere i contributi per la ricostruzione sono stati al centro di un incontro oggi tra il Commissario, Giovanni Legnini, i responsabili degli Uffici Speciali della ricostruzione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche.

Nel corso della riunione sono stati condivisi gli allegati da presentare insieme alle domande, che saranno accettate dgli Uffici Speciali a partire dal prossimo 25 maggio, i moduli, la definizione puntuale delle opere finanziabili, le guide per l’utilizzo degli strumenti per il calcolo del contributo concedibile.

Ai professionisti sono stati inoltre forniti i chiarimenti formali, condivisi da tutti gli Usr, per l’applicazione univoca delle maggiorazioni dei costi degli interventi di riparazione e ricostruzione previsti dalla normativa.
In vista dell’avvio delle nuove procedure, nei prossimi giorni saranno pubblicati sul sito internet del Commissario tutti gli elementi informativi di dettaglio e gli strumenti a beneficio dei professionisti e degli altri attori coinvolti nella ricostruzione.

A conclusione dell’incontro il Commissario Legnini ha ribadito l’impegno ad approfondire e rivalutare al più presto le norme che regolano i compiti, i compensi e gli incarichi dei professionisti, se necessario anche con una nuova Ordinanza.

C.C.
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Semplificazioni ed aiuti per la riapertura post-covidconferimento della cittadinanza onoraria al Maestro Andrea Bocelli, costituiscono l'oggetto delle due distinte mozioni inviate  dai consiglieri di minoranza del Gruppo Radici al Futuro all'amministrazione comunale di Camerino per chiedere un impegno a prendere i necessari provvedimenti 
La prima delle richieste, riguarda l'aiuto e il  sostegno alle attività imprenditoriali della città.
"Vista la riapertura delle attività commerciali e le misure di sicurezza previste dai vari protocolli legati in particolare al distanziamento sociale, con la necessità di ridurre gli spazi ed i coperti per le attività ricettive- spiegano i consiglieri di Radici al Futuro- abbiamo chiesto all’amministrazione di semplificare le procedure per le comunicazioni di occupazione del suolo pubblico, prevedendo la cancellazione di tutti gli oneri sia amministrativi che tributari.
Inoltre- continua la mozione- vista la necessità di investire in dispositivi di protezione individuale e di sanificazione degli ambienti di lavoro abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di prevedere degli aiuti economici alle aziende, anche artigiane, per sostenere l’acquisto dei dispositivi di protezione e per la sanificazione degli ambienti di lavoro, per la parte non coperta da altri aiuti statali e rimasta pertanto a carico dell’azienda. Riteniamo che questi possano essere due strumenti immediati ed efficaci per dare supporto al tessuto imprenditoriale della città, che dopo il sisma si è trovata a dover far fronte ad un’altra grave emergenza.

Nella mozione con la quale viene ad essere sollecitato il conferimento della cittadinanza onoraria al maestro Andrea Bocelli e alla signora Veronica Berti i consiglieri Pasqui, Nalli, Lucarelli e Falcioni, ricordano il percorso intrapreso in precedenza e approdato alla raccolta fondi di ABF per la ricostruzione della nuova Scuola della Musica.
Nel testo della mozione i firmatari elencano una serie di premesse: " la “Nostra” Città ed i “Nostri” Cittadini hanno dovuto affrontare eventi calamitosi causati da vari terremoti; · che la nostra Città ha visto la distruzione, come tutti ben sappiamo, sia del centro storico che di molte delle sue frazioni e che tale distruzione ha tolto anche la “normale” quotidianità ai Cittadini di Camerino; a questa situazione già di per se drammatica si è aggiunta la pandemia da covid 19 che ha obbligato a fare sforzi immani e straordinari tutti i medici, gli infermieri, il personale sanitario in genere, la CRI, la protezione civile, l'esercito e le forze di polizia, i volontari e quanti si sono trovati ad operare per difendere la salute di tutti i cittadini". Tra gli altri punti da tenere in considerazione, il gruppo consiliare ricorda che "la precedente amministrazione aveva iniziato un concreto e fattivo dialogo con la Fondazione (ABF) attraverso la Dott.ssa Laura Biancalani e, che l'ex Sindaco Gianluca Pasqui aveva avuto la possibilità d'incontrare il Maestro Bocelli nella zona rossa del Centro Storico riuscendo a rappresentare le varie problematiche cittadine tra cui la grave distruzione di un intero palazzo “donato” alla musica. Considerato poi che "successivamente si è giunti alla firma della convenzione tra l'Andrea Bocelli Foundation ed il comune di Camerino con seguente posa della prima pietra ed inizio lavori che porteranno alla realizzazione di una splendida Accademia Musicale e che  l'Andrea Bocelli Foundation dopo l'impegno per la costruzione della scuola di musica ha lanciato una raccolta fondi per l'acquisto di materiale sanitario per la gestione dell'emergenza da Coronavirus, in pochi giorni riuscita a raggiungere la cifra necessaria per acquistare 4 ventilatori polmonari, tenuto conto dell'amore incondizionato dimostrato dal Maestro Bocelli e dalla sua Fondazione nonchè del lavoro svolto giorno dopo giorno al fine di restituire alla comunità un degno e dignitoso futuro, il gruppo consiliare Radici al Futuro impegna il Sindaco e la giunta a svolgere tutti gli adempimenti necessari per poter conferire la cittadinanza onoraria del Comune di Camerino al Maestro Bocelli e a sua moglie Veronica Berti".
C.C.
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“Un passo avanti per il lavoro femminile, ma c’è ancora molto da fare. La mozione approvata dal Senato sulla parità di genere rappresenta uno step importante, specialmente oggi con le difficoltà legate all’emergenza Covid: con la fase 2 solo il 30% di donne è rientrato al lavoro”. È il messaggio di Manuela Bora, assessora regionale alle Pari Opportunità, dopo il via libera del Senato alle misure per il sostegno al lavoro delle donne, le più colpite in questo momento di ripresa post-emergenza. Secondo i dati dell’Osservatorio statistico consulenti del lavoro, nelle Marche, con l’avvio della fase 2 della pandemia, sono 167mila i lavoratori rientrati al lavoro, di questi solo 50mila sono donne, pari al 30%, a fronte di un totale di 396mila lavoratori attivi. E ancora: il blocco delle attività produttive ha interessato maggiormente le donne, con una percentuale pari al 59%. “Ora – aggiunge Bora – dobbiamo ancor più promuovere interventi per ristabilire l’uguaglianza: nei prossimi giorni, si riunirà il tavolo di genere, costituito dalla Regione a fine dell’anno scorso, e valuterà gli effetti della pandemia sul lavoro delle donne”. La situazione attuale rischia di aggravare la condizione femminile. “Durante l’emergenza sanitaria – sottolinea l’assessora - le condizioni sono peggiorate: lo smart working, il lavoro di cura e la chiusura delle scuole hanno complicato una situazione già problematica”. Nella regione, infatti, le diseguaglianze di genere sono ancora pesanti, sia sul fronte degli inquadramenti professionali, sia per la carriera, sia, infine, per le retribuzioni: in media, le donne percepiscono 7.111 euro lordi annui in meno rispetto agli uomini. “Per questo occorrono misure concrete – conclude l’assessora – Dobbiamo cercare, sempre più, di ridurre, anche in questo ambito, le distanze dall’Europa, per favorire la parità di genere”.

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Insieme alla definizione delle nuove procedure per riparare i danni materiali riparte e si intensifica il dibattito sulle strategie per la ricostruzione del tessuto sociale e dello sviluppo del Centro Italia colpito dal sisma del 2016.
“Abbiamo il dovere di ricostruire in tempi ragionevoli e promuovere una strategia per la rinascita di questi territori basata sulla sostenibilità” ha detto il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, che ieri ha avuto un incontro con gli industriali della provincia di Macerata e la Fondazione Bocelli, e oggi ha partecipato ad un seminario online organizzato da Symbola con Fabio Renzi, Ermete Realacci, Padre Enzo Fortunato, e numerosi esponenti della società civile delle quattro regioni colpite dal sisma. “Dobbiamo avere il coraggio di sognare, come ha detto oggi Padre Enzo Fortunato, responsabile della sala stampa della Basilica di Assisi, anche quando non vediamo la luce. Gli obiettivi da perseguire sono quelli contenuti nel Manifesto di Assisisi sullo sviluppo sostenibile, che oggi devono costituire la base di un nuovo modello di sviluppo, tanto più per il post emergenza Coronavirus” ha detto Legnini.
“Uno strumento molto importante in questo senso – ha sottolineato il Commissario - è quello degli incentivi per il sismabonus e l’ecobonus al 110%, una misura molto efficace varata dal governo nel decreto per il rilancio dell’economia, che apre scenari nuovi anche per una ricostruzione sicura e di qualità. Dovremo trovare il modo per coniugare in modo semplice questi incentivi con i contributi pubblici per la ricostruzione, per accrescere la qualità sismica ed energetica degli edifici evitando eccessivi “accolli” per i proprietari. Sarebbe inoltre auspicabile che il Parlamento in sede di conversione del decreto esaminasse la possibilità di alzare il tetto di tali incentivi per il cratere sismico, misura che determinerebbe un’ulteriore fortissima accelerazione e semplificazione delle procedure”. I confronti di ieri e di oggi, ha aggiunto Legnini, “rafforzano il convincimento che la ricostruzione non può essere un processo freddo, non può farsi in solitudine, ma deve essere frutto di ascolto e partecipazione e deve svolgersi in un contesto istituzionale ampio e dialogante. Sulla nuova Ordinanza sulla semplificazione stiamo conducendo una campagna di sensibilizzazione, non solo 2 nei confronti dei tecnici, che avranno un ruolo centrale, ma anche di tutti gli attori della ricostruzione, gli Uffici Speciali, i Comuni, i cittadini. Dobbiamo fare in modo che con la redistribuzione delle responsabilità si strutturi e si rafforzi quell’idea di “comunità della ricostruzione”, dove tutti remano nella stessa direzione”. “Sta emergendo in modo sempre più evidente che la ricostruzione può costituire una leva fondamentale per la ripresa dei territori colpiti dal terremoto ma anche, più in generale, del Paese. Alle decisioni già adottate di accelerazione e semplificazione della ricostruzione privata, ora deve far seguito un intervento legislativo incisivo sulla ricostruzione pubblica. In mancanza di cambiamento del quadro normativo – ha detto Legnini - gli interventi pubblici di messa in sicurezza del territorio e degli edifici saranno inevitabilmente caratterizzati da lentezza e farraginosità delle procedure”. “A partire dalle ricostruzioni del 2016 e 2009 -ha concluso il Commissario -, è sempre più indispensabile la definizione di una strategia per l’Appenino, che contempli anche la dotazione di infrastrutture fisiche e digitali, la ridefinizione di una rete di servizi pubblici essenziali, come la scuola, la sanità, la mobilità, nonché misure stabili di sostegno alle imprese, per creare opportunità di vita e di lavoro in territori così ricchi di storia, cultura e bellezze naturali”.
Proseguono intanto le visite del Commissario Legnini nei territori colpiti dal sisma: Lunedì mattina sarà alle 9,30 Campotosto, e alle 11,30 ad Amatrice, per incontrare i sindaci; giovedì 21 maggio, sempre in mattinata, visiterà Accumoli e Arquata. 
Gaia Gennaretti





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Un sostegno economico per le aree interne del territorio regionale. A chiederlo è il capogruppo dei Verdi Sandro Bisonni con una mozione che impegna il Presidente e la Giunta regionale ad aumentare le risorse economiche destinate alla misura “Resto al Sud” e all’incentivo “Smart & Start”, estendendo la prima ai Comuni delle aree interne e montane ed i benefici del secondo, previsti nel Mezzogiorno, a tutti quelli delle Marche. “Il territorio regionale – evidenzia Bisonni – oltre ad essere stato interessato dai terremoti del 2016 e del 2017, sta attraversando una pesante crisi determinata dall’emergenza sanitaria del Covid – 19, con inevitabili conseguenze economiche e sociali. Da considerare, inoltre, che le aree interne sono state già fortemente compromesse dai problemi endemici legati allo spopolamento e alla flessione di alcuni settori produttivi, strategici nell’ambito di questo contesto geografico. Occorrono interventi mirati che ridiano respiro all’economia e affrontino i problemi nella loro specificità”.

Entrando nel merito di quanto proposto nella mozione, va ricordato che “Resto al Sud” è l’incentivo che supporta la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto, fornendo agevolazioni fino a 200.000 euro per l’avvio di nuovi progetti da parte di giovani professionisti.

“Smart & Start”, invece, sostiene le startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane, che però al Sud percepiscono maggiori agevolazioni.

“In questo caso – fa presente Bisonni – l’obiettivo è stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, incoraggiare il rientro delle nostre eccellenze dall’estero”.
g.g.
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Il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, ha inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri per sollecitare un suo intervento sulla stabilizzazione del personale impiegato nell’ambito dell’emergenza e della ricostruzione. La questione era già stata anticipata al Presidente Conte  in ovasione della sua visita a Castelsantangelo sul Nera il 13 settembre 2019.

"E’ prossima la scadenza dei tre anni dall’assunzione del personale a tempo determinato a suo tempo ripartito tra la struttura del Commissario, le Amministrazioni Comunali, USR-Regionali, Provincie, e Università- fa notare il primo cittadino- Al momento la normativa prevede la possibilità di applicare a questo personale una limitatissima deroga o proroga fino al termine dello stato d’emergenza che si ricorda è stato fissato dal Decreto Sisma centro Italia al 31 dicembre 2020.
Il personale in scadenza, ormai esperto, in molti casi, stante le pochissime figure professionali dei piccoli Comuni, è stato individuato nell’ambito dell’emergenza e della ricostruzione, con posizione organizzativa, ricoprendo quasi sempre il ruolo non solo di Responsabile dell’Ufficio Sisma, ma anche di Responsabile Unico del Procedimento e di Direttore Esecuzione Contratto.
Questa modalità ha consentito agli Enti di far fronte alle difficoltà connesse all’iniziale emergenza ed oggi è indispensabile, grazie alle competenze maturate, per seguire la ricostruzione la cui durata è stimata in oltre quindici anni. Sono evidenti le difficoltà tecniche/operative che l’Amministrazione dovrà gestire, quando il dipendente, suo malgrado, terminerà il rapporto di lavoro con l’Ente di appartenenza. I Comuni si vedranno costretti ad interrompere, bruscamente, tutte le attività procedurali, di gara, di contratti, di verifiche, con i diversi operatori/enti, che la normativa vigente in ambito di codice degli appalti e di T.U.E.L., affida ai Responsabile dell’Ufficio, nonchè al Responsabile Unico del Procedimento e Direttore all’esecuzione del contratto, di tutti i procedimenti sia in ambito di Emergenza che di Ricostruzione.

"Purtroppo i Comuni possono stabilizzare i dipendenti a tempo determinato solo con risorse finanziarie proprie- sottolinea Falcucci-  Va da sé che, specialmente per i piccoli comuni, come quello che il sottoscritto rappresenta, si tratta di uno sforzo insostenibile e, quindi, impossibile! Per ironia della sorte ci troviamo di fronte a casi in cui i nostri dipendenti, dopo aver acquisito presso di questi Comuni la dovuta esperienza e formazione, vengono reclutati a tempo indeterminato dagli Enti più grandi, i quali hanno ben altre capacità assunzionali rispetto alle nostre. I nostri Comuni subiscono, quindi, danni enormi da questo inutile processo migratorio tra Enti/Istituzioni, con interruzione del servizio, perdita del know how e necessità di formare ex novo il personale. 

La necessità di stabilizzare a tempo indeterminato una parte del personale che da oltre tre anni lavora negli Uffici Sisma e che ricopre ruoli apicali di Responsabilità nei Comuni terremotati- continua il sindaco-  è nota anche al Commissario Legnini, il quale già durante i primi incontri, ha subito mostrato la propria attenzione sul tema, condividendo l’oggettiva necessità per la quale occorre una copertura legislativa, la stessa che viene richiesta per accelerare la ricostruzione pubblica che a distanza di circa quattro anni dal sisma, purtroppo, non è ancora partita in quanto legata alle procedure di appalto ordinarie. E’ auspicabile che vengano individuati al più presto, e prima delle imminenti scadenze contrattuali, i criteri e modalità per stabilizzare il personale già formato, anche prevedendo che lo stesso, una volta terminata l’esperienza lavorativa per il Sisma del Centro Italia, in considerazione delle notevoli competenze di elevata professionalità acquisite sul campo in ambito di gestione dell’emergenza e Ricostruzione, possa rientrare alle dipendenze, ad esempio, del Dipartimento di Protezione Civile, del Dipartimento CasaItalia o della Regione, al fine di essere impiegato nella gestione di altre calamità naturali/emergenze, che sempre più spesso stanno interessando il nostro territorio Nazionale".
L’indifferibile esigenza di assumere a tempo indeterminato il personale che nei piccoli Comuni ha acquisito una esperienza non sostituibile, pena il blocco delle attività della ricostruzione,oltre che  al Presidente del Consiglio Conte. è stata già rappresentata dal sindaco di Castelsantangelo anche  al Commissario Legnini, al Capo Dipartimento della Protezione Civile Borrelli, al Vice Commissario della Regione Marche Ceriscioli e al Presidente dell’Anci Marche Mangialardi.
"Ad essi - conclude Falcucci- ci affidiamo fiduciosi per una decisione tempestiva e assolutamente non rinviabile considerato che finalmente si registrano significativi segnali positivi sulla ricostruzione con l’insediamento del Commissario Legnini". 
C.C.














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Arrivata la risposta, da parte della Regione, anche alla preoccupazione dei commercianti che riguardava i saldi di fine stagione.
Dopo il lockdown, infatti, i commercianti sono pronti a ripartire, pur consapevoli che gli affari non saranno come avevano previsto prima della pandemia e anche lo 'spauracchio' dei saldi che sarebbe cominciato a luglio è stato posticipato al mese successivo.
Ad annunciarlo è la Regione Marche che spiega come "Per il solo 2020 potranno essere effettuati dal 1° agosto al 15 ottobre".
Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha modificato la precedente delibera dove veniva indicato il periodo “4 luglio – 1° settembre”. La decisione è stata presa per “rispondere alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria - spiega l’assessore al Commercio, Manuela Bora – Il posticipo si è reso necessario a causa dell’emergenza epidemiologica che ha costretto tutte le imprese commerciali, a eccezione di quelle alimentari, a sospendere l’attività per oltre due mesi, creando danni economici notevoli. Come Regione veniamo incontro alle esigenze degli operatori commerciali e a quelle dei consumatori, ugualmente penalizzati dal lockdown. I saldi sono stati quindi collocati in un periodo che, auspichiamo, nella massima sicurezza, possa vedere una ripresa delle attività commerciali e delle vendite. Confidiamo che la decisione contribuisca a recuperare una normalità economica, pesantemente compromessa dal Coronavirus”.
Il periodo è stato individuato a livello di Conferenza delle Regioni, su sollecitazione della Regione Marche che coordina la Commissione attività produttive e dove si è stabilito il mantenimento della data unica su tutto il territorio nazionale.

GS
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E’ Riccardo Augusto Marchetti il nuovo commissario della Lega nelle Marche, subentrando al senatore lombardo Paolo Arrigoni. La nomina è stata fatta dal segretario Matteo Salvini insieme a quella dei commissari delle regioni Emilia-Romagna e Sardegna. Marchetti, classe 1987, e' stato protagonista della recente campagna elettorale per la Regione Umbria, conclusa con lo storico successo del centrodestra a trazione leghista. “Accogliamo l’arrivo del nuovo commissario Marchetti con entusiasmo – dichiara l’onorevole Tullio Patassini – Una giovane leva (Marchetti è nato nel 1987 ndr) che sono sicuro potrà fare molto bene nelle Marche, così come ha già fatto in Umbria. Con Riccardo ho condiviso quell’esperienza lavorando insieme nelle valli umbre, così come faremo nelle Marche dove sicuramente ci aspetta una battaglia importante, ma con prospettive davvero positive”. Non manca lo stesso Patassini di ringraziare il senatore Paolo Arrigoni “che in questi due anni ha ricostruito la Lega nelle Marche – così Patassini – e siamo certi che lo stesso slancio accompagnerà l’opera del nuovo commissario”.

f.u.
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A  seguito delle segnalazioni ricevute da parte di cittadini e professionisti, relative a difficoltà e ritardi nell’erogazione dei contributi per la ricostruzione, e degli anticipi previsti dalle ordinanze recentemente emanate, il Commissario alla Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016, Giovanni Legnini, ha incontrato ieri a Roma il Direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, Giovanni Sabatini.
Come riporta la nota del Commissario alla Ricostruzione, è’ stato istituito un gruppo di lavoro comune che elabori rapidamente proposte per superare le criticità e velocizzare l’erogazione dei contributi da parte degli istituti bancari
Un gruppo ristretto di lavoro tra gli esperti del Commissario e l’Associazione Bancaria Italiana, valuterà insieme lo stato della ricostruzione per approfondire e
individuare le soluzioni delle diverse problematiche connesse all’erogazione dei contributi pubblici alla riparazione delle abitazioni e dei siti produttivi nel Centro Italia colpito dal sisma del 2016. La costituzione del tavolo è stata decisa oggi nel corso di un incontro tra il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ed il Direttore generale dell’Associazione Bancaria, Giovanni Sabatini, che hanno indicato i punti essenziali di sviluppo del confronto e il metodo di lavoro per condividere modalità e soluzioni che possano accelerare gli interventi.
In questo contesto - continua il comunicato- saranno attivate azioni informative congiunte sulle ultime decisioni prese dal Commissario con le recenti Ordinanze che, oltre ad aver sbloccato gli anticipi ai professionisti sui progetti di ricostruzione presentati, consentono il pagamento dei lavori fatti nei cantieri prima della sospensione per il Coronavirus e introducono una procedura nuova e molto più rapida per ottenere i contributi alla ricostruzione. Anche i meccanismi di erogazione dei rimborsi saranno verificati ed eventualmente aggiornati, così come si valuteranno tutte le soluzioni tecnologiche per agevolarli ed interventi mirati per risolvere questioni specifiche.
Il Commissario e l’Associazione Bancaria Italiana, infine, valuteranno congiuntamente anche alcuni problemi che potrebbero aver bisogno di eventuali soluzioni di carattere normativo.
C.C.
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I parcheggi del centro di Tolentino tornano a pagamento, ma cittadini e commercianti non ci stanno.
Il tema che infuocava il dibattito politico prima del lockdown si ripresenta, come una costante, anche dopo il periodo di chiusura a causa della pandemia.
Proprio da lunedì 18 maggio, giorno in cui tutti i negozi potranno rialzare la saracinesca, termina la sospensione delle tariffe che era stata applicata dal 16 marzo scorso.
A creare indignazione il fatto che i commercianti del centro storico, già dal sisma del 2016, hanno affrontato una serie di difficoltà, accogliendo il lockdown quasi come un colpo di grazia.
"Avrebbero potuto aiutarci aspettando almeno un altro mese - commenta l'associazione Tolentino Commercio Centro Storico - Proprio ora che si ricomincia ci saremmo aspettati un gesto di solidarietà da parte dell'amministrazione, dal momento che questo virus ci ha messi in ginocchio".
Il timore di riaprire i battenti in un momento storico in cui i clienti avranno comunque paura ad uscire per gli acquisti più superflui poteva essere alleviato dalla scelta di continuare con la sospensione del pagamento dei parcheggi.
Una proposta in controtendenza con quanto invece deciso dall'Assm che da lunedì ha scelto di tornare alla normalità.
Non sono mancati commenti di disapprovazione sui social dove, a fianco alla consapevolezza che i servizi vanno pagati, non manca la critica ad una decisione che poteva attendere la fine dell'estate.

GS

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